Sistema Chess per il monitoraggio degli esiti educativi nella prima infanzia
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- Livio Berti
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1 Scuole dell infanzia rete «Da sponda a sponda» Sistema Chess per il monitoraggio degli esiti educativi nella prima infanzia dott.ssa Cristina Scarpa Coordinatrice Scuola dell Infanzia e Nido 1
2 Organizzazione dell incontro Le origini, il percorso ed il contesto Le caratteristiche di Sistema Chess e degli strumenti previsti per la Scuola d Infanzia Le regole di compilazione, con lavoro in gruppo Riflessioni conclusive 2
3 Le origini, il percorso ed il contesto 3
4 Le origini ed il progetto regionale 2005: primo prototipo del sistema, nell ambito di un progetto che ha coinvolto nidi e scuole d infanzia con circa 800 bambini : sperimentazione regionale con la collaborazione di FISM Veneto, con la messa a punto del sistema nella sua versione attuale Progettualità di ricerca-azione in materia di politiche giovanili avente ad oggetto la valutazione dell esito educativo del bambino in età prescolare e il coinvolgimento dei genitori, con particolare riferimento a quelli under 35, nel percorso educativo dei figli al nido e alla scuola d infanzia 4
5 I punti di partenza La scuola dovrebbe contribuire a far fiorire le potenzialità di ognuno. La scuola dovrebbe aiutare ognuno a diventare il miglior se stesso possibile. La scuola dovrebbe personalizzare l azione educativa senza perdere di vista che i bambini crescono in una scuola pensata come comunità. La scuola dovrebbe rispondere non alla moda, non all utile, ma all indispensabile: rispondere al bisogno di crescita della persona. La scuola può valutare, ma attenzione a come si utilizzano le informazioni che si ricavano dalla valutazione e soprattutto cosa facciamo dopo la valutazione? 5
6 Cosa fare ce lo dicono le Indicazioni Nazionali Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, [ ] le valutazioni [ ] devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni [ ]. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Occorre assicurare [ ] alle famiglie un informazione tempestiva e trasparente [ ] promuovendone con costanza la partecipazione e la corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni. Lo stile educativo dei docenti si ispira a criteri di ascolto, accompagnamento, interazione partecipata, mediazione comunicativa, con una continua capacità di osservazione del bambino, di presa in carico del suo mondo, di lettura delle sue scoperte, di sostegno e incoraggiamento all evoluzione dei suoi apprendimenti verso forme di conoscenza sempre più autonome e consapevoli. 6
7 Dai traguardi previsti a CHESS Nonostante l eterogeneità dei contesti tutti dobbiamo arrivare ai Traguardi per lo sviluppo della competenza e a quella sorta di profilo in uscita «dalla scuola dell infanzia alla scuola primaria» previsti dalle Indicazioni
8 Sistema CHild Evaluation Support System X 3 anni 4 anni 5 anni 18-24m 12-18m 30-36m 24-30m 8
9 Versione per la Scuola d Infanzia 1. AUTONOMIA NELLE ROUTINE 1.1 QUANDO SI VESTE 1.2 QUANDO VA IN BAGNO 1.3 QUANDO MANGIA 5. IMMAGINI, SUONI E COLORI 2. AREA ATTENTIVO MNESTICA 5.1 I COLORI 2.1 ATTENZIONE 5.2 ATTIVITÀ GRAFICHE PITTORICHE 2.2 MEMORIA UDITIVA 5.3 ATTIVITÀ PLASTICHE 2.3 MEMORIA VISIVA 5.4 ATTIVITÀ DRAMMATICO TEATRALI 3. IL SÉ E L ALTRO 5.5 SUONI E ATTIVITÀ MUSICALI 3.1 IL DISTACCO DALLA FAMIGLIA 6. I DISCORSI E LE PAROLE 3.2 SITUAZIONI NUOVE 6.1 COMPRENSIONE E PRONUNCIA 3.3 LE RELAZIONI CON I COETANEI 6.2 ASCOLTARE E RACCONTARE 3.4 LE RELAZIONI CON GLI ADULTI 6.3 USO DELLE FORME GRAMMATICALI 3.5 IDENTITÀ PERSONALE 6.4 ANALISI DI UN RACCONTO 3.6 DOMANDE DI SENSO 6.5 GRAFISMI E PRESCRITTURA 3.7 ESPERIENZE DI CITTADINANZA 6.6 PRELETTURA 4. CORPO E MOVIMENTO 7. CONOSCENZA DEL MONDO 4.1 SVILUPPO E RAPPRESENTAZIONE DELLO SCHEMA CORPOREO 7.1 LE FORME 4.2 IL CORPO IN MOVIMENTO 7.2 PENSIERO MATEMATICO 7.3 LE RELAZIONI TRA GLI OGGETTI 7.4 LO SPAZIO 7.5 LE PROPRIETÀ DEL TEMPO 7.6 LE PROPRIETÀ DELLE COSE 7.7 GLI ESSERI VIVENTI 7.8 CAMBIAMENTI E TRASFORMAZIONI 9
10 Principali caratteristiche Struttura «ad albero» dello strumento AREA 1 AREA 2 AREA 3 Item 1.1 Item 1.2 Item 2.1 Item 2.2 Definizione Ambito di osservazione Criteri di osservazione Risposte dicotomiche No/Sì e spazio per note libere Punteggio riepilogativo per item/area che rappresenta la percentuale di raggiungimento delle competenze complessive previste dall item/area, indipendentemente dal numero di criteri di osservazione 10
11 Il RAV punta sugli Esiti 2. Esiti (in termini di benessere, sviluppo e apprendimento dei bambini) 2.1 Risultati in termini di benessere dei bambini al termine del triennio 2.2 Risultati di sviluppo e apprendimento 11
12 Il RAV punta sugli Esiti Grafico tratto da «Consultazione nazionale sul RAV Infanzia Prime analisi sul questionario di consultazione» Materiale completo scaricabile al link 12
13 Il RAV punta sugli Esiti Grafico tratto da «Consultazione nazionale sul RAV Infanzia Prime analisi sul questionario di consultazione» Materiale completo scaricabile al link 13
14 Le caratteristiche di Sistema Chess e degli strumenti previsti per la Scuola d Infanzia 14
15 Il modello di riferimento C O N O S C E R E P R O G R A M M A R E 30 V E R I F I C A R E A G I R E
16 Caratteristiche del sistema NON è uno strumento diagnostico NON è uno strumento per specialisti Verifica gli ESITI dell AZIONE EDUCATIVA Nato dall operatività, non richiede mediazione/decodifica da parte di specialisti Supporta il coinvolgimento dei genitori e la condivisione del progetto educativo (con questionario di percezione) Unico per età diverse e integrato per la fascia 0-6 Coinvolgimento di più scuole lo rende meno autoreferenziale 16
17 Struttura dell item - infanzia 17
18 Chess Infanzia scheda per l insegnante 18
19 Chess Infanzia scheda per l insegnante Item (es. 1.1 Quando si veste) Punteggi possibili: da 0 a Area (es. 1. AUTONOMIA NELLE ROUTINE) Punteggi possibili: da 0 a 100 TOTALE SCHEDA Punteggio possibile: da 0 a
20 Il punto di partenza 20
21 Il punto di partenza Traguardi in uscita dalla scuola d infanzia 21
22 CHESS - Traguardi di compentenza per la Scuola d'infanzia I traguardi per età Traguardi Piccoli (1 anno freq.) Traguardi Medi (2 anno freq.) Traguardi Grandi (3 anno freq.) 1. AUTONOMIA NELLE ROUTINE QUANDO SI VESTE QUANDO VA IN BAGNO QUANDO MANGIA AREA ATTENTIVO MNESTICA ATTENZIONE MEMORIA UDITIVA MEMORIA VISIVA IL SÉ E L ALTRO IL DISTACCO DALLA FAMIGLIA SITUAZIONI NUOVE LE RELAZIONI CON I COETANEI LE RELAZIONI CON GLI ADULTI IDENTITÀ PERSONALE DOMANDE DI SENSO ESPERIENZE DI CITTADINANZA CORPO E MOVIMENTO SVILUPPO E RAPPRESENTAZIONE DELLO SCHEMA CORPOREO IL CORPO IN MOVIMENTO IMMAGINI, SUONI E COLORI I COLORI ATTIVITÀ GRAFICHE PITTORICHE ATTIVITÀ PLASTICHE ATTIVITÀ DRAMMATICO TEATRALI SUONI E ATTIVITÀ MUSICALI Quando mi aspetto di raggiungere gli esiti descritti? 22
23 I traguardi per età Traguardi competenze INFANZIA AUTONOMIA NELLE ROUTINE 2. AREA ATTENTIVO MNESTICA 3. IL SÉ E L ALTRO 4. CORPO E MOVIMENTO 5. IMMAGINI, SUONI E COLORI 6. I DISCORSI E LE PAROLE 7. CONOSCENZA DEL MONDO Piccoli (1 anno freq.) Medi (2 anno freq.) Grandi (3 anno freq.) 23
24 Il percorso con Mario Mario aveva 3 anni e ha frequentato il primo anno presso la scuola d infanzia, provenendo dall esperienza dell asilo nido, frequentato saltuariamente. Il passaggio dal nido alla scuola dell infanzia ha presentato qualche difficoltà e ha richiesto il supporto continuativo dell insegnante di riferimento sia al momento del distacco, che durante tutto l arco della giornata. Mario si relazionava con i compagni solo nel piccolo gruppo e prediligendo giochi tranquilli. Con gli adulti si relazionava in maniera essenziale e solo per richieste di aiuto. Partecipava alle attività proposte con discreto interesse, portandole al termine con una certa lentezza. Su sollecitazione dell insegnante si gestiva nell igiene e nella cura personale e nel movimento all interno dello spazio scuola. Metteva in atto semplici strategie motorie, assumeva posizioni e andature su indicazioni dell insegnante, e cominciava a controllare i movimenti segmentari. Indicava e denominava su di sé parti del corpo. Nel campo linguistico esprimeva i bisogni utilizzando brevi frasi corrette e, con l aiuto di domande stimolo, rispondeva alle insegnanti. Nella produzione grafico pittorica esprimeva piacere nell uso di tecniche e colori, ma non presentava ancora intenzionalità, soprattutto nell uso del colore. 24
25 Valutazione con Chess: conferme e scoperte Alcune novità rispetto all osservazione libera, che altrimenti non sarebbero emerse 100 Prima valutazione ! AUTONOMIA NELLE ROUTINE!! AREA ATTENTIVO MNESTICA! IL SÉ E L ALTRO 4. CORPO E MOVIMENTO IMMAGINI, 6. I DISCORSI E LE 7. CONOSCENZA SUONI E COLORI PAROLE DEL MONDO Mario Media gruppo 25
26 Il confronto con la famiglia A casa Parla molto Si relaziona con gli adulti Ha poche occasioni di confronto con i pari È necessario spronarlo A scuola Parla solo su richiesta Fatica a relazionarsi con gli adulti Cerca il piccolo gruppo Deve essere sollecitato per portare a termine le consegne Obiettivi Più occasioni di confronto con i pari Nel momento di difficoltà dare un nome al motivo del pianto a casa Aiutarlo nel nominare le sue emozioni Favorire l inserimento in gruppi eterogenei sostenendolo in giochi di gruppo liberi 26
27 Marzo 2016 Rivalutazione ed evidenza degli esiti Competenze complessive + 16%
28 100 Esiti educativi e confronto Mario: confronto prima-dopo e traguardi AUTONOMIA NELLE ROUTINE 2. AREA ATTENTIVO MNESTICA 3. IL SÉ E L ALTRO 4. CORPO E MOVIMENTO 5. IMMAGINI, 6. I DISCORSI E LE 7. CONOSCENZA SUONI E COLORI PAROLE DEL MONDO Mario 1 val Mario 2 val Media gruppo 2 val Traguardi Piccoli (1 anno freq.) 28
29 Riflessioni Maggiore oggettività, stesso sguardo su tutti i bambini Osservazione strutturata & Osservazione libera Chiara valutazione dell esito educativo prodotto Riferimento rispetto ai traguardi minimi definiti nelle Indicazioni Nazionali 29
30 Lo strabismo dell educatore 30
31 Come coinvolgere i genitori?..in che modo far comprendere ai genitori la qualità erogata e allo stesso tempo avere uno strumento concreto per le insegnanti, per «valutare» l acquisizione delle competenze dei nostri bambini nel percorso di scuola dell infanzia.. Sentivamo la mancanza di uno strumento più oggettivo e concreto possibile che documentasse la crescita e lo sviluppo del bambino nei suoi 3 anni di frequenza alla scuola dell infanzia... da utilizzare con i genitori, sempre più attenti, in parte deleganti e in parte esigenti agli apprendimenti dei loro bambini.
32 Cosa prevede il CHESS? INSEGNANTI CONFRONTO GENITORI, attraverso QUESTIONARIO di PERCEZIONE CONDIVISIONE del progetto educativo e VERIFICA dei risultati raggiunti. 32
33 «Questionario percezione» per i genitori Le domande sono sempre suddivise nei traguardi di competenza: Autonomia nelle routine Attenzione e memoria Il sé e l altro Corpo e movimento Immagini, suoni e colori I discorsi e le parole Conoscenza del mondo Anche i genitori colgono i progressi! E le risposte sono da scegliere tra: Sempre/quasi sempre Spesso Qualche volta Non ancora
34 Coinvolgimento dei genitori & confronto
35 Cos è cambiato nei colloqui con i genitori? Lo strumento offerto da la possibilità di stampare il questionario compilato da parte delle insegnanti - inizio e fine anno scolastico - mettendo tutte le risposte positive e successivamente gli obiettivi ancora da raggiungere. 6.4 ANALISI DI UN RACCONTO 01. Risponde correttamente alle domande che l educatore gli pone (sui personaggi, sulle sequenze, ecc.)? 04. Sa riordinare correttamente le sequenze di un racconto (almeno 6 sequenze), proposte attraverso figure e/o giochi logici? 02. Pone domande sensate e al momento giusto pertinenti al racconto? No 03. Sa raccontare tutti i passaggi di un racconto (cioè non solo alcuni)? No Sì Sì
36 Cos è cambiato nei colloqui con i genitori? Un progetto individuale perché ogni bambino è speciale!
37 Le regole di compilazione, con lavoro in gruppo 37
38 Le fasi e i tempi indicativi Presentazione ai genitori e consegna questionario percezione (settembre/ottobre) Osservazione dei bambini e compilazione dello strumento (settembre/ottobre) Colloquio individuale con i genitori e condivisione progetto (novembre) Rivalutazione dei bambini in accordo con i genitori, complessiva o per area (febbraio) Consegna questionario di percezione ai genitori (aprile) Rivalutazione di fine anno dei bambini con colloquio individuale con i genitori (maggio-giugno) Importanti 3 valutazioni nel corso dell anno (2 complessive e 1 eventualmente mirata) * Tempi indicativi, da adeguare alla propria organizzazione 38
39 Indicazioni operative Lettura e condivisione preliminare collegiale Osservazione ottimale & Organizzazione Chiarimento dubbi interpretativi Omogeneità nella fase applicativa 39
40 Indicazioni operative Prima valutazione ORDINE DA SEGUIRE libero TEMPI 7-10 gg, dalla data di inizio osservazione VALUTAZIONE INDIVIDUALE E DI GRUPPO suggerita INDIPENDENZA DEGLI ITEM non ci sono collegamenti OSSERVAZIONE DIRETTA non fare ipotesi/inferenze COMPLETEZZA fondamentale RISPOSTE POSSIBILI SI/NO 1 40
41 Indicazioni operative Rispondere «NO» quando: Il bambino non si comporta mai come descritto Il bambino non si comporta sempre/quasi sempre come descritto non dimostra la piena acquisizione della competenza descritta 1 Rispondere «SI» quando: Il bambino si comporta sempre/quasi sempre come descritto dimostra la piena acquisizione della competenza descritta 41
42 Indicazioni operative In caso di dubbio fra «SI» e «NO» Rispondere «NO» Evidentemente vi sono occasioni in cui il bambino non dimostra piena acquisizione (campo note) Aspetti su cui lavorare ulteriormente (tempo, stimoli, ambiente, ecc.) Il «SI» attribuito per timore di avere una valutazione «bassa» non aiuta 1 42
43 Indicazioni operative Analisi dei dati, confronto in team e progettazione
44 Indicazioni operative Rivalutazioni Nuova osservazione strutturata Cogliere i progressi e gli eventuali segnali di regressione
45 Quanto tempo un insegnante deve dedicare al singolo bambino? Es. Autonomia ogni giorno insegnante vive con i bambini e non serve articolare un osservazione mirata ma soltanto appuntarsi i nominativi dei bambini che dimostrano di non avere ancora acquisito una determinata competenza Es. Area Attentiva occorre strutturare dei momenti di gioco attraverso i quali rilevare queste competenze Le rivalutazioni sono evidentemente più snelle perché rilevano cosa si è modificato rispetto alla valutazione precedente 45
46 Lavoro di gruppo 46
47 Vantaggi: Continuità nella progettazione Osservazioni di fine anno diventano la base di partenza per l anno successivo I punti di forza e di debolezza del gruppo, consentono all insegnante dell ordine successivo di conoscere le aree sulle quali si è lavorato maggiormente e quali sono gli spazi di intervento 47
48 Vantaggi: Professionalità Valorizzazione della professionalità dell insegnante Valenza dell esperienza di scuola d infanzia Maggiore sicurezza rispetto all osservazione del bambino Valorizzazione del servizio Professionalità Esperienza Osservazione Qualità. 48
49 Ambiti di sviluppo Continuità infanzia primaria Materiali di supporto all osservazione Suggerimenti su modalità per documentare ulteriori aspetti, come ad esempio il benessere del bambino Costruzione di una rete di confronto 49
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