REPORT OPERAZIONI SULL A MIANTO IN REGIONE LAZIO

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1 REPORT OPERAZIONI SULL A MIANTO IN REGIONE LAZIO (ART.9 LEGGE 257/1992) ANNO 2007 a cura di: Centro Regionale Amianto Laboratorio Igiene Industriale Dipartimento di Prevenzione AUSL VITERBO

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3 INDICE o Introduzione o Note metodologiche - Applicativo o Risultati o Discussione o Considerazioni conclusive Figure (1 6) Tabelle ( 1-12) 2

4 INTRODUZIONE L articolo 9 della L.257/92 dispone che le imprese che utilizzano amianto, direttamente o indirettamente, nei processi produttivi, o che svolgono attività di smaltimento o di bonifica dell'amianto, inviino annualmente alle Regioni, alle province autonome di Trento e di Bolzano e alle unità sanitarie locali nel cui ambito di competenza sono situati gli stabilimenti o si svolgono le attività dell'impresa, una relazione che indichi: a) i tipi e i quantitativi di amianto utilizzati e dei rifiuti di amianto che sono oggetto dell'attività di smaltimento o di bonifica; b) le attività svolte, i procedimenti applicati, il numero e i dati anagrafici degli addetti, il carattere e la durata delle loro attività e le esposizioni all'amianto alle quali sono stati sottoposti; c) le caratteristiche degli eventuali prodotti contenenti amianto; d) le misure adottate o in via di adozione ai fini della tutela della salute dei lavoratori e della tutela dell'ambiente. Il punto 2 della Circ /93 specifica che le imprese devono inviare le relazioni entro il 28 febbraio di ogni anno successivo all'anno solare di riferimento, anche se a tale data hanno cessato le attività soggette all'obbligo di relazione. Il primo capoverso dell articolo 9 non è chiaro in quanto la stessa legge non definisce il significato dei termini uso diretto ed indiretto : esistono interpretazioni diverse ed il rispetto delle disposizioni dell art.9, risulta ancora molto parziale rispetto alla totalità delle attività produttive ancora soggette all obbligo di notifica annuale. Il contenuto delle relazioni riveste una particolare importanza per l attività di sorveglianza di lavorazioni, di attuali esposti ad amianto e dell ambiente. Le relazioni ex art.9 permettono dei controlli incrociati con i piani di lavoro ex art.256, comma 2 D.Lgs 81/2008 e con il catasto dei rifiuti. Le comunicazioni inviate con le relazioni sono spesso pesantemente disattese perché mancano di informazioni basilari. Il Laboratorio di Igiene Industriale/Centro Regionale Amianto, in collaborazione con il Dipartimento Sociale Direzione Regionale Tutela della Salute e Sistema Sanitario Regionale Area Prevenzione, Sicurezza Luoghi di Lavoro 4V-19 ha elaborato i dati desunti dalle relazioni dell'ex art. 9 della Legge n. 257/92, pervenute alla Regione Lazio per l anno NOTE METODOLOGICHE Questo report ha lo scopo di rendere utilizzabili le informazioni ricavate dalle relazioni cartacee, ex art.9 legge 257/92 compilate ed inviate dalle aziende adempienti alla Regione Lazio nell anno Applicativo I dati sono stati inseriti in apposito applicativo di registrazione, predisposto per creare vari archivi (riferiti a dati regionali e provinciali) che possono interagire tra loro, potendo in tal modo fornire informazioni come l anagrafica delle aziende, il numero di interventi, la tipologia di amianto friabile o compatto, i Kg di amianto bonificati o 3

5 trasportati, l elenco completo degli addetti con specifici indicatori di esposizione, come le ore lavorative. Questo permette di effettuare un analisi, con diversi livelli di completezza, su: interventi esposizione quantità considerando le ditte bonificatrici, trasportatrici, di stoccaggio e le discariche. (L applicativo potrà essere fornito a richiesta ai Servizi che intendono usarlo per elaborazioni territoriali e, in prospettiva, per l elaborazione delle notifiche relative ad anni successivi o precedenti. L applicativo lavora in ambiente client server e prevede la memorizzazione dei dati, sul lato client,in SQL Server). È prevista la registrazione dei dati, in tabelle distinte, di: Bonifiche; Discariche; Operatori; Trasportatori; Elenco delle bonifiche effettuate con l indicazione della ditta, della discarica e del trasportatore. Ciò rende possibile ricercare i dati della singola bonifica operando su uno qualsiasi dei campi, nonché effettuare delle query specifiche per l analisi dei dati. Non ci sono limiti al numero di operatori che possono contemporaneamente operare sui dati. E possibile operare in più sedi operative e ciascun operatore potrà avere una propria password ed una user-id per poter accedere agli archivi. Questo report presenta diverse tabelle riassuntive che evidenziano i risultati ottenuti dall elaborazione dei dati. 4

6 RISULTATI Dal contenuto delle relazioni presentate sono state calcolate alcune variabili, come il numero di ditte, il quantitativo complessivo, in tonnellate, dei materiali contenenti amianto (MCA) movimentati nel Lazio nell anno 2007, riassunte in tabelle e figure. I quantitativi sono stati suddivisi tra amianto in matrice compatta e friabile. E stata condotta un analisi su 86 relazioni (Figura 1) notificate da ditte che hanno svolto mansioni di manutenzione o incapsulamento (n.7), rimozione (n.83), trasporto (n.28), stoccaggio (n.2) e smaltimento - le discariche - (n.8). Si può notare come una medesima relazione possa contenere informazioni riguardanti più tipologie di attività con MCA svolte dalla medesima ditta. Infatti 3 ditte di rimozione si sono occupate anche di incapsulamento e di trasporto; altre 26 ditte sono state impegnate sia nella rimozione che nel trasporto e solo 54 hanno svolto esclusivamente rimozione. Fra le ditte di manutenzione, solo una relazione appartiene a una ditta che ha svolto esclusivamente interventi di bonifica con incapsulamento, mentre altre 6 riguardano ditte che hanno eseguito anche rimozione o trasporto. Per quel che concerne le ditte trasportatrici, solo 5 sono le relazioni presentate da ditte intervenute solo nel trasporto, mentre le altre 23 appartengono a ditte che hanno anche rimosso amianto. Nella Figura 2 è riportato un diagramma a flusso analogo a quello di Figura 1, in cui, però, è preso in esame il numero di ditte che sono intervenute e di cui, per alcune, si ha notizia in maniera indiretta, grazie al fatto di venire citate in relazioni redatte da altre ditte. In particolar modo, si può notare come vi sia un aumento da 83 a 86 ditte di rimozione, in quanto di 3 ditte si è avuta notizia solo dalla ditta trasportatrice, non avendo fornito regolare documentazione. I trasportatori sono 35 (non 28), poichè 7 ditte sono citate nelle relazioni delle ditte di rimozione che hanno servito; infine, per le ditte di smaltimento si può notare un incremento da 4 a 8 poiché 3 sono state citate dalla specifica ditta di rimozione ed 1 dalla ditta trasportatrice. Le discariche citate sarebbero 16, perché altre 8 sono localizzate fuori Regione. A queste si aggiunge una ditta non classificabile, che non ha presentato relazione, ma è stata citata da una ditta trasportatrice. Nel 2007 risultano in totale interventi di rimozione di amianto nel Lazio (Tabella 1), di cui il 76% a Roma e soltanto lo 0,9% a Rieti; questi interventi hanno portato alla rimozione di tonnellate di amianto di cui 7.692,9 in matrice compatta e 232,1 in matrice friabile. A Roma è stato rimosso il 64,4% di compatto e a Rieti solo l 1,2%; a Roma il 95.4% di friabile e a Rieti neanche un Kg. I valori di amianto totale rimosso per provincia riflettono un pò l andamento dell amianto in matrice compatta, dato che il friabile influisce poco sui quantitativi totali rimossi (solo per il 2,9% del totale). La distribuzione percentuale dell amianto totale rimosso nelle 5 province laziali nel 2007 è riportata nel grafico a torta in Figura 3, mentre in Figura 4 è riportato l istogramma delle quantità di amianto provenienti dalle province esaminate. In Tabella 2 sono riportate le ditte (n.36, pari al 41.4% delle ditte di rimozione), che hanno svolto interventi sul friabile nel Lazio. Il maggior numero di ditte operanti sul 5

7 friabile si è registrato a Roma (n.21), mentre il minor numero a Viterbo (4 ditte) e nessuna ditta a Rieti. In Tabella 3 sono riportati i valori del numero di addetti impiegati nella rimozione e manutenzione e il numero di ore di lavoro con l amianto. Risultano 407 operatori operanti con l amianto nel 2007, cumulando un totale di ore di lavoro con un range che va da 1,0 a 1509 ore. Dei 407 operatori citati ben 256 (il 62,9% del totale) sono italiani e 124 (il 30,5% del totale) sono stranieri (indicazione desunta dal nominativo e dalla nascita); esiste una quota di 27 addetti senza dati anagrafici non collocati nei due gruppi. In Tabella 4 sono riportati gli interventi distinti per provincia e per quantità di amianto rimossa. Si è deciso di prendere in esame 5 fasce: A) Quantità rimossa < 1t; B) 1t Quantità rimossa < 5t; C) 5t Quantità rimossa < 10t; D) 10t Quantità rimossa < 30t; E) Quantità rimossa 30t. Nel Lazio persiste un andamento inversamente proporzionale tra il numero di interventi eseguiti e la quantità di amianto rimosso per intervento; infatti, il maggior numero di interventi (n.1.441) appartiene alla fascia A, mentre il minor numero di interventi (n.30) rientra nella fascia E. In Figura 5 è riportata la distribuzione percentuale dei 2527 interventi nelle 5 province nell anno Prevale Roma con il 76% seguita da Latina con l 8% ed in coda Rieti con lo 0,9%. In Tabella 5 si trovano gli addetti impiegati, distinguendoli in 4 fasce ossia: A1) 1 N addetti < 10; B1) 10 N addetti < 20; C1) 20 N addetti < 30; D1) 30 N addetti 60. Il maggior numero di ditte (n. 83) ha segnalato un basso numero di dipendenti impiegati e rientra nella fascia A1, mentre nelle fasce C1 e D1 non esistono operatori. In Tabella 6 è riportato il numero di interventi, suddivisi per provincia, di incapsulamento. Risulta che nel Lazio in totale nel 2007 vi sono stati 13 interventi di incapsulamento, di cui il maggior numero (n.10) a Roma. Le province di Latina e Frosinone non sono state affatto interessate da questo tipo di trattamenti su materiali contenenti amianto. I tempi di lavoro dichiarato per gli addetti all incapsulamento che hanno svolto anche rimozione sono stati conteggiati precedentemente. Per quanto riguarda il trasporto del materiale contenente amianto rimosso nel 2007 nel Lazio, si hanno notizie di 35 ditte che hanno svolto questo servizio. Di queste 5 hanno svolto esclusivamente questa attività, mentre le altre 30 hanno la doppia attività di 6

8 trasporto e di bonifica: alcune hanno trasportato solo ciò che hanno rimosso esse stesse, mentre altre hanno trasportato anche materiale rimosso da altre. Quelle ditte di trasporto, che hanno trasportato in discarica o presso ditte di stoccaggio il materiale rimosso, talvolta hanno indicato chi ha effettuato la bonifica e i siti di provenienza, permettendo di avere notizia di ditte che non hanno consegnato alcuna relazione. In Tabella 7 a) è riportata la distribuzione delle ditte di trasporto in base alla provincia di provenienza del materiale che hanno trattato. Il maggior numero di ditte ha effettuato trasporti di materiale proveniente dalla provincia di Roma (n.31). Si noti come il totale non corrisponda alla somma dei numeri di ditte operanti nelle province considerate, poiché una stessa ditta di trasporto può essere intervenuta su province diverse. In Tabella 7 b) è riportato un confronto tra le quantità di amianto rimosso e le quantità trasportate provenienti dalle 5 Province laziali nel Solo del 47,8% dell amianto rimosso si conosce chi ha effettuato il trasporto. Prendendo in esame separatamente le 5 Province laziali, si hanno informazioni più dettagliate per Viterbo (77,4%), mentre scarse sono le informazioni a riguardo per la provincia di Frosinone (21,4%). Questa discrepanza tra le quantità rimosse e trasportate è dovuta ad una carenza di informazioni riguardo il trasportatore. Infatti, pochissime ditte hanno esplicitato questa informazione. Inoltre, 7 ditte trasportatrici citate nelle relazioni di alcune ditte di bonifica non hanno presentato la propria relazione. In riferimento alle ditte di stoccaggio, ci sono pervenute 2 relazioni di altrettante ditte che hanno avuto in deposito materiale rimosso da altre ditte. In Tabella 8 sono riportate le quantità di amianto in matrice compatta, friabile e totale, che sono state depositate presso queste due ditte e provenienti soltanto da due province del Lazio (Roma e Viterbo), che sono state interessate da rimozione di materiale depositato non immediatamente in discarica. Si può notare che la maggior parte dell amianto depositato (96%) è in matrice compatta. Per nessuna delle quantità stoccate si è potuto risalire alla ditta bonificatrice. Al numero di esposti ad amianto precedentemente indicato si devono anche aggiungere altri 2 nominativi, italiani, con 30 ore di lavoro ciascuno. Per una delle due ditte non si conoscono gli operatori impiegati. Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto, sono state utilizzate 16 discariche (considerandone 8 fuori Regione); delle 8 utilizzate nella Regione Lazio, solo 4 hanno consegnato la relazione, mentre le altre 4 sono indicate dalla ditta di rimozione o dal trasportatore. In Tabella 9 a) sono riportate le province in cui sono situate le discariche di cui sopra. Si può notare come solo 8 sono situate nel Lazio, mentre le altre 8 in altre province italiane (CE, FI, TR, MI, VR, VE). Ciò segnala una rilevante movimentazione di amianto dalla regione Lazio verso altre destinazioni. In Tabella 9 b) sono messe a confronto le quantità di amianto depositate in discariche, con quelle rimosse e trasportate. Si può notare come si abbia notizia, circa il luogo dello smaltimento, soltanto per il 21,3% del quantitativo di cui è stato dichiarato il trasporto e del 10,2% di quello di cui è stata dichiarata la rimozione. Questo dato dimostra come le relazioni delle ditte di rimozione siano carenti di informazioni riguardo sia la ditta di trasporto che di quelle relative allo smaltimento. Informazioni più dettagliate, riguardo la destinazione finale del materiale trasportato, si hanno per l amianto proveniente dalla provincia di Latina (48,3%), mentre scarse sono quelle riguardo la destinazione del materiale trasportato e proveniente dalla provincia di Viterbo (10,2%). Rapportando il quantitativo di amianto afferente alle discariche a quello rimosso, si nota che la percentuale di informazioni maggiori, circa la destinazione finale rispetto ai quantitativi 7

9 rimossi, si hanno per Rieti (15,1%), mentre scarse sono le notizie per Viterbo (8%). Infine, confrontando i dati ricavati dalle relazioni consegnate dalle ditte di smaltimento, con quelli dedotti dalle relazioni di ditte di trasporto, si può notare che in un caso i quantitativi desunti dalle relazione delle ditte sono uguali a quelli dichiarati dalla discarica. Questo può essere dovuto, in parte, all incompletezza dei dati pervenuti e, in parte, al fatto che probabilmente anche le discariche che hanno consegnato la relazione possono aver smaltito materiale proveniente da altre regioni. Le Tabelle 10 e 11 sono riassuntive della situazione che si è delineata analizzando i dati a disposizione. In particolar modo, in Tabella 10 sono elencati i nominativi delle ditte di rimozione con indicato il comune in cui esse hanno sede legale. E stata, inoltre, specificata una sigla che si riferisce al tipo di attività svolta (R = rimozione; M = manutenzione, T = trasporto, S = stoccaggio), la provincia dove è stata eseguita la rimozione, il numero di interventi di rimozione, la quantità di amianto rimossa espressa in Kg, ed un codice monoletterale che definisce il grado di incompletezza delle informazioni inerenti ciascuna ditta. Le sigle usate a tal proposito raggruppano una serie di casi di carenza di informazioni su varie caratteristiche: A) Quantità: - viene specificata la quantità totale rimossa per provincia, ma non per ogni cantiere; - non è indicata la quantità. B) Addetti: - non è riportato il numero di addetti; - non è specificata l identità degli addetti; - non sono indicati i dati anagrafici o la residenza. C) Tempo di esposizione: - non è riportato il tempo di esposizione; - è indicato il numero di giorni lavorativi, ma non è specificato il numero di ore di esposizione; - è data l esposizione totale, ma non quella per ogni singolo addetto. D) Interventi: - non si conosce il numero di interventi; - non si conosce il luogo dell intervento. E) Trasportatore: - non è indicato il trasportatore; - sono indicate più ditte di trasporto, ma non si conosce la quantità trasportata da ciascuna di esse. F) Discarica: - non è indicata; - sono indicate più ditte di smaltimento, ma non si conosce la quantità depositata in ciascuna di esse. G) Relazione non pervenuta. H) Manca il riferimento alla ditta di rimozione. In Tabella 11 sono riportate delle informazioni analoghe per le ditte che non hanno eseguito rimozione, ma solo trasporto (T), manutenzione (incapsulamento, confinamento) (M), stoccaggio (S), smaltimento in discarica (D). 8

10 DISCUSSIONE Dall analisi delle informazioni contenute nelle notifiche pervenute alla Regione Lazio per le attività con amianto realizzate nel 2007 sono risultate notevoli criticità, e in particolare: Per i codici CER (Codice Europeo Rifiuti), si è considerato amianto in matrice compatta quello indicato con il codice , (materiali da costruzione contenenti amianto), mentre i codici (materiali isolanti contenenti amianto), (altri materiali isolanti contenenti e costituiti da sostanze pericolose), (altri materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci e ) e (apparecchiature fuori uso, contenenti amianto in fibre libere) si sono considerati indicativi di amianto in matrice friabile. Per le ditte che non hanno consegnato la relazione, ma di cui si hanno notizie da parte della ditta che ha effettuato trasporto, i dati sui quantitativi sono limitati a quelli forniti dalla relazione della ditta trasportatrice. Nel conteggiare il numero di operatori si è proceduto considerando una sola volta quelli che hanno lavorato per ditte di bonifica diverse. Talvolta, però, i dati anagrafici specificati dalle diverse ditte non erano coincidenti, a causa di imprecisioni riportate sulle relazioni. La distinzione tra il numero di addetti italiani e non, si è basata sul luogo di nascita. Non è stato possibile inserire 27 addetti nei due gruppi italiani/stranieri perché privi di luogo di nascita E stato calcolato il numero totale di interventi (2.527) che le 86 ditte hanno effettuato per rimuovere le t totali di amianto bonificato. La media del numero di interventi per ogni addetto è pari a 6,2 (4,6 nel 2006) interventi per addetto, mentre la media della quantità in tonnellate rimossa per addetto corrisponde a 19,5 (18,6 nel 2006). Per una ditta che ha residenza nel Lazio, ma ha fatto interventi fuori regione, sono state considerati solo gli addetti ed il tempo di lavoro dichiarato, ma non le quantità di MCA in gioco. I 407 operatori che hanno operato con l amianto hanno accumulato un totale di ore di lavoro; la media del numero di ore di lavoro per addetto è pari a 182, la media del numero di ore per intervento è 29.3 (quasi 60 nel 2006), mentre la media delle tonnellate di amianto rimosse per ora di lavoro è 0,11. Per alcune ditte si è dovuto ricorrere ad un calcolo medio delle ore di lavoro per ciascun operatore, avendo a disposizione soltanto il totale delle ore e il numero di operatori. In altri casi il tempo di lavoro non è stato espresso in ore, ma in giorni lavorativi. In tal caso si è assunto che ogni giorno lavorativo di ogni operatore fosse di sei ore e che ogni addetto avesse partecipato a tutti gli interventi. 9

11 Il rapporto tra le ore totali di lavoro e il numero totale di interventi di rimozione è pari a 29,3 vale a dire circa la metà del valore riscontrato nel 2006 (59,8). Ciò potrebbe far pensare ad una maggiore accuratezza con cui sono state eseguite le procedure di rimozione. Il rapporto tra le quantità totali di amianto rimosso e il numero di interventi di rimozione è pari a 3,1 tonnellate/intervento (inferiore al 2006 che corrispondeva al 4 t). Gli interventi di incapsulamento dichiarati sono numericamente irrisori (13) rispetto a quelli di rimozione. Questo potrebbe essere dipeso dal cattivo stato di conservazione dei materiali contenenti amianto o dal fatto che si è preferito in molti casi rimuovere piuttosto che arginare il problema con interventi di stabilizzazione. Si tenga presente che i dati riferiti agli interventi sono stati ricavabili per tutte quelle ditte che in maniera dettagliata hanno indicato il quantitativo rimosso in ogni intervento. Per quelle ditte, invece, che hanno fornito un elenco dei cantieri bonificati e un valore complessivo della quantità di amianto rimossa, si è reso necessario procedere calcolando una media delle tonnellate rimosse per ogni intervento e tutti gli interventi sono stati classificati nella fascia in cui era compresa la media calcolata. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE L analisi delle informazioni contenute nelle relazioni ex art.9 della legge 257/1992 pervenute per l anno 2007, evidenziano e confermano quello che è stato riscontrato negli anni precedenti: la problematica amianto nella Regione Lazio rappresenta una grossa realtà, sia dal punto di vista quantitativo (circa tonnellate smaltite, circa 90 aziende con oltre 400 addetti coinvolti) che dal punto di vista della Sanità Pubblica (oltre 2500 interventi di rimozione di amianto in tutta la Regione). Si sottolinea la necessità di una revisione di questo strumento informativo che attualmente (per vari motivi) non permette di tenere sotto controllo le varie attività legate all amianto (specie per quanto riguarda le discariche). Infatti dall elaborazione delle informazioni contenute nelle notifiche esaminate, appaiono indiscutibilmente gravi lacune (evasione della notifica, carenze ed imprecisioni nel fornire i dati ) e si evidenzia la necessità di ulteriori informazioni, non contemplate nel modello di relazione, che invece potrebbero essere utili per gestire al meglio la presenza di MCA (come la conoscenza dell attività svolta, o in svolgimento, nelle strutture da bonificare). ll valore di questa nota, riteniamo sia appunto quello di fornire un contributo per affinare gli strumenti di verifica sull operato delle aziende che operano nel campo della bonifica e dello smaltimento dell amianto ancora presente negli edifici e negli impianti situati nella Regione Lazio, anche alla luce delle notevoli quantità di MCA che risultano essere ancora presenti sul territorio, che la mappatura ai sensi del DM 101/2003, attualmente in corso di svolgimento per gli edifici e gli impianti pubblici o aperti al 10

12 pubblico, dovrebbe definire e descrivere (vedi -> MAPPATURA REGIONALE AMIANTO). Alcune considerazioni sono da enfatizzare sui termini generali del fenomeno nel Lazio come appaiono dall analisi: - i materiali con amianto in matrice friabile sono solo una piccola quota dei materiali su cui si interviene: 3% del totale dei MCA rimossi; - gli interventi sono in prevalenza su piccole quantità: per il 57% si interviene su quantità inferiori alla tonnellata di materiale; - ditte di bonifica di piccole dimensioni: l 81% ha meno di 10 dipendenti; - è aumentato il numero di ditte di rimozione che fanno anche trasporto; - a Roma avvengono oltre il 76% degli interventi (73% nel 2006) - aumentata la percentuale di trasporto del materiale rimosso dal 39% del 2006 al 48% (aumentato anche nelle province di RM, VT, LT, FR mentre è diminuito in provincia di Rieti); - nel 2007 ci sono 201 addetti nuovi e soltanto 4 sono presenti in questa attività dal 2003 al Al contrario altre considerazioni rafforzano la percezione di un processo ancora non ben descritto e con una elevata elusione della notifica: - per solo il 48% dei MCA rimossi si ha notizia sul trasporto; - la destinazione finale dichiarata per alcune tonnellate di MCA rimossi è ancora lo stoccaggio provvisorio; - l impegno orario/medio/annuo dichiarato per gli addetti arriva a 182 ore/anno (nel 2006 era 280) e presenta grandi disomogeneità relativamente alle quantità di MCA interessate per unità di tempo; - mancano dati solidi e reali che descrivano i livelli di esposizione a fibre di amianto per gli addetti al trattamento dell amianto, poiché nelle notifiche viene dichiarata sempre una esposizione assolutamente risibile; - incongruenza tra la quantità ricevuta (desunta dalle ditte trasportatrici) e quella dichiarata dalla discarica; - soltanto per il 21% dei MCA trasportati si hanno informazioni del loro arrivo in discarica (il 10,2% del rimosso) mentre nel 2006 il 41% del trasportato e il 16% del rimosso. Queste le principali criticità che si possono rilevare da un primo esame delle notifiche pervenute alla nostra osservazione che offriamo ai soggetti interessati. In primis ai Servizi Territoriali di Prevenzione, che vigilano sulla corretta esecuzione degli interventi sui MCA e per il quali, vogliamo sottolineare, questa attività rappresenta un carico di lavoro non indifferente (circa 2500 Piani di Lavoro per il 2006, ex art.256, comma 2, D.Lgs 81/2008, da esaminare e controllare per i 12 Servizi Presal delle AA.SS.LL. regionali) (*), ma anche agli organi di programmazione della Regione Lazio, che dovrebbero avere a disposizione dati certi e completi per definire e pianificare le esigenze del territorio ai fini di un più corretto e sicuro piano di protezione e prevenzione dai rischi derivanti dall amianto. 11

13 Nota bene: (*) Dall esame dei dati regionali sulle attività svolte dai Servizi Presal del Lazio, si evince che i piani di lavoro esaminati sono stati 3333 per il 2007, con una differenza di oltre il 25% in meno delle attività notificate) In ultimo viene presentato (Figura 6) il confronto tra le notifiche analizzate nell ultimo quadriennio 2004 /2007 (consultabili sul sito per tipologia di attività, che mostra una certa stabilità del fenomeno, visto dal punto di vista delle relazioni presentate. In Tabella 12 sono messi a confronto per lo stesso periodo i dati analitici desunti dall analisi dei singoli anni, che confermano le criticità evidenziate per i dati del

14 Figura 1 Diagramma illustrativo delle relazioni ex-art.9 L.257/92 relative alle attività effettuate nel 2007 pervenute alla Regione Lazio Figura 2 Lazio: Diagramma delle ditte intervenute nel 2007 nel sui MCA 13

15 Tabella 1 Lazio: interventi e quantità di amianto per provincia (2007) PROVINCE FR LT RI RM VT LAZIO INTERVENTI COMPATTO 617, ,8 93,2 4957,7 837, ,9 QUANTITA (t) FRIABILE 3,1 5, ,6 2,0 232,1 TOTALE 620,9 1192,2 93,2 5179,3 839, Figura 3 Lazio: Percentuali sul totale dei materiali contenenti amianto rimossi nel per provincia (2007) RM 65,4% FR LT RI RM VT RI 1,2% LT 15,0% FR 7,8% VT 10,6% 14

16 Figura 4 Lazio: quantità di amianto rimosso (2007) per provincia e per tipologia Tabella 2 Lazio: Ditte che hanno rimosso amianto friabile nel 2007 per provincia di attività PROVINCE FR LT RI RM VT LAZIO N DITTE

17 Tabella 3 Lavoratori addetti nella fase di rimozione e ore lavorative effettuate(2007) LAZIO N ADDETTI ITALIANI 256 (62,9%) MANCANO INFORMAZIONI STRANIERI 27 (6,6 %) 124 (30,5%) N ORE LAVORO Totale: (1<ore/adt.<1509) 407 Tabella 4 Interventi di rimozione distribuiti per provincia e quantità di MCA rimossa (2007) PROVINCE QUANTITA RIMOSSA(t)* A < 1 B 1-5 C 5-10 D E TOTALE FR LT RI RM VT LAZIO * I range di quantità rimossa riferiti alle fasce B, C, D includono l estremo inferiore dell intervallo. 16

18 Figura 5 Lazio (2007): Percentuale interventi di bonifica per provincia sul totale di 2527 FR LT RI RM VT RM 76,0% RI 0,9% LT 8,0% FR 7,5% VT 7,6% Tabella 5 - Ditte di rimozione,trasporto e manutenzione divise per fasce di addetti (2007) ADDETTI * A B C D N DITTE ** * Per le fasce A1, B1, C1, l estremo inferiore è incluso nell intervallo, mentre l estremo superiore è escluso. Per la fascia D1 sia l estremo inferiore che quello superiore sono inclusi nel range. ** Sommando il numero di ditte suddivise in fasce di numero di addetti, non si ottiene 103, cioè il numero delle ditte pervenute, a causa dell impossibilità di stabilire il numero di addetti per 7 ditte che non hanno inviato informazioni Tabella 6 Lazio (2007): interventi di incapsulamento risultanti per provincia PROVINCE FR LT RI RM VT LAZIO N INTERVENTI 0 (0,0%) 0 (0.0%) 1 (7,7%) 10 (76,9%) 2 13 (15,4%) 17

19 Tabella 7 (a - b) a) Ditte di trasporto suddivise in base alla provincia di provenienza del materiale rimosso (2007) PROVINCE FR LT RI RM VT N DITTE TRASPORTO b) Confronto tra le quantità di amianto rimosse e trasportate QUANTITA AMIANTO (t) PROVINCE FR LT RI RM VT LAZIO RIMOSSO 620, ,2 93, ,3 839, TRASPORTATO 133,1 (21.4%) 312,2 33, ,2 649,9 (26,2%) (36%) (51,4%) (77,4%) (47.8%) Tabella 8 Lazio (2007): quantità di amianto stoccato e relative province di provenienza PROVINCE FR LT RI RM VT LAZIO QUANTITA AMIANTO (t) COMPATTO ,1 638,8 690,9 FRIABILE ,1 17,4 30,5 TOTALE ,2 656,2 721,4 Dati riferiti alle sole 2 ditte di stoccaggio e, quindi, ad una quota che risulta trascurabile, relativamente alle quantità rimosse nel Lazio nel

20 Tabella 9 (a - b) a) Discariche utilizzate nel Lazio e fuori regione (2007) PROVINCE FR LT RI RM VT LAZIO CE FI TR MI VR VE FUORI REGIONE N DISCARICHE b) Confronto tra le quantità rimosse, trasportate e depositate in discarica(2007) PROVINCE FR LT RI RM VT LAZIO AMIANTO RIMOSSO (t) AMIANTO TRASPORTATO (t) 620, ,2 93, ,3 839, ,0 133,1 312,2 33, ,2 649, ,0 AMIANTO IN DISCARICA (t) 42,4 151,1 14,1 534,3 66,5 808,4 19

21 Tabella 10 Elenco delle ditte di rimozione e carenze nella notifica (2007) 20

22 *Tipologia di attività R = rimozione M = manutenzione, incapsulamento, sconfinamento T = trasporto S = Stoccaggio ** Codice incompletezza relazione A = Quantità B = Addetti C = Tempo di lavoro D = Interventi E = Trasportatore F = Discarica G = Relazione non pervenuta *** n.d. = informazioni non disponibili Tabella 11 Elenco delle ditte di trasporto, manutenzione, stoccaggio e smaltimento E carenze nella notifica (2007) * Tipologia di attività R = Rimozione M = Manutenzione, incapsulamento, confinamento T = Trasporto S = Stoccaggio ** Codice incompletezza relazione A = Quantità B = Addetti C = Tempo di lavoro D = Interventi E = Trasportatore F = Discarica G = Relazione non pervenuta H = Manca il riferimento alla ditta di rimozione *** n.d. = informazioni non disponibili = per una ditta si sono considerati solo gli addetti perché, pur avendo residenza nel Lazio, ha operato fuori Regione # = non è stata considerata nel totale delle ditte che non hanno inviato la relazione perché la discarica è fuori Regione 21

23 Figura 6 - Confronto tra il numero di relazioni analizzate negli anni 2004, 2005, 2006 e 2007 distinte per tipologia di attività R M T D S TOT. 22

24 Tabella 12 - Confronto di dati desunti dalle relazioni ex art. 9 L. 257/1992 consegnate alla Regione Lazio negli anni 2004, 2005, 2006 e DATI RELAZIONI EX ART. 9 L. 257/ REGIONE LAZIO NUMERO RELAZIONI NUMERO DITTE QUANTITA MCA RIMOSSO (t) ANNO R M T D S TOT.* R M T D S N.C TOT.* C 8.320, , , ,9 F 317, , , ,1 TOT , , , N. INTERVENTI N. ADDETTI N. ORE LAVORO TOT. CON MCA , N. INTERVENTI MANUTENZIONE QUANTITA MCA TRASPORTATO (t) QUANTITA MCA IN DISCARICA (t) LOCALIZZAZIONE DISCARICA** 3.859, , , , , , ,2 808,4 I E N.C TOT * I valori totali non rispecchiano la somma dei valori R, M, T, D, S e N.C., dato che la medesima ditta può aver svolto più di una tipologia di attività. ** Sono considerate quelle ditte che hanno svolto esclusivamente questa attività. Legenda: R = rimozione, M = manutenzione, T = trasporto, D = discarica, S = stoccaggio, N. C. = non classificata, C = compatto, F = friabile, I = intraregionale, E = extraregionale. 23

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