Schede PASSI 2018: la sicurezza domestica
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- Casimiro Micheli
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1 Azienda Sanitaria Locale di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino *** Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Schede PASSI 2018: la sicurezza domestica [Dati della sorveglianza raccolti negli anni e dati del flusso C2 Regione Piemonte anni ] Gli incidenti domestici rappresentano un problema di rilievo per la sanità pubblica: disabilità, sofferenza, calo della produttività sono alcuni degli aspetti legati a questo tema. Causa importante di morbosità e di mortalità nella maggior parte dei Paesi industrializzati, gli incidenti domestici, secondo l Organizzazione mondiale della sanità, non risparmiano nessuna fascia d età, pur concentrandosi soprattutto fra bambini e anziani. Da non sottovalutare, poi, l impatto psicologico che questo tipo d infortuni ha sulle persone, che considerano la casa come luogo sicuro per eccellenza. Secondo la definizione data dall Istituto nazionale di statistica nelle indagini multiscopo, l infortunio di tipo domestico è un incidente che presenta determinate caratteristiche: Comporta la compromissione temporanea o definitiva delle condizioni di salute di una persona, a causa di lesioni di vario tipo, Accade indipendentemente dalla volontà umana, Avviene in un abitazione, intesa come l insieme dell appartamento vero e proprio e di eventuali estensioni esterne (balconi, giardino, garage, cantina, scala, etc.). La sorveglianza Passi rileva la consapevolezza del rischio di incidente domestico, cioè il primo movente per ridurre i fattori di rischio ambientali e comportamentali. A partire dal 2012 PASSI misura inoltre la percentuale di incidenti in casa per cui è stato necessario il ricorso al medico di famiglia, al pronto soccorso o all ospedale. In questa sintetica analisi locale, le informazioni della Sorveglianza PASSI sono state integrate con i dati di accesso al Pronto Soccorso della Regione Piemonte (flusso C2 anni ). Quanti hanno subito un infortunio domestico per il quale son dovuti ricorrere al medico di famiglia, al pronto soccorso o all ospedale? Nel triennio il 40 degli intervistati dal sistema di sorveglianza PASSI ha riferito di aver avuto un incidente domestico che ha richiesto cure mediche di qualunque tipo. A livello regionale, i dati del flusso C2 mostrano un tasso di accesso al pronto soccorso per incidente domestico pari al 35 nel 2014, in lieve riduzione nell anno successivo (34,3 ). La situazione locale è più grave: i dati aziendali mostrano, nel 2014, un tasso medio di accesso del 52,3, con forti differenze riguardo ai gruppi d età. La situazione rimane superiore alla media regionale anche nel 2015, con un tasso del 48,6. 1
2 ID per 1000 abitanti per 1000 abitanti in fascia età tassi di accesso ASL TO5 vs Piemonte 120,00 100,00 80,00 60,00 40, ,00 0, > >75 piemonte aslto5 tassi d'accesso ASL TO5 - bambini 140,00 120,00 100,00 80,00 60,00 40,00 20,00 0,00 M F M F M F M F 0-12m 1-4aa 5-9aa 10-14aa Il problema si concentra attorno a due classi di età, quella pediatrica (fra 0 e 14 anni) e fra gli anziani di età pari o superiore a 75 anni. Qual è la percezione del rischio di subire un infortunio domestico? La consapevolezza del rischio domestico è un determinante fondamentale degli eventi. Nei bambini, un elemento protettivo importante è rappresentato dalla convinzione dei genitori che l incidente domestico sia prevenibile (con un OR pari a 0.61; p = 0.027): un approccio fatalistico agli eventi costituisce, dunque, un rischio (Santagati 2016). La sorveglianza PASSI ha rilevato, nel triennio , una notevole differenza fra la consapevolezza media nazionale (pur bassa, solo il 6,5% degli intervistati) e quella registrata nell ASL TO5, che è mediamente pari al 2%. Tutta la regione Piemonte si situa, in quanto a consapevolezza, significativamente sotto la media nazionale (5,2 vs 6,5%). 2
3 Figura 1. Consapevolezza del rischio di infortunio domestico per regione di residenza. Italia Figura 2. Consapevolezza del rischio di infortunio domestico per caratteristiche sociodemografiche e stime di popolazione. Italia A livello locale, l esiguità campionaria non permette analisi per sottogruppi, ma a livello nazionale tendono ad avere una migliore percezione del rischio di incidente domestico le donne rispetto agli uomini, gli adulti/anziani rispetto ai più giovani, chi ha difficoltà economiche e chi convive con i soggetti effettivamente a maggior rischio. Quali sono i fattori di rischio prevenibili? Oltre alla percezione del rischio, sono stati individuati altri fattori di rischio, di tipo strutturale e comportamentale. All origine degli incidenti domestici si ipotizzano, in generale, quattro fattori principali (Ministero della Salute 2014): alcune caratteristiche strutturali dell abitazione (componente statico abitativa, cioè scale, pavimenti etc. e arredamento); alcuni comportamenti (utilizzo improprio di apparecchiature e utensili, scarsa percezione dei rischi, sottovalutazione dei pericoli etc.); particolari condizioni di salute (disabilità, patologie croniche etc.); tutte quelle condizioni di rischio non facilmente individuabili, ma che risultano presenti all interno di un abitazione o che sono parte integrante degli stili e delle abitudini di vita (ad esempio presenza 3
4 di piante ornamentali tossiche, detersivi, cosmetici, medicinali, uso di farmaci, consumo di alcol, presenza di amianto o radon nei materiali usati nelle abitazioni). Secondo Camilloni L et al (2011), le condizioni di scarsa illuminazione delle stanze e la ridotta capacità visiva sono un fattore di rischio importante per l anziano (quintuplicando il rischio di incidente domestico), come pure uno stato emotivo e psicologico instabile (anche in questo caso con OR 4.96; IC 95% )). Un buon livello di attività fisica e la possibilità di dedicarsi in prima persona alle faccende domestiche sono, invece, fattori protettivi. Le donne sono a maggior rischio degli uomini (RR 2.0; p = 0.01), così come lo è ogni ora aggiuntiva di lavoro domestico (RR 1.009; p = 0.01 per giovani e adulti), l insoddisfazione per il proprio status economico (RR 1.2; p = 0.01) e vivere da soli (RR 1.5; p = 0.01 per giovani e adulti. RR 1.2; p = 0.02 per le persone più anziane). Le azioni possibili Come abbiamo già visto, la consapevolezza del rischio fra gli abitanti della ASL TO5 è molto bassa e questo può essere spiegato anche dalla scarsa informazione in merito: solo il 30% degli intervistati dichiara di aver ricevuto, nell anno precedente l intervista, qualche informazione in merito. Nella stragrande maggioranza dei casi essa deriva da mass media o da opuscoli informativi vari; nell 8% dei casi l attenzione sulla possibilità d incidente domestico è risvegliata dai tecnici addetti alla manutenzione e solo il 3,5% di quanti hanno ricevuto informazioni dichiara, come propria fonte, il medico di fiducia o altro personale sanitario. Fra le famiglie con bambini è dimostrata l efficacia d interventi di educazione sanitaria volti a migliorare la consapevolezza del rischio e questi sono tanto più efficaci quanto più il messaggio è trasmesso personalmente e al domicilio (RR 0.75; IC 95% in Kendrick D 2014), mentre non abbiamo ancora evidenze sufficienti a sostenere gli interventi scolastici diretti ai bambini (Orton E 2016). I progetti di promozione dell attività fisica sono efficaci e riducono significativamente il rischio di caduta fra le persone anziane (RR 0.34; IC 95% ), così come gli interventi strutturali per la sicurezza domestica (RR 0.88; IC 95% ), mentre sembra meno utile la semplice educazione sanitaria dei soggetti a rischio (Gillespie LD 2015). Conclusioni Possiamo affermare che gli incidenti domestici rappresentano, anche nell ASL TO5, un importante problema di salute pubblica, che colpisce soprattutto le fasce estreme della vita e che rappresenta un costo sanitario rilevante. Esistono margini di miglioramento degni d intervento specifico, consapevoli del fatto che le azioni più efficaci sono quelle che possono essere condotte direttamente a casa delle persone, con una relazione personale diretta fra operatore sanitario e utente, associata ad interventi strutturali mirati. Bibliografia ***** Camilloni L, Farchi S, Rossi PG, et al. A case-control study on risk factors of domestic accidents in an elderly population. International Journal of Injury Control and Safety Promotion 2011; 18(4): Gillespie LD, Robertson MC, Gillespie WJ, et al. Intervention for preventing falls in older people living in the community. Cochrane Database of Systematic Reviews 2012, Issue 9. Art. N. CD Kendrick D, Young B, Mason-Jones AJ, et al. Home safety education and provision of safety equipment for injury prevention. Cochrane Database of Systematic Reviews 2012, Issue 9. Art. N. CD
5 Ministero della Salute. Le cause degli incidenti domestici. In. Sicurezza negli ambienti domestici. Ed nu=incidenti Orton E, Whitehead J, Mhizha-Murira, et al. School based education programmes for the prevention of unintentional injuries in children and young people. Cochrane Database of Systematic Reviews 2016, Issue 12. Art. N. CD Santagati G, Vezzosi L, Angelillo AF. Unintentional injuries in children up to six years of age and related parental knowledge, attitudes and behaviour in Italy. The Journal of pediatrics 2016; 177:
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