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1 R e g g i o E m i l i a 4 L u g l i o C o n f e r e n z a d i P i a n i f i c a z i o n e C h i a v i d i l e t t u r a p e r i l P T C P Arch. Anna Campeol Dir. Servizio Pianificazione Territoriale e Ambientale Provincia di Reggio Emilia Sala degli Specchi del Teatro Municipale "Romolo Valli di Reggio Emilia

2 Partecipazione, copianificazione, sussidiarieta Il nuovo Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale assume i principi di partecipazione, copianificazione e sussidiarietà quali rappresentazione della triplice dimensione di un nuovo modello di piano, basato sulla costruzione consensuale delle scelte territoriali e, di conseguenza, sulla loro efficacia attuativa, Il fare pianificazione è un processo che non si esaurisce con l approvazione dello strumento, ma continua nella verifica della sua coerente attuazione. Quanto più è condiviso il progetto di territorio, tanto più il ruolo della provincia è utile.

3 Il campo di competenza del PTCP Il PTCP è lo strumento che definisce l assetto del territorio con riferimento agli interessi sovracomunali sede di raccordo e verifica delle politiche settoriali della Provincia, strumento di indirizzo e coordinamento per la pianificazione urbanistica comunale (art. 26 L.R. 20/00) Il PTCP articola sul territorio le linee di azione della programmazione regionale definiti attraverso il PTR. Il PTCP è strumento di pianificazione generale, con riguardo ai piani di settore fissa il quadro di riferimento, in termini conoscitivi e normativi, stabilendo obiettivi prestazionali che dovranno essere perseguiti dagli strumenti di settore del medesimo livello.. (art. 10 L.R. 20/00)

4 Il PTCP e i Piani di Settore Il nuovo PTCP coordina e si raccorda con: - il Piano Operativo degli Insediamenti Commerciali di rilievo provinciale e sovracomunale - il Piano Provinciale di Tutela delle Acque Il nuovo PTCP costituisce quadro di riferimento in termini conoscitivi e normativi per svariati piani di settore (e loro varianti) tra i quali: - il Piano Provinciale di Tutela della Qualità dell Aria - il Piano della Mobilità - il Piano di Localizzazione dell emittenza radio-televisiva - il Piano Energetico Provinciale - il Piano Rurale Integrato Provinciale - il Piano Infraregionale delle Attività Estrattive - il Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti

5 Il campo di competenza del PTCP PSC: delinea le scelte strategiche di assetto e sviluppo e le tutele, con riguardo a tutto il territorio comunale. POC: definisce gli interventi di trasformazione, valorizzazione e tutela da attuarsi nell arco di 5 anni. RUE: regola le trasformazioni ordinarie, nella città esistente e consolidata e nel territorio rurale. Lo stato della pianificazione urbanistica comunale

6 Lo scenario infrastrutturale su gomma Assetto esistente Scenari infrastrutturali

7 Lo scenario infrastrutturale su ferro Assetto esistente Scenari infrastrutturali

8 TAV e distanze europee: il tempo, fattore strategico Europa Tempo Previsto(h) Tempo attuale(h) Italia Tempo previsto(h) Tempo attuale(h) RE Lione 2h 35m 8h RE Milano 40m 1h 30m RE Marsiglia 3h 55m 9h 20m RE Bologna 20m 40m RE Parigi RE Barcellona RE Madrid RE Monaco 4h 40m 5h 20m 8h 20m 5h 30m 8h 40m 14h 40m 19h 20m 8h 40m RE Firenze RE Roma RE Napoli 50m 2h 10m 3h 55m 1h 50m 4h 30m 7h RE Francoforte 5h 40m 8h 30m RE Amsterdam 7h 30m 13h

9 Sistema storico: interpretazione strutturale

10 Il sistema paesaggistico: contesti di particolare valore paesaggistico

11 Il sistema rurale: tipicità produttive Localizzazione delle tipicità produttive: i prodotti trainanti quote latte (parmigiano reggiano) suini da prosciutto vigneti (fonte: elaborazioni Gis su dati censimento agricoltura 2000)

12 Il sistema paesaggistico: gli elementi strutturali

13 Il sistema insediativo: evoluzione del territorio urbanizzato

14 Il sistema insediativo: la dispersione insediativa Alcune interpretazioni sulla dispersione insediativa nel territorio rurale : un insediamento storicamente diffuso

15 Il sistema insediativo: territorio urbanizzato 2003 Confronto tra le province emiliano-romagnole Superficie urbanizzata (ha) Superficie totale (ha) % Sup urb / Sup tot BOLOGNA ,8 FERRARA ,1 FORLI-CESENA ,8 MODENA ,2 PARMA ,3 PIACENZA ,2 RAVENNA ,5 REGGIO EMILIA ,5 RIMINI ,8 REGIONE ROMAGNA EMILIA ,8

16 GLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI principali agglomerazioni Il sistema insediativo produttivo

17 Il sistema insediativo produttivo Insediamenti produttivi, le previsioni non attuate In provincia di Reggio Emilia le aree per insediamenti produttivi di espansione previste dai PRG al 2003, si estendono per circa di mq, che corrispondono al 24 % del totale provinciale delle aree produttive esistenti e previste (Fonte ERVET). Sempre al 2003 si stima un residuo non attuato pari a circa 6,7 milioni di mq (sup. territoriale). Tali dati sono in corso di approfondimento. ha sup. totale pianificata sup. satura di espansione Bologna Ferrara Forlì Cesena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini

18 Principali punti di forza del sistema territoriale reggiano Tenuta del modello policentrico Capacità di coniugare sviluppo imprenditoriale a forte occupazione Alti livelli di coesione sociale Etica del lavoro Concreto tessuto di solidarietà Capacità di governo Eccellenze sociali ed economiche (meccatronica, sanità, servizi sociali, agroalimentare di qualità)

19 Principali problematiche del sistema territoriale reggiano Rischio perdita identità storica e qualità del paesaggio Multiculturalismo e integrazione ambientale Crescita dell urbanizzato e dell urbanizzabile Dispersione insediativa residenziale e produttiva Funzionalità ed efficienza delle reti materiali e immateriali Impatti generati dalle attività antropiche Modelli di sviluppo quantitativo non sostenibili

20 Punti di forza: la carta dei valori

21 Problematiche: la carta delle criticità

22 Il progetto di territorio del PTCP Il progetto di territorio si sostanzia in cinque fondamentali linee strategiche che forniscono senso e contenuti al piano: garantire sicurezza dai rischi e conservazione attiva delle risorse; valorizzare e tutelare i paesaggi, la storia e l identità del territorio; qualificare, specializzare il sistema insediativo della residenza e della produzione; organizzare le funzioni di eccellenza, del commercio e dei servizi; connettere il territorio reggiano all Europa e agli altri sistemi territoriali. Le cinque linee strategiche si traducono in obiettivi ed azioni integrate sia a scala vasta che a livello di ambiti locali. Il territorio reggiano è al contempo città e infrastrutture, paesaggio e ambiente, storia e luoghi collettivi, in diversi punti e con differenti modalità, ambiti diversamente specializzati, diversamente integrati al loro interno e verso l esterno.

23 Le cinque strategie del PTCP LINEA STRATEGICA 1: SICUREZZA E CONSERVAZIONE ATTIVA DELLE RISORSE AMBIENTALI Gli obiettivi strategici: 1.1 Salvaguardare l integrità fisica del territorio garantendo livelli accettabili di sicurezza degli insediamenti rispetto ai rischi ambientali ed antropici 1.2 Preservare, potenziare e valorizzare le risorse naturali garantendone nel lungo periodo qualità, consistenza e fruibilità 1.3 Controllare e regolare i fattori di pressione antropica sull ecosistema Obiettivi Obiettivi specifici: specifici: Strategie Strategie e azioni: azioni:......

24 Le cinque strategie del PTCP LINEA STRATEGICA 2: PAESAGGI, STORIA E IDENTITA Gli obiettivi strategici: 2.1 Integrare il paesaggio nelle politiche territoriali 2.2 Tutela e valorizzazione territoriale del patrimonio culturale e della matrice storica del territorio 2.3 Qualificare il territorio rurale sostenendo la competitività e la multifunzionalità delle aziende: lo spazio rurale come elemento centrale nella pianificazione territoriale e paesistica Obiettivi Obiettivi specifici: specifici: Strategie Strategie e azioni: azioni:......

25 Le cinque strategie del PTCP LINEA STRATEGICA 2: PAESAGGI, STORIA E IDENTITA Gli obiettivi specifici: - contribuire a creare posti di lavoro attraverso la tutela e la valorizzazione dello spazio rurale come elemento strategico dello sviluppo, proteggendo e valorizzando le nostre produzioni trainanti e le filiere produttive (parmigiano reggiano, prosciutto, viti-vinicola); - contenere l ulteriore consumo di suolo e la dispersione insediativa nel territorio rurale prioritariamente nelle aree a maggiore idoneità; -tutela dello spazio rurale periurbano e sua integrazione coerente con la città, in quanto risorsa fondamentale per il riequilibrio e le connessioni ecologiche e per la fornitura di servizi plurimi alla città; -incentivare la multifunzionalità dell azienda, intesa come funzioni legate all integrazione dell offerta turistica, all artigianato, alla vendita diretta, alla formazione, al presidio sociale ed ambientale - governare la dismissione del patrimonio edilizio produttivo in un ottica di qualificazione paesaggistica ed ambientale dello spazio rurale; - incentivare l introduzione della dimensione qualitativa architettonica nella realizzazione-ristrutturazione dei manufatti produttivi agricoli (incentivi, linee guida ecc.).

26 Le cinque strategie del PTCP LINEA STRATEGICA 2: PAESAGGI, STORIA E IDENTITA Strategie e Azioni: - favorire lo sviluppo delle strutture aziendali sostenendo l ammodernamento delle aziende, i processi di aggregazione produttiva, commerciale e di filiera agroalimentare ( ) nei contesti veramente vitali; - definire indirizzi normativi generali che orientino la disciplina d uso e d intervento dei Psc in zona agricola, coerentemente con gli obiettivi specifici e le strategie dei diversi ambiti di paesaggio; - governare il patrimonio fondiario rurale, e segnatamente i suoli periurbani anche attraverso le opportunità legate alla perequazione urbanistica e della perequazione territoriale; Azioni sul patrimonio edilizio dismesso: - favorire, attraverso opportuni incentivi, la conservazione e il riuso degli edifici di interesse storico-architettonico e testimoniale, tutelandone l impianto tipologico ed evitando incremento di carico insostenibile sulle reti infrastrutturali; - favorire la demolizione del patrimonio edilizio zootecnico privo di interesse, sfruttando strumenti plurimi legati ad incentivi fiscali, alla perequazione urbanistica e territoriale, anche con trasferimento dei diritti edificatori preferibilmente in collegamento con gli accorpamenti aziendali.

27 Le cinque strategie del PTCP LINEA STRATEGICA 2: PAESAGGI, STORIA E IDENTITA

28 Le cinque strategie del PTCP LINEA STRATEGICA 2: PAESAGGI, STORIA E IDENTITA

29 3.1 Sostenere l evoluzione e la qualificazione del sistema economico a partire dalla gerarchizzazione e specializzazione degli ambiti per insediamenti produttivi, verso gli ambiti di qualificazione produttiva 3.2 Verso un modello dell abitare maggiormente sostenibile, che freni la dispersione insediativa, coerente con la gerarchia storicizzata del sistema insediativo ed il sistema policentrico, che minimizzi il consumo di risorse non riproducibili, accessibile alla rete dei servizi ed equo 3.3 Valorizzare i centri storici come nodi urbani complessi 3.4 Favorire il recupero delle aree dismesse o in dismissione e la riqualificazione degli insediamenti incongrui Le cinque strategie del PTCP LINEA STRATEGICA 3: SISTEMA INSEDIATIVO DELLA RESIDENZA E DELLA PRODUZIONE Gli obiettivi strategici: Obiettivi Obiettivi specifici: specifici: Strategie Strategie e azioni: azioni:......

30 Gli obiettivi specifici: Le cinque strategie del PTCP LINEA STRATEGICA 3: SISTEMA INSEDIATIVO DELLA RESIDENZA E DELLA PRODUZIONE - qualificare il tessuto produttivo, ossia qualificare le imprese e, insieme, le aree di insediamento sia sul piano delle dotazioni che su quello morfologico-edilizioimpiantistico; - ridurre l impatto ambientale degli insediamenti produttivi e il loro consumo di risorse non rinnovabili applicando altresì i principi di precauzione, prevenzione e riduzione dell inquinamento; - ridurre la dispersione dell offerta insediativa e il consumo di territorio (con particolare riferimento al suolo ad elevata vocazione produttiva agricola), contemplando anche azioni di riordino e selezione delle previsioni per insediamenti produttivi non attuate; - coinvolgere le imprese nel processo di miglioramento continuo delle prestazioni ambientali dell area produttiva ed in un percorso di responsabilità ambientale; - assicurare una equa distribuzione dei vantaggi e degli svantaggi economici connessi allo sviluppo ed alla trasformazione degli ambiti produttivi, tramite l applicazione del principio di perequazione territoriale; - promuovere politiche pubbliche e innovazioni disciplinari in campo urbanistico per il contenimento della rendita fondiaria anche al fine di favorire l insediamento di neoaziende ad elevato contenuto tecnologico; - semplificare le procedure di costituzione ed insediamento delle imprese nelle area produttive.

31 Le cinque strategie del PTCP LINEA STRATEGICA 3: SISTEMA INSEDIATIVO DELLA RESIDENZA E DELLA PRODUZIONE Strategie e Azioni: Gerarchizzazione del sistema degli insediamenti produttivi individuando ambiti di qualificazione produttiva di rilievo sovraprovinciale (consolidati e di sviluppo) e di rilievo sovracomunale (consolidati e di sviluppo); Indirizzi per le restanti aree (aree di rilievo comunale ed insediamenti isolati) ai fini di una progressiva qualificazione ambientale/insediativa e di un efficace riordino insediativo strettamente correlato con le politiche per gli ambiti sovracomunali Azioni - approfondimenti da compiere A partire dalla prima identificazione e classificazione delle aree produttive proposta dal DP, definizione degli obiettivi specifici e delle prestazioni da assegnare agli ambiti produttivi sovracomunali, e delle modalità di progressiva trasformazione in APEA. Definizione dei requisiti urbanistici edilizi ed ambientali per un'adeguata progettazione di un'area Produttiva Ecologicamente Attrezzata, Definizione dei contenuti standardizzati degli Accordi Territoriali.

32 Le cinque strategie del PTCP LINEA STRATEGICA 3: SISTEMA INSEDIATIVO DELLA RESIDENZA E DELLA PRODUZIONE

33 Le cinque strategie del PTCP LINEA STRATEGICA 4: FUNZIONI DI ECCELLENZA, COMMERCIO E SERVIZI Gli obiettivi strategici: 4.1 Organizzare l assetto delle funzioni di eccellenza ed i poli funzionali del sistema insediativo a scala sovraprovinciale, polarizzando i servizi ad alta attrattività secondo i profili di accessibilità e vocazione territoriale. 4.2 Rinnovare la competitività del commercio rafforzando e qualificando i nodi della rete e salvaguardando un'equilibrata presenza delle diverse tipologie di distribuzione commerciale nella provincia, puntando alla specializzazione. 4.3 Favorire una equilibrata presenza di servizi ed attrezzature collettive coerente con i nuovi bisogni della società reggiana ed accessibile a partire dal rafforzamento attrezzature collettive di livello sovracomunale. Obiettivi Obiettivi specifici: specifici: Strategie Strategie e azioni: azioni:......

34 Gli obiettivi strategici: Le cinque strategie del PTCP LINEA STRATEGICA 5: SISTEMA DELLA MOBILITA E DELLE RETI, REGGIO EMILIA NELL EUROPA 5.1 Connettere il territorio reggiano all'europa, rafforzando il sistema delle relazioni dalla scala regionale a quella internazionale (accessibilità esterna) 5.2 Accrescere le condizioni di accessibilità e percorribilità interna del territorio provinciale, completando e razionalizzando la rete stradale provinciale, aumentandone i livelli di efficienza, sicurezza e compatibilità ambientale. 5.3 Sviluppare modalità di trasporto sostenibili, favorendo il trasporto collettivo su ferro, la mobilità non motorizzata, promuovere una logistica delle merci multilivello Obiettivi Obiettivi specifici: specifici: Strategie Strategie e azioni: azioni:......

35 Gli obiettivi specifici: Le cinque strategie del PTCP LINEA STRATEGICA 5: SISTEMA DELLA MOBILITA E DELLE RETI, REGGIO EMILIA NELL EUROPA - completamento degli assi est-ovest della grande rete viaria nazionale e regionale come definita dal PRIT 98 (cispadano - via Emilia pedemontano) e dell asse mediano di pianura (Carpi-Novellara); - completamento degli assi nord sud (Asse Orientale, Asse Occidentale e SS 63); - Valorizzazione del nodo della stazione Medio padana dell alta velocità ferroviaria, quale nodo strategico dell intermodalità passeggeri, porta di accesso al Sistema Reggio; - potenziamento delle relazioni e delle sinergie fra le piattaforme logistiche reggiane (Dinazzano) ed i principali nodi dell interscambio merci regionali ed extraregionali (Ravenna, Marzaglia, ma anche La Spezia); - Valorizzazione del trasporto fluviale lungo l asta del Po; - Aumento dell accessibilità dei poli funzionali, con particolare riferimento a quelli che intrattengono maggiori relazioni extralocali, nonché, in generale, favorire l'accessibilità ai poli funzionali ed agli ambiti di qualificazione produttiva di rilievo sovraprovinciale e sovracomunale, migliorandone il raccordo con il sistema autostradale e su ferro; - Incentivazione dell estensione delle reti immateriali e massimizzazione della disponibilità di servizi di connettività a banda larga per la P.A., cittadini e imprese, in particolar modo per il territorio montano, al fine di ridurre il divario digitale anche quale mezzo per frenare i fenomeni spopolamento e cogliere le opportunità di sviluppo delle zone rurali e montane.

36 Strategie e azioni: - adottare con maggiore incisività strategie di cooperazione interprovinciale ed interregionale per instaurare e/o perseguire modelli di collaborazione e coordinamento (Accordi territoriali strategici interprovinciali ed interregionali); - il PTCP identifica una gerarchia di progetto dell assetto delle infrastrutture per la mobilità (nodi e reti) basata sulla effettiva funzionalità e sul ruolo ricoperto dalle infrastrutture, strutturata su quattro livelli: europeo, nazionale, regionale e provinciale Azioni Le cinque strategie del PTCP LINEA STRATEGICA 5: SISTEMA DELLA MOBILITA E DELLE RETI, REGGIO EMILIA NELL EUROPA - sviluppare il Corridoio integrato cispadano ; - completare l asse della Via Emilia bis; - nell ambito montano, perseguire interventi per l efficienza funzionale e la qualificazione paesaggistica delle infrastrutture stradali; - completamento della connessione autostradale del comprensorio ceramico (Campogalliano Sassuolo); - promuovere il sistema intermodale dello Scalo regionale di Dinazzano con il previsto terminal intermodale di Marzaglia; - potenziare le relazioni tra Dinazzano con i porti di Ravenna e La Spezia; - attualizzare il ruolo del porto fluviale dell Emilia centrale (Boretto) quale terminal intermodale in prima istanza per l interscambio gomma-acqua e secondariamente anche per l interscambio con il vettore ferroviario

37 Gli obiettivi strategici: 5.1 Connettere il territorio reggiano all'europa, rafforzando il sistema delle relazioni dalla scala regionale a quella internazionale Le cinque strategie del PTCP LINEA STRATEGICA 5: SISTEMA DELLA MOBILITA E DELLE RETI, REGGIO EMILIA NELL EUROPA 5.2 Accrescere le condizioni di accessibilità interna del territorio provinciale, completando e razionalizzando la rete stradale provinciale, aumentandone i livelli di efficienza, sicurezza e compatibilità ambientale 5.3 Sviluppare modalità di trasporto sostenibili, favorendo il trasporto collettivo e la mobilità non motorizzata, la logistica delle merci Obiettivi Obiettivi specifici: specifici: Strategie Strategie e azioni: azioni:....

38 Gli obiettivi specifici: Le cinque strategie del PTCP LINEA STRATEGICA 5: SISTEMA DELLA MOBILITA E DELLE RETI, REGGIO EMILIA NELL EUROPA - riequilibrio modale del movimento delle persone a favore delle modalità di spostamento più sostenibili e alternative al mezzo individuale: trasporto collettivo e mobilità ciclabile, disincentivando il mezzo privato; - riequilibrio modale del trasporto delle merci a favore della ferrovia e dell'intermodalità; - contenimento dei consumi energetici delle emissioni inquinanti derivanti dai veicoli che riduca il contributo del trasporto all'emissione di gas climalteranti e contribuisca al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni in coerenza con il PTQA (più mezzi ecologici); - aumento della sicurezza della mobilità per tutti gli utenti, a partire dalle categorie più esposte (pedoni, ciclisti).

39 Strategie e azioni: Le cinque strategie del PTCP LINEA STRATEGICA 5: SISTEMA DELLA MOBILITA E DELLE RETI, REGGIO EMILIA NELL EUROPA Definizione dell assetto di medio-lungo termine del sistema di trasporto pubblico, attraverso due strategie complementari: Il potenziamento delle linee di forza (da riferire alla domanda potenziale) attraverso la definizione di uno schema di assetto incentrato sulla valorizzazione delle linee su ferro per il trasporto passeggeri (MI- BO, FER, ACT) e sull attivazione di nuove direttrici dove rafforzare il servizio di trasporto pubblico passeggeri e le infrastrutture ad esso dedicate; Il miglioramento generalizzato del servizio offerto (qualità dei mezzi, infrastrutture a terra, sistemi di informazione all utenza) e la riorganizzazione del TPL su gomma in coerenza con lo schema sopra delineato.

40 Le cinque strategie del PTCP LINEA STRATEGICA 5: SISTEMA DELLA MOBILITA E DELLE RETI, REGGIO EMILIA NELL EUROPA

41 Gli ambiti di paesaggio Sono stati individuati e proposti alla discussione 7 ambiti di paesaggio: 1. la comunità del Po; 2. la Val d Enza e la pianura occidentale; 3. il cuore del sistema matildico, 4. la pianura orientale; 5. l ambito centrale; 6. il distretto ceramico; 7. la montagna. Il piano declina strategie ed obiettivi, sulla base delle specificità, delle potenzialità, dei punti di forza e di debolezza riscontrati, in modo che a tale livello si attui operativamente il progetto di territorio che, in modo condiviso, ci si è dati.

42 Cosa individuano gli ambiti di paesaggio Per ogni ambito di paesaggio sono individuate politiche e azioni di qualificazione paesistica e territoriale: per il sostegno e la competitività del settore agricolo e la qualificazione del paesaggio rurale; per la valorizzazione e la qualificazione ecologica e ambientale; Per la valorizzazione storico-culturale; culturale; Per la promozione turistica; Per la qualificazione e la riqualificazione del sistema insediativo; Per la definizione dell assetto infrastrutturale.

43 Cosa consentono gli ambiti di paesaggio Sono prime proposte per avviare la discussione e la condivisione; Sono di carattere progettuale: integrano la dimensione paesisticoambientale e quella insediativa-infrastrutturale) e declinano le strategie di piano sulla base delle specificità, delle potenzialità, dei punti di forza e di debolezza riscontrati; Costituiscono la base per l impostazione normativa integrata del piano che vuole cogliere le differenze territoriali; Contengono obiettivi di valorizzazione paesistico-territoriale, specializzando le vocazioni locali entro il sistema complessivo; Sono areali senza confini netti, fortemente interrelati tra loro (presenza di uno o più comuni è esito di tale interazione); Sono a geometria variabile dipendendo anche dal sistema di reti che li possono coinvolgere (ecologiche, paesistiche, funzionali, ecc.) anche al di là dei confini provinciali (fascia del Po, dorsale appenninica, asse infrastrutturale padano, comprensorio ceramico, Val d Enza, ecc.); Non si sostituiscono né alle Enti Territoriali Consolidati (comuni, unioni dei comuni, comunità montana, distretti).

44 Elenco degli ambiti di paesaggio per comune 1 - Ambito della Comunità del Po Interessa i Comuni di Brescello, Boretto, Gualtieri, Guastalla, Luzzara (Novellara, Reggiolo, Rolo) 2 - Ambito della Val d Enza e Pianura occidentale Interessa i Comuni di Gattatico, Campegine, S.Ilario d Enza, Montecchio, San Polo, Bibbiano, Poviglio, Castelnuovo Sotto (Canossa, Vetto, Ramiseto) 3 - Ambito del Cuore del sistema Matildico Interessa i Comuni di San Polo, Canossa, Bibbiano, Quattro Castella, Vezzano sul Crostolo, Casina, Carpineti, Baiso, Viano, Vetto 4 - Ambito della Pianura orientale Interessa i Comuni di Fabbrico, Campagnola, Rio Saliceto, Reggiolo, Rolo, Correggio, San Martino in Rio (Novellara) 5 - Ambito centrale Interessa i Comuni di Reggio Emilia, Cadelbosco Sopra, Bagnolo, Cavriago, Albinea, Novellara, Vezzano sul Crostolo, Quattro Castella 6 - Ambito del Distretto ceramico Interessa i Comuni di Rubiera, Scandiano, Casalgrande, Castellarano (Baiso, Viano) 7 - Ambito della Montagna Interessa i Comuni di Castelnovo Monti, Ramiseto, Vetto, Busana, Ligonchio, Villa Minozzo, Toano, Collagna (Baiso, Viano, Canossa, Carpineti)

45 Sistema Insediativo e della Mobilità Schema dell assetto territoriale: Tavola 1 DP

46 Schema dell assetto territoriale: Tavola 2 DP Schema Direttore Della Rete Ecologica Polivalente

47 Fasi della Conferenza di Pianificazione (cronoprogramma)

48 R e g g i o E m i l i a 4 L u g l i o C o n f e r e n z a d i P i a n i f i c a z i o n e C h i a v i d i l e t t u r a p e r i l P T C P Arch. Anna Campeol Dir. Servizio Pianificazione Territoriale e Ambientale Provincia di Reggio Emilia Sala degli Specchi del Teatro Municipale "Romolo Valli di Reggio Emilia

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