ANNO ROTARIANO
|
|
- Giuliana Di Lorenzo
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ANNO ROTARIANO
2 I nostri valori fondamentali e priorità
3 Cosa ci aspetta? La visione senza l azione è solo un sogno ad occhi aperti. L azione senza visione è un incubo. (Proverbio giapponese) Nessun vento è favorevole per chi non conosce il porto. (seneca)
4 Che cos è un Piano Strategico (PS)? É uno strumento dinamico e fondamentale di gestione che: indica la direzione di marcia a medio-lungo termine: VISION elabora una visione condivisa: MISSION fornisce mete e obiettivi: OBIETTIVI STRATEGICI ottimizza l uso delle risorse
5 Che cos è un Piano Strategico (PS)? Assicura che i club effettuino valutazioni periodiche sulle prassi adottate ed implementino nuove idee per Incrementare la loro vitalità
6 Il nostro scopo quindi è Collaborare insieme alla definizione e all aggiornamento del Piano Strategico per definire gli obiettivi per il nuovo anno.
7 Perché pianificare? Per concentrarci sui nostri punti di forza Per adattarci ai cambiamenti delle tendenze sociali ed economiche Per migliorare il nostro profilo pubblico Per incrementare l effettivo Per galvanizzare i club esistenti
8 Perché é importante definire bene gli obiettivi? Obiettivi ben definiti determinano la struttura di base per le attività del Club e ottimizzano l'uso delle energie e delle risorse disponibili.
9 Come definire gli obiettivi? 1. Valutare la situazione attuale del Club. 2. Valutare le risorse disponibili (umane ed economiche) 3. Promuovere lo scambio di idee tra soci, dirigenti in carica ed ex dirigenti 4. Discutere con i componenti della comunità
10 Come devono essere gli obiettivi per essere validi? Come devono essere gli obiettivi? Condivisi Chi é coinvolto nella definizione degli obiettivi e nella elaborazione delle strategie per conseguirli si impegna a perseguirli; Misurabili Un obiettivo deve essere un punto di riferimento chiaro e concreto per tutti i soci del Club. Ambiziosi Un obiettivo deve essere abbastanza ambizioso da superare nelle intenzioni i risultati conseguiti in passato dal Club Fattibili I Rotariani devono essere in grado di conseguire gli obiettivi con le risorse a loro disposizione Limitati nel tempo Gli obiettivi devono avere una scadenza ben precisa.
11 Niente spoil system La prassi dei cicli annuali non é più efficace, non é più praticabile ed é troppo costosa. Servono maggiore coerenza, continuità ed efficienza La sola via possibile, oggi, é: un piano coordinato pluriennale
12 I 3 obiettivi strategici Adottati dal Board nel novembre 2009 Sostenere e rafforzare i Club Focalizzare e incrementare il servizio umanitario Migliorare l immagine pubblica del Rotary e sensibilizzare il pubblico.
13 Sostenere e rafforzare i Club Promuovere innovazione e flessibilità nel Club Incoraggiare i Club a partecipare ad una serie di attivita di servizio Promuovere la diversità dell effettivo Migliorare il reclutamento e la conservazione dell'effettivo Sviluppare i migliori leader Migliorare pianificazione strategica a livello di Club e Distretto
14 Focalizzare e incrementare il servizi umanitario Le sei aree di intervento della Fondazione Rotary Incrementare collaborazioni e contatti con altre organizzazioni Creazione di progetti significativi a livello locale ed internazionale
15 SEI AREE DI INTERVENTO 1.Pace e prevenzione /risoluzione dei conflitti; 2.Prevenzione e cura delle malattie; 3.Acqua e strutture sanitarie; 4.Salute materna e infantile; 5.Alfabetizzazione ed educazione di base; 6.Sviluppo economico e comunitario.
16 Migliorare l immagine pubblica e la consapevolezza Unificare l immagine e la consapevolezza del marchio Pubblicizzare l azione di servizio Promuovere i valori fondamentali Enfatizzare l azione professionale Incoraggiare i club a promuovere le opportunità di networking e le attività più riconosciute
17 Migliorare immagine pubblica e consapevolezza Cambiare i modi in cui comunichiamo Revisione delle comunicazioni RI
18 Grazie all Internet e ai social media, esistono tanti modi per comunicare attività, notizie ed eventi di club. I club possono scegliere i mezzi da usare, ma devono lasciare aperti tutti i canali di comunicazione e definire un piano per la condivisione delle informazioni. L uso dei social media è in crescita e la relativa popolarità è ideale per condividere le informazioni.
19 ANCHE NOI ABBIAMO COMINCIATO PAGINA FACEBOOK DISTRETTO 2100 SITO WEB CLUB LOCRI
20 INIZIAMO CON LE DOMANDE
21 Come immaginiamo il futuro UN CLUB DINAMICO?. COSA SERVE?
22 STRETTA COLLABORAZIONE TRA I SOCI
23 A cominciare dallo sviluppo dell Effettivo
24 Analisi dello stato del club
25 ETA MEDIA SOCI ETA'MEDIA 63 anni ANNO NASCITA MEDIO 1947
26 CLASSIFICHE
27 DOBBIAMO CERCARE!!!!!!!
28 Quanti mancano?
29 E le donne?
30 PROMOZIONE NUOVEGENERAZIONI
31 ED IL ROTARACT? quanti ragazzi eccellenti ci siamo lasciati sfuggire?
32 QUANTI ISCRITTI NELLE UNIVERSITA DI ECCELLENZA ABBIAMO SEGNALATO?
33 Come crescere i leader del futuro se non li cerchiamo e valorizziamo?
34 DOMANDA : Perchè è importante darsi da fare in materia di sviluppo dell Effettivo? Un Club non può esistere senza crescita e senza un Effettivo identificato e fedele. Una compagine sociale solida rafforza le attività di servizio e lo spirito di amicizia del Club. Lo sviluppo dell Effettivo comprende le Attività di Formazione dei nuovi soci e di quelli esistenti
35 Commissione Effettivo Quale funzione ha la Commissione Effettivo? Rappresenta una risorsa per aiutare il Club a raggiungere i propri obiettivi di crescita Si occupa di elaborare ed implementare un piano per le ammissioni, la conservazione e la preparazione dei soci
36 Come accertare le necessità del Club in materia d Effettivo? Completare un analisi delle classifiche professionali e della diversità del Club all inizio dell anno per accertarsi che la compagine sociale del Club rispecchi la composizione effettiva della realtà locale
37 ARMONIA NELLE COMMISSIONI
38 Quali altre Commissioni possono essere coinvolte in materia d Effettivo? La Commissione PUBBLICHE RELAZIONI può rendere più visibile e più considerato il Club nella realtà locale, destando l interesse di potenziali soci. La Commissione PROGETTI può sviluppare progetti e attività interessanti sia per I soci del Club, sia per i soci potenziali. La Commissione AMMINISTRAZIONE può organizzare programmi settimanali formativi e intellettualmente stimolanti.
39 Perchè ammettere regolarmente nuovi soci? I nuovi rotariani portano nuove idee e una sferzata d energia; Un effettivo che comprende un ampia rappresentanza delle varie categorie professionali presenti sul territorio ha un maggior impatto sulla comunità; I nuovi soci possono servire il Club assumendo mandati di responsabilità.
40 A chi spetta individuare e invitare i soci potenziali? A TUTTI I SOCI DEL CLUB!
41 Quali sono le più frequenti reticenze dei potenziali soci? Difficoltà a giostrarsi tra i molti impegni, professionali e familiari; Mancanza di diversità tra i soci, p.es. poche donne e giovani; Quote sociali troppo elevate; Idee poco chiare sulle responsabilità dei soci; Scarsa notorietà del Rotary nella comunità.
42 Come superarle? DOMANDA :
43 DOMANDA Come trattenere i nuovi soci? Riduciamo il numero degli incontri? Migliorare la formazione dei nuovi soci?
44 DOMANDA: Che cosa favorisce l affiatamento?
45 NON ESISTE UNA TAGLIA UNICA PER TUTTI
46 Che cosa favorisce l affiatamento? La collaborazione a progetti e iniziative che richiedano la partecipazione collettiva, attiva diretta, perchè favoriscono discussioni stimolanti su argomenti di rilievo per la comunità locale o internazionale, creano senso di orgoglio, confermano che la cooperazione tra singoli individui può produrre miglioramenti a livello locale o internazionale.
47 Che cosa favorisce l affiatamento? I contatti e i rapporti professionali, perché offrono l opportunità di stabilire stabili legami con individui motivati da un analogo senso civico e umanitario. Le attività che combinano vari interessi e competenze professionali coinvolgono il maggior numero di soci e sono altamente motivanti.
48 Che cosa favorisce l affiatamento? Gli eventi a carattere aggregante e festoso del Club (gite sociali con le famiglie, ecc.), perché l amicizia tra i familiari aiuta molto la coesione tra i Rotariani. ALTRI CONSIGLI?
49 DOMANDA : Il futuro del Rotary Come saranno i nostri Rotary club tra 5-10 anni? Continuare ad avere rilevanza
50 Resistenza ai cambiamenti?
51 NEL 1935
52 Tradizione e innovazione I primi quattro Rotariani Borsisti della pace del Rotary
53 SONO TRACORSI 108 ANNI
54 e 30 da questa foto
55 È naturale avere paura di cambiare, ma l innovazione non richiede l abbandono di tutte le vecchie tradizioni. Se abbiamo sempre fatto così è la ragione per conservare una prassi, vuol dire che la prassi non contribuisce alla dinamicità del club.
56 DOMANDA Quali nuove idee potrebbero essere introdotte e provate nel club? Quali tradizioni sono significative e quali non contribuiscono alla dinamicità del club?
57 Quali sono le vostre questioni strategiche? Chi siete voi? Per cosa vi impegnate voi? In che cosa siete diversi voi? Per quali ragioni il pubblico dovrebbe affiliarsi al vostro club?
58 Avete altre idee? Avete delle perplessità?
59 Se avete delle perplessità, siete pregati di segnalarlo con sollecitudine e proporre delle soluzioni alternative. Se sostanzialmente Vi ritrovate, aiutiamoci ad individuare gli argomenti da approfondire e dateci la vostra disponibilità come tutor per chi ha meno esperienza o conoscenza di Voi.
60 Date il vostro riscontro Date il vostro riscontro come preferite: a voce, per lettera pergamena, per piccione viaggiatore... e soprattutto per . Grazie!!!!
61 Ci rivediamo a Settembre con la presentazione, dei progetti e delle vostre osservazioni
62
SIPE Seminario d Istruzione per i. Presidenti Eletti. Pubbliche Relazioni e cosa motiva i rotariani
ROTARY INTERNATIONAL Distretto 2110 - Sicilia e Malta SIPE 2007 Seminario d Istruzione per i Presidenti Eletti Pubbliche Relazioni e cosa motiva i rotariani Modulo di Carlo Michelotti adattamento per il
DettagliPiano strategico e. Gennaio 2012
Piano strategico e Rapporto sui progressi Gennaio 2012 Introduzione La decisione del Consiglio centrale del Rotary International di approvare il piano strategico aggiornato dell organizzazione costituisce
DettagliEzio Lanteri SEMINARIO ISTRUZIONE SQUADRA DISTRETTUALE Repubblica di San Marino, 22 Febbraio 2014
Emilia Romagna Repubblica di San Marino Ezio Lanteri PDG D-2060 e Training Leader RI Castrocaro Terme, 12 maggio 2018 Tema della relazione Castrocaro Terme, 12 maggio 2018 Emilia Romagna Repubblica di
DettagliR O T A R Y I N T E R N A T I O N A L Distretto Sicilia e Malta. Gaetano Lo Cicero
R O T A R Y I N T E R N A T I O N A L Distretto 2110 - Sicilia e Malta Gaetano Lo Cicero Governatore Eletto Anno rotariano 2012-2013 R O T A R Y I N T E R N A T I O N A L Distretto 2110 - Sicilia e Malta
DettagliARRICCHIMENTO DELL ESPERIENZA DI CLUB
ARRICCHIMENTO DELL ESPERIENZA DI CLUB I punti di forza del tuo club fanno leva sui soci. Chiedere il loro feedback regolarmente dimostra la tua apertura al cambiamento e consente loro di aiutare a sviluppare
DettagliSEMINARIO FONDAZIONE ROTARY
SEMINARIO FONDAZIONE ROTARY 11 novembre 2017 SEFR 2017-2018 Lucca, Chiesa di San Francesco TITLE 1 PROGETTI EFFICACI E SOSTENIBILI Antonio Trivella RC Pisa Pacinotti Presidente Commissione Distrettuale
DettagliTEMA E ATTESTATO PRESIDENZIALE SIATE DI ISPIRAZIONE. BARRY RASSIN Presidente 2018/2019 Rotary International
TEMA E ATTESTATO PRESIDENZIALE SIATE DI ISPIRAZIONE BARRY RASSIN Presidente 2018/2019 Rotary International SIATE DI ISPIRAZIONE Sin dalla sua fondazione, 113 anni fa, il ruolo del Rotary nel mondo e nella
DettagliR OTARACT C LUB R OMA P ALATINO
Il presidente incoming: Paolo Passiatore Cell.: 349/7478256 e-mail: paolo.passiatore@gmail.com Al Presidente del Rotary Club Roma Sud Est Al Coordinatore della Commissione Nuove Generazioni del Rotary
Dettaglipia.gruppohera.it LA NOSTRA BUSSOLA missione, valori e principi di funzionamento dell azienda
pia.gruppohera.it www.gruppohera.it LA NOSTRA BUSSOLA missione, valori e principi di funzionamento dell azienda Avere una visione comune di cosa sia la nostra azienda e di quali siano i valori su cui fondare
DettagliSCOPI DEL LIONISMO, LA MISSIONE E LA VISIONE PASSATO PRESENTE - FUTURO
SCOPI DEL LIONISMO, LA MISSIONE E LA VISIONE PASSATO PRESENTE - FUTURO GLI SCOPI UN ASSOCIAZIONE VIVA COME LA NOSTRA, VIVE NEI SUOI SCOPI! CAMBIARE VELOCEMENTE PER POTER RISPONDERE PIU VELOCEMENTE ALLE
DettagliFare in modo che si realizzi! Guida allo sviluppo di un progetto di club
Fare in modo che si realizzi! Guida allo sviluppo di un progetto di club I Lions club che organizzano dei progetti di service significativi per la comunità riescono ad avere un notevole impatto sulla vita
DettagliSIPE Seminario d Istruzione per i. Presidenti Eletti. Progetti e iniziative
ROTARY INTERNATIONAL Distretto 2110 - Sicilia e Malta SIPE 2007 Seminario d Istruzione per i Presidenti Eletti Progetti e iniziative Modulo di Carlo Michelotti adattamento per il distretto 2110 : ID >
DettagliIL PREMIO RICONOSCE UN ASSOCIAZIONE DI ALUMNI ECCEZIONALE E AIUTA A PROMUOVERE I BENEFICI DURATURI DEI PROGRAMMI DEL ROTARY.
PREMIO ASSOCIAZIONE ALUMNI DELL ANNO 2017/2018 IL PREMIO RICONOSCE UN ASSOCIAZIONE DI ALUMNI ECCEZIONALE E AIUTA A PROMUOVERE I BENEFICI DURATURI DEI PROGRAMMI DEL ROTARY. Questo premio annuale, istituito
DettagliProgetto di zona
rzm. rzf. Progetto di zona 2016-2019 1. Promuovere e curare la formazione e la crescita delle Comunità Capi Condividere le varie attività per individuare le buone prassi. Scambio delle attività di e di
DettagliM i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a
M i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione
DettagliDistretto Anno Rotariano L interazione con la squadra distrettuale
Distretto 2090 - Anno Rotariano 2016-2017 L interazione con la squadra distrettuale Get In Touch Distretto 2090 Anno Rotariano 2016-17 2 Don t worry Distretto 2090 Anno Rotariano 2016-17 3 We are Distretto
DettagliFormazione autoguidata del presidente di zona
Formazione autoguidata del presidente di zona Modulo 2: Il presidente di zona come officer amministrativo della zona ESERCIZIARIO Questo modulo si incentra sul ruolo del presidente di zona come officer
DettagliFerdinando Del Sante
Ferdinando Del Sante SEMINARIO ISTRUZIONE PDG SQUADRA DISTRETTUALE Repubblica di San Marino, 22 Febbraio 2014 PRESIDENTE COMMISSIONE EFFETTIVO ED ESPANSIONE Seminario Istruzione Presidenti - Segretari
DettagliPerché sono Rotariana Sara Occhipinti
Perché sono Rotariana Sara Occhipinti Rotary Club Valdelsa (Presidente: Dott. Claudio De Felice) Raggruppamento Toscana 2 (Ass. Gov.: Dott. Alamanno Contucci) Distretto 2071 FINALITÀ Non indagine scientifica
DettagliLA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO
LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO Essere una squadra è prima di tutto un modo di pensare 1. Lo scenario Nell attuale situazione caratterizzata da una crescente complessità e discontinuità
DettagliPremio 2016/2017 Alumni Association of Rotary District 1210 (nominata dalla Zona 17)
PREMIO ASSOCIAZIONE ALUMNI DELL ANNO 2016/2017 LO SCOPO DEL PREMIO ASSOCIAZIONE ALUMNI DELL ANNO È DI DARE UN RICONOSCIMENTO AD UN ASSOCIAZIONE DI SPICCO E AIUTARE A PROMUOVERE I BENEFICI DURATURI DEI
DettagliSeminario distrettuale sulla Leadership
27 maggio 2017 Seminario distrettuale sulla Leadership 2017-18 SELS 2017-2018 27 maggio 2017 Marina di Bibbona 1 Lo sviluppo della leadership: formazione, competenze, cambiamento Vincenzo Zarone R.C. Cascina
DettagliIl Distretto
66 Il Distretto 2030 67 Il Distretto 2030 Il Distretto è un territorio geografico, in cui i R.C. sono raggruppati in vista dei compiti amministrativi del R.I., e la cui attività ed organizzazione ha la
DettagliAngelo O. Andrisano DGE Distretto 2072 SEGS Seminario Gestione Sovvenzioni Modena, Sala del Tecnopolo, 24 Novembre 2018
Angelo O. Andrisano DGE 2019-2020 Distretto 2072 SEGS Seminario Gestione Sovvenzioni 2019-2020 Modena, Sala del Tecnopolo, 24 Novembre 2018 Governatore 2019/2020 Angelo O. Andrisano Saluto di benvenuto
DettagliTHE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LIONS CLUBS Distretto 108Tb - ITALY
THE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LIONS CLUBS Distretto 108Tb - ITALY GOVERNATORE PIERO AUGUSTO NASUELLI Le modifiche apportate dalla Sede Centrale allo Statuto Tipo per Distretto relative a parti obbligatorie
DettagliSVILUPPO DELL'EFFETTIVO CON LA CONCRETEZZA DI UN ROTARY eclub
Distretto 2050 Rotary International SEMINARIO DISTRETTUALE DELL'EFFETTIVO E DELL'ESPANSIONE SVILUPPO DELL'EFFETTIVO CON LA CONCRETEZZA DI UN ROTARY eclub PDG Massimo Massoni Piacenza 4 Maggio 2013 Sede
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI FALOPPIO Progetto Accoglienza Scuola Secondaria di I Grado
ISTITUTO COMPRENSIVO DI FALOPPIO Progetto Accoglienza Scuola Secondaria di I Grado OBIETTIVI 1. Facilitare e rendere serena la ripresa dell attività didattica. 2. Condividere le regole dell Istituto (Patto,
Dettagli4 Modulo 4: PROGETTAZIONE
4 Modulo 4: PROGETTAZIONE MODULO 4: PROGETTAZIONE CONTENUTI OBIETTIVI STRUMENTI La pianificazione e costruzione del percorso formativo aziendale Profili professionali Piano formativo individuale Piano
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI di MESSINA SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Rev. 2016
SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Insieme al fattore sono indicati, a titolo di esempio, elementi che possono contribuire alla valutazione dello stesso. Capacità di pianificazione
DettagliUNA LEADERSHIP EFFICACE E CONDIVISA. Presentatore TRIVELLA ANTONIO RC A. PACINOTTI Data 12 MARZO 2016
UNA LEADERSHIP EFFICACE E CONDIVISA Presentatore TRIVELLA ANTONIO RC A. PACINOTTI Data 12 MARZO 2016 245.it TITLE 2 QUALE MODELLO DI LEADERSHIP Leadership come strumento per raggiungere l'obiettivo: la
DettagliBando Terzo Invito a presentare proposte.
N O T A D I A P P R O F O N D I M E N T O Descrizione e obiettivi Bando Terzo Invito a presentare proposte. Il programma Interreg Europe è stato costituito con l obiettivo di aiutare le autorità locali
DettagliPROMUOVERE SANI STILI DI VITA A SCUOLA Come costruire un curricolo efficace ed in linea con il modello di scuole che promuovono salute
PROMUOVERE SANI STILI DI VITA A SCUOLA Come costruire un curricolo efficace ed in linea con il modello di scuole che promuovono salute Ennio Ripamonti Milano, 6 Aprile 2016 1. Fondamenti teoricimetodologici
DettagliCarlo FRANCINI VEZZOSI
Last SIPE - 2014-15 Carlo FRANCINI VEZZOSI Presidente Sotto Commissione Rotaract Interact A.R. 2014-15 Rotary Rotaract Interact Last SIPE Firenze Marco Gucci Carlo Francini Vezzosi 14 Giugno 2014 La 5^
DettagliIL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA
1 IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA Il Modello CAF - Struttura 2 2 Il Modello CAF Lo sviluppo negli elementi di dettaglio 3 Le nove caselle rappresentano i criteri in base ai quali valutare il percorso
DettagliAree di intervento del Rotary
Aree di intervento del Rotary Il Rotary, fondato nel 1905, è, in ordine di tempo, la prima organizzazione di servizio al mondo. Il suo motto è «servire al di sopra di ogni interesse personale» Il Rotary
DettagliPROGRAMMA INTERREGIONALE EUROPE
N O T A D I A P P R O F O N D I M E N T O PROGRAMMA INTERREGIONALE EUROPE 2014-2020 Il programma Interregionale Europe nel dettaglio Il programma Interreg Europe è stato costituito con l obiettivo di aiutare
DettagliEUROMEETING 2007 Sviluppo del turismo sostenibile FIRENZE NOVEMBRE 2007
EUROMEETING 2007 Sviluppo del turismo sostenibile FIRENZE 16-17 NOVEMBRE 2007 Euromeeting 2007 V Edizione Tema del meeting: Turismo sostenibile Competitività Crescita economica Attrattività e qualità delle
DettagliSEMINARIO PROVINCIALE DI INFORMAZIONE AVANZATA UN NUOVO SGUARDO SULLA PROGETTAZIONE ALLA LUCE DELLE CRITICITA EMERSE
SEMINARIO PROVINCIALE DI INFORMAZIONE AVANZATA UN NUOVO SGUARDO SULLA PROGETTAZIONE ALLA LUCE DELLE CRITICITA EMERSE MESSINA 19 FEBBRAIO 2015 SELEZIONE-POCHI PROGETTI APPROVATI-SU 1177 CANDIDATURE PRESENTATE
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI CHIUDUNO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CHIUDUNO PROTOCOLLO D INTESA TRA LE SCUOLE DELL INFANZIA, ELEMENTARI E MEDIE DI BOLGARE E CHIUDUNO ELABORATO DALLA COMMISSIONE CONTINUITA ANNO SCOLASTICO 2000/2001 (COORDINATRICE
DettagliL AGENDA 21 LOCALE E IL PROGETTO PETER PAN
Provincia di Ancona Assessorato all Ambiente Capitolo Terzo L AGENDA 21 LOCALE E IL PROGETTO PETER PAN Il Piano di Azione Locale della Provincia di Ancona L'Amministrazione Provinciale di Ancona nell anno
DettagliLavorare con l Europa negli enti locali Percorso di assistenza tecnica rivolto alla Provincia di Mantova
Lavorare con l Europa negli enti locali Percorso di assistenza tecnica rivolto alla Provincia di Mantova Provincia di Mantova, 23 marzo 2017 Giuseppe Caruso - Project Manager Ufficio Politiche europee
DettagliLA COMMISSIONE DISTRETTUALE AZIONE DI PUBBLICO INTERESSE DISTRICT COMMUNITY SERVICE COMMITTEE -DCSC-
LA COMMISSIONE DISTRETTUALE AZIONE DI PUBBLICO INTERESSE DISTRICT COMMUNITY SERVICE COMMITTEE -DCSC- SIAG SEMINARIO ISTRUZIONE ASSISTENTI DEL GOVERNATORE SISD SEMINARIO ISTRUZIONE SQUADRA DISTRETTUALE,
DettagliPROGRESS programma comunitario per l occupazione e la solidarietà sociale ( )
PROGRESS programma comunitario per l occupazione e la solidarietà sociale (2007 2013) Regione Friuli Venezia Giulia - Bruxelles 15 maggio 2007 Luca PIROZZI Inclusione, aspetti sociali delle migrazioni,
DettagliPOLITICA AZIENDALE DESTRI S.R.L.
Pag. 1 di 5 DESTRI S.R.L. Destri S.r.l., consapevole dell importanza della Qualità del servizio reso ai propri clienti, del miglioramento della Sicurezza dei propri lavoratori e della protezione dell ambiente,
DettagliORGANIZZAZIONE DI UNA AVO
ORGANIZZAZIONE DI UNA AVO Il Presidente locale e il ruolo di coordinare il Direttivo Agata Danza Il buon governo dell AVO ha la fonte nella stima reciproca e nell amore che i volontari hanno fra loro,
DettagliUn mondo di valori comuni Per raccontare e condividere tutto questo è nato. Manifesto IVSI. La carta dei nostri valori
Un mondo di valori comuni Per raccontare e condividere tutto questo è nato Manifesto IVSI La carta dei nostri valori Il senso dell appartenenza Fare parte dell Istituto Valorizzazione Salumi Italiani significa
DettagliPRESIPE IL NOSTRO ANNO da DIRETTORI d ORCHESTRA
PRESIPE 2014-2015 IL NOSTRO ANNO da DIRETTORI d ORCHESTRA La storia rotariana di ciascuno di noi Ogni Rotariano ha una propria storia da raccontare.... sull inizio e lo sviluppo della sua personale avventura
DettagliIl servire rotariano
Emilia Romagna e Repubblica di San Marino Il servire rotariano Progetto di Global Grant denominato INNOSCHOOL per l Istituto G.Luosi di Mirandola Carlo Longhi Presidente Rotary Club Mirandola (MO) Governatore
DettagliGUIDA ALLA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
GUIDA ALLA PIANIFICAZIONE STRATEGICA La pianificazione strategica implica la creazione di una visione, con il sostegno di obiettivi periodicamente misurabili e modificabili in base alle esigenze. Utilizzare
DettagliPOLITICA DOCUMENTO ALLEGATO AL MANUALE DELLA QUALITÀ AZIENDALE
POLITICA DOCUMENTO ALLEGATO AL MANUALE DELLA QUALITÀ AZIENDALE OFBM MOULDS S.r.l. in linea con la propria filosofia basata sulla capacità di adeguarsi continuamente alle necessità del mercato, ha deciso
DettagliESITO E OSSERVAZIONI VISITA VALUTATORI CAF 17 LUGLIO 2012 COLLEGIO DOCENTI 3 SETTEMBRE 2012
ESITO E OSSERVAZIONI VISITA VALUTATORI CAF 17 LUGLIO 2012 COLLEGIO DOCENTI 3 SETTEMBRE 2012 RICONOSCIMENTO LABEL EUROPEO DI EFFECTIVE CAF USER 1 SCUOLA IN REGIONE LOMBARDIA TRA LE PRIME 10 SCUOLE SUL TERRITORIO
DettagliORGANIZZARE, PIANIFICARE, COMUNICARE E CRESCERE LO STUDIO PROFESSIONALE
ORGANIZZARE, PIANIFICARE, COMUNICARE E CRESCERE LO STUDIO PROFESSIONALE Dall ottobre 2013 ACEF promuove nuovi incontri formativi dedicati ai temi trattati dalla Guida IFAC DAL QUESTIONARIO PROPOSTO DALL
DettagliNuove strategie per il miglioramento della salute nelle Piccole e Medie Imprese La Dichiarazione di Lisbbona
DIPARTIMENTO DI IGIENE E SANITA PUBBLICA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA Nuove strategie per il miglioramento della salute nelle Piccole e Medie Imprese La Dichiarazione di Lisbbona Luglio 2001 La Promozione
DettagliInsegnare e apprendere attraverso modalità collaborative: come gestirle in classe per sviluppare e potenziare le competenze di ciascuno
Mazara, 28 novembre 2017 Insegnare e apprendere attraverso modalità collaborative: come gestirle in classe per sviluppare e potenziare le competenze di ciascuno Angela Pesci Dipartimento di Matematica
DettagliBollettino n 12 del 16 novembre Distretto 2060 Italia Nord-Est Governatore Stefano Campanella ROTARY CLUB BASSANO DEL GRAPPA CASTELLI
Bollettino n 12 del 16 novembre 2017 Distretto 2060 Italia Nord-Est Governatore Stefano Campanella ROTARY CLUB BASSANO DEL GRAPPA CASTELLI Presidente Luigi Colognese anno rotariano 2017-2018 XIX del Club
DettagliIl cammino verso Industry 4.0: quale percorso virtuoso? Roberto Filippini, Lara Agostini
Dipartimento di Tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali Il cammino verso Industry 4.0: quale percorso virtuoso? Roberto Filippini, Lara Agostini 1 Cosa vogliamo capire? 1. Dinamica di adozione delle
DettagliIl modello INDIRE del Piano di Miglioramento
Il modello INDIRE del Piano di Miglioramento Sara Mori s.mori@indire.it Francesca Rossi f.rossi@indire.it L analisi dei dati che permette di orientare il miglioramento Quali dati importanti per migliorare?
DettagliCITTADINI A SCUOLA. Titolo del progetto. Indicazioni progetto
Indicazioni progetto La pianificazione (Plan) di Titolo del progetto CITTADINI A SCUOLA Responsabile del progetto Data di inizio e fine Ottobre 2016 Giugno 2017 (curricolare) Obiettivi operativi Indicatori
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ
Pagina 1 di 5 Indice 6. 6.1 Azioni per affrontare rischi e opportunità 6.1.1 Considerare i fattori di rischio e le opportunità 6.1.2 Pianificazione dei rischi 6.2 Obiettivi per la qualità e pianificazione
DettagliLa tua guida per organizzare con successo un workshop sulla Iniziativa per la qualità dei club
La tua guida per organizzare con successo un workshop sulla Iniziativa per la qualità dei club DEL MODERATORE PREPARARSI AL SEMINARIO OBIETTIVO L'obiettivo generale di questo workshop è quello di moderare
DettagliOpuscolo del tutor. Partecipante. Cognome: Nome: Abilità:
Opuscolo del tutor Organizzazione Nome: Nome del supervisore: Cognome: Nome: Ufficio: Partecipante Cognome: Nome: Abilità: Da...a Programma di mobilità: Ciao, Il partecipante che hai accolto nella tua
DettagliRappresentiamo insieme i successi del nostro territorio
Rappresentiamo insieme i successi del nostro territorio Essere il palcoscenico per le qualità e i successi di tutto il territorio: è questa la nuova missione del Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone.
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA. la CONSIGLIERA NAZIONALE DI PARITÀ, con sede in
PROTOCOLLO DI INTESA TRA la CONSIGLIERA NAZIONALE DI PARITÀ, con sede in Roma, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali -, con sede in Roma, via Fornovo, n. 8 (C.F. 80237250586), Dott.ssa
DettagliValutazione dei bisogni del club e della comunità
KIT STRUMENTI PER I SERVICE Valutazione dei bisogni del club e della comunità Benvenuti nella valutazione dei bisogni dei Lions club, dei Leo club e della comunità (CCNA)! Questo strumento è utile a riflettere
DettagliISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA
ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Termini e definizioni 4 Contesto dell organizzazione 5 Leadership
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
PROTOCOLLO D INTESA tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e il Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO (di seguito denominato
DettagliIl responsabile tecnico del settore minirugby. Corso di aggiornamento di primo livello
Il responsabile tecnico del settore minirugby Corso di aggiornamento di primo livello Alcune considerazioni Stagione 2012/2013: il rugby di oggi Crisi dei valori della società odierna La famiglia ai giorni
DettagliCome proporre un Nuovo socio
Come proporre un Nuovo socio Proporre un nuovo socio è più facile che dire 1 2 3! Proporre nuovi soci è essenziale per aiutare il Rotary a raggiungere i propri obiettivi. Una delle principali responsabilità
DettagliLe nuove competenze professionali per il lavoro di comunità
Le nuove competenze professionali per il lavoro di comunità Dalla comunità che partecipa alla comunità come risorsa PSM, Incontro seminariale, 18 febbraio 2015 Piano sociale e sanitario 2008-2010 La Comunità
DettagliThe Rotary Foundation s Future Vision Plan. SINS 25 Settembre 2010 Arrigo Rispoli Presidente Commissione Distrettuale
The Rotary Foundation s Future Vision Plan UNA FONDAZIONE PER IL FUTURO SINS 25 Settembre 2010 Arrigo Rispoli Presidente Commissione Distrettuale La Fondazione Rotary Convention Internazionale di Atlanta
DettagliIl vecchio modello di club efficiente con questionario : carta e parole (Anno 2010 ) quasi un secolo fa. Parole crocette, dati senza controlli e
Il vecchio modello di club efficiente con questionario : carta e parole (Anno 2010 ) quasi un secolo fa. Parole crocette, dati senza controlli e questionari difficili da leggere 41 Il club deve fare piani
DettagliASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI
ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI FORUM TEMATICO Ricerca, Trasferimento Tecnologico, Innovazione Taranto, 25 Luglio 2008 1 LE NOSTRE PROPOSTE 1. FONDAZIONE PER LA R&S 2. PROGETTO TARANTO WIRELESS 2 LE NOSTRE PROPOSTE
DettagliScuola Primaria e Secondaria di Primo Grado
Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado Piano Annuale per l Inclusione A.S. 2015-2016 Il P.A.I. (Piano Annuale per l Inclusione), strumento di progettazione dell Offerta Formativa, valuta il livello
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO ISTITUTO SAN PAOLO. Via Casilina 1606 ROMA PRIMA SEZIONE ANAGRAFICA
PIANO DI MIGLIORAMENTO ISTITUTO SAN PAOLO Via Casilina 1606 ROMA PRIMA SEZIONE ANAGRAFICA Istituto San Paolo in Via Casilina 1606 ROMA Scuola dell'infanzia-scuola Primaria- Scuola Secondaria di Primo Grado
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Via Regina CERNOBBIO (CO) 031/ / pec.istruzione.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Via Regina 5 22012 CERNOBBIO (CO) 031/340909 031/340942 -- coic844009@istruzione.it coic844009@ pec.istruzione.it CURRICOLO DI ISTITUTO Anno scolastico 2017-2018 CLASSE PRIMA
DettagliSezione Borse di studio
Seminario Distrettuale Rotary Foundation indirizzati ai soci dei Rotary Club di Roma e del Lazio. Sezione Borse di studio Orsola Altea ROTARY FOUNDATION Roma 21 Novembre 2015 Le borse di Studio Orsola
DettagliBilancio di Responsabilità Sociale Tribunale di Firenze
Bilancio di Responsabilità Sociale Tribunale di Firenze Dalla comunicazione alla gestione delle relazioni con i principali interlocutori: l uso strategico del Bilancio di Responsabilità Sociale al Tribunale
Dettaglill valore pubblico nella riforma della PA
ll valore pubblico nella riforma della PA La Catena del Valore Pubblico Alberto Padula Università di Roma Tor Vergata padula.alberto@gmail.com Forum PA 2016 Roma, Palazzo dei Congressi, 25 Maggio 2016
DettagliScuola materna San Giuseppe. Progetto offerta integrativa sperimentale. Sezione Ponte
Scuola materna San Giuseppe Progetto offerta integrativa sperimentale Sezione Ponte ISPIRAZIONE DELLA SCUOLA La nostra istituzione Scuola Materna San Giuseppe è una scuola cattolica di ispirazione cristiana
DettagliGIANLUIGI DE MARCHI Delegato del Governatore Distretto 2031 per: Promozione del Congresso Internazionale e Rapporti con la Stampa:
GIANLUIGI DE MARCHI Delegato del Governatore Distretto 2031 per: Promozione del Congresso Internazionale e Rapporti con la Stampa: Nato a Celle Ligure (Savona) il 2/5/1944. Maturità classica, laurea in
DettagliLe Indicazioni programmatiche e di coordinamento della Regione Toscana in merito alle risorse europee a gestione diretta
Le Indicazioni programmatiche e di coordinamento della Regione Toscana in merito alle risorse europee a gestione diretta Delibera 789 del 30/09/2013 Indicazioni programmatiche e di coordinamento operativo
DettagliProgetto La dimensione territoriale del miglioramento: una sfida solidale GRIGLIA DI ANALISI II FASE. I PARTE: Analisi della Sezione 5 del RAV
GRIGLIA DI ANALISI II FASE Codice meccanografico della scuola: I PARTE: Analisi della Sezione 5 del RAV La I parte della Griglia presenta alcuni indicatori per valutare la coerenza tra priorità, traguardi
DettagliIl piano di comunicazione
Un azione comune delle donne nel governo locale. Progetto della Provincia di Milano Il piano di comunicazione 2 incontro Gruppo di Lavoro Comunicazione Milano, 11 gennaio 2006 Cosa è un piano di comunicazione
DettagliAREA FORMAZIONE. Obiettivo generale A: GESTIRE UN CORSO DI STUDIO
AREA FORMAZIONE Obiettivo generale A: GESTIRE UN CORSO DI STUDIO - relazionali - di leadership - di programmazione - di organizzazione del lavoro - di autoformazione Obiettivi formativi specifici: alla
DettagliSOMMARIO. 1. Ruolo delle Pmi nella storia dell industria italiana. 2. La continuità imprenditoriale. 3. Il capitalismo familiare
SOMMARIO 1. Ruolo delle Pmi nella storia dell industria italiana 1.1. Le Pmi, spina dorsale della nostra economia... 3 1.2. Lo spirito d impresa... 4 1.2.1 I distretti industriali... 5 1.2.2 Natura ed
DettagliSe l'accordo fosse confermato, il Consiglio potrebbe adottare le conclusioni allegate.
CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 18 maggio 2004 (19.05) (OR. EN) 9599/04 LIME EDUC 117 SOC 252 NOTA INTRODUTTIVA del: Segretariato generale del Consiglio al: Consiglio n. doc. prec.: 9174/04 EDUC
DettagliEducazione sanitaria e Promozione della salute
Educazione sanitaria e Promozione della salute L educazione sanitaria Secondo OMS, l educazione sanitaria ha lo scopo di aiutare le popolazione ad acquisire la salute attraverso il proprio comportamento
DettagliPiano di Miglioramento per il triennio 2016/2019 (ai sensi del D.P.R. 80/2013)
DIREZIONE DIDATTICA STATALE GIOVANNI LILLIU Via Garavetti 1, 09129 CAGLIARI - tel. 070492737 fax 070457687 caee09800r@istruzione.it www.direzionedidatticagiovannililliu.gov.it Piano di Miglioramento per
DettagliInterreg Adrion al via il primo bando!
La Newsletter di UPEL Bandi e finanziamenti europei A cura di Unione Provinciale Enti Locali Newsletter n. 2 18 febbraio 2016 http://www.upel.va.it Interreg Adrion al via il primo bando! Il programma ADRION
DettagliFerdinando Del Sante
Ferdinando Del Sante PDG PRESIDENTE COMMISSIONE EFFETTIVO ED ESPANSIONE SEMINARIO ISTRUZIONE Distretto SQUADRA 2072 DISTRETTUALE Repubblica di San Marino, 22 Febbraio 2014 Interclub Gruppo Felsineo Bologna,
DettagliDISTRETTO 2071 Seminario Rotary Foundation
DISTRETTO 2071 Seminario Rotary Foundation LE QUATTRO PRIORITA DELLA F0NDAZIONE ROTARY Francesco Socievole ARRFC Arezzo, 28 novembre 2015 MOTTO E MISSIONE DELLA FONDAZIONE ROTARY MISSIONE Consentire ai
DettagliQUESTIONARIO DOCENTI
pag. 1 di 5 QUESTIONARIO DOCENTI Gentile docente, aderendo al Progetto Qualità, la nostra scuola intende valorizzare il lavoro svolto dai docenti secondo le modalità consolidate negli anni, ma anche avviarsi
DettagliDistretto 2072 Rotary International Istituto di Informazione Rotariana Seminario Fondazione Rotary. I ROTARY eclub
Distretto 2072 Rotary International Istituto di Informazione Rotariana Seminario Fondazione Rotary I ROTARY eclub PDG Massimo Massoni Presidente Rotary eclub 2050 Bologna 12 Ottobre 2013 LA NASCITA DEGLI
DettagliFerdinando Del Sante
Ferdinando Del Sante PDG SEMINARIO ISTRUZIONE PRESIDENTE SQUADRA COMMISSIONE DISTRETTUALE Repubblica EFFETTIVO di San Marino, ED ESPANSIONE 22 Febbraio 2014 Seminario Istruzione Nuovi Soci Seminario Distrettuale
DettagliLA COLLABORAZIONE CHE
ASL MANTOVA LA COLLABORAZIONE CHE PROMUOVE SALUTE Metodi di lavoro di rete negli interventi di promozione di stili di vita sani e ambienti favorevoli alla salute Ennio Ripamonti Ottobre-Dicembre 2011 Perché
DettagliIndice. 1.1 Attività di CIVEN e Veneto Nanotech Sviluppo di nuova impresa Presentazione congiunta dell offerta formativa 6
Dicembre 2012 Relazione Programmatica 2013 Indice Premessa 3 1. Rapporto ricerca impresa 1.1 Attività di CIVEN e Veneto Nanotech 4 1.2 Sviluppo di nuova impresa 4 2. Didattica Universitaria 2.1 Presentazione
DettagliAttivare Laboratori Territoriali di Nuova Economia. Firenze Novo Modo - 17 ottobre 2014
Attivare Laboratori Territoriali di Nuova Economia Firenze Novo Modo - 17 ottobre 2014 Attivare Laboratori Territoriali di Nuova Economia Indice 1. I laboratori territoriali e i loro obiettivi 2. Un percorso
Dettagli