Corte dei Conti Sezione regionale di controllo per il Veneto

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1 Venezia, li Corte dei Conti Sezione regionale di controllo per il Veneto /05/2014-SC_VEN-T97-P Al Sig. Sindaco del Comune di ROVIGO Al Presidente dell organo di revisione contabile del Comune di ROVIGO Dott. Gianfilippo Grosselle OGGETTO: Art. 1, commi 166 e 167, della Legge 23/12/2005, n Relazione dell organo di revisione sul bilancio consuntivo Comune di ROVIGO (RO) Osservazioni. osservazioni: Con riferimento alla relazione di cui all oggetto, si formulano le seguenti SEZIONE PRIMA: Punto 10: preso atto che sono in essere operazioni di project financing, tali da comportare erogazioni a carico dell ente in conto esercizio, e preso atto di quanto già relazionato in sede di istruttoria per il controllo sul bilancio di previsione 2010, 2011 e 2012, si chiede di fornire una relazione di aggiornamento sulle operazioni in argomento. SEZIONE SECONDA: Punto 1.1 Verifica degli equilibri di parte corrente e di parte capitale Sulla base dei dati forniti, con riferimento al punto 1.1, si è rilevato che il risultato di gestione di competenza risulta essere in disavanzo per tutto il triennio considerato e che, nell esercizio 2012, esso non sembra essere motivato dalla semplice applicazione dell avanzo vincolato dell anno precedente.

2 In questo contesto e sulla base dei dati forniti, pur rilevando che il disavanzo di gestione di parte corrente non riveste ancora carattere di criticità (pari a - 1,65%, in peggioramento sul 2011), si è, tuttavia, rilevata l applicazione per spese correnti di una rilevante percentuale dell avanzo di amministrazione (pari al 99,16% dell avanzo stesso, con un incidenza sulle spese correnti, pari a 3,37%), destinata da quanto si evince dal punto alla salvaguardia degli equilibri di bilancio, accompagnata ad un utilizzo per spese correnti di una quota di oneri di urbanizzazione (pari al 55,51% dell accertato, con un incidenza sulle spese correnti, pari a 1,18%). Considerando, quindi, come l avanzo di amministrazione sia stato applicato totalmente, si evidenzia il ruolo fondamentale assunto dalla gestione dei residui ai fini dei risultati finanziari finali, nonchè dalle connesse operazioni di riaccertamento, data la concentrazione di residui attivi vetusti di parte corrente negli anni precedenti al 2008 (per un importo complessivo di ,28=, di cui ,51= afferenti al Tit. I, con un tasso di smaltimento pari a 1,21%, ed ,77= afferenti al Tit. III, con un tasso di smaltimento pari a 11,01%), nonchè la non trascurabile incidenza (32,09%) sull avanzo di amministrazione stesso del risultato della gestione dei residui, i quali, se non congrui e riscuotibili, potrebbero determinare delle criticità in ordine alla reale consistenza del risultato di amministrazione e, quindi, alla tenuta degli equilibri. Si chiede, pertanto, di fornire più approfondite notizie e motivazioni in ordine a quanto rilevato, precisando, tra l altro, e se nelle prescritte operazioni di riaccertamento dei residui sia stata effettuata attenta verifica sulla loro congruità ed effettiva riscuotibilità. Punto 1.9 Gestione dei residui Sulla base dei dati forniti, considerato l insieme dei residui nel loro complesso, si è osservata una consistente incidenza dei residui attivi sulle entrate complessive, pari a 61,94% (di cui il 26,66% relativi alla parte corrente e il 33,97% alla parte in conto capitale), e soprattutto dei residui passivi sugli impegni complessivi, pari a 79,47% (di cui il 49,32% relativi alla parte in conto capitale). Si è, inoltre, potuto osservare la permanenza di residui attivi vetusti sia di parte corrente che di parte investimenti. Infatti, richiamando quanto rilevato al punto precedente, si è riscontrata, inoltre, una notevole concentrazione, negli anni riferiti agli esercizi precedenti, dei residui attivi di parte investimenti (61,77%), con particolare riferimento al Tit. V (79,96% sul complesso riferito al Titolo), ma anche al Tit. IV (55,17% sul complesso riferito al Titolo). Per quel che riguarda la parte investimenti, si deve, inoltre, segnalare una notevole concentrazione di residui vetusti passivi (54,87%).

3 Complessivamente, con riferimento a quanto sopra evidenziato, si è potuto rilevare, per quel che attiene la gestione corrente, un tasso di smaltimento, pari al 53,99%, per i residui attivi, e un tasso di smaltimento, pari al 61,44%, per i residui passivi, mentre, per quel che riguarda la parte in conto capitale, si è riscontrato un tasso di smaltimento, pari al 14,79%, per i residui attivi, e uno dell 11,80%, per i residui passivi. Si chiede, pertanto, di verificare i dati sopra richiamati e di fornire più approfondite notizie in merito a quanto rilevato, precisando se nelle prescritte operazioni di riaccertamento sia stata effettuata attenta verifica sulla congruità ed effettiva riscuotibilità delle somme in argomento, nonché sulle ragioni del loro mantenimento e sulla tempistica sia per l incasso dei residui attivi accertati che per il loro conseguente impiego, con particolare riguardo all avanzamento dei lavori delle opere pubbliche e ai conseguenti pagamenti da effettuare. Punto 1.10 Debiti fuori bilancio Si è osservata l esistenza di debiti fuori bilancio per ,83=, di cui ,18= per sentenze esecutive ed ,65= per acquisizione di beni e servizi senza impegno di spesa, la cui incidenza sugli impegni complessivi, pari a 1,10%, supera la soglia di criticità, individuata, in un ottica della sana gestione, nell 1%. Si è, altresì, osservata la presenza di debiti fuori bilancio in corso di riconoscimento ( =), per i quali ultimi sembrano essere stati individuati i mezzi di finanziamento, tramite l utilizzo dell avanzo di amministrazione Si rileva, inoltre, la presenza di procedimenti di esecuzione forzata, per i quali nel conto del Tesoriere sono indicati pagamenti per ,83=, completamente regolarizzati dall Ente. Su quanto sopra richiamato, si chiedono, quindi, ulteriori informazioni e chiarimenti, nonchè copia della delibera di riconoscimento dei debiti fuori bilancio in argomento con riferimento anche ai debiti in via di riconoscimento, se nel frattempo ne sia stato deliberato il riconoscimento - e conferma del relativo invio alla competente Procura della Corte dei Conti. Punto 1.13 Rapporto sulla tempestività dei pagamenti Con riferimento al punto c, si è potuto rilevare che il rispetto del patto di stabilità è stato ottenuto ritardando il pagamento di obbligazioni scadute per la spesa in conto capitale. A tale riguardo, si è osservata, ai punti e , la presenza di debiti, i cui importi superano, complessivamente, l importo indicato al quadro 5.3 ( Dimostrazione del rispetto del patto di stabilità per l anno 2012 ) alla riga Differenza tra il saldo finanziario e

4 saldo obiettivo finale, configurando una possibile elusione dei vincoli del patto di stabilità mediante sospensione di pagamenti. Si invita, pertanto, l Organo di Revisione a verificare la corretta compilazione dei quadri in argomento, riesaminando l ammontare delle predette somme e provvedendo eventualmente alla rettifica dei dati, nonché a fornire le opportune indicazioni sulle cause di ritardato pagamento e a confermare che tali importi risultano ininfluenti ai fini del rispetto del patto di stabilità. Punto 2 Organismi partecipati Sulla base dei dati forniti, si è riscontrato, con riferimento al punto 2.5, che le risorse complessivamente erogate a favore degli organismi partecipati determinano un incidenza sulle spese complessive di codesta Amministrazione, pari a 11,12%, con una rigidità della spesa di bilancio pari a 48,65%, segnando, rispetto all esercizio precedente, un ulteriore irrigidimento della spesa. Inoltre, si è rilevata, con particolare riferimento al punto 2.1, la chiusura in perdita al 31/12/2012, di alcune società partecipate direttamente da codesta Amministrazione, di cui alcune mostrano situazioni particolarmente critiche, e più precisamente: - Agenzia per la trasformazione territoriale in Veneto s.p.a. - le cui quote di partecipazione corrispondono a 0,095% -, la quale presenta un incidenza del risultato d esercizio sul patrimonio netto, negativo, pari a 197,39% e un incidenza sul capitale sociale, pari a - 190,59%, registrando perdite d esercizio quasi continuative nel periodo con la sola eccezione dell esercizio , tali da comportare, nel 2011, la riduzione del capitale e nel 2013 la dichiarazione di fallimento da parte del Tribunale di Padova; complessivamente, sulla base dei dati rinvenibili nella banca dati Siquel, tra il 2008 e il 2012 la società ha registrato perdite, al netto degli utili, per un totale di = e ha maturato, al 31/12/2012, un indebitamento di =. - Polesine Acque s.p.a. - le cui quote di partecipazione corrispondono a 13,15% -, la quale non ha ancora approvato il bilancio 2012, ma complessivamente, sulla base dei dati rinvenibili nella banca dati Siquel, tra il 2007 e il 2011, ha registrato perdite, al netto degli utili, per un totale di = e ha maturato un indebitamento, al 31/12/2011, pari ad =. La stessa ha, inoltre, evidenziato una situazione debitoria, nei confronti di moltissimi dei Comuni soci, decisamente preoccupante.

5 - Consorzio per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani nel bacino di Rovigo - le cui quote di partecipazione corrispondono a 20,58% -, la quale presenta un incidenza del risultato d esercizio sul patrimonio netto, pari a 2,23% e un incidenza sul capitale sociale, pari a 31,10% (ma la perdita, al netto delle voci di cui alle lettere d) ed e) del conto economico, sarebbe superiore), nonchè un indebitamento, al 31/12/2012, pari ad =. - Acquedotto consorziale di Rovigo in liquidazione - le cui quote di partecipazione corrispondono a 49% -, il quale presenta un incidenza del risultato d esercizio sul patrimonio netto, pari a 53,39% e un incidenza sul capitale sociale, pari a 59,29%, avendo chiuso il bilancio in attivo, ma ha maturato, nel triennio perdite continuative e non trascurabili. - Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca s.p.a. - le cui quote di partecipazione corrispondono a 0,145% -, il quale presenta un incidenza del risultato d esercizio sul patrimonio netto, pari a - 35,32% e un incidenza sul capitale sociale, pari a 28,04%, avendo maturato perdite d esercizio praticamente continuative nel periodo con le sole eccezioni degli esercizi 2006 e 2010 per un totale complessivo, al netto degli utili, di = e avendo maturato, al 31/12/2012, un indebitamento di =. - CEN.SER. s.p.a. - le cui quote di partecipazione corrispondono a 17,667% -, il quale presenta un incidenza del risultato d esercizio sul patrimonio netto, pari a - 2,97% e un incidenza sul capitale sociale, pari a 2,36%, avendo maturato perdite d esercizio continuative dal 2008 al 2012 per un totale complessivo, al netto degli utili, di = e avendo maturato, al 31/12/2012, un indebitamento di =. - Interporto di Rovigo s.p.a. - le cui quote di partecipazione corrispondono a 15,54% -, la quale presenta un incidenza del risultato d esercizio sul patrimonio netto, pari a - 3,24% e un incidenza sul capitale sociale, pari a 2,69%, registrando continue perdite costanti e quasi continuative (sola eccezione l esercizio 2010, in cui ha chiuso in utile) dal 2008 al 2012 compresi, per un totale di = e un indebitamento, al 31/12/2012, pari ad =.

6 - ASM Rovigo s.p.a - le cui quote di partecipazione corrispondono a 100% -, la quale presenta un incidenza del risultato d esercizio sul patrimonio netto, pari a 0,98% e un incidenza sul capitale sociale, pari a 2,64%, avendo chiuso il bilancio in attivo, ma registrando una perdita - al netto delle voci di cui alle lettere d) ed e) del conto economico di =, e un indebitamento, al 31/12/2012, pari ad =. - Società consortile idrovie padane - le cui quote di partecipazione corrispondono a 2% -, la quale presenta un incidenza del risultato d esercizio sul patrimonio netto, pari a 18,81% e un incidenza sul capitale sociale, pari a 12,74%, registrando perdite nel 2011 e nel 2012, per un totale di =. - Veneto Nanotech s.c.p.a. - le cui quote di partecipazione corrispondono a 1,1% -, il quale presenta un incidenza del risultato d esercizio sul patrimonio netto, pari a - 66,13% e un incidenza sul capitale sociale, pari a 39,81%, avendo maturato perdite d esercizio - continuative dal 2009 al per un totale complessivo, calcolato a partire dal 2006 e al netto degli utili, di = e avendo maturato, al 31/12/2012, un indebitamento di =. - Teatro sociale s.r.l - le cui quote di partecipazione corrispondono a 99,8% -, la quale presenta un incidenza del risultato d esercizio sul patrimonio netto, pari a 10,43% e un incidenza sul capitale sociale, pari a 9,89%, registrando perdite nel 2010 e nel 2012, per un totale, al netto degli utili, di =. Si chiede, pertanto, di trasmettere una relazione sulla situazione delle Società sopra richiamate, specificando le cause che hanno portato alle perdite sopra segnalate, i controlli posti in essere dall Amministrazione, nonché le misure adottate e che si intendono adottare al riguardo, al fine di fronteggiare tale fenomeno e precisando, nei casi di perdite per più esercizi consecutivi, se siano stati effettuati o se siano previsti, negli esercizi successivi, aumenti del capitale, trasferimenti straordinari, aperture di credito o garanzie a favore delle società in argomento. Si chiede, altresì, di conoscere se, nei casi più evidenti e consolidati di perdita, si sia applicata o si intenda applicare, rispetto al valore di acquisto delle immobilizzazioni finanziarie, una eventuale svalutazione e se si intenda comunque istituire un fondo di svalutazione a garanzia degli equilibri e dei bilanci.

7 Inoltre, sulla base di quanto riferito nel punto 2.4 e nella relativa nota informativa, risultano degli scostamenti tra i crediti/debiti reciproci tra codesta Amministrazione e alcune società partecipate. In particolare, per quel che riguarda al società ASM Rovigo s.p.a. risulterebbe, per quanto attiene i debiti del Comune verso l organismo, uno scostamento di ,57=, che è stato riconciliato, ma del quale una quota sembra riconducibile a debiti contestati da codesta Amministrazione ( ,44=); analogamente, per quanto concerne la società Teatro sociale s.r.l., risulterebbe uno scostamento, inerente ai crediti del Comune nei confronti della società, pari ad ,53=, di cui non si è definita l origine; con riferimento, invece, alla società Ecoambiente s.r.l., risulterebbe uno scostamento, relativo ai debiti del Comune, pari ad ,12=, apparentemente completamente riconciliato; ugualmente, per quel che riguarda la società Cen.Ser. spa risulterebbe un disallineamento, per quel che attiene i debiti del Comune, pari ad ,29=, riferiti al rimborso di oneri di urbanizzazione e relativi interessi, non contabilizzati nel bilancio dell Ente; per quel che riguarda la società Interporto di Rovigo s.pa., risulterebbe uno scostamento, inerente ai debiti del Comune verso la partecipata, pari ad ,05=, la cui quota maggiore sembra riferirsi ad un rimborso oneri non ancora inseriti nel bilancio dell Ente; infine, con riferimento alla società Polesine Acque s.p.a, risulterebbero scostamenti per quel che attiene sia i crediti dell Ente ( ,25=), che i debiti ( ,97=), evidenziando una situazione un po più complessa, in quanto le discordanze, le mancate segnalazioni e riconoscimenti reciproci sembrano numerosi e di una certa consistenza. Si chiedono, quindi, maggiori e più approfondite notizie su quanto sopra segnalato, con particolare riguardo ai provvedimenti adottati ai fini della riconciliazione delle citate partite debitorie e creditorie. Con riferimento al punto 2.8, si è potuto rilevare, inoltre, che sono stati effettuati, nell esercizio 2012, nuovi affidamenti (sia in house che attraverso altre forme di affidamento) alle società Cen.Ser. s.p.a., AS2 s.r.l., ASM Ambiente s.r.l. ed Ecoambiente s.r.l.. Si chiedono, pertanto, al riguardo maggiori e più approfondite notizie, con particolare riferimento alle condizioni e ai termini dei nuovi affidamenti sopra richiamati. Da quanto segnalato nel punto 2.6, si rileva, altresì, la presenza di numerosi organismi che non hanno provveduto ad approvare il bilancio di esercizio o il rendiconto, tra cui, in particolare, la Polesine Acque s.p.a. e la sua partecipata Polesine Acque Engineering s.r.l., nonché la già citata ASM Ambiente s.r.l.. Si chiedono, quindi, maggiori e più approfondite notizie al riguardo. Da quanto indicato al punto 2.10, si evince, inoltre, che nel 2012 si è decisa, con delibera dell assemblea in data 15/5/2012, la messa in liquidazione della Società consortile Idrovie Padane e, analogamente, con delibera dell assemblea in data 21/5/2012 è stata messa in liquidazione la società Obiettivo sviluppo s.p.a.

8 Si chiedono, quindi, maggiori e più approfondite notizie al riguardo. Da quanto indicato, infine, al punto 2.12, si evince che la società ASM Ambiente s.r.l., già citata in riferimento ai punti 2.6 e 2.8, è cessata, senza oneri a carico dell Ente, nell esercizio Si chiedono, quindi, maggiori e più approfondite notizie al riguardo. Punto 3 Verifica della capacità di indebitamento Sulla base dei dati forniti, pur prendendo atto del rispetto dei limiti qualitativi e quantitativi, posti rispettivamente dall art. 119 della Costituzione e dall art. 204 del TUEL, si è osservato, con riferimento all esercizio 2012 e nell ambito di una valutazione sulla sostenibilità del ricorso all indebitamento in termini di equilibri di bilancio durevoli nel tempo e della sana gestione finanziaria, che lo stock complessivo del debito rapportato alle entrate correnti comporta un incidenza pari al 120,77%, determinando il mancato rispetto del parametro di deficitarietà n. 7, come, del resto, confermato dalla certificazione dei parametri obiettivi ai fini dell accertamento della condizione di ente strutturalmente deficitario, con particolare riguardo alla consistenza dei debiti di finanziamento non assistiti da contribuzioni, superiori, nel caso specifico al 120% delle entrate correnti. Si chiede, pertanto, di fornire maggiori e più approfondite notizie al riguardo - precisando, tra l altro l ammontare dei debiti di finanziamento assistiti da contribuzioni -, con particolare riferimento ad eventuali misure da adottare a garanzia dei futuri bilanci e, più in particolare, al rispetto dei parametri sopra citati. Punto 4 Utilizzo di strumenti di finanza derivata Sulla base dei dati forniti, si è rilevata l esistenza di n. 2 contratti derivati, che, nel loro complesso, sembrano rappresentare, valutandone il volume sulla base del loro mark to market, circa il 6% dell ammontare complessivo del debito. Da quanto indicato, si evince che, per quel che riguarda l esercizio 2012, essi hanno prodotto flussi negativi per un totale di ,66=, i quali sembrano pesare sulle entrate correnti per lo 0,63%. Tutto ciò premesso, considerato che i differenziali annuali dei flussi hanno segnato, nel 2012, un peggioramento, rispetto al 2011, pari all 86,25% circa, si chiede di fornire maggiori e più approfondite notizie in merito, con particolare riguardo alla salvaguardia degli equilibri dei futuri bilanci. Si chiede, infine, di far conoscere gli ulteriori elementi in ordine ai rilievi ancora da regolarizzare evidenziati nella nota prot. n del 27/1/2014 dei Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, a seguito della verifica

9 amministrativo contabile effettuata presso codesta Amministrazione e delle relative controdeduzioni. Su quanto sopra esposto si chiedono chiarimenti ed elementi di giudizio, che dovranno essere forniti, a firma del Sindaco e dell Organo di revisione, entro 10 giorni dal ricevimento della presente, utilizzando esclusivamente l apposita funzionalità SI.Qu.EL.: istruttoria / processo istruttorio / invio documento. Sarà, quindi, cura dell Organo di revisione, in caso di modifica o di integrazione dei dati forniti, chiedere la sostituzione del questionario e, una volta attivata la procedura da parte della scrivente Sezione, provvedere tempestivamente all invio del questionario rettificato. Il Magistrato Istruttore - Consigliere Elena BRANDOLINI - F.to Elena BRANDOLINI Per informazioni e chiarimenti: Dott.ssa Anna Sambo Tel

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