Cod. commessa P Tecnici. Ing. Christian Zanol Ing. Mattia Gasperini

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Cod. commessa P -11-023. Tecnici. Ing. Christian Zanol Ing. Mattia Gasperini"

Transcript

1 Committente COMUNE DI LASINO Piazza Degasperi, Lasino (TN) Oggetto Realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura della scuola elementare di Lasino Progetto esecutivo FASCICOLO TECNICO COPERTURA FV.SL.FTC Cod. commessa P Progettista Ing. Michele Tarolli Tecnici Ing. Tommaso Bezzi Ing. Manuel Gubert Ing. Andrea Mattedi Ing. Christian Zanol Ing. Mattia Gasperini EMISSIONE DATA VISTO DA APPROVATO DA FIRMA DEL C. D. REV M. GASPERINI M. ZANOL MICHELE TAROLLI REV. 1 REV. 2 REV. 3 Polo Tecnologico per l'energia srl Via Degasperi, Trento tel: fax:

2 INDICE 1 INTRODUZIONE 3 2 DATI GENERALI DELL IMPIANTO 3 3 UBICAZIONE DELL IMPIANTO 3 4 INQUADRAMENTO CATASTALE ED URBANISTICO 4 5 DESCRIZIONE DELLA COPERTURA 5 6 MODALITA DI ACCESSO ALLA COPERTURA 6 7 TRANSITO ED ESECUZIONE DEI LAVORI SULLE COPERTURE 8 8 MODALITA DI ACCESSO E TRANSITO IN COPERTURA 10 9 VALUTAZIONE DEL RISCHIO CADUTA ELABORATI GRAFICI ALLEGATI VALIDAZIONE ELABORATI TECNICI 13 Rev. - FV.SC.FTC Pagina 2 di 14

3 1 INTRODUZIONE Il Comune di Lasino, ha affidato alla società Polo Tecnologico per l Energia srl l incarico di progettazione esecutiva per la realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla scuola elementare di Lasino. In occasione dell installazione dei pannelli fotovoltaici si è reso necessario provvedere alla messa in sicurezza della copertura allo scopo di rendere eseguibili in sicurezza sia le lavorazioni specifiche di posa dei pannelli sia le successive operazioni di manutenzione ordinaria del tetto. 2 DATI GENERALI DELL IMPIANTO Committente Indirizzo Comune di Lasino Piazza A. Degasperi, Lasino (TN) Telefono Fax comune@comune.lasino.tn.it Tabella 1 Dati committente Nella progettazione dell impianto fotovoltaico è stato fissato l obiettivo di installare moduli molto performanti in silicio policristallino. 3 UBICAZIONE DELL IMPIANTO L impianto fotovoltaico sarà installato sulla copertura del scuola elementare sita in via Roma 3 nel Comune di Lasino ed avente una superficie di circa 65 m 2. Località Latitudine Longitudine Altitudine Via Roma, 3 Lasino (TN) N E 455 m Tabella 2 Dati relativi alla località di installazione Rev. - FV.SC.FTC Pagina 3 di 14

4 4 INQUADRAMENTO CATASTALE ED URBANISTICO La scuola elementare è ubicata in via Roma 3 nel Comune di Lasino e risulta contraddistinto dalla p.ed. 453 CC Lasino. Dal punto di vista urbanistico, l edificio è ubicato entro il perimetro del centro storico. Figura 1 Estratto PRG (dicembre 2003) Rev. - FV.SC.FTC Pagina 4 di 14

5 5 DESCRIZIONE DELLA COPERTURA 5.1 Rispetto al complesso/edificio l intervento di progettazione riguarda : TOTALMENTE LA COPERTURA DELL IMMOBILE PARZIALMENTE LA COPERTURA DELL IMMOBILE 5.2 Tipologia della copertura PIANA A VOLTA A FALDA A SHED ALTRO 5.3 Calpestabilità della copertura TOTALMENTE CALPESTABILE PARZIALMENTE CALPESTABILE TOTALMENTE NON CALPESTABILE 5.4 Pendenze della copertura ORIZZONTALE SUB-ORIZZONTALE INCLINATA FORTEMENTE INCLINATA 0 <INCL.<5 5 <INCL.<15 15 <INCL.<45 INCL.> Struttura della copertura LATERO CEMENTO LIGNEA METALLICA Rev. - FV.SC.FTC Pagina 5 di 14

6 ALTRO 5.6 Manto di copertura TEGOLE CEMENTO TEGOLE COTTO COPPI SCANDOLE LAMIERA GUAINA BITUMINOSA ALTRO 5.7 Presenza in copertura di : LINEE ELETTRICHE NUDE IN TENSIONE A DISTANZA D< 5 M IMPIANTI TECNOLOGICI (PANNELLI FOTOVOLTACI) DISLIVELLI SUPERFICI NON PRATICABILI ALTRO 6 MODALITA DI ACCESSO ALLA COPERTURA 6.1 Tipologia di accesso alla copertura INTERNO ESTERNO PERCORSO INTERNO PERCORSO PERMANENTE GIROSCALA INTERNO SCALA FISSA A PIOLI Rev. - FV.SC.FTC Pagina 6 di 14

7 SCALA RETRATTILE SCALA PORTATILE CORRIDOI (LARGH. MIN 60 CM) PASSERELLE/ ANDATOIE ALTRO Descrizione/note: Per giungere all accesso alla copertura si dovrà transitare dal sottotetto. L accesso al sottotetto avviene dal vano scale interno. PERCORSO NON PERMANENTE MOTIVAZIONI IN BASE ALLE QUALI NON SONO REALIZZABILI PERCORSI DI TIPO PERMANENTE: TIPO DI PERCORSO PROVVISORIO PREVISTO IN SOSTITUZIONE: DESCRIZIONE E DIMENSIONI DEGLI SPAZI PER OSPITARE LE SOLUZIONI PRESCELTE: ACCESSO INTERNO ALLA COPERTURA APERTURA ORIZZONTALE o INCLINATA dimensioni m x 0.50 quantità n 1 In conformità all Allegato 1 punto 1.6 lettera D del Regolamento Tecnico «Regolamento tecnico per la prevenzione dei rischi di infortunio a seguito di cadute dall alto nei lavori di manutenzione ordinaria sulle coperturre» viene mantenuto l accesso esistente in quanto ritenuto idoneo a garantire il passaggio ed il trasferimento di un operatore e di materiali ed utensili in condizioni di sicurezza per le operazioni previste in futuro sulla copertura. APERTURA VERTICALE dimensioni m. quantità n x Descrizione/note: La posizione di accesso è riportata nella planimetria allegata Rev. - FV.SC.FTC Pagina 7 di 14

8 6.2 Accesso esterno alla copertura ACCESSO PERMANENTE ACCESSO NON PERMANENTE L ACCESSO E E COSTITUITO DA : SCALA FISSA A GRADINI SCALA FISSA A PIOLI TRABATTELLI SCALA PORTATILE ALTRO la posizione di accesso è riportata nella planimetria allegata Descrizione/note: Qualsiasi materiale od attrezzo che dovesse essere necessario per i lavori di manutenzione ordinaria sarà issato in copertura mediane corde e carrucole, ovvero mediante mezzi di sollevamento dal piazzale sottostante. Non è consentito il trasporto di materiale a mano da operatori che salgono in copertura utilizzando la scala portatile. 7 TRANSITO ED ESECUZIONE DEI LAVORI SULLE COPERTURE 7.1 Sistemi di arresto caduta permanenti PRESENTI NON PRESENTI I SISTEMI SONO COSTITUITI ITI DA : LINEE DI ANCORAGGIO FLESSIBILI ORIZZONTALI (UNI EN 795 CLASSE C) LINEE DI ANCORAGGIO RIGIDE ORIZZONTALI (UNI EN 795 CLASSE D) LINEE DI ANCORAGGIO RIGIDE VERTICALI/INCLINATE (UNI EN 353-2) LINEE DI ANCORAGGIO FLESSIBILI VERTICALI/INCLINATE (UNI EN 353-1) GANCI DA TETTO DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO PUNTUALI (UNI EN 795 CLASSE A1-A2) (UNI EN 795 CLASSE A1-A2) Rev. - FV.SC.FTC Pagina 8 di 14

9 RETI DI SICUREZZA IMPALCATI PARAPETTI PASSERELLE E ANDATOIE ALTRO DA VERIFICARE ED EVENTUALMENTE AGGIORNARE A CURA DEL COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE : PRODUTTORE SISTEMA DI ARRESTO CADUTA «TRENTINO SICUREZZA» NUMERO MASSIMO DI UTILIZZATORI CONTEMPORANEI : «SULLA LINEA VITA 4» «SUI GANCI TETTO 1» Descrizione/note: Per garantire la possibilità di raggiungere le linee vita in sicurezza sarà installato n. 1 cordino permanente fissato al punto di arrivo ed assicurati mediante moschettone al punto dipartenza su apposito gancio tetto. Prima di sbarcare sulla copertura l operatore dovrà sgancire il cordino permanente «Percorso Sicuro» ed agganciarsi per poi procedere verso la linea vita. 7.2 Sistemi di arresto caduta non permanenti PRESENTI NON PRESENTI 7.3 DPI necessari IMBRACATURA (UNI EN 361) ASSORBITORE DI ENERGIA (UNI EN 355) DISPOSITIVO ANTICADUTA GUIDATO (UNI EN 353-2) DOPPIO CORDINO REGOLABILE LMAX=2,00M (UNI EN 354) CONNETTORI (MOSCHETTONI) (UNI EN 363) Rev. - FV.SC.FTC Pagina 9 di 14

10 IN ALTERNATIVA (A. OPPURE B. OPPURE ENTRAMBI): A. DISPOSITIVO ANTICADUTA RETRATTILE (UNI EN 360) B. CORDA CON DISPOSITIVO SCORREVOLE (UNI EN 354 E 353-2) Descrizione/note: Qualsiasi sia il dispositivo di legatura, dovrà sempre essere presente un dispositivo assorbitore di energia tra l operatore ed il punto di ancoraggio. 8 MODALITA DI ACCESSO E TRANSITO IN COPERTURA 8.1 Prima di accedere alla copertura l operatore deve : Prendere visione degli schemi e delle istruzioni per l utilizzo dei dispositivi anticaduta fissi installati sul tetto ; Indossare e fornirsi dei dispositivi di protezione individuale necessari ; Dotarsi di idonea scala portatile ed operatore di supporto che trattenga la scala al piede durante la salita e la successiva discesa dalla copertura. 8.2 Per accedere alla copertura l operatore deve : Portarsi nei pressi del punto di accesso; L operatore di supporto dovrà posizionare la scala in corripondenza del punto di arrivo dove è presente l estremità staccabile del cordino «Percorso Sicuro» ; Salire sulla scala trattenuta dall operatore di supporto; Una volta raggiunto il punto di sbarco, dovrà staccare il moschettone del cordino «Percorso Sicuro» e si dovrà agganciare fissando il moschettone all imbragatura; Solo dopo essersi assicurato al cordino «Percorso Sicuro» potrà abbandonare la scala e salire sul tetto; Rimanendo assicurato al cordino «Percorso Sicuro» dovrà portarsi nei pressi della linea vita; In quella posizione potrà agganciarsi alla linea vita con uno dei dispositivi A. o B. descritti al punto 7.3; Rev. - FV.SC.FTC Pagina 10 di 14

11 Dopo essersi assicurato alla linea vita mediante uno dei dispositivi A. o B. agganciare l estremità della fune «Percorso Sicuro» sulla linea vita. 8.3 Una volta salito sulla copertura e agganciato alla linea vita L operatore può spostarsi ed operare su tutta la copertrura servita dalla linea vita. Gli spostamenti devono avvenire sempre mantenendosi vicini alla linea vita e comunque lontano dalle zone in cui sussiste il rischio di caduta. Nel caso in cui l operatore debba transitare o eseguire interventi in prossimità dei bordi liberi della copertura la fune di trattenuta deve essere regolata in modo che la fune stessa risulti sempre tesa e permetta di raggiungere la zona in cui sussiste il rischio di caduta solo con l estensione delle braccia. In particolare per i lavori da eseguire lungo i bordi ovvero nelle aree di influenza dei ganci antipendolo evidenziate nella planimetria, l operatore dovrà rimanere assicurato alla linea vita ed in aggiunta agganciarsi al punto di ancoraggio singolo (antipendolo) più prossimo regolando il cordino di sicurezza alla lunghezza indicata nella planimetria. Nelle fasi di passaggio da una linea vita ad un altra l operatore dovrà sempre rimanere collegato con almeno 1 dispositivo (uno dei 2 cordini) ai punti fissi ovvero alla linea vita. Durante i trasferimenti e gli interventi sulla copertura l operatore deve sempre : Rimanere collegato alle linee vita ; Prestare attenzione durante il transito nei pressi delle zone dei panneli fotovoltaici. 8.4 Per abbandonare la copertura l operatore deve : Portarsi nei pressi del punto di arrivo dove è stato fissato provvisoriamento il moschettone del «Percorso Sicuro»; Aggancirsi al cordino «Percorso Sicuro»; Solo dopo essersi assicurato al cordino «Percorso Sicuro» staccarsi dalla linea vita; Scendere nei pressi del punto di accesso; Assicurarsi che alla base della scala sia presente l operatore di supporto che trattiene la scala portatile ; Scendere all interno del passo uomo ;. Solo dopo essere saldamente appoggiato sulla scala portatile staccarsi dal moschettone del «Percorso Sicuro» ed agganciarlo sul punto di ancoraggio di partenza. Rev. - FV.SC.FTC Pagina 11 di 14

12 9 VALUTAZIONE DEL RISCHIO CADUTA 9.1 Altezza di caduta libera Nelle planimetrie allegate sono indicate le altezze di caduta libera in corrispondenza dei rispettivi lati. Per evitare in caso di caduta impatti anche contro le strutture verticali, è importante che, sia durante il transito che in occasione di interventi di manutenzione alle parti del tetto o dell impianto, la caduta sia totalmente impedita. L operatore dovrà sempre regolare la lunghezza della fune di trattenuta in modo che la fune stessa risulti tesa e permetta di raggiungere la zona in cui sussiste il rischio di caduta solo con l estensione delle braccia. 10 ELABORATI GRAFICI ALLEGATI 10.1 Elenco allegati Il presente fascicolo (elaborato tecnico della copertura) è completato dai seguenti elaborati grafici : N. 1 PLANIMETRIE; N. 1 Elaborato tecnico con «Verifiche di resistenza dei sistemi di ancoraggio dei dispositivi alla struttura del tetto» corredato da disegni di dettaglio. Data 11/11/2011 Il PROGETTISTA (timbro e firma) Rev. - FV.SC.FTC Pagina 12 di 14

13 11 VALIDAZIONE ELABORATI TECNICI La presente relazione assieme ai relativi allegati cstituiscono il progetto del sistema anticaduta da installare sulla copertura della scuola elementare di Lasino. Gli stessi documenti dovranno essere parte integrante del fascicolo con le caratteristiche dell opera. Affinchè gli elaborati risultino uno strumento aggiornato ed efficace sarà necessario che i responsabili della realizzazione confermino la rispondenza dell impianto costruito alle previsioni di progetto o che eventulmente apportino le necessarie modifiche agli elaborati. In particolare qualora non venissero rispettate le modalità di posa descritte nell elaborato tecnico con le verifiche di resistenza, si dovrà procedere a nuova verifica. Si ricorda che la verifica è soddisfatta con particolare riferimento sia ai componenti del sistema anticaduta che alle modalità di posa, non potranno quindi variare ne il modello dei dispositivi ne le modalità di installazione rappresentate nei disegni di dettaglio. Per il completo assolvimento delle disposizioni in materia di sicurezza sulle coperture, il progetto del sistema anticaduta dovrà essere accompagnato dai seguenti documenti che dovranno essere prodotti a cura dell intallatore: Schede tecniche e certificati dei componenti del sistema anticaduta; Dichiarazione di conforme e corretta installazione. Rev. - FV.SC.FTC Pagina 13 di 14

14 DICHIARAZIONE DI CONFORMITA AL PROGETTO I sottoscritti Direttore Lavori, Coordinatore della sicurezza in fase d esecuzione e Costruttore dichiarano che il sistema anticaduta installato copertura della scuola elementare di Lasino E STATO REALIZZATO IN CONFORMITA AL PROGETTO REDATTO DALL ING. MICHELE TAROLLI SI ALLEGANO : N. SCHEDE TECNICHE E CERTIFICATI DEI COMPONENTI DEL SISTEMA ANTICADUTA; N. DICHIARAZIONE DI CONFORME E CORRETTA INSTALLAZIONE; ALTRO OVVERO NEL CASO DI MODIFICHE RISPETTO AL PROGETTO : E STATO REALIZZATO CON LE MODIFICHE CHE RISULTANO DAI DOCUMENTI AGGIORNATI A CURA DEL TECNICO SI ALLEGANO : N. RELAZIONE DI CALCOLO DEI PUNTI DI ANCORAGGIO FIRMATA DAL TECNICO ; N. SCHEDE TECNICHE E CERTIFICATI DEI COMPONENTI DEL SISTEMA ANTICADUTA; N. DICHIARAZIONE DI CONFORME E CORRETTA INSTALLAZIONE; ALTRO Il direttore lavori : (timbro e firma) Il direttore coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione : (timbro e firma) L installatore : (timbro e firma) Rev. - FV.SC.FTC Pagina 14 di 14

prof. ing. Maurizio Fauri ing. Michele Tarolli ing. Manuel Gubert ing. Tommaso Bezzi ing. Andrea Mattedi ing. Christian Zanol ing.

prof. ing. Maurizio Fauri ing. Michele Tarolli ing. Manuel Gubert ing. Tommaso Bezzi ing. Andrea Mattedi ing. Christian Zanol ing. Palazzo Stella, via Degasperi n. 77 38123 TRENTO +39 0461 39 15 35 +39 0461 39 44 97 info@poloenergia.com C.F. e P.IVA 01730870225 www.poloenergia.com Committente TRENTINO TRASPORTI S.p.A. Via Innsbruck,

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA DPGR Toscana 23 novembre 2005, n. 62/R -Art. 5 comma 4 4. L elaborato tecnico della copertura, in relazione alle diverse fattispecie di cui all articolo 6, deve avere

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA art. 5 del DPGR del 23.11.2005 n.62/r

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA art. 5 del DPGR del 23.11.2005 n.62/r ALLEGATO alla seguente pratica: Denuncia inizio attività Richiesta Permesso di costruire Variante con sospensione lavori Variante senza sospensione lavori (art.142 L.R. 01/05) Istanza di sanatoria (art.140

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Protocollo Pratica Edilizia n... /... ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. 10.11.2014 n.65, art. 141 c. 13, 14 e 15 D.P.G.R. del 18.12.2013 n 75/R RICHIEDENTE / COMMITTENTE: nome Cognome Residente/con

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Dgr Veneto n. 2774 del 22 settembre 2009 Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l accesso, il transito e l esecuzione dei

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA REGIONE VENETO Delibera della Giunta Regionale n. 2774 del 22 settembre 2009 Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l accesso,

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. n. 1 del 03/01/2005 - art. 82 commi 14 e 16 D.P.G.R. n. 62/R del 23/11/2005

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. n. 1 del 03/01/2005 - art. 82 commi 14 e 16 D.P.G.R. n. 62/R del 23/11/2005 Al Comune di PRATO Servizio Gestione attività edilizia Via Arcivescovo Martini n. 60 59100 PRATO ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. n. 1 del 03/01/2005 - art. 82 commi 14 e 16 D.P.G.R. n. 62/R del

Dettagli

COMUNE DI PIANCASTAGNAIO

COMUNE DI PIANCASTAGNAIO COMUNE DI PIANCASTAGNAIO MANUTENZIONE STRAORDIANRIA DELL EDIFICIO DENOMINATO RIPARAZIONE LOCOMOTORI/SILOS ALL INTERNO DELLA EX. MINIERA DI MERCURIO DEL SIELE COMUNE DI PIANCASTAGNAIO COMMITTENTE COMUNE

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA - RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA -

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA - RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA - ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA - RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA - Identificazione dell edificio e dei soggetti coinvolti nella realizzazione dell opera: Edificio sito in: Via O. Bravin 151/B 30023 Comune

Dettagli

Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa.

Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa. Firenze, 26 giugno 2006 CONVEGNO Sicurezza nei cantieri mobili e temporanei: i lavori in altezza Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa. Regolamento di attuazione dell

Dettagli

PROGETTISTI ASSOCIATI P.B. 11.03.2013 ARCH. A. EUGENIO BACCHILEGA ARCH. PAOLO GIAROLA

PROGETTISTI ASSOCIATI P.B. 11.03.2013 ARCH. A. EUGENIO BACCHILEGA ARCH. PAOLO GIAROLA LA COMMITTENZA IL TECNICO PROGETTISTI ASSOCIATI ARCH. A. EUGENIO BACCHILEGA ARCH. PAOLO GIAROLA PROGETTO Corso della Vittoria 36-37045 - Legnago (VR) Tel. +39.0442.600726 - Fax +39.0442.626682 proass@progettistiassociati1.191.it

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Dgr Veneto n. 97 del 31 gennaio 2012

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Dgr Veneto n. 97 del 31 gennaio 2012 RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Dgr Veneto n. 97 del 31 gennaio 2012 COMMITTENTE: UNIONE DEI COMUNI DEL MEDIO BRENTA Viale della Costituzione, 3 35010 Cadoneghe (PD) tipologia intervento Per i lavori di:

Dettagli

LA SICUREZZA in COPERTURA

LA SICUREZZA in COPERTURA INCONTRI TECNICI Progettazione, tecniche e materiali 08 giugno 2011 LA SICUREZZA in COPERTURA INQUADRAMENTO NORMATIVO Relatori: Ing. Cosimo Chines Ing. Stefano Camoni In collaborazione con Studio Tecnico

Dettagli

Descrizione Copertura:

Descrizione Copertura: Soluzioni Progettuali scheda SP 22 rev: 22/10/2009 23.14.00 Pagina 1/1 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA PIANA A DUE LIVELLI CASO A) EDIFICIO ESISTENTE Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 4, comma 1 del Regolamento di Attuazione)

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 4, comma 1 del Regolamento di Attuazione) Comune di Provincia di (spazio per il protocollo) Al Comune di - Edilizia Privata ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 4, comma 1 del Regolamento di Attuazione) ELABORATI FASE 1 (art. 6, comma 1/a,b,c

Dettagli

Soluzioni Progettuali Scheda: SP34 Rev: 05/01/2011 Pagina 1/6 STATO DI FATTO

Soluzioni Progettuali Scheda: SP34 Rev: 05/01/2011 Pagina 1/6 STATO DI FATTO Soluzioni Progettuali Scheda: SP34 Rev: 05/01/2011 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A FALDA UNICA Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Copertura composta da una falda a

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA DPGR Toscana 23 novembre 2005, n. 62/R -Art. 5 comma 4" lett. b COMMITTENTE: Comune di Signa con sede in via Piazza Repubblica n 1 Comune

Dettagli

Linee Vita. Progettazione ed Posa in Opera D.Lgs.81/08 e s.m.i. L.R.5/2010. M.EN.S. Engineering. Dott. Ing. Corrado Giromini

Linee Vita. Progettazione ed Posa in Opera D.Lgs.81/08 e s.m.i. L.R.5/2010. M.EN.S. Engineering. Dott. Ing. Corrado Giromini M.EN.S. Engineering Dott. Ing. Corrado Giromini Sistemi Anticaduta dall Alto Linee Vita Progettazione ed Posa in Opera D.Lgs.81/08 e s.m.i. L.R.5/2010 M.EN.S. Engineering Sommario Normativa D.Lgs.81/08

Dettagli

Descrizione Copertura:

Descrizione Copertura: Soluzioni Progettuali Scheda: SP18 Rev: 20/10/2009 12.33.00 Pagina 1/1 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A VOLTA a bassa pendenza (inferiore a 15 ) con annesso a copertura PIANA Nuova Esistente

Dettagli

Realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura della casa sociale di Pergolese. Cod. commessa P -11-023. Tecnici

Realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura della casa sociale di Pergolese. Cod. commessa P -11-023. Tecnici Committente COMUNE DI LASINO Piazza Degasperi, 25 38076 Lasino (TN) Oggetto Realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura della casa sociale di Pergolese Progetto esecutivo FASCICOLO TECNICO

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Legge Regionale 3 gennaio 2005, n. 1 - articolo 82, comma 16 Decreto del Presidente della Giunta Regionale 18 dicembre 2013, n. 75/R Regolamento di attuazione dell articolo

Dettagli

(DGRV 2774/09 così come modificato dalla DGRV 97/2012)

(DGRV 2774/09 così come modificato dalla DGRV 97/2012) ISTRUZIONI TECNICHE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE PER L ACCESSO, IL TRANSITO E L ESECUZIONE DEI LAVORI DI MANUTENZIONE IN QUOTA IN CONDIZIONI DI SICUREZZA (DGRV 2774/09 così

Dettagli

Oggetto_. Localizzazione_. Committente_. Altanon S.r.l. Descrizione_. Fase_. Scala_. Data deposito_. Codice interno_. Informativa_.

Oggetto_. Localizzazione_. Committente_. Altanon S.r.l. Descrizione_. Fase_. Scala_. Data deposito_. Codice interno_. Informativa_. GianRenato Piolo Architetto Oggetto_ Variante alla P.E. n. 2012/0533 ai sensi della L.R. 14/2009 e ss.mm.ii. e delle Norme Tecniche del Piano degli Interventi 2008/C per l'attuazione dei Comparti n.1,

Dettagli

RACCOLTA NORME UNI. su sistemi e dispositivi anticaduta

RACCOLTA NORME UNI. su sistemi e dispositivi anticaduta RACCOLTA NORME UNI su sistemi e dispositivi anticaduta UNI 8088 Lavori inerenti le coperture dei fabbricati: Criteri di sicurezza Nella norma sono stabilite le caratteristiche essenziali degli apprestamenti

Dettagli

RACCOLTA NORME UNI. su sistemi e dispositivi anticaduta

RACCOLTA NORME UNI. su sistemi e dispositivi anticaduta RACCOLTA NORME UNI su sistemi e dispositivi anticaduta UNI 8088 Lavori inerenti le coperture dei fabbricati: Criteri di sicurezza Nella norma sono stabilite le caratteristiche essenziali degli apprestamenti

Dettagli

RAGGIUNGIBILITA PRIMARIO SISTEMA ANTICADUTA: Dall accesso deve potersi trovare un ancoraggio in grado di garantire all operatore la sicurezza prima

RAGGIUNGIBILITA PRIMARIO SISTEMA ANTICADUTA: Dall accesso deve potersi trovare un ancoraggio in grado di garantire all operatore la sicurezza prima AREA RAGGIUNGIBILE IN SICUREZZA DISTANZA E POSIZIONAMENTO ANCORAGGI RAGGIUNGIBILITA PRIMARIO SISTEMA ANTICADUTA: Dall accesso deve potersi trovare un ancoraggio in grado di garantire all operatore la sicurezza

Dettagli

FAC SIMILE - FASCICOLO TECNICO DELL OPERA INTERVENTI DI MANUTENZIONE SULLE COPERTURE

FAC SIMILE - FASCICOLO TECNICO DELL OPERA INTERVENTI DI MANUTENZIONE SULLE COPERTURE FAC SIMILE - FASCICOLO TECNICO DELL OPERA INTERVENTI DI MANUTENZIONE SULLE COPERTURE Proprietario dell immobile Progettista del sistema di COGNOME NOME COGNOME NOME Indirizzo dell immobile Tipologia d

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 6, comma 4 del DPGR 23 novembre 2005, n. 62/R)

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 6, comma 4 del DPGR 23 novembre 2005, n. 62/R) COMUNE DI SERRAVALLE PISTOIESE (Provincia di Pistoia) C.F. - P.I. 00185430477 U.O. URBANISTICA Tel. 0573 917228 Fax 0573 917310 Via Castruccio Castracani, 7 51030 Serravalle Pistoiese e-mail: urbanistica@comune.serravalle-pistoiese.pt.it

Dettagli

LAVORO SULLE COPERTURE

LAVORO SULLE COPERTURE 1 LAVORO SULLE COPERTURE UNI EN 8088 2 Lavori inerenti le coperture dei fabbricati (definizioni) [UNI 8088] Tipi di coperture [UNI 8088] MANTO DI COPERTURA Per manto di copertura si intende l insieme degli

Dettagli

PROVINCIA DI VENEZIA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE E CONTESTUALE APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI

PROVINCIA DI VENEZIA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE E CONTESTUALE APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI CAMPAGNA LUPIA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE E CONTESTUALE APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI NUOVO IMPIANTO DI TRATTAMENTO E RECUPERO DI RIFIUTI SPECIALI

Dettagli

SOMMARIO DELLA PRESENTAZIONE

SOMMARIO DELLA PRESENTAZIONE LINEE VITA: LA PROGETTAZIONE E L INSTALLAZIONE ing. Massimiliano Granata Coordinatore tecnico area edilizia Romeo Safety Italia srl 1 SOMMARIO DELLA PRESENTAZIONE A. LA NORMATIVA B. LA PROGETTAZIONE C.

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO

PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO Regione Veneto COMUNE DI TRECENTA INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA ED ADEGUAMENTO ALLE NORMATIVE VIGENTI IN MATERIA DI SICUREZZA, IGIENE, MIGLIORAMENTO SISMICO ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DELLA

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 25 febbraio 2008, n. 7-114/Leg

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 25 febbraio 2008, n. 7-114/Leg DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 25 febbraio 2008, n. 7-114/Leg Regolamento tecnico per la prevenzione dei rischi di infortunio a seguito di cadute dall'alto nei lavori di manutenzione ordinaria

Dettagli

Descrizione Copertura:

Descrizione Copertura: Attività: 1 b Step:5 SP33.doc Soluzioni Progettuali Pagina 1/6 Descrizione Copertura: COPERTURA A TRE FALDE STATO DI FATTO Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Il fabbricato presenta copertura a

Dettagli

ESPERIENZE DI ELABORAZIONI FASCICOLI TECNICI DI MANUTENZIONE AI FINE DELLA SICUREZZA CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL ELABORATO DELLA COPERTURA (E.T.C.

ESPERIENZE DI ELABORAZIONI FASCICOLI TECNICI DI MANUTENZIONE AI FINE DELLA SICUREZZA CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL ELABORATO DELLA COPERTURA (E.T.C. ESPERIENZE DI ELABORAZIONI FASCICOLI TECNICI DI MANUTENZIONE AI FINE DELLA SICUREZZA CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL ELABORATO DELLA COPERTURA (E.T.C.) ESEMPLIFICAZIONE DI E.T.C. SU PROGETTI REALMENTE ESEGUITI,

Dettagli

Soluzioni per la messa in sicurezza delle coperture

Soluzioni per la messa in sicurezza delle coperture Convegno Busto Arsizio LAVORI IN QUOTA E RISCHIO DI CADUTA DALL ALTO Relatore: Soluzioni per la messa in sicurezza delle coperture ing. Alberto Pincigher A norma di legge il presente elaborato non può

Dettagli

SCHEMA DELLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE PER L ESECUZIONE DEI LAVORI IN QUOTA (DGR 97/12)

SCHEMA DELLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE PER L ESECUZIONE DEI LAVORI IN QUOTA (DGR 97/12) Studio tecnico agronomico-forestale-ambientale dott. Luca Canzan Viale Venezia 17/19 32036 Sedico (BL) tel: 0437.858537 mail: lucacanzan@alice.it pec: lucacanzan@epap.sicurezzapostale.it Via Val di Fontana,

Dettagli

Le problematiche di sicurezza per l allestimento del cantiere per l installazione degli impianti fotovoltaici

Le problematiche di sicurezza per l allestimento del cantiere per l installazione degli impianti fotovoltaici Seminario Tecnico GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI Aggiornamenti legislativi, Problematiche tecniche, Problematiche di installazione, Rapporti con gli enti Le problematiche di sicurezza per l allestimento del

Dettagli

Le Leggi Regionali per la prevenzione delle cadute dall alto durante gli interventi sulle coperture degli edifici Roma 4 Aprile 2012

Le Leggi Regionali per la prevenzione delle cadute dall alto durante gli interventi sulle coperture degli edifici Roma 4 Aprile 2012 Le Leggi Regionali per la prevenzione delle cadute dall alto durante gli interventi sulle coperture degli edifici Roma 4 Aprile 2012 Ing. Irene Chirizzi REGIONE TOSCANA Direzione Generale Diritti di cittadinanza

Dettagli

Piano di Recupero ai sensi degli art. 12.3 e 15.8 delle NTA per la realizzazione di

Piano di Recupero ai sensi degli art. 12.3 e 15.8 delle NTA per la realizzazione di Piano di Recupero ai sensi degli art. 12.3 e 15.8 delle NTA per la realizzazione di FABBRICATO RESIDENZIALE FORMATO DA QUATTRO U.I. previa demolizione del fabbricato esistente scheda A7 allegato A delle

Dettagli

PROGRAMMA LINEE VITA

PROGRAMMA LINEE VITA PROGRAMMA LINEE VITA Cosa sono le linee vita Pighi I DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO CHE SALVANO LA VITA Cosa sono i dispositivi di sicurezza Un dispositivo di ancoraggio permette a qualunque operatore di operare

Dettagli

Dispositivi iti NON rmanenti PROVVISORI

Dispositivi iti NON rmanenti PROVVISORI Dispositivi NON permanenti PROVVISORI PIATTAFORME AEREE: dispositivo per il lavoro in quota efficace e di immediato impiego, non richiede attività preparatoria a terra o sulla facciata (a parte la delimitazione

Dettagli

Indirizzo Via Municipio n. Comune Campodoro (PD) Cap 35010 Prov PD. Nel Fabbricato posto in via Municipio n - Comune Campodoro Cap 35010 Prov PD

Indirizzo Via Municipio n. Comune Campodoro (PD) Cap 35010 Prov PD. Nel Fabbricato posto in via Municipio n - Comune Campodoro Cap 35010 Prov PD RICHIEDENTE / COMMITTENTE: Principale: Altro richiedente: Nome Comune di Campodoro (PD) Indirizzo Via Municipio n Comune Campodoro (PD) Cap 35010 Prov PD tipologia intervento Per i lavori di: Progetto

Dettagli

Soluzioni Progettuali Scheda: SP15 Rev: 28/09/2009 16.17.00 Pagina 1/6

Soluzioni Progettuali Scheda: SP15 Rev: 28/09/2009 16.17.00 Pagina 1/6 Soluzioni Progettuali Scheda: SP15 Rev: 28/09/2009 16.17.00 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A FALDE INCLINATE A GRONDA COSTANTE PIANTA RETTANGOLARE Nuova Esistente Praticabile

Dettagli

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Atto di indirizzo e coordinamento per la prevenzione delle cadute dall alto nei lavori in quota della Regione

Dettagli

SCS Eurotetti. Di Sara Lanzoni. Azienda specializzata nei sistemi anticaduta

SCS Eurotetti. Di Sara Lanzoni. Azienda specializzata nei sistemi anticaduta SCS Eurotetti Di Sara Lanzoni Azienda specializzata nei sistemi anticaduta Linee vita, parapetti, binari, passerelle, scale di sicurezza e dispositivi di protezione individuale Per una completa sicurezza.

Dettagli

Descrizione Copertura:

Descrizione Copertura: Soluzioni Progettuali Scheda: SP09 Rev: 09/07/2009 9.47.00 Pagina 1/8 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA CON PIANTA AD L E PADIGLIONE Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Si tratta

Dettagli

Il programma. I lavori in quota

Il programma. I lavori in quota Il programma I lavori in quota Definizioni Obblighi del datore di lavoro Scale a pioli Scale fisse a gradini Scale fisse a pioli Scale semplici portatili Definizione D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.81 Titolo IV,

Dettagli

Realizzazione di un. Disposizioni per la prevenzione dei rischi da caduta dall alto!!" "

Realizzazione di un. Disposizioni per la prevenzione dei rischi da caduta dall alto!! Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Mantova Procedure di sicurezza per l installazione e la manutenzione di pannelli fotovoltaici Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Mantova Realizzazione

Dettagli

Descrizione Copertura:

Descrizione Copertura: Soluzioni Progettuali Scheda: SP02 Rev: 22/10/2009 17.58.00 Pagina 1/1 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A CAPANNA A FALDE SOVRAPPOSTE Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Il fabbricato

Dettagli

PIATTAFORMA DI LAVORO MOBILE ELEVABILE (piattaforma elevabile) e PONTE MOBILE SVILUPPABILE SU CARRO AD AZIONAMENTO MOTORIZZATO (cestello)

PIATTAFORMA DI LAVORO MOBILE ELEVABILE (piattaforma elevabile) e PONTE MOBILE SVILUPPABILE SU CARRO AD AZIONAMENTO MOTORIZZATO (cestello) PERCORSI VERTICALI Scheda: P005 Rev: 06/06/2009 10.48.00 Pagina 1/5 PIATTAFORMA DI LAVORO MOBILE ELEVABILE (piattaforma elevabile) e PONTE MOBILE SVILUPPABILE SU CARRO AD AZIONAMENTO MOTORIZZATO (cestello)

Dettagli

Parapetti provvisori quali sistemi collettivi di protezione dei bordi

Parapetti provvisori quali sistemi collettivi di protezione dei bordi Martedì 22 luglio2014, dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso la sede CPT, Viale Milano 56/60 Lodi Parapetti provvisori quali sistemi collettivi di protezione dei bordi ing. Massimiliano Colletta I LAVORI

Dettagli

Integrazione al Titolo III del Regolamento di Igiene

Integrazione al Titolo III del Regolamento di Igiene Allegato alla Delibera n. 850 del 17.12.2004 Integrazione al Titolo III del Regolamento di Igiene Articolo 3.2.11: Disposizioni concernenti la prevenzione dei rischi di caduta dall alto Le seguenti disposizioni

Dettagli

Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro COPERTURE NON PRATICABILI

Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro COPERTURE NON PRATICABILI Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro COPERTURE NON PRATICABILI Come intervenire in sicurezza Infortuni mortali in Regione Lombardia per caduta dall alto (24% totale inf. mortali) Periodo

Dettagli

Elementi di giudizio. Cadute dall alto. Lavoratori esposti al rischio di caduta da una altezza superiore a circa tre. Estesa carenza di protezioni

Elementi di giudizio. Cadute dall alto. Lavoratori esposti al rischio di caduta da una altezza superiore a circa tre. Estesa carenza di protezioni SPISAL Asl 20 Asl 21 Asl 22 Direzione Provinciale del Lavoro Comitato Paritetico Territoriale Polizia Municipale Campagna Cantieri Sicuri 2007 Elementi di giudizio Cantieri sotto il Minimo Etico Cadute

Dettagli

Lavori in quota. Lavori in quota. frareg.com 1/22

Lavori in quota. Lavori in quota. frareg.com 1/22 Lavori in quota 1/22 D.Lgs 81/08 e s.m.i., art. 111 1. Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche

Dettagli

La progettazione dell opera orientata alla sicurezza nei lavori in quota

La progettazione dell opera orientata alla sicurezza nei lavori in quota Seminario: Lavori su coperture: problematiche, approfondimenti, soluzioni ed indirizzi La progettazione dell opera orientata alla sicurezza nei lavori in quota A cura di: ing. Giuseppe SEMERARO OBIETTIVI

Dettagli

Seminario su linee vita: normative, tecniche e procedure

Seminario su linee vita: normative, tecniche e procedure Seminario su linee vita: normative, tecniche e procedure Fascicolo dell opera (D.Lgs. 81/08 art.91 All. XVI) elaborato tecnico e grafico della copertura relazione tecnica illustrativa fascicolo del sistema

Dettagli

PRODOTTI. SOSTEGNI GENERICI... pag. 4. PALI TELESCOPICI... pag. 5. PALI CON PIASTRA GIREVOLE CLASSE A1... pag. 5. PIASTRA A PARETE... pag.

PRODOTTI. SOSTEGNI GENERICI... pag. 4. PALI TELESCOPICI... pag. 5. PALI CON PIASTRA GIREVOLE CLASSE A1... pag. 5. PIASTRA A PARETE... pag. PRODOTTI SOSTEGNI GENERICI... pag. 4 PALI TELESCOPICI... pag. 5 PALI CON PIASTRA GIREVOLE CLASSE A1... pag. 5 PIASTRA A PARETE... pag. 5 DOPPIA PIASTRA REGOLABILE... pag. 8 GANCIO ANTIPENDOLO E ANCORAGGIO...

Dettagli

2.1 Ai fini di quanto disciplinato nel presente atto di indirizzo e coordinamento si intende per:

2.1 Ai fini di quanto disciplinato nel presente atto di indirizzo e coordinamento si intende per: Allegato 1) Atto di indirizzo e coordinamento per la prevenzione delle cadute dall alto nei lavori in quota nei cantieri edili e di ingegneria civile ai sensi dell art. 6 della legge regionale 2 marzo

Dettagli

Modello: linea vita temporanea 2 operatori. Norma: EN 795 B CODICE: 0840112

Modello: linea vita temporanea 2 operatori. Norma: EN 795 B CODICE: 0840112 UNI EN 795:2012 Dispositivo di ancoraggio con uno o più punti di aggancio / ancoraggio fissi, senza la necessità di un ancoraggio strutturale o elemento di fissaggio per essere solidale alla struttura

Dettagli

I FONDAMENTALI DI UN CORRETTO IMPIANTO DI ANCORAGGIO

I FONDAMENTALI DI UN CORRETTO IMPIANTO DI ANCORAGGIO Federico Genovesi Pierfrancesco Miniati I FONDAMENTALI DI UN CORRETTO IMPIANTO DI ANCORAGGIO I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale,

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI VALLECAMONICA-SEBINO

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI VALLECAMONICA-SEBINO AZIENDA SANITARIA LOCALE DI VALLECAMONICA-SEBINO Sede Legale: Via Nissolina, 2-25043 - Breno (BS) - Tel. 0364/329.1 - Fax 0364/329310 www.aslvallecamonicasebino.it DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio

Dettagli

Argomenti: Normative sulle cadute legate al D.L. 81. Obbligatorietà. Normative di riferimento linee vita. Adempimenti linee vita

Argomenti: Normative sulle cadute legate al D.L. 81. Obbligatorietà. Normative di riferimento linee vita. Adempimenti linee vita Normalmente i sistemi fotovoltaici vengono posizionati sui tetti. Se non sono presenti sistemi di protezione collettiva, sia durante l installazione l che nelle successive periodiche manutenzioni, il lavoro

Dettagli

LR 61/85 art.79bis - DGR 2774/09. LR 61/85 art.79bis - DGR 2774/09

LR 61/85 art.79bis - DGR 2774/09. LR 61/85 art.79bis - DGR 2774/09 Il 47% degli infortuni in edilizia avviene per cadute dall alto*. La maggior parte di questi in fase di manutenzione. La Regione Veneto ha detto MAI PIU LR 61/85 - art.79bis - DGR 2774/09 Misure preventive

Dettagli

SCALE FISSE CON INCLINAZIONE >75

SCALE FISSE CON INCLINAZIONE >75 PERCORSI VERTICALI Scheda: P003 Rev: 11/06/2009 19.55.00 Pagina 1/1 SCALE FISSE CON INCLINAZIONE >75 D.P.G.R. Toscana 62/R 05, Artt.3, 8 Dispositivo Interno Esterno Permanente Non Permanente Fig 1 Fig

Dettagli

LAVORO IN QUOTA: DEFINZIONE

LAVORO IN QUOTA: DEFINZIONE LAVORI IN ALTEZZA - NORME DI RIFERIMENTO D.Lgs 81/2008 e s.m.i. In particolare Titolo IV Cantieri temporanei o mobili Capo II Norme per la prevenzione sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota

Dettagli

La progettazione dell opera orientata alla sicurezza nei lavori sulle coperture

La progettazione dell opera orientata alla sicurezza nei lavori sulle coperture Confindustria Marche Cadute dall alto Ancona 27 febbraio 2014 La progettazione dell opera orientata alla sicurezza nei lavori sulle coperture A cura di: ing. Giuseppe SEMERARO OBIETTIVI DEL PROGETTO 1

Dettagli

IL RISCHIO CADUTA DALL ALTO NELLE AZIENDE MANIFATTURIERE

IL RISCHIO CADUTA DALL ALTO NELLE AZIENDE MANIFATTURIERE IL RISCHIO CADUTA DALL ALTO NELLE AZIENDE MANIFATTURIERE ATTREZZATURE PER IL LAVORO IN QUOTA GIOVANNI SPEDO - ASL MANTOVA DIP. PREVENZIONE MEDICA Principali attività con rischio caduta dall alto nelle

Dettagli

SINTESI NORMA UNI EN 795:2002 DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO ANTICADUTA DALL ALTO PER LE COPERTURE

SINTESI NORMA UNI EN 795:2002 DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO ANTICADUTA DALL ALTO PER LE COPERTURE SINTESI NORMA UNI EN 795:2002 DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO ANTICADUTA DALL ALTO PER LE COPERTURE I DISPOSITIVI ANTICADUTA DALLE COPERTURE SONO SOTTOPOSTI ALLA NORMA UNI EN 795:2002 La norma UNI EN 795:2002

Dettagli

PUNTI DI ANCORAGGIO PROVVISORI

PUNTI DI ANCORAGGIO PROVVISORI DISPOSITIVI TEMPORANEI PUNTI DI ANCORAGGIO PROVVISORI NORMA DI RIFERIMENTO UNI EN 795:2012 DEFINIZIONE TIPO B Dispositivo di ancoraggio con uno o più punti di aggancio / ancoraggio fissi, senza la necessità

Dettagli

Accessori funzionali Linea VITA

Accessori funzionali Linea VITA Accessori funzionali Linea VITA La linea vita o linee vita (secondo la norma UNI EN 795) è un insieme di ancoraggi posti in quota sulle coperture alla quale si deve agganciare chiunque acceda alla copertura.

Dettagli

DISPOSITIVI ANTICADUTA

DISPOSITIVI ANTICADUTA DISPOSITIVI 3 Normative EN Anticaduta La base di un sistema individuale di protezione anticaduta Punto di ancoraggio e connettore Punto di ancoraggio: punto in cui il sistema di protezione anticaduta è

Dettagli

IL RISCHIO DI CADUTA DAI TETTI PER LAVORI DI RIMOZIONE DEL MANTO DI COPERTURA e lavori di manutenzione. Foto di Charles Ebbets

IL RISCHIO DI CADUTA DAI TETTI PER LAVORI DI RIMOZIONE DEL MANTO DI COPERTURA e lavori di manutenzione. Foto di Charles Ebbets IL RISCHIO DI CADUTA DAI TETTI PER LAVORI DI RIMOZIONE DEL MANTO DI COPERTURA e lavori di manutenzione Foto di Charles Ebbets Tutte le attività svolte su coperture in funzione dell altezza, della tipologia

Dettagli

SCHEDA di RILEVAZIONE per il RISCHIO di CADUTA DALL ALTO

SCHEDA di RILEVAZIONE per il RISCHIO di CADUTA DALL ALTO SCHEDA di RILEVAZIONE per il RISCHIO di CADUTA DALL ALTO La scheda di rilevazione dei rischi di caduta dall alto è stata pensata come strumento di analisi sia per gli addetti del settore che per i funzionari

Dettagli

(FAQ) ANTICADUTA. Catalogo on-line www.iapir.it DA OLTRE 40 ANNI LA SICUREZZA IN ITALIA

(FAQ) ANTICADUTA. Catalogo on-line www.iapir.it DA OLTRE 40 ANNI LA SICUREZZA IN ITALIA (FAQ) ANTICADUTA Che cos è un impatto d urto? All'arresto di una caduta l'operatore subisce un impatto d'urto che può provocare delle lesioni. 400 dan : comparsa di postumi cervicali 600 dan : soglia accettabile

Dettagli

MODULO R.I.T.C. Modulo richiesta informazioni tecniche di copertura Ed. 24/01/2014

MODULO R.I.T.C. Modulo richiesta informazioni tecniche di copertura Ed. 24/01/2014 Informazioni tecniche per la realizzazione di un progetto di linea vita, o sistema anticaduta, su copertura Informazioni tecniche per la verifica strutturale MODULO R.I.T.C. Modulo richiesta informazioni

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLE COPERTURE

ELABORATO TECNICO DELLE COPERTURE Comune di Scandicci Provincia di FI ELABORATO TECNICO DELLE COPERTURE relazione tecnica illustrativa (Regione TOSCANA - D.P.G.R. del 18 Dicembre 2013, n. 75/R) OGGETTO: Rifacimento della copertura oltre

Dettagli

Kit Linea Vita. Scheda progettisti. Kit Linea Vita. Verifica del fissaggio Disegno piastre base Calcolo dell altezza minima d installazione

Kit Linea Vita. Scheda progettisti. Kit Linea Vita. Verifica del fissaggio Disegno piastre base Calcolo dell altezza minima d installazione Scheda progettisti Kit Linea Vita Verifica del fissaggio Disegno piastre base Calcolo dell altezza minima d installazione 0505 Manutenzione 4 1/anno C certificato UNI EN 795:2002 Distanza max tra i pali

Dettagli

LAVORI IN QUOTA Lavori in sospensione con funi DPI specifici e sistemi anticaduta

LAVORI IN QUOTA Lavori in sospensione con funi DPI specifici e sistemi anticaduta LAVORI IN QUOTA Lavori in sospensione con funi DPI specifici e sistemi anticaduta Lucca 1-06 - 2010 Stefano Cesari Amorini Srl - Perugia Lavoro in quota: le variabili per individuare il metodo di accesso

Dettagli

LAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08)

LAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08) 146 LAVORI SPECIALI (Articolo 148 D.Lgs 81/08) Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, fermo restando l obbligo di predisporre misure di protezione collettiva,

Dettagli

Scelta e gestione dei dispositivi di protezione individuale (D.P.I.)

Scelta e gestione dei dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) MASTER SICUREZZA Scelta e gestione dei dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) Alessandro Cauduro Creazzo 1 luglio 2010 DPI Anticaduta Generalità I dispositivi di protezione individuale (DPI) sono:

Dettagli

CRITERI DI SCELTA E USO DEI DPI: IMBRACATURE, ELMETTI

CRITERI DI SCELTA E USO DEI DPI: IMBRACATURE, ELMETTI Normativa nazionale D.L. del 9 aprile 2008 n 81 (TESTO UNICO) D.L. del 03. agosto 2009 n 106 Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 09. aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della

Dettagli

SCALE. SCALE (Allegato XX del D.Lgs 81/08)

SCALE. SCALE (Allegato XX del D.Lgs 81/08) SCALE SCALE (Allegato XX del D.Lgs 81/08) E riconosciuta la conformità delle scale portatili, alle seguenti condizioni: a) le scale portatili siano costruite conformemente alla norma tecnica UNI EN 131

Dettagli

Metodologia per una corretta progettazione Dott. Alfredo Terreni

Metodologia per una corretta progettazione Dott. Alfredo Terreni Metodologia per una corretta progettazione Dott. Alfredo Terreni 1/35 Criteri di Progettazione Il corretto approccio alla progettazione di una copertura sicura èfinalizzato all eliminazione e/o riduzione

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 4, comma 1 del Regolamento di Attuazione)

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 4, comma 1 del Regolamento di Attuazione) (spazio per il protocollo) Al Comune di Montale - Servizio Urbanistica ed Edilizia Privata ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 4, comma 1 del Regolamento di Attuazione) ELABORATI FASE 1 (art. 6, comma

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

ALLEGATO B Dgr n. 97 del 31.01.2012 pag. 1/7

ALLEGATO B Dgr n. 97 del 31.01.2012 pag. 1/7 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATO B Dgr n. 97 del 31.01.2012 pag. 1/7 ISTRUZIONI TECNICHE RELATIVE ALLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE DA PREDISPORRE NEGLI EDIFICI PER L ACCESSO, IL TRANSITO E L

Dettagli

SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI.

SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI. SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI. 1. RETE ANTICADUTA CERTIFICATA EN 1263-1, PER APPLICAZIONI

Dettagli

PREVENIRE LE CADUTE DALL ALTO

PREVENIRE LE CADUTE DALL ALTO PREVENIRE LE CADUTE DALL ALTO Gemona del Friuli, 23 maggio 2012 Dott.ssa Francesca Piva Tecnico della Prevenzione A.S.S. n. 3 Alto Friuli CLASSIFICAZIONE COPERTURE CLASSIFICAZIONE COPERTURE TIPOLOGIA Fortemente

Dettagli

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio di Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro La progettazione degli edifici e della sicurezza integrazione del regolamento locale di igiene OBIETTIVO: introdurre

Dettagli

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:

Dettagli

ALLEGATO A Dgr n. 2774 del 22/09/09 pag. 1/10

ALLEGATO A Dgr n. 2774 del 22/09/09 pag. 1/10 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATO A Dgr n. 2774 del 22/09/09 pag. 1/10 ISTRUZIONI TECNICHE RELATIVE ALLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE DA PREDISPORRE NEGLI EDIFICI PER L ACCESSO, IL TRANSITO E

Dettagli

Art. 65 Disposizioni di prima applicazione

Art. 65 Disposizioni di prima applicazione 3. Entro due mesi dal pagamento della somma di cui al comma 2 l ente che ha presentato l opzione procede al versamento di un ulteriore importo pari al 20 per cento del prezzo di stima, a titolo di anticipazione

Dettagli

Regolamento tecnico per la prevenzione dei rischi di infortunio a seguito di cadute dall alto nei lavori di manutenzione ordinaria sulle coperture

Regolamento tecnico per la prevenzione dei rischi di infortunio a seguito di cadute dall alto nei lavori di manutenzione ordinaria sulle coperture Regolamento tecnico per la prevenzione dei rischi di infortunio a seguito di cadute dall alto nei lavori di manutenzione ordinaria sulle coperture per l espressione del parere di competenza della terza

Dettagli

5-10-2012 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 42

5-10-2012 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 42 5-10-2012 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 42 ASSESSORATO DELLA SALUTE DECRETO 5 settembre 2012. Norme sulle misure di prevenzione e protezione dai rischi di caduta dall alto da

Dettagli

REGOLAMENTO CADUTE DALL ALTO

REGOLAMENTO CADUTE DALL ALTO Allegato n 3 REGOLAMENTO Comune di Montemurlo Area A Ufficio Edilizia Privata Via Toscanini 1, Tel. 0574 / 558329 Fax 0574/558310 e-mail: montemurlo@comune.montemurlo.po.it Orario di apertura: lun. 9.00/13.00

Dettagli

I dispositivi di protezione ed il TU

I dispositivi di protezione ed il TU Seminario La sicurezza nel cantiere edile alla luce del DLgs 81/08 I dispositivi di protezione ed il TU Luca Rossi Bari, 24 aprile 2009 Sala Convegni Confindustria Programma Introduzione Definizioni Metodologia

Dettagli

RISCHIO CADUTA DALL ALTO. Ing. Caterina Lapietra

RISCHIO CADUTA DALL ALTO. Ing. Caterina Lapietra RISCHIO CADUTA DALL ALTO Ing. Caterina Lapietra il rischio insito nel ponteggio, la sua percezione e gli accessori che producono sicurezza passiva La percezione del rischio è un fattore soggettivo, legato

Dettagli

ALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI

ALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI ALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI RW/I/I/24871 Roma, 5 settembre 2002 Revisioni: Autore Revisione Data revisione Numero Revisione

Dettagli