RICERCA 2.3 STUDIO DELLO SVILUPPO FENOLOGICO DI SPECIE GUIDA NEI GIARDINI. Responsabile: BRUNO ROMANO. Attività svolte

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1 RICERCA 2.3 STUDIO DELLO SVILUPPO FEOLOGICO DI SPECIE GUIDA EI GIARDII FEOLOGICI Responsabile: BRUO ROMAO Obiettivo fondamentale: La finalità di questa unità di ricerca è mettere in relazione la comparsa di fenofasi critiche di alcune colture frutticole con la comparsa di fasi fenologiche in piante (specie guida) presenti nei giardini fenologici. I dati raccolti, le metodologie di rilevazione e il materiale didattico realizzato nella fase propedeutica alle rilevazioni sarà oggetto di interesse per le U.O. del P.F. che svilupperanno le aree di ricerca relative alle tecniche di documentazione e alla costituzione di banche dati fenologici. Obiettivi attesi per ciascun anno: 1 anno In questa fase iniziale verrà completata la distribuzione dei cloni delle piante spontanee a tutti i Giardini che non ne sono ancora provvisti. Andranno poi definite le scale fenologiche e le fasi da rilevare nelle specie frutticole. Tale scelta verrà fatta in accordo con il coordinatore del sottoprogetto "Fenologia delle specie arboree", nonché con il coordinatore del programma "Studio dello sviluppo fenologico di specie guida nei Giardini italiani". Per le metodologie di rilevazione delle specie spontanee e la realizzazione di materiale didattico si farà riferimento a quanto già stabilito e predisposto dal Gruppo di lavoro nazionale per i Giardini fenologici; a - campagna di rilevazione b - acquisizione e organizzazione dei dati fenologici c - acquisizione e organizzazione dei dati meteorologici d - produzione di elaborati Sempre durante il primo anno dovrà essere completata la già avviata realizzazione di un manuale in cui siano descritte le metodologie di rilevazione ed illustrate le fasi fenologiche delle diverse specie spontanee allevate nei Giardini. 2 anno a - campagna di rilevazione b- acquisizione e organizzazione dei dati fenologici c - acquisizione e organizzazione dei dati meteorologici d - produzione di elaborati e - relazione dell'attività svolta nei primi due anni. 3 anno a - campagna di rilevazione b - acquisizione e organizzazione dei dati fenologici c - acquisizione e organizzazione dei dati meteorologici d - relazione sull esito dell attività del triennio con produzione di un elaborato conclusivo sui risultati raggiunti. Attività svolte I giardini fenologici partecipanti al progeto sono: - Giardino Fenologico di Fontanella - S.Apollinare di Marsciano (Perugia) - Giardino Fenologico presso l Arboreto di Arco (Trento) - Giardino Fenologico dell Orecchiella - Garfagnana, Corfino (Lucca) - Giardino Fenologico di San Pietro Capofiume - Molinella, Bologna - Giardino Fenologico Pantanello di Bernalda (Matera) - Giardino Fenologico di Montepaldi (Firenze) - Giardino Fenologico Parco Gussone della Facoltà di Agraria dell Università Federico II - Portici (apoli) - Giardino Fenologico di Bonisiolo di Mogliano Veneto (Treviso) - Giardino Fenologico presso i Campi Sperimentali dell Istituto di Coltivazioni Arboree (Sassari) I anno I Giardini sono provvisti di materiale vegetativo avente la stessa origine (clonato dalle piante madri

2 presenti a San Pietro Capofiume) e in ciascuno, sulle specie indicatrici prescelte, vengono seguite le medesime procedure di rilevamento delle fenofasi. I dati rilevati saranno di particolare interesse in quanto le variazioni nelle risposte fenologiche saranno ascrivibili essenzialmente ai fattori ambientali (andamento meteorologico e terreno) Sono state definite le scale fenologiche e le metodologie di rilevazione per le specie frutticole. Per quanto riguarda la campagna di rilevazione dei dati, c è da dire che i rilievi fenologici nei Giardini fenologici si sono svolti sia sullo sviluppo vegetativo, dalla ripresa vegetativa alla senescenza e caduta delle foglie, sia sulle fasi riproduttive: fioritura, fruttificazione e disseminazione. Il metodo di rilevamento adottato si basa innanzitutto sulle esperienze della rete dei Giardini Fenologici Internazionali (Schnelle F. e Volkert E., 1964), integrate ed approfondite per ottenere rilievi il più possibile accurati. I rilievi sono stati effettuati settimanalmente garantendo un monitoraggio pressoché completo delle fenofasi di tutte le specie. Per effettuare i rilievi ci si è serviti di chiavi fenologiche e schede di rilevamento, che sono state redatte appositamente e via via perfezionate da una commissione di esperti. Tali chiavi sono di tipo sequenziale in cui ciascun ciclo fenologico è stato suddiviso in intervalli a ciascuno del quale corrisponde una fenofase. In questa prima fase del progetto si è poi realizzato il manuale dal titolo "Guida al rilevamento dei Giardini Fenologici Italiani" in cui sono descritte le metodologie di rilevazione ed illustrate le fasi fenologiche delle diverse specie coltivate nei Giardini. Le specie indicatrici, per le quali sono stati studiati gli andamenti relativi alle diverse fasi vegetative sono: Corylus avellana L. Salix smithiana L. Cornus sanguinea L. Ligustrum vulgare L. Salix viminalis L. Olea europaea L. Robinia pseudoacacia L. Sambucus nigra L. Salix acutifolia L. Crataegus monogyna Jacq. Così distribuite nei giardini (i numeri indicano, per ogni specie, la quantità di esemplari osservati):

3 G. F. di Fontanella - S.Apollinare di Marsciano (Perugia) Corylus avellana L. 3 Ligustrum vulgare L. 3 Robinia pseudoacacia 3 L. Salix acutifolia L. 3 G. F. presso l Arboreto di Arco (Trento) G. F. dell Orecchiella - Garfagnana, Corfino (Lucca) G. F. di San Pietro Capofiume - Molinella, Bologna G. F. Pantanello di Bernalda (Matera) G. F. di Montepaldi (Firenze) G. F. Parco Gussone -Facoltà di Agraria di Portici (apoli) 3 G. F. di Bonisiolo di Mogliano Veneto (Treviso) G. F. presso i Campi Sper. dell Ist. di Coltiv. Arboree (Sassari) 4 4 Salix smithiana L. 3 4 Salix viminalis L. 3 Sambucus nigra L. 3 Crataegus monogyna Jacq. 2 Cornus sanguinea L. 1 Olea europaea L. 3 Cornus sanguinea eruim oleander Quercus ilex Triticum (farro) dicoccum 1 3 Parcella sperimentale Cistus salvifolius, Cytisus scoparius, Eriobotrya japonica, Juniperus communis, Prunus avium, Prunus spinosa, Spartium junceum, Syringa persica, Syringa vulgaris, Tilia cordata, Ulex europaeus, Salix caprea, Lavandula spica, Viburnum tinus. Arbutus unedo, Pistacia lentiscus, Cistus monspeliensis, Cistus incanus, Cistus salvifolius, Myrtus communis, Apelodesmos mauritanicus Populus tremula L., Salix chrysocoma L., Tilia cordata L., Cercis siliquastrum L., Celtis australis L.. Pistacia lentiscus L., Olea europaea L., Arbutus unedo L., Ilex aquifolium L. e Myrtus communis L.

4 Giardino Fenologico di S.Apollinare - Marsciano (Perugia) I rilievi fenologici delle 8 specie guida sono iniziati nel Gennaio 1997 e hanno avuto cadenza settimanale e sono riferiti alla media di 3 esemplari per ciascuna specie con l aggiunta del Cornus sanguinea e di alcune cultivar di Olea europaea (cv. S.Felice, Leccino, Frantoio, Maurino, Ascolana, Dolciagogia, Moraiolo). Parallelamente sono stati scaricati i dati meteorologici registrati dalla Stazione di S.Apollinare. Giardino Fenologico di Arboreto di Arco (Trento) Durante il 1997 sono state condotte analisi di tipo bioclimatico ed ecofisiologico al fine di valutare i danni prodotti dalle gelate su alberi ed arbusti di origine subtropicale e mediterranea. el 1998 si sono iniziati a informatizzare i dati raccolti (con software FEOGARDE acquisito da A.R.P.A. Emilia Romagna). Delle specie guida manca Crataegus monogyna, Corylus avellana e Robinia pseudoacacia, con l aggiunta però di Cornus sanguinea, erium oleander, Quercus ilex ed Olea europaea. Giardino Fenologico di Pania di Corfino - Villa Collemandina (Lucca) Oltre alle specie guida, sono state scelte alcune specie tipiche della zona oltre ad uno studio fenologico su Triticum dicoccum (Farro) con l impianto anche di parcelle sperimentali. Giardino Fenologico di S.Pietro Capofiume (Bologna) L attività di registrazione delle fasi fenologiche è stata eseguita a cadenza settimanale, inoltre è continuata l attività di distribuzione del materiale vegetale clonato di specie guida, comuni per tutti i Giardini fenologici della Rete azionale (Robinia pseudoacacia e Corylus avellana). Giardino Fenologico di Pantanello - Metaponto (Matera) L attività di registrazione dei dati fenologici è stata condotta con cadenze periodiche e non settimanale, come da programma. Giardino Fenologico di Montepaldi (Firenze) Oltre alle specie guida sono state inserite, per uno studio fenologico, anche le seguenti specie: Cistus salvifolius, Cytisus scoparius, Eriobotrya japonica, Juniperus communis, Prunus avium, Prunus spinosa, Spartium junceum, Syringa persica, Syringa vulgaris, Tilia cordata, Ulex europaeus, Salix caprea, Lavandula spica, Viburnum tinus. Oltre ai dati fenologici sono stati registrati i principali parametri meteorologici su base giornaliera Giardino Fenologico Parco Gussone (apoli) In particolare i rilevamenti sono stati effettuati sulle seguenti specie: 1. Specie della Rete Fenologica azionale: Ligustrum vulgare, Salix smithiana, Salix acutifolia, Sambucus nigra. 2. Specie arbustive tipiche della macchia mediterranea: Arbutus unedo, Pistacia lentiscus, Cistus monspeliensis, Cistus incanus, Cistus salvifolius, Myrtus communis, Apelodesmos mauritanicus. Giardino Fenologico di Bonisiolo di Mogliano Veneto (Treviso) Essendo il giardino costituito da specie arboree in parte non clonate e quindi non simili agli altri giardini della rete, continua l attività di sostituzione delle piante con materiale clonato, messo a disposizione dal centro di coordinamento della rete E stata realizzata una giornata divulgativa dal titolo Fenologia per l agricoltura: finalità, prospettive ed esperienze in atto, inserita nel programma annuale di aggiornamento per i tecnici e i divulgatori agricoli iscritti al Registro Regionale. Dopo una presentazione in aula, svolta dalla Prof.ssa G. Puppi Branzi e del suo collaboratore, Dott. M. Sirotti, si è svolta una visita al Giardino dell Azienda Diana di Mogliano. Giardino Fenologico presso i Campi Sperimentali dell Istituto di Coltivazioni Arboree (Sassari) In particolare sono stati rilevati le fenofasi delle seguenti specie decidue: Populus tremula L., Salix chrysocoma L., Tilia cordata L., Cercis siliquastrum L., Robinia pseudoacacia L. e Celtis australis L.., e delle seguenti specie sempreverdi: Pistacia lentiscus L., Olea europaea L., Arbutus unedo L., Ilex aquifolium L. e Myrtus communis L.

5 Osservazioni Fenologiche: campagna rilevamenti 1998 Ligustrum vulgare L. L andamento dello sviluppo vegetativo dei tre fenoidi risulta quasi contemporaneo. elle fasi V03 e V05 si nota un anticipo di una settimana del fenoide n 1, mente la comparsa della fase V09 avviene con un ritardo di sette settimane per il fenoide n 3, che nell ultima settimana dell anno si presenta con la maggior parte delle foglie cadute. L andamento delle prime fasi riproduttive e della fioritura avviene con una totale sincronia nei tre fenoidi, mentre le ultime fasi di maturazione dei futti notiamo un ritardo di quattro settimane del fenoide n 3 ed una setttimana di differenza nella comparsa delle fasi R10 e R11 tra i fenoidi n 1 e n 2, relative alla meturazione delle bacche. Salix acutifolia L. Dei tre salici osservati questa è l unica specie in cui non si nota una totale sincronia della fogliazione tra i tre fenoidi. Pur presentandosi nella fase V03 alla stessa data, il fenoide n 1 presenta una contrazione di due settimane del periodo di emissione delle foglie ed una maggiore persistenza di quattro settimane della fase V06. Relativamente alle fasi di senescenza delle foglie, si nota uno sfasamento di una settimana dei fenoidi n 2-3. Il fenoide n 1 si defoglia precocente (due settimane rispetto al n 2) saltando dalla fase V06 alla fase V14. ell andamento delle fasi riproduttive è sempre il fenoide n 1 che presenta un ritardo di cinque settimane della comparsa della fase R02 di risveglio delle gemme fiorali. Le restanti fasi si svolgono quasi contemporaneamente, ancora il n 1 che ritarda la fioritura di una settimana. Salix viminalis L. La comparsa delle fasi fenoliche della fogliazione, V02-06, si rilevano contemporanee nei tre fenoidi. La seconda parte del ciclo vegetativo avviene con lo sfasamento di una settimana delle fasi di presenza di foglie adulte, che si accentua nelle fasi di decolorazione e disseccamento. La fase V13, foglie prevalentemente cadute, si rileva contemporanea nei tre fenoidi. Il ciclo riproduttivo presenta uno sfasamento di una settimana dei tre fenoidi con un ritardo nella fioritura, fase R04, del n 3. Salix smithiana Will. Il decorso del ciclo vegetativo di questa specie è praticamente identico alla specie precedente con una completa sincronia nelle fasi di fogliazione. Il ciclo riproduttivo è leggermente sfasato nelle prime fasi ma la fioritura avviene contemporaneamente. Crataegus monogina Jacq. Disponendo di un solo fenoide di questa specie i rilevamenti vengono eseguiti ma si attende la disponibilità di altri fenoidi per un analisi delle osservazioni. Corylus avellana L. Questa specie mostra una sincronia parziale del ciclo vegetativo dei tre fenoidi, relativamente alle sole fasi di emissione delle foglie, V Il resto del ciclo mostra un importante sfasamento imputabile alle ridotte dimensioni delle piante ed al fatto che, in momenti diversi, hanno tutte subito danni durante le operazioni di sfalcio del prato. Anche quest anno per questa specie non si osserva il ciclo riproduttivo. Sambucus nigra L. ell andamento del ciclo vegetativo di questa specie si osserva un anticipo nella comparsa della fase V03, emissione delle prime foglie, di due settimane del fenoide n 3, ed un anticipo nella fase V05, giovani foglie a lembo disteso, di due settimane del fenoide n 1. il resto del ciclo mostra una discreta variabilità della lunghezza delle singole fasi, con il fenoide n 2 che mosta un ciclo leggermente più lungo degl altri. el ciclo riproduttivo si osserva una parziale sincronia relativa alle fasi di fioritura e maturazione dei frutti.

6 Robinia pseudoacacia L. Il ciclo vegetativo dei fenoidi n 1-2 è quasi identico mentre il fenoide n 3 ritarda solo alcune fasi di una-due settimane. Il ciclo riproduttivo nei tre fenoidi è contemporaneo. el complesso in questa specie si osserva un ottima sincronia. Cornus sanguinea L. elle prime fasi del ciclo vegetativo si nota un anticipo di due settimane del fenoide n 3, poi decorre contemporaneo fino alle fasi di decolorazione dove il fenoide n 1 perde precocemente le foglie con an anticipo di tredici settimane rispetto agli altri due fenoidi che sono contemporanei. L andamento del ciclo vegetativo dei tre fenoidi è completamente sovrapponibile. Osservazioni Fenologiche: campagna rilevamenti 1999 Ligustrum vulgare L. Le tre piante osservate hanno manifestato una buona sincronia durante le fasi di sviluppo dell apparato vegetativo che hanno inizio a fine febbraio con un netto anticipo della pianta n 3, la quale si presenta alla ripresa vegetativa con una fase fenologica,v13, differente rispetto alle altre. La suddetta fase si riferisce alla condizione di foglie prevalentemente cadute, mentre nelle altre piante si osserva la fase V14 relativa allo stato di pianta completamente spoglia. Da rilevare inoltre la differenza temporale che intercorre tra le due piante per la manifestazione della fase V14, che per la pianta n 1 si protrae per 6 settimane, mentre per la n 2, solo per una settimana. Anche durante il periodo di senescenza dell apparato fogliare i tre individui mostrano una differente lunghezza di fasi. In tale periodo la pianta n 1 risulta più precoce, con un anticipo di tre settimane rispetto alla n 3, e di due settimane nei confronti della n 2, anche se poi ritrovano la sincronia nella fase V14, di pianta completamente spoglia. Relativamente alle4 fenofasi riproduttive le tre piante mostrano una sincronia quasi completa, con il periodo di fioritura, fase R04, più lungo di una settimana, per la pianta n 3. Corylus avellana L. La ripresa vegetativa, che ha luogo a metà marzo, si protrae per circa tre mesi, e si svolge in modo quasi sincrono. Si nota un andamento scalare nel passaggio a foglie adulte, che nella pianta n 1 si verifica durante la seconda settimana di giugno, nella pianta n 2 durante la quarta settimana di giugno e nella piantan 3 durante la seconda settimana di luglio. La terza pianta, in particolare, manifesta la suddetta fase con un ritardo notevole rispetto alla prima (5 settimane) e più che proporzionale rispetto al ritardo della seconda (2 settimane). E da segnalare, ai primi di agosto, la perdita della pianta n 3 per cause antropiche. Per quanto riguarda le fasi riproduttive, occorre evidenziarne anche per quest anno, la totale assenza. Cornus sanguinea L. La specie in questione mostra, negli individui esaminati, contemporaneità durante tutte le fasi riproduttive che si protraggono per 3 mesi e mezzo. L andamento delle fasi vegetative rivela una buona sincronia solo per due delle tre piante (pianta numero 2 e 3), la pianta n 1 mostra infatti un ritardo di una settimana nella fase di ripresa vegetativa. Anche nelle fenofasi che seguono, che durano complessivamente otto settimane, si riscontra il ritardo della pianta n 1, che aumenta a due settimane. In particolare la pianta n 1 presenta una nuova ripresa dell attività meristrmatica nella prima settimana di luglio, con la presenza della fase V03 (gemme rigonfie insieme a gemme aperte con foglioline ripiegate). Tale ripresa vegetativa procede in tempi decisamente più brevi rispetto al normale decorso dello sviluppo dell apparato fogliare, osservato in primavera, raggiungendo la fase V06 (foglie giovani insieme a foglie adulte) durante la terza settimana di luglio. A metà settembre, dopo l anticipo di quattro settimane delle fasi che portano decolorazione fogliare, fase V09 (foglie prevalentemente decolorate), la pianta n 1 è stata danneggiata durante le operazioni di manutenzione del giardino. Le altre due piante iniziano la decolorazione fogliare a metà ottobre, con un anticipo di una settimana della pianta n 3 rispetto alla pianta n 2, anticipo che rimane anche durante il disseccamento.

7 L andamento delle fasi riproduttive delle tre piante è totalmente sovrapponibile, con le fasi che vanno dalla schiusura dei boccioli all allegagione che si susseguono per tre settimane, dal 12 maggio al 2 giugno. Sambucus nigra L. In questa specie si nota contemporaneità di sviluppo per le fasi vegetative che vanno dalla fase V04 (Gemme appena aperte insieme a foglioline giovani a lembo disteso) alla fase V07 (foglie adulte), sviluppo che si svolge per 12 settimane. La fase di senescenza dell apparato fogliare si svolge con un anticipo della pianta n 3, in cui si arriva alla fase V12 (inizio caduta foglie) in 4 settimane contro le 16 delle altre due piante prese in esame. elle prime fasi riproduttive, che portano all inizio della fioritura, si osserva un ritardo di una settimana, della pianta n 3 rispetto alle altre due. Dalla fase V04 (piena fioritura) alla fase V09 (frutti evidenti ma in prevalenza immaturi), le tre piante procedono contemporaneamente. elle fasi che seguono, relative alla maturazione dei frutti, si nota nuovamente un ritardo di una settimana, relativo alla pianta n 3. Complessivamente il ciclo relativo alle fasi riproduttive, dalla schiusura dei boccioli all allegagione, si svolge in 4 settimane, dal 5 maggio al 2 giugno. Salix acutifolia L. La ripresa vegetativa della specie in oggetto avviene, nelle tre piante osservate, contemporaneamente, a metà marzo, partendo da una situazione di pianta completamente spoglia, segnalata con la fase V14. La prima fase di sviluppo vegetativo avviene per i tre soggetti in 6 settimane con il passaggio dalla fase V03(gemme rigonfie insieme a gemme aperte con foglioline ripiegate) alla fase V06(foglie giovani insieme a foglie adulte), poi si nota un anticipo della pianta n 1 che si porta alla fase V07 (foglie adulte) in tre settimane, mentre le altre due piante impiegano nove settimane. Il periodo di senescenza, che inizia con la fase V07 per arrivare alla fase V14, si svolge, per tutti gli individui, in 7 settimane, con lo stesso andamento, a partire dalla fine di settembre. La ripresa dell attività riproduttiva ha inizio alla fine di febbraio per le tre piante in esame. Le fasi riproduttive si svolgono in tre settimane, con lo stesso andamento per le tre piante, con la pianta n 2 che mostra una settimana di fioritura in più rispetto alle altre. All inizio di novembre le tre piante si presentano con la fase R01(Boccioli o amenti presenti ma poco sviluppati). Salix smithiana L. Anche in questa specie la ripresa vegetativa avviene, per le tre piante osservate, a metà marzo. L andamento delle fasi di sviluppo dell apparato vegetativo è identico all interno della spp. e sovrapponibile all andamento dello sviluppo in S. acutifolia. L andamento delle fasi di senescenza dell apparato fogliare risulta identico nelle tre piante osservate e si svolge in 13 settimane, portando i tre individui alla fase di pianta completamente spoglia all inizio di dicembre. Rispetto alle piante osservate di S. acutifolia si nota una maggiore persistenza delle fasi riferite alla decolorazione fogliare. Lo sviluppo dell apparato riproduttivo in questa spp. è identico alla spp. precedente, fatta eccezione per la pianta n 3 controllare l andamento delle singole piante sulle tabelle Salix viminalis L. L andamento dello sviluppo dell apparato fogliare di questa specie di Salix si presenta praticamente identico alle altre due spp. osservate. Anche i tre individui osservati mostrano un andamento simile, raggiungendo la fase V07 (Foglie adulte) in 17 settimane, tempo leggermente più lungo delle altre due spp. di Salix. La fase di senescenza delle foglie, che porta la pianta dalla fase V07 (Foglie adulte) alla fase V14(Pianta completamente spoglia) si presenta in modo irregolare per i tre individui; le piante n 1 e n 2 mostrano un andamento simile, ma con un anticipo della pianta n 1 sulla n 2, il cui periodo di decolorazione risulta anticipato di quattro settimane ( fine agosto); le due piante si ritrovano poi entrambe nelle fase V12 (Inizio caduta foglie) all inizio di novembre e raggiungono la fase V14 (Pianta completamente spoglia) rispettivamente in 4 settimane, la pianta n 2, e 5 settimane, la pianta n 1. La pianta n 3 mostra invece un andamento differente: l inizio del processo di decolorazione è intermedio tra i due individui precedenti (primi di settembre), però nel giro di una

8 sola settimana la pianta si trova alla fase V12, e in dieci settimane (fine novembre) la pianta si presenta completamente spoglia (V14). Per quanto riguarda lo sviluppo dell apparato riproduttivo si osserva una totale sincronia tra le tre piante della specie ed una completa sovrapponibilità con le altre specie di Salix osservate. Robinia pseudoacacia L. In questa specie ampiamente diffusa in Italia, la ripresa vegetativa avviene alla fine di marzo, contemporaneamente, per le tre piante in osservazione. L andamento del loro sviluppo è omogeneo ed esse raggiungono la fase V07 (Foglie adulte) in 18 wks, con un ritardo di una settimana della pianta n 2. elle ultime fasi di sviluppo dell apparato fogliare, che porta al disseccamento ed alla caduta delle foglie, si nota un andamento differente per i tre individui: la pianta n 2 raggiunge in quattro wks la fase V10 (Inizio disseccamento foglie) e dopo tre wks la fase V12 (Inizio caduta foglie), in sei wks (10 novembre) la pianta raggiunge la fase V14 (Pianta completamente spoglia). Olea europea L. Questa specie ha mostrato anche quest anno un comportamento anomalo, in quanto risulta del tutto assente lo sviluppo dell apparato riproduttivo. Per quanto riguarda l apparato vegetativo si osserva l emissione praticamente continua di foglie, con un a più intensa attività dalla metà di aprile alla fine di giugno.

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