Soluzione Immobiliare

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1 AMUNDI SGR S.P.A. appartenente al Gruppo Crédit Agricole. Offerta al pubblico di quote del fondo comune di investimento immobiliare chiuso Amundi Soluzione Immobiliare Il presente Prospetto d offerta si compone delle seguenti Parti: Indice; Nota di sintesi; Fattori di rischio; Informazioni relative all investimento - Parte I - Caratteristiche del fondo, modalità di partecipazione e soggetti partecipanti all operazione - Parte II Informazioni specifiche sull offerta, composizione del patrimonio, dati storici di andamento e costi effettivi del fondo. Il presente Prospetto d offerta è stato depositato a seguito dell approvazione comunicata con nota del 26 marzo 2015 n /15. Data di deposito in Consob della Copertina: 30 marzo Data di validità della Copertina: 1 aprile Il fondo comune di investimento immobiliare chiuso Amundi Soluzione Immobiliare è offerto dal 1 aprile 2015 al 30 giugno 2015 e dal 1 ottobre 2015 al 31 dicembre Il Prospetto d offerta è volto ad illustrare all investitore le principali caratteristiche dell investimento proposto. La pubblicazione del Prospetto d offerta non comporta alcun giudizio della Consob sull opportunità dell investimento proposto. Eventuali variazioni rispetto ai dati e alle notizie contenuti nel presente Prospetto d offerta saranno illustrate in appositi supplementi allegati al Prospetto d offerta stesso. La partecipazione al fondo comune di investimento immobiliare chiuso è disciplinata dal Regolamento di gestione del fondo che è reso disponibile gratuitamente agli investitori che ne facciano richiesta. Amundi Società di Gestione del Risparmio S.p.A. Sede Sociale: Piazza Cavour, Milano - MI Italia Tel. (+39) Fax (+39) amundi.com/ita Direzione e coordinamento Amundi S.A. Socio Unico - Cap. Soc. E i.v. - C.F., P.IVA e iscr. CCIAA Milano Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e Iscritta all Albo delle SGR (n. 40 sez. Gestori di OICVM e n. 105 sez. Gestori di FIA)

2 Offerta al pubblico di quote del fondo comune di investimento immobiliare chiuso Amundi Soluzione Immobiliare PARTE I Caratteristiche del fondo, modalità di partecipazione e soggetti partecipanti all operazione Data di deposito in Consob della Parte I: 30 marzo Data di validità della Parte I: dal 1 aprile Amundi Società di Gestione del Risparmio S.p.A. Sede Sociale: Piazza Cavour, Milano - MI Italia Tel. (+39) Fax (+39) amundi.com/ita Direzione e coordinamento Amundi S.A. Socio Unico - Cap. Soc. E i.v. - C.F., P.IVA e iscr. CCIAA Milano Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e Iscritta all Albo delle SGR (n. 40 sez. Gestori di OICVM e n. 105 sez. Gestori di FIA)

3 A) INFORMAZIONI GENERALI 1. La SGR Amundi Società di Gestione del Risparmio S.p.A. o, per brevità, Amundi SGR S.p.A. (di seguito, anche, SGR ), con sede legale in Milano, piazza Cavour n. 2, con durata sino al , appartenente al Gruppo Crédit Agricole, capitale sociale , detenuto da Amundi S.A. (Parigi), autorizzata dalla Banca d Italia e iscritta all albo delle società di gestione del risparmio tenuto dalla Banca d Italia ai sensi dell art. 35, comma 1 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (di seguito, anche, TUF ) al n. 40 della sezione Gestori di OICVM (Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari) e al n. 105 della sezione Gestori di FIA (Fondi d'investimento Alternativi), ha istituito e gestisce il fondo Amundi Soluzione Immobiliare - fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso o, per brevità, (di seguito, anche, il Fondo ). Organo Amministrativo della SGR L organo amministrativo della SGR è il Consiglio di Amministrazione, composto da 9 membri che durano in carica tre anni e sono rieleggibili. L attuale Consiglio, nominato dall Assemblea ordinaria degli Azionisti del 29 aprile 2013 e in carica fino all Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2015, è così composto: Presidente: - Fathi JERFEL, nato a Kairouan (Tunisia) il Vice-Presidente: - Giampiero MAIOLI, nato a Vezzano sul Crostolo (RE) il Amministratore Delegato: - Michel PELOSOFF, nato a Parigi (Francia) il Amministratori indipendenti: - Paul Henry de LA PORTE DU THEIL, nato a Parigi (Francia) il Alessandro DE NICOLA, nato a Milano il Amministratori: - Giovanni CARENINI, nato a Milano il Ariberto FASSATI, nato a Milano il Pascal BLANQUÉ, nato a Béziers (Francia) il Palma MARNEF, nata a Parigi (Francia) il Fathi Jerfel Laureato in Ingegneria, è Directeur Général Délégué e Amministratore di Amundi S.A.. Ricopre cariche di amministratore nelle seguenti altre società del Gruppo: Amundi Alternative Investments Holding S.A., Amundi Alternative Investments S.A.S., Amundi Finance S.A., Amundi Hellas Mfmc S.A., Amundi Immobilier S.A., Amundi IS Americas Inc, Amundi Japan Ltd, Amundi Private Equity Funds, BFT Gestion, Ca Cheuvreux, Dna, Etoile Gestion, Iks Kb, Lcl Actions France, Société Générale Gestion, Structura e Wafa Gestion. In precedenza ha ricoperto incarichi dirigenziali in Crédit Lyonnais e Crédit Agricole Asset Management S.A.. Pagina 2 di 36 Parte I

4 Giampiero Maioli Amministratore Delegato della Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza e Senior Country Officer per l Italia del Gruppo Crédit Agricole. Ricopre cariche di amministratore nelle seguenti altre società del Gruppo: Banca Popolare FriulAdria, Cassa di Risparmio della Spezia, Crédit Agricole Leasing Italia Srl, Agos Ducato S.p.A. e Crédit Agricole Vita S.p.A.. E inoltre membro del Consiglio e del Comitato Esecutivo dell ABI. In precedenza, dal 1996, è stato Direttore Area Lombardia del Credito Commerciale e, dal 2002, Responsabile Marketing, Direttore Commerciale e poi Direttore Generale di Cariparma S.p.A.. Michel Pelosoff Laureato presso l HEC (Ecole des Hautes Etudes Commerciales) di Parigi. Ricopre cariche nelle seguenti altre società del Gruppo: membro del Comitato Esecutivo di Amundi S.A., Presidente di Amundi RE Italia SGR S.p.A., Consigliere della Cassa di Risparmio della Spezia. In precedenza, ha svolto mansioni direttive presso il Crédit Lyonnais nella direzione finanziaria ed è stato direttore degli investimenti presso la Union des assurances Fédérales (UAF). È membro del Consiglio direttivo di Assogestioni. Paul Henri de La Porte du Theil Laureato presso l'ecole Nationale de l'aéronautique, è entrato nel 1975 presso la Caisse Nationale de Crédit Agricole, dove ha ricoperto, dal 1991, la carica di Responsabile della Divisione di Asset Management. Fino al 2009 è stato Directeur Général Délégué di Amundi S.A.. Attualmente è Presidente dell AGF (Associazione di categoria francese tra le società di gestione del risparmio). Alessandro De Nicola Laureato in Giurisprudenza presso l Università Cattolica di Milano, ha conseguito un LL.M e un Ph.D in Corporate Law and Economics presso l Università di Cambridge. Avvocato in Milano (specializzato in diritto commerciale, societario e finanziario) è autore di numerose pubblicazioni e tiene corsi di Business Law presso l Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano. Giovanni Carenini Laureato in Economia e Commercio presso l Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano. Ricopre cariche nelle seguenti altre società del Gruppo: Consigliere di Amministrazione di Amundi RE ITALIA SGR S.p.A. E altresì Condirettore Generale di Amundi SGR S.p.A. In precedenza ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità nell ambito del Gruppo Crédit Lyonnais (poi Gruppo Crédit Agricole) in Italia e all estero. In particolare è stato Amministratore Delegato di Crédit Lyonnais Asset Management SIM S.p.A. e responsabile della funzione di controllo interno di Crédit Agricole Asset Management SGR S.p.A. Ariberto Fassati Laureato in Economia e Commercio presso l Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano. Ricopre cariche nelle seguenti altre società del Gruppo: Presidente di Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A., Presidente di Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l., Vice Presidente di Cassa di Pagina 3 di 36 Parte I

5 Risparmio della Spezia S.p.A., Vice Presidente di Banca Popolare Friuladria S.p.A. Consigliere di Crédit Agricole Suisse, Crédit Agricole Vita S.p.A. e Agos Ducato S.p.A.. E inoltre membro del Consiglio e del Comitato Esecutivo dell ABI. Pascal Blanqué Palma Marnef Laureato presso l École Normale Supérieure Sciences Po. Ricopre cariche nelle seguenti altre società del Gruppo: Directeur Général Délégué e Amministratore di Amundi S.A.. Direttore degli Investimenti di Amundi S.A. dal Ha iniziato la sua carriera presso la banca Paribas nel 1991 nella gestione istituzionale e privata. Di seguito ha svolto la funzione di strategist nell allocazione degli attivi di Paribas Asset Management a Londra e ricoperto la carica di direttore della ricerca economica di Paribas. Dal 2004 presso Amundi S.A. dove ricopre la carica di responsabile delle aree Europa/Regione Mediterranea in seno alla Direzione per lo Sviluppo delle Entità Internazionali, in precedenza ha ricoperto le cariche di responsabile dell International Client Servicing e di responsabile del Controllo, Sviluppo e Coordinamento delle filiali estere presso Crédit Lyonnaise A.M., di responsabile del Supporto Commerciale Internazionale presso Banque de Gestion Privèe e di responsabile del Servizio Filiali Internazionali presso Banque Hervet. Organo di controllo della SGR L organo di controllo della SGR è il collegio sindacale, composto da 3 membri che durano in carica 3 anni e sono rieleggibili; l attuale collegio, nominato dall Assemblea ordinaria degli Azionisti del 29 aprile 2013 e che rimane in carica fino all Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2015, è così composto: Presidente: - Bruno RINALDI, nato a Iseo (BS) il Sindaci effettivi: - Filippo DI CARPEGNA BRIVIO, nato a Meda (MI) il Patrizia FERRARI, nata a Milano il Sindaci supplenti: - Marco ETTORRE, nato a Parma il Maurizio DATTILO, nato a Milano il Bruno Rinaldi Ragioniere Commercialista, Consulente del Lavoro e Revisore Contabile. Attualmente ricopre la carica di Sindaco Effettivo presso I2 Capital S.p.A. e di ENPAP. In passato ha svolto la medesima funzione presso Intesa BCI Sistemi e Servizi S.p.A., Banca di Credito Cooperativo di Ossimo; ha ricoperto l incarico di Consigliere di Amministrazione presso Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, Cassa di Risparmio di Fermo, CARIVITA S.p.A. e Fondo Pensione PREVICLAV. Pagina 4 di 36 Parte I

6 Filippo Di Carpegna Brivio Laureato in Economia e Commercio all Università Cattolica di Milano. Dottore Commercialista e Revisore Contabile. Svolge attività professionale in materia fiscale e societaria. In passato ha ricoperto incarichi dirigenziali in Citibank filiale di Milano e in Cariplo. Patrizia Ferrari Laureata in Economia e Commercio all Università L. Bocconi di Milano. A far data dal 1991 svolge la sua attività presso lo Studio Tributario Deiure, Ha maturato esperienze in campo tributario, societario, nel settore delle fusioni e acquisizioni societarie e nel settore bancario/finanziario. Nel 1992 ha conseguito l abilitazione all esercizio della professione di Dottore Commercialista e nel 1995 quella di Revisore Contabile. Marco Ettorre Laureato in Economia e Commercio. Dottore Commercialista e Revisore Contabile. Svolge attività professionale in materia fiscale e societaria. È altresì Sindaco effettivo di Amundi RE Italia SGR S.p.A. Maurizio Dattilo Laureato in Economia e Commercio. Dottore Commercialista e Revisore Contabile. Svolge attività professionale in materia fiscale e societaria. È altresì Sindaco effettivo di Amundi RE Italia SGR S.p.A. Funzioni direttive Le funzioni direttive sono esercitate dall Amministratore Delegato. Il Consiglio di Amministrazione della SGR definisce, con cadenza almeno annuale, la Strategic Asset Allocation (all occorrenza modificabile) con le necessarie indicazioni strategiche, anche attraverso l individuazione di soglie minime o massime, ovvero di range di percentuali. In particolare il Consiglio di Amministrazione è competente per la determinazione dei seguenti parametri: - asset class target (per esempio fondi quotati di diritto italiano, fondi aperti di diritto tedesco, ); - ripartizione del portafoglio in funzione del profilo rischio rendimento degli strumenti target (core plus, core, value added, opportunistic), della liquidità (fondi aperti, fondi aperti con finestre, fondi chiusi quotati, fondi chiusi non quotati) e della durata residua; - principale tipologia/e degli immobili sottostanti (cosiddetto look through ); - localizzazione geografica degli immobili sottostanti (cosiddetto look through ); - percentuale massima investibile in un singolo strumento target; - la soglia massima di leva utilizzabile a livello di portafoglio; - minima/massima esposizione al rischio cambio; - capacità di remunerare i sottoscrittori attraverso la distribuzione di dividendi e, a livello di fondo, il pay out minimo da raggiungere per remunerare i partecipanti. A supporto delle determinazioni del Consiglio di Amministrazione, il Chief Investment Officer ( CIO ) della SGR acquisisce le informazioni necessarie e predispone uno specifico documento di strategia, elaborato con l apporto del Gestore Delegato. Tale documento formalizza, in sintesi, le view sullo scenario macroeconomico, sulle condizioni di mercato di riferimento e contiene le proposte di allocazione strategica. Pagina 5 di 36 Parte I

7 L Investment Committee della SGR esamina e vaglia sotto il profilo tecnico le proposte, che sono infine sottoposte al Consiglio di Amministrazione. La carica di CIO è ricoperta, a partire dal 2011, da Simone Facchinato, nato a Treviso il Laureato in Matematica presso l Università di Padova, opera nel Gruppo Crédit Agricole dal 2006 prima come responsabile Financial Engineering e dal dicembre 2007 come Responsabile Marketing. Nel 1996 lavora come gestore di portafogli obbligazionari presso Arca SGR. In seguito ricopre la carica di responsabile Asset Allocation e Gestione del Rischio Clienti Istituzionali, dove si occupa della gestione dei portafogli bilanciati della clientela istituzionale. Nel 2002 viene nominato responsabile Sviluppo della Clientela Istituzionale e dal 2005 anche responsabile Sviluppo Prodotti, sia per il mercato istituzionale sia per il mercato retail. L Investment Committee è composto - oltre che dall Amministratore Delegato, Michel Pelosoff (Presidente), e dal CIO, Simone Facchinato - dai responsabili dei team di gestione e da specialisti in analisi economica con funzione di supporto alla gestione mediante l elaborazione delle informazioni necessarie per effettuare previsioni sia a livello macroeconomico che con riferimento alle attività investibili. La SGR ha de facto adottato la pressoché totalità delle indicazioni del Protocollo di Autonomia per le SGR promosso dall Associazione di categoria, ad eccezione delle misure inerenti al cumulo di funzioni. Funzioni aziendali affidate a terzi in outsourcing Sono affidate a soggetti esterni le seguenti funzioni aziendali: gestione delle attività di valorizzazione della quota del Fondo; stampa e postalizzazione corrispondenza ordinaria con la clientela; elaborazione delle segnalazioni di vigilanza e trasmissione alle scadenze stabilite; gestione operativa e/o manutenzione di sistemi informativi (hardware e software) e servizi di facility management; gestione dell archivio documenti cartaceo e ottico. 2. I soggetti che partecipano all operazione 2.1. Banca depositaria: Société Générale Securities Services S.p.A., Via B. Crespi 19/a, Milano (delibera consiliare della SGR del 18 ottobre 2012) Società di revisione: Reconta Ernest &Young S.p.A., via Po 32, Roma (delibera assembleare della SGR del 21 novembre 2007, delibera consiliare della SGR del 25 maggio 2010) Intermediari incaricati del collocamento ovvero della commercializzazione: Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A., via Hoepli 10, Milano Esperti indipendenti: CBRE Valuation S.p.A., via del Lauro n. 5/7 Milano (delibera consiliare della SGR del 25 giugno 2014). Pagina 6 di 36 Parte I

8 2.5. Gestore delegato: Amundi RE Italia SGR S.p.A., con sede legale in Milano, piazza Cavour n. 2, appartenente al Gruppo Crédit Agricole, capitale sociale , detenuto da Amundi Immobilier S.A. (Parigi) per il 70% e da Amundi S.A. (Parigi) per il 30%, autorizzata dalla Banca d Italia ed iscritta all Albo delle SGR di cui all'art. 35 del TUF, al n. 111 della sezione Gestori di FIA (Fondi d'investimento Alternativi). Al Gestore Delegato (fino al 30 giugno 2014, SGR Gestore del Fondo) in linea di continuità operativa e in chiave di valorizzazione delle specifiche competenze professionali di cui dispone, è stata conferita, con efficacia dal 1 luglio 2014, delega avente a oggetto la gestione degli strumenti finanziari che rappresentano l Investimento Tipico e l Investimento Residuale rientranti nel patrimonio del Fondo, nel quadro dei criteri di allocazione del risparmio definiti di tempo in tempo dal Consiglio di Amministrazione di Amundi SGR S.p.A.. La delega, formalizzata in data 26 giugno 2014, ha ad oggetto la totalità del patrimonio del Fondo ed è conferita mediante apposito accordo scritto, redatto in conformità ai requisiti in materia di delega delle funzioni di gestione. Il Gestore Delegato ha il compito di: individuare le tipologie di strumenti target e, nell ambito di tali tipologie, provvedere alle attività di screening quantitativo e qualitativo con analisi di due diligence relative ai singoli strumenti oggetto d investimento; effettuare le operazioni di investimento/disinvestimento coerentemente con l asset allocation strategica definita dalla SGR; registrare gli ordini e i relativi eseguiti nei registri obbligatori secondo le modalità e tempistiche previste dalla normativa di tempo in tempo in vigore; monitorare gli investimenti nel continuo con l obiettivo di verificare, tra gli altri, i seguenti fattori: - l andamento dei portafogli gestiti e dei relativi investimenti sottostanti; - la coerenza della composizione dei portafogli gestiti con le strategie di investimento deliberate dalla SGR e il rispetto dei limiti di legge e regolamentari; - l impatto dell evoluzione normativa, offerta di nuovi prodotti, particolari vicende legate ad una specifica area geografica sull andamento del mercato immobiliare e sui portafogli del Fondo. Il processo di monitoraggio degli investimenti e conseguente predisposizione della relativa reportistica è suddiviso nelle seguenti fasi: monitoraggio giornaliero: volto a reperire ed analizzare i dati relativi alle quotazioni degli strumenti inseriti nei portafogli gestiti e agli scostamenti realizzati degli stessi rispetto alle giornate precedenti nonché il rispetto dei limiti di legge e regolamentari che attengono al Fondo; monitoraggio periodico: volto a verificare, nel continuo, l andamento degli strumenti target in cui è investito il patrimonio del Fondo e, con periodicità trimestrale/semestrale, le caratteristiche degli asset sottostanti ai fondi target, eventuali criticità riscontrate nell attività di gestione e le performance realizzate; è ricompresa in tale fase anche l attività di monitoraggio dei prodotti offerti da parte del mercato. Il Consiglio di Amministrazione del Gestore Delegato si compone di 6 membri che durano in carica tre anni e sono rieleggibili. L attuale Consiglio, nominato dall Assemblea ordinaria degli Azionisti del 29 aprile 2013 e in carica fino all Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2015, è così composto: Pagina 7 di 36 Parte I

9 Presidente: - Michel PELOSOFF (v. sopra). Amministratore Delegato: - Giovanni di CORATO, nato a Milano il Amministratori indipendenti : - Luca FABBRINI, nato a Firenze il Angelo Carlo COLOMBO, nato a Milano il Amministratori: - Nicolas SIMON, nato a Tolosa (Francia) il Giovanni CARENINI (v. sopra). Giovanni di CORATO Luca FABBRINI Laureato in Discipline Economiche e Sociali nel 1989, in seguito ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità nell ambito di società operanti nel settore della gestione professionale del risparmio. Ha assunto nel 2002 la responsabilità dell Area Real Estate di Nextra Investment Management SGR (dante causa dell attuale Amundi RE Italia SGR in relazione alle attività real estate). È membro del comitato tecnico di Assogestioni relativo ai Fondi immobiliari ed è stato membro del Consiglio di Amministrazione di FOPEN (Fondo Pensione dipendenti ENEL) dal 2000 al Laureato in Giurisprudenza presso l Università degli Studi di Firenze, è iscritto all Albo degli Avvocati di Milano. Specializzato in Merger & Acquisition con particolare riguardo alle operazioni di private equity e di acquisition financing nonché al diritto dei mercati mobiliari, con riguardo alle offerte pubbliche di acquisto. Angelo Carlo COLOMBO Laureato in Economia e Commercio presso l Università L. Bocconi di Milano. Ha maturato un ampia esperienza professionale nella consulenza aziendale e fiscale a livello nazionale e internazionale, seguendo operazioni societarie straordinarie, interventi di ristrutturazione aziendale. Ha svolto incarichi di amministrazione e controllo presso numerose società, incluse società di intermediazione finanziaria e docenze in materia di amministrazione, contabilità e finanza il Politecnico di Milano, la Sda Bocconi ed il Luxembourg Institute for Financial Technologies. Nicolas SIMON Laureato presso l'école Supérieure de Commerce di Tolosa ed in diritto privato presso l'université des Sciences Sociales di Tolosa, ha maturato un'esperienza pluriennale in ruoli dirigenziali presso varie società del settore finanziario. Inparticolare è stato direttore degli investimenti presso Generali Immobilier (Gruppo Assicurazioni Generali) e presidente di Henderson Global Investor France SAS. É Directeur Générale Délégué di Amundi Immobilier S.A. (Parigi) già CAAM RE S.A.. Pagina 8 di 36 Parte I

10 Il Comitato di Investimento del Gestore Delegato è composto da: Giovanni di Corato (v. sopra) Andrea Maggioli Francesco Berardinelli Nicolas Simon (v. sopra) Giovanni Carenini (v. sopra) Giovanni di Corato (v. sopra) Andrea Maggioli, Responsabile dell Area Asset Management del Gestore Delegato. Nato a Roma il Laureato in Scienze Politiche nel 1993, è entrato in Nextra Investment Management SGR (dante causa dell odierna Amundi RE Italia SGR in relazione alle attività real estate) nel In precedenza ha lavorato nel settore privato, in particolare nell ambito del trading di metalli. Dal 2002 fa parte del team di asset management immobiliare, del quale ha assunto la responsabilità nel Gestisce un portafoglio immobiliare del valore di circa 600 milioni. Dal 2004, ha coordinato operazioni di acquisizione e di cessione per un controvalore complessivo di circa 310 milioni. Francesco Berardinelli, Responsabile dell Area Portfolio Management del Gestore Delegato. Nato a Firenze il Laureato in Economia delle Istituzioni e dei Mercati Finanziari presso l Università Bocconi di Milano, dal dicembre 2013 è Responsabile dell area Portfolio Management di Amundi RE Italia SGR, dopo aver ricoperto il ruolo di Portfolio Manager dal giugno In precedenza, nell'ambito dello stesso Gruppo, ha ricoperto il ruolo di Senior Relationship Manager per la Clientela Istituzionale in Crédit Agricole Asset Management SGR, divenuta Amundi SGR nel marzo del 2010, in seguito alla joint venture tra Crédit Agricole SA e Société Générale nell asset management. Dal 2000 al 2008 è stato Responsabile della Clientela Istituzionale, e precedentemente Senior Relationship Manager per la Clientela Istituzionale, in Société Générale Asset Management Italia Sim. Ha inoltre collaborato con il settimanale di informazione economico-finanziaria Bloomberg Investimenti (ora Finanza Mercati) e con altre testate di settore. 3. Il fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso Natura giuridica, caratteristiche essenziali e funzione economica è un fondo comune di investimento immobiliare, così come definito dall art. 1, comma 1, lettera d-bis) del Decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica n. 228 del Il fondo comune di investimento immobiliare è un patrimonio autonomo, suddiviso in quote, di pertinenza di una pluralità di partecipanti, distinto a tutti gli effetti dal patrimonio delle SGR e da quello di ciascun partecipante, nonché da ogni altro patrimonio gestito dalle medesime società; delle obbligazioni contratte per suo conto, il fondo risponde esclusivamente con il proprio patrimonio. Su tale patrimonio non sono ammesse azioni dei creditori delle SGR o nell'interesse delle stesse, né quelle dei creditori del depositario o del sub depositario o nell'interesse degli stessi. Le azioni dei creditori dei singoli investitori sono ammesse soltanto sulle quote di partecipazione dei medesimi. Le SGR non possono in alcun caso utilizzare, nell'interesse proprio o di terzi, i beni di pertinenza dei fondi gestiti. Il Fondo adotta la forma chiusa ed ha lo scopo di investire e gestire professionalmente le proprie risorse, al fine di favorire una crescita equilibrata e graduale nel tempo del valore reale degli investimenti. Il rimborso delle quote ai partecipanti potrà, quindi, avvenire solo allo scadere della durata del Fondo ovvero nel rispetto dei termini e delle modalità descritte nel Pagina 9 di 36 Parte I

11 Regolamento di gestione del Fondo. La SGR potrà inoltre effettuare, a fronte di disinvestimenti e nell interesse dei partecipanti al Fondo, rimborsi parziali pro-quota in conformità a quanto previsto nel Regolamento di gestione del Fondo. In considerazione delle suddette caratteristiche, il fondo immobiliare chiuso costituisce una forma di investimento rivolta ad un pubblico di risparmiatori che, al fine di conseguire rendimenti adeguati, sia disposto a: immobilizzare le somme investite per un lungo periodo di tempo, fatta salva la possibilità di richiedere il rimborso a scadenze predeterminate, prevista nel Regolamento di gestione del Fondo, nonché, in caso di quotazione, quella di liquidare l investimento sul mercato; prendere atto dell eventualità che l investimento in quote del fondo possa conseguire risultati negativi, anche in misura rilevante. La sottoscrizione di quote del Fondo consente agli investitori di partecipare, in proporzione alle quote detenute, ai risultati economici derivanti dalla gestione di un patrimonio immobiliare. La politica di investimento del Fondo è, infatti, prevalentemente orientata verso l acquisizione di immobili, in via indiretta attraverso l assunzione di partecipazioni, anche di controllo, in società immobiliari, nonché attraverso l acquisto di quote di OICR a prevalente investimento immobiliare (c.d. Investimento Tipico ). Detti investimenti, per loro natura e in ragione della loro possibile non immediata liquidabilità, si caratterizzano per una durata di medio-lungo periodo. Caratteristiche specifiche del Fondo Il Fondo è stato originariamente istituito con delibera del Consiglio di Amministrazione di Amundi SGR S.p.A. del 25 maggio 2010, che ha contestualmente approvato il Regolamento di gestione del Fondo, approvato anche da Amundi RE Italia SGR (all epoca SGR Gestore) con delibera del Consiglio di Amministrazione del 28 maggio La durata del Fondo è fissata con scadenza al 31 dicembre 2018, salva la facoltà della SGR di effettuare, nei termini previsti dall art. 2 del Regolamento di gestione del Fondo, una proroga non superiore a 3 (tre) anni, per la migliore esecuzione delle operazioni di smobilizzo degli investimenti e di rimborso delle quote. Previa comunicazione alla Banca d Italia della decisione di procedere alla liquidazione, il Fondo può essere liquidato: a) alla scadenza del termine di durata; b) qualora si debba procedere allo scioglimento della SGR per qualsiasi ragione e non si possa far proseguire la gestione del Fondo da parte di altra società di gestione del risparmio; c) per iniziativa delle SGR, quando ciò sia nell interesse dei partecipanti anche in relazione ad una congiuntura di mercato favorevole per la liquidazione del patrimonio immobiliare del Fondo ovvero al verificarsi di eventi tali da rendere impossibile o pregiudicare seriamente la possibilità per il Fondo di perseguire il suo scopo, con rilevante pregiudizio per gli investitori. Il Regolamento di gestione del Fondo è stato approvato dalla Banca d Italia in data 2 novembre Il Regolamento di gestione del Fondo è stato da ultimo modificato con delibera del Consiglio di Amministrazione della SGR del 25 giugno Tali modifiche, finalizzate al subentro di Amundi SGR S.p.A. ad Amundi RE Italia SGR S.p.A. nell attività di gestione del Fondo, conformemente alle disposizioni dell art. 36 del D.Lgs. 58/1998 (TUF), come novellato dal D.Lgs. 44/2014 di attuazione della direttiva 2011/61/UE Banca d Italia in data 2 novembre 2010, hanno acquisito efficacia in data 1 luglio Contestualmente il Consiglio di Amministrazione della SGR ha deliberato l adozione delle opportune misure organizzative afferenti allo svolgimento del ruolo di gestore del Fondo. L Assemblea dei Partecipanti al Fondo, svoltasi in data 18 giugno 2014, si era espressa favorevolmente al predetto subentro. Pagina 10 di 36 Parte I

12 Si rinvia alla Sez. B, par. 4 della Parte II per informazioni sul valore patrimoniale netto del Fondo, numero di quote e relativo valore nominale nonché per una descrizione dell attivo. Non sono possibili sottoscrizioni mediante conferimenti di beni. Il Fondo accetta nuove sottoscrizioni, attuate tramite successive emissioni di quote, in seguito alla regolare chiusura delle precedenti emissioni e al completo richiamo dei relativi impegni. Si rinvia alla successiva Sez. D, par. 12 per le modalità e i termini di effettuazione delle emissioni successive/rimborsi anticipati e alla Sez. A, par. 2 della Parte II per informazioni sulle emissioni/rimborsi anticipati eventualmente già effettuati. Il Fondo, con le modalità e nei limiti stabiliti dalla normativa vigente, nel corso della sua intera durata, potrà assumere prestiti fino al 20 (venti)% del valore del totale delle proprie attività investite in strumenti finanziari di cui all art. 7, comma 1, del Regolamento di gestione del Fondo. L accensione di prestiti per un importo pari al 20 (venti)% del valore dei predetti strumenti finanziari può comportare - ove l attivo del Fondo sia interamente costituito da dette attività un indebitamento massimo pari al 25 (venticinque)% del valore complessivo netto del Fondo. Il Fondo può effettuare operazioni con i soci della SGR, nonché con i soggetti appartenenti al gruppo di questi ultimi ovvero con le società facenti parte del gruppo rilevante della stessa SGR, considerandoli soggetti in conflitto di interessi ai sensi della normativa vigente ed a condizione che vengano rispettate le condizioni previste dalla normativa di tempo in tempo vigente. Si rinvia alla successiva Sez. F, par. 18 per informazioni su conflitti di interesse e alla Sez. B, par. 5 della Parte II per le eventuali operazioni già effettuate. I partecipanti si riuniscono in assemblea (di seguito, Assemblea dei partecipanti ) per deliberare sulle materie attribuite alla sua competenza dalla normativa applicabile e, in particolare, sulla sostituzione della SGR e sulle modifiche delle politiche di gestione, nel rispetto della normativa applicabile. L Assemblea dei partecipanti è convocata dal Consiglio di Amministrazione della SGR in Italia, anche al di fuori della sede legale della SGR, di propria iniziativa ovvero quando lo richiedano partecipanti al Fondo nella misura del 10 (dieci)% delle quote in circolazione. L avviso di convocazione indicherà il luogo, la data e l ora della convocazione, l ordine del giorno, il testo per esteso della deliberazione proposta e le ulteriori indicazioni necessarie per la partecipazione all Assemblea dei partecipanti e per l esercizio del diritto di voto. Sono legittimati a partecipare all Assemblea dei partecipanti tutti coloro i quali risultino titolari delle quote del Fondo da almeno 5 (cinque) giorni prima della data in cui si riunisce l assemblea. Le quote rimarranno indisponibili sino alla data dell Assemblea dei partecipanti. L Assemblea dei partecipanti delibera validamente con il voto favorevole del 50 (cinquanta)% più una quota degli intervenuti in assemblea. Il quorum deliberativo non potrà in ogni caso essere inferiore al 30 (trenta)% del valore delle quote in circolazione. Le deliberazioni dell'assemblea dei partecipanti, unitamente alle connesse delibere eventualmente adottate dal Consiglio di Amministrazione della SGR, sono trasmesse alla Banca d'italia, ove occorrendo, per l'approvazione. Il diritto di voto nell Assemblea dei partecipanti può essere esercitato per corrispondenza nel rispetto delle disposizioni normative applicabili. Per ulteriori informazioni si rinvia alle specifiche disposizioni del Regolamento di gestione del Fondo. Pagina 11 di 36 Parte I

13 B) INFORMAZIONI SULL INVESTIMENTO 4. Politica di investimento e relativi limiti/divieti Il Fondo ha lo scopo di investire e gestire professionalmente le proprie risorse, al fine di favorire una crescita equilibrata e graduale nel tempo del valore reale degli investimenti. L orizzonte temporale dell investimento consigliato in relazione al potenziale investitore è di medio-lungo periodo. In via generale, il patrimonio del Fondo sarà investito: 1) per una quota non inferiore ai 2/3 del proprio valore complessivo (di seguito, anche, Investimento Tipico ): in beni immobili, diritti reali immobiliari e partecipazioni, anche di controllo, in società immobiliari, esclusivamente mediante l acquisto o la partecipazione ad altri veicoli immobiliari, ad esempio OICR immobiliari, italiani o rientranti nell ordinamento di altri Paesi europei, incluse le Isole del Canale, destinati al pubblico indistinto o riservati, aperti o chiusi, quotati o non, in mercati regolamentati; in partecipazione di controllo in società di capitali non quotate residenti in Italia o in altri Paesi europei, incluse le Isole del Canale, il cui oggetto sociale sia l attività di investimento negli strumenti finanziari di cui alla precedente punto; in società immobiliari di capitali quotate (ad esempio holding immobiliari) o real estate investment trust (REIT) o società di investimento immobiliari quotate (SIIQ). Il Fondo può ridurre la quota di Investimento Tipico sino alla percentuale minima del 51 (cinquantuno)% solo a condizione che una quota pari ad almeno il 20 (venti)% del proprio valore complessivo sia investita in strumenti finanziari rappresentativi di operazioni di cartolarizzazione aventi ad oggetto beni immobili, diritti reali immobiliari e crediti garantiti da ipoteca immobiliare; 2) per una quota residua e, comunque, non superiore ad 1/3 del proprio valore complessivo, in strumenti finanziari di natura obbligazionaria o monetaria, quotati e non, in mercati regolamentati, depositi bancari di denaro, crediti e titoli rappresentativi di crediti (di seguito, anche, Investimento Residuale ). Nell ipotesi in cui l Investimento Tipico si riducesse ad una quota inferiore a quanto indicato nel presente paragrafo, la SGR provvederà a riportare detto Investimento Tipico nel limite previsto in un congruo lasso temporale, tenendo conto dell interesse dei partecipanti. La SGR può assumere, in relazione a specifiche situazioni congiunturali, scelte, anche diverse da quelle ordinariamente previste, volte a tutelare l interesse dei partecipanti. Il Fondo investe indirettamente, nel rispetto dei limiti normativi di concentrazione e frazionamento dei rischi, prevalentemente in beni immobili a carattere non residenziale (direzionale, commerciale, ricettivo, logistico, industriale, assistenziale e sanitario). L investimento, oltre che in OICR a prevalente investimento immobiliare, può essere realizzato anche in azioni o quote di società immobiliari, quotate o non in mercati regolamentati, purché la società immobiliare abbia finalità strumentali alle attività di investimento del Fondo, anche al fine di beneficiare delle disposizioni volte ad evitare la doppia imposizione per l attività di investimento immobiliare svolta all estero. Pagina 12 di 36 Parte I

14 Il Fondo, mediante l acquisto o la partecipazione ad altri veicoli immobiliari, investirà prevalentemente in Paesi europei aderenti all OCSE. Limitatamente alle partecipazioni in società non quotate, strumentali all attività di gestione del Fondo, potranno essere effettuati investimenti anche in Paesi non appartenenti all OCSE. Qualora gli investimenti siano denominati in valuta diversa dall Euro, la SGR, nell interesse della stabilità patrimoniale del Fondo, potrà effettuare operazioni di copertura del rischio di cambio. L oggetto dell Investimento Residuale è rappresentato da strumenti finanziari di natura obbligazionaria o monetaria, ivi comprese le parti di OICR aperti, depositi bancari, crediti e diritti su crediti emessi da soggetti italiani o esteri, prevalentemente di Paesi dell Unione europea, nei limiti e secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Qualora gli investimenti siano denominati in valuta diversa dall Euro, la SGR, nell interesse della stabilità patrimoniale del Fondo, potrà effettuare operazioni di copertura del rischio di cambio. In via generale e nei limiti e alle condizioni della normativa vigente, la SGR può inoltre avvalersi di tutte le tecniche economiche e disporre tutte le operazioni opportune con finalità di copertura dei rischi connessi all oggetto dell Investimento Residuale. Il Fondo detiene normalmente liquidità per le proprie esigenze di tesoreria. Sono equiparate alla liquidità, sotto questo aspetto, tutte le forme di investimento in strumenti finanziari di rapida e sicura liquidabilità, ivi comprese, a titolo esemplificativo, le operazioni di pronti contro termine. Il Fondo, attraverso l acquisizione degli strumenti finanziari di cui all Investimento Tipico, investe prevalentemente in immobili non residenziali a reddito, localizzati prevalentemente in Paesi europei aderenti all OCSE. Sarà cura della SGR considerare operazioni di rotazione del portafoglio volte a sfruttare la ciclicità del mercato immobiliare nel suo complesso e dei singoli comparti. Nell attuazione della propria politica di investimento, la SGR seleziona gli strumenti finanziari di cui all Investimento Tipico e all Investimento Residuale che per tipologia, natura e caratteristiche appaiono maggiormente idonei all investimento e coerenti con il profilo di rischio e la politica di gestione del Fondo stesso. Il Fondo può investire in parte residuale, per la componente tipica del portafoglio, in strumenti finanziari che investano in attività di sviluppo. La SGR potrà effettuare operazioni di copertura del rischio di tasso inerente ai finanziamenti raccolti a tasso variabile. L apprezzamento o il deprezzamento di valore del patrimonio del Fondo è essenzialmente legato all andamento e alla volatilità del mercato immobiliare, nonché alla qualità tecnica ed alla redditività dei beni immobili detenuti indirettamente dal Fondo, o dei cui diritti di godimento il Fondo, sempre indirettamente, è titolare. Si possono, in particolare, registrare andamenti altalenanti del valore e della redditività in relazione, principalmente, a: fattori connessi con l evoluzione del ciclo del settore immobiliare, influenzati dall andamento della congiuntura economica nazionale ed internazionale; fattori specifici del settore, come ad esempio variazioni di fiscalità immobiliare; fattori legati a situazioni locali, come ad esempio modifiche delle politiche di assetto del territorio; fattori strettamente connessi alla redditività dell immobile, determinati ad esempio da sofferenze nelle locazioni (sfitti, morosità); fattori legati al rischio imprenditoriale connesso alle operazioni di sviluppo immobiliare; Pagina 13 di 36 Parte I

15 fattori connessi alla maggiore volatilità degli strumenti finanziari, nel caso in cui gli stessi siano quotati. In questo contesto, l attività della SGR è finalizzata a ridurre al minimo gli effetti negativi di tali fattori, economici e di mercato, massimizzando invece le opportunità che possono essere colte sia nella fase di costituzione del portafoglio immobiliare (adottando, ad esempio, opportuni criteri di diversificazione tipologica e geografica degli investimenti), sia durante la gestione del Fondo (per gli effetti positivi della prevista politica di investimento. Il Fondo prevede la distribuzione ai partecipanti, con frequenza semestrale, di tutti i proventi risultanti dalla gestione degli strumenti finanziari che compongono il patrimonio del Fondo (di seguito, anche, Proventi ), fatta salva diversa determinazione del Consiglio di Amministrazione della SGR. L Investimento Tipico è caratterizzato da un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. L Investimento Residuale presenta un orizzonte temporale di breve periodo in funzione del mantenimento di un adeguato livello di liquidità. Il profilo di rischio connesso all Investimento Residuale è generalmente di livello basso. Si rinvia alla normativa vigente per ciò che concerne i limiti e i divieti in tema di investimento del fondo immobiliare chiuso, in particolare al Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio, emanato con il Provvedimento della Banca d'italia dell 8 maggio Si rinvia, per ulteriori informazioni, alle specifiche disposizioni della Sezione II del Regolamento di gestione del Fondo. Le informazioni sulla politica gestionale concretamente posta in essere sono contenute nella relazione degli amministratori all interno del rendiconto di gestione del Fondo. 5. Valorizzazione complessiva del patrimonio del Fondo I criteri di valutazione delle attività del Fondo, adottati dalla SGR in conformità alla normativa vigente, sono riportati nella nota integrativa del rendiconto di gestione del Fondo. In apposite schede informative della nota integrativa del rendiconto sono fornite indicazioni dettagliate sull Investimento Tipico. Ai sensi della normativa vigente, in occasione della redazione del rendiconto semestrale o annuale e della relazione semestrale è obbligatoria la valutazione, da parte degli Esperti indipendenti, dei beni immobili, dei diritti reali immobiliari e delle partecipazioni in società immobiliari (non quotate) direttamente oggetto di investimento da parte del patrimonio del Fondo. La SGR, inoltre, per quanto applicabile al patrimonio del Fondo, è tenuta a richiedere agli Esperti indipendenti un giudizio di congruità del valore di ogni bene immobile, diritto reale immobiliare nonché partecipazione in società immobiliari non quotate che intenda vendere nell ambito dell attività di gestione del Fondo. Si rinvia, per ulteriori informazioni, all art. 4 e e all art. 9 del Regolamento di gestione del Fondo. Pagina 14 di 36 Parte I

16 C) INFORMAZIONI ECONOMICHE (ONERI, AGEVOLAZIONI, REGIME FISCALE) 6) Oneri a carico del sottoscrittore e del Fondo 6.1 Oneri a carico del sottoscrittore A fronte delle sottoscrizioni iniziali (ossia effettuate in fase di prima emissione) la SGR applica una commissione di sottoscrizione prelevata in percentuale sull ammontare delle somme investite pari all 1 (uno)%. Per tutti gli investimenti successivi alle sottoscrizioni iniziali (ossia effettuati in sede di emissioni successive), la SGR applica una commissione di sottoscrizione prelevata in percentuale sull ammontare delle somme investite pari al 5 (cinque)%, di cui l 1 (uno)% sarà accreditato al patrimonio del Fondo. La SGR retrocede agli Intermediari incaricati del collocamento delle quote del Fondo fino all intera commissione di sottoscrizione applicata ai sensi del Regolamento di gestione del Fondo sull ammontare delle somme investite per il loro tramite (esclusa la componente retrocessa al Fondo per le sottoscrizioni successive). La SGR preleva dall importo di pertinenza del sottoscrittore: un diritto fisso di 5,00 a fronte di ogni versamento; un diritto fisso di 5,00 per ogni operazione di rimborso anticipato. In nessun caso le SGR o gli Intermediari incaricati del collocamento possono porre a carico del partecipante oneri non previsti nel Regolamento di gestione del Fondo. E a carico del partecipante anche ogni spesa, imposta, tassa o onere diverso da quelli indicati in precedenza, gravante sulla sottoscrizione delle quote. Il partecipante è inoltre tenuto a rimborsare la SGR delle spese sostenute, nei limiti della copertura dei soli oneri effettivamente sopportati, a fronte delle richieste particolari che eventualmente egli abbia indirizzato alla SGR. 6.2 Oneri a carico del Fondo Sono a carico del Fondo: a) la commissione di gestione spettante alla SGR. La commissione di gestione è così articolata: 1) una commissione fissa in misura pari a 1,2 (unovirgoladue)% annuo del valore complessivo delle Attività del Fondo (attivo in senso stretto), come risultante dalla relazione semestrale o rendiconto semestrale o annuale approvati, rettificato delle plusvalenze non realizzate, rispetto al loro costo storico, sui beni non ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato. Al termine di ogni semestre solare si determina il compenso da corrispondere in via provvisoria per il semestre seguente ed il conguaglio rispetto agli importi erogati, allo stesso titolo, nel semestre precedente. Il compenso, come sopra definito, viene riconosciuto alla SGR mensilmente, nella misura di 1/6 dell importo semestrale spettante, con valuta ultimo giorno lavorativo di ciascun mese. Per il primo anno di operatività del Fondo, il compenso è pari a 1,2 (unovirgoladue)% su base annua dell ammontare sottoscritto del Fondo, salvo conguaglio in relazione al valore complessivo netto del Fondo evidenziato dal rendiconto annuale. Il compenso, come sopra definito, viene riconosciuto alla SGR mensilmente, nella misura di 1/12 dell'importo annuo spettante, con valuta ultimo giorno lavorativo di ciascun mese, a decorrere dal mese in cui si è proceduto al richiamo degli impegni; 2) una commissione variabile finale, che sarà calcolata, al momento della liquidazione del Fondo, come di seguito: Pagina 15 di 36 Parte I

17 i. si calcola la somma (il cui risultato è di seguito definito Risultato Complessivo del Fondo ): - dell ammontare dell attivo netto del Fondo liquidato; - dei Proventi eventualmente distribuiti e dei rimborsi parziali delle quote eventualmente effettuati; tali voci vengono capitalizzate secondo il regime di capitalizzazione composta su base annuale ad un tasso pari al 5,5%, che esprime il tasso interno di rendimento obiettivo del Fondo, dalla data di distribuzione di tali somme alla data di liquidazione del Fondo. ii. si calcola il Valore Iniziale del Fondo, pari alla somma di tutti gli importi versati dai partecipanti capitalizzati secondo il regime di capitalizzazione composta su base annuale ad un tasso pari al 5,5%, fra le date di richiamo degli impegni e la data di liquidazione del Fondo; iii. si calcola la differenza fra il Risultato Complessivo del Fondo ed il Valore Iniziale del Fondo, capitalizzato ai sensi del precedente punto ii (di seguito il Rendimento Complessivo in Eccesso ). Alla SGR compete un ammontare uguale al 15% del Rendimento Complessivo in Eccesso. Il rendiconto e la relazione periodica del Fondo prevedranno un accantonamento volto a considerare l'eventuale componente di competenza di ciascun semestre della Commissione Variabile Finale dovuta alla SGR. Tale accantonamento sarà determinato dal Consiglio di Amministrazione della SGR tenendo conto dei risultati conseguiti dal Fondo nel semestre in corso e in quelli precedenti, dei proventi distribuiti o distribuibili, delle eventuali nuove emissioni e degli eventuali rimborsi effettuati. Tali criteri saranno indicati nella nota integrativa al rendiconto ed alla relazione sulla gestione del Fondo. b) il compenso per la Banca depositaria, come stabilito nella convenzione stipulata con la medesima, allo 0,030 (zerovirgolazerotrenta)% del valore complessivo netto del Fondo, quale risulta dall ultima relazione semestrale o dal rendiconto semestrale o annuale, al netto delle plusvalenze non realizzate, rispetto al loro costo storico, sui beni non ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato. Detto compenso viene corrisposto in rate semestrali posticipate e prelevato dalle disponibilità del Fondo semestralmente, con valuta primo giorno lavorativo del semestre successivo; per il primo semestre o frazione di semestre, il compenso è calcolato pro-tempore sui versamenti acquisiti. Il Fondo riconoscerà inoltre alla Banca Depositaria un importo forfetario annuo pari ad Euro 1.000,00 (mille/00) oltre ad IVA, relativo all attività di custodia e amministrazione degli strumenti finanziari; c) gli oneri inerenti all acquisizione ed alla dismissione delle attività del Fondo (rimangono a carico della SGR gli oneri inerenti alle operazioni eventualmente non conclusesi); d) i compensi corrisposti e le spese rimborsate agli eventuali soggetti incaricati della gestione amministrativa dei beni di pertinenza del Fondo; e) le spese e consulenze legali e le spese giudiziarie sostenute nell interesse del Fondo e connesse ai beni di pertinenza dello stesso; si precisa che il presente comma include l onere di qualunque servizio di consulenza legale, fiscale, immobiliare o tecnica richiesta dalla SGR a favore del Fondo; f) gli oneri relativi e connessi alla dematerializzazione e deposito in gestione accentrata delle quote del Fondo, compresi i corrispettivi per il servizio titoli svolto per conto degli emittenti; g) le spese inerenti il regime di pubblicità previsto, con particolare riguardo alle spese di pubblicazione sul quotidiano del prospetto periodico del patrimonio del Fondo e del pagamento dei Proventi, ai costi di stampa dei documenti destinati al pubblico, con esclusione di quelli aventi carattere meramente pubblicitario; h) le spese inerenti alla convocazione, organizzazione e tenuta dell Assemblea dei partecipanti ragionevolmente determinate a discrezione della SGR; Pagina 16 di 36 Parte I

18 i) le spese per la revisione e certificazione dei rendiconti del Fondo, ivi incluso il rendiconto finale di liquidazione dello stesso, nonché delle relazioni semestrali. Gli onorari annui spettanti alla società di revisione, aggiornabili in base all indice ISTAT sul costo della vita e per fatti eccezionali e imprevedibili, oltre alle spese sostenute per lo svolgimento dell incarico, sono pari a Euro ,00; l) il contributo di vigilanza che la SGR è tenuta a versare annualmente alla Consob; m) ogni onere finanziario connesso ai prestiti assunti dal Fondo e le commissioni dovute per la fornitura di garanzie bancarie ed assicurative; n) gli oneri fiscali di pertinenza del Fondo e le imposte sulle transazioni di borsa. Con riferimento alle valutazioni degli Esperti Indipendenti richieste nei casi previsti dalla normativa vigente, il compenso per la valutazione semestrale per ciascuna società immobiliare eventualmente oggetto d investimento, è pari a Euro 900,00. Salvo ove diversamente specificato, il prelievo dalle disponibilità del Fondo degli importi necessari al pagamento delle spese di cui sopra, avviene con la valuta del giorno di effettiva erogazione degli importi. 7. Agevolazioni finanziarie In fase di collocamento delle quote del Fondo, la SGR si riserva la possibilità di riconoscere agevolazioni in forma di riduzione della commissione di sottoscrizione, fino ad un massimo del 100 (cento)% della componente non retrocessa a favore del Fondo. 8. Regime fiscale Le informazioni fornite di seguito riassumono: (i) il trattamento fiscale del Fondo; e (ii) il regime fiscale proprio dell acquisto, della detenzione e della cessione di quote di fondi immobiliari per certe categorie di investitori, ai sensi della legislazione tributaria italiana e della prassi vigente alla data di pubblicazione del Prospetto d Offerta. L introduzione di eventuali modifiche normative, che potrebbero anche avere effetti retroattivi, potrebbe rendere non più adeguata la descrizione di seguito fornita. 8.1 Trattamento del Fondo Trattamento del Fondo ai fini delle imposte dirette L articolo 6, del Decreto Legge 25 settembre 2001, n. 351 (il Decreto n. 351 ), convertito con modificazioni nella legge 23 novembre 2001, n. 410, e successive modifiche, disciplina il regime di tassazione del Fondo ai fini delle imposte sui redditi. Tale disposizione prevede che il Fondo non è soggetto alle imposte sui redditi e all imposta regionale sulle attività produttive (IRAP). Si segnala che lo status di fondo comune di investimento non può essere attribuito a quei fondi che si discostano dal modello tipizzato dalle disposizioni civilistiche e che non attuano forme di gestione collettiva del risparmio. Pertanto, sotto il profilo tributario, qualora un organismo di investimento non possieda i requisiti previsti dalle disposizioni di legge allo stesso non si applicherà la disciplina fiscale sopra richiamata e a tale organismi si applicheranno le disposizioni ordinarie in materia di imposta sul reddito delle società (cfr. Circolare dell Agenzia delle Entrate. n. 2/E del 15 febbraio 2012). Le ritenute sui redditi di capitale percepiti dal Fondo sono a titolo di imposta. Tuttavia, come specificato dall art. 6, comma 1, del Decreto 351, non si applicano le ritenute previste dall art. 26, commi 2, 3, 3-bis e 5 del d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600 e quella di cui all art. 26-quinquies del d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600, nonché le ritenute previste dall art. 10-ter, commi 1 e 2 della Legge 23 marzo 1983, n. 77, e quindi in particolare, tra le altre, le ritenute relative a: Pagina 17 di 36 Parte I

19 interessi ed altri proventi dei conti correnti, depositi, certificati di deposito e buoni fruttiferi; proventi da riporti, pronti contro termine su titoli e valute, mutuo di titoli garantito; proventi derivanti dalla partecipazione in OICR mobiliari di diritto estero le cui quote o azioni sono collocate nel territorio dello Stato ai sensi dell articolo 42 del TUF; proventi derivanti dalla partecipazione in OICR con sede in Italia, diversi dai fondi immobiliari e a quelli con sede in Lussemburgo, limitatamente alle quote o azioni collocate nel territorio dello Stato; Sono, invece, applicate a titolo d imposta, in ragione del particolare meccanismo di applicazione del prelievo alla fonte previsto dall ordinamento tributario italiano per alcuni redditi di capitale, ad esempio: la ritenuta del 26% sugli interessi ed altri proventi delle obbligazioni, titoli similari e cambiali finanziarie di cui all articolo 26, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 1973; la ritenuta del 26% sui proventi dei titoli atipici (articoli 5 e 8 del Decreto Legge 30 settembre 1983, n. 512, convertito con modificazioni dalla legge 25 novembre 1983, n. 649) e delle accettazioni bancarie di cui all articolo 1 del Decreto Legge 2 ottobre 1981, n. 546 convertito con modificazioni dalla legge 1 dicembre 1981, n Trattamento del Fondo ai fini IVA Ai sensi dell articolo 8 del Decreto n. 351, la SGR è soggetto passivo ai fini dell imposta sul valore aggiunto (IVA) di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972 relativamente alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi attinenti alle operazioni del Fondo. La determinazione e la liquidazione dell imposta avviene, seguendo le regole ordinarie previste dal predetto Decreto del Presidente della Repubblica del 26 ottobre 1972, n. 633, separatamente in capo a ciascun fondo rispetto a quella dovuta per l attività della SGR, mentre il versamento viene effettuato cumulativamente per la SGR ed i fondi dalla stessa gestiti. Secondo quanto previsto dall art. 10, comma 1, n. 8), 8-bis) e 8-ter) del d.p.r. n. 633 del 1972, il fondo potrebbe porre in essere operazioni attive esenti da IVA che determinano una limitazione del diritto alla detrazione dell imposta assolta sugli acquisti - ovvero imponibili ai fini di detta imposta. In particolare la locazione di fabbricati ad uso abitativo, in base al nuovo testo dell art. 10, primo comma, n. 8), del d.p.r. n. 633 del 1972, risultante dalle modifiche apportate dal decreto-legge n. 83 del 2012, la regola generale è l esenzione IVA, salva la possibilità di applicare l imposta previa opzione del locatore espressa nel relativo contratto di locazione alle seguenti operazioni: 1) locazioni di fabbricati abitativi effettuate dalle imprese costruttrici o di ripristino degli stessi; 2) locazioni di fabbricati abitativi destinati ad alloggi sociali come definiti dal D.M. 22 aprile Si ricorda infine, che, ai sensi del n. 127-duodevicies) della tabella A, parte III, allegata al d.p.r. n. 633 del 1972, come modificato dal decreto-legge in commento sono soggette ad IVA con aliquota del 10 per cento le locazioni di fabbricati abitativi, imponibili su opzione dell impresa costruttrice ovvero di ripristino, nonché le locazioni di fabbricati abitativi destinati ad alloggi sociali. Del pari in base all art. 10 primo comma, n. 8-bis), del d.p.r. n. 633 del 1972, come modificato dal decreto-legge n. 83 del 2012, le cessioni di fabbricati o di porzioni di fabbricato diversi da quelli strumentali sono soggette al regime naturale di esenzione da IVA, ad eccezione delle seguenti ipotesi: Pagina 18 di 36 Parte I

20 1) cessioni effettuate dalle imprese costruttrici o di ripristino degli stessi entro 5 anni dall ultimazione della costruzione o dell intervento; 2) cessioni poste in essere dalle stesse imprese anche successivamente, nel caso in cui nel relativo atto il cedente abbia espressamente manifestato l opzione per l imposizione; 3) cessioni di fabbricati abitativi destinati ad alloggi sociali per le quali nel relativo atto il cedente abbia manifestato espressamente l opzione per l imposizione. Per quanto riguarda invece le operazioni aventi ad oggetto i fabbricati o le porzioni di fabbricati diversi da quelli ad uso abitativo, cioè i fabbricati strumentali, il fondo opterà, di norma, per l applicazione dell imposta sul valore aggiunto sui canoni di locazione nonché sulle operazioni di cessione. In tal caso è dovuta l IVA sia sui canoni di locazione che sui corrispettivi di cessione. Non è escluso che in relazione a specifiche operazioni riguardanti gli immobili strumentali il fondo possa considerare, ove ciò sia possibile e conveniente per il fondo, l operazione esente da IVA. Inoltre, il comma 1-bis dell articolo 8 del decreto legge n. 351 del 2001 prevede che gli apporti ai fondi immobiliari chiusi, costituiti da una pluralità di immobili prevalentemente locati al momento dell apporto, si considerano compresi tra le operazioni di conferimento di azienda o di rami di azienda. Pertanto, detti apporti sono esclusi dal campo di applicazione dell IVA e dai connessi obblighi formali. Sono altresì dovute, in relazione a tutte le tipologie di immobili, l imposta di registro sulle operazioni di locazione nonché le imposte indirette (imposta di registro, ipotecaria e catastale) sulla cessione di immobili nelle quali il fondo interviene come parte acquirente o alienante. Il regime fiscale ai fini IVA degli acquisti del fondo dipenderà essenzialmente dell attività svolta e dalle opzioni esercitate dai soggetti cedenti. L articolo 8 del decreto-legge n. 351 del 2001 citato prevede modalità agevolative di recupero dell eventuale eccedenza di IVA a credito spettante alla SGR con riferimento al Fondo attraverso: (a) il rimborso; (b) l utilizzo del credito in compensazione con altre imposte e tributi dovuti dalla SGR senza limiti di importo; e (c) la cessione a terzi del credito IVA risultante dalla dichiarazione annuale Trattamento del Fondo ai fini IMU Gli immobili appartenenti al Fondo a titolo di proprietà o altro diritto reale di godimento sono soggetti all Imposta Municipale Unica (IMU) in base all ordinaria disciplina statuita dal decreto Monti 201/2011 pubblicato in Gazzetta Ufficiale numero 284 del 6 Dicembre 2011 e introdotta dal precedente d.lgs. 23/2011. La SGR provvede agli obblighi di dichiarazione e di versamento dell imposta dovuta. 8.2 Trattamento dei partecipanti al Fondo Regime tributario dei proventi distribuiti dal Fondo Con l introduzione della nuova disciplina fiscale in materia di fondi immobiliari chiusi, a seguito delle modifiche apportate dall art. 8, comma 9 del Decreto Legge n. 70 del 13 Maggio 2011 intervenuto sull art. 32 del Decreto Legge 78 del 31 Maggio 2010, viene mantenuto il regime fiscale attualmente vigente che prevede l applicazione di una ritenuta del 26% per le distribuzioni di proventi per i fondi esclusivamente partecipati da investitori istituzionali cosiddetti qualificati, indicati nel comma 3 dell art. 32 del Decreto Legge n. 78 del 31 Maggio 2010, come modificato dal D.L. 70/2011 [tra i quali si annoverano (a) Stato o ente pubblico; (b) Organismi d investimento collettivo del risparmio; (c) Forme di previdenza complementare nonché enti di previdenza obbligatoria; (d) Imprese di assicurazione, limitatamente agli investimenti destinati alla copertura delle riserve tecniche; (e) Intermediari bancari e finanziari assoggettati a forme di vigilanza prudenziale; (f) Soggetti e patrimoni indicati nelle precedenti lettere costituiti all estero in paesi o territori che consentano uno scambio d informazioni finalizzato ad individuare i beneficiari effettivi Pagina 19 di 36 Parte I

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