Mosaico statistico n. 1 marzo Indice

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Mosaico statistico n. 1 marzo Indice"

Transcript

1 n. 1 - Marzo 2005

2 Mosaico statistico n. 1 marzo 2005 Indice 1. Roma e le altre metropoli europee: P.I.L. e potere d acquisto pag Popolazione: edifici ed abitazioni a Roma pag Roma multietnica pag P.I.L. e valore aggiunto pag I consumi delle famiglie pag Prezzi pag Roma nell economia globale pag Occupazione e forze di lavoro pag Turismo pag Mercato immobiliare pag Dati finanziari e bancari pag Demografia delle imprese pag Consumi di energia elettrica pag Ambiente pag Cultura: l istruzione della popolazione pag Mobilità pag Criminalità: i reati economici e finanziari pag. 156 Il Mosaico Statistico, nella sua nuova veste, si propone come una raccolta ragionata e commentata di dati su Roma. Le differenti sezioni del Mosaico Statistico verranno pertanto di volta in volta aggiornate a seconda sia della disponibilità di nuovi dati e sia della volontà di dare conto di particolari dinamiche socio-economiche della città di Roma. In ogni nuovo numero del Mosaico Statistico, quindi, non sempre le nuove informazioni vanno ad aggiungersi a quelle vecchie, ma talvolta le sostituiscono e in altri casi le integrano. Come accade ad esempio per il primo capitolo, nel quale Roma viene confrontata con altre metropoli europee relativamente ad un tema specifico, di volta in volta diverso. Per avere dunque un quadro complessivo dei temi trattati nel corso dell anno, si rimanda alla consultazione dei vari numeri del Mosaico, disponibili on line all indirizzo 1

3 1. Roma e le altre metropoli europee: Pil e potere d acquisto Come è ormai consuetudine, il primo capitolo del Mosaico Statistico fornisce una descrizione e interpretazione delle caratteristiche di Roma nel contesto delle altre metropoli europee 1, secondo tematiche di volta in volta differenti. Così, dopo l analisi delle caratteristiche demografiche (Mosaico Statistico n. 2 luglio 2004) e degli elementi distintivi del mercato del lavoro (Mosaico Statistico n. 3 novembre 2004), nel presente numero si studia il Pil e il potere d acquisto. Dall analisi dell ammontare del Pil nelle città europee emerge Parigi quale città con i più alti livelli di benessere economico generale seguita da Milano (con 126,1 miliardi di euro nel 2001); nello stesso anno, nella provincia di Roma sono stati contati 98,8 miliardi di euro. Copenaghen in termini di Pil globale si colloca all ultimo posto delle province Nuts3 considerate (fig. 1.1). Informazione più precisa per comprendere meglio il benessere dei cittadini, però, è fornita dal Pil per abitante, perché relativizza i valori assoluti appena illustrati rispetto alla numerosità della popolazione: secondo tale indicatore, Parigi scende al terzo posto dopo Londra e Francoforte. Copenaghen, invece, risale la classif i- ca, posizionandosi al quarto posto e mostrando, così, una ricchezza che in termini assoluti non emerge. Le province italiane, in questa logica, scendono agli ultimi posti, convergendo in una cifra che ruota attorno ai 30 mila euro per abitante (fig. 1.2). Seppur capace di individuare il livello medio di ricchezza individuale, però, il Pil pro-capite fornisce un benessere solo apparente, perché non tiene conto del livello dei prezzi nelle varie città; colma tale limite informativo il Pil per abitante calcolato a parità dei poteri d acquisto, misura del benessere economico individuale reale. Secondo tale valutazione, gli abitanti di Londra, Parigi e Francoforte presentano valori di tale misura tra i più alti, al contrario di chi abita a Berlino o Barcellona (fig. 1.3). In quest ambito, cresce il reddito pro-capite sia 1 L analisi delle caratteristiche delle città europee si è basata sulla classificazione tra città globali e capitali politiche e amministrative proposta da Saskia Sassen nel lungo percorso pubblicistico-metodologico di determinazione delle peculiarità delle moderne metropoli mondiali. Tra le città globali vengono incluse Londra, Parigi e Berlino, mentre tra le città politiche e amministrative Madrid, Barcellona, Francoforte, Copenaghen e, in Italia, Roma e Milano. Per permettere un confronto tra le città che rispetti la comparabilità dei livelli territoriali e che, allo stesso tempo, rispecchi la situazione amministrat i- va esistente all interno di ogni Stato, si è considerata la Nomenclatura delle unità territoriali per la statistica (NUTS) elaborata dall Eurostat 25 anni fa e aggiornata nel Come è noto la NUTS suddivide ogni Stato membro in un numero intero di regioni NUTS 1, ognuna delle quali è a sua volta suddivisa in un numero intero di regioni NUTS 2, e così via. In Italia con Nuts 1 ci si riferisce a 5 gruppi di regioni, con Nuts 2 alle 20 regioni, con Nuts 3 alle 103 province e con Lau 2 (Unità amministrative locali) agli comuni. In questo documento si considereranno esclusivamente: - territorio Lau 2: il più possibile assimilabile, per caratteristiche economico-sociali e amministrative, alla città in senso stretto, dove si svolgono tutte le principali attività polit ico-amministrative; - territorio Nuts 3: area circostante la città. Città globali Capitali politiche e amministrative Città Territorio LAU 2 Cod LAU 2 Territorio Nuts 3 Cod Nuts 3 Londra City of London (Lau1) 00AA (lau1) UKI 11 Inner London - West Lau2 sono quartieri (wards) Parigi Paris 056 Paris (Iles de France è la regione Nuts 2) FR 101 Berlino Berlin, Stadt Berlin DE 300 Madrid Madrid Madrid ES 300 Barcellona Barcelona Barcelona ES 511 Copenaghen Copenaghen 101 Copenaghen and Frediskborg DK 001 Bruxelles Bruxelles/Brussel Arr. de Bruxelles-Capitale BE 100 Roma Roma Comune Roma Provincia IT E43 Milano Milano Comune Milano Provincia IT C45 Helsinki Helsinki 091 Uusimaa FI 181 Francoforte Frankfurt am Main, Stadt Frankfurt am Main, Kreisfreie Stadt DE712 Amsterdam Amsterdam 0363 Groot-Amsterdam NL 326 2

4 di Roma che di Milano, espressione di un maggior potere d acquisto dei redditi nominali italiani, ma il loro livello rimane comunque tra i più bassi di quelli analizzati. Alla ricerca di informazioni che qualific hino le differenze di potere d acquisto palesate dai redditi delle popolazioni che abitano le principali città europee, è possibile proseguire nell analisi illustrando stipendi e prezzi dei beni. La serie di numeri indici esposta in tab. 1.2, ad esempio, mostra il confronto dei salari medi lordi percepiti nelle diverse città, avendo Zurigo quale città di riferimento (valore attribuito = 100). Da essa emerge come a Copenaghen il numero indice sia pari a 105, mentre a Milano si fermi a 48,2 e a Roma a 40,2: considerando che tali valori sono espressione di una media ponderata calcolata su 13 differenti tipologie professionali si ha chiara l idea dei differenziali salariali riscontrabili tra le diverse realtà metropolitane europee. Come detto, però, i valori nominali (ora dei salari come prima del prodotto pro capite) poco spiegano se non valutati in termini del potere d acquisto che sono in condizione di garantire ai loro percettori. In questo senso, ad esempio, Copenaghen si palesa quale città ricca non solo grazie agli alti valori retributivi, ma anche ad un livello dei prezzi relativamente più contenuto. Così, mentre un salario percepito a Roma non raggiunge il 40% di quello guadagnato a Copenaghen, un medesimo insieme di beni costa nella capitale italiana ben l 80% di quanto necessario per acquistarlo nella capitale danese. Scendendo più nel dettaglio delle singole professioni e definendo anche in questo caso un carrello di spesa quale unità di spesa equivalente (o unità di potere d acquisto), se a Roma un operaio edile con il suo stipendio di un mese può acquistare 6,5 carrelli, ad Amsterdam ne compera 9,1, cioè il 40% in più; più del doppio deve invece spendere un operaio metalmeccanico romano rispetto a quello ola ndese. Anche per l ingegnere, a Roma il potere d acquisto è piuttosto basso, soprattutto se commisurato con quello di Berlino (137% in più, tab. 1.4). 3

5 Fig. 1.1 Pil di alcune città europee a livello territoriale Nuts 3, anno 2001 (v.a. in milioni di euro) , , , , , , , , , , , , Parigi Milano Provincia Londra Madrid Roma Provincia Barcellona Berlino Fonte: elaborazione su dati Eurostat - Istituto Guglielmo Tagliacarne, Bruxelles Amsterdam Helsinki Francoforte Copenaghen Fig. 1.2 Pil per abitante di alcune città europee a livello territoriale Nuts 3, anno 2001 (v.a. in milioni di euro) , , , , , , , , , , , , Londra Francoforte Parigi Copenaghen Bruxelles Amsterdam Helsinki Milano Provincia Roma Provincia Berlino Madrid Barcellona Fonte: elaborazione su dati Eurostat - Istituto Guglielmo Tagliacarne,

6 Fig. 1.3 Pil a parità di potere di acquisto per abitante di alcune città europee a livello territoriale Nuts 3, anno 2001 (v.a. in milioni di euro) , , , , , , , , , , , , Londra Parigi Francoforte Bruxelles Copenaghen Amsterdam Milano Provincia Helsinki Roma Provincia Madrid Barcellona Berlino Fonte: elaborazione su dati Eurostat - Istituto Guglielmo Tagliacarne, Tab. 1.1 Pil per abitante e Pil a parità di potere di acquisto (ppa) per abitante di alcune città europee a livello territoriale Nuts 3, anno Graduatorie. Pil per abitante Pil ppa per abitante 1. Londra 1. Londra 2. Francoforte 2. Parigi 3. Parigi 3. Francoforte 4. Copenaghen 4. Bruxelles 5. Bruxelles 5. Copenaghen 6. Amsterdam 6. Amsterdam 7. Helsinki 7. Milano Provincia 8. Milano Provincia 8. Helsinki 9. Roma Provincia 9. Roma Provincia 10. Berlino 10. Madrid 11. Madrid 11. Barcellona 12. Barcellona 12. Berlino Fonte: elaborazione su dati Eurostat - Istituto Guglielmo Tagliacarne,

7 Tab. 1.2 Prezzo di un paniere di beni* e salari medi lordi** nelle città europee, anno Numeri indice (Zurigo = 100). Salari medi lordi Prezzo di un paniere di beni comprensivo dell affitto dell abitazione Prezzo di un paniere di beni ad esclusione dell affitto dell abitazione Londra 67,7 99,0 122,4 Parigi 57,7 96,1 99,3 Berlino 67,5 79,8 76,2 Madrid 39,2 74,8 73,9 Barcellona 42,2 68,9 67,7 Copenaghen 105,7 105,1 104,1 Bruxelles 72,8 84,5 80,9 Roma 40,2 79,6 86,2 Milano 48,2 80,6 89,5 Helsinki 64,0 93,4 91,8 Francoforte 74,0 83,0 82,6 Amsterdam 68,8 82,5 86,4 * Il paniere considerato è composto da 115 beni e servizi la cui incidenza sul totale degli acquisti è funzione delle abitudini di consumo prevalente nei Paesi dell Europa Occidentale ** I valori relativi ai salari sono calcolati quale media ponderata dei redditi di 13 differenti professioni. Fonte: elaborazione su dati UBS, Tab. 1.3 Prezzo di un paniere di beni* e salari medi lordi** nelle città europee, anno Graduatoria. Rango Prezzi Stipendi lordi 1 Copenaghen Copenaghen 2 Londra Francoforte 3 Parigi Bruxelles 4 Helsinki Amsterdam 5 Bruxelles Londra 6 Francoforte Berlino 7 Amsterdam Helsinki 8 Milano Parigi 9 Berlino Milano 10 Roma Barcellona 11 Madrid Roma 12 Barcellona Madrid * Il paniere considerato è composto da 115 beni e servizi la cui incidenza sul totale degli acquisti è funzione delle abitudini di consumo prevalente nei Paesi dell Europa Occidentale ** I valori relativi ai salari sono calcolati quale media ponderata dei redditi di 13 differenti professioni. Fonte: elaborazione su dati UBS,

8 Tab Reddito netto annuale (in euro) e potere d'acquisto (in termini di spesa equivalente*) di alcune tipologie lavorative nelle principali capitale europee, anno 2003 Operaio edile Meccanico Autista di autobus Metalmeccanico Città Reddito netto Carrelli di spesa Reddito netto Carrelli di spesa Reddito netto Carrelli di spesa Reddito netto Carrelli di spesa Amsterdam , , , ,9 Atene , , , ,6 Berlino , , , ,0 Bruxelles , , , ,1 Lisbona , , , ,4 Madrid , , , ,5 Parigi , , , ,9 Roma , , , ,1 Diff. % tra la più alta e Roma 40% 80% 42% 128% Città Insegnante scuola primaria Reddito netto Carrelli di spesa Reddito netto Cuoco Impiegato di banca Ingegnere Carrelli di spesa Reddito netto Carrelli di spesa Reddito netto Carrelli di spesa Amsterdam , , , ,3 Atene , , , ,4 Berlino , , , ,6 Bruxelles , , , ,7 Lisbona , , , ,4 Madrid , , , ,9 Parigi , , , ,6 Roma , , , ,4 Diff. % tra la più alta e Roma 155% 66% 119% 137% * La spesa equivalente è calcolata su un "carrello di spesa" considerato come unità di potere d acquisto; è composto da 114 tra beni e servizi indiv i- duati in base alle abitudini di consumo prevalenti in Europa Occidentale. Fonte: elaborazione su dati UBS e Eurostat,

9 2. Popolazione: edifici ed abitazioni a Roma Dove abitano i romani? Quali sono le caratteristiche del patrimonio abitativo e degli edifici presenti nella Capitale? Quanti sono i romani che decidono di comprare la casa in cui vivere e quanti invece abitano in affitto? Quanti sono costretti a vivere in alloggi a cui mancano le caratteristiche fondamentali per essere defin i- ti abitazioni? Come sono cambiati nel tempo questi fenomeni e come si manifestano in alcuni degli altri più grandi comuni italiani? Queste sono alcune delle domande alle quali possiamo rispondere analizzando i dati, raccolti in occasione dell ultimo censimento della popolazione e delle abitazioni, diffusi dall Istat nel dicembre del Nel 2001 la consistenza del patrimonio abitativo a Roma è stata valutata pari a di alloggi, composti in totale da stanze; di essi il 9,6% è risultato non occupato, l 88,2% abitato da residenti mentre il 2,2% da persone non residenti. L incidenza degli alloggi non occupati è apparsa a Roma notevolmente superiore di quella rilevata negli altri grandi comuni considerati, dove la percentuale di abitazioni libere si è attestata intorno al 6% del patrimonio abitativo disponibile (tab. 2.7). Le abitazioni sono aumentate rispetto al 1991 di unità con un incremento pari all 1,7%. Tale incremento è notevolmente inferiore a quello verificatosi nei decenni precedenti (+16,2% nel 1981 e +11,5% nel 1991) ma in linea con l aumento del 2% delle famiglie residenti registrato nello stesso periodo (tab. 2.1e fig. 2.1). Confrontando la realtà romana con quella di altri grandi comuni italiani emerge che i dati relativi alla consistenza del patrimonio abitativo nella capitale confermano un trend declinante ma non negativo mentre a Milano e Torino assistiamo già dal 1981 ad una riduzione del numero degli alloggi disponibili (tab. 2.2). Ciò concorda con le tendenze demografiche in atto nelle aree urbane considerate. A Roma infatti a fronte del fenomeno di riduzione della popolazione residente (tab. 2.4) continua ad aumentare il numero delle famiglie (tab. 2.5). A Torino invece il declino demografico è stato accompagnato già dal 1981 da una riduzione delle famiglie, mentre a Milano, Bologna e Napoli assistiamo nell ultimo intervallo intercensuario ad un inversione di tendenza rispetto alla diminuzione dei nuclei familiari verificatasi tra il 1981 e il Il rapporto tra famiglie residenti ( ) e abitazioni occupate da residenti ( ) sarebbe così nella capitale quasi soddisfacente, di circa 1,2 famiglie per abitazione, se non si tiene conto della domanda abitativa che proviene dalle famiglie non residenti (tab. 2.6). L inadeguatezza dell offerta abitativa disponibile è confermata anche dall analisi delle condizioni abitative delle famiglie romane: infatti a Roma ben famiglie, il 3,4% di tutte quelle residenti, coabitano. Il fenomeno che vede più famiglie non legate da vincoli di parentela o affettivi condividere lo stesso alloggio è rilevante anche a Bologna, dove le famiglie che vivono nella stessa abitazione sono il 4,3% del totale, mentre a Milano, Torino e Napoli sono rispettivamente l 1,2%, lo 0,7% e lo 0,6% (tab. 2.8). Molto elevato è a Roma anche il numero delle famiglie che non sapendo dove vivere ricorrono a soluzioni abitative alternative come roulotte, camper, container, baracche, garage, cantine, soffitte o che vivono in strada. Nel 2001 sono state censite infatti famiglie che occupavano alloggi diversi da quelli convenzionali e famiglie senza tetto o senza abitazione 2. Le famiglie in forte disagio abitativo incidono in maniera più rilevante sulla realtà cittadina romana di quanto succede nelle altre aree urbane considerate: sono infatti lo 0,44% di tutte le famiglie residenti, nel complesso, mentre a Torino, Milano, Napoli e Bologna sono rispettivamente lo 0,24%, lo 0,17%, lo 0,14% e lo 0,13% (tab. 2.9). Per quel che riguarda le caratteristiche e l ammontare degli immobili nella capitale non è possibile verif i- care come siano cambiati nel tempo ma solo fare una fotografia della situazione attuale, poiché la rilevazione 2 Nella variabile famiglie senza tetto o senza abitazione si definiscono: famiglie senza tetto quelle che non dimorano in abitazione né in altro tipo di alloggio, ad esempio perché vivono per strada o sotto i ponti, famiglie senza abitazione quelle alloggiate presso i locali di sedi diplomat iche o consolari. 8

10 degli edifici costituisce una novità rispetto ai censimenti precedenti nei quali non era prevista. Gli edifici censiti a Roma sono stati e i complessi di edifici, per un totale di unità. Di questi , cioè il 97,4% del totale, sono utilizzati mentre il 2,6% risulta inutilizzato perché in costruzione, ricostruzione, in fase di consolidamento o perché cadente o in rovina (tab. 2.11). Dal confronto con gli altri grandi comuni considerati emerge che Roma e Napoli presentano le percentuali più alte di edifici ad uso abitativo sul totale di edifici e complessi di edifici utilizzati, rispettivamente l 89,5% e il 90,7%, mentre a Torino e Milano si registrano le incidenze più alte di edifici destinati ad attività alberghiere, commerciali, industriali e di servizio (14,3% e 11,4%) e di quelli utilizzati per ospitare attività ricreative e sportive, scuole, ospedali, chiese, convivenze come caserme e conventi (7,9% e 5,5%) (tab. 2.12). Per quel che riguarda lo stato di conservazione del patrimonio abitativo questo è stato rilevato ottimo a Roma solo per il 23,1% degli edifici e buono per 57,1%. È invece Bologna la città che con il 34,8% di edifici ad uso abitativo ottimamente conservati possiede il miglior patrimonio immobiliare (tab e fig. 2.2). A Roma, a differenza degli altri comuni considerati, si rileva la minor incidenza di edifici ad uso abitativo costruiti prima del 1919 (6,3%) mentre si registrano percentuali più alte di costruzioni avvenute dal 1962 al 1971 (23,4%) e dal 1972 al 1981 (19,9%). Nel complesso emerge così che Roma possiede il patrimonio abitativo più recente rispetto agli altri comuni considerati: infatti il 61,1% degli edifici ad uso abitativo sono stati costruiti dopo il 1962, un incidenza più che doppia rispetto a quella relativa agli edifici costruiti nello stesso periodo a Bologna, Milano e Torino (rispettivamente 21,9%, 26,8% e 27,4%, tab. 2.14). A Roma il 41,7% degli edifici ad uso abitativo sono stati costruiti in muratura portante, di poco inferiore è l incidenza di quelli costruiti in calcestruzzo armato mentre per il 18,5% sono stati utilizzati altri materiali quali il legno, l acciaio o strutture miste. La prevalenza dell utilizzo della muratura nella struttura portante è particolarmente evidente a Bologna (73,9%) seguita da Napoli (51,4%) e Torino (47,5%) mentre a Milano il materiale maggiormente usato è stato il calcestruzzo armato (46,2%) (tab. 2.15). L analisi del patrimonio abitativo romano in relazione al titolo secondo il quale vengono utilizzati gli alloggi mostra che negli ultimi decenni sono intervenuti cambiamenti radicali negli stili di vita dei romani. Se infatti quaranta anni fa il 34,2% degli alloggi era occupato direttamente dai proprietari e il 61,5% da affittuari, oggi queste proporzioni si sono completamente ribaltate così che ad essere abitati dai proprietari sono il 64,6% degli alloggi mentre solo il 28,3% è destinato al mercato dell affitto e il 7% è utilizzato a titolo gratuito e di prestazioni di servizi (tab e fig. 2.3). L aumento del numero di abitazioni occupate da persone residenti in proprietà è stato a Roma particolarmente intenso e maggiore che negli altri comuni considerati nel periodo che va dal 1971 al In particolare nei decenni e si sono registrati incrementi pari rispettivamente al 55% e al 41,6% mentre nell ultimo intervallo intercensuario il numero di alloggi occupati in proprietà è cresciuto a Roma (+10%) meno che a Napoli (+21,7%), a Milano (+17,7%), a Torino (+15,1%) e a Bologna (+ 13,5%) (tab. 2.17). I romani residenti che vivono in un alloggio di proprietà sono cioè più della metà (il 65%) di tutti i residenti in famiglia mentre il 28,3% abita in affitto. Solo a Bologna si registra una incidenza più alta che a Roma di persone che vivono nella casa di proprietà (il 66,3%), invece abitano in affitto a Napoli ben il 45,8% dei residenti e a Milano il 34,2% (tab. 2.19). La decisione di acquistare la casa in cui vivere non è sempre una scelta ma diventa spesso una necessità quando il mercato locativo presenta delle rigidità dovute alla scarsa offerta di alloggi in affitto e ai conseguenti elevati costi dei canoni. A determinare una offerta di abitazioni in affitto inadeguata contribuisce anche la ridotta quota di alloggi di proprietà di imprese o società che, per la natura propria di investimento patrimoniale, viene destinata al mercato locativo. Tale quota, pari all 3,2% delle abitazioni occupate da residenti e destinata a diminuire anche a causa delle cartolarizzazioni in atto, è a Roma inferiore a quelle registrate a Milano (6,3%) e a Torino (3,5%) (tab. 2.20). I dati dell ultimo censimento ci forniscono inoltre informazioni utili per capire in quali condizioni vivono i romani e quali sono le caratteristiche delle abitazioni in cui risiedono. Le abitazioni a Roma sono grandi in media 84,33 metri quadrati e sono composte da 3,88 stanze, con una superficie media pro-capite di 34,56 9

11 metri quadrati per persona residente (tab , tab e fig. 2.4). Benché gli alloggi nella capitale siano in media più grandi di quelli che si trovano a Bologna (83,7 m 2 ), Napoli (79,12 m 2 ), Milano (79,06 m 2 ) e Torino (76,23 m 2 ) in questi comuni, ad eccezione di Napoli, la superficie media pro-capite che i residenti hanno a disposizione è maggiore di quella di cui possono usufruire i cittadini romani (tab e fig. 2.5). La densità abitativa di 0,63 occupanti per stanza è a Roma più alta che a Bologna (0,57) e Milano (0,62) ma si è ridotta dal 1971 di 0,33 punti percentuali (nel 1971 era pari a 0,96), determinando nella capitale il decremento più intenso dopo quello verificatosi a Napoli (tab. 2.24). A Roma c è la più alta percentuale di abitazioni in buono stato di conservazione, il 62,2%, ma è a Bologna che ben il 35,9% di alloggi sono ottimamente conservati contro il 27,7% di Milano, il 22,4% di Torino, il 21,6% di Roma e il 12,1% di Napoli (tab. 2.25). Il tipo di impianto di riscaldamento più diffuso a Roma è quello centralizzato ad uso di più abitazioni (51,8%) mentre il 44,6% delle abitazioni occupate da persone residenti è servito da un impianto fisso autonomo ad uso esclusivo dell abitazione e una quota residuale, pari all 1,3%, è priva di qualsiasi impianto. Milano è invece la città che ha la più alta incidenza di abitazioni con impianto di riscaldamento centralizzato (80%), Bologna è quella con più impianti fissi autonomi (54,4%) mentre a Napoli il 29,3% delle abitazioni non dispone di impianto di riscaldamento (tab. 2.26). Il combustibile generalmente più usato per il riscaldamento è quello liquido con percentuali che a Roma (93,4%), Bologna (95,4%) e Milano (95,9%) superano il 90%. Dopo quello liquido a Roma il combustibile più usato è quello solido (3%), a Milano l olio combustibile (1,5%) mentre a Napoli è ancora molto usata l energia ele t- trica (12,2%) e a Torino altri tipi di combustibile e energia (15,6%) (tab. 2.27). Tab Andamento di alcune variabili legate al sistema residenziale romano nei censimenti dal 1971 al 2001 (v.a. e var %) Anni di censimento v.a. v.a. var. v.a. var.% v.a. var. v.a. var.% v.a. var. v.a. var.% famiglie , , ,0 stanze , , ,0 abitazioni , , ,7 abitazioni occupate da residenti in proprietà abitazioni occupate da residenti in affitto abitazioni non occupate da residenti , , , , , , , , ,9 altri tipi di alloggio occupati da persone residenti , , ,5 Fonte: Istat, Censimenti

12 Fig Andamento di alcune variabili legate al sistema residenziale romano nei censimenti dal 1971 al 2001 (numero indice 1971=100) famiglie stanze abitazioni abitazioni occupate da residenti in proprietà abitazioni occupate da residenti in affitto abitazioni non occupate da residenti altri tipi di alloggio occupati da persone residenti Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti Tab Abitazioni per anno di censimento in alcuni Comuni italiani (v.a. e var %) Anni di censimento Comuni v.a. var.% var. v.a. % var.% var. v.a. % v.a. var. v.a. var.% Roma , , ,7 Torino , , ,6 Milano , , ,2 Bologna , , ,4 Napoli , , ,2 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti Tab Stanze per anno di censimento in alcuni Comuni italiani (v.a. e var %) Anni di censimento Comuni v.a. v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % Roma , , ,0 Torino , , ,6 Milano , , ,7 Bologna , , ,6 Napoli , , ,1 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti

13 Tab Popolazione residente per anno di censimento in alcuni Comuni italiani (v.a. e var %). Anni di censimento Comuni v.a. v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % Roma , , ,8 Torino , , ,1 Milano , , ,3 Bologna , , ,2 Napoli , , ,9 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti Tab Famiglie per anno di censimento in alcuni Comuni italiani (v.a. e var %) Anni di censimento Comuni v.a. v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % Roma , , ,0 Torino , , ,8 Milano , , ,7 Bologna , , ,8 Napoli , , ,1 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti Tab Abitazioni occupate da persone residenti per anno di censimento in alcuni Comuni italiani (v.a. e var. %) Anni di censimento Comuni v.a. v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % Roma , , ,9 Torino , , ,1 Milano , , ,1 Bologna , , ,8 Napoli , , ,9 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti

14 Tab Abitazioni per stato di occupazione in alcuni Comuni italiani (v.a. e %) Stato di occupazione Comuni Da almeno una persona residente Abitazioni occupate Solo da persone non residenti Totale Abitazioni non occupate Totale v.a. % v.a. % v.a. v.a. % v.a. % Roma , , , ,0 Torino , , , ,0 Milano , , , ,0 Bologna , , , ,0 Napoli , , , ,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento Tab Famiglie per condizione abitativa in alcuni Comuni italiani (v.a. e %) Condizioni abitative Comuni In coabitazione Non in coabitazione Totale v.a. % v.a. % v.a. % Roma , , ,0 Torino , , ,0 Milano , , ,0 Bologna , , ,0 Napoli , , ,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censim ento Tab Famiglie per situazione abitativa della famiglia in alcuni Comuni italiani (v.a. e %) Famiglie con grave disagio abitativo Comuni Famiglie che occupano un'abitazione Famiglie coabitanti Famiglie che occupano un altro tipo di alloggio Famiglie senza tetto o senza abitazione Totale famiglie con grave disagio abit a- tivo Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % Roma , , , , , ,0 Torino , , , , , ,0 Milano , , , , , ,0 Bologna , , , , , ,0 Napoli , , , , , ,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento

15 Tab Altri tipi di alloggio occupati da persone residenti per anno di censimento in alcuni Comuni italiani (v.a. e var. %) Anni di censimento Comuni v.a. v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% Roma , , ,5 Torino , , ,3 Milano , , ,8 Bologna , , ,8 Napoli , , ,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento Tab Edifici e complessi di edifici per tipologia di utilizzo in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (v.a. e %) Comuni Utilizzati Non utilizzati Totale v.a. % v.a. % v.a. % Roma , , ,0 Torino , , ,0 Milano , , ,0 Bologna , , ,0 Napoli , , ,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento Tab Edifici e complessi di edifici utilizzati per tipologia d'uso e di utilizzo in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (v.a. e %) Tipologia d'uso e di utilizzo Utilizzati Comuni Per abitazione Per alberghi, uffici, commercio e industria, comunicazioni e trasporti Altro tipo di utilizzo Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % Roma , , , ,0 Torino , , , ,0 Milano , , , ,0 Bologna , , , ,0 Napoli , , , ,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento

16 Tab Edifici ad uso abitativo per stato di conservazione in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (v.a. e %) Stato di conservazione Comuni Ottimo Buono Mediocre Pessimo Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % Roma , , , , ,0 Torino , , , , ,0 Milano , , , , ,0 Bologna , , , , ,0 Napoli , , , , ,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento Fig Edifici ad uso abitativo per stato di conservazione in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (%) 100% 80% 60% 40% Pessimo Mediocre Buono Ottimo 20% 0% Roma Torino Milano Bologna Napoli Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento Tab Edifici ad uso abitativo per epoca di costruzione in alcuni Comuni i taliani, anno 2001 (v.a. e %) Epoca di costruzione dal prima 1962 Prima del Dal 1919 al Dal 1946 al del Dal 1962 al Dal 1972 al Dal 1982 al Dopo il Comuni a 1919 Totale dopo al il v.a. % v.a. % v.a. % % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % % v.a. % Roma , , ,5 38, , , , ,8 61, ,0 Torino , , ,1 72, , , , ,3 27, ,0 Milano , , ,5 73, , , , ,7 26, ,0 Boligna , , ,9 78, , , , ,5 21, ,0 Napoli , , ,0 60, , , , ,3 39, ,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento

17 Tab Edifici ad uso abitativo per tipo di materiale usato per la struttura portante in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (v.a. e %) Tipo di materiale Comuni Muratura portante Calcestruzzo armato Altro Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % Roma , , , ,0 Torino , , , ,0 Milano , , , ,0 Bologna , , , ,0 Napoli , , , ,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento Tab Abitazioni occupate da persone residenti per titolo di godimento in alcuni Comuni italiani, ann (v.a. e %) Titolo di godimento Comuni anni Proprietà Affitto Altro titolo Totale Roma Torino Milano Bologna v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,0 Napoli , , , , , , , ,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti

18 Fig Abitazioni occupate da persone residenti per titolo di godimento in alcuni Comuni italiani, anni (%) 100% 80% 60% 40% altro titolo affitto proprietà 20% 0% Roma Torino Milano Bologna Napoli Roma Torino Milano Bologna Napoli Roma Torino Milano Bologna Napoli Roma Torino Milano Bologna Napoli Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti Tab Abitazioni occupate da persone residenti in proprietà in alcuni Comuni italiani per anno di censimento (v.a. e var. %) Anni di censimento Comuni v.a. v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % Roma , , ,0 Torino , , ,1 Milano , , ,7 Bologna , , ,5 Napoli , , ,7 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti

19 Tab Abitazioni occupate da persone residenti in affitto in alcuni Comuni italiani, per anno di censimento (v.a. e var. %) Anni di censimento Comuni v.a. v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % Roma , , ,0 Torino , , ,9 Milano , , ,3 Bologna , , ,9 Napoli , , ,9 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti Tab Popolazione residente in famiglia in abi tazione per titolo di godimento dell'abitazione in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (v.a. e %) Comuni Titolo di godimento Proprietà Affitto Altro titolo Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % Roma , , , ,0 Torino , , , ,0 Milano , , , ,0 Bologna , , , ,0 Napoli , , , ,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento Tab Abitazioni occupate da persone residenti per figura giuridica del proprietario in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (v.a. e %) Figura giuridica del proprietario Comuni Persona fisica Impresa o società Cooperativa edilizia Stato, Regione, Provincia, Comune Ente previdenziale IACP o Azienda per il Territorio Altro Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % Roma , , , , , , , ,0 Torino , , , , , , , ,0 Milano , , , , , , , ,0 Bologna , , , , , , , ,0 Napoli , , , , , , , ,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento

20 Tab Superficie media delle abitazioni in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (mq.) Comuni Superficie media (mq) Roma 84,33 Torino 76,23 Milano 79,06 Bologna 83,7 Napoli 79,12 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento Fig Superficie media delle abitazioni in mq in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (%) Roma Torino Milano Bologna Napoli Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento Tab Numero di stanze per abitazione per anno di censimento in alcuni Comuni italiani (v.a. e var %) Anni di censimento Comuni stanze/abitazioni stanze/abitazioni variazione stanze/abitazioni variazione stanze/abitazioni variazione Roma 3,53 3,92 0,39 3,86-0,06 3,88 0,02 Torino 3,01 3,27 0,26 3,38 0,11 3,32-0,06 Milano 3,03 3,29 0,26 3,45 0,16 3,39-0,06 Bologna 3,55 3,76 0,21 3,78 0,02 3,64-0,14 Napoli 3,26 3,74 0,48 3,95 0,21 3,75-0,20 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento

21 Tab Metri quadrati per occupante in abitazioni occupate da persone residenti in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (%) mq. per occupante in abitazioni occupate Comuni da persone residenti Roma 34,56 Torino 35,47 Milano 37,61 Bologna 40,18 Napoli 26,79 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento Fig Metri quadri per occupante in abitazioni occupate da persone residenti in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (%) Roma Torino Milano Bologna Napoli Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento Tab Occupanti per stanza in abitazioni occupate da persone residenti per anno di censimento in alcuni Comuni italiani (v.a. e var %) Comuni Anni di censimento differenza Roma 0,96 0,78 0,67 0,63-0,33 Torino 0,95 0,82 0,71 0,66-0,29 Milano 0,92 0,77 0,67 0,62-0,30 Bologna 0,84 0,70 0,62 0,57-0,27 Napoli 1,25 1,00 0,85 0,79-0,46 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento

22 Tab Abitazioni occupate da persone residenti in edifici ad uso abitativo per stato di conservazione dell'edificio in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (v.a. e %) Comuni Stato di conservazione Ottimo Buono Mediocre Pessimo Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % Roma , , , , ,0 Torino , , , , ,0 Milano , , , , ,0 Bologna , , , , ,0 Napoli , , , , ,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento Tab Abitazioni occupate da persone residenti con impianto di riscaldamento per tipologia di impianto di riscaldamento in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (v.a. e %) Comuni Totale abitazioni che dispongono di impianto di riscaldamento Di cui: impianto centralizzato ad uso di più abit a- zioni Di cui: impianto fisso autonomo ad uso esclusivo dell'abitazione Di cui: apparecchi singoli fissi che riscaldano tutta o la maggior parte dell'abitazione Di cui: apparecchi singoli fissi che riscaldano solo alcune parti dell'abitazione abitazioni occupate da persone residenti v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. Roma , , , , , Torino , , , , , Milano , , , , , Bologna , , , , , Napoli , , , , , Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento Tab Abitazioni occupate da persone residenti con impianto di riscaldamento per tipo di combustibile o energia che alimenta l'impianto di riscaldamento in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (v.a. e %) Tipi di combustibile o energia per riscaldamento Comuni Combustibile liquido o gassoso Combustibile solido Energia elettrica Olio combustibile Altro tipo di combustibile o energia Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % Roma , , , , , ,0 Torino , , , , , ,0 Milano , , , , , ,0 Bologna , , , , , ,0 Napoli , , , , , ,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento

23 Tab Popolazione residente a Roma, Torino, Milano, Bol ogna, Napoli e Italia, anni 2001, 2002 e 2003 (v.a. e %) Comuni popolazione residente saldo totale popolazione residente variazione % annua saldo totale popolazione residente variazione % annua Roma , ,05 Torino , ,72 Milano , ,99 Bologna , ,14 Napoli , ,79 Italia , ,99 Fonte: elaborazione su dati Istat. Fig Popolazione residente a Roma, Torino, Milano, Bologna e Napoli, anni 2001, 2002 e Variazioni % rispetto all'anno precedente 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 variazione % variazione % ,00 Roma Torino Milano Bologna Napoli Italia -0,50-1,00 Fonte: elaborazione su dati Istat 22

24 Tab Incremento relativo medio annuo della popolazione residente a Roma e densità abitativa ai censimenti dal 1871 al 2001 (v.a. e %) Anni popolazione residente incremento relativo medio annuo superficie - ha densità ab./ha n.d ,97 1, , ,97 1, , ,47 2, , ,00 2, , ,00 3, , ,00 4, , ,00 5, , ,54 10, , ,54 14, , ,54 18, , ,54 18, , ,54 18, , ,60 19,81 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti Fig Incremento relativo medio annuo della popolazione residente nel Comune di Roma ai censimenti dal 1871 al 2001 (%) incremento relativo medio annuo Fonte: elaborazione su dati Istat Censimenti generali della popolazione e delle abitazioni 23

25 3. Roma multietnica Gli stranieri iscritti nell Anagrafe del Comune di Roma erano, alla fine del 2003, (il 7,2% della popolazione residente, tab. 3.3), il 50,3% in più rispetto al 1997, anno in cui i cittadini stranieri residenti a Roma erano (tabb. 3.1 e 3.2 e figg. 3.1 e 3.2). Tale tendenza crescente si rileva anche a livello nazionale, come indica il confronto fra i dati degli ultimi due censimenti (i cittadini stranieri residenti in Italia ammontavano a nel 1991 e a nel 2001), sebbene Roma si caratterizzi per essere il principale attrattore dei flussi migratori verso l Italia. I dati censuari del 2001 indicano infatti che Roma risulta essere il primo Comune d Italia per numero di stranieri (98.427) immediatamente seguita da Milano (con stranieri censiti). A livello provinciale, la sola provincia di Roma raccoglie il 38,8% degli stranieri residenti nella ripartizione del Centro, pari al 10% circa del totale nazionale. Nonostante il suo peso relativo, la provincia di Roma si piazza tuttavia al secondo posto per numero di stranieri censiti, dopo quella di Milano ( contro ), a causa evidentemente delle diverse caratteristiche della struttura economico-territoriale delle due aree urbane, che orientano la presenza degli stranieri sul territorio. A Milano gli stranieri risiedono nell area metropolitana e nei comuni della provincia, dove tendono a localizzarsi le industrie presso le quali vengono occupati, mentre a Roma, dove sono occupati soprattutto nel terziario (tab. 3.12)e nei lavori di assistenza e cura domestica (tab. 3.16), e sono presenti in buon numero anche per motivi religiosi e di studio (tab.3.9), essi risiedono all interno del Comune stesso, data anche la vasta estensione del suo territorio. I dati relativi al 2002 sugli stranieri soggiornanti nelle varie province italiane forniti dal Ministero dell Interno, tuttavia, segnalano valori più elevati per la provincia di Roma che per quella di Milano (tab. 3.8), ma ciò potrebbe significare semplicemente che per un buon numero di stranieri Roma rappresenta non tanto una meta in sé quanto una porta di ingresso ed un punto di snodo dal quale spostarsi alla ricerca della collocazione ottimale sul territorio italiano. La popolazione straniera residente a Roma presenta una struttura con forti potenzialità di ricambio demografico, vista la presenza rilevante di popolazione in età attiva e feconda, l equilibrio tra i sessi nelle stesse fasce d età, la consistenza delle classi giovanili e il basso numero di anziani (tabb.3.4 e 3.5 e figg. 3.3, 3.4, 3.5 e 3.6). La crescita della popolazione straniera in età scolare si riflette inoltre nell incremento degli alunni con cittadinanza non italiana presenti nelle scuole italiane (tab.3.7): nell anno scolastico questi ammontavano a nella provincia di Roma, con un incidenza, sul totale degli iscritti, pari al 4,24% ed un tasso annuo di incremento medio del 10,9%. Lo stato estero maggiormente rappresentato nelle scuole di Roma e provincia è la Romania, sebbene la comunità numericamente più consistente a Roma sia quella filippina, seguita da quella rumena e da quella polacca (fig.3.8): questa anomalia è spiegabile considerando il differente modello migratorio delle varie comunità. La presenza degli stranieri a Roma (come anche in Italia) è fortemente legata, come già accennato, al lavoro, come si può evincere dall analisi dei dati relativi ai motivi del soggiorno diffusi periodicamente dal Ministero dell Interno (cfr. tabb. 3.9, 3.10 e 3.11). Risulta tuttavia difficile tracciare un quadro compiuto della componente straniera del mercato del lavoro romano, a causa della carenza di dati specifici che consentano di definirne le dinamiche principali. È possibile comunque individuare nel lavoro alle dipendenze il principale motivo del soggiorno degli stranieri nel Lazio e a Roma, sebbene una quota non trascurabile abbia optato per il lavoro autonomo. Per avere un idea di massima della condizione lavorativa degli stranieri a Roma è possibile fare riferimento, per quel che riguarda il lavoro subordinato, ai dati di fonte Inail, Inps ed Excelsior mentre, per quanto riguarda il lavoro autonomo, ai dati Unioncamere sugli iscritti alle Camere di commercio. 24

26 Da tali dati emerge che gli stranieri presenti a Roma (e nel Lazio) tendono ad inserirsi principalmente nel settore dei servizi (tabb e 3.13), in imprese fino a 10 addetti ed hanno un età compresa fra i 18 ed i 35 anni (tab. 3.14). D altro canto, è proprio nel terziario che ha orig ine l offerta maggiore di posti di lavoro per lavoratori stranieri: i dati relativi alle previsioni di assunzione di lavoratori extra Ue da parte delle imprese - rilevati dall indagine Excelsior, tab mettono infatti in evidenza la volontà di assunzione di minimo e massimo individui nel settore dei servizi nella provincia di Roma per il Per lo stesso periodo, invece, le previsioni di assunzione nell industria di lavoratori extra Ue riguardavano un minimo di e un massimo di individui. Nell ambito dei servizi, inoltre, gli stranieri tendono nella provincia di Roma - a collocarsi nel comparto della collaborazione domestica e familiare. I dati Inps (tab. 3.16) evidenziano infatti che la provincia di Roma è la prima provincia italiana per numero di addetti alla collaborazione familiare: alla fine del 2003, dopo la regolarizzazione dell anno precedente, gli addetti alla collaborazione nella provincia di Roma erano , mentre a Milano erano poco più della metà. Utilizzando poi i dati Inail relativi agli anni 2003 e 2004 relativi alle assunzioni, cessazioni e cambi d azienda, è interessante osservare il diverso comportamento dei lavoratori italiani, di quelli extra Ue e di quelli comunitari. Tra il 2003 e il 2004 si è registrato, nel Lazio, un consistente incremento di assunzioni (e di cessazioni) di lavoratori extra Ue (+38,7% e +28,1%, rispettivamente), a fronte di incrementi molto contenuti nel caso di lavoratori italiani (+3,5% e +3,8%) e addirittura di decrementi nel caso dei lavoratori appartenenti all Unione europea (-0,3% e -1,4%). I dati segnalano dunque un cospicuo ingresso di lavoratori non comunitari nelle imprese del Lazio, ma anche una forte instabilità lavorativa: il 72,3% di essi ha infatti cambiato azienda tra il 2003 e il 2004, contro il 13,9% degli italiani e dell 11% dei comunitari. Un ulteriore dato che segnala la crescente presenza degli stranieri nel mercato del lavoro romano, ma anche delle difficoltà di inserirvisi, è rappresentato dal numero degli iscritti ai Centri per l impiego di Roma e provincia. I dati di fonte Isfol indicano (cfr. tab.3.15) che il 3,7% del totale degli iscritti al complesso dei Centri per l impiego è rappresentato da stranieri (non Ue), con la componente maschile più presente di quella femminile (4,9% contro il 2,7%) e punte massime di iscrizioni nei Centri di Pomezia e Morlupo e minime in quelli di Monterotondo e Roma Dragoncello. Facendo riferimento infine al lavoro autonomo, è opportuno segnalare come, negli ultimi anni, si sia registrato un incremento significativo delle imprese di titolarità di cittadini extra Ue: è ipotizzabile che, a fronte delle difficoltà di inserimento degli stranieri nel mercato del lavoro o per la volontà di fare carriera e migliorare la propria posizione economica e sociale, un numero sempre crescente di cittadini stranieri decida di fare impresa. Il numero di imprenditori stranieri a Roma è difatti passato dai del 2001 (pari al 4,3% del totale delle ditte individuali romane) ai del 2003 (pari al 6,4% del totale). Va evidenziato che l imprenditorialità immigrata rappresenta la componente più dinamica della demografia delle imprese a Roma: il tasso di variazione medio annuo del totale delle ditte individuali è stato infatti dell 1,6% a fronte del 23,6% nel caso delle ditte a titolarità straniera. 25

27 Tab Stranieri residenti a Roma al 31 dicembre 2003 per sesso e per municipio (v.a. e %) Stranieri residenti (v.a.) Stranieri residenti (%) Municipi Maschi Femmine Totale (a) % maschi % femmine (a)/(b)*100 I ,7 44,3 11,3 II ,1 61,9 6,5 III ,4 56,6 2,3 IV ,4 56,6 4,4 V ,8 51,2 3,7 VI ,7 46,3 5,1 VII ,3 48,7 4,0 VIII ,2 47,8 5,9 IX ,0 58,0 3,9 X ,5 53,5 3,1 XI ,8 52,2 4,4 XII ,0 56,0 3,9 XIII ,2 49,8 6,0 XV ,1 49,9 5,0 XVI ,9 58,1 4,8 XVII ,2 58,8 2,9 XVIII ,5 52,5 6,1 XIX ,2 56,8 5,7 XX ,8 56,2 9,2 nl (*) ,5 45,5 1,9 Roma (b) 47,4 52,6 100 (*) Individui residenti per i quali non è stato possibile individuare il municipio di appartenenza (a)/(b)*100: % di stranieri residenti nel municipio/totale stranieri residenti a Roma Fonte: elaborazione su dati Ufficio di St atistica - Comune di Roma, Fig Stranieri residenti nei Municipi del Comune di Roma al 31 dicembre 2003 (v.a.) M F Totale I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XV XVI XVII XVIII XIX XX nl (*) Fonte: elaborazione su dati Ufficio di St atistica - Comune di Roma,

28 Tab Stranieri residenti a Roma per municipio, anni (v.a. e %) Municipi Maschi e Femmine Var. % 1997/2003 I ,4 II ,2 III ,4 IV ,7 V ,2 VI ,7 VII ,6 VIII ,0 IX ,2 X ,1 XI ,7 XII ,5 XIII ,2 XV ,4 XVI ,4 XVII ,4 XVIII ,3 XIX ,0 XX ,2 nl (*) ,7 Roma ,3 (*) Individui residenti per i quali non è stato possibile individuare il municipio di appartenenza Fonte: elaborazione su dati Ufficio di Statistica - Comune di Roma, Fig Stranieri residenti a Roma. Anni (v.a.) M F Totale Fonte: elaborazione su dati Ufficio di St atistica - Comune di Roma,

29 Tab Incidenza della popolazione straniera sul totale della popolazione residente per municipi, (%) Municipi Maschi e Femmine I 13,6 14,4 15,0 16,2 17,2 17,9 18,6 II 7,6 8,2 8,4 9,1 9,6 9,9 10,6 III 6,4 6,6 6,6 7,3 7,5 7,9 8,2 IV 2,7 3,0 3,1 3,4 3,7 3,9 4,3 V 2,5 2,7 2,8 3,2 3,4 3,6 4,0 VI 5,4 5,7 5,9 6,6 7,0 7,4 8,0 VII 3,4 3,8 4,2 5,0 5,5 5,9 6,4 VIII 2,7 3,0 3,2 4,0 4,7 5,1 5,9 IX 3,9 4,3 4,5 5,1 5,5 5,7 6,1 X 2,2 2,4 2,5 2,9 3,1 3,2 3,4 XI 3,9 4,4 4,6 5,3 5,7 5,9 6,4 XII 3,1 3,3 3,4 3,8 4,2 4,3 4,7 XIII 4,2 4,5 4,5 5,1 5,3 5,4 6,0 XV 3,7 4,2 4,5 5,2 5,7 6,0 6,6 XVI 4,7 5,1 5,2 5,6 5,9 6,1 6,7 XVII 5,4 5,9 6,2 6,9 7,2 7,4 7,9 XVIII 6,4 6,8 7,1 7,8 8,3 8,6 9,2 XIX 4,2 4,6 4,8 5,3 5,6 5,9 6,3 XX 8,7 9,4 9,6 10,6 11,2 11,5 12,5 nl(*) 26,0 30,0 28,2 31,9 35,2 37,0 38,7 Roma 4,8 5,2 5,4 6,0 6,4 6,7 7,2 (*) Individui residenti per i quali non è stato possibile individuare il municipio di appart enenza Fonte: elaborazione su dati Ufficio di St atistica - Comune di Roma, Tab Stranieri residenti a Roma al 31 dicembre 2003 per classi di età (v.a. e %) Maschi e femmine (v.a.) Maschi e femmine (%) Municipi e oltre Totale e oltre Totale I ,0 78,1 14,9 100 II ,3 77,1 13,6 100 III ,5 78,3 13,2 100 IV ,2 80,9 6,9 100 V ,1 83,0 2,8 100 VI ,3 79,0 2,7 100 VII ,0 77,8 2,2 100 VIII ,9 78,5 1,5 100 IX ,1 81,1 5,7 100 X ,9 80,3 3,8 100 XI ,5 79,9 6,6 100 XII ,0 80,1 7,9 100 XIII ,4 82,7 5,0 100 XV ,3 79,3 3,4 100 XVI ,1 81,0 8,9 100 XVII ,8 80,6 11,7 100 XVIII ,6 77,8 11,6 100 XIX ,1 79,1 5,8 100 XX ,4 79,4 7,2 100 nl(*) ,0 80,1 12,0 100 Roma ,8 79,5 7,7 100 (*) Individui residenti per i quali non è stato possibile individuare il municipio di appart enenza Fonte: elaborazione su dati Ufficio di Statistica - Comune di Roma,

30 Tab Indicatori della popolazione residente a Roma al 31 dicembre 2003, italiana e straniera Municipi Indice di vecchiaia (**) Rapporto tra i sessi (***) Dipendenza Economica (****) % di giovani fino a 14 italiani stranieri italiani stranieri italiani stranieri italiani stranieri % Stranieri su italiani I 232,4 211,9 91,7 125,5 51,9 28,0 10,3 7,0 22,9 II 213,9 146,9 82,1 61,6 60,5 29,6 12,0 9,3 11,9 III 230,5 154,5 83,7 76,8 55,4 27,7 10,8 8,5 8,9 IV 180,0 56,5 89,5 76,8 49,2 23,6 11,8 12,2 4,5 V 129,7 20,0 93,8 95,5 43,4 20,4 13,2 14,1 4,2 VI 223,8 14,6 90,0 116,2 55,6 26,5 11,0 18,3 8,7 VII 153,6 11,1 92,4 105,5 50,5 28,5 13,2 20,0 6,9 VIII 94,3 7,7 97,5 109,4 43,2 27,3 15,5 19,9 6,2 IX 242,5 43,6 83,1 72,6 57,7 23,3 10,7 13,1 6,5 X 156,7 24,0 91,9 86,9 48,7 24,6 12,8 15,9 3,5 XI 211,5 49,4 87,7 91,4 53,7 25,2 11,2 13,5 6,8 XII 108,0 65,6 95,0 78,7 44,5 24,8 14,8 12,0 5,0 XIII 106,2 40,2 94,8 100,8 44,4 21,0 14,9 12,4 6,4 XV 167,3 19,5 91,4 100,3 47,6 26,1 12,1 17,3 7,1 XVI 195,6 87,7 86,2 72,1 56,1 23,5 12,2 10,1 7,1 XVII 258,5 149,9 83,3 70,0 57,6 24,1 10,2 7,8 8,6 XVIII 169,2 109,2 89,7 90,3 51,9 28,5 12,7 10,6 10,1 XIX 152,0 38,3 89,6 76,2 51,8 26,5 13,5 15,1 6,8 XX 135,4 53,3 91,3 78,0 49,8 26,0 14,1 13,4 14,3 nl (*) 342,7 149,7 131,5 119,6 42,4 24,9 6,7 8,0 63,2 Roma 185,2 72,7 91,8 90,2 50,8 25,5 12,2 12,9 11,0 (*) Individui residenti per i quali non è stato possibile individuare il municipio di appartenenza (**) Indice di vecchiaia = (popolazione dai 65 anni e oltre/popolazione 0-14 anni) x 100 (***) Rapporto tra i sessi = (popolazione maschile/popolazione femminile) x 100 (****) Dipendenza economica = [(popolazione 0-14 anni + popolazione 65 e oltre)/popolazione anni] x 100 Fonte: Ufficio di St atistica - Comune di Roma, Fig Indice di vecchiaia italiani e stranieri residenti a Roma al 31 dicembre 2003 per Municipio (%) 300,0 250,0 200,0 150,0 IV italiani IV stranieri 100,0 50,0 0,0 I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XV XVI XVII XVIII XIX XX Fonte: elaborazione su dati Ufficio di St atistica - Comune di Roma,

31 Fig Rapporto tra i sessi dei residenti a Roma italiani e stranieri al 31 dicembre 2003 per Municipio (%) 140,0 120,0 100,0 80,0 60,0 M/F x 100 italiani M/F x 100 stranieri 40,0 20,0 0,0 I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XV XVI XVII XVIII XIX XX Fonte: elaborazione su dati Ufficio di Statistica - Comune di Roma, Fig Indice di dipendenza economica dei residenti a Roma italiani e stranieri al 31 dicembre 2003 per Municipio (%) 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 DE italiani DE stranieri 20,0 10,0 0,0 I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XV XVI XVII XVIII XIX XX Fonte: elaborazione su dati Ufficio di St atistica - Comune di Roma,

32 Fig Percentuali di giovani italiani e stranieri fino a 14 anni sulla popolazione residente a Roma al 31 dicembre 2003 per Municipio (%) 25,0 20,0 15,0 10,0 % italiani % stranieri 5,0 0,0 I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XV XVI XVII XVIII XIX XX Fonte: elaborazione su dati Ufficio di Statistica - Comune di Roma, Fig Stranieri ogni 100 italiani per Municipio al 31 dicembre 2003 (%) 25,0 20,0 15,0 10,0 S/I x 100 5,0 0,0 I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XV XVI XVII XVIII XIX XX Fonte: elaborazione su dati Ufficio di Statistica - Comune di Roma,

33 Tab Stranieri residenti a Roma al 30 giugno 2003 secondo la provenienza (Ue - Extr a Ue) per municipio (v.a. e %) Municipi Area di provenienza Ue Extra Ue Altro (**) Totale Incidenza delle comunità di stranieri sul totale degli stranieri Ue/totale stranieri ExtraUe/totale stranieri Altro/totale stranieri Totale I ,3 78,7-100 II ,8 81,2-100 III ,0 79,0-100 IV ,2 87,8-100 V ,8 91,2-100 VI ,8 95,2-100 VII ,7 95,3-100 VIII ,2 96,8-100 IX ,0 88,0-100 X ,4 91,6-100 XI ,3 86,7-100 XII ,8 84,2-100 XIII ,1 84,9-100 XV ,3 92,7-100 XVI ,2 83,8-100 XVII ,2 80,8-100 XVIII ,0 84,0-100 XIX ,6 90,4-100 XX ,8 87,2-100 nl (*) ,7 82,3-100 Roma ,1 85,9 1,1 100 (*) Individui residenti per i quali non è stato possibile individuare il municipio di appartenenza. (**) Individui residenti per i quali non è stato possibile individuare la cittadinanza. Il dato non è disponibile per municipio. Fonte: elaborazione su dati Ufficio di Statistica-Comune di Roma, Fig Le prime dieci comunità di stranieri residenti a Roma al 31 dicembre 2003, per sesso (v.a.) Filippine Romania Polonia Perù Egitto Bangladesh Cina Sri Lanka Francia Stati Uniti d'america Maschi Femmine Fonte: elaborazione su dati Ufficio di Statistica-Comune di Roma,

34 Tab Province con la più alta consistenza di alunni con cittadinanza non italiana. Anni scolastici (v.a. e %) Alunni con cittadinanza non italiana $OXQQLFRQFLWDGLQDQ]DQRQLWDOLDQDSHU IUHTXHQWDQWLLQWXWLLFRPXQLGH ODSURYLQFLD Stato estero di cittadinanza più rappresentato Provincia a.s a.s a.s a.s variazione media annua a.s a.s a.s a.s a.s a.s a.s a.s Milano ,2 3,4 4,1 5,1 6,17 Perù Filippine Filippine Ecuador Roma ,9 2,5 2,8 3,9 4,24 Romania Romania Romania Romania Torino ,6 2,2 2,7 3,8 4,95 Marocco Marocco Romania Romania Brescia ,5 4,0 5,2 6,1 7,18 Marocco Marocco Marocco Marocco Firenze ,6 4,6 5,5 6,3 6,83 Cina Cina Cina Albania Vicenza ,9 3,8 4,8 5,8 6,93 Jugoslavia Jugoslavia Jugoslavia Jugoslavia Bologna ,7 4,6 5,1 6,2 7,06 Marocco Marocco Marocco Marocco Treviso ,8 3,6 4,8 6,0 7,1 Marocco Marocco Marocco Marocco Verona ,1 3,4 4,3 5,2 6,42 Marocco Marocco Marocco Marocco Modena ,1 4,6 5,6 7,0 8,14 Marocco Marocco Marocco Marocco Bergamo ,8 2,6 3,2 4,3 5,41 Marocco Marocco Marocco Marocco Genova ,0 3,1 3,9 5,5 5,99 Ecuador Ecuador Ecuador Ecuador Perugia ,1 3,6 4,8 5,9 7,13 Albania Albania Albania Albania Italia ,0 1,8 2,3 3,0 3,49 Albania Albania Albania Albania Fonte: elaborazione su dati Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca. 33

35 Tab Province con il maggior numero di stranieri soggiornanti, (v.a. e %) Province Variazione % 2000/2001 Variazione % 2001/2002 Variazione media annua Bergamo ,75 26,66 9,96 Bologna ,86 9,87 7,87 Bolzano ,57 11,76 6,17 Brescia ,77 30,74 22,26 Firenze ,55 25,1-5,73 Genova ,22 13,13-3,55 Milano ,6 1,52-1,04 Modena ,12 40,88 28,00 Napoli ,24-13,06-10,65 Perugia ,48 15,1 8,79 Reggio Emilia ,93 8,75 8,34 Roma ,71 0,82-1,95 Torino ,03 7,71 7,37 Treviso ,61 19,66 10,14 Varese ,17 20,98 17,58 Verona ,94 10,67 6,31 Vicenza ,43 13,41-2,01 Fonte: elaborazione su dati Ministero dell'interno, Tab Soggiornanti stranieri al 31 dicembre 2002 per provincia e motivo di soggiorno (% e v.a.) Motivo del soggiorno Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio v.a. % Lavoro 2,5 3,5 0,9 90,5 2, ,0 Studio 2,8 1,9 0,9 91,2 3, ,0 Familiari 5,1 6,5 2,0 81,6 4, ,0 Religiosi 0,5 0,2 0,4 98,3 0, ,0 Residenza elettiva 5,0 4,9 4,6 81,0 4, ,1 Tutti i motivi 2,8 3,7 1,2 89,5 2, ,0 Totale (v.a.) Fonte: Dossier Statistico Immigrazio ne Caritas/Migrantes, Elaborazioni su dati del Ministero dell'interno. 34

36 Tab Cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in Italia al 31/12/2002 per motivo del soggiorno (% e v.a.) variazione Motivo di soggiorno 2001/2002 v.a. v.a. % Lavoro subordinato ,91 Motivi di famiglia ,9 Commercio - lavoro autonomo ,68 Motivi religiosi ,7 Residenza elettiva ,57 Motivi di studio ,84 Lavoro subordinato - attesa occupazione ,59 Turismo ,19 Richiesta asilo ,3 Motivi di salute ,99 Iscrizione liste di collocamento ,94 Asilo politico ,34 Per missione ,2 Adozione ,42 Affidamento ,38 Soggiorno minori d'età - Art. 28 D.P.R. n ,05 Motivi straordinari con possibilità di lavoro ,96 Motivi straordinari ,93 Soggiorno per ricerca lavoro - Art. 23 D. l.vo n. 286/ ,97 Attività sportiva ,72 Attesa perfezionamento pratica lavorativa ,1 Inserimento nel mondo del lavoro - Art. 36 D.P.R. n ,88 Attesa cittadinanza Art.11/1/C Dpr394/ Rilascio foglio sogg. Art. 18 D.l.vo ,38 Affari ,91 Motivi di giustizia ,61 Convenzione Dublino del ,89 Tirocinio ,53 Attesa perfezionamento lavoro autonomo ,42 Invito ,42 Missione (Attività' di volontariato) Dichiarazione di presenza art. 4 c. 1 L. 39/ ,42 Soggiorno per vacanza lavoro - Art. 27 D.l.vo 286/ Protezione temporanea - D.P.C.M ,92 Attesa stato di Apolide Art.11/1/C Dpr Detenzione Attesa Emigrazione Marinai attesa imbarco Nessuno Totale ,99 Fonte: Ministero dell'interno,

37 Tab Cittadini stranieri regolarmente soggiornanti nel Lazio al 31/12/2003 per motivo del soggiorno (% e v.a.) Motivi del soggiorno v.a. % Lavoro subordinato ,6 Lavoro autonomo ,5 Famiglia ,0 Adozione 487 0,1 Affidamento Asilo politico ,6 Richiesta asilo politico 891 0,3 Umanitari 478 0,1 Studio ,0 Religiosi ,0 Protezione sociale (Art. 18 DL 286/98) 52 - Residenza elettiva ,6 Atri motivi ,2 Totale ,0 Fonte: Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes, elaborazione su dati Ministero dell'interno. Tab Prime 15 province per assunzioni di lavoratori stranieri in agricoltura, nell'industria e nei servizi. Anno 2002 (v.a.) Agricoltura Industria Servizi Provincie n. assunzioni Provincie n. assunzioni Provincie n. assunzioni Bolzano Milano Milano Trento Brescia Roma Verona Treviso Bolzano Ragusa Vicenza Vicenza Bari Modena Firenze Perugia Roma Venezia Ravenna Verona Brescia Modena Firenze Trento Bologna Padova Verona Trapani Bologna Bologna Forlì-Cesena Reggio Emilia Torino Roma Perugia Ravenna Ferrara Ancona Perugia L'Aquila Venezia Bergamo Faggia Prato Rimini Italia Italia Italia Fonte: Dossier statistico Immigrazione Caritas/Migrantes, Elaborazioni su dati INAIL/Denuncia nominativa assicurati. Tab Assunzioni di lavoratori non comunitari nel Lazio per settore economico al (v.a.) Settori Assunzioni Saldo Agricoltura Industria Servizi Non determinato Totale Fonte: Dossier statistico Immigrazione Caritas/Migrantes Elaborazioni su dati INAIL/Denuncia nominativa assicurati. 36

38 Tab Assunzioni di lavoratori non comunitari nel Lazio per dimensione dell'azienda ed età dei lavoratori al (v.a.) Classi di addetti Totale Stranieri 1-10 dipendenti dipendenti Oltre 50 dipendenti Classe non determinata Classi di età Meno di 18 anni Oltre 50 anni Classe non attribuita 12 2 Totale Fonte: Dossier statistico Immigrazione Caritas/Migrantes Elaborazioni su dati INAIL/Denuncia nominativa assicurati. Tab Assunzioni previste dalle imprese per il 2004 di personale proveniente da paesi extracomunitari, per settore di attività, provi ncia di Roma (v.a. e %) Totale assunzioni di cui su valore minimo: (valori %) extracomunitari 2004 con fino senza Minimo % su tot. Massimo % su tot. necessità a esperienza (v.a.) assunzioni (v.a.) assunzioni formazione 24 anni specifica Totale , ,7 66,0 11,3 50,9 Settore di attività Industria , ,5 68,2 10,6 45,3 Industrie manifatturiere (alimentari, tessili, legno, carta) , ,2 84,7 32,1 55,0 Industrie della stampa ed editoria 39 11, ,0 97,4 71,8 97,4 Industrie meccaniche , ,6 67,8 4,0 38,7 Industrie estrattive, energetiche, chimiche e dei metalli , ,1 83,4 6,6 48,5 Costruzioni , ,2 60,0 5,8 41,9 Servizi , ,2 64,9 11,7 53,7 Commercio , ,4 70,4 21,5 49,0 Alberghi, ristoranti e servizi turistici , ,6 55,1 12,0 46,5 Informatica e telecomunicazioni 117 3, ,8 73,5 8,5 12,8 Servizi avanzati 84 3,6 99 4,2 94,0 31,0 85,7 Trasporti e attività postali , ,7 69,7 11,9 42,0 Credito e assicurazioni 71 3, ,6 77,5 0,0 66,2 Servizi operativi , ,1 54,7 1,0 67,7 Istruzione e servizi formativi privati 50 18, ,8 98,0 0,0 4,0 Sanità e servizi sanitari privati , ,6 80,0 5,7 36,5 Servizi ricreativi e alle persone , ,1 65,8 18,3 79,6 Studi professionali 16 1,3 22 1,8 43,8 37,5 50,0 Classe dimensionale 1-9 dipendenti , ,8 70,5 16,3 41, dipendenti , ,7 51,1 3,1 64,2 50 dipendenti e oltre , ,7 72,4 83,9 52,5 Italia , ,9 65,9 14,6 48,6 Centro , ,2 65,9 15,6 49,3 Lazio , ,2 64,3 12,0 48,2 Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior,

39 Tab Addetti stranieri alla collaborazione familiare e incidenza sulla popolazione al Province Assicurati INPS 2002 Regolarizz Somma Variazione % Ripart.% su totale Popolazione ( ) Collab. Familiari ogni 1000 ab. Milano , ,2 Torino ,3 4, ,2 Firenze ,6 2, ,8 Bologna ,5 1, ,8 Roma , ,4 Napoli ,6 6, ,8 ITALIA , ,5 Fonte: INPS/Monitoraggio Flussi Migratori Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes. Elaborazioni su dati Ministero dell Interno, Istat e Inps. Tab Titolari di ditte individuali in alcune province italiane per cittadinanza. Anni (v.a. e %) Var. media Var. Province annua % tit o- % tit o- % tit o- media titolari totale titolari totale titolari totale imprese lare lare lare annua extraue titolari extraue titolari extraue titolari di titolari e- extraue extraue extraue totale xtra ue Brescia , , ,5 27,3 0,9 Firenze , , ,3 12,9 0,4 Genova , , ,6 19,0 0,0 Gorizia , , ,8 12,1-0,7 Massa Carrara , , ,6 13,1 0,9 Milano , , ,0 17,9 0,8 Modena , , ,2 20,9-0,1 Parma , , ,8 16,2-0,4 Pescara , , ,6 5,4 0,4 Pisa , , ,2 14,9 0,1 Prato , , ,0 11,8-0,1 Reggio Em , , ,2 23,7 0,9 Roma , , ,4 23,6 1,6 Teramo , , ,6 15,5 0,3 Torino , , ,1 20,0 0,8 Treviso , , ,0 17,4-1,4 Trieste , , ,5 9,6-0,8 Verona , , ,2 23,7 0,3 Vicenza , , ,3 21,6-0,6 Italia , , ,2 17,8 0,3 Fonte: elaborazione su dati Unioncamere-InfoCamere,

40 Tab Iscritti ai Centri per l impiego di Roma e provincia al 30 giugno 2003, per sesso (v.a. e %) Nome Cpi Iscritti non Ue Totale iscritti % iscritti non Ue/totale iscritti Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Roma Cinecittà n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d Monterotondo Scalo ,0 0,0 0,0 Roma Dragoncello ,8 1,2 1,5 Velletri ,6 1,4 2,8 Morlupo ,8 3,6 6,3 Frascati ,2 1,3 2,1 Colleferro ,7 2,2 3,3 Roma Tiburtino ,4 2,5 2,4 Civitavecchia ,3 4,1 5,5 Tivoli ,9 3,2 4,7 Pomezia ,0 4,8 7,5 Totale ,9 2,7 3,7 Fonte: Isfol,, Tab Province con il più elevato numero di domande di regolarizzazione inviate tramite gli uffici postali al (v.a.) Province Totali Lavoro domestico Lavoro subordinato Bergamo Bologna Brescia Caserta Firenze Genova Milano Modena Napoli Padova Perugia Roma Salerno Torino Treviso Verona Vicenza Italia Fonte: Ministero dell'interno, 16/12/

41 Tab Assunzioni, cessazioni e cambi d azienda di lavoratori italiani, comunitari e non comunitari nel Lazio al (v.a.e %) Anno Assunzioni Totale lavoratori Lavoratori italiani Lavoratori extracomunitari Lavoratori comunitari Cessazioni Cambi d'azienda Assunzioni Cessazioni Cambi d'azienda Assunzioni Cessazioni Cambi d'azienda Assunzioni v.a. v.a. v.a. v.a. Cessazioni % % % % ,2 89,3 90,7 9,6 9,5 8,2 1,2 1,2 1, ,4 87,4 87,1 12,4 11,5 12,0 1,2 1,1 1, ,4 87,1 87,6 11,4 11,7 11,4 1,2 1,2 1,0 variazione 2003/2004 6,8 6,1 18,7 3,5 3,8 13,9 38,7 28,1 72,3-0,3-1,4 11,0 Fonte: Elaborazioni su dati Inail/denuncia nominativa degli assicurati, 2005 Cambi d'azienda 40

42 4. P.I.L. e valore aggiunto Anche nel 2004, stando alle stime più aggiornate, è proseguita la crescita dell economia romana. Il ritmo di espansione dell attività economica ha le ggermente rallentato nell anno passato, ma il valore aggiunto ha raggiunto i 103,9 miliardi di euro a prezzi correnti e la provincia si è confermata nel suo ruolo di ganglio vitale dell economia italiana arrivando ad incidere per quasi l 8,2% nella formazione del pr odotto nazionale. Così, Roma è la seconda provincia italiana dopo Milano (126,9 miliardi di euro) per contributo alla creazione del reddito nazionale e il confronto tra le principali piattaforme produttive del Paese restituisce un immagine della provincia capita le che tra il 2000 e il 2004 ha ridotto il differenziale dal capoluogo lombardo del 6,1% (era il 28,3% nel 2000, è il 22,2% nel 2004). Volgendo ora l attenzione ai dati che descrivono il valore aggiunto a prezzi costanti, le dinamiche descritte sono il risultato dell agire congiunto (benché a volte tendenzialmente divergente) dei singoli settori economici. Rispetto a questi la dinamica di medio periodo e il confronto tra le cinque principali province italiane evidenzia che (fig. 4.1): l agricoltura, settore marginale in termini assoluti con il suo 0,6% del valore aggiunto totale della provincia di Roma, ha segnato nel 2004 un andamento positivo che riporta la provincia in vetta alla graduatoria considerata. Il dato segna un cambiamento di tendenza rispetto ad una restrizione dell attività economica che si era registrata nel periodo ; sulla scia di quanto verificatosi nel Paese, ma in una dinamica opposta rispetto a quella delle province più rilevanti, l industria romana ha subito nel 2004 un ulteriore leggera contrazione. In termini reali la produzione industriale registrata risulta inferiore al A Roma l industria in senso stretto incide nella formazione della ricchezza locale per il 12,2%, a Milano per il 28,9%: la differenza nella creazione di valore tra le due province è, sostanzialmente, tutta nel differenziale di produzione industriale (senza considerare il ruolo di stimolo aggiuntivo che la domanda di servizi avanzati delle imprese manifatturiere è in grado di generare); il valore aggiunto delle costruzioni romane è cresciuto nel 2004, come già nei due anni precedenti. Nella graduatoria stilata, Roma è seconda alla sola Milano nel reddito creato da tale branca di attività economica, ma il ritardo dal capoluogo lombardo si è accentuato nel 2004; i servizi sono il settore dell economia romana che offre i migliori risultati: l evidenza si è confermata anche nel 2004 e, per il secondo anno consecutivo, Roma risulta quale prima provincia (benché con valori sostanzialmente equivalenti a quelli di Milano). Nell opinione pubblica la consapevolezza del ruolo di Roma, non solo quale centro politico del Paese, ma anche come realtà definitivamente emancipata dallo stereotipo che la voleva avulsa dalle principali dinamiche economiche nazionali, è ormai acquisita. I dati descritti ne danno ampia conferma. Con il 23,7% della popolazione italiana residente, le prime cinque province per reddito complessivo (nell ordine, Milano, Roma, Torino, Napoli, Bologna) incidono per il 28,4% nella creazione dello stesso a livello nazionale (tab. 4.1). I medesimi valori relativi alla sola provincia di Roma mettono in parallelo il 6,5% della popolazione e, come visto, l 8,2% del valore aggiunto. Sono dati decisamente chiarificatori di una modernità nell organizzazione dei processi produttivi che tende a concentrare nei grandi centri urbani - in I- talia come negli altri Paesi sviluppati le attività (per lo più terziarie) a più alta capacità di creazione di valore. 41

43 Fig Il valore aggiunto per settori di attività nelle principali province italiane, anni Valori a prezzi costanti (base = 1995). Andamento valore aggiunto agricoltura Andamento valore aggiunto costruzioni Roma Milano Napoli Torino Bologna Roma Milano Napoli Torino Bologna v.a. agricoltura v.a. costruzioni * 2003* 2004* * 2003* 2004* Andamento valore aggiunto industria in senso stretto Andamento valore aggiunto servizi v.a. industria in senso stretto Roma Milano Napoli Torino Bologna v.a. servizi Roma Milano Napoli Torino Bologna * 2003* 2004* * 2003* 2004* Fonte: elaborazioni su dati Prometeia,

44 Tab Valore aggiunto totale nelle principali province italiane. Valori assoluti a prezzi correnti e peso percentuale complessivo sul totale Italia, anni Anni Roma Torino Milano Bologna Napoli Peso % delle cinque province sul totale Italia , , , , ,88 28, , , , , ,76 28, , , , , ,53 28, * , , , , ,60 28, * , , , , ,03 28,39 * Stime Fonte: elaborazioni su dati Prometeia, 2005 Tab Valore aggiunto a prezzi di mercato e prodotto interno lordo a prezzi correnti. Dati nazionali destagionalizzati e corretti per il diverso numero di giornate lavorative in milioni di euro e variazioni percentuali sull anno precedente, anni Attività economiche Valori assoluti Variazioni % / /2004 Agricoltura, silvicoltura e pesca ,2 3,0 Industria ,5 2,9 - industria in senso stretto ,0 2,1 - costruzioni ,9 6,9 Servizi ,1 4,1 Valore aggiunto ai prezzi di mercato (al lordo SIFIM) ,6 3,7 Servizi di intermediazione finanziaria indirettamente misurati, SIFIM (-) ,1 4,1 Valore aggiunto ai prezzi di mercato (al netto SIFIM) ,6 3,7 IVA e imposte indirette sulle importazioni ,0 2,7 Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato ,3 3,6 Fonte: Istat - Conti Economici Trimestrali, marzo

45 Tab P.I.L. nazionale trimestrale e variazioni percentuali sul trimestre precedente (andamento congiunturale) e corrispondente (andamento tendenziale). Valori a prezzi correnti, dati destagionalizzati e corretti per il diverso numero di giornate lavorative in milioni di euro, anni Trimestre Milioni di euro Congiuntura (variazioni % sul trimestre precedente) Tendenza (var. % sul trimestre corrispondente) 00 I ,6 5,5 II ,2 5,8 III ,3 5,9 IV ,3 4,5 01 I ,0 4,9 II ,9 4,6 III ,4 3,7 IV ,7 4,2 02 I ,1 3,2 II ,9 3,2 III ,0 3,7 IV ,7 3,7 03 I ,6 3,2 II ,8 3,1 III ,7 3,9 IV ,1 3,1 04 I ,2 3,7 II ,6 4,5 III ,4 3,1 IV ,0 3,2 Fonte: Istat - Conti Economici Trimestrali, marzo 2005 Fig P.I.L. nazionale trimestrale e variazioni percentuali sul trimestre precedente (andamento congiunturale) e corrispondente (andamento tendenziale). Valori a prezzi correnti, dati destagionalizzati e corretti per il diverso numero delle giornate lavorative in milioni di euro, anni ,5 6,0 2,0 5,0 1,5 4,0 1,0 3,0 0,5 2,0 0,0 I 2000 II III IV I 2001 II III IV I 2002 II III IV I 2003 II III IV I 2004 II III IV 1,0-0,5 0,0 Var.% sul trimestre precedente (asse sx) Var.% sul trimestre corrispondente (asse dx) Fonte: Istat - Co nti Economici Trimestrali, marzo

46 Tab Valore aggiunto per settore di attività economica nel Lazio. Valori assoluti a prezzi costanti (base 1995) in milioni di euro e variazioni percentuali su anno precedente, anni Agricoltura Industria in senso stretto Costruzioni Servizi Totale v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % ,24-0, ,30 3, ,89-12, ,60 3, ,03 2, ,31-7, ,20 4, ,32-2, ,20 2, ,03 2, ,67-0, ,80 3, ,44 1, ,60 1, ,51 1,6 2003* 1.317,19-11, ,50-1, ,24 2, ,20 1, ,13 0,9 2004* 1.511,35 14, ,83-0, ,61 4, ,68 1, ,47 1,3 * Stime Fonte: elaborazioni su dati Prometeia, 2005 Tab Valore aggiunto per settore di attività economica nelle principali province italiane, anni Valori assoluti a prezzi costanti (base 1995) in milioni di euro e variazioni percentuali su anno precedente Anni Agricoltura Industria in senso stretto Costruzioni Servizi Totale v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% Roma , , , , , , , , , ,6 2002* 477-0, , , , ,7 2003* , , , , ,3 2004* , , , , ,6 Torino , , , , , , , , , ,2 2002* 373-4, , , , ,9 2003* 379 1, , , , ,3 2004* 404 6, , , , ,1 Milano , , , , , , , , , ,7 2002* 342 7, , , , ,9 2003* 321-6, , , , ,5 2004* , , , , ,4 Bologna , , , , , , , , , ,3 2002* 461-1, , , , ,8 2003* , , , , ,7 2004* , , , , ,4 Napoli , , , , , , , , , ,1 2002* 509 9, , , , ,2 2003* , , , , ,4 2004* , , , , ,3 * Stime Fonte: elaborazioni su dati Prometeia,

47 Tab. 4.6 La dinamica del valore aggiunto pro-capite. Confronto tra Roma e le principali province italiane. Valori assoluti a prezzi costanti (base 1995) in migliaia di euro e variazioni percentuali sull'anno precedente, anni Anni Roma Torino Milano Bologna Napoli v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% ,74 2,09 19,93 1,87 25,90 2,97 23,44 4,37 10,45 2, ,20 2,33 19,90-0,15 26,24 1,31 23,45 0,04 10,87 4, ,28 0,40 20,12 1,11 25,69-2,10 23,25-0,85 10,85-0, * 20,44 0,79 19,88-1,19 25,40-1,13 23,53 1,20 10,76-0, * 20,64 0,98 20,24 1,81 25,85 1,77 23,93 1,70 10,97 1,95 * Stime Fonte: elaborazioni su dati Prometeia, 2005 Tab. 4.7 La dinamica del valore aggiunto pro-capite. Confronto tra Roma, il Lazio e l Italia. Valori assoluti a prezzi costanti (base 1995) in migliaia di euro e variazioni percentuali sull'anno precedente, anni Anni Roma* Lazio** Italia v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % ,74 2,09 18,19 2,02 16,51 3, ,20 2,33 18,54 1,93 16,80 1, ,28 0,40 18,73 0,99 16,86 0, ,44 0,79 18,89 0,87 16,88 0, ,64 0,98 19,05 0,83 17,06 1,0 * Stime per gli anni 2003 e 2004 ** Stime per l anno 2004 Fonte: elaborazioni su dati Prometeia,

48 5. I consumi delle famiglie Tra la seconda metà degli anni Novanta e i primi anni del nuovo secolo (fig. 5.1), la spesa per consumi delle famiglie romane - calcolata in percentuale del reddito disponibile ha mostrato un andamento dappr i- ma crescente (fino al 2000, quando la percentuale di reddito destinata ai consumi ha raggiunto il 92,8%, crescendo di oltre nove punti rispetto al 1996) e successivamente declinante. Componente determinante nella formazione della domanda aggregata, e quindi nella creazione del reddito nazionale, il livello dei consumi delle famiglie residenti risente di una serie di fattori di carattere economico (livello dei prezzi, reddito disponibile, costo opportunità del risparmio, ecc.) e non economico (comportamenti di consumo, stili di vita, processi emulativi, ecc.). Nel valutare il suo andamento, dunque, non è possibile prescindere da considerazioni che abbraccino per quanto possibile tali aspetti. Così sia per Roma che per le altre principali province italiane - è possibile ipotizzare che in una prima fase (tra il 1996 e il 2003) la diminuzione del costo opportunità del risparmio - connessa con il minor rendimento dei titoli di Stato - abbia inciso sulla crescita di inclinazione della curva (in quel periodo la, pur notevole, crescita degli investimenti azionari non fu comunque in grado di compensare il minor afflusso di risparmio destinato agli investimenti di portafoglio di carattere più tradizionale). Così, è quanto mai probabile che dietro il cambio di direzione della curva tra il 2000 e il 2001 si celi (anche eventualmente a parità di risparmio assoluto) il peggioramento degli indici di Borsa e, dunque, la monetizzazione delle posizioni creditizie accumulate, con relativa crescita del reddito disponibile. Pur con dei livelli assoluti che a Roma e Napoli appaiono strutturalmente superiori rispetto alle province del Nord (Torino, Milano, Bologna), e nonostante delle ovvie differenze puntuali, la tendenza descritta appare comune a tutte le principali province italiane. In tale scenario, comunque, è opportuno sottolineare come negli ultimi tre anni i più alti incrementi di consumo si siano registrati sul territorio romano (tab. 5.2). Da quanto visto dovrebbe apparire chiaro come, per quanto dal punto di vista della contabilità nazionale sia auspicabile un elevato contributo dei consumi alla formazione del reddito, una crescita dei consumi non possa essere letta in maniera univoca come un innalzamento della qualità della vita dei cittadini. Nel triennio la crescita dei consumi è stata condizionata in modo più che proporzionale da un incremento della spesa per consumi di generi alimentari rispetto a quella destinata a beni durevoli (tab. 5.3): un evidenza confermata in Italia (dove la crescita percentuale dei consumi in generi alimentari tra il 2001 e il 2003 è stata pari al 9,7% e quella in generi non alimentari pari a +5,4%), in ogni singola macroripartizione e nella gran parte delle regioni (Lazio compreso anche se con un evidenza meno marcata della media: +20,7% la spesa per beni alimentari, +20,1% la rimanente). Conoscere come il tasso di inflazione del periodo abbia inciso in misura maggiore proprio sulle voci di spesa alimentare non fa altro che contribuire ad un analisi critica di statistiche che, nel caso in esame, tendono a rappresentare il peggioramento delle condizioni di vita di ampie fasce della popolazione (le meno abbienti, quelle nei cui bilanci familiari incide in misura prevalente la spesa in beni di prima necessità). (tab. 5.4) Ovviamente le dinamiche di breve-medio periodo, per quanto virulente, non riescono ad incidere più di tanto su tendenze che possono essere comprese esclusivamente se inquadrate entro paradigmi di carattere socio-comportamentale di lunga deriva. In questo senso, la lettura della dotazione di beni durevoli delle famiglie residenti nel Lazio, a Roma e nella sua provincia configura - con dei picchi spesso verificati nella capitale - il venire avanti, nei comportamenti collettivi, di un benessere che tende a trovare configurazione defin i- tiva nella modernità (tab. 5.5). Rimane comunque, e non va certo sottovalutato, finanche nella determinazione delle linee di politica economica nazionale e locale, il ruolo dei consumi interni nella formazione del Prodotto Interno Lordo (tabb. 47

49 ), soprattutto in una fase storica in cui la capacità di competizione internazionale del Paese tende a ristagnare in maniera preoccupante (cfr. cap. 6, Roma nell economia globale ). Fig Spesa per consumi finali delle famiglie in percentuale del reddito disponibile nelle principali province italiane, anni Valori a prezzi correnti. 95,0 90,0 85,0 80,0 75,0 70, * 2004* Roma Torino Milano Bologna Napoli * Stime Fonte: elaborazione su dati Prometeia, 2005 Tab Spesa per consumi finali delle famiglie nelle province di Roma, Torino, Milano, Bologna e Napoli. Dati annuali a prezzi correnti (milioni di ), anni Anni Roma Torino Milano Bologna Napoli * * * Stime Fonte: elaborazioni Prometeia su dati Istat,

50 Tab Spesa per consumi finali delle famiglie nelle province di Roma, Torino, Milano, Bologna e Napoli. Variazioni % rispetto all anno precedente, anni Anni Roma Torino Milano Bologna Napoli ,0 5,8 6,4 4,5 3, ,6 7,0 7,6 4,5 4, ,1 6,3 6,1 4,4 6, ,3 3,4 3,7 5,3 4, ,7 5,9 5,7 8,1 5, ,4 3,2 2,9 3,6 3,1 2002* 4,3 3,2 3,0 4,1 3,6 2003* 3,7 3,7 3,5 3,9 4,4 2004* 3,4 3,2 3,7 3,5 3,4 * Stime Fonte: elaborazione su dati Prometeia, 2005 Tab Spesa per consumi di generi alimentari (più bevande) e di generi non alimentari. Spesa media mensile familiare, anni (v.a. in euro) Generi alimentari Generi non alimentari Piemonte Val d Aosta Lombardia Trentino Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nord Centro Sud e Isole Italia Fonte: Istat, Indagine sui Consumi delle famiglie, luglio

51 Tab Spesa per consumi di generi alimentari (più bevande) e di generi non alimentari. Variazioni percentuali 2001/2003 della spesa media mensile familiare, anni Area Generi alimentari Generi non alimentari Totale Var. % 2001/2003 Var. % 2001/2003 Var. % 2001/2003 Piemonte 8,6 5,6 6,1 Val d Aosta 21,0-2,1 1,4 Lombardia 7,0 7,5 7,4 Trentino Alto Adige 3,3 1,7 1,9 Veneto 14,9-5,3-2,3 Friuli Venezia Giulia 6,8 0,2 1,2 Liguria 11,8 5,5 6,8 Emilia Romagna 6,0-2,3-1,0 Toscana 0,9 9,9 8,2 Umbria 27,3 1,4 6,0 Marche 12,7 4,9 6,4 Lazio 20,7 20,1 20,2 Abruzzo 6,2 2,5 3,3 Molise 10,0 6,6 7,3 Campania 9,4 2,1 3,9 Puglia 16,1 12,6 13,4 Basilicata 12,0 1,5 3,7 Calabria 9,0 4,3 5,4 Sicilia 3,4 1,1 1,6 Sardegna 13,2 18,9 17,7 Nord 8,9 2,5 3,6 Centro 13,3 12,9 13,0 Sud e Isole 9,4 5,6 6,5 Italia 9,7 5,4 6,2 Fonte: elaborazioni su Istat, Indagine sui Consumi delle famiglie, luglio

52 Tab Dotazione di beni durevoli delle famiglie residenti nel Lazio e nella provincia di Roma (comune e resto della provincia), anno 2003 (%) Tipo di bene Comune di Roma Provincia di Roma Resto della provincia di Roma Regione Lazio Lavastoviglie 49,3 38,0 42,5 Lavatrice 98,7 98,0 98,0 Condizionatore d'aria 20,7 12,7 16,3 Vasca / doccia idromassaggio 13,3 9,3 11,9 Prima autovettura 87,3 92,7 89,5 Seconda autovettura 37,3 50,0 45,7 Ciclomotore / motocicletta / scooter 20,0 24,7 25,7 Primo televisore 95,3 97,3 96,6 Secondo televisore 54,7 62,7 61,3 Videoregistratore 74,7 78,7 75,5 Personal computer 63,3 60,0 58,7 Antenna satellitare 22,7 29,3 26,7 Consolle per videogiochi (es. Playstation) 24,7 24,0 24,1 Telefono cellulare 86,0 90,7 87,3 Televisore a schermo piatto 4,0 3,3 3,7 Abbonamento Pay TV 16,7 24,7 20,5 Collegamento Internet 50,7 47,3 45,7 Lettore DVD 27,3 20,7 22,8 Il totale dei valori è superiore a 100 perché erano possibili più risposte Fonte: elaborazione su dati indagine Censis-Findomestic, Consumi e stili di vita a Roma e nel Lazio,

53 Tab Conto economico delle risorse e degli impieghi (alcune voci). Dati trimestrali a prezzi costanti, destagionalizzati e corretti per il diverso numero di giornate lavorative. Variazioni percentuali sul trimestre precede n- te, anni Periodo Prodotto interno lordo Consumi finali nazionali Esportazioni di beni e servizi fob (spesa delle famiglie) ,2 2,8 9, ,7 0,8 1, ,4 0,4-3, ,4 1,4-1, ,0 1,0 3,2 03 I trim. -0,2 0,0-2,3 II trim. -0,1 0,4-2,8 III trim. 0,4 0,6 5,3 IV trim. 0,0-0,5-1,1 04 I trim. 0,5 1,1-1,8 II trim. 0,4-0,4 3,7 III trim. 0,4 0,2 4,8 IV trim. -0,4 0,2-4,7 Fonte: elaborazioni su dati Istat, Conti economici trimestrali, marzo 2005 Fig Conto economico delle risorse e degli impieghi (alcune voci). Dati trimestrali destagionalizzati e corretti per il diverso numero di giorni lavorativi. Variazioni percentuali sul trimestre precedente, anni ,0 5,0 4,0 PIL Spesa delle famiglie Esportazioni 3,0 2,0 1,0 0,0-1,0 03 I trim 03 II trim 03 III trim 03 IV trim 04 I trim 04 II trim 04 III trim 04 IV trim -2,0-3,0-4,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Conti economici trimestrali, marzo

54 Tab Conto economico delle risorse e degli impieghi. Dati annuali e trimestrali. Valori a prezzi costanti (milioni di euro lire 1995), dati destagionalizzati e corretti per il diverso numero di giornate lavorative, anni Anni Prodotto interno lordo Importazioni di beni e servizi fob Totale Consumi finali nazionali Spesa delle famiglie Spesa della P.A. e ISP Investimenti fissi lordi Variaz. scorte e ogg. di val. Esportazioni di beni e servizi fob I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV Fonte: elaborazioni su dati Istat, Conti economici trimestrali, marzo 2005 Tab Vendite del commercio fisso al dettaglio a prezzi correnti per settore merceologico. Numeri indice (2000=100), anni Anni Alimentari Non alimentari Totale ,9 101,9 102, ,1 103,4 105, ,1 103,6 107, ,1 102,9 106,9 Fonte: elaborazione su Istat, Vendite del commercio fisso al dettaglio,

55 Fig Vendite del commercio fisso al dettaglio a prezzi correnti per settore merceologico. Numeri indice (2000=100), anni Vendite alimentari Vendite non alimentari Totale Fonte: elaborazione su Istat, Vendite del commercio fisso al dettaglio,

56 6. Prezzi Nel 2004 il tasso di variazione medio dell indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI esclusi tabacchi), è diminuito rispetto al 2003 sia a Roma sia a livello nazionale. La riduzione dell inflazione media ha fatto si che a Roma il tasso di variazione annuo dell indice FOI sia passato dal 2,7% del 2003 al 2,0% del 2004 mentre a livello nazionale ha registrato una diminuzione leggermente più contenuta passando, nello stesso arco di tempo, dal 2,5% al 2,0% (tab. 6.2). La riduzione del tasso di variazione dei prezzi al consumo osservata a Roma è riscontrabile anche a Milano, Bologna e Napoli dove si sono registrati valori rispettivamente pari a 1,6%, 1,6% e 2,5%. A Torino invece il tasso di inflazione è rimasto invariato dal 2003 e pari al 2,7% (tab. 6.5). La situazione a febbraio 2005: a Roma il valore dell indice dei prezzi al consumo per l intera collettività nazionale (NIC esclusi tabacchi) nel mese di febbraio 2005 è risultato pari a 115,6 e ha registrato una variazione del +0,3% rispetto al mese precedente e una variazione del +1,3% rispetto a febbraio 2004 (tab. 6.6, 6.7, 6.8 e fig. 6.3). Sempre a febbraio 2005 a Roma il valore dell indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI esclusi tabacchi) è stato pari a 126,4 con una variazione congiunturale del +0,3% e una variazione tendenziale del +1,3% (tab. 6.12, 6.13). Dall analisi degli indici NIC per capitoli di spesa riferiti al mese di febbraio 2005 emerge che, rispetto al mese precedente, a Roma i gruppi di prodotti che hanno subito gli incrementi dei prezzi più consistenti sono stati: alimentari e bevande analcoliche (+0,7%) e mobili, articoli di arredamento, servizi domestici (+0,7%). Sono invece diminuiti i prezzi delle comunicazioni (-1%) e dei servizi di ricreazione, spettacoli, cultura (- 0,2%) (tab. 6.7). Le variazioni del NIC rispetto a febbraio 2004 indicano invece che i rincari più consistenti hanno riguardato le bevande alcoliche e tabacchi (+11%), gli alberghi, i ristoranti e i pubblici esercizi (+4,7%), i trasporti (+3,8%) e l istruzione (3,8%) mentre sono diminuiti i prezzi delle comunicazione (-5,7%), dei servizi sanitari e spese per la salute (-1,7) e degli alimentari e bevande analcoliche (-1,1%) (tab. 6.8). Fig Tassi di variazione medi dell indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI esclusi tabacchi). Confronto tra Roma e Italia. 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 Roma Italia 0,5 0, Fonte: elaborazione su dati Ufficio Statistico del Comune di Roma Istat 55

57 Fig Tassi di variazione medi dell indice dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC esclusi tabacchi). Confronto tra Roma e Italia. 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 Rome Italy 1,0 0,5 0, Fonte: elaborazione su dati Ufficio Statistico del Comune di Roma Istat Indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC esclusi tabacchi). Confronto tra Roma e Italia. Dati annuali (1995=100) Anni Roma Italia Indice variaz. % Indice variaz. % ,8 2,5 112,7 2, ,9 3,0 115,9 2, ,8 2,7 118,8 2, ,7 2,6 121,9 2, ,0 2,0 124,5 2,1 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma Istat Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di o- perai e impiegati (FOI esclusi tabacchi). Confronto tra Roma e Italia. Dati annuali (1995=100) Anni Roma Italia Indice variaz. % Indice variaz. % ,4 2,4 112,1 2, ,8 3,0 115,1 2, ,9 2,7 117,9 2, ,1 2,7 120,8 2, ,6 2,0 123,2 2,0 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma Istat 56

58 6.3 - Indice dei prezzi al consumo (FOI esclusi tabacchi)confronto tra Roma e Italia. Dati mensili (1995=100) periodo e variazioni % rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (variaz. tendenziali) Roma Italia indici var.% indici var.% gennaio 118,3 3,0 116,5 2,7 febbraio 118,7 3,0 116,9 2,5 marzo 119,1 2,9 117,2 2,6 aprile 119,3 2,9 117,5 2,5 maggio 119,8 2,6 117,7 2,4 giugno 119,8 2,5 117,9 2,3 luglio 119,9 2,5 118,0 2,5 agosto 120,3 2,4 118,2 2,5 settembre 120,6 2,6 118,4 2,5 ottobre 121,0 2,3 118,7 2,4 novembre 121,2 2,7 119,0 2,4 dicembre 121,3 2,5 119,1 2, Roma Italia indici var.% indici var.% gennaio 121,9 3,0 119,6 2,7 febbraio 122,3 3,0 119,8 2,5 marzo 122,5 2,9 120,2 2,6 aprile 122,8 2,9 120,4 2,5 maggio 122,9 2,6 120,5 2,4 giugno 122,8 2,5 120,6 2,3 luglio 122,9 2,5 120,9 2,5 agosto 123,2 2,4 121,1 2,5 settembre 123,7 2,6 121,4 2,5 ottobre 123,8 2,3 121,5 2,4 novembre 124,5 2,7 121,8 2,4 dicembre 124,3 2,5 121,8 2, Roma Italia indici var.% indici var.% gennaio 124,5 2,1 122,0 2,0 febbraio 124,8 2,1 122,4 2,2 marzo 125,0 2,0 122,5 1,9 aprile 125,3 2,0 122,8 2,0 maggio 125,7 2,3 123,0 2,1 giugno 125,8 2,4 123,3 2,2 luglio 125,8 2,4 123,4 2,1 agosto 125,9 2,4 123,6 2,1 settembre 126,2 2,0 123,6 1,8 ottobre 126,0 1,8 123,6 1,7 novembre 126,0 1,2 123,9 1,7 dicembre 126,0 1,4 123,9 1, Roma Italia indici var.% indici var.% gennaio 126,0 1,2 123,9 1,6 febbraio 126,4 1,3 124,3 1,6 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma Istat 57

59 6.4 - Indice generale dei prezzi al consumo (NIC esclusi tabacchi) confronto tra Comune di Roma e Italia. Dati mensili 2003 e 2005 (1998 = 100) e variazioni % rispetto allo stesso periodo dell'anno corrispondente (variazioni tendenziali) 2003 Roma Italia indici var.% indici var.% gennaio 111,6 3,1 120,6 2,8 febbraio 111,8 2,9 120,8 2,5 marzo 112,0 2,8 121,2 2,7 aprile 112,4 2,8 121,4 2,5 maggio 112,6 2,7 121,7 2,5 giugno 112,4 2,6 121,8 2,6 luglio 112,6 2,6 122,0 2,6 agosto 112,9 2,5 122,3 2,7 settembre 113,2 2,5 122,5 2,7 ottobre 113,4 2,3 122,6 2,5 novembre 113,9 2,7 122,9 2,4 dicembre 113,8 2,5 123,0 2, Roma Italia indici var.% indici var.% gennaio 113,9 2,1 123,2 2,2 febbraio 114,1 2,1 123,6 2,3 marzo 114,4 2,1 123,7 2,1 aprile 114,7 2,0 124,0 2,1 maggio 115,1 2,2 124,4 2,2 giugno 115,2 2,5 124,6 2,3 luglio 115,2 2,3 124,7 2,2 agosto 115,3 2,1 125,0 2,2 settembre 115,6 2,1 125,0 2,0 ottobre 115,4 1,8 125,0 2,0 novembre 115,3 1,2 125,1 1,8 dicembre 115,3 1,3 125,2 1, Roma Italia indici var.% indici var.% gennaio 115,3 1,2 125,2 1,6 febbraio 115,6 1,3 125,6 1,6 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma Istat 58

60 6.5 - Indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI escluisi tabacchi) a Roma, Torino, Milano, Bologna e Napoli e variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Periodo dal 2000 al 2005 (1995=100). Periodo Città capoluogo di regione Roma Torino Milano Bologna Napoli v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% 2000 (1995=100) 113,4 n.d. 113,0 n.d. 112,8 n.d. 112,9 n.d. 112,5 n.d (1995=100) 116,8 3,0 116,5 3,1 115,4 2,3 115,9 2,7 115,5 2, (1995=100) 119,9 2,7 119,6 2,7 117,6 1,9 118,7 2,4 118,5 2, (1995=100) 123,1 2,7 122,8 2,7 120,2 2,2 121,0 1,9 122,4 3, (1995=100) 125,6 2,0 126,1 2,7 122,1 1,6 122,9 1,6 125,4 2, (1995=100) gennaio 121,9 n.d. 121,4 n.d. 119,3 n.d. 120,0 n.d. 120,9 n.d. febbraio 122,3 n.d. 121,6 n.d. 119,3 n.d. 120,1 n.d. 121,3 n.d. marzo 122,5 n.d. 122,0 n.d. 119,5 n.d. 120,3 n.d. 121,6 n.d. aprile 122,8 n.d. 122,2 n.d. 119,6 n.d. 120,7 n.d. 121,9 n.d. maggio 122,9 n.d. 122,5 n.d. 119,9 n.d. 120,8 n.d. 122,2 n.d. giugno 122,8 n.d. 122,6 n.d. 120,1 n.d. 121,1 n.d. 122,2 n.d. luglio 122,9 n.d. 122,8 n.d. 120,4 n.d. 121,2 n.d. 122,3 n.d. agosto 123,2 n.d. 123,1 n.d. 120,6 n.d. 121,3 n.d. 122,5 n.d. settembre 123,7 n.d. 123,4 n.d. 120,7 n.d. 121,7 n.d. 123,0 n.d. ottobre 123,8 n.d. 123,7 n.d. 120,7 n.d. 121,5 n.d. 123,3 n.d. novembre 124,5 n.d. 124,1 n.d. 121,0 n.d. 121,8 n.d. 123,6 n.d. dicembre 124,3 n.d. 124,3 n.d. 120,8 n.d. 121,8 n.d. 123,8 n.d (1995=100) gennaio 124,5 2,1 124,5 2,6 120,9 1,3 122,2 1,8 124,2 2,7 febbraio 124,8 2,0 125,2 3,0 121,3 1,7 122,3 1,8 124,3 2,5 marzo 125,0 2,0 125,3 2,7 121,4 1,6 122,4 1,7 124,7 2,5 aprile 125,3 2,0 125,5 2,7 121,6 1,7 122,7 1,7 124,9 2,5 maggio 125,7 2,3 125,9 2,8 122,0 1,8 122,8 1,7 125,2 2,5 giugno 125,8 2,4 126,2 2,9 122,2 1,7 123,0 1,6 125,5 2,7 luglio 125,8 2,4 126,3 2,9 122,5 1,7 123,1 1,6 125,5 2,6 agosto 125,9 2,2 126,5 2,8 122,7 1,7 123,4 1,7 125,8 2,7 settembre 126,2 2,0 126,7 2,7 122,5 1,5 123,3 1,3 125,9 2,4 ottobre 126,0 1,8 126,8 2,5 122,5 1,5 123,1 1,3 126,0 2,2 novembre 126,0 1,2 127,2 2,5 122,7 1,4 123,3 1,2 126,3 2,2 dicembre 126,0 1,4 127,2 2,3 122,7 1,6 123,3 1,2 126,4 2, (1995=100) gennaio 126,0 1,2 127,3 2,2 122,7 1,5 123,3 0,9 126,7 2,0 febbraio 126,4 1,3 127,6 1,9 123,1 1,5 123,7 1,1 126,9 2,1 Fonte: Ufficio Stat istico del Comune di Roma Istat 59

61 Tavola Indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa - Roma - Anni Base dic. 1998=100 Capitoli Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Alimentari e bevande analcoliche 120,0 120,3 119,8 119,7 119,8 119,9 119,4 119,0 118,7 118,2 117,9 118,1 118,2 119,0 Bevande alcoliche e tabacchi 118,7 118,7 124,4 124,9 125,0 125,0 124,9 125,0 125,2 125,5 125,5 131,5 131,6 131,8 Abbigliamento e calzature 117,7 117,7 117,9 118,0 118,0 118,2 118,2 118,2 118,4 119,2 119,6 119,6 119,6 119,8 Abitazione, acqua, elettricità e combustibili 113,5 113,3 113,4 113,5 114,0 113,5 113,3 113,4 113,6 114,5 114,4 114,5 115,5 115,8 Mobili, articoli di arredamento, servizi domestici 107,1 107,7 107,9 107,9 108,2 108,2 108,2 108,3 108,4 108,4 108,8 108,9 108,9 109,7 Servizi sanitari e spese per la salute 106,2 107,4 107,9 107,9 108,3 108,7 108,8 108,7 108,4 106,8 106,0 106,1 105,4 105,6 Trasporti 114,3 115,4 116,3 117,4 117,7 118,3 118,4 119, ,2 119,9 120,9 119,7 119,8 Comunicazioni 87,4 87,0 85,7 85,2 84,8 84,3 84,2 83,8 83,8 83,4 83,1 82,8 82,8 82,0 Ricreazione, spettacoli,cultura 110,4 110,2 110,6 110,4 110,3 110,4 111,1 111,4 111,1 110,7 110,7 110,7 111,1 110,9 Istruzione 109,3 109,3 109,3 109,3 109,2 109,2 109,2 109,4 111,2 112,9 112,9 112,9 113,5 113,5 Alberghi e pubblici esercizi 127,3 126,2 126,9 128,6 130,9 130,4 130,7 130,4 134,6 134,4 131,6 130,5 131,4 132,1 Beni e servizi vari 116,7 117,2 117,4 117,6 117,6 118,4 118,3 118,1 118,5 118,4 119,0 119,1 119,7 120,3 Indice generale (con tabacchi) 114,1 114,3 114,7 115,0 115,4 115,5 115,5 115,6 115,9 115,8 115,6 115,8 115,8 116,1 Indice generale (senza tabacchi) 113,9 114,1 114,4 114,7 115,1 115,2 115,2 115,3 115,6 115,4 115,3 115,3 115,3 115,6 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma Tavola Indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa - Roma. Base dic. 1998=100 - Variaz. congiunturali Capitoli Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Alimentari e bevande analcoliche 0,2 0,3-0,4-0,1 0,1 0,1-0,4-0,3-0,3-0,3-0,3 0,2 0,1 0,7 Bevande alcoliche e tabacchi 0,1-4,8 0,4 0,1 - -0,1 0,1 0,2 0,2-4,8 0,1 0,2 Abbigliamento e calzature -0,1-0,2 0,1-0,2-0,2-0,2 0,7 0, ,2 Abitazione, acqua, elettricità e combustibili 0,9 0,1 0,1 0,1 0,4-0,4-0,1 0,2 0,8-0,1 0,1 0,9 0,3 Mobili, articoli di arredamento, servizi domestici 0,1 0,6 0,2-0,3-0,1 0,1 0,1-0,4 0,1-0,7 Servizi sanitari e spese per la salute 0,2 1,1 0,5-0,4 0,4 0,1-0,1-0,3-1,5-0,7 0,1-0,7 0,2 Trasporti -0,2 1,0 0,8 0,9 0,3 0,5-0,1 1,1-0,6 0,2 0,6 0,8-1,0 0,1 Comunicazioni 0,1-0,5-1,5-0,6-0,5-0,6 0,6-0,5 - -0,5-0,4-0,4 - -1,0 Ricreazione, spettacoli,cultura 0,4-0,2 0,4-0,2-0,1 0,1-0,3-0,2-0, ,4-0,2 Istruzione ,1-0,2 0,2 1,6 1, ,5 - Alberghi e pubblici esercizi -1,0-0,9 0,6 1,3 1,8-0,4-0,1-0,2 3,2-0,1-2,1-0,8 0,7 0,5 Beni e servizi vari 0,3 0,4 0,2 0,2-0,7 - -0,2 0,3-0,1 0,5 0,1 0,5 0,5 Indice generale (con tabacchi) 0,1 0,2 0,3 0,3 0,3 0,1-0,1 0,3-0,1-0,2 0,2-0,3 Indice generale (senza tabacchi) 0,1 0,2 0,3 0,3 0,3 0,1 0,1 0,3-0,1-0, ,3 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma 60

62 Tavola Indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa - Roma - Base dic. 1998=100 - Variazioni tendenziali Capitoli Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Alimentari e bevande analcoliche 4,3 4,2 3,7 3,3 2,7 2,5 2,1 1,9 0,3-0,8-1,5-1,4-1,5-1,1 Bevande alcoliche e tabacchi 8,0 8,0 13,1 7,3 7,4 7,4 7,2 7,3 7,4 7,4 7,0 10,9 10,9 11,0 Abbigliamento e calzature 2,6 2,4 2,5 2,2 1,9 1,8 1,8 1,9 1,6 1,6 1,6 1,5 1,6 1,8 Abitazione, acqua, elettricità e combustibili 2,2 1,4 1,2 0,4 1,4 1,0 0,9 1 1,1 2,1 1,7 1,8 1,8 2,2 Mobili, articoli di arredamento, servizi domestici 1,5 1,7 1,9 1,8 2,5 2,5 2,4 1,8 1,7 1,6 1,7 1,8 1,7 1,9 Servizi sanitari e spese per la salute -0,8 1,9 2,2 2,0 2,3 2,6 2,6 2,5 2,3 0,8-0,1-0,8-1,7 Trasporti 3,3 3,2 3,5 4,4 5,3 6,3 5,8 5,8 5 6,1 4,7 5,6 4,7 3,8 Comunicazioni -3,9-4,2-5,6-6,0-6,4-6,4-6,5-6,8-6,7-5,2-5,1-5,2-5,3-5,7 Ricreazione, spettacoli,cultura 1,8 1,6 2,0 1,8 1,5 1,4 1,8 2 1,9 1,3 0,8 0,6 0,6 0,6 Istruzione ,1-0,1-0,1-0,7 3,3 3,3 3,3 3,8 3,8 Alberghi e pubblici esercizi 2,5 1,2 1,1 0,9 1,9 2,2 2,5 1,2 4,4 2,4 1,5 1,5 3,2 4,7 Beni e servizi vari 1,2 1,3 1,3 1,3 1,2 2,0 2,1 1,7 2 1,7 2,1 2,3 2,6 2,6 Indice generale (con tabacchi) 2,1 2,1 2,3 2,0 2,3 2,5 2,4 2,2 2,2 1,8 1,3 1,6 1,5 1,6 Indice generale (senza tabacchi) 2,1 2,1 2,1 2,0 2,2 2,5 2,3 2,1 2,1 1,8 1,2 1,3 1,2 1,3 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma Fig. 6.3 Tassi di variazione dell indice NIC (senza tabacchi) sul mese corrispondente 3,1 2,9 2,7 2,5 2,3 Roma Italia 2,1 1,9 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma 61

63 Tavola Indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa - Italia - Base dic. 1998=100 Capitoli Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Prodotti alimentari e bevande analcoliche 122,4 122,5 122,5 122,6 122,8 122,9 122,4 122,1 121,9 121,7 121,4 121,5 121,6 122,0 Bevande alcoliche e tabacchi 137,8 137,8 144,2 144,7 144,9 145,0 145,0 145,1 145,3 145,7 145,7 152,4 152,4 152,4 Abbigliamento e calzature 126,1 126,2 126,5 126,7 127,0 127,1 127,1 127,1 127,4 128,1 128,2 128,4 128,4 128,5 Abitaz.acqua elett.e combustibili 128,3 128,2 128,3 128,6 129,0 129,2 129,6 129,8 130,1 131,1 131,5 131,5 132,6 132,8 Mobili,art. e servizi per la casa 119,3 120,0 120,0 120,0 120,6 120,6 120,7 121,0 121,0 121,1 121,7 121,7 121,7 122,2 Servizi sanitari e spese per la salute 122,7 123,2 123,4 123,4 123,6 123,8 123,9 123,8 123,6 122,4 121,9 121,9 121,3 121,7 Trasporti 121,7 122,6 123,4 124,3 124,9 125,4 125,6 127,0 126,4 126,4 127,1 128,1 126,9 127,5 Comunicazioni 88,0 87,6 86,2 85,6 85,2 84,6 84,6 84,0 84,1 83,7 83,3 83,0 83,0 82,2 Ricreazione, spettacoli,cultura 117,4 117,2 117,5 117,6 117,5 117,6 118,5 118,7 118,6 118,0 118,1 117,9 118,6 118,3 Istruzione 124,4 124,5 124,5 124,5 124,7 124,7 124,7 124,7 125,9 128,4 128,7 128,7 129,0 129,0 Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi 133,7 134,0 134,4 134,9 135,6 136,0 136,9 137,8 138,0 137,0 136,9 136,6 137,1 137,6 Altri beni e servizi 128,0 128,4 128,7 128,9 129,2 130,2 130,2 130,5 130,6 130,7 131,3 131,5 131,8 132,7 Indice generale (con tabacchi) 123,3 123,6 124,0 124,3 124,6 124,8 124,9 125,2 125,2 125,2 125,3 125,6 125,6 126,0 Indice generale (senza tabacchi) 123,2 123,6 123,7 124,0 124,4 124,6 124,7 125,0 125,0 125,0 125,1 125,2 125,2 125,6 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma Tab Indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale per capitoli di spesa - Italia - Base dic. 1998=100 - Variazioni congiunturali Capitoli Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Prodotti alimentari e bevande analcoliche 0,4 0,1-0,1 0,2 0,1-0,4-0,2-0,2-0,2-0,2 0,1 0,1 0,3 Bevande alcoliche e tabacchi 0,1-4,6 0,3 0,1 0,1-0,1 0,1 0,3 0,0 4,6 0,0 0,0 Abbigliamento e calzature - 0,1 0,2 0,2 0,2 0, ,2 0,5 0,1 0,2 0,0 0,1 Abitaz.acqua elett.e combustibili 0,4-0,1 0,1 0,2 0,3 0,2 0,3 0,2 0,2 0,8 0,3 0,0 0,8 0,2 Mobili,art. e servizi per la casa - 0, ,5-0,1 0,2 0,0 0,1 0,5 0,0 0,0 0,4 Servizi sanitari e spese per la salute 0,3 0,4 0,2-0,2-0,1-0,1-0,2-1,0-0,4 0,0-0,5 0,3 Trasporti -0,2 0,7 0,7 0,7 0,5 0,4 0,2 1,1-0,5 0,0 0,6 0,8-0,9 0,5 Comunicazioni 0,1-0,5-1,6-0,7-0,5-0,7 - -0,7 0,1-0,5-0,5-0,4 0,0-1,0 Ricreazione, spettacoli,cultura 0,6-0,2 0,3 0,1-0,1 0,1 0,8 0,2-0,1-0,5 0,1-0,2 0,6-0,3 Istruzione 0,1 0, , ,0 2,0 0,2 0,0 0,2 0,0 Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi 0,3 0,2 0,3 0,4 0,5 0,3 0,7 0,7 0,1-0,7-0,1-0,2 0,4 0,4 Altri beni e servizi 0,5 0,3 0,2 0,2 0,2 0,8-0,2 0,1 0,1 0,5 0,2 0,2 0,7 Indice generale (con tabacchi) 0,2 0,2 0,3 0,2 0,2 0,2 0,1 0,2 0,0 0,0 0,1 0,2 0,0 0,3 Indice generale (senza tabacchi) 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,2 0,1 0,2 0,0 0,0 0,1 0,1 0,0 0,3 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma 62

64 Tab Indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa - Italia - B ase dic. 1998=100 - Variazioni tendenziali Capitoli Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Prodotti alimentari e bevande analcoliche 4,0 4,0 3,7 3,4 3,1 2,8 2,3 1,9 1,1 0,3-0,2-0,3-0,7-0,4 Bevande alcoliche e tabacchi 7,8 7,8 12,6 7,1 7,2 7,1 7,0 7,0 7,2 7,2 6,8 10,7 10,6 10,6 Abbigliamento e calzature 2,6 2,5 2,4 2,3 2,3 2,3 2,3 2,3 2,2 2,1 1,9 1,8 1,8 1,8 Abitaz.acqua elett.e combustibili 2,1 1,6 1,2 0,9 1,5 1,7 1,9 2,0 2,2 2,7 3,0 2,9 3,4 3,6 Mobili,art. e servizi per la casa 2,0 2,1 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,1 1,9 1,9 2,1 2,0 2,0 1,8 Servizi sanitari e spese per la salute 0,6 1,9 2,0 1,8 1,8 1,9 1,8 1,6 1,4 0,3-0,3-0,3-1,1-1,2 Trasporti 1,4 1,4 1,6 2,6 3,1 3,9 3,5 3,8 3,3 3,9 4,3 5,1 4,3 4,0 Comunicazioni -4,5-4,8-6,3-6,8-7,2-7,3-7,3-7,8-7,5-5,6-5,7-5,6-5,7-6,2 Ricreazione, spettacoli,cultura 1,8 1,6 1,8 2,0 1,6 1,6 2,3 2,4 2,2 1,3 1,1 1,0 1,0 0,9 Istruzione 2,0 1,9 2,0 1,9 2,0 2,0 1,9 1,9 1,7 3,5 3,5 3,5 3,7 3,6 Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi 3,4 3,5 3,2 3,2 3,3 3,0 3,2 3,1 3,8 2,9 2,9 2,5 2,5 2,7 Altri beni e servizi 2,2 2,1 2,3 2,4 2,4 3,1 3,1 3,2 3,0 2,9 3,1 3,2 3,0 3,3 Indice generale (con tabacchi) 2,2 2,3 2,3 2,3 2,3 2,4 2,3 2,3 2,1 2,0 1,9 2,0 1,9 1,9 Indice generale (senza tabacchi) 2,2 2,3 2,1 2,1 2,2 2,3 2,2 2,2 2,0 2,0 1,8 1,8 1,6 1,6 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma Indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) per capitoli di spesa - Roma - Base 1995=100 Capitoli Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Prodotti alimentari e bevande analcoliche 124,5 124,6 124,1 124,0 124,1 124,3 123,9 123,4 123,1 122,6 122,4 122,5 122,6 123,5 Bevande alcoliche e tabacchi 138,1 138,1 145,0 145,6 145,7 145,6 145,6 145,7 145,9 146,1 146,1 153,6 153,8 153,9 Abbigliamento e calzature 132,0 132,0 132,2 132,4 132,4 132,5 132,5 132,5 132,9 133,7 134,2 134,2 134,2 134,3 Abitaz.acqua elett.e combustibili 136,5 136,5 136,2 136,5 136,9 136,2 135,9 136,0 136,3 137,3 137,1 137,3 138,3 138,5 Mobili,art. e servizi per la casa 115,3 116,2 116,2 116,2 116,7 116,7 116,7 116,8 116,9 116,9 117,4 117,5 117,5 118,3 Servizi sanitari e spese per la salute 118,0 119,7 120,5 120,5 121,1 121,6 121,7 121,6 121,3 119,6 118,6 118,7 117,9 118,0 Trasporti 123,5 124,7 125,5 126,5 127,0 127,6 127,6 128,8 128,3 128,6 129,3 129,9 128,7 129,1 Comunicazioni 90,0 89,6 88,2 87,6 87,1 86,6 86,5 85,9 86,0 85,6 85,2 84,9 84,9 84,0 Ricreazione, spettacoli,cultura 119,4 119,1 119,5 119,4 119,1 119,4 120,2 120,6 120,2 119,5 119,5 119,5 119,9 119,7 Istruzione 112,8 112,8 112,8 112,8 112,7 112,7 112,7 112,9 114,7 116,5 116,5 116,5 117,0 117,0 Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi 138,9 138,0 139,0 140,1 142,2 141,9 142,4 142,4 146,0 145,7 143,9 143,1 144,0 144,7 Altri beni e servizi 127,8 128,3 128,6 128,7 128,4 128,7 128,4 128,3 129,0 128,8 129,3 129,3 129,9 130,7 Indice generale (con tabacchi) 124,8 125,3 125,7 125,9 126,2 126,3 126,3 126,4 126,7 126,6 126,6 126,8 126,8 127,2 Indice generale (senza tabacchi) 124,5 124,9 125,0 125,3 125,7 125,8 125,8 125,9 126,2 126,0 126,0 126,0 126,0 126,4 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma 63

65 Tavola Indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) per capitoli di spesa - Roma - Base 1995=100 - Variazioni congiunturali Capitoli Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Prodotti alimentari e bevande analcoliche 0,3 0,1-0,4-0,1 0,1 0,2-0,3-0,4-0,2-0,3-0,2 0,1 0,1 0,7 Bevande alcoliche e tabacchi 0,1-5,0 0,4 0,1-0,1-0,1 0,1 0,1-5,1 0,1 0,1 Abbigliamento e calzature -0,1-0,2 0,2-0, ,3 0,6 0, ,1 Abitaz.acqua elett.e combustibili 1, ,2 0,3-0,5-0,2 0,1 0,2 0,7-0,1 0,1 0,7 0,1 Mobili,art. e servizi per la casa - 0, , ,1 0,1-0,4 0,1-0,7 Servizi sanitari e spese per la salute 0,2 1,4 0,7-0,5 0,4 0,1-0,1-0,2-1,4-0,8 0,1-0,7 0,1 Trasporti - 1,0 0,6 0,8 0,4 0,5-0,9-0,4 0,2 0,5 0,5-0,9 0,3 Comunicazioni 0,1-0,4-1,6-0,7-0,6-0,6-0,1-0,7 0,1-0,5-0,5-0,4 - -1,1 Ricreazione, spettacoli,cultura 0,4-0,3 0,3-0,1-0,3 0,3 0,7 0,3-0,3-0, ,3-0,2 Istruzione , ,2 1,6 1, ,4 - Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi -0,6-0,6 0,7 0,8 1,5-0,2 0,4-2,5-0,2-1,2-0,6 0,6 0,5 Altri beni e servizi 0,4 0,4 0,2 0,1-0,2 0,2-0,2-0,1 0,5-0,2 0,4-0,5 0,6 Indice generale (con tabacchi) 0,1 0,4 0,4 0,2 0,2 0,1-0,1 0,2-0,1-0,2-0,3 Indice generale (senza tabacchi) 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,1-0,1 0,2-0, ,3 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma Tavola Indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) per capitoli di spesa - Italia - Base 1995=100 Capitoli Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Prodotti alimentari e bevande analcoliche 121,8 121,9 121,9 122,0 122,3 122,3 121,9 121,5 121,4 121,2 120,9 121,1 121,2 121,6 Bevande alcoliche e tabacchi 138,2 138,3 145,1 145,5 145,8 145,8 145,9 145,9 146,1 146,5 146,5 153,7 153,7 153,7 Abbigliamento e calzature 125,7 125,8 126,1 126,2 126,6 126,6 126,7 126,7 127,0 127,7 127,8 128,0 128,0 128,1 Abitaz.acqua elett.e combustibili 129,9 129,9 129,9 130,3 130,4 130,8 131,2 131,3 131,6 132,6 132,9 133,0 133,9 134,1 Mobili,art. e servizi per la casa 118,5 119,2 119,2 119,3 119,8 119,9 119,9 120,3 120,3 120,3 121,0 121,0 121,0 121,5 Servizi sanitari e spese per la salute 120,6 121,0 121,3 121,4 121,8 121,8 121,9 121,8 121,8 120,6 120,0 120,1 119,5 119,9 Trasporti 121,1 122,0 122,7 123,5 124,1 124,7 124,8 126,0 125,7 125,7 126,4 127,0 121,2 121,6 Comunicazioni 90,3 89,9 88,4 87,7 87,2 86,7 86,5 86,0 86,1 85,5 85,1 84,8 153,7 153,7 Ricreazione, spettacoli,cultura 117,5 117,4 117,6 117,8 117,7 117,8 118,7 118,9 118,9 118,3 118,3 118,1 128,0 128,1 Istruzione 125,7 125,9 125,9 125,9 126,0 126,0 126,0 126,0 127,2 129,7 130,1 130,1 133,9 134,1 Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi 130,5 130,9 131,2 131,8 132,3 132,5 133,3 134,0 134,4 133,8 133,8 133,6 121,0 121,5 Altri beni e servizi 124,6 124,9 125,1 125,2 125,4 126,1 126,1 126,4 126,5 126,6 127,2 127,2 119,5 119,9 Indice generale (con tabacchi) 122,4 122,8 123,1 123,3 123,7 123,8 123,9 124,3 124,3 124,3 124,4 124,6 124,6 125,0 Indice generale (senza tabacchi) 122,0 122,4 122,5 122,8 123,0 123,3 123,4 123,6 123,6 123,6 123,9 123,9 123,9 124,3 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma 64

66 Indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) per capitoli di spesa - Italia - Base 1995=100 - Varia zioni congiunturali Capitoli Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Prodotti alimentari e bevande analcoliche 0,4 0,1-0,1 0,2 - -0,3-0,3-0,1-0,2-0,2 0,2 0,1 0,3 Bevande alcoliche e tabacchi - 0,1 4,9 0,3 0,2-0,1-0,1 0,3 0,0 4,9 0,0 0,0 Abbigliamento e calzature - 0,1 0,2 0,1 0,3-0,1-0,2 0,6 0,1 0,2 0,0 0,1 Abitaz.acqua elett.e combustibili 0, ,3 0,1 0,3 0,3 0,1 0,2 0,8 0,2 0,1 0,7 0,1 Mobili,art. e servizi per la casa - 0,6-0,1 0,4 0,1-0,3 0,0 0,0 0,6 0,0 0,0 0,4 Servizi sanitari e spese per la salute 0,3 0,3 0,2 0,1 0,3-0,1-0,1 0,0-1,0-0,5 0,1-0,5 0,3 Trasporti -0,1 0,7 0,6 0,7 0,5 0,5 0,1 1-0,2 0,0 0,6 0,5-4,6 0,3 Comunicazioni 0,1-0,4-1,7-0,8-0,6-0,6-0,2-0,6 0,1-0,7-0,5-0,4 81,3 0,0 Ricreazione, spettacoli,cultura 0,5-0,1 0,2 0,2-0,1 0,1 0,8 0,2 0,0-0,5 0,0-0,2 8,4 0,1 Istruzione 0,1 0, , ,0 2,0 0,3 0,0 2,9 0,1 Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi 0,2 0,3 0,2 0,5 0,4 0,2 0,6 0,5 0,3-0,4 0,0-0,1-9,4 0,4 Altri beni e servizi 0,5 0,2 0,2 0,1 0,2 0,6-0,2 0,1 0,1 0,5 0,0-6,1 0,3 Indice generale (con tabacchi) 0,2 0,3 0,2 0,2 0,3 0,1 0,1 0,3 0,0 0,0 0,1 0,2 0,0 0,3 Indice generale (senza tabacchi) 0,2 0,3 0,1 0,2 0,2 0,2 0,1 0,2 0,0 0,0 0,2 0,0 0,0 0,3 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma 65

67 7. Roma nell economia globale Per la prima volta dal 1993, nel 2004 la bilancia commerciale italiana ha fatto registrare un saldo negativo. La crescita delle importazioni più che proporzionale rispetto a quella dell export ha condizionato la dinamica complessiva; secondo le stime, la quota di mercato mondiale delle esportazioni italiane - in un anno di sostenuta crescita del commercio mondiale, +8,2% - è scesa sotto il 3,9% (superava il 4,7% nel 1996). È nel quadro della perdita di competitività del sistema-paese che va letta la posizione netta della provincia di Roma, nonostante le peculiarità del suo modello produttivo si differenzino in maniera sostanziale da quello prevalente sul territorio nazionale. La vocazione terziaria di Roma rende in qualche modo prevedibile un certo grado di dipendenza dalle importazioni dall estero e, nel 2004, le esportazioni nette (export meno import) calcolate sul valore aggiunto provinciale si sono assestate sul -13,3%. D altro canto, la prevedibilità di un dato condizionato dalla specializzazione produttiva non può giustificare la prospettiva di una posizione di deficit costante nei conti con l estero. In questo senso è da leggersi positivamente la tendenza riscontrata nell ultimo anno, quando, rispetto al 2003: le già citate esportazioni nette si sono ridotte dello 0,4% rispetto al valore aggiunto dopo un peggioramento dei valori riscontrato - quasi senza soluzione di continuità - dal 1998; dopo il brusco rallentamento delle esportazioni nel 2003, la crescita di queste a prezzi costanti ha fatto segnare un +15,3% contro il +2,7% delle importazioni; uno scenario simile sia nel dare che nell avere della bilancia commerciale romana si è registrato con riferimento allo scambio internazionale calcolato a prezzi correnti (+20,5% le esportazioni, +6,8% le importazioni). Dati incoraggianti, dunque, soprattutto se confrontati col peggioramento dei conti nazionali, che suggeriscono di valutare se questo - pur parziale - rinvigorimento della capacità competitiva di Roma possa trovare spiegazione in un analisi della distribuzione delle esportazioni per merci e Paesi di destinazione, se cioè è possibile cogliere nei prodotti o nei mercati il perché di una dinamica tendenzialmente divergente da quella media italiana. Così: rispetto ai settori produttivi, la minor specializzazione romana rispetto alla media nazionale nei settori di un Made in Italy in affanno (il sistema moda nella fig. 7.2) e, di converso, la maggior concentrazione relativa di attività a più elevato tasso di innovazione e valore aggiunto (il comparto chimica, gomma, plastica ) è probabile abbia agito nel senso di un innalzamento della capacità competitiva del sistema produttivo provinciale; rispetto ai mercati di destinazione, la crescita relativa dell export romano rispetto a quello nazionale ha certamente beneficiato della sua quota sul totale destinata alle aree geografiche che nel 2004 hanno avuto il più alto tasso di crescita economica ( altri Paesi europei, America settentrionale, A l- tri Paesi dell Asia, nella fig. 7.3). All 01/01/2003 (Banca dati Reprint, R&P-Politecnico di Milano-ICE) le imprese laziali a partecipazione estera erano 431 (il 7,2% del totale nazionale), occupavano addetti (9,7%) e fatturavano 51,2 miliardi di euro (15,3%): valori importanti, soprattutto perché espressione di una tendenza crescente che, stando ai primi dati disponibili, risulterebbe confermata anche nel 2004 (463 imprese). Un ulteriore segnale di vitalità del sistema, un altro asset immateriale su cui imperniare la prospettiva di una crescita di competitività di Roma nell economia globale. 66

68 Fig Andamento grafico esportazioni nette in percentuale del valore aggiunto (v.a.) 15,0 10,0 5,0 0,0-5,0-10,0-15,0 11,0 11,8 8,7 8,0 9,6 10,2 9,4 8,2 7,3 8,5 9,2 8,4 8,7 9,2 0,3 0,6 1,6 1,3 0, ,6-1,4-9,5-11,3-12,6-12,9-13,4-13,7-13,3-20,0-25,0-30,0-25,7-29,9-28,0-26,0-26,2-27,9-27,5 Fonte: elaborazioni su dati Prometeia, 2005 Torino Milano Bologna Roma Napoli Tab Esportazioni ed importazioni della Provincia di Roma. Dati annuali a prezzi costanti (base 1995), milioni di euro Esportazioni di beni verso l'estero Importazioni di beni dall'estero 5.282, , , , , , , , , , , , , ,17 Fonte: elaborazione e stime Prometeia su dati Istat Tab Esportazioni ed importazioni della Provincia di Roma. Dati annuali a prezzi correnti, milioni di euro Esportazioni di beni verso l'estero Importazioni di beni dall'estero 5.405, , , , , , , , , , , , , ,70 Fonte: elaborazione e stime Prometeia su dati Istat 67

69 Fig Esportazioni per macrosettore. Composizione percentuale sul totale delle esportazioni, anno 2004*, Roma, Lazio, Italia 60% 50% Roma Lazio Italia 54,0% 40% 44,0% 42,9% 39,9% 38,4% 30% 20% 14,4% 15,9% 10% 0% 1,5% 1,3% 1,3% 5,5% 3,5% 3,1% 5,8% 4,6% 4,6% 3,9% 2,3% 2,7% 3,3% 1,9% Agricoltura pesca Alimentare Sistema moda Legno/carta Chimica gomma plastica 3,2% 1,6% 0,4% Metalmeccanico Altro industria Altro * Dato provvisorio Fonte: elaborazione su dati Istat - Coeweb, 2005 Sistema moda: Prodotti delle industrie tessili e dell abbigliamento+cuio e prodotti in cuio, pelle e similari; Legno/Carta: Legno e prodotti in legno+pasta da carta, carta e prodotti di carta; Chimica gomma plastica: Coke, prodotti petroliferi raffinati e combustibili nucleari + Prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali +Articoli in gomma e materie plastiche; Metalmeccanico: prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi+ metalli e prodotti in metallo + macchine ed apparecchi meccanici+ macchine elettriche ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche+ mezzi di trasporto; Altra industria: altri prodotti manifatturieri+minerali energetici e non+energia elettica, gas e acqua+prodotti delle attività informatiche e professionali; Altro: prodotti di altri servizi pubblici e personali+merci varie 68

70 Fig Esportazioni per macroarea. Composizione percentuale sul totale delle esportazioni, anno 2004*, Roma, Lazio, Italia 40% 35% 32,7% 33,5% Roma Lazio Italia 30% 28,1% 25% 20% 15% 14,7% 10% 5% 0% Unione Europea a 15 Paesi 6,8% 5,2% 4,4% Paesi di nuovo ingresso (Europa Centro orientale) 8,7% 4,6% Altri Paesi europei 6,6% 5,7% 5,7% 2,7% 2,0% 2,4% 1,8% 1,8% 1,3% Africa America Settentrionale America centrale e meridionale 4,0% 2,5% 2,4% Medio oriente 4,8% 5,0% 4,8% Altri Paesi dell'asia 2,1% 1,2% 0,9% Oceania e altro * Dato provvisorio Fonte: elaborazione su dati Istat Coeweb,

71 Tab. 7.3 Esportazioni, importazioni e saldi della bilancia commerciale dell Italia con i Paesi appartenenti all Unione europea (v.a in milioni di euro e %) 3 Periodo Esportazioni (valori FOB) Variazioni tendenziali perc. Dati grezzi Importazioni (valori CIF) Variazioni tendenziali perc , , , , , , I trim , , II trim , ,1-139 III trim , , IV trim , , I trim , ,7-188 II trim , ,8-806 III trim , , IV trim , , I trim , ,6-917 II trim , , III trim , , IV trim , , ottobre , ,0 162 novembre , ,2-768 dicembre , , gennaio , ,6 94 febbraio , ,1-155 marzo , ,7-125 aprile , ,3-111 maggio , ,0-272 giugno , ,9-422 luglio , , agosto , ,9 91 settembre , ,6 151 ottobre , ,0 323 novembre , ,5-294 dicembre , , gennaio , ,1-243 febbraio , ,1-464 marzo , ,0-210 aprile , ,0-109 maggio , ,1 34 giugno , , luglio , , agosto , ,8 38 settembre , ,1-234 ottobre , ,7-18 novembre , ,2-482 dicembre , , gennaio , ,9-23 Le serie storiche sono state ricostruite per tener conto dell entrata, dal 1 maggio 2004, dei dieci nuovi paesi dell Unione Europea. Fonte: Istat., Stat istiche del Commercio Estero, marzo 2005 Saldo 3 I dati mensili, a partire da quelli di gennaio 2004, incorporano la stima mensile dei dati trimestrali e annuali del commercio intra-ue 70

72 Tab. 7.4 Esportazioni, importazioni e saldi della bilancia commerciale dell Italia con i Paesi esteri (v.a in milioni di euro e %) 4 Periodo Esportazioni (valori FOB) Variazioni tendenziali perc. Dati grezzi Importazioni (valori CIF) Variazioni tendenziali perc , , , , , , I trim , ,1 754 II trim , , III trim , , IV trim , , I trim , , II trim , , III trim , , IV trim , , I trim , , II trim , , III trim , , IV trim , , ottobre , , novembre , ,4 437 dicembre , , gennaio , , febbraio , ,6-167 marzo , ,2-367 aprile , ,8-669 maggio , ,9-412 giugno , ,4-116 luglio , , agosto , , settembre , ,2-529 ottobre , , novembre , ,8 430 dicembre , , gennaio , , febbraio , ,6-889 marzo , ,8 581 aprile , ,6-155 maggio , ,1 142 giugno , , luglio , , agosto , , settembre , , ottobre , ,0 520 novembre , ,1-318 dicembre , , gennaio , , Fonte: Istat., St at istiche del Commercio Estero, marzo 2005 Saldo 4 Cfr. nota 1. 71

73 Tab. 7.5 Importazioni per settore di attività economica. Totale Italia, anni (v.a. in euro) A-prodotti dell agricoltura, della caccia e della silvicolt ura B-prodotti della pesca e della piscicoltura C-minerali energetici e non energetici D-prodotti trasformati e manufatti E-energia elettrica,gas e acqua K-prodotti delle attivita informatiche, professionali ed imprenditoriali O-prodotti di altri servizi pubblici, sociali e personali R-merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno e respinte, merci varie Totale Fonte: Istat-Statistiche del Commercio Estero, 2005 Tab. 7.6 Esportazioni per settore di attività economica. Totale Italia, anni (v.a. in euro) A- prodotti dell agricoltura, della caccia e della silvicolt ura B-prodotti della pesca e della piscicoltura C-minerali energetici e non energetici D-prodotti trasformati e manufatti E-energia elettrica,gas e acqua K-prodotti delle attivita informatiche, professionali ed imprenditoriali O-prodotti di altri servizi pubblici, sociali e personali R-merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno e respinte, merci varie Totale Fonte: Istat -Statistiche del Commercio Estero, Cfr. nota 1. 6 Cfr. nota 1. 72

74 8. Occupazione e forze di lavoro Dallo scorso anno l Istat conduce una nuova rilevazione sulle forze di lavoro Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, RCFL i cui risultati non sono comparabili con quelli della precedente Rilevazione Trimestrale sulle Forze di Lavoro, RTFL a causa delle differenti metodologie impiegate (si veda il sito dell Istat alla pagina web Per ovviare a tale inconveniente, l Istat ha provveduto a ricostruire le serie storiche a partire dall ultimo quadrimestre del 1992, limitatamente, tuttavia, ai dati nazionali e ripartizionali. In attesa che la ricostruzione delle serie storiche interessi anche i dati regionali e provinciali al fine di poter effettuare le opportune comparazioni temporali, nella presente sezione del Mosaico Statistico si riportano sia i dati rilevati con la vecchia metodologia in serie storica fino al 2003 e sia i dati 2004 rilevati con la nuova indagine, che pur essendo riportati nelle stesse tabelle sono tuttavia analizzati separatamente vista la loro non comparabilità con gli anni precedenti -. Va i- noltre segnalata, sempre per il 2004, l indisponibilità dei dati relativi ad alcuni aspetti (per esempio la distribuzione per sesso degli occupati secondo la condizione professionale), a causa della più ridotta numerosità campionaria nella nuova indagine. Facendo riferimento al periodo fino al 2003, il mercato del lavoro romano mostra un buon dinamismo, con andamenti nettamente migliori del dato nazionale, ma anche di quello del Lazio o di altre province italiane. L analisi dei principali indicatori del mercato del lavoro nella provincia di Roma consente infatti di tracciare un quadro senz altro positivo nell ambito del quale si registra la crescita costante dal 1999 al 2003 del numero di occupati, del tasso di occupazione, delle forze di lavoro e del tasso di attività e, al contempo, la netta riduzione del numero di persone in cerca di occupazione e del tasso di disoccupazione, diminuito di quasi quattro punti percentuali nell ultimo quadriennio. L incremento occupazionale (cfr. tab. 8.2) ha riguardato soprattutto la componente femminile (+14,2% tra il 1999 e il 2003) ed il lavoro alle dipendenze (+8,8% tra il 1999 e il 2003), sebbene abbia interessato in misura non trascurabile anche i lavoratori autonomi (cresciuti del 4,2% tra il 1999 e il 2003, a fronte di un incremento a livello nazionale del 2,4%; cfr tab. 8.14). Facendo riferimento ai settori produttivi, i servizi hanno impiegato la quota più alta di nuovi occupati (+9,3% tra il 1999 e il 2003, fatta eccezione per il commercio, che ha fatto registrare un andamento piuttosto discontinuo nel periodo considerato ed una contrazione dell 8,75% tra il 1999 e il 2003; cfr. tabb. 8.3 e 8.4). Nel 2004 gli occupati nell area romana erano , con un tasso di occupazione del 60,4%. Le persone in cerca di occupazione erano 126 mila e il tasso di disoccupazione era al 7,5%. La gran maggioranza degli occupati nel 2004 lavorava alle dipendenze ( individui), e il terziario è il settore che impiega la quota più elevata di lavoratori: l 80,6%, pari a persone. Confrontando poi gli indicatori del mercato del lavoro della provincia di Roma con quelli registrati a livello regionale, nazionale e di altre province, emerge con chiarezza la buona performance del mercato del lavoro romano. Nel periodo , infatti, il tasso di occupazione della provincia di Roma ha fatto registrare, un incremento complessivo di circa 5,5 punti percentuali, superiore a quello registrato a livello nazionale e regionale di un punto percentuale. Inoltre, la riduzione del tasso di disoccupazione, che si è registrata anche a livello nazionale e regionale, è stata, nel caso della provincia di Roma, leggermente più elevata (cfr. tab. 8.5). Anche nel 2004 la performance della provincia di Roma è stata migliore di quella del Lazio e dell Italia. Il tasso di occupazione della provincia di Roma risulta infatti più elevato di tre punti rispetto al dato nazionale e di due punti rispetto a quello regionale (fig. 8.2). La componente femminile del tasso di occupazione provinciale fa registrare differenze ancor più significative con gli altri livelli territoriali: il 5% circa rispetto al dato nazionale (50,1% contro il 45,2%) e il 3% rispetto a quello regionale (che si attesta al 47,1%). In riferimento ai tassi di disoccupazione si segnala una differenza di mezzo punto percentuale tra il dato provinciale 73

75 e quelli regionale e nazionale (entrambi pari all 8%) e di un punto per quel che riguarda il tasso di disoccupazione femminile, pari, rispettivamente, al 9,5% a Roma, al 10,3% nel Lazio e al 10,5% in Italia. Confrontando invece l andamento degli indicatori del mercato del lavoro per la provincia di Roma con gli andamenti registrati per le province di Milano, Torino e Napoli, è possibile vedere come, nonostante Roma continui a registrare valori meno buoni rispetto alle province settentrionali sia nel periodo che nel 2004, i dati mostrano una buona capacità di recupero del mercato del lavoro romano rispetto a quello delle altre province: nel periodo la crescita del tasso di occupazione e la contrazione del tasso di disoccupazione sono stati più consistenti a Roma che nelle altre province considerate (tab. 8.8). Inoltre, nello stesso periodo Roma registra l incremento più elevato delle forze di lavoro e degli occupati, mentre è seconda soltanto a Torino per quel che riguarda la riduzione delle persone in cerca di occupazione. Analizzando poi l evoluzione dell occupazione per settori produttivi tra il 1999 e il 2003, se gli occupati nell industria si sono ridotti nelle province di Milano e Torino, l andamento è stato di segno contrario in quelle di Roma e soprattutto di Napoli mentre, a fronte di una crescita degli occupati nei servizi in tutte le province considerate, l incremento registrato a Roma è superiore a quello registrato nelle altre province. Tab. 8.1 Indicatori del mercato del lavoro nella Provincia di Roma, anni e anno 2004 (v.a. in migliaia e %) Anni Occupati Tasso di occupazione * Persone in cerca di occupazione Tasso di disoccupazione Forze di lavoro Tasso di attività * , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,3 Fonte: elaborazioni su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro, media vari anni e Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media * Calcolato in percentuale della popolazione > 15 anni fino al 2003, in percentuale della popolazione anni dal

76 Fig. 8.1 Andamento dei tassi di occupazione e disoccupazione nella Provincia di Roma, anni (%) Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione Fonte: elaborazione su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro. Media vari anni. Tab. 8.2 Occupati per posizione e per sesso nella Provincia di Roma, anni e anno 2004 (v.a. e %) Occupati in complesso Occupati alle dipendenze Anni v.a. var. % rispetto all anno prec. v.a. var. % rispetto all anno prec. Maschi femmine totale maschi femmine totale maschi femmine totale maschi femmine totale n.d. n.d. n.d n.d. n.d. n.d ,2 5,0 1, ,2 4,6 1, ,2 4,9 1, ,2 5,0 1, ,9 3,5 3, ,1 3,6 3, ,7 1 0, ,9 2,3 1, n.d. n.d Fonte: elaborazioni su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro, media vari anni e Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media Tab. 8.3 Occupati per settore di attività economica nella Provincia di Roma, anni e anno 2004 (v.a. in migliaia) Industria Altre attività Anni Agricoltura Totale di cui trasformaz. Industriale costruzioni Totale di cui commercio n.d Fonte: elaborazioni su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro, media vari anni e Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media Totale 75

77 Tab. 8.4 Occupati per settore di attività economica nella Provincia di Roma, anni (variazioni % rispetto all anno precedente) Industria Altre attività Anni Agricoltura Totale di cui trasformaz. Industriale costruzioni Totale di cui commercio 1999 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d ,8-2,1-3 3,5 2,6-0,9 1, ,3 0, ,5-5,2 1, ,3 3,4 5 3,1 3,4 3,2 3, ,5-1,2-4,8 3 1,5 0,9 0,8 Fonte: elaborazioni su dati STAT Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro. Media vari anni. Totale Tab Tassi di occupazione e di disoccupazione in Italia, nel Lazio e nella Provincia di Roma, serie storica e anno 2004 (%) Tasso di occupazione anni Tasso di disoccupazione Anni % var. % rispetto all'anno prec. % var. % rispetto all'anno prec. Italia Lazio Roma Italia Lazio Roma Italia Lazio Roma Italia Lazio Roma ,5 51,2 52,2 n.d. n.d. n.d. 11,4 11,7 11,7 n.d. n.d. n.d ,5 52,2 53,4 1,0 1,0 1,2 10,6 11,0 11,1-0,8-0,7-0, ,6 53,3 54,7 1,1 1,1 1,3 9,5 10,2 10,0-1,1-0,8-1, ,4 54,8 56,6 0,8 1,5 1,9 9,0 8,6 7,9-0,5-1,6-2, ,8 57,8 0,6 1,0 1,2 8,7 8,7 8,0-0,3 0,1 0, ,4 58,5 60, ,0 7,9 7, Fonte: elaborazioni su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro, media vari anni e Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media Tab Forze di lavoro per condizione in Italia, nel Lazio e nella Provincia di Roma, anni e anno 2004 (v.a. in migliaia) Anni Forze di lavoro Occupati Persone in cerca Italia Lazio Roma Italia Lazio Roma Italia Lazio Roma Fonte: elaborazioni su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro, media vari anni e Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media Tab Forze di lavoro per condizione in Italia, nel Lazio e nella Provincia di Roma, anni (variazioni % rispetto all'anno precedente) Anni Forze di lavoro Occupati Persone in cerca Italia Lazio Roma Italia Lazio Roma Italia Lazio Roma 1999 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d ,9 1 1,2 1,9 1,7 1,8-6,5-4,8-3, ,9 1,3 0,5 2,1 2,3 1,7-9,1-5,9-9, ,9 1,5 0,7 1,5 3,3 3,1-4,6-14,8-20, ,7 1, ,6 0,8-3,1 3,2 3,1 Fonte: elaborazioni su dati STAT Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro. Media vari anni. 76

78 Fig Tassi di occupazione in Italia, nel Lazio e a Roma, anno 2004 (%) 80,0 70,0 60,0 50,0 71,3 70,4 69,7 50,1 47,1 45,2 60,4 58,5 57,4 Roma 40,0 LAZIO 30,0 ITALIA 20,0 10,0 0,0 Maschi Femmine Maschi e femmine Fonte: elaborazione su dati Istat Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media Fig Tassi di disoccupazione in Italia, nel Lazio e a Roma, anno 2004 (%) 12,0 10,0 8,0 6,0 6,0 6,3 6,4 9,5 10,3 10,5 7,5 7,9 8,0 4,0 2,0 0,0 Maschi Femmine Maschi e femmine Roma LAZIO ITALIA Fonte: elaborazione su dati Istat Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media

79 Tab Indicatori del mercato del lavoro. Confronti tra alcune province Italiane, anni e anno 2004 (%) Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione Anni Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli ,0 57,2 52,2 36,9 5,6 9 11,7 27, ,2 58,8 53,4 37,2 5,2 7,9 11, ,3 59,5 54,7 38,0 4,6 6,2 10,0 26, ,3 59,9 56,6 39,5 4,6 6,2 7,9 24, ,7 60,8 57,8 39,5 4,5 6,0 8,0 23, ,0 61,4 60,4 42,8 4,6 6,1 7,5 18,9 Fonte: elaborazioni su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro, media vari anni e Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media Tab Indicatori del mercato del lavoro. Confronti tra alcune province italiane, anni (variazioni % rispetto all'anno precedente) Anni Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli 1999 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d ,2 1,6 1,2 0,3-0,4-1,1-0,6 0, ,1 0,7 1,3 0,8-0,6-1,7-1,1-1, ,0 0,4 1,9 1,5 0,0 0,0-2,1-1, ,4 0,9 1,2 0,0-0,1-0,2 0,1-1,1 Fonte: elaborazione su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro. Media vari anni. Tab Forze di lavoro per condizione in alcune province italiane, anni e anno 2004 (v.a. in migliaia) Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di occupazione Anni Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli Fonte: elaborazioni su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro, media vari anni e Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media

80 Tab Forze di lavoro per condizione in alcune province italiane, anni (variazioni % rispetto all'anno precedente) Anni Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di occupazione Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli 1999 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d ,3 1,2 0,5 1,3 2,5 1,8 0,3-5,3-11,4-3, ,8-1,8 0,4-0,1 1,4 0 1,7 2,1-11,2-21,8-10, ,9-0,5 0,7 1,6 2-0,4 3,1 4 1,3-1,6-20,5-4, ,7 1, ,6 1,3 0,8 0,4-1,3-1,7 3,1-5,5 Fonte: elaborazione su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro. Media vari anni. Fig Tasso di disoccupazione in alcune province italiane, anno 2004 (%) 20,0 18,9 18,0 16,0 14,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 6,1 4,6 3,1 5,0 7,5 2,0 0,0 Torino Milano Bologna Firenze Napoli Roma Fonte: elaborazione su dati Istat Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media

81 Tab Occupati per settore di attività economica in alcune province italiane, anni e anno 2004 (v.a. in migliaia) Agricoltura Totale industria Totale servizi Totale occupati Anni Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli Fonte: elaborazioni su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro, media vari anni e Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media Tab Occupati per settore di attività economica in alcune province italiane, anni (variazioni % rispetto all'anno precedente). Agricoltura Totale industria Totale servizi Totale occupati Anni Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli 1999 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d ,3 12,5 4,8-10,7-4,4-1,4-2,1 1,6 4,3 4,8 2,6 0,4 1,3 2,5 1,8 0, ,5-5,6 27, ,7-3,4 0,4 3,2 3,4 2,6 1,5 2,7 1,4 0 1,7 2, ,1 0-14,3 10 4,3 1,2 3,4 3,6 0,7-1,8 3, ,4 3, ,9-12,5 4,5 0,7 0,9-1,2 3-1,4 1,6 1,5-0,7-0,6 1,3 0,8 0,4 Fonte: elaborazioni su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro, media vari anni e Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media

82 Tab Occupati per tipologia di lavoro nella provincia di Roma, nel Lazio e in Italia, anni e anno 2004(v.a. in migliaia e variazioni %) Valori assoluti Dip. Aut. Tot. Dip. Aut. Tot. Dip. Aut. Tot. Dip. Aut. Tot. Dip. Aut. Tot. Roma Lazio Italia Variazioni % 2000/ / / / /1999 Dip. Aut. Tot. Dip. Aut. Tot. Dip. Aut. Tot. Dip. Aut. Tot. Dip. Aut. Tot. Roma 1,7 2,2 1,9 1,9 1,3 1,8 3,4 2,2 3,1 1,5-1,5 0,8 8,8 4,2 7,7 Lazio 2,0 0,8 1,7 2,6 1,5 2,3 3,7 2,2 3,3 2,1 0,0 1,6 10,8 4,5 9,2 Italia 2,1 1,4 1,9 2,5 0,8 2,1 2,1-0,3 1,5 1,2 0,5 1,0 8,3 2,4 6,6 Fonte: elaborazioni su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro, media vari anni e Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media Tab Peso dei lavoratori autonomi sul totale degli occupati nella provincia di Roma, nel Lazio e in Italia per settore e sesso, anno 2004 (%) Settori Roma Lazio Italia Agricoltura 41,0 66,4 58,0 Industria 28,4 25,4 22,1 di cui in senso stretto 3,6 4,0 7,6 Servizi 24,9 25,9 28,8 Totale autonomi 25,6 26,6 28,1 Fonte: elaborazione su dati Istat Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media

83 9. Turismo Il 2004 è stato un altro anno difficile per l industria turistica italiana. Infatti nel complesso delle strutture ricettive diffuse sul territorio nazionale si è registrata, rispetto al 2003, una modesta crescita degli arrivi (+0,3%) a cui è corrisposto un calo delle presenze (-2,2%) e del numero medio dei giorni di permanenza (- 2,4%) (tab. 9.1). Roma ha invece retto bene alla crisi del settore e, in controtendenza rispetto ai dati nazionali, ha registrato una buona crescita della domanda turistica nazionale ed internazionale. Gli arrivi di turisti italiani e stranieri sono stati nel complesso , con un incremento rispetto al 2003 del 6,1%. Le presenze negli esercizi alberghieri della Capitale sono state , in più di quelle registrate nel 2001 e il 4,88% in più rispetto al 2003 (tab. 9.2). Un dato importante che indica come Roma, recuperando la flessione subita negli ultimi anni, sia riuscita a far fronte alla crisi del settore. Un altro segnale importante di ripresa è dato dall andamento positivo della domanda turistica straniera. Infatti dopo un biennio nel quale i flussi turistici provenienti dall estero hanno registrato un andamento negativo, nel 2004 sono aumentati gli arrivi (+6,14%) e le presenze (+4,98%) di turisti stranieri nella nostra città. Dall analisi dei dati relativi agli arrivi e alle presenze per area di provenienza emerge che nel 2004 si è verificata una ripresa della domanda proveniente dal Nord America e dal Sud Est Asiatico. In particolare gli arrivi di turisti provenienti dal Nord America sono stati e le presenze , rispettivamente il 10,24% e l 11,38% in più rispetto al 2003, mentre la domanda proveniente dal Sud Est Asiatico ha registrato incrementi pari al 7,24% degli arrivi e al 2,09% delle presenze, da attribuire sia alla componente giapponese sia a quella proveniente dai nuovi mercati emergenti quali la Cina e la Corea del Nord (tab. 9.5). I dati rilevati a Roma a gennaio 2005 mostrano che anche il nuovo anno si è aperto registrando segnali positivi sul fronte della domanda turistica. Nel mese di gennaio sono arrivati turisti e le presenze sono state con un incremento rispetto allo stesso mese del 2003 rispettivamente del 4,01% e del 4,96% (tab. 9.7). In particolare la domanda straniera ha registrato un considerevole incremento delle presenze (+6,07%) e della permanenza media che a gennaio 2004 è stata di 2,78 giorni pro-capite contro i 2,72 del gennaio dello scorso anno, mentre gli arrivi sono aumentati del 3,64%. I turisti italiani arrivati a Roma sono aumentati del 4,33% e le presenze del 3,63% mentre la permanenza media ha subito una piccola flessione passando da 1,97 del 2004 a 1,95 del 2005 (tab. 9.8). I dati relativi alla composizione per area di provenienza dei turisti stranieri nel mese di gennaio confermano che la domanda turistica proveniente dall Europa mantiene il suo ruolo primario. Gli europei sono infatti i più rappresentati nella Capitale con arrivi, il 12,96% in più dello stesso mese dell anno precedente, seguiti dagli asiatici del Sud Est (i cui arrivi - pari a sono però diminuiti dell 1,77%) e dai turisti provenienti dal Nord America (che sono stati , l 1,16% in meno rispetto a gennaio 2003) (tab. 9.6). L andamento positivo riguarda anche il dato relativo alla permanenza dei turisti stranieri in città. In particolare, i turisti nord-americani nel mese di gennaio sono rimasti a Roma in media 3,04 giorni, 5,22% giorni in più rispetto a gennaio 2004, mentre la permanenza degli europei è stata di 2,87 giorni (+4,68%) (tab. 9.6). La ripresa del mercato turistico ha prodotto effetti positivi sull occupazione nelle imprese alberghiere presenti sul territorio del Comune di Roma. Nel corso del secondo semestre del 2004 infatti l occupazione negli alberghi della capitale è aumentata dell 1,24% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, mentre a dicembre 2003 l incremento registrato era stato pari allo 0,61%. La crescita ha riguardato sia l occupazione maschile, che è aumentata dell 1,15%, sia quella femminile, che ha registrato una crescita maggiore, pari all 1,40% (tab. 9.9). Gli incrementi più consistenti dell occupazione sono stati registrati negli alberghi a due stelle dove gli addetti sono aumentati del 2,32% e in quelli a cinque stelle, nei quali l incremento è stato pari all 1,82%, mentre negli alberghi ad una stella gli occupati si sono ridotti del 4,92%. 82

84 La ripresa del turismo, inoltre, ha comportato una crescita della spesa dei viaggiatori stranieri, con effetti positivi sull economia romana. I dati riguardanti le spese dei viaggiatori stranieri nella Provincia di Roma, dopo aver registrato un notevole decremento negli ultimi tre anni (- 14,7%, - 24,7% e 4,5 5 rispettivamente nel 2001, 2002 e 2003), nel periodo gennaio-novembre 2004 sono state pari a milioni di euro, con un aumento del 6,1% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente (tab e tab. 9.11). Fig Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri del Comune di Roma dal 1994 al 2004 (v.a.) arrivi presenze Fonte : Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale per il Turismo di Roma e del Lazio Tab Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi per ripartizione geografica e residenza, anno 2004 (v.a. in migliaia e var. %) Ripartizioni geografiche arrivi Italiani Stranieri Totale presenze perm. media arrivi presenze perm. media arrivi presenze perm. media 2004 Nord-Ovest , , ,21 Nord-Est , , ,80 Centro , , ,52 Sud e Isole , , ,31 Italia , , ,06 variazioni % 2004/2003 Nord-Ovest -2,0-5,5-3,5 3,1 0,1-2,8 0,1-3,3-3,3 Nord-Est -0,3-1,6-1,2 2,9 0,0-2,9 1,2-0,9-2,0 Centro 1,0-2,3-3,3-2,8-7,5-4,6-0,8-4,6-3,6 Sud e Isole -0,8-2,2-1,4 3,8 0,9-2,9 0,5-1,3-1,6 Italia -0,5-2,5-2,1 1,3-1,7-3,0 0,3-2,2-2,4 Fonte: Istat, Rilevazione sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi 2004 (dati provvisori) 83

85 Tab Arrivi, presenze e permanenza medi a negli esercizi alberghieri, Comune di Roma, anni (v.a. e var. %) Italiani Stranieri Totale Anni arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze permanenza media v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% presenze/arrivi n.d n.d n.d n.d n.d n.d. 2, , , , , , ,5 2, , , , , , ,96 2, , , , , , ,09 2, , , , , , ,36 2, , , , , , ,02 2, , , , , , ,48 2, , , , , , ,24 2, , , , , , ,49 2, , , , , , ,30 2, , , , , , ,88 2,41 Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale per il Turismo di Roma e del Lazio Fig Arrivi negli esercizi alberghieri del Comune di Roma dal 1995 al Variazioni percentuali rispetto all'anno precedente. 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0-2,0 italiani stranieri -4,0-6,0-8,0-10, Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale per il Turismo di Roma e del Lazio 84

86 Fig Presenze negli esercizi alberghieri del Comune di Roma dal 1995 al 2004 (variazioni % rispetto all'anno precedente) 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 italiani stranieri 0,0-2,0-4,0-6, Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale per il Turismo di Roma e del Lazio Tab Hinterland Roma: arrivi, Anni dal 1994 al 2003 (v.a. e var. %) presenze e permanenza media negli esercizi alberghieri. Anni Italiani Stranieri Totale arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% permanenza media n.d n.d n.d n.d n.d n.d. 2, , , , , , ,5 2, , , , , , ,29 1, , , , , , ,36 1, , , , , , ,99 2, , , , , , ,71 1, , , , , , ,58 1, , , , , , ,37 2, , , , , , ,75 2, , , , , , ,14 2, , , , , , ,60 2,07 Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale per il Turismo di Roma e del Lazio 85

87 Tab Provincia di Roma: arrivi e presenze e permanenza medi a negli esercizi alberghieri, anni dal 1994 al 2003 (v.a. e var. %) Anni Italiani Stranieri Totale arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze permanenza media v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% presenze/arrivi n.d n.d n.d n.d n.d n.d. 2, , , , , , ,1 2, , , , , , ,55 2, , , , , , ,80 2, , , , , , ,03 2, , , , , , ,44 2, , , , , , ,18 2, , , , , , ,50 2, , , , , , ,09 2, , , , , , ,62 2, , , , , , ,60 2,35 Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale per il Turismo di Roma e del Lazio 86

88 Tab Arrivi e presenze per area di provenienza negli esercizi alberghieri del Comune di Roma, anni 2001, 2002, 2003 e 2004 (v.a e var. %). variazione % variazione % variazione % Aree di provenienza arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze arrivi pres. arrivi pres. arrivi pres. v.a. v.a. v.a. v.a. v.a. v.a. v.a. v.a. var. % var. % var. % var. % var. % var. % Italia ,02 3,64 2,87 4,56 6,04 4,67 Europa ,56 7,04 4,61 6,28 8,56 7,40 Nord America ,77-14,22-8,76-7,43 10,24 11,38 Centro Sud America ,35-25,16-17,37-19,28-5,71-5,64 Sud Est Asia ,88-9,10-16,37-13,41 7,24 2,09 Medio Oriente ,66-8,17-6,82-11,41-18,72-15,09 Australia ,67-1,64-15,50-11,30 2,44-1,80 Altri extra europei ,16-5,30-24,17-18,64-22,45-30,69 Totale stranieri ,01-5,32-5,72-3,66 6,14 4,98 Totale ,76-2,69-2,44-1,09 6,10 4,88 Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale Territoriale per il Turismo di Roma e del Lazio 87

89 Tab Arrivi e presenze per area di provenienza negli esercizi alberghieri del Comune di Roma, anni 2001, 2002, 2003 e 2004 (%) Aree di provenienza arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze Italia 36,00 29,35 38,19 31,25 40,26 33,04 40,24 32,98 Europa 23,60 27,61 25,91 30,37 27,78 32,64 28,42 33,42 Nord America 18,87 20,46 16,49 18,04 15,42 16,88 16,02 17,93 Centro Sud America 5,08 5,92 3,93 4,55 3,33 3,72 2,96 3,34 Sud Est Asia 11,03 10,74 10,09 10,03 8,65 8,78 8,74 8,55 Medio O- riente 1,61 1,80 1,49 1,70 1,43 1,52 1,09 1,23 Australia 1,09 1,15 1,13 1,16 0,98 1,04 0,95 0,98 Altri extra europei 2,73 2,97 2,77 2,89 2,16 2,38 1,58 1,57 Totale stranieri 64,00 70,65 61,81 68,75 59,74 66,96 59,76 67,02 Totale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale Territoriale per il Turismo di Roma Fig Arrivi per area di provenienza negli esercizi alberghieri del Comune di Roma dal 2001 al 2004 (%) 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% Altri extra europei Australia Medio Oriente Sud Est Asia Centro Sud America Nord America Europa Italia 20% 10% 0% Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale per il Turismo di Roma e del Lazio 88

90 Tab Arrivi e presenze per are di provenienza negli esercizi alberghieri del Comune di Roma. Valori assoluti e variazioni percentuali tra il periodo gennaio 2003 e 2004 (v.a. e %) Variazioni % gennaio gennaio-04 gennaio-05 Turisti arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % % % Italiani , , , ,86 4,33 3,63 Stranieri , , , ,14 3,64 6,07 Totale , , , ,00 4,01 4,96 Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale per il Turismo di Roma e del Lazio Tab Arrivi, presenze e permanenza media negli esercizi alberghieri del Comune di Roma. Gennaio 2004 e 2005 (v.a. e %) Area provenienza arrivi gennaio-04 presenze perm. media arrivi gennaio-05 presenze perm. media differenza gennaio arrivi presenze v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % % % % totale , ,00 2, , ,00 2,34 4,01 4,96 0,74 italiani , ,44 1, , ,86 1,95 4,33 3,63-0,92 stranieri , ,56 2, , ,14 2,78 3,64 6,07 2,37 perm. media Europa (esc. Italia) , ,08 2, , ,20 2,87 12,96 18,38 4,68 Nord America , ,91 2, , ,46 3,04-1,16 3,90 5,22 Centro-Sud America , ,68 2, , ,09 2,46 7,14-4,96-11,35 Sud-Est Asia , ,79 2, , ,65 2,47-1,77-5,41-3,80 Medio Oriente , ,31 2, , ,70 2,91-27,66-21,83 8,14 Paesi Africa mediterranea 760 0, ,50 3, , ,28 2,59-30,53-40,31-14,21 Sud Africa 311 0, ,18 2, , ,19 2,96-2,25 9,08 11,42 Altri paesi Africa 625 0, ,40 2, , ,37 2,58 11,04-2,24-11,92 Australia , ,83 2, , ,06 2,88-31,49-22,88 12,53 Nuova zelanda 207 0, ,11 2, , ,18 2,25 89,86 81,72-4,17 Altri extra eur o- pei , ,22 2, , ,83 2,29-9,62-12,63-3,20 Totale stranieri , ,00 2, , ,00 2,78 3,64 6,07 2,37 Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale per il Turismo di Roma e del Lazio 89

91 Tab Addetti nelle imprese alberghiere del Comune di Roma (v.a. e var. % sullo stesso periodo dell'anno precedente) Periodo femmine maschi totale femmine maschi totale giugno-03 valori assoluti variazione % su giugno stelle ,36 6,75 8,97 4 stelle ,72 0,47 3,61 3 stelle ,48-5,24-3,28 2 stelle ,69-0,73 0,92 1 stella ,38 3,10-2,52 Totale ,73 0,08 2,01 dicembre-03 valori assoluti variazione % su dicembre stelle ,66-0,11 0,87 4 stelle ,09 0,15 0,13 3 stelle ,13 0,94 1,44 2 stelle ,49-0,15 0,09 1 stella ,68 3,10-0,38 Totale ,15 0,32 0,61 giugno-04 valori assoluti variazione % su giugno stelle ,77 1,94 1,91 4 stelle ,88 0,91 0,90 3 stelle ,42 0,35 0,38 2 stelle ,00 0,15 0,09 1 stella ,00-4,51-2,21 Totale ,70 0,84 0,79 dicembre-04 valori assoluti variazione % su dicembre stelle ,81 1,60 1,82 4 stelle ,10 1,03 1,06 3 stelle ,33 1,31 1,32 2 stelle ,43 2,25 2,32 1 stella ,00-9,77-4,92 Totale ,40 1,15 1,24 Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale Territoriale per il Turismo di Roma 90

92 Tab. 9.9a - Esercizi alberghieri nel Comune di Roma. Gennaio 2003, 2004 e 2005 (v.a. e var. %) Hotel Categoria gennaio-03 gennaio-04 gennaio-05* v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % 5 stelle 17 n.d ,8 19 0,0 4 stelle 137 n.d , ,4 3 stelle 305 n.d , ,3 2 stelle 213 n.d , ,9 1 stella 108 n.d , ,9 Totale 780 n.d , ,6 Camere Categoria gennaio-03 gennaio-04 gennaio-05* v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % 5 stelle , , ,1 4 stelle , , ,6 3 stelle , , ,8 2 stelle , , ,0 1 stella , , ,7 Totale , , ,8 Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale Territoriale per il Tur ismo di Roma *dati non ancora definitivi Tab Spesa dei viaggiatori stranieri nella Provincia di Roma, Torino, Milano, Bologna, Napoli nel Lazio e in Italia, anni Valori assoluti in milioni di euro e variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (v.a. e var. %) Provincia visitata var var var v.a. v.a. % v.a. % v.a. % Roma , , ,5 Torino , , ,1 Milano , , ,6 Bologna , , ,6 Napoli , , ,1 Lazio , , ,6 Italia , , ,1 Fonte: Ufficio Italiano dei Cambi Tab Spesa dei viaggiatori stranieri nella Provincia di Roma, Torino, Milano, Bologna, Napoli nel Lazio e in Italia. Periodo gennaio-novembre Valori assoluti in milioni di euro e variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (v.a. e var. %) Provincia visitata gennaio-novembre 2003 gennaio-novembre 2004 var. gennaio-novembre v.a. v.a. % Roma ,1 Torino ,4 Milano ,4 Bologna ,5 Napoli ,8 Lazio ,5 Italia ,9 Fonte: Ufficio Italiano dei Cambi 91

93 Tab Spesa dei viaggiatori italiani all'estero per provincia di residenza (Provincia di Roma, Lazio e Italia). Anni dal 2000 al Valori assoluti in milioni di euro e variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Provincia di residenza var var var v.a. v.a. % v.a. % v.a. % Roma , , ,8 Torino , , ,2 Milano , , ,8 Bologna , , ,6 Napoli , , ,1 Lazio , , ,4 Italia , , ,4 Fonte: Ufficio Italiano dei Cambi Tab Spesa dei viaggiatori italiani all'estero per provincia di residenza (Provincia di Roma, Torino, Milano, Bologna, Napoli, Regione Lazio e Italia). Periodo gennaio-novembre Valori assoluti in milioni di euro e variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Provincia di residenza gennaio-novembre 2003 gennaio-novembre 2004 var. gennaio-novembre v.a. v.a. % Roma ,4 Torino ,2 Milano ,1 Bologna ,3 Napoli ,0 Lazio ,5 Italia ,4 Fonte: Ufficio Italiano dei Cambi 92

94 10. Mercato immobiliare Il trend cittadino delle abitazioni. Continua la rivalutazione degli acquisti nel settore immobiliare romano i- niziata nel 1999 e proseguita, con velocità diverse ma sempre crescenti, fino ad oggi (tab. 10.1). Tornando indietro nel tempo, sino alla seconda metà degli anni Ottanta, si percepisce chiaramente come le vendite del mercato immobiliare residenziale a Roma abbiano palesato un andamento crescente fino al 1991 quando subirono una crescita del 30% rispetto ai prezzi dell anno precedente, per poi dapprima rallentare (nel 1992 i valori permanevano in crescita, ma con entità ben più basse di quelle riscontrate negli anni precedenti), e successivamente - dal 1993 al 1998 entrare in una vera e propria fase di crisi di vendite e quotazioni. Con un incremento del 7,2% rispetto al 1998, poi, dal 1999 inizia la rapida ascesa dei prezzi, i cui effetti perdurano fino ad oggi (fig. 10.1, tab. 10.2). Infatti, nel primo semestre 2004, nonostante la corsa al ria l- zo sembri ridursi di oltre 4 punti percentuali rispetto ai valori del 2003 (passando dall 11,7% al 7%), i prezzi restano alti, superando i /mq e evidenziando come il mercato immobiliare sia sempre in piena salute e in controtendenza rispetto al resto dell economia italiana. Le analisi del settore immobiliare 7 spiegano questo trend dei prezzi attraverso il confronto tra domanda e offerta: a Roma la domanda di acquisto di immobili supera l offerta resa disponibile sul mercato e questo mantiene i prezzi a livelli elevati. Tale meccanismo resiste anche se avviene in una città che, oltre a mostrare fenomeni di decremento della popolazione residente, si delinea come gigante edilizio, con una offerta di 700 milioni di metri cubi complessivi più di 500 milioni dei quali con destinazione d uso residenziale, pari a abitazioni censite nel Questa antinomia, però, è solo apparente e, con ogni probabilità, sussiste perché l offerta abitativa sia pubblica che privata ha continuato in netta prevalenza a indirizzare la propria programmazione/produzione edilizia (e a orientare la domanda) in prevalenza verso il mercato dell acquisto in proprietà della casa e verso il mercato dell investimento nel mattone, con conseguente aumento della domanda di case. In particolare, il mercato tende ad accogliere la domanda del ceto medio e medio basso, come dimostra la richiesta di abitazioni più pic cole (fig. 10.2, tab. 10.2). Si tratta di famiglie che continuano a provare ad acquistare anziché scegliere la formula della locazione (tab. 10.3) e, il più delle volte e sempre di più, lo fanno grazie al ricorso ai mutui incentivate dal basso livello dei tassi di interesse. Nel 2003, a livello nazionale, le erogazioni concesse per finanziamento ad acquisto o a costruzioni di immobili si sono portate sui 90 miliardi di euro, con un incremento del 14,5% (tab. 10.4). Nel primo semestre 2004, per ciò che riguarda nello specifico i mutui erogati per il comparto abitativo (che pesa per il 90,3% rispetto al totale del mercato), in 13 grandi comuni - tra cui Roma, Torino, Milano, Bologna e Napoli - le preferenze si sono significativamente orientate su contratti di tipo ordinario superiori ai 15 anni (58,2%,) e stipulati a tasso variabile (il 68,2%), tab Da segnalare, poi, un secondo grande paradosso romano: nonostante l enorme produzione edilizia, nonostante il fenomeno dello svuotamento della città e nonostante le famiglie si rivolgano sempre più al mercato residenziale come forma di investimento, Roma vive ancora il problema della casa e del disagio abitativo. Infatti mentre il mercato abitativo romano si irrigidisce nell offerta di case in proprietà, contemporaneamente la domanda abitativa di locazioni, nel flettersi in termini assoluti, si arricchisce di una nuova domanda sociale (in particolare di locazioni convenienti) fatta di immigrati, persone non tutelate da contratti lavorativi tradizionali e cittadini soggetti alle cartolarizzazioni del patrimonio residenziale degli Enti, a 7 Si veda, ad esempio, Nomisma, Osservatorio sul mercato immobiliare, La congiuntura immobiliare in Italia, I semestre 2004, 9/7/ Dati Legambiente Lazio, Osservazioni alla delibera della giunta comunale n. 175 in materia di politiche abitative ed emergenza abitativa nell area comunale romana, genn

95 sommarsi alle vecchie figure (giovani famiglie, anziani, studenti fuori sede, genitori soli con figli, ecc.): un totale di situazioni di disagio abitativo e in situazione di emergenza 9. Uffici e negozi. Il mercato degli uffici si presenta all insegna della stabilità e mostra segnali di crescita, tanto che i prezzi degli immobili direzionali hanno fatto registrare a Roma, nell ultimo anno, le maggiori variazioni tra le grandi città (+14,1% rispetto al I semestre del 2003, tab.10.6). A sua volta, anche il mercato degli spazi commerciali si è caratterizzato per diffusi segnali di vivacità, evidenziando una crescita dei prezzi medi cittadini del 12% negli ultimi 12 mesi (tab. 10.6). La dinamica dei prezzi nei municipi. La dinamica dei prezzi, sia per la compravendita che per le locazioni, è diversificata a seconda della zona abitativa (tab. 10.7): se da un lato in alcune zone la dinamica dei prezzi è vivace per la loro specifica storia e architettura (ad esempio il XVII Municipio - Prati Delle Vittore - o il IV - Appio Latino), dall altro vi sono zone il cui valore cresce per effetto delle opere di riqualificazione e della ricollocazione culturale. Si fa riferimento, ad esempio, al II Municipio che, con una variazione dell 8,2% tra novembre 03 e novembre 04, si colloca al secondo posto dell elenco dei municipi più dinamici: questo dinamismo può essere stato verosimilmente condizionato dalla spinta fornita dall Auditorium. Ma è il I Municipio che continua a rappresentare il luogo dove i prezzi crescono più rapidamente (in 12 mesi, infatti, sono cresciuti del 9,1%) anche se con variazioni lontane da quelle del 2001, anno in cui il picco dei prezzi ha coinciso con lo spostamento del mercato di Piazza Vittorio e la conseguente riqualificazione della piazza, con il completamento di un albergo a cinque stelle (ES Hotel) nei pressi della Stazione Termini e con la ristrutturazione del teatro Ambra Jovinelli che è ritornato al centro della dinamica culturale della città. Ad oggi, è ipotizzabile, e i dati lo lasciano intravedere, che le zone destinate a crescere sia no quelle semicentrali: ad esempio, studi di settore 10 si aspettano che crescano ulteriormente i prezzi dell area est della città, in procinto di attirare l attenzione del mercato immobiliare per merito dell avvio della linea C della metropolitana (VI, VII e VIII municipio; oggi con variazioni tra il 6,5% e il 7,8%) e, a sud, dell area di Ostiense (XI municipio) dove continua l opera di riqualificazione. Il confronto con le altre città. Dal confronto con le maggiori metropoli italiane, emerge un quadro che evidenzia che il mercato residenziale continua a coinvolgere prevalentemente poche città; basti pensare che, nel 2003, nel solo comune di Roma è concentrato il 14,68% del numero di transazioni del settore immobiliare (NTN 11 ), a Milano il 10,85% e a Torino il 6,88% (tab. 10.8). Queste tre città, oltretutto, nei primi 6 mesi del 2004 mostrano un andamento delle vendite residenzia li in crescita, soprattutto per quel che riguarda Roma che mostra di aver aumentato il suo numero di transazioni del 10,43% rispetto al primo semestre del Stresso forte aumento per Napoli, in cui nel 2003 risiedevano il 3,53% del totale delle transazioni nazionali. Un termometro delle compravendite è rappresentato dall indice IMI, cioè l indicatore di intensità del mercato immobiliare dato dal rapporto tra NTN e stock di unità immobiliari. Questo indicatore conferma che le province più attive sul mercato immobiliare appartengono, anche nel 2003, al Centro Nord Milano, Torino e Bologna, con valori che vanno dal 3,14% al 3,47% (tab. 10.9). Il mercato commerciale mostra risultati del tutto analoghi a quello residenziale : a Roma è concentrata una buona fetta del mercato (NTN), pari all 8,78% e altrettanto alta è in altre poche città (Milano, 9,34%, tab ). Peraltro anche la variazione tra il primo semestre del 2003 e il primo semestre del 2004 mostra una forte spinta della città di Roma (9%) e di Milano (8%). In particolare, la maggiore crescita del settore commerciale si rileva per una specifica tipologia: i box e i posti auto per i quali, se per il mercato residenziale si può parlare di crescita, si dovrebbe parlare di boom. Nel 9 Dati diffusi in occasione della visita della delegazione sfratti dell ONU che si è svolta a Roma dal 15 al 19 febbraio per verificare il rispetto da parte dell Italia del diritto alla casa, sancito dall articolo XI del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e cult urali. 10 Tecnocasa, Osservatorio Immobiliare NTN = numero di transazioni normalizzato, ovvero considerato per quota di compravendita, al netto delle compravendite relative alle cartolarizzazioni dello Stato. IMI = indicatore di intensità del mercato immobiliare = rapporto tra NTN e stock di unità immobiliari. 94

96 giro di 5 anni, infatti, il valore di un box auto è aumentato di cinque volte, a differenza di un appartamento che si è apprezzato solo del 35%. Infatti, nei 12 mesi del 2004 si è assistito ad una crescita tale che a Roma e Milano si può arrivare a spendere fino a euro per acquistare uno spazio per l automobile, mentre a Torino fino a euro (tab ). Tab Vendite del mercato immobiliare residenziale a Roma. Prezzi medi di vendita ( /mq), variazioni percentuale rispetto all anno precedente e numeri indice (1998 = 100). Anni (primo semestre). Anno Prezzo medio ( /mq) Var. % Numero indice (1986=100) ,3 104, ,0 116, ,2 134, ,6 173, ,6 226, ,4 240, ,0 235, ,0 230, ,3 211, ,5 201, ,0 201, ,0 200, ,2 214, ,5 232, ,7 257, ,9 288, ,7 322, (I sem.) ,0 172,4 Fonte: elaborazione su dati Scenari Immobiliari Istituto indipendente di studi e ricerche, 2004 e su dati Sole 24 Ore, ,0 95

97 Fig Vendite del mercato immobiliare residenziale a Roma. Variazioni percentuale rispetto all anno precedente dei prezzi medi di vendita ( /mq). Anni (primo semestre) (I sem.) -15 Fonte: elaborazioni su dati Scenari Immobiliari Istituto indipendente di studi e ricerche, 2004 e su dati Sole 24 Ore, 2005 Tab Domanda e offerta del mercato immobiliare per numero di locali, novembre 2004 (%) Domanda Offerta 1locale 2locali 3locali 4locali 5locali 1locale 2locali 3locali 4locali 5locali Roma 11,8 39,3 34,2 11,2 3,5 9,3 25,3 34,0 18,2 13,2 Media grandi città 9,0 30,9 37,5 16,9 5,6 9,6 27,1 30,4 19,8 13,1 Fonte: elaborazioni dati Ufficio Studi Tecnocasa, 2004 Fig Domanda e offerta del mercato immobiliare (acquisti) per numero di locali a Roma. Settembre 2004 (%) ,3 25,3 34, ,2 13,2 11,8 11,2 9,3 3,5 1locale 2locali 3locali 4locali 5locali Domanda Offerta Fonte: elaborazioni su Ufficio Studi Tecnocasa,

98 Tab Locazioni del mercato residenziale a Roma. Canoni medi di affitto ( /mq/anno), variazioni percentuali rispetto all anno precedente e numeri indice (1998=100), anni Anno Canone medio ( /mq) Var. % Numero indice (1998=100) , , , , ,6 235 Fonte: elaborazione su dati Scenari Immobiliari Istituto indipendente di studi e ricerche, 2004 e su dati Nomisma, 2005 Tab Erogazioni per mutui in Italia, valori in milioni di, anni Acquisto Variazione Anno Investimenti in costruzioni Totale immobili annua % , , , , ,5 Fonte: elaborazioni su dati Rapporto dell Osservatorio sul Mercato immobiliare, primo semestre 2004, Nomisma Tab Tipologie di mutui ipotecari erogati in 13 grandi comuni, media I semestre 2004 (%) Immobili ad uso Residenziale Non residenziale 10 anni 13,4 42,9 Durata anni 28,4 36,2 > 15 anni 58,2 20,9 Fisso 18,9 15,9 Tasso Variabile 68,2 79,3 Misto 13,0 4,8 Ordinario 96,6 99,0 Tipo Agevolato 3,4 1,0 Fonte: elaborazioni su dati Rapporto dell Osservatorio sul Mercato immobiliare, primo semestre 2004, Nomisma Tab Vendite del mercato immobiliare non residenziale a Roma. Prezzi medi di vendita ( /mq), variazioni percentuali e rendimenti, I semestre 2004 Prezzi ( /mq) Variazione % semestre Variazione % anno Rendimenti % Uffici ,7 14,1 7,2 Negozi ,4 12,0 8,8 Prezzi medi Variazione % anno Rendimenti % Posti auto all aperto ,9 9,9 Posti auto coperti ,7 9,4 Box/garage ,3 8,6 Fonte: elaborazioni su dati Rapporto dell Osservatorio sul Mercato immobiliare, primo semestre 2004, Nomisma 97

99 Tab Vendite del mercato immobiliare residenziale nei municipi romani. Prezzi medi di vendita ( /mq). Serie storica e variazioni percentuali rispetto all anno precedente, anni Municipi Variazioni percentuali dei prezzi Nov / Nov I 5,7 11,4 16,4 13,9 11,0 9,1 II 3,4 7,6 11,1 7,4 10,1 8,2 IX 3,7 9,1 11,7 7,5 9,0 8,2 XVII 3,4 7,8 11,3 7,6 2,9 8,2 III 4,7 7,5 11,1 7,5 9,9 8,0 VII 3,3 5,0 9,4 5,6 8,1 7,8 IV 4,7 6,0 8,5 5,6 8,4 7,3 V 4,6 5,9 8,3 5,3 8,8 7,0 VI 5,0 9,5 10,9 7,8 9,3 6,9 XX 4,3 5,6 7,8 6,3 8,6 6,9 XII 5,3 6,1 7,6 6,2 8,5 6,7 VIII 4,2 4,0 9,6 5,3 9,7 6,5 XIII 4,8 4,6 7,3 5,6 8,0 6,5 XIX 4,3 5,1 8,8 5,4 8,0 6,5 X 3,4 4,8 7,7 5,6 7,7 6,3 XI 3,1 4,6 7,3 5,6 7,7 6,1 XVI 4,7 6,1 7,1 5,3 9,7 5,8 XVIII 4,7 7,2 7,5 5,9 8,3 5,3 XV 6,3 5,8 7,5 5,1 7,2 5,2 Fonte: elaborazioni su dati Scenari Immobiliari Istituto indipendente di studi e ricerche, 2004 Tab Numero di compravendite del settore immobiliare (NTN) residenziale, anno 2000-I semestre I sem Città v.a. v.a. v.a. v.a. % v.a. Var % I sem 03 Roma , , , ,90 14, ,08 10,43% Torino , , , ,64 6, ,04 1,60% Milano , , , ,93 10, ,19 2,86% Bologna 5.851, , , ,09 2, ,35-4,77% Napoli , , , ,33 3, ,20 10,10% Italia , , , ,74 100,0 Fonte: elaborazione su Agenzia del territorio, Rapporto immobiliare, 2004 (I semestre) Note: NTN = n. di transazioni di unità immobiliari normalizzate, ovvero considerate per quota di compravendita. Il NTN relativo agli anni 2002 e 2003 è al netto del numero di transazioni dovute alla cartolarizzazione degli immobili dello stato, tramite la società Scip. Tab Intensità del mercato immobiliare (IMI) residenziale, anni (%) Città Roma 2,72 3,01 3,04 2,75 Torino 3,59 3,34 3,57 3,37 Milano 3,39 3,12 3,55 3,47 Bologna 2,86 2,71 2,80 3,14 Napoli 2,99 2,66 2,16 2,03 Italia 2,86 2,76 2,95 2,85 Fonte: elaborazione su Agenzia del territorio, Rapporto immobiliare, 2004 Note: IMI = indicatore di intensità del mercato immobiliare = rapporto tra NTN e stock di unità immobiliari. 98

100 Tab Numero di compravendite del settore immobiliare (NTN) commerciale I semestre 2004 Città v.a. % I sem Var. % con I sem. '03 Roma , , , ,76 8, ,60 9,00% Torino 5.549, , , ,04 3, ,42 7,00% Milano , , , ,43 9, ,82 8,00% Bologna 3.286, , , ,20 2, ,11-2,00% Napoli 6.912, , , ,35 3, ,95-10,00% Italia , , , ,44 100,0 Fonte: elaborazione su Agenzia del territorio, Rapporto immobiliare, 2004 (I semestre) Tab Intensità del mercato immobiliare (IMI) commerciale. Valori percentuali Città Roma 2,39 2,64 3,03 2,77 Torino 2,61 2,52 3,10 2,77 Milano 3,64 3,76 4,62 4,13 Bologna 2,96 2,88 3,72 3,50 Napoli 2,02 1,71 1,89 1,98 Italia 2,31 2,30 2,84 2,52 Fonte: elaborazione su Agenzia del territorio, Rapporto immobiliare, 2004 Tab Prezzi medi di compravendita dei box auto, dicembre Zone di pregio Centro Semicentro Periferia Città Prezzo Variazione 03/ 04 Prezzo Variazione 03/ 04 Prezzo Variazione 03/ 04 Prezzo Variazione 03/ 04 Roma , , , ,0 Torino , , , ,0 Milano , , , ,5 Bologna , , , ,9 Napoli , , , ,0 Fonte: elaborazione su dati Indagine annuale, Ufficio studi Gambetti, feb

101 11. Dati finanziari e bancari La capitale si offre all osservazione come un contesto territoriale nel quale per ogni euro risparmiato si registrano 2,23 euro di prestiti erogati dalle banche alle famiglie consumatrici, alle imprese (non finanziarie e famiglie produttrici), alle imprese finanziarie e alla Pubblica Amministrazione. Con poche eccezioni, nei comuni provinciali per i quali è disponibile la rilevazione effettuata dalla Banca d Italia la situazione è simmetrica, con una raccolta bancaria che supera il più delle volte gli impieghi. Il caso romano assume ancora più valenza nel momento in cui lo si confronti con i dati disponibili per la provincia nel suo complesso (rapporto impieghi/depositi pari a 2,08), per il Lazio (1,95), per l Italia (1,78). Siano i motivi di tale peculiarità rintracciabili nella domanda delle imprese (per investimenti) o in quella delle famiglie (soprattutto per mutui), cioè delle due componenti più consistenti, rimane la sua capacità di indicare l effervescenza di un territorio che stressa la possibilità di finanziamento del sistema bancario. Da valutarsi considerando che a partire dall inizio del 2004 la Banca di Italia ha cambiato oggetto della propria rilevazione periodica, concentrandosi ora sui tassi a 12 mesi piuttosto che su quelli a 18 mesi, l andamento di medio periodo (ultimi tre anni) dei tassi di interesse a breve termine sui finanziamenti per cassa (forma creditizia tra le più elementari e, per questo, generalmente appannaggio di imprese di piccola dimensione) palesa talune caratteristiche macroscopiche (fig. 11.1): anzitutto la tendenza decrescente che, dai valori superiori al 6% che hanno caratterizzato il periodo a cavallo tra il 2001 e il 2002, sono arrivati a registrare livelli attorno al 4,4%. Contrariamente alle aspettative, la crescita dei tassi registrata negli USA (dove il tasso ufficiale è passato dall 1,0% del gennaio 2004 al 2,5% del febbraio 2005) non ha trovato sponda in una politica monetaria europea che, conformemente con le necessità di rilancio economico produttivo in una fase di contenimento dei livelli di inflazione, esita a farsi restrittiva. Il tasso di sconto europeo fermo al 2% garantisce - in presenza di adeguate condizio ni di mercato - la convenienza delle imprese a intraprendere scelte di investimento: è quantomai evidente che le difficoltà di crescita vanno ricercati altrove che non nelle scelte della Banca Centrale; in secondo luogo, il mutamento di scenario riscontrabile nell analisi comparata a livello territoriale tra i tassi applicati. Dopo una prolungata fase di svantaggio del Lazio rispetto alla media del territorio nazionale, nel settembre 2004 il tasso a 12 mesi rilevato nella regione si è assestato su un valore (4,36%) inferiore di 6 punti base rispetto al Paese (4,42%). Il gap permane per i tassi di interesse a medio e lungo termine (rispettivamente 4,25% e 5,59% nei finanziamenti fino a 5 anni e oltre tale soglia per il Lazio contro il 3,58% e 5,17% per l Italia), ma il dato rilevato sul breve termine va comunque valutato come elemento positivo per le prospettive economico produttive del sistema economico regionale. Cionondimeno, i dati relativi alla dinamica dei depositi e degli impieghi non sembra seguire la logica suggerita dalla contrazione tendenziale dei tassi di interesse che, come noto, riverbera i suoi effetti diretti più sui tassi passivi che su quelli attivi. È così che nelle ultime quattro rilevazioni trimestrali, dal dicembre 2003 al settembre 2004, i depositi e gli impieghi nella provincia di Roma e nel Lazio hanno avuto andamento opposto: i primi continuando la crescita costante che li caratterizza già da lungo periodo (da 69,9 a 75,7 miliardi di euro a Roma - +8,2% - e da 79,1 a 85,3 miliardi di euro nel Lazio - +7,8% -); gli altri, decrescendo in misura anche sostanziale (-4,8% a Roma, -3,8% nel Lazio). Peggiora il quadro interpretativo la cons i- derazione che la stessa tendenza non si riscontra nei valori nazionali, lì dove - sempre nel periodo considerato - ad una crescita dell 1,7% dei depositi è corrisposta una maggiore esposizione del sistema bancario che ha incrementato gli impieghi del 2,5%. 100

102 Quadro 1 - Rapporto Impieghi/Deposititi (distribuzione per localizzazione degli sportelli). Dicembre ,5 2,0 2,23 2,08 1,95 1,78 1,5 1,0 0,5 0,0 Roma Provincia di Roma Lazio Italia Fonte: elaborazione su dati Banca d'italia,

2. Popolazione: edifici ed abitazioni a Roma

2. Popolazione: edifici ed abitazioni a Roma 2. Popolazione: edifici ed abitazioni a Roma Dove abitano i romani? Quali sono le caratteristiche del patrimonio abitativo e degli edifici presenti nella Capitale? Quanti sono i romani che decidono di

Dettagli

Mosaico statistico n. 3 Dicembre 2005

Mosaico statistico n. 3 Dicembre 2005 n. 3 - Dicembre 2005 Mosaico statistico n. 3 Dicembre 2005 Indice 1. Roma e le altre metropoli europee: la popolazione residente pag. 2 2. Popolazione: edifici ed abitazioni a Roma pag. 13 3. Roma multietnica

Dettagli

1. Roma e le altre metropoli europee: la popolazione residente

1. Roma e le altre metropoli europee: la popolazione residente 1. e le altre metropoli europee: la popolazione residente Nel presente capitolo, come già nel Mosaico Statistico luglio 2004, si analizzano alcune tematiche relative alla demografia di nel contesto delle

Dettagli

1. Roma e le altre metropoli europee: Pil e potere d acquisto

1. Roma e le altre metropoli europee: Pil e potere d acquisto 1. Roma e le altre metropoli europee: Pil e potere d acquisto Come è ormai consuetudine, il primo capitolo del Mosaico Statistico fornisce una descrizione e interpretazione delle caratteristiche di Roma

Dettagli

Mosaico statistico n. 2 Settembre 2005

Mosaico statistico n. 2 Settembre 2005 n. 2 - Settembre 2005 Mosaico statistico n. 2 Settembre 2005 Indice 1. Roma e le altre metropoli europee. I fattori della competitività: innovazione e accoglienza pag. 2 2. Popolazione: edifici ed abitazioni

Dettagli

1. Roma e le altre metropoli europee: confronti demografici

1. Roma e le altre metropoli europee: confronti demografici 1. Roma e le altre metropoli europee: confronti demografici Anche la presente edizione del mosaico statistico si apre con il confronto tra Roma ed alcune altre metropoli europee, realizzato approfondendo

Dettagli

Mosaico statistico n. 2 Settembre 2006

Mosaico statistico n. 2 Settembre 2006 n. 2 Settembre 2006 Mosaico statistico n. 2 Settembre 2006 Indice 1. Roma e le altre metropoli europee: Pil e potere d acquisto pag. 2 2. Popolazione: popolazione residente e movimento migratorio pag.

Dettagli

UNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI

UNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI UNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI a cura del Centro Studi sull Economia Immobiliare - CSEI Tecnoborsa Tecnoborsa torna ad affrontare i temi dell ultimo Censimento

Dettagli

Mosaico statistico n. 1 Maggio 2006

Mosaico statistico n. 1 Maggio 2006 n. 1 - Maggio 2006 Mosaico statistico n. 1 Maggio 2006 Indice 1. Roma e le altre metropoli europee: il mercato del lavoro pag. 2 2. Popolazione: la popolazione residente pag. 9 3. Roma multietnica pag.

Dettagli

DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LO STOCK ABITATIVO IN ITALIA

DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LO STOCK ABITATIVO IN ITALIA DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LO STOCK ABITATIVO IN ITALIA 5 Maggio 2015 INDICE SINTESI... 3 ABITAZIONI... 4 ABITAZIONI OCCUPATE DA PERSONE RESIDENTI... 6 POPOLAZIONE E FAMIGLIE... 9 ABITAZIONI

Dettagli

8. Occupazione e forze di lavoro

8. Occupazione e forze di lavoro 8. Occupazione e forze di lavoro Dallo scorso anno l Istat conduce una nuova rilevazione sulle forze di lavoro Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, RCFL i cui risultati non sono comparabili con

Dettagli

PATRIMONIO ABITATIVO. Censimento Anticipazione

PATRIMONIO ABITATIVO. Censimento Anticipazione Ragioneria Generale I Direzione Sistemi informativi di pianificazione e controllo finanziario U.O. Statistica PATRIMONIO ABITATIVO Censimento 2011 Anticipazione I numeri più significativi 1.259.649 Abitazioni

Dettagli

Edifici, abitazioni e Stanze a Monza Censimento Dati definitivi Ufficio Statistica e Studi Comune di Monza - ISTAT

Edifici, abitazioni e Stanze a Monza Censimento Dati definitivi Ufficio Statistica e Studi Comune di Monza - ISTAT 1 Edifici, abitazioni e Stanze a Monza Censimento 2001. Dati definitivi Ufficio Statistica e Studi Comune di Monza - ISTAT L Ufficio Statistica e Studi diffonde oggi i dati definitivi relativi agli Edifici

Dettagli

1. Roma e le altre metropoli europee: il mercato del lavoro

1. Roma e le altre metropoli europee: il mercato del lavoro 1. e le altre metropoli europee: il mercato del lavoro Il confronto tra le principali città europee classificate secondo una tassonomia che distingue le metropoli globali dalle capitali politico amministrative

Dettagli

1. Roma e le altre metropoli europee: un focus sull ambiente

1. Roma e le altre metropoli europee: un focus sull ambiente 1. e le altre metropoli europee: un focus sull ambiente In questa edizione del Mosaico Statistico, il primo capitolo, che analizza le performance di nei confronti delle altre metropoli europee1, approfoisce

Dettagli

2. Popolazione: la popolazione residente

2. Popolazione: la popolazione residente 2. Popolazione: la popolazione residente Dopo due decenni in cui a Roma come in altri grandi comuni del nord la popolazione residente è andata costantemente diminuendo, nel corso del 2003 e del 2004 si

Dettagli

11. Mercato immobiliare: il settore residenziale

11. Mercato immobiliare: il settore residenziale 11. Mercato immobiliare: il settore residenziale Nel presente capitolo, dedicato alle dinamiche del mercato immobiliare, vengono analizzati i principali dati e indicatori del settore residenziale (numero

Dettagli

Mosaico statistico n. 2 Settembre 2006

Mosaico statistico n. 2 Settembre 2006 n. 2 Settembre 2006 Mosaico statistico n. 2 Settembre 2006 Indice 1. Roma e le altre metropoli europee: Pil e potere d acquisto pag. 2 2. Popolazione: popolazione residente e movimento migratorio pag.

Dettagli

UNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI

UNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI UNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI a cura del Centro Studi sull Economia Immobiliare di Tecnoborsa CSEI I dati Istat su edifici e abitazioni una fotografia del

Dettagli

L EVOLUZIONE DEL PATRIMONIO ABITATIVO ITALIANO: QUARANT ANNI DI ABITAZIONI ATTRAVERSO I CENSIMENTI ISTAT

L EVOLUZIONE DEL PATRIMONIO ABITATIVO ITALIANO: QUARANT ANNI DI ABITAZIONI ATTRAVERSO I CENSIMENTI ISTAT L EVOLUZIONE DEL PATRIMONIO ABITATIVO ITALIANO: QUARANT ANNI DI ABITAZIONI ATTRAVERSO I CENSIMENTI ISTAT a cura di Alice Ciani e Lucilla Scelba Tecnoborsa 1. Introduzione I Quaderni di Tecnoborsa, tornano

Dettagli

Luogo di destinazione. altro comune della provincia. di cui nel comune capoluogo. * sono compresi gli spostamenti verso l'estero

Luogo di destinazione. altro comune della provincia. di cui nel comune capoluogo. * sono compresi gli spostamenti verso l'estero 2. Popolazione La residente nel Comune di Roma risulta essere, a conclusione del 14 Censimento generale della e delle abitazioni, pari a 2.546.804 unità (tab. 2.7). Si è registrata una perdita di 187.104

Dettagli

ANNO

ANNO 1. La demografia L evoluzione demografica della popolazione residente nel comune di Monteprandone è stata caratterizzata da una crescita sostenuta che porta al raddoppio della popolazione residente in

Dettagli

DATI STATISTICI NEI COMUNI INTERESSATI DAL PIANO STRUTTURALE METROPOLITANO

DATI STATISTICI NEI COMUNI INTERESSATI DAL PIANO STRUTTURALE METROPOLITANO DATI STATISTICI NEI COMUNI INTERESSATI DAL PIANO STRUTTURALE METROPOLITANO Dal 2001 al 2011, la popolazione residente nell area del PSM è aumentata di 540 unità, con un esiguo incremento dello 0,48% (tabella

Dettagli

Analisi di contesto Ambito 3

Analisi di contesto Ambito 3 Servizio Studi e Statistica per Analisi di contesto Ambito 3 Comune di Bologna Territorio Dati al 01/01/ Super. Popolazione Densità Ambito 3 140,86 386.663 2745,0 Il territorio dell ambito 3 corrisponde

Dettagli

Tavola 1 Dettaglio territoriale comuni partecipanti al Tavolo Interistituzionale Nord-Milano Quadro di sintesi della domanda abitativa

Tavola 1 Dettaglio territoriale comuni partecipanti al Tavolo Interistituzionale Nord-Milano Quadro di sintesi della domanda abitativa La domanda abitativa nei comuni del Tavolo Interistituzionale Nei comuni partecipanti al Tavolo Interistituzionale Nord-Milano gli scenari della domanda abitativa definiscono una stima oscillante tra le

Dettagli

Le abitazioni nel censimento 2011

Le abitazioni nel censimento 2011 Ufficio statistica Mesi precedenti : Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre2015 Al 30 Settembre siamo 38.330-18.242 maschi e 20.088 femmine NATI MORTI ISCRITI CANCELLATI Saldo

Dettagli

Rapporto Economia Provinciale Analisi per Cluster

Rapporto Economia Provinciale Analisi per Cluster Rapporto Economia Provinciale 2009 271 Analisi per Cluster Analisi per Cluster 273 Cluster Per trarre qualche informazione dall andamento degli indicatori economici che ormai da sette anni vengono monitorati,

Dettagli

L utilizzo dei dati censuari per l analisi della situazione abitativa delle famiglie triestine

L utilizzo dei dati censuari per l analisi della situazione abitativa delle famiglie triestine di Trieste L utilizzo dei dati censuari per l analisi della situazione abitativa delle famiglie triestine Convegno nazionale USCI Trieste, 25 e 26 settembre 2014 Antonella Primi di Trieste UFFICIO STATISTICA

Dettagli

IL MERCATO IMMOBILARE RESIDENZIALE: LE COMPRAVENDITE

IL MERCATO IMMOBILARE RESIDENZIALE: LE COMPRAVENDITE IL MERCATO IMMOBILARE RESIDENZIALE: LE COMPRAVENDITE I dati pubblicati nel Rapporto Immobiliare Residenziale 2018 dall Agenzia delle Entrate OMI confermano l andamento positivo del 2017. Il trend in crescita

Dettagli

Capitolo 3 Demografia

Capitolo 3 Demografia Capitolo 3 Demografia Capitolo 3 Demografia Paragrafi 3.1 Distribuzione ed evoluzione della popolazione residente 3.2 Composizione per età della popolazione 3.3 Bilancio demografico 3.4 Popolazione straniera

Dettagli

Tavola 1 Dettaglio territoriale comuni partecipanti al Tavolo Interistituzionale Abbiatense- Binaschino Quadro di sintesi della domanda abitativa

Tavola 1 Dettaglio territoriale comuni partecipanti al Tavolo Interistituzionale Abbiatense- Binaschino Quadro di sintesi della domanda abitativa La domanda abitativa nei comuni del Tavolo Interistituzionale Nei comuni partecipanti al Tavolo Interistituzionale Abbiatense-Binaschino gli scenari della domanda abitativa definiscono una stima pari a

Dettagli

Il Censimento della Popolazione e delle Abitazioni

Il Censimento della Popolazione e delle Abitazioni Il Censimento della Popolazione e delle Abitazioni Salvo Vassallo Messina, 24/10/2014 Indice 15 Censimento della popolazione e delle abitazioni: aspetti e novità Struttura demografica e popolazione residente

Dettagli

10 IL MERCATO DEL LAVORO

10 IL MERCATO DEL LAVORO IL MERCATO DEL LAVORO 10.1 Il quadro nazionale L andamento del mercato del lavoro nel contesto nazionale può essere un utile strumento per meglio inquadrare le dinamiche occupazionali conosciute a livello

Dettagli

L Italia sismica Dati socio-demografici e strutturali dei comuni del centro Italia

L Italia sismica Dati socio-demografici e strutturali dei comuni del centro Italia L Italia sismica Dati socio-demografici e strutturali dei comuni del centro Italia Chiara Caramia n. matricola 100254 Eleonora Romagnoli n. matricola 97679 Federica Rossi n. matricola 100573 Sofia Solera

Dettagli

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 SOMMARIO PREMESSA... 3 LA DEMOGRAFIA... 3 LA RICCHEZZA PRODOTTA... 3 L APERTURA

Dettagli

Comune. Indicatori Popolazione residente Variazione intercensuaria annua 1,5 0,0-0,2

Comune. Indicatori Popolazione residente Variazione intercensuaria annua 1,5 0,0-0,2 INCIDENZA SUPERFICIE CENTRI E NUCLEI INCIDENZA POPOLAZIONE 75 ANNI E PIù TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE MOBILITà PUBBLICA 6,4 8,8 5,1 10,4 8,7 9,8 36,1 24,9 28,0 13,4 10,4 10,7 Indicatori Popolazione residente

Dettagli

Comune. Indicatori Popolazione residente Variazione intercensuaria annua -2,1-1,7-0,5

Comune. Indicatori Popolazione residente Variazione intercensuaria annua -2,1-1,7-0,5 INCIDENZA SUPERFICIE CENTRI E NUCLEI INCIDENZA POPOLAZIONE 75 ANNI E PIù TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE MOBILITà PUBBLICA 6,4 32,3 5,1 10,4 12,4 9,8 36,1 29,8 28,0 13,4 12,5 10,7 Regione Indicatori Popolazione

Dettagli

Comune. Indicatori Popolazione residente Variazione intercensuaria annua 3,5-0,2-0,1

Comune. Indicatori Popolazione residente Variazione intercensuaria annua 3,5-0,2-0,1 INCIDENZA SUPERFICIE CENTRI E NUCLEI INCIDENZA POPOLAZIONE 75 ANNI E PIù TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE MOBILITà PUBBLICA 6,4 24,7 5,1 10,4 6,8 9,8 36,1 34,6 28,0 13,4 9,1 10,7 Indicatori Popolazione residente

Dettagli

Comune. Indicatori Popolazione residente Variazione intercensuaria annua 2,0 1,1-0,3

Comune. Indicatori Popolazione residente Variazione intercensuaria annua 2,0 1,1-0,3 INCIDENZA SUPERFICIE CENTRI E NUCLEI INCIDENZA POPOLAZIONE 75 ANNI E PIù TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE MOBILITà PUBBLICA 6,4 22,8 5,1 10,4 7,2 9,8 36,1 3 28,0 13,4 9,6 10,7 Indicatori Popolazione residente

Dettagli

Comune. Indicatori Popolazione residente Variazione intercensuaria annua 0,1 0,4 0,6

Comune. Indicatori Popolazione residente Variazione intercensuaria annua 0,1 0,4 0,6 INCIDENZA SUPERFICIE CENTRI E NUCLEI INCIDENZA POPOLAZIONE 75 ANNI E PIù TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE MOBILITà PUBBLICA 6,4 3,6 5,1 10,4 10,1 9,8 36,1 25,5 28,0 13,4 1 10,7 Indicatori Popolazione residente

Dettagli

Comune. Indicatori Popolazione residente Variazione intercensuaria annua 0,6-0,8 0,2

Comune. Indicatori Popolazione residente Variazione intercensuaria annua 0,6-0,8 0,2 INCIDENZA SUPERFICIE CENTRI E NUCLEI INCIDENZA POPOLAZIONE 75 ANNI E PIù TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE MOBILITà PUBBLICA 6,4 3,4 5,1 10,4 10,6 9,8 36,1 18,8 28,0 13,4 12,6 10,7 Indicatori Popolazione

Dettagli

Comune. Indicatori Popolazione residente Variazione intercensuaria annua 0,2 0,7-0,1

Comune. Indicatori Popolazione residente Variazione intercensuaria annua 0,2 0,7-0,1 INCIDENZA SUPERFICIE CENTRI E NUCLEI INCIDENZA POPOLAZIONE 75 ANNI E PIù TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE MOBILITà PUBBLICA 6,4 3,3 5,1 10,4 10,9 9,8 36,1 25,1 28,0 13,4 10,2 10,7 Indicatori Popolazione

Dettagli

8. Occupazione e forze di lavoro

8. Occupazione e forze di lavoro 8. Occupazione e forze di lavoro Il mercato del lavoro romano mostra, già da qualche anno, un buon dinamismo, facendo registrare andamenti nettamente migliori del dato nazionale, ma anche di quello del

Dettagli

Scheda dati Roma ANALISI ECONOMICA

Scheda dati Roma ANALISI ECONOMICA ANALISI ECONOMICA Nei primi anni 2000 l area di Roma e della sua provincia crescevano a ritmi superiori alla media nazionale dell 1% annuo circa. Dal 2008, invece, registriamo tassi di contrazione delle

Dettagli

SAN VINCENZO LA COSTA

SAN VINCENZO LA COSTA INCIDENZA SUPERFICIE CENTRI E NUCLEI INCIDENZA POPOLAZIONE 75 ANNI E PIù TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE MOBILITà PUBBLICA 6,4 4,5 5,1 10,4 8,5 9,8 36,1 26,5 28,0 13,4 11,1 10,7 Regione Indicatori Popolazione

Dettagli

SAN PIETRO IN GUARANO

SAN PIETRO IN GUARANO INCIDENZA SUPERFICIE CENTRI E NUCLEI INCIDENZA POPOLAZIONE 75 ANNI E PIù TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE MOBILITà PUBBLICA 6,4 3,2 5,1 10,4 12,1 9,8 36,1 26,2 28,0 13,4 13,1 10,7 Indicatori Popolazione

Dettagli

Comune. Indicatori Popolazione residente Variazione intercensuaria annua 1,5 1,5 3,1

Comune. Indicatori Popolazione residente Variazione intercensuaria annua 1,5 1,5 3,1 INCIDENZA SUPERFICIE CENTRI E NUCLEI INCIDENZA POPOLAZIONE 75 ANNI E PIù TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE MOBILITà PUBBLICA 6,4 31,1 5,1 10,4 5,4 9,8 36,1 32,4 28,0 13,4 9,9 10,7 Regione Indicatori Popolazione

Dettagli

CAPITOLO 1 POPOLAZIONE E FAMIGLIE

CAPITOLO 1 POPOLAZIONE E FAMIGLIE CAPITOLO 1 POPOLAZIONE E FAMIGLIE CAPITOLO 1 POPOLAZIONE E FAMIGLIE 19 Nel 2006 la realtà romana, analizzata attraverso gli indicatori economici, sociali e demografici, conferma una generale positiva

Dettagli

8. Occupazione e forze di lavoro

8. Occupazione e forze di lavoro 8. Occupazione e forze di lavoro Il mercato del lavoro romano mostra, già da qualche anno, un buon dinamismo, facendo registrare andamenti nettamente migliori del dato nazionale, ma anche di quello del

Dettagli

TENDENZE DEL FABBISOGNO ABITATIVO A SEGUITO DEI CAMBIAMENTI DEMOGRAFICI

TENDENZE DEL FABBISOGNO ABITATIVO A SEGUITO DEI CAMBIAMENTI DEMOGRAFICI TENDENZE DEL FABBISOGNO ABITATIVO A SEGUITO DEI CAMBIAMENTI DEMOGRAFICI Il fabbisogno sociale di abitazioni, più in generale l esigenza di un efficace conoscenza qualitativa e quantitativa dello scenario

Dettagli

15. Cultura: l istruzione della popolazione

15. Cultura: l istruzione della popolazione 15. Cultura: l istruzione della popolazione Dall analisi dei dati relativi all istruzione, rilevati in occasione dell 14 censimento della popolazione, emerge che nel decennio 1991-2001 e le altre aree

Dettagli

Rapporto Economia Provinciale Analisi per Cluster

Rapporto Economia Provinciale Analisi per Cluster Rapporto Economia Provinciale 2008 271 Analisi per Cluster Analisi per Cluster 273 Quadro generale Per trarre qualche informazione dall andamento degli indicatori economici che ormai da sei anni vengono

Dettagli

Censimento della popolazione

Censimento della popolazione Censimento della popolazione Pagine tratte dal sito http://statistica.comune.bologna.it/cittaconfronto/ aggiornato al 24 marzo 2014 Censimento della popolazione Il 9 Ottobre 2011 si è svolto in Italia

Dettagli

SITUAZIONE ABITATIVA DELLE FAMIGLIE TRIESTINE 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI 2011

SITUAZIONE ABITATIVA DELLE FAMIGLIE TRIESTINE 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI 2011 SITUAZIONE ABITATIVA DELLE FAMIGLIE TRIESTINE 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI 2011 N.B. La presente pubblicazione è stata redatta dall ufficio statistica del Comune (dott.ssa

Dettagli

Le abitazioni nel censimento 2011

Le abitazioni nel censimento 2011 Ufficio statistica Le abitazioni nel censimento 2011 Informazioni generali e titolo di godimento dell'alloggio Titollo di godimento Abitazioni occupate per numero di stanze ed epoca di costruzione Edifici

Dettagli

I VERI NUMERI DELL IMU

I VERI NUMERI DELL IMU a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente 65 I VERI NUMERI DELL IMU Chi ci guadagna e chi ci perde 7 maggio 2013 L imposta comunale sugli immobili

Dettagli

L ATTIVITA EDILIZIA PROGETTATA ANNO 2016

L ATTIVITA EDILIZIA PROGETTATA ANNO 2016 L ATTIVITA EDILIZIA PROGETTATA ANNO 2016 La rilevazione ISTAT Attività edilizia residenziale progettata Le serie statistiche sull attività edilizia rese disponibili a scala territoriale dall ISTAT sono

Dettagli

PROVINCIA DI ORISTANO DEFINIZIONE DEI SERVIZI MINIMI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Allegato 2:

PROVINCIA DI ORISTANO DEFINIZIONE DEI SERVIZI MINIMI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Allegato 2: Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Trasporti Centro Ricerche Economiche e Mobilità Università degli Studi di Cagliari SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, POLITICHE COMUNITARIE, PROGRAMMAZIONE

Dettagli

ISTAT denominazione Comune aggregato PORDENONE

ISTAT denominazione Comune aggregato PORDENONE Tavola1- Popolazione residente per sesso e stato civile Totale Celibi / nubili 18.808 18.808 Coniugati/e 23.640 23.640 Separati/e legalm.te 1.071 1.071 Vedovi/e 4.487 4.487 Divorziati/e 1.116 1.116 Totale

Dettagli

Eures Ricerche Economiche e Sociali Osservatorio tecnico-scientifico per la sicurezza e la legalità Regione Lazio

Eures Ricerche Economiche e Sociali Osservatorio tecnico-scientifico per la sicurezza e la legalità Regione Lazio Cresce nel Lazio nel 2013 la criminalità predatoria, ma diminuiscono i reati violenti Buoni segnali dal 2014: a Roma nei primi 9 mesi i reati calano dell 8,1% Reati predatori: il Lazio tra le migliori

Dettagli

Le Statistiche della Regione Sardegna

Le Statistiche della Regione Sardegna Il Censimento della popolazione in Sardegna Il 27 aprile 2012 l Istat ha diffuso i risultati provvisori del 15 Censimento della popolazione e delle abitazioni 1. Il Servizio della Statistica Regionale,

Dettagli

I PRINCIPALI INDICATORI DI

I PRINCIPALI INDICATORI DI I PRINCIPALI INDICATORI DI FABBISOGNO PER MUNICIPIO A ROMA CAPITALE Anno 2016 Indice Fabbisogno di servizi sociali... 4 I campi d indagine... 4 Gli asili nido... 4 Famiglie e minori... 5 Anziani... 6 Disagio

Dettagli

IL REDDITO E GLI INDICATORI DI BENESSERE ECONOMICO. Un analisi dei dati Istat 2016

IL REDDITO E GLI INDICATORI DI BENESSERE ECONOMICO. Un analisi dei dati Istat 2016 IL REDDITO E GLI INDICATORI DI BENESSERE ECONOMICO Un analisi dei dati Istat 2016 Istat ha recentemente diffuso i risultati dell indagine 2016 sul reddito e le condizioni di vita delle famiglie. Tale indagine

Dettagli

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DOCUMENTO DI PIANO ELABORAZIONI STATISTICHE

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DOCUMENTO DI PIANO ELABORAZIONI STATISTICHE PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DOCUMENTO DI PIANO ELABORAZIONI STATISTICHE DATI POPOLAZIONE TAB.1 Andamento demografico famiglia media Comune di Valgoglio dal 1980 al 2010 (fonte anagrafe comunale). FIG.1

Dettagli

Dipartimento Trasformazione Digitale U.O. Statistica - Open Data IL LAVORO DEGLI STRANIERI A ROMA

Dipartimento Trasformazione Digitale U.O. Statistica - Open Data IL LAVORO DEGLI STRANIERI A ROMA IL LAVORO DEGLI STRANIERI A ROMA Anno 2017 Indice Il lavoro degli stranieri a Roma... 4 Consistenza e dinamiche dell occupazione straniera e italiana... 4 Le professioni dei lavoratori stranieri... 6 Pubblicato

Dettagli

I principali cambiamenti socio-demografici del Veneto tra i due censimenti

I principali cambiamenti socio-demografici del Veneto tra i due censimenti I principali cambiamenti socio-demografici del Veneto tra i due censimenti 2001 2011 Luca Romano Direttore di Local Area Network 25 settembre 2013 Hotel ViEst - VI IL TREND DELLA POPOLAZIONE Andamento

Dettagli

7. P.I.L. e produzione di ricchezza

7. P.I.L. e produzione di ricchezza 7. P.I.L. e produzione di ricchezza Nel 2007 l Italia presenta una crescita del Prodotto Interno Lordo (+1,5%) più contenuta rispetto all anno precedente (+1,9%), per effetto della fase di rallentamento

Dettagli

Masterplan Città di Castello smart Scheda: demografia Versione 1.1 (maggio 2014)

Masterplan Città di Castello smart Scheda: demografia Versione 1.1 (maggio 2014) Masterplan Città di Castello smart Scheda: demografia Versione 1.1 (maggio 2014) La situazione demografica Il comune di Città di Castello ha la sua popolazione al 1/01/2013 pari a 40.016 abitanti residenti

Dettagli

Anno 2009 L'OCCUPAZIONE IN PROVINCIA DI BRESCIA. QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 5/2010 maggio Fonte dati ISTAT

Anno 2009 L'OCCUPAZIONE IN PROVINCIA DI BRESCIA. QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 5/2010 maggio Fonte dati ISTAT L'OCCUPAZIONE IN PROVINCIA DI BRESCIA Anno 2009 QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 5/2010 maggio 2010 Fonte dati ISTAT Elaborazioni Ufficio Studi ed Informazione Statistica Il 28 aprile 2010 l Istituto Nazionale

Dettagli

LA CRISI È CAMBIAMENTO

LA CRISI È CAMBIAMENTO LA CRISI È CAMBIAMENTO LE TRASFORMAZIONI DELL EDILIZIA NEL NORDEST IL CASO DEL VENETO LUCA ROMANO Corso Garibaldi 22/26 - PADOVA 10/07/2017 IL CONSUMO DI SUOLO Stima del suolo consumato Superficie urbanizzata

Dettagli

Dossier 4. Le spese delle amministrazioni locali nell'ultimo decennio

Dossier 4. Le spese delle amministrazioni locali nell'ultimo decennio Dossier 4 Le spese delle amministrazioni locali nell'ultimo decennio Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Luigi Biggeri presso le Commissioni riunite V Commissione "Programmazione

Dettagli

Dipartimento Trasformazione Digitale U.O. Statistica - Open Data LE CARATTERISTICHE DELL OCCUPAZIONE A ROMA

Dipartimento Trasformazione Digitale U.O. Statistica - Open Data LE CARATTERISTICHE DELL OCCUPAZIONE A ROMA LE CARATTERISTICHE DELL OCCUPAZIONE A ROMA Anno 2017 Indice Le caratteristiche dell a Roma... 4 La base occupazionale secondo il sesso e l età... 4 Il livello di istruzione degli occupati... 8 Pubblicato

Dettagli

Anni OCCUPAZIONE E VALORE AGGIUNTO PROVINCIA DI BRESCIA. QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 1/2009 Gennaio 2009.

Anni OCCUPAZIONE E VALORE AGGIUNTO PROVINCIA DI BRESCIA. QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 1/2009 Gennaio 2009. OCCUPAZIONE E VALORE AGGIUNTO PROVINCIA DI BRESCIA Anni 2001 2006 QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 1/2009 Gennaio 2009 Fonte dati ISTAT Elaborazioni Ufficio Studi ed Informazione Statistica INTRODUZIONE

Dettagli

Dossier 6 La situazione delle famiglie con riguardo agli affitti e ai mutui per la casa

Dossier 6 La situazione delle famiglie con riguardo agli affitti e ai mutui per la casa Dossier 6 La situazione delle famiglie con riguardo agli affitti e ai mutui per la casa Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Luigi Biggeri presso le Commissioni riunite V Commissione

Dettagli

Roma Capitale: oltre mezzo milione di stranieri

Roma Capitale: oltre mezzo milione di stranieri Roma Capitale: oltre mezzo milione di stranieri Oggi la città metropolitana di Roma Capitale rappresenta il territorio italiano con il maggior numero di immigrati regolari: 1 ogni 8 residenti. Un fenomeno,

Dettagli

Un approccio «sistemico» alla questione migratoria a Roma e nel Lazio. Roma, 16 Maggio 2019

Un approccio «sistemico» alla questione migratoria a Roma e nel Lazio. Roma, 16 Maggio 2019 Un approccio «sistemico» alla questione migratoria a Roma e nel Lazio Roma, 16 Maggio 2019 Il Lazio senza stranieri Popolazione residente Prodotto interno Lordo Imprese registrate Occupati Pensionati Rapporto

Dettagli

Analisi di contesto Ambito 2

Analisi di contesto Ambito 2 Servizio Studi e Statistica per Analisi di contesto Ambito 2 Unione comunale Valli del Reno, Lavino e Samoggia Conferenza territoriale Zola Predosa 30 Maggio 2016 Territorio Il territorio dell ambito 2

Dettagli

L UNIONE TERRE DI CASTELLI E IL COMUNE DI MONTESE LA REALTA TERRITORIALE DEI COMUNI Analisi socio economica

L UNIONE TERRE DI CASTELLI E IL COMUNE DI MONTESE LA REALTA TERRITORIALE DEI COMUNI Analisi socio economica www.consorziomipa.it L UNIONE TERRE DI CASTELLI E IL COMUNE DI MONTESE LA REALTA TERRITORIALE DEI COMUNI Analisi socio economica Dicembre 2015, Integrazione del Comune di Castel d Aiano Giugno 2016 EVOLUZIONE

Dettagli

CONVEGNO. ESTE 11 settembre Aula Magna ex Collegio Vescovile

CONVEGNO. ESTE 11 settembre Aula Magna ex Collegio Vescovile CONVEGNO ESTE 11 settembre 2011 Aula Magna ex Collegio Vescovile Il Fenomeno Povertà Santina Mingari Il Fenomeno Povertà Santina Mingari Povertà Oggi Secondo l ultimo rapporto Eurostat (2010), il numero

Dettagli

Città a confronto 2008

Città a confronto 2008 Comune di - Servizio Statistica e Ricerca a confronto 2008 un analisi sulle 14 maggiori città italiane Novembre 2009 Studi ed elaborazione dati per la programmazione Servizio Statistica e Ricerca Comune

Dettagli

Le tendenze del sistema produttivo in Lombardia nel confronto europeo

Le tendenze del sistema produttivo in Lombardia nel confronto europeo 23 novembre 2017 Le tendenze del sistema produttivo in Lombardia nel confronto europeo confronti autunno: il Ticino economico nel confronto interregionale L industria: andamento della produzione 120 110

Dettagli

Il Censimento 2011 a Bologna

Il Censimento 2011 a Bologna Il Censimento 2011 a Bologna Primi risultati provvisori del 15 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni Maggio 2012 Capo Dipartimento Programmazione: Gianluigi Bovini Direttore Settore

Dettagli

Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Luglio 2015 NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A MAGGIO

Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Luglio 2015 NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A MAGGIO Erogazioni (milioni ) Compravendite (media mobile) Erogazioni (milioni ) Compravendite (media mobile) Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Luglio 2 P A L E R M O NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE

Dettagli

Il Quadro demografico della città di Messina

Il Quadro demografico della città di Messina DIPARTIMENTO STATISTICA Il Quadro demografico della città di Messina Le principali caratteristiche demografiche 2011 A C U R A D E L DIPARTIMENTO DI STATISTICA Premessa L Istituto Nazionale di Statistica

Dettagli

2. Popolazione. 2 I dati relativi alla popolazione residente in ciascun comune al 31 dicembre di ogni anno sono calcolati a partire dalla

2. Popolazione. 2 I dati relativi alla popolazione residente in ciascun comune al 31 dicembre di ogni anno sono calcolati a partire dalla 2. Popolazione Bilancio demografico e movimento migratorio. Dall analisi dei dati degli ultimi censimenti nazionali, emerge il segnale di un declino demografico che riguarda ormai i più grandi centri urbani

Dettagli

Rapporto Economia Provinciale Valore aggiunto

Rapporto Economia Provinciale Valore aggiunto Rapporto Economia Provinciale 2009 61 Valore aggiunto Valore aggiunto 63 Quadro generale L Istituto nazionale di Statistica ha diffuso nel marzo scorso le stime annuali del Prodotto interno lordo: il

Dettagli

Mosaico statistico n. 2 luglio 2004 Indice

Mosaico statistico n. 2 luglio 2004 Indice n. 2 - Luglio 2004 Mosaico statistico n. 2 luglio 2004 Indice 1. Roma e le altre metropoli europee: la popolazione residente pag. 1 2. Popolazione pag. 12 3. Roma multietnica pag. 20 4. P.I.L. e valore

Dettagli

1. La popolazione residente 1

1. La popolazione residente 1 1. La popolazione residente 1 Le analisi contenute nel Bilancio Demografico Nazionale 2 pubblicato dall ISTAT per l anno 2017 evidenziano un numero di residenti in Italia pari a 60.483.973 unità, di cui

Dettagli

Ambito territoriale sociale di Pesaro

Ambito territoriale sociale di Pesaro TERRITORIO PRINCIPALI CARATTERISTICHE Superficie al censimento 2011 (kmq) 305 9.401 Popolazione residente al 31.12.2016 139.065 1.538.055 Densità di popolazione (ab/kmq) al 31.12.2016 456 164 AMBIENTE

Dettagli

In provincia di Padova. Sintesi dei principali indicatori. Anno 2016

In provincia di Padova. Sintesi dei principali indicatori. Anno 2016 La dinamica del turismo In provincia di Padova Sintesi dei principali indicatori Anno 2016 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2017 Servizio Statistica Regione Veneto e Istat Arrivi e presenze: -per

Dettagli

I DATI STRUTTURALI DEL SISTEMA IMPRENDITORIALE ITALIANO

I DATI STRUTTURALI DEL SISTEMA IMPRENDITORIALE ITALIANO I DATI STRUTTURALI DEL SISTEMA IMPRENDITORIALE ITALIANO IMPRESE E OCCUPATI: UNA PANORAMICA SUL DECENNIO 2001-2011 Il 9 Censimento generale dell industria e dei servizi ha registrato 4.425.950 imprese attive

Dettagli

Fig Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri del Comune di Roma dal 1994 al 2004 (v.a.)

Fig Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri del Comune di Roma dal 1994 al 2004 (v.a.) 9. Turismo Il 2004 è stato un altro anno difficile per l industria turistica italiana. Infatti nel complesso delle strutture ricettive diffuse sul territorio nazionale si è registrata, rispetto al 2003,

Dettagli

13. Consumi di energia elettrica

13. Consumi di energia elettrica 13. Consumi di energia elettrica Nell ambito dei Paesi industrializzati, e della loro tendenza a promuovere stili di sempre più orientati a comportamenti di consumo energivori, l Italia e, ovviamente,

Dettagli

Economia Provinciale - Rapporto Valore Aggiunto

Economia Provinciale - Rapporto Valore Aggiunto Economia Provinciale - Rapporto 2005 37 Valore Aggiunto Valore Aggiunto 39 Quadro generale L Istituto nazionale di Statistica ha diffuso nel marzo scorso le stime del Prodotto interno lordo: il PIL nazionale

Dettagli

PREZZO DEL BIGLIETTO E PRESENZE: LA SITUAZIONE EUROPEA

PREZZO DEL BIGLIETTO E PRESENZE: LA SITUAZIONE EUROPEA PREZZO DEL BIGLIETTO E PRESENZE: LA SITUAZIONE EUROPEA Il forte calo di presenze registrato nel 2005 in tutti i principali mercati dell Europa Occidentale che ha raggiunto, secondo le prime stime di MEDIA

Dettagli

una fotografia statistica

una fotografia statistica Comune L imprenditorialita` nel territorio: una fotografia statistica CONTESTO DEMOGRAFICO - Popolazione: consistenza e trend Sono 30.716 i residenti nel comune. La crescita della popolazione ha rallentato

Dettagli

Analisi di contesto Ambito 1

Analisi di contesto Ambito 1 Servizio Studi e Statistica per Analisi di contesto Ambito 1 Unione comunale Terred Acqua Conferenza territoriale San Giovanni in Persiceto 10 Maggio 2016 Territorio Dati al 01/01/2016 Super. Popolaz.

Dettagli

Tendenze demografiche ed economiche. 9 Luglio 2008

Tendenze demografiche ed economiche. 9 Luglio 2008 Tendenze demografiche ed economiche 9 Luglio 2008 Tendenze demografiche ed economiche /1 La popolazione residente a Bologna al 31 dicembre 2007 ammonta a 372.256 unità (di cui 33.602 stranieri, pari al

Dettagli

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO Provincia di Piacenza: Forze di lavoro e tassi di disoccupazione, occupazione e attività, medie annue 2000/2002 2000 2001 2002 FORZE DI LAVORO OCCUPATI 107 110 111 maschi

Dettagli