QUANDO NASCE IL CINEMA

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1 QUANDO NASCE IL CINEMA Gli studi sul fenomeno delle immagini in movimento risalgono al XIX secolo. Attraverso la proiezione di una serie di immagini a brevissimi intervalli regolari si venne a sfruttare il fenomeno della persistenza dell immagine sulla retina dell occhio tale da sembrare l immagine in movimento 1895 i fratelli Louis e August Lumiere a Parigi presentano i loro due brevi filmati L uscita dalle officine Lumiere e L arrivo del treno

2 IL CAST CINEMATOGRAFICO

3 AUTORE L'Autore è chi ha l'idea della storia, e che normalmente contribuisce alla sua evoluzione come sceneggiatore, molto spesso assieme ad altre persone.

4 ATTORE L'Attore è la professione forse più sognata ed ambita nel campo del cinema. Ma, chi è un attore? è colui che ha iniziato forse come comparsa, ha poi proseguito frequentando corsi di dizione, di recitazione, stage di perfezionamento presso diversi insegnanti per ampliare le proprie capacità espressive.

5 Deve possedere capacità di immedesimazione, unitamente alla capacità di interpretare un ruolo che non è il suo: un assassino, uno zoppo, un maniaco, un comico,... dobbiamo essere in grado di entrare nel personaggio e farlo vivere ed accettare dal pubblico perchè VERO!

6 Il suo compito è dapprima leggere il copione, analizzarlo, capirlo, deve immedesimarsi nel personaggio completamente... al punto da ingrassare o dimagrire per entrare nel suo ruolo, non solo tagliarsi o farsi crescere i capelli... deve identificarsi nel ruolo... Eppoi studiare, imparare a memoria tutto il suo testo, incluse le battute degli altri attori che lanciano le sue. E partecipare alle varie numerose prove che, sotto la direzione del regista, gli fanno raggiungere la migliore interpretazione possibile (almeno per il regista).

7 LO SCENEGGIATORE La storia si incomincia a delineare, si delinea la sua struttura, si costruiscono eventuali intrecci collaterali (naturalmente tutto in base alla tempificazione che si vuole anche dare al nostro filmato). Si inizia a dare una struttura alle scene principali. Poi ci si addentra nello studio dei personaggi principali, dell'ambientazione. Si costruisce la struttura portante del film. Si sviluppa sempre più la figura del personaggio principale e del suo antagonista. Si creano i personaggi secondari secondo le necessità. Si delineano le ambientazioni sociali e culturali Si procede quindi ad una strutturazione ed impostazione delle sceneggiatura completa dei dialoghi, dei movimenti e dei sentimenti di ogni personaggio in scena e di tutti gli elementi del linguaggio cinematografici: dalle inquadrature, ai movimenti che deve fare la macchina, panoramiche, carrellate, zoommate,... a come passare da una inquadratura ed una scena all'altra. Abbiamo così creato un copione, l'idea è diventata una sceneggiatura completa, lo strumento di lavoro per tutti quelli che lavorano nei vari reparti del set e della post-produzione.

8 LO SCENOGRAFO Lo Scenografo è la persona che cura la scenografia ovvero l'ambientazione della storia, che è uno dei fulcri basilari nella realizzazione di un film. E' un ruolo fondamentale nella produzione. La scenografia deve valorizzare l'opera nel suo complesso. Deve poter ricostruire luoghi ormai non più esistenti, od immaginari, sia esterni che interni. Deve realizzare disegni, progetti e modelli in scala prima, plastici e fondali dopo. Oggi l'apporto della tecnica digitale computerizzata, avendone una profonda conoscenza sia teorica che pratica, aiuta molto nello sviluppo delle scenografie riducendo i tempi di realizzazione. Ma ricordiamoci che un artista è tale non per i mezzi che usa, ma per le sue idee, per le immagini che crea, per la diversa impostazione che sa suggerire... il computer può solo aiutarlo tecnologicamente, velocemente, aiutandolo solo dal punto della realizzazione pratica. Per inserirsi in questo mondo nel ruolo di scenografo (come in qualunque altra disciplina), è opportuno frequentare una scuola e, contemporaneamente, iniziare a far pratica, senza pensare, almeno agli inizi, al guadagno ma all'esperienza.

9 IL PRODUTTORE E' la persona che investe di suo, o che trova i finanziatori, e che guadagna in caso di successo del film.

10 IL REGISTA Il regista è l'artefice, il creatore del film. E' il responsabile del prodotto complessivo. Suo compito è quello di seguire la crescita, l'evoluzione della sceneggiatura, interpretarla, dare corpo alle parole scritte, far vivere e rendere reale sullo schermo cinematografico o sul piccolo schermo televisivo ciò che reale non è. Il regista prende una sceneggiatura, la legge e rilegge e la realizza con le sue idee, la sua cultura, il suo senso critico, con la sua verve creativa e poetica, vi trasferisce i suoi sentimenti, le sue emozioni. E dopo sceglie gli attori tramite dei provini: deve capire se l'attore può calarsi nei panni del personaggio così come lui lo immagina: deve crearsi un'intesa fra i due, altrimenti ciascuno vuol prevalere sull'altro, a livello recitativo. Il regista deve gestire ed amalgamare il lavoro di tutti i tecnici che ruotano attorno al film. Ha un ruolo molto importante e difficile: deve saper vedere e prevedere, ha il film tutto in testa, completo, con ogni inquadratura già definita, con le impostazioni da dare agli attori, con le musiche e le luci adatte per le varie scene. Certo, prima di girare, si è già riunito molte volte con tutti i suoi collaboratori ed attori ed assieme a loro ha impostato il lavoro. Ma non è semplice gestire situazioni così complesse ed un team di persone così ampio. Deve ottimizzare ogni risorsa a sua disposizione per darne conto al produttore. Ognuno sa cosa deve fare. Il regista deve raccordare e coordinare il lavoro di tutti e raccoglierne i frutti. Il film gli appartiene, un film si ricorda assieme al nome del suo regista. Proprio perchè ha saputo creare un'opera secondo le sue scelte e decisioni. Non si diventa registi per caso: si può essere per una volta attori, interpretando sullo schermo il ruolo a cui siamo abituati nella vita, ma non registi, bisogna essere a conoscenza di troppi aspetti che influiscono sulla realizzazione di un film. Per fare il regista bisogna studiare, aiutare ed osservare a lungo come lavorano sui set i veri registi. Solo dopo, ci si può cimentare nell'impresa, se si è disposti a compromettere irreparabilmente la propria carriera.

11 IL MONTATORE E' il responsabile del reparto montaggio, dove, con un sapiente lavoro in collaborazione con il regista, trasforma in un film completo tutti gli spezzoni registrati senza ordine logico sul set. E' un lavoro molto importante, perchè deve coordinare, mettere assieme, collegare le varie scene l'una all'altra in modo che rispecchino la sequenzialità voluta dal regista e da lui interpretata e realizzata in modo artistico.

12 IL FOTOGRAFO di SCENA Il fotografo di scena è sempre pronto a scattare fotografie sul set, riprendere immagini degli attori sia mentre recitano sia nei momenti di libertà. Deve riuscire a caratterizzare in una foto l'atmosfera di una storia ed i sentimenti dei vari attori, Suoi infatti sono i ritratti da con cui vengono realizzati i cartelloni pubblicitari del film. Dovrebbe conoscere bene anche la tecnica digitale per la modifica delle fotografie.

13 IL FONICO Da quando il film non è stato più muto, il fonico è il tecnico specializzato nella registrazione dei dialoghi e dei rumori che accompagnano le azioni che si svolgono sul set. La registrazione più fedele possibile è una parte decisiva nella realizzazione di un film: rumori di sottofondo non voluti, suoni lontani, voci deboli,... tutto questo può rendere un film (od un corto) non valido od addirittura inutilizzabile. Il Fonico è aiutato dal microfonista (la persona che attacca i microfoni dentro gli abiti degli attori, nascosti alla vista ma messi in modo che registrino solo le loro voci) e dal giraffista (colui che indirizza la giraffa cioè il microfono tenuto in alto da una staffa a mò di giraffa).

14 IL DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA E' colui a cui spetta creare l'atmosfera di tutte le scene di un film, sia negli interni che all'esterno. In stretta collaborazione con il regista, attraverso l'uso sapiente della giusta esposizione dell'illuminazione, della disposizione delle luci e nella scelta della pellicola da usare, riesce a ricreare nella location un clima, una suggestione, un'atmosfera consona al tipo di film girato, drammatico, brillante od orror. Gli italiani sono considerati tra i migliori direttori della fotografia nel mondo... Deve riuscire a far sentire allo spettatore l'atmosfera ed i sentimenti che la storia vuol trasmetterci: il tutto con i meccanismi cromatici della luce. Meglio se conosce bene tutti i segreti della fotografia. Ogni volta che in un film siamo attratti da un bellissimo tramonto, o da un'alba lucente, quando in un ambiente buio emerge il viso illuminato dell'attore, ad esempio quando si accende una sigaretta, o quando i colori della location sono densi, forti, accesi... è tutto merito del Direttore della fotografia che ci rende in modo pittorico quanto il regista vuole trasmetterci con le immagini, cercando di valorizzarne il messaggio

15 IL CAMERAMAN E' la persona che sta a più stretto contatto al regista, in fase di ripresa, perchè interpreta le sue idee, le sue direttive. E' il braccio del regista, anzi il suo occhio. E' colui che conosce tutto delle varie telecamere che può usare, dalle classiche cineriprese alle moderne telecamere digitali, sia se sono montate sui carrelli o o sui bracci robotizzati o se tenute sulla spalla.

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17 LE INQUADRATURE Con la telecamera noi riprendiamo un paesaggio, una persona che si muove o parla, l'interno di una stanza. Ogni inquadratura parte dal momento che pigiamo il pulsante di avvio fino a quando pigiamo quello di stop. Una inquadratura è la ripresa di un paesaggio, di una persona che si muove o parla, dell'interno di una stanza. La scena invece è l'insieme di più inquadrature che hanno la stessa unità di luogo e di tempo. Esempio: una persona parla, noi la riprendiamo prima di fronte, poi di lato, infine ancora di fronte. Le tre riprese (fronte / lato / fronte) sono inquadrature, l'insieme delle tre riprese è una scena. Non tutte le inquadrature sono uguali, una persona ripresa da vicino mi mostra più particolari rispetto ad una inquadrata da lontano. Vi sono una serie di inquadrature codificate in ambito cinematografico, Inserto o Dettaglio: è una parte molto ristretta e quindi ravvicinata che possiamo inquadrare: un occhio a tutto schermo, il petalo di un fiore, una fotografia ripresa da un giornale.

18 CLASSIFICAZIONE DELLE INQUADRATURE Possiamo quindi classificare le inquadrature in campi e piani. I Piani sono inquadrature concentrate sull'attore che mostra dalla sua totalità ai dettagli. I Campi sono inquadrature in cui si da maggior risalto allo spazio circostante dove, se presente, si muove la figura umana

19 Primissimo Piano (PPP): è l'inquadratura centrale di un viso (non del tutto intero). Primo Piano (PP): quando riprendo il viso completo ed il collo della persona.

20 Mezzo Busto (MB): quando mi allargo e riprendo anche le spalle e mezzo busto della persona (come nei vecchi telegiornali). Piano Medio (PM): se riprendo la figura dalla vita a tutta la testa

21 Piano Americano (PA): nato ad Hollywood, per riprendere fino alle ginocchia e far vedere il cinturone e la pistola. Totale o Figura Intera (FI): la persona è completamente al centro dell'inquadratura, dalla testa ai piedi

22 Campo Medio (CM): è visibile la figura umana posta in una ambientazione visibile e riconoscibile. Campo Lungo (CL): la telecamera mostra una porzione di location molto ampia. intorno all'attore

23 Campo Lunghissimo (CLL): quando si riprende la figura umana a grande distanza immersa nel paesaggio circostante. A livello di angolazione della videocamera, abbiamo: INQUADRATURA FRONTALE INQUADRATURA DALL'ALTO INQUADRATURA DAL BASSO

24 IL LINGUAGGIO DELLA RIPRESA - Campo Medio L'inquadratura più usata è il Campo Medio è quella in cui vengono date il numero maggiore di informazioni sul personaggio. Diamo una descrizione fisica del nostro soggetto, possiamo vedere come si comporta, vediamo come è vestito, possiamo notare i suoi tic nervosi. tale inquadratura ci permette anche di osservare, cosa fondamentale, le sue espressioni. E' la presentazione del nostro personaggio, ma anche del luogo dove si trova... Può essere solo, od in compagnia, in tal caso notiamo i rapporti tra i vari personaggi, possiamo vedere chi entra in scena e chi esce, il contesto è importante, e potrebbe essere determinante per l'andamento del film... Spesso un lungo (a livello di durata) Campo Medio è interrotto da primi piani espressivi che mostrano lo stato d'animo dei personaggi coinvolti nella scena.

25 IL LINGUAGGIO DELLA RIPRESA - gli Inserti Una inquadratura, ad esempio in Campo Medio, spesso può essere troppo statica... necessita di qualcosa di diverso. Possiamo allora inserire, a secondo della storia narrata, degli inserti, ovvero inserire alcune brevi riprese che servono a rafforzare quanto viene detto o mostrato. Esempio classico è la persona che attende... mostrare il quadrante di un orologio con le lancette dei secondi che scorrono, accentua il passare del tempo... od il tamburellare delle dita di una mano, come segno di insofferenza... Possiamo mostrare le scarpe che si alzano e si abbassano sull'asfalto come segno rafforzativo di una corsa, o le labbra di una bella ragazza mentre si mette il rossetto... Gli inserti sono dei collegamenti all'azione principale, ma devono incuriosire il pubblico... bisogna leggere attentamente il copione per trovare le riprese adatte da inserire.

26 IL LINGUAGGIO DELLA RIPRESA - Azione Simultanea Si ha una Azione Simultanea quando sullo schermo si vedono due azioni che si svolgono in contemporanea. Per esempio una nella stanza ed un'altra azione oltre la finestra. Può servire per raccordare due storie o situazioni, o per mettere in relazione situazioni narrative diverse. Un esempio lo abbiamo in Marnie di Alfred Hitchcock, in cui una mezza parete divide le due azioni riprese dal basso, lei che ruba dalla cassaforte e una donnetta che lava in terra...

27 IL LINGUAGGIO DELLA RIPRESA - Panoramica Descrittiva La Panoramica Descrittiva l'abbiamo quando presentiamo, ad esempio, un personaggio mostrandolo un poco alla volta... Se facciamo vedere la parte bassa di uno sportello di un'auto che si apre, vediamo delle scarpe femminili che poggiano per terra e poi la macchina da presa sale, pian piano, su, mostrando le gambe molto belle della ragazza, poi sempre lentamente sale e vediamo il bacino, e poi più su il busto, tutte le curve della ragazza... noi abbiamo delle informazioni che lentamente ci fornisce l'identità della ragazza stessa... fino a vederne il viso... e qui potremmo accorgerci che è la stessa ragazza che già conoscevamo, ma vedevamo sempre bruttina... oppure è la presentazione di un nuovo personaggio... che abbiamo conosciuto dettagliatamente. Una Panoramica Descrittiva è anche quella che si può fare in una stanza, per mostrarne i particolari che ci danno informazioni sul personaggio che la abita...

28 IL LINGUAGGIO DELLA RIPRESA - PianoSequenza Il Piano Sequenza è una ripresa particolare perchè prevede la ripresa in continuo di una scena, senza interruzione. E' difficile da realizzare per vari motivi. Occorre trovare una scena giusta, ovvero crearla nella sceneggiatura, in modo da inserire tutti gli elementi necessari: deve mostrare elementi importanti narrativamente, i personaggi presenti devono essere in qualche modo determinanti nell'ambito della storia, così come la situazione raccontata. La difficoltà è anche data dal fatto che la recitazione deve procedere dall'inizio alla fine senza interruzione, deve essere perfetta. E naturalmente tutto, dalla scenografia alle luci deve seguire la ripresa. Un piano sequenza è articolato, le inquadrature variano perchè gli attori si avvicinano o si allontanano, perchè la videocamera si sposta, gira intorno ai personaggi, si alza o si abbassa... sempre mentre racconta qualcosa di importante. Deve avvincere lo spettatore, deve fargli porre delle domande... (naturalmente ciò vale non solo nel piano sequenza!)

29 IL LINGUAGGIO DELLA RIPRESA - Azione di Gru La Gru (o CRANE) permette di spostare la macchina da presa in posizioni irraggiungibili dal solo operatore.la macchina da presa posizionata su una estremità della gru, permette riprese a salire o a scendere (cioè con la macchina che sale o scende) mentre il soggetto si avvicina o si allontana. Oppure con il soggetto che sta fermo ma con l'allontanamento della macchina sulla gru, si viene a scoprire tutto il paesaggio intorno al soggetto. Il Crane generalmente è chiamato l'apparecchio che sale fino a circa 4 metri d'altezza, mentre Gru quello che va oltre. Un regista che ha spesso usato la gru è stato Sergio Leone, per le sue inquadrature che ci mostravano tutta la loro vastità.

30 IL LINGUAGGIO DELLA RIPRESA Soggettiva - Oggettiva Possiamo descrivere le immagini di una ripresa in modo soggettivo, ponendo la videocamera al posto degli occhi del nostro personaggio. Ogni individuo vede con i propri occhi, quindi se il regista vuole mostrare la "personale" visione di un personaggio, deve far vedere con i suoi occhi... e proprio ponendo la videocamera all'altezza degli occhi del nostro soggetto, possiamo realizzare il tutto. Se stiamo parlando di un cane od un gatto, la videocamera deve essere posta a 10 cm dal suolo... se il nostro personaggio è un gigante, dobbiamo porre la macchina da presa più in alto, rispetto agli altri personaggi. L'importante è far muovere la videocamera, nella stessa identica maniera in cui si muove il personaggio... e soprattutto, dal sua reale punto di vista. L'oggettiva, invece, è una ripresa neutrale, fatta in terza persona, è uno spettatore qualsiasi, ovvero proprio lo spettatore cinematografico, che vede la scena con i suoi occhi, quindi dal suo punto di vista. La maggior parte delle riprese vengono effettuate in questa maniera

31 I MOVIMENTI DI MACCHINA I principali movimenti della videocamera sono: PANORAMICA - movimento orizzontale della macchina, da destra a sinistra o da sinistra a destra PANORAMICA a panoramica che si ricongiunge al punto di partenza PANORAMICA A SEGUIRE - quando la macchina segue l'azione PANORAMICA A SCHIAFFO - è il passaggio rapidissimo da un personaggio all'altro CARRELLATA LATERALE - quando la videocamera è parallela al personaggio (che vedo di profilo) CARRELLATA CIRCOLARE - quando si gira attorno al personaggio CARRELLATA A PRECEDERE - quando la macchina riprende il personaggio di fronte, e si muove con lui precedendolo CARRELLATA A SEGUIRE - quando la macchina riprende il personaggio da dietro, e si muove con lui seguendolo DOLLY - è il braccio metallico che tiene la videocamera e si muove da terra fino ad una certa altezza (secondo la lunghezza del braccio) CAMERA CAR - è la ripresa fatta da un'autovettura (che segue, precede od affianca l'auto con i personaggi) A MANO - è quella usata dai videoamatori, registra tutte le vibrazioni del corpo umano. Molto usato nel reportage. STEADYCAM - è l'attrezzatura che ammortizza le vibrazioni, può essere usata a mano o con una imbracatura al corpo dell'operatore. ZOOM - nelle riprese di un certo livello, la zoommmata è molto poco usata

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