Progetto di Istituto Istituto Comprensivo Célestine Freinet

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1 apprendere stare bene aver cura del mondo INSIEME per... raggiungere il successo formativo Progetto di Istituto Istituto Comprensivo Célestine Freinet Deliberato dal Collegio dei Docenti il 30 marzo 2017 Deliberato dal Consiglio delle Istituzioni il 10 aprile 2017

2 Sommario PREMESSA IL CONTESTO LE SCELTE EDUCATIVE: Al centro di tutto, l apprendimento: COMPETENTI NEI SAPERI E CONSAPEVOLI DI SÉ Un clima di lavoro favorevole all apprendimento: COMPETENTI NEI COMPORTAMENTI E RESPONSABILI VERSO SE STESSI E GLI ALTRI Essere cittadini di domani: il futuro che emerge. RESPONSABILI VERSO IL MONDO PROGETTI ED ATTIVITÀ PIANI DI STUDIO: DOCUMENTI DI RIFERIMENTO: PROGETTI DIDATTICI DI RETE: SCHEDE PROGETTO: Scelta educativa Al centro di tutto, l apprendimento Scelta Educativa Un clima di lavoro favorevole all apprendimento Scelta educativa Essere cittadini di domani: il futuro che emerge REGOLAMENTI E ORGANIZZAZIONE REGOLAMENTI: ORGANIZZAZIONE: LEGENDA SIGLE e ACRONIMI

3 PREMESSA Il Progetto di Istituto è: un IMPEGNO di condivisione delle responsabilità educative da parte di tutti i soggetti coinvolti: in primis è un impegno del capo d istituto e degli insegnanti, ma anche degli assistenti educatori, del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, degli studenti e delle famiglie; un cantiere, un PROCESSO dinamico e dialettico destinato a crescere e modificarsi nel tempo, con l'esperienza e la partecipazione collegiale di tutti i soggetti interessati; l espressione della nostra offerta formativa, la nostra IDENTITÀ pedagogica e progettuale. apprendere stare bene INSIEME per... aver cura del mondo raggiungere il successo formativo 2

4 1. IL CONTESTO L analisi della realtà territoriale e sociale in cui l Istituto si trova inserito, ci permette di descrivere le caratteristiche principali del contesto che possono incidere sulle scelte educative, sui progetti e sulle attività che la scuola, nella propria autonomia, intende realizzare. Il nostro bacino d utenza. L Istituto Pergine 2 si articola in 4 plessi di Scuola Primaria e uno di scuola Secondaria di Primo Grado. Il territorio di provenienza degli studenti comprende parte del comune di Pergine: la zona di Pergine centro, Pergine ovest e le frazioni di Canale, Susà, Madrano con le zone limitrofe1. Pergine 2 è uno degli istituti comprensivi della Comunità di Valle Alta Valsugana e Bersntol insieme a Civezzano, Baselga di Pinè, Pergine 1, Pergine 2, Vigolo Vattaro, Levico. Dati economici Negli ultimi anni la città di Pergine ha avuto un buon incremento demografico (superiore a quello provinciale) con un conseguente sviluppo dei servizi e delle possibilità lavorative. E ormai stabilmente la terza città del Trentino. Le attività economiche dell Alta Valsugana sono riassunte nella tabella seguente (dati del 2012 sul numero di addetti nei vari settori economici): ALTA VALSUGANA E BERNSTOL INDUSTRIA COSTRUZIONI COMMERCIO ALLOGGI, RISTORAZIONE TRASPORTI ALTRI SERVIZI 19,50% 13,00% 19,50% 11,40% 3,20% 27,90% PROVINCIA TN 20,70% 12,40% 18,40% 12,20% 5,70% 30,60% Dati culturali Il territorio di provenienza dei nostri studenti è abbastanza omogeneo dal punto di vista culturale. La popolazione gravita sulla città di Pergine, che ha una buona offerta di servizi e opportunità culturali, sportivo-ricreative: per esempio realtà come il Nuovo Teatro Comunale, il Centro Giovani o la Scuola Musicale o ancora un attivo e ricco tessuto associazionistico che estende la sua attività dallo sport, alla musica, al teatro, alla fotografia ecc. Complessivamente i titoli di studio dei genitori della nostra Comunità di Valle indicano un generale buon livello culturale di base delle famiglie, come si evince dalla seguente tabella 2 : Popolazione residente per titolo di studio. Anno 2011 N.umero Analfabeta Alfabeta privo di titolo Licenza Elementare SSPG o avviamento professionale SSSG Università Diploma terziario o Alta formazione Artistica e Musicale Territorio Val d'adige ,31% 5,53% 14,67% 26,72% 34,63% 17,71% 0,43% Vallagarina ,35% 5,85% 18,69% 27,12% 36,27% 11,28% 0,44% Totale Provincia ,31% 5,87% 19,09% 28,27% 35,08% 11,04% 0.35% Alta Valsugana e Bersntol ,41% 6,51% 19,06% 27,27% 36,01% 10,42% 0,32% 1 Bacino d utenza della Scuola Primaria di Canale: frazioni di Canale, Ischia, Santa Caterina, San Cristoforo, Valcanover; località Pozza, Visintainer, Masi alti, Masi di mezzo, Maso Begher, Maso Canela, Maso Canevet, Maso Dolzer, Maso Eccher, Maso Osler, Maso Pergher, Maso Pianezza, Maso Pocher, Maso Posser, Maso Puller, Maso Tasin, Maso Valcanover, Maso Vigabona. Bacino d utenza della Scuola Primaria di Madrano: frazioni di Madrano, Canzolino, Casalino, Nogarè, Vigalzano; località di Cirè, Costa, Valle. Bacino d utenza della Scuola Primaria di Susà: frazioni di Susà, Costasavina, Roncogno, San Vito; località Maso Frizzi, Maso Gretter, Maso Lunzi, Maso Poper, Maso Postel, Maso Sarcer, Maso Toldi, Maso Ungherle. Bacino d utenza della Scuola Primaria G.Rodari : zona sud-ovest Pergine; località Masetti, Assizzi, Fontanabotte, Valar, Fornaselle, Zava. 2 I dati sono ordinati secondo il campo: diploma universitario. 3

5 Alto Garda e Ledro ,32% 6,04% 17,52% 30,12% 35,55% 10,12% 0,34% Rotaliana-Konigsberg ,32% 6,39% 19,17% 30,93% 34,08% 8,79% 0,31% Primiero ,18% 5,83% 21,24% 27,07% 36,93% 8,41% 0,35% Val di Non ,31% 5,68% 22,72% 28,41% 34,35% 8,32% 0,21% Valle dei Laghi ,14% 5,75% 21,55% 28,58% 35,53% 8,17% 0,27% Altipiani Cimbri ,23% 4,66% 23,40% 25,75% 37,64% 7,97% 0,35% Paganella ,15% 4,71% 21,11% 27,69% 38,35% 7,90% 0,09% Giudicarie ,27% 5,99% 22,45% 29,11% 34,19% 7,76% 0,22% Comun General de Fascia ,13% 5,99% 19,15% 31,74% 34,91% 7,66% 0,42% Val di Fiemme ,20% 6,09% 20,81% 33,28% 31,97% 7,24% 0,42% Valsugana e Tesino ,34% 5,61% 23,39% 28,61% 34,94% 6,83% 0,27% Valle di Sole ,15% 5,51% 23,50% 27,46% 36,72% 6,44% 0,22% Valle di Cembra ,43% 6,50% 25,21% 30,65% 31,55% 5,38% 0,29% I nostri studenti: Ogni anno l INValSI misura l'indice ESCS (status socio-economico-culturale) delle famiglie degli studenti di ogni istituto del territorio nazionale: l indice medio relativo alle classi del nostro istituto è medio-alto. Il grafico successivo mostra l andamento delle iscrizioni nel nostro Istituto dall anno scolastico 2001/02: le tratteggiate rosse sono le linee di tendenza che indicano la progressione negli anni del numero degli studenti iscritti. La tabella seguente riporta i dati del numero di studenti e classi appartenenti ai vari plessi del nostro Istituto Comprensivo a partire dall a.s fino al : 4

6 TOT TOT SSPG GARBARI SP RODARI SP MADRANO SP CANALE SP SUSA Montessori alunni classi alunni classi alunni classi alunni classi alunni classi alunni classi alunni classi L'Istituto accoglie anche studenti che provengono da una parte del centro storico di Pergine in cui abitano numerosi stranieri. Spesso ci sono nuovi arrivi e ciò richiede un modello scolastico accogliente ed inclusivo, che sappia fare fronte efficacemente alle sfide linguistiche, di accoglienza e di inserimento dei nuovi studenti. La tabella seguente pone a confronto la composizione della popolazione studentesca delle diverse comunità di valle del Trentino rispetto alla percentuale di origine straniera 3. Popolazione d'origine immigrata in età scolare residente per classe di età al 01/01/2014 Stranieri 6-10 anni Stranieri anni Popolazione 6-10 anni Popolazione anni % stranieri 6-10 anni % stranieri anni Rotaliana-Konigsberg ,77% 11,61% Val di Non ,43% 9,93% Vallagarina ,57% 10,98% Territorio Val d'adige ,03% 9,43% Totale complessivo ,74% 8,71% Alto Garda e Ledro ,35% 8,71% Val di Fiemme ,19% 4,74% Valle di Sole ,08% 9,40% Giudicarie ,06% 6,88% Valle di Cembra ,87% 8,73% Alta Valsugana e Bersntol ,13% 6,96% Valle dei Laghi ,77% 6,09% Valsugana e Tesino ,64% 9,10% Paganella ,69% 6,11% Altipiani Cimbri ,21% 4,17% Primiero ,23% 3,20% Comun General de Fascia ,54% 1,99% 3 La tabella è ordinata secondo il campo %stranieri tra i 6 e i 10 anni di età 5

7 2. LE SCELTE EDUCATIVE: 2.1 Al centro di tutto, l apprendimento: COMPETENTI NEI SAPERI E CONSAPEVOLI DI SÉ. "Essi hanno bisogno di parlare a qualcuno che li ascolti, di scrivere a qualcuno che li legga e li capisca, di produrre qualcosa di utile e di bello che è l'espressione di tutto quello che di generoso e di superiore portano in se stessi." (C.Freinet, I Detti di Matteo, 1962, p. 98) Se l apprendimento è al centro, allora il compito fondamentale degli insegnanti, delle funzioni strumentali, della dirigente scolastica e dei suoi collaboratori, è quello di diventare sempre più consapevoli dell effetto che il loro lavoro ha sull apprendimento degli studenti; le informazioni 4 ci permettono di capire dove si sta andando come comunità di pratica, come ci si sta andando e dove si dovrà andare dopo. In questo modo la comunità professionale di insegnanti e dirigenti potrà riflettere e agire in modi che porteranno sempre più a migliorare in maniera sistemica l impatto dei professionisti della scuola. La parola chiave è collaborazione, che si fonda sulla cooperazione, sull impegno a lavorare insieme, sul cercare feedback dalle evidenze, dagli studenti e dai colleghi, sull apprendere dagli errori 5. Quindi sempre più il noi e la nostra scuola e sempre meno il me e la mia classe. Gli studenti hanno bisogno di parlare a qualcuno che li ascolti, di scrivere a qualcuno che li legga e li capisca. Al centro delle discussioni professionali ci sarà sempre di più l apprendimento e sempre meno l insegnamento: il primo compito è quello di ascoltare, leggere e capire i bisogni, anche inespressi, dei soggetti in formazione, calandosi nel punto di vista dell apprendente e tenendo in considerazione la sua voce in una dimensione dialogica. 6 "Non lasciate mai che i bambini falliscano; fateli riuscire... rendeteli fieri delle proprie opere. Li condurrete così in capo al mondo."(c.freinet, La scuola del popolo, 1969) Per condurre tutti gli studenti al successo formativo è importante che i docenti e i dirigenti abbiano ben chiari gli obiettivi di apprendimento nei termini di conoscenze, abilità e competenze 7. In questo modo tali obiettivi possono essere perseguiti e possono essere condivisi con i discenti con maggiore efficacia. È questa l ottica dell apprendimento significativo che si realizza in una comunità pratica di costruzione di significati condivisi. Un apprendimento che è attivo, perché consapevole e responsabile; costruttivo perché l apprendente può ristrutturare le conoscenze precedenti; 4 L osservazione, la voce dello studente, gli esiti di apprendimento: ciò che è misurabile, ma anche ciò che non è misurabile. 5 Collaboration is based on cooperativeness, learning from errors, seeking feedback about progress (Hattie, J. (2015) What Works Best in Education: The Politics of Collaborative Expertise, London: Pearson, p.27) L istruzione in classe si muove come un altalena che si sposta dal punto di vista del docente ( lehrseits, diesseits, insegnamento) al punto di vista del discente ( lernseits, jenseits, apprendimento) e viceversa. Entrambi i fuochi sono presenti, ma bisogna pensare di più all apprendimento. (Michael Schratz) 6 As the visible learning research has shown, the student voice can be highly reliable, rarely includes personality comments and, appropriately used, can be a major resource for understanding and promoting high impact teaching and learning. (Hattie, J. (2015) What Works Best in Education: The Politics of Collaborative Expertise, London: Pearson, p.16). 7 Quando pianificano, propongono e valutano le loro lezioni, gli insegnanti devono considerare tre principali livelli di esito apprenditivo: la conoscenza superficiale necessaria a capire i concetti; la comprensione più profonda dei collegamenti tra le idee e di come esse si estendano ad altre conoscenze; il pensiero concettuale attraverso cui la conoscenza superficiale e quella profonda si trasformano in ipotesi e concetti sui quali costruire nuove conoscenze superficiali e profonde. J.Hattie, Apprendimento visibile, insegnamento efficace, Ed. Erickson, 2016, p.144 6

8 intenzionale perché lo studente è coinvolto fattivamente nel conseguimento di competenze conosciute e compartecipate. Condividendo con gli studenti i criteri di successo 8, si danno loro gli strumenti per diventare consapevoli di dove ciascuno di essi si trova nel processo di apprendimento. In questo modo la scuola offre lo spazio affinché i talenti dei suoi studenti emergano, coltivando equità ed eccellenza; in questo modo vengono favoriti la riflessione, la meta-cognizione e il riconoscimento degli aspetti che devono essere potenziati e dei punti di forza. La consapevolezza di un percorso orientato al proprio successo formativo, mobilita la dimensione interiore della persona, la sua indipendenza, la sua autonomia, la fiducia nelle proprie possibilità. Diventa allora possibile il gioire dei propri traguardi, piuttosto che del voto o del giudizio ricevuto. La condivisione dei criteri di successo tra i docenti e gli studenti, è anche uno strumento potente per rendere trasparente, visibile e condiviso il linguaggio dell apprendimento. 8 Il collegio dei docenti ha voluto far propria la distinzione tra valutazione come apprendimento o partecipativa, valutazione per l apprendimento o formativa e valutazione dell apprendimento o sommativa. (Delib. riguardante Le funzioni del collegio dei docenti e del consiglio di classe in merito alla valutazione degli studenti. ) 7

9 2.2 Un clima di lavoro favorevole all apprendimento: COMPETENTI NEI COMPORTAMENTI E RESPONSABILI VERSO SE STESSI E GLI ALTRI. "Rimane la necessità di dover comunicare loro non solo il piacere della vita ma anche la passione della vita di educarli non solo a dire la verità, ma anche ad avere la passione per la verità. Vederli felici non ci può bastare. Dobbiamo vederli appassionati a ciò che fanno, a ciò che dicono e a ciò che vedono." (Gianni Rodari, 1966). È responsabilità di tutta la comunità educante contribuire a creare in classe e nel plesso un ambiente accogliente, capace di favorire l apprendimento e lo sviluppo dell intelligenza emotiva e relazionale. A scuola la responsabilità è prima di tutto degli insegnanti insieme ai loro dirigenti, seguiti dalle altre figure adulte a casa, i genitori e la famiglia. Al centro ci sono sempre gli studenti, agenti importanti e fondamentali di cambiamento. La comunità educante è innanzitutto comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza socializzante, basata sui valori democratici e volta alla crescita degli studenti in tutte le loro dimensioni. La scuola deve fare in modo che il patto educativo sia sempre vivo e presente a tutti i membri della comunità scolastica. La comunicazione deve essere il più possibile frequente, aperta e sempre rispettosa. Gli adulti hanno grande responsabilità in questo. Nel progetto educativo, dunque, genitori ed insegnanti collaborano, nel rispetto reciproco dei ruoli. In quest ottica, i momenti di confronto tra scuola e famiglia rappresentano importanti occasioni per promuovere uno sviluppo globale del soggetto in formazione, che consideri il suo vissuto nei diversi contesti di vita. Le discussioni professionali terranno sempre conto della necessità di promuovere il benessere degli attori principali della scuola, studenti in primis. Condizione per apprendere-insegnare con efficacia è imparare a stare bene insieme per essere felici di incontrarsi ogni giorno. Tutti devono dare il loro contributo. Gli insegnanti devono aver cura delle relazioni, ridurre le interferenze nel flusso dell apprendimento di ogni studente, identificare ed affrontare i possibili problemi di comportamento e apprendimento, anche attraverso strategie condivise a livello di team docente, sulla base di un chiaro sistema di norme accolte e fatte proprie a livello di consiglio di classe, di plesso e di istituto. Fin dal primo anno di scuola primaria, i docenti supportano lo studente a sperimentare concretamente la costruzione del nuovo gruppo classe e di un clima democratico in cui tutti e ciascuno sono stimolati a conoscere e rispettare se stessi, gli altri, gli spazi e il materiale scolastico. Gli insegnanti guidano lo studente a confrontarsi con le diversità e a fare proprie adeguate strategie per affrontare e risolvere i conflitti in quella che si può definire una quotidiana palestra relazionale e di cittadinanza. I genitori possono contribuire a contenere i possibili problemi che insorgono nella vita della classe evitando di amplificare le situazioni con le chiacchiere, ma rivolgendosi direttamente agli insegnanti e poi alla dirigente o ad altre figure di sistema (funzioni strumentali, referenti di plesso, referenti di progetto ), aiutando i figli a far fronte alle piccole frustrazioni e incoraggiandoli ad un comportamento positivo, attivo, rispettoso e fiducioso. Gli studenti possono influenzare l apprendimento offrendo aiuto, tutoring, amicizia e feedback e contribuendo a rendere la classe (e la scuola) un luogo in cui gli studenti vanno volentieri ogni giorno. 9 Mano a mano che ci si avvicina all adolescenza l influenza dei pari diventa maggiore. Il nostro istituto si impegna a far sì che le forze positive dei nostri studenti emergano e diventino agenti potenti di cambiamento. Per esempio il parlamentino degli studenti e il gruppo dei peer-supporter sono due realtà della Scuola Secondaria di Primo Grado che esplicitamente hanno come fine quello di rendere sempre migliore la propria scuola. 9 J.Hattie, Apprendimento visibile, insegnamento efficace, Ed. Erickson, 2016, p.146 8

10 In conclusione: Ci devono essere cura, fiducia, cooperazione, rispetto e capacità di lavorare in squadra, perché tutti questi elementi sono necessari a creare un ambiente, in classe, nel quale l errore non è semplicemente tollerato ma anche benvenuto. 10 In un clima relazionale basato sulla fiducia, spariscono le paure 11 e si apre un grande spazio per la curiosità della conoscenza: tutti gli attori sono corresponsabili nel processo mai finito di ricerca, costruzione e mantenimento di un ambiente sereno e sicuro che favorisca l apprendimento. 10 J.Hattie, Apprendimento visibile, insegnamento efficace, Ed. Erickson, 2016, p.134 "Gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli: per esempio la torre di Pisa diceva Gianni Rodari. 11 C è qualcosa che mette in pericolo la mia sicurezza? Sono inadeguato? Cosa penseranno gli altri di me? Sono messo in disparte? A.Calvani, Come fare una lezione efficace, Carrocci Faber, 2014, p.116 9

11 2.3 Essere cittadini di domani: il futuro che emerge 12. RESPONSABILI VERSO IL MONDO. I ragazzi hanno bisogno di quelle che una volta si chiamavano le cose più grandi di loro. Hanno bisogno di prender parte a cose vere. Hanno bisogno di misurare la loro energia su scala più vasta che non siano la scuola e la famiglia. Hanno bisogno di concepire ideali e d imparare ad amarli sopra ogni altra cosa. Ciò che facciamo per incoraggiarli in questa direzione è giusto: ciò che facciamo per trattenerli è sbagliato. (G. Rodari, Educazione e Passione, Il giornale dei genitori, n.11/12, 1966) La scuola non ha più il monopolio dei modi di apprendere. Viviamo infatti in un contesto globalizzato e multiculturale dove i cambiamenti sono sempre più veloci ed imprevedibili e la diffusione delle tecnologie di comunicazione comporta la possibilità di entrare in contatto, con un semplice click, con una enorme massa di dati e nozioni provenienti dalle più diverse fonti, più o meno attendibili, più o meno verificabili o riconoscibili. I soggetti in formazione nella loro esperienza quotidiana hanno a che fare con informazioni sempre più numerose ed eterogenee, senza avere gli strumenti idonei per comprenderle e metterle in relazione; pertanto la scuola deve contribuire a fornire loro i mezzi per sviluppare un identità consapevole, avveduta ed aperta. Conseguentemente ai cambiamenti epocali accennati, la scuola è passata dal tendere ad una testa ben piena al coltivare una testa ben fatta 13, dalle nozioni alle competenze, dalla solitudine professionale alla comunità professionale, dalla competizione all inclusione, dalla severità alla significatività, dall autosufficienza all interdipendenza. Il nostro istituto dà il suo contributo a formare ed educare il cittadino di domani, il cittadino del mondo, ad educare a vivere con gli altri; non può farlo da solo, ma insieme a tutta la comunità educante, facendo rete con le famiglie, il territorio, le associazioni, le Istituzioni, gli Enti, il volontariato Gli apprendenti, a partire dalle prime esplorazioni del loro ambiente più prossimo, imparano a riflettere sulle loro esperienze, descrivendole, rappresentandole e riorganizzandole in una prospettiva di integrazione e di relazione con gli altri e con il territorio (dimensione locale, nazionale e globale). La conoscenza dei luoghi di vita e della storia locale costituisce in quest ottica una molla propulsiva per misurarsi quotidianamente con i cambiamenti che emergono dall attualità e per sviluppare identità e bagagli cognitivi flessibili, nel rispetto delle differenze e delle istanze multiculturali. Parallelamente contribuisce a sviluppare atteggiamenti di comprensione delle differenze di storie e identità e ad aiutare gli studenti a pensarsi come soggetti di storie plurime. "Non credete che se anche la scuola diventasse un cantiere, entusiasmante quanto la montagna di sabbia o la capanna degli indiani, se i vostri scolari la sognassero di notte, se si dedicassero al loro lavoro totalmente con i muscoli tesi e i denti serrati, ci sarebbe qualcosa di nuovo nell'atmosfera delle vostre classi e nel rendimento?" (C. Freinet, I detti di Matteo, pag. 76) Il nostro istituto intende valorizzare la componente sociale dell'apprendere (la classe come comunità educativa di apprendimento, di scambio, di ricerca); si vogliono riconoscere e incoraggiare comportamenti e atteggiamenti coerenti con le competenze sociali di cittadinanza; si intendono potenziare le didattiche basate sul learning by doing (laboratorialità, sviluppo di compiti, progetti); 12 Otto Scharmer, Katrin Kaufer Leading from the Emerging Future: From Ego-System to Eco-System Economies, Berret-Koehler Publisher, S.Francisco, Edgar Morin La testa ben fatta. Riforma dell insegnamento e riforma del pensiero (ed. Cortina, Milano 2000) (ed. orginale 1999) 10

12 si vuole favorire la programmazione interdisciplinare a partire dal riconoscimento dell'apporto di cittadinanza delle singole discipline. Il nostro istituto insomma vuole tenere come filo rosso del suo agire l attenzione verso un educazione alla cittadinanza mondiale (ECM) le cui dimensioni sono: i diritti umani, l ambiente, la giustizia economica e sociale, la pace, la diversità (equità) 14. L educazione alla cittadinanza globale afferisce alla: dimensione cognitiva il pensiero critico; un approccio ai problemi in qualità di membri di una società globale 15 ; dimensione socio-affettiva la comprensione e l apprezzamento delle differenze culturali; l assunzione di responsabilità; dimensione comportamentale la disponibilità alla soluzione non violenta dei conflitti e la partecipazione civile attiva; un cambiamento di stile di vita per la difesa dell'ambiente; la sensibilità verso la difesa dei diritti umani. Per un approfondimento si veda l allegato documento dell UNESCO sull Educazione alla cittadinanza mondiale: temi e obiettivi di apprendimento. 14 John J.Cogan, R. Derricott, Citizenship for the 21st Century: An International Perspective on Education, Routledge, Sviluppare la consapevolezza negli allievi che tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona e che ogni persona è responsabile nei confronti del futuro dell umanità. (Indicazioni nazionali) 11

13 3. PROGETTI ED ATTIVITÀ Le scelte educative informano tutti i documenti della scuola e si concretizzano nell agire quotidiano in classe e nei progetti. Qui sotto un elenco dei documenti e progetti più significativi per l istituto che vanno a costituire gli allegati del Progetto di Istituto. PIANI DI STUDIO: Piani di Studio di Istituto Piani di Studio di Istituto per le discipline insegnate con approccio CLIL (SP) Progetto Educativo Montessori DOCUMENTI DI RIFERIMENTO: Progetto BES Progetto di intercultura e di insegnamento dell italiano come L2 Protocollo di accoglienza Pedalando in sicurezza Documento UNESCO Educazione alla cittadinanza mondiale: temi e obiettivi di apprendimento PROGETTI DIDATTICI DI RETE: Ritrovarsi per Laboratori di intercultura in rete Almeno una stellina: 1.Aula amica; 2. Oltre la scuola; 2. Parla me about Sie; Scuola nel Parco; Finestre sul mondo SCHEDE PROGETTO: Le varie schede progetto vengono raggruppate sotto le tre grandi scelte educative, usando il criterio della priorità a cui il progetto vuole fornire risposta. Ovviamente ci possono essere più finalità oltre a quella individuata come prioritaria. Oltre alle progettualità qui elencate, nelle scuole ogni anno possono sorgere altre numerose iniziative legate ai tre grandi temi di fondo. Scelta educativa Al centro di tutto, l apprendimento CLIL (IC) Concerto di fine anno (SSPG) CreAttivaMente (SP) DigiLab (SSPG) Geometriko (SSPG) Olimpiadi di Problem Solving (SSPG) Patentino di Informatica (SSPG) Pratica-Mente Robotica (SSPG) Rally Matematico Transalpino (SSPG) Stradafacendo 3.0 (SSPG e IC) Visible Learning: per una comunità di pratica trasparente (IC) 12

14 Scelta Educativa Un clima di lavoro favorevole all apprendimento Accogliamo la pace (IC) Continuità dalla SI alla SP (SP) Continuità dalla SP alla SSPG (IC) DSA: usiamo la tecnologia per scrivere, leggere e studiare. (SSPG e IC) La scuola guarda al territorio circostante (SP) Orientamento verso la SSSG e i CFP (SSPG) Parlamentino degli Studenti (SSPG) Pedalare in Sicurezza (SSPG) Peer Support (SSPG) Ritrovarsi per (SSPG) Sereni e Sicuri (IC) Spazio Ascolto (IC) Un ponte verso la SSPG (SP) Scelta educativa Essere cittadini di domani: il futuro che emerge. Christmas Exchange (SP) Coltiviamo insieme il ben-essere (IC) Conosciamo L ASUC (SP) Educazione alimentare (SSPG) Educazione alla legalità (SSPG) Educazione alla salute e all affettività (SSPG) Giornata ecologica (SP) Laboratori di Cittadinanza e Creatività Digitale (IC) Noi e gli altri: la solidarietà (IC) Rispettiamo l ambiente: l APPA ci aiuta (SP) Territorio, storia, tradizioni (IC) Usiamo la G-suite (IC) Viviamo la montagna (SSPG) 13

15 4. REGOLAMENTI E ORGANIZZAZIONE Di seguito sono elencati i documenti che fanno capo ai Regolamenti e all Organizzazione, anch essi allegati al Progetto di Istituto. REGOLAMENTI: Carta dei Servizi Regolamento degli Studenti Regolamento Interno ORGANIZZAZIONE: Quadro delle discipline di SP Quadro delle discipline di SSPG Tempi Scuola Criteri per la formazione delle classi Criteri di assegnazione dei docenti alle classi 14

16 5. LEGENDA SIGLE e ACRONIMI BES CD CdI CdC CdG DS DSA ICD LIM PDF PDP PEI PEP PSI PSP SI SP SSPG SSSG Bisogni Educativi Speciali ( Regolamento per favorire l'integrazione e l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali ) Collegio dei Docenti Consiglio dell Istituzione Consiglio di Classe Consulta dei Genitori Dirigente Scolastico Disturbi Specifici dell Apprendimento (art. 6 Regolamento per favorire l'integrazione e l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali ) Classificazione Internazionale delle Malattie (International Classification of Diseases) Lavagne Interattive Multimediali Profilo Dinamico Funzionale (art. 5 Regolamento per favorire l'integrazione e l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali ) Percorso Didattico Personalizzato (art. 10 Regolamento per l'inserimento e l'integrazione degli studenti stranieri nel sistema educativo provinciale ) Piano Educativo Individualizzato (art. 5 Regolamento per favorire l'integrazione e l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali ) Progetto Educativo Personalizzato (art. 6 e 7 Regolamento per favorire l'integrazione e l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali ) Piani di Studio di Istituto Piani di Studio Provinciali Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo Grado Scuola Secondaria di Secondo Grado 15

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