Per una riforma della pac più equa e più giusta
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- Veronica Falco
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1 Per una riforma della pac più equa e più giusta Relazioni degli studenti: Eleonora Mariano - Il budget per la PAC Ruggero Manca - La convergenza dei pagamenti diretti Paolo Aiello - Gli obiettivi della riforma Francesco Calzolari - Il nuovo sistema dei pagamenti diretti e la nuova assegnazione dei titoli Luigi Villani Delle Vergini - Il greening Nicole Salvati - I pagamenti per zone svantaggiate, giovani agricoltori e piccoli agricoltori Chiara Riganelli - Il sostegno accoppiato Katia Micucci - Gli effetti territoriali della ridistribuzione Stefano Fornaci - Gli effetti aziendali Federico Cungi - Gli agricoltori attivi e il Capping Stefano Ciliberti - Le misure di mercato Eliana Fronduti - La politica di sviluppo rural
2 Le Fasi della PAC Periodo Riforma Mac Sharry Agenda Fischler Health check Europa 2020
3 Le Tappe del Dibattito 3 marzo 2010 Pubblicazione del documento Europa 2020: una strategia per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva 12 aprile 2010 Il Commissario Ciolos ha lanciato la consultazione pubblica sul futuro della Pac 17 giugno 2010 Il Consiglio europeo dei capi di Governo dell Ue ha adottato la Strategia Europa luglio 2010 Conferenza europea a Bruxelles sul futuro della Pac 19 ottobre 2010 Comunicazione Commissione sul futuro delle politiche comunitarie e sul bilancio novembre 2010 Comunicazione della Commissione sul futuro della Pac 29 giugno 2011 Proposte legislative bilancio ottobre 2011 Proposte legislative sulla nuova Pac Fine 2012 Approvazione della nuova Pac 1 gennaio 2014 Entrata in vigore della nuova Pac
4 Il bilancio dell Ue e la Pac dopo il 2013 Eleonora Mariano
5 Ripartizione del bilancio comunitario (2011) 41% 1% 6% 6% 1% 37% C oes ione C ompetitività P olitica agricola P es ca e ambiente C ittadinanza P olitica es tera 9% Amminis trazione
6 Peso % della PAC nel bilancio Ue 80% 75% 70% 65% 60% 55% 50% 45% 40% 35% 30% a) Riduzione budget per la Pac dal 2013 al 2020: -12,6% a prezzi costanti. b) Invarianza del budget a prezzi correnti.
7 I e II pilastro: la fine della modulazione (Commissione europea 29 giugno 2011) Anni I pilastro II pilastro Totale % II pilastro % % % % % % % % %
8 Una valutazione generale del budget per la Pac 1. Il budget della Pac riduzione importante del budget della Pac (a prezzi costanti) -12,6% nel 2020 rispetto al 2013 (a prezzi costanti) Invarianza del budget a prezzi correnti 2. Il peso della Pac nel budget dell Ue dal 39,4% al 33,3%; taglio atteso; è giusto chiedere più risorse, ma le esigenze politiche dell Ue sono molte. 3. I e II pilastro finisce l epoca della modulazione; il II pilastro si stabilizza al 24% del budget per la Pac. il I pilastro diventa più verde.
9 La convergenza dei pagamenti diretti Ruggero Manca
10 Malta Belgio Paesi Bassi Italia Grecia Cipro Danimarca Slovenia Germania Francia UE-15 Lussemburgo UE-27 Irlanda Austria Ungheria Repubblica ceca Spagna Finlandia Svezia Regno Unito Bulgaria Polonia UE-12 Slovacchia Romania Portogallo Lituania Estonia Lettonia Pagamenti diretti medi per superficie ammissibile potenziale e per beneficiario EUR/ha Introduzione completa dei massimali nazionali netti dei pagamenti diretti (EUR/ha) Media dell'ue-27 (EUR/ha) Fonte: Commissione europea DG Agricoltura e sviluppo rurale
11 La convergenza fra Paesi Come annunciato dalla Commissione nella comunicazione del , ci sarà un processo di convergenza del livello dei pagamenti diretti del I pilastro tra i vari Paesi, al fine di ridurre queste disparità e promuovere una più equa distribuzione del sostegno finanziario, ma l adattamento sarà parziale e graduale. Il meccanismo della convergenza gli Stati membri il cui livello medio di pagamenti diretti per ettaro sono più bassi del 90% della media comunitaria, entro il 2020 vedranno ridurre di un terzo il loro divario, a spese degli Stati membri i cui livello dei pagamenti diretti è superiore alla media Ue la ridistribuzione interesserà circa 8,8 miliardi di euro nei 7 anni (1,25 miliardi di euro l anno) per allineare gradualmente i pagamenti diretti nei nuovi Stati membri
12 Massimali per l Italia ANNI Massimale (euro) Var.% 2019/ %
13 Gli obiettivi Paolo Aiello
14 Gli obiettivi della PAC relativa al periodo si possono interpretare come risposte a 3 principali categorie di sfide indicate dalla Commissione Europea: - Sfide economiche - Sfide ambientali - Sfide territoriali
15 LE SFIDE FUTURE SFIDE ECONOMICHE SFIDE AMBIENTALI SFIDE TERRITORIALI - Sicurezza alimentare - Variabilità dei prezzi - Crisi economica - Emissioni di gas serra - Degrado dei terreni - Qualità acqua ed aria - Habitat e Biodiversità - Vitalità zone rurali - Diversità dell agricoltura dell UE Produzione di cibo Gestione delle risorse naturali Sviluppo territoriale
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18 Due parole chiave sintetizzano gli obiettivi della nuova PAC: SOSTEGNO AL REDDITO (Competitività) BENI PUBBLICI (capacità di stare sul mercato) (remunerazione dei beni non pagati dal mercato)
19 Pagamenti diretti Francesco Calzolari
20 5 Regime piccoli agricoltori 4 Giovani agricoltori Pagamenti diretti in 6 componenti Euro / unità 6 Aiuti accoppiati volontari per determinate tipologie di produzione (art. 68) 3 - Aiuto per aree svantaggiate 2 Aiuto all inverdimento (greening) 1 - Pagamento di base Pianura Aree svantaggiate
21 Pagamento di base Il nuovo pagamento di base sarà regionalizzato e sostituirà i titoli storici I nuovi titoli come saranno assegnati? sulla base degli ettari presentati nella domanda unica al 15 maggio 2014 Requisiti: Agricoltori attivi; che hanno attivato almeno un titolo nel Gli Stati membri possono applicare il pagamento di base, comunicandolo entro il 1 agosto 2013: A livello nazionale A livello regionale (criteri non discriminatori) 21
22 Calcolo del pagamento Il pagamento di base per ettaro si calcola dividendo il massimale nazionale o regionale per ettari eligibili Il valore unitario pagamento di base massimale nazionale/ numero di titoli Per l Italia, circa 160 euro/ettaro Gradualità Fino al il pagamento diretto avverrà sulla base dei titoli storici Gradualmente dal i titoli storici verranno sostituiti dai nuovi titoli La completa sostituzione avverrà entro il
23 I titoli nel periodo transitorio Euro 100% 60% Nuovi titoli 50% 40% 30% 20% 10% Vecchi titoli
24 La Pac dopo il 2013: Il greening Luigi Villani Delle Vergini
25 Il pagamento verde - GREENING L UE si è posta ambiziosi obiettivi a livello di clima, energia e strategia per la biodiversità in linea con l agenda Europa 2020 In che modo l agricoltura, e quindi l agricoltore, rientra in questi obiettivi? La gestione del territorio è affidata principalmente all agricoltore. Per questo motivo si ritiene necessaria la concessione di un sostegno con lo scopo di incitare gli agricoltori ad adottare e a conservare sistemi e pratiche di coltivazione particolarmente indicati, al fine di conseguire obiettivi ambientali e climatici. In questo modo l agricoltore opera offrendo alla collettività un SERVIZIO PUBBLICO. Questo sostegno è il cosiddetto greening, vera novità della nuova PAC
26 Il pagamento verde - GREENING Quali gli impegni che comporta il greening? A) DIVERSIFICAZIONE COLTURALE B) MANTENIMENTO DI PRATI PERMANENTI C) AREE DI INTERESSE ECOLOGICO IMPORTANTE Per poter accedere a questo tipo di incentivi gli agricoltori dovranno provvedere a soddisfare questi tre requisiti congiuntamente
27 Il pagamento verde - GREENING A) Diversificazione colturale Obbligo alla coltivazione di almeno 3 colture diverse se queste ultime occupano una superficie >3 Ha Fanno eccezione: Superfici interamente utilizzate per la produzione di erba spontanea o seminata superfici interamente lasciate a riposo superfici interamente investite a colture sommerse (es. Riso) Nessuna delle tre colture può coprire meno del 5% della superficie totale La coltura principale non può superare il 70% della superficie totale IMPORTANTE Non vi è obbligo di rotazione colturale sulle superfici interessate
28 Il pagamento verde - GREENING Quali gli impegni che comporta il greening? B) Mantenimento di prati permanenti - Gli agricoltori mantengono a prato permanente le superfici delle loro aziende che dichiareranno come tali C) Aree di interesse ecologico Gli agricoltori devono provvedere affinchè almeno il 7% dei loro ettari ammissibili, escluse le superfici a prato permanente, sia costituito da aree di interesse ecologico quali: terreni lasciati a riposo, terrazze, elementi caratteristici del paesaggio, fasce tampone, superfici oggetto di imboschimento
29 Il pagamento verde - GREENING Diversificazione colturale Area di interesse ecologico Coltura B Coltura A Coltura C
30 Il pagamento verde - GREENING Nel concreto le misure verdi della nuova PAC trovano applicazione?
31 Il pagamento verde - GREENING Sicuramente la risposta è SI. Ma avremo situazioni in cui ciò sarà impensabile perchè il territorio non lo permette
32 Il pagamento verde - GREENING Avremo anche altre situazioni, come l Umbria, in cui il territorio ben si presta a questo tipo di politica.
33 La Pac dopo il 2013 Pagamento aggiuntivo zone svantaggiate Pagamento per i giovani agricoltori Pagamento per piccoli agricoltori Nicole Salvati
34 Pagamento aggiuntivo zone svantaggiate Riservato a aree montane e con altri handicap naturali Calcolato dividendo le disponibilità totali per gli ettari ammissibili in zone che presentano limiti naturali Pagamenti annuali per ha di SAU per compensare i costi addizionali dell agricoltura nelle aree svantaggiate Gli Stati membri hanno la facoltà di applicare il pagamento a livello regionale. Novità!! LE ZONE SVANTAGGIATE VERRANNO FINANZIATE IN MISURA MAGGIORE RISPETTO ALLE ZONE DI PIANURA 34
35 Pagamento per giovani agricoltori Beneficiari Insediamento come capo azienda nuovo o negli ultimi 5 anni < 40 anni Adeguate competenze professionali Pagamento Annuale per un periodo fino a 5 anni Importo Gli Stati membri calcolano l'importo del pagamento annuale incrementando del 25% l importo base degli aiuti
36 Regime semplificato per piccoli agricoltori Pagamento semplificato che sostituisce tutti gli altri pagamenti diretti (presentazione domanda entro il 15 ottobre 2014) Gli Stati membri fissano il livello del pagamento in un range compreso tra 500 e 1000 che resterà invariato per ogni anno per una durata di 7 anni, nel presupposto che la SAU sia compresa tra 1 e 3 ha. LA NUOVA POLITICA CONTINUERÀ A FINANZIARE I PICCOLI AGRICOLTORI
37 5 Regime piccoli agricoltori 4 Giovani agricoltori Pagamenti per piccoli agricoltori Euro / unità 6 Aiuti accoppiati volontari per determinate tipologie di produzione (art. 68) 2 Aiuto all inverdimento (greening) 1 - Pagamento di base 3 - Aiuto per aree svantaggiate Pianura Aree svantaggiate Pagamento forfettario in sostituzione di tutti gli aiuti Semplificazione amministrativa
38 La Pac dopo il 2013: Il sostegno accoppiato Chiara Riganelli
39 Sostegno volontario accoppiato OBIETTIVO Mantenere gli attuali livelli di produzione per: Produzioni economicamente vulnerabili Ragioni/problematiche economico-sociali in alcune regioni FINANZIAMENTO Pagamento annuale: Fino al 10% del plafond nazionale Per l Italia il 10% del massimale nazionale, sono circa 400 milioni di euro Quale destino per tali risorse? 39
40 Sostegno volontario accoppiato SETTORI OGGETTO DI SOSTEGNO 1. Cereali 7. Riso 13. Carne ovi-caprina 2. Semi oleosi 8. Frutta a guscio 14. Carne bovina 3. Colture proteiche 9. Patate da fecola 15. Olio di oliva 4. Legumi da granella 10. Latte 16. Bachi da seta 5. Lino 11. Prodotti lattiero caseari 17. Foraggi essiccati 19. Barbabietola da zucchero 20. Canna da zucchero e cicoria 21. Prodotti ortofrutticoli 22. Bosco ceduo a rotazione rapida 6. Canapa 12. Sementi 18. Luppolo NON è previsto l aiuto accoppiato per il TABACCO oggetto di sostegno specifico nel Reg. CE 73/2009 (Art.68) 40
41 Articolo 68 in Italia Settore (milioni euro) Vacche nutrici 24,00 Macellazione bovini Tabacco; 14.6% 27,25 Ovicaprino 10,00 Olio di oliva 9,00 Latte 40,00 Tabacco 21,50 Barbabietola 14,00 Floricolo 1,5 TOTALE 147,25 Floricolo; 1.0% Barbabietola; 9.5% Vacche nutrici; 16.3% Latte; 27.2% Olio di oliva; 6.1% Ovicaprino; 6.8% Macellazione bovini; 18.5%
42 Riformulazione dei pagamenti 10% 5% 2% 30% 3% 50% Pagamento base Greening Zone svantaggiate Giovani agricoltori Piccoli agricoltori Sostegno accopiato 42
43 Gli effetti territoriali della ridistribuzione Katia Micucci 43
44 Regionalizzazione La regionalizzazione insieme alla convergenza è uno dei principali provvedimenti di questa riforma; era attesa già da tempo ma anche molto temuta dall Italia come da molti altri vecchi Stati Membri perché non se ne conoscevano le modalità di attuazione ma la Commissione europea ha deciso che: la regionalizzazione sarà a livello nazionale tuttavia in deroga è concessa agli Stati Membri la possibilità di ricorrere ad una ridistribuzione a livello regionale Il parametro ridistributivo sarà l ammissibile ettaro di superficie
45 Regionalizzazione OBIETTIVI 1) Uniformare il Regime di Pagamento Unico in tutta l Ue 2) Rendere il sostegno più equo ed omogeneo fra gli agricoltori
46 Effetti Regionalizzazione nazionle Regioni Massimali regionali P.D SAU Censimento 2010 Valore forfettario regionale 2019 Nuove risorse 2019 Differenza massimali ha /ha PIEMONTE VALLE d'aosta LOMBARDIA LIGURIA TRENTINO ALTO ADIGE VENETO FRIULI VENEZIA GIULIA EMILIA ROMAGNA TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA ITALIA
47 Effetti Regionalizzazione nazionale Milioni di Effetti ridistributivi
48 Gli effetti aziendali Stefano Fornaci
49 Gli effetti della regionalizzazione e della riformulazione (Umbria) Caso Ubicazione Settore PD attuale Componenti PD post 2013 /ha PD post 2013 Variazione Var. % 1 pianura umbra lattiero-caseario, con prati stabili e/o rotazioni /ha I II III IV /ha /ha % 2 collina umbra girasole e grano tenero % 4 collina umbra olivicoltura % 3 pianura umbra tabacco e grano duro % 5 collina umbra chianina, foraggi e cereali % 6 collina umbra vigneto montagna umbra ovicaprini, seminativi e pascoli %
50 Nuova Pac e gli effetti per le imprese Dal primo pilastro, con l azzeramento dei titoli storici e il passaggio al valore omogeneo del sostegno, sono: penalizzate le aziende che nel periodo di riferimento erano a: tabacco, pomodoro, agrumi, latte, zootecnia intensiva, olivo, riso, grano duro e mais. favorite le aziende che nel periodo di riferimento erano a: vigneti, orticole, patate, frutta, vivai, zootecnia estensiva, foraggere, leguminose, grano tenero, orzo e cereali minori.
51 Agricoltori attivi e Tetti massimi aziendali Federico Cungi
52 Chi sono i beneficiari? Due sono le grosse modifiche apportate dalla riforma rispetto al passato: 1. Ripartire i contributi diretti solo tra gli agricoltori che possiedono i requisiti di Agricoltori Attivi 2. Introduzione dei tetti massimi aziendali capping
53 Agricoltori attivi Definizione di agricoltori attivi Persona fisica o giuridica (o loro aggregazioni) Gli agricoltori che ricevono pagamenti diretti che superano il 5% dei redditi totali ottenuti da tutte le attività economiche non agricole Esempio: 1. Agricoltore professionale: Pag. diretti = euro; redditi non agricoli = 0 Agricoltore attivo 2. Agricoltore part-time: Pag. diretti = euro; redditi non agricoli = > 5% Agricoltore attivo 3. Agricoltore part-time: Pag. diretti = euro; redditi non agricoli = < 5% Non è agricoltore attivo Tutti gli agricoltori che ricevono un pagamento diretto inferiore a
54 Tetti aziendali o capping Detrazione Da A - 20% % % % > Esclusi pagamenti della componente ecologica (greening) Correzione con il lavoro salariato: i tetti aziendali saranno calcolati sottraendo dall importo totale dei pagamenti diretti inizialmente dovuti all agricoltore, gli importi dei salari effettivamente pagati e dichiarati dagli agricoltori per l anno precedente, inclusi i contributi sociali e le tasse relative al lavoro. 54
55 Almeno per l Italia non sembra che questi due strumenti proposti dalla riforma possano avere grandi effetti sul risparmio dei fondi dedicati hai pagamenti diretti: 88,5% degli agricoltori ricevono un pagamento diretto < Sono poche le aziende che in Italia percepiscono un pagamento diretto superiore ai
56 OCM unica e misure di mercato Stefano Ciliberti
57 I due grandi problemi degli ultimi anni 1. La perdita di potere negoziale lungo la filiera CAUSE: la concentrazione dell offerta è molto inferiore alla concentrazione esistente al livello della trasformazione e della distribuzione EFFETTI: ampliamento della forbice tra prezzi alla produzione e prezzi al consumo; diminuzione del peso % del VA sul VA nazionale 2. La volatilità dei prezzi CAUSE: dinamiche evolutive del mercato globalizzato mondiale ed eliminazione delle politiche di sostegno dei prezzi dell Unione europea EFFETTO: la v. è diventata elemento strutturale del mercato agricolo mondiale ed anche europeo
58 Gli strumenti dell OCM unica OCM unica Reti di sicurezza - Forme organizzate dei produttori (OP) - Relazioni durature tra gli operatori della filiera alimentare (OI) - Relazioni contrattuali
59 Reti di sicurezza La vecchia politica dei mercati continua ad essere progressivamente smantellata. A tal proposito è confermata l abolizione: - delle quote latte dal 1 aprile 2015; - delle quote zucchero dal 1 ottobre 2015; - delle diritti di impianto dei vigneti dal 1 gennaio Reti di sicurezza Alcune misure di mercato, appositamente razionalizzate e semplificate, verranno mantenute soltanto come reti di sicurezza in caso di crisi o di turbative di mercato. Alcuni esempi: - intervento pubblico (frumento tenero, orzo, mais, riso, carne bovina, burro, latte scr.) - aiuto allo stoccaggio privato (zucch, olio d oliva, carne bov, suina, ovina e caprina, burro, latte scr.)
60 OP, OI, contratti La PAC rimane fortemente orientata al mercato e alla competitività. L OCM unica propone strumenti d integrazione orizzontale e verticale per consentire alle aziende agricole di riacquisire potere negoziale e di convivere con la volatilità dei prezzi. STRUMENTI Organizzazioni dei produttori (OP) - programmazione produzione, -adattamento alla domanda, -concentrazione dell offerta, -ottimizzazione costi di produzione Organizzazioni interprofessionali (OI) - migliorare la conoscenza e la trasparenza della produzione e del mercato, -migliorare la coordinazione dell immissione sul mercato dei prodotti, -migliorare l orientamento della produzione alle esigenze del mercato e dei consumatori accordi contrattuali scritti e negoziati da OP e OI (prezzo, volume, durata)
61 Il II pilastro della PAC: Sviluppo Rurale Eliana Fronduti
62 Sviluppo Rurale: obiettivi Obiettivi strategici: Competitività del settore agricolo Gestione sostenibile delle risorse naturali Sviluppo territoriale equilibrato delle zone rurali in tutte l UE NOVITÁ esigenze: - Ambiente - Innovazione - Mitigazione dei cambiamenti climatici
63 Sviluppo Rurale: Novità Gli obiettivi generali si concretizzano in 6 PRIORITÁ ciascuna delle quali prevede delle misure che contribuiscono alla realizzazione. Le Priorità, con le relative misure, saranno alla BASE della PROGRAMMAZIONE NAZIONALE
64 Sviluppo Rurale: Novità Soppressa l attuale struttura per assi
65 Sviluppo Rurale: Priorità 1. Trasferire le conoscenze e promuovere l innovazione in agricoltura, silvicoltura e nelle zone rurali MISURE: - Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione; - Investimenti in nuove tecnologie silvicole e nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti delle foreste;
66 Sviluppo Rurale: Priorità 2. Rafforzare la competitività di tutti i tipi di agricoltura e migliorare la produttività agricola MISURE: - Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari - Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici
67 Priorità 3. Promuovere l organizzazione della catena alimentare e la gestione del rischio in agricoltura MISURE: - Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione - Prevenzione e ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici - Costituzione di associazioni di produttori - Benessere degli animali - Gestione del rischio - Assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante - Fondi di mutualizzazione per le malattie animali e vegetali e per le emergenze ambientali - Strumento di stabilizzazione del reddito
68 Priorità 4. Ripristinare, conservare e valorizzare gli ecosistemi che dipendono dall agricoltura e dalle foreste MISURE: - Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste - Forestazione e imboschimento - Allestimento di sistemi agroforestali - Investimenti diretti ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali - Pagamenti agro-climatico-ambientali - Agricoltura biologica - Indennità Natura 2000 e indennità connesse alla direttiva quadro sulle acque
69 Sviluppo Rurale: Priorità 5. Transizione verso un economia a basso carbonio e resistente ai cambiamenti climatici nel settore agricolo, alimentare e forestale; MISURE: - Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste - Forestazione e imboschimento - Allestimento di sistemi agroforestali - Investimenti diretti ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali - Pagamenti agro-climatico-ambientali - Agricoltura biologica - Indennità Natura 2000 e indennità connesse alla direttiva quadro sulle acque
70 Sviluppo Rurale: Priorità 6. Promuovere l inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali. MISURE: - Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali - LEADER - Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese
71 Sviluppo Rurale: Sottoprogrammi tematici Per la prima volta gli Stati membri possono includere nei loro programmi di sviluppo rurale, SOTTOPROGRAMMI TEMATICI che contribuiscono alle priorità dell Unione nello sviluppo rurale, finalizzate a soddisfare esigenze specifiche. Riguardano: 1. Giovani agricoltori 2. Zone montane 3. Le filiere corte 4. Le piccole aziende
72 GRAZIE PER L ATTENZIONE! Ce.S.A.R. Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale Via del Risorgimento 3b Casalina di Deruta (Pg)
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