CYBERLIVORNO 2016/17
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- Giustino Gattini
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1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Ufficio VIII Ambito territoriale di Livorno ORDINE degli PSICOLOGI DELLA TOSCANA CYBERLIVORNO 2016/17 Cyberbullismo Progetto per crescere e proteggere Il bullismo si concretizza nella forma di pressione fisica e psicologica, messa in atto da una o più persone (bulli) nei confronti di altro individuo percepito come più debole 1. Tale definizione trova fondamento giuridico nell art. 50 del DL n. 5/2012, convertito nella legge n. 35/2012 che nel quadro delle politiche di sviluppo dell autonomia scolastica ha previsto l emanazione di linee guida per la definizione di un ORGANICO DI RETE TERRITORIALE, funzionale al contrasto del fenomeno del bullismo. 1 Dossier Servizio Studi Senato, n. 315/2015
2 Gli atti di bullismo che si concretizzano mediante l utilizzo di mezzi informatici e telematici assumono la configurazione di bullismo informatico o cyberbullismo. Diverse sono le ricerche che negli ultimi anni dimostrano che il contesto scolastico è il luogo privilegiato per il manifestarsi dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo e, pertanto, la scuola ha da giocare il ruolo più importante nella battaglia per preservare il contesto scolastico da fenomeni violenti. In tale contesto, gli atteggiamenti dei dirigenti Scolastici, degli insegnanti e dei genitori sono decisivi nella gestione del contrasto. Sul dilagare del bullismo, è stato costituito un nucleo operativo, nel quadro delle iniziative previste dal protocollo d intesa sulla formazione in tema di legalità e di informazione sulla prevenzione di reati, in tema di educazione alla salute e alla tutela dell ambiente siglato il 18 Dicembre La legge n. 107 del 13 luglio 2015, la Buona Scuola, prevede, inoltre, tra gli obiettivi di potenziamento dell offerta formativa da inserire nella programmazione triennale, la prevenzione e il contrasto di ogni forma di discriminazione e di bullismo, anche informatico. Il MIUR, da sempre ha avviato diverse iniziative: -il Piano Nazionale Più scuola meno mafia per contrastare il cyberbullismo 2 ; - il progetto Saper Internet Generazioni Connesse 3. 2 Prevede molte iniziative che fanno capo alla Direzione Generale dello Studente. 3 Registra la partecipazione attiva di una pluralità di soggetti istituzionali e sociali per la realizzazione, a livello nazionale, di programmi di educazione e sensibilizzazione ad un uso positivo e consapevole dei nuovi media.
3 Inoltre, il decreto del 23 ottobre 2014, definisce il Piano nazionale di educazione al rispetto reciproco, alla lotta al bullismo e al cyberbullismo, per la diffusione di buone pratiche legate a fenomeni e tendenze connesse al bullismo e al cyberbullismo. Lo scenario giuridico si completa con l emanazione delle linee guida per l orientamento di interventi di prevenzione mirati, da parte del MIUR, del 13 aprile 2015 e le successive indicazioni operative per l attuazione delle linee di orientamento per azioni di contrasto al bullismo e al cyberbullismo. Da ultimo, il 17 ottobre 2016 il Ministro Stefania Giannini ha lanciato, in occasione della firma del Protocollo d Intesa con la Presidente della Camera Laura Boldrini, il Piano Nazionale per la prevenire e combattere il bullismo e il Cyberbullismo in classe, che prevede 10 azioni che mirano a dare ai ragazzi la capacità di scegliere sempre e comunque educando al rispetto dell altro e a una buona cittadinanza digitale. I destinatari sono gli insegnanti, gli studenti, le famiglie e il sistema territoriale tutto, che molte volte non ha le competenze e gli strumenti necessari per un intervento efficace. Informazione, dialogo, tecnologia e laboratori sono i punti di forza che il MIUR ha sviluppato secondo un approccio orizzontale, aperto agli studenti, dal forte impatto inclusivo, partendo dalla sensibilizzazione delle famiglie, fino al recupero di quei ragazzi che si rendono attori o vittime, di comportamenti scorretti, anche nella relazione online. La diffusione e la facilità di fruizione di internet condizionano le dinamiche sociali ed interpersonali e la scuola riveste un ruolo determinante, soprattutto alla luce di un esponenziale precocizzazione delle esperienze digitali 4. L esplosione dei social network, ha poi ulteriormente concretizzato, nel contesto scolastico, il diffondersi di episodi di bullismo digitale (cyberbullismo), ma anche furto d identità, cybercrime e ludopatia. 4 Conosciamo davvero quali rischi corre lo studente che naviga in solitudine con il suo smartphone? Sappiamo indicargli come configurare il pc o il tablet per rendere l apparecchio sicuro? Quali sono i metodi più indicati per sviluppare nei ragazzi la consapevolezza di ciò che accade nel web con un semplice click? Secondo una ricerca, realizzata dall università Sapienza di Roma e dall università di Firenze in collaborazione con Skuola.net, il 46% dei teenagers passa 1-3 ore al giorno sul web; il 97% dei ragazzi ha uno smartphone e il 19% dichiara di non raccontare ai propri genitori cosa fa su internet.
4 L emanazione delle nuove linee d orientamento per azioni di prevenzione e contrasto al bullismo e al cyberbullismo, che aggiorna le linee di indirizzo generali e azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo, adottate nel 2007, sembra rilanciare la sfida - con nuove azioni sincronizzate con i cambiamenti del fenomeno legati alle nuove tecnologie - per rendere attuativa la legge di riforma del sistema scolastico. Infatti, la legge 107/2015 (la buona scuola) nell ottica della prevenzione e del contrasto a qualsiasi forma di disagio e devianza giovanile - prevede all art. 1 co. 7 punto h, che l organico dell autonomia sia utilizzato per lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media. Inoltre, nel punto e) dello stesso comma, si parla di sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, al punto f) di alfabetizzazione alle tecniche e ai media di produzione e diffusione di immagini. Inoltre, il Piano Nazionale Scuola Digitale, prevede la formazione degli insegnanti; tutti strumenti per arginare e prevenire il fenomeno del bullismo e punti cardine delle nuove Linee d Orientamento indirizzate alle scuole, frutto di una grande mediazione con associazioni, stateholder, rappresentanti del mondo accademico e genitori 5. In particolare alle scuole viene chiesto di: - Favorire o rafforzare la costituzione di RETI TERRITORIALI per promuovere progetti comuni, valutare e condividere le buone pratiche e il patrimonio di conoscenze già acquisite; - Rafforzare il Patto educativo con le famiglie per contrastare il fenomeno del bullismo; - Sostenere strategie adeguate alle nuove forme di bullismo legate alle tecnologie (cyberbullismo) a partire dalla diffusione di norme di buon comportamento in Rete (netiquette, regole per la scrittura delle mail, tutela della privacy). 5 Il documento, infatti, è stato condiviso e si è arricchito dei contributi offerti da tutti i componenti dell Advisory Board del Safer Internet Centre italiano, coordinato dal MIUR, composto da rappresentanti di circa 30 enti pubblici e privati.
5 In tale ottica, il progetto provinciale CyberLivorno2016/17 è un progetto di ricerca, formazione e intervento rivolto a insegnanti, studenti e famiglie sulle tematiche della consapevolezza informatica, delle azioni online e dell'uso corretto della rete e dei dispositivi di comunicazione digitali attraverso la formazione diretta dei docenti delle scuole primarie e secondarie di I e II grado, la sensibilizzazione degli studenti ed il coinvolgimento attivo dei ragazzi e delle loro famiglie, al fine di prevenire fenomeni di cyberbullismo, ridurre il danno e gestire comportamenti dannosi in rete. Cyberlivorno2016/17 è un progetto che nasce dalla collaborazione tra il CTS e CTI di Livorno, il CIAF Centro Infanzia adolescenza e Famiglie del Comune di Livorno, il Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni Toscana - Sezione di Livorno, l università di Pisa e Firenze, l Ordine degli psicologi, Fondazione L.E.M. Livorno Euro Mediterranea, il Comitato Provinciale di Livorno per l UNICEF e il Corecom, coordinato dall USR Toscana Ambito territoriale di Livorno. Il progetto, consta di tre momenti: in via preliminare, prevede un attività di ricerca sulla diffusione e sulla percezione del fenomeno e dei comportamenti a rischio, che permetterà di calibrare il percorso formativo destinato agli insegnanti e gli interventi di informazione/ prevenzione destinate ai ragazzi e alle famiglie. 1. LA RICERCA L attività di ricerca sarà finalizzata all individuazione del grado di percezione del fenomeno e alla misurazione del grado di conoscenza dei comportamenti a rischio e delle pratiche al fine di prevenirli. La ricerca sarà affidata, realizzata e sviluppata da esperti dell ordine degli psicologi della Toscana e dell Università di Firenze e consterà di questionari destinati agli insegnanti e agli studenti. Ogni questionario sarà differenziato e specificatamente concepito e redatto per i tre ordini e gradi di scuola. In tal modo si otterrà un quadro generale della situazione della provincia e si potrà costruire un quadro generale che fornisca elementi utili a strutturare ulteriori percorsi formativi rivolti ai docenti, agli studenti e alle famiglie.
6 2. LA FORMAZIONE Il percorso formativo dei docenti sarà articolato in cinque moduli da tre/quattro ore ciascuno a cura del CTS di Livorno e condotto da specialisti nel settore. La formazione è rivolta ai docenti delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado della Provincia di Livorno, e si articola in interventi che prevedono sia una formazione specifica sui principali strumenti del Web 2.0, sia nozioni giuridiche basilari processuali e penali, sia un iter psico-pedagogico volto alla trattazione delle diverse tipologie di atti prevaricatori e persecutori in rete: dal loro riconoscimento al primo intervento preventivo. Ciascuna scuola individuerà due referenti al fine di dotare ogni scuola di strumenti interpretativi e di intervento, rispetto ai segnali di disagio dei ragazzi. Lo scopo della formazione è quello di diffondere le linee di orientamento in tutte le scuole e garantire che, in ogni scuola siano inseriti, nella propria offerta formativa, moduli didattici ad hoc riguardanti la prevenzione del bullismo e l utilizzo sicuro del web. Formare gli insegnanti opportunamente per fare in modo che abbiano le competenze tecniche e psico-pedagogiche adatte. Creare una rete tra gli enti occupati nella lotta al Cyberbullismo che sia in grado di agire su ambiti specifici attraverso la realizzazione di programmi di educazione e sensibilizzazione sull utilizzo sicuro di Internet (rivolti a bambini e adolescenti, genitori, insegnanti, educatori), per una migliore condivisione di buone pratiche 3. INTERVENTI con e per alunni, studenti e genitori SCUOLA PRIMARIA CIAF Centro Infanzia adolescenza e Famiglie del Comune di Livorno Laboratori genitori/figli per l uso creativo e condiviso del web alunni delle classi quarte quinte della scuola primaria in collaborazione con l Istituto degli Innocenti di Firenze- Progetto TROOL (Tutti i Ragazzi Ora On Line) Percorsi laboratoriali in orario curriculare per classi quarte di scuola primaria in collaborazione con l Istituto degli Innocenti di Firenze- Progetto TROOL (Tutti i Ragazzi Ora On Line) Incontri di formazione/informazione per genitori con la Psicopedagogista del Comune di Livorno e con gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni Toscana Sezione di Livorno.
7 Comitato Provinciale UNICEF di Livorno Progetto Nazionale MIUR/UNICEF Verso una scuola amica 2016/17 Progetto Provinciale Peer education for UNICEF in collaborazione con gli operatori della Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni Toscana SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Fondazione L.E.M. Livorno Euro Mediterranea Giornate di formazione con esperti del Corecom, Università di Pisa Dipartimento di Scienze politiche e con gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni Toscana Sezione di Livorno Comitato Provinciale UNICEF di Livorno Progetto Nazionale MIUR/UNICEF Verso una scuola amica 2016/17 in collaborazione con gli operatori della Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni Toscana per il Comune di Rosignano Marittimo SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO Fondazione L.E.M. Livorno Euro Mediterranea Giornate di formazione con esperti del Corecom, Università di Pisa Dipartimento di Scienze politiche e con gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni Toscana Sezione di Livorno Comitato Provinciale UNICEF di Livorno Progetto Nazionale MIUR/UNICEF Verso una scuola amica 2016/17 in collaborazione con gli operatori della Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni Toscana - per il Comune di Rosignano Marittimo
8 Università Di Firenze - Giornate di formazione con esperti del Dipartimento di Scienze Formazione e Psicologia Progetto No trap! Per promuovere la sensibilizzazione sul fenomeno del cyberbullismo e per una riflessione condivisa e costruttiva, gli insegnanti tutor di ogni scuola potranno individuare ed aderire agli interventi (giornate, percorsi di formazione, laboratori ecc.) inseriti nel Progetto Cyberbullismo per crescere e proteggere 2016/17. Il progetto si inserisce nel quadro delle attività svolte dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca per dare attuazione all art 1, comma 7, lettera l della legge 107 del 13 luglio "la Buona Scuola", e alle azioni contenuti nel Piano Nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola, presentato lo scorso 17 ottobre 2016.
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