WHIP Salute: una fonte informativa per la programmazione e la conoscenza su lavoro e salute
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- Rebecca Carella
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1 12 giugno ROMA Auditorium Ministero della Salute WHIP Salute: una fonte informativa per la programmazione e la conoscenza su lavoro e salute seminario di studio ed approfondimento Nicoletta Cornaggia Coordinamento Gruppo Tecnico Interregionale Salute e Sicurezza Luoghi Lavoro Regione Lombardia DG Welfare Struttura Ambienti di vita e di lavoro
2 Pianificare qualcosa significa mettere in ordine tutti gli elementi nel modo migliore per centrare un obiettivo Charles Eames
3 Sistemi Sistema informativo informativi della prevenzione Costituiscono uno strumento essenziale alla programmazione degli interventi di prevenzione, nonché alla sua trasparenza. Accanto ai sistemi gestionali propri di ciascuna Regione, vi sono i sistemi di condivisione nazionali
4 La qualità e la disponibilità degli strumenti informativi, siano In essi servizi, funzionalità o sistemi assicura: la trasparenza degli indicatori di copertura e di risultato individuati nei LEA e a corredo dei macro obiettivi PNP/PRP; l'efficienza degli interventi di Prevenzione svolti dai Servizi territoriali la pariteticità dei rapporti tra Enti all'interno del Sistema Istituzionale della Prevenzione assunti di cui occorre maggior consapevolezza
5 Sono di rilevanza strategica ai fini del raggiungimento degli obiettivi della Prevenzione SSLL: Flussi Informativi INAIL REGIONI: questo tavolo tematico, ad oggi, definisce i denominatori LEA di copertura del 5% e dei valori di baseline del PNP/PRP Art. 40 DLgs 81/08 All. 3B: mappe di rischio la cui qualità del dato occorre garantire Certificati telematici d'infortunio e di malattia professionale: occasione per creare la rete tra operatori sanitari
6 OGGI PRIVO DELLE STORIE LAVORATIVE INPS (ultime elaborazioni effettuate con dati 2011) stima il rischio d insorgenza per i tumori di origine occupazionale per area geografica (provincia, regione ecc.), sede della malattia e comparto produttivo; la
7 permette: la programmazione di attività di prevenzione negli ambienti di lavoro grazie all individuazione di casi di tumori potenzialmente correlati ad un origine professionale; la promozione di procedimenti risarcitori, grazie all individuazione dei casi di tumori di cui sia accertata l origine professionale deve essere implementato nei processi informatici per le Regioni a servizio dell emersione delle neoplasie a sospetta origine professionale
8 Il Sistema informatico OCCAM opera sui dati delle SDO, dell Anagrafe Assistiti delle Regioni e degli archivi INPS dalle SDO vengono estratti i dati anagrafici dei soggetti (cognome, nome, codice fiscale, sesso, data e luogo di nascita, comune di residenza) e i dati relativi alla dimissione ospedaliera (diagnosi, data e ospedale di dimissione, numero cartella); dall Anagrafe Assistiti vengono estratti i dati anagrafici dei soggetti (cognome, nome, codice fiscale, sesso, data e luogo di nascita, comune di residenza, data di iscrizione, data di cancellazione, medico di base); dagli archivi INPS vengono estratti i dati anagrafici dei soggetti (cognome, nome, codice fiscale, sesso, data e luogo di nascita, comune di residenza), i dati relativi alle loro storie contributive (periodo contributivo, contributi e retribuzione, matricola dell azienda, qualifica del soggetto), i dati relativi alle aziende indicate nelle storie contributive (denominazione, attività, indirizzo, codice fiscale/partita IVA, codice attività ISTAT).
9 L implementazione informatica del metodo OCCAM si articola nelle seguenti fasi: la fase 1 veniva eseguita dall Istituto dei Tumori, che ha sviluppato gli algoritmi necessari, sui dati delle SDO e dell Anagrafe Assistiti forniti da Regione; questa elaborazione produceva un archivio su supporto ottico contenente i risultati; la fase 2 veniva eseguita dal centro di elaborazione INPS, pilotato dal contenuto del CD che gli veniva fisicamente recapitato e che veniva aggiornato con i risultati di questa elaborazione; Fase 1 Determinazione coorte dati: mediante le SDO vengono identificati, per ciascuna ASL, i casi incidenti, in un periodo determinato, di alcune tipologie di tumore per le quali la probabilità di un origine professionale è indicata come elevata o limitata. Assieme ai casi viene anche estratta a partire dall Anagrafe Regionale (NAR), un campione della popolazione sorgente dei casi (controlli); Fase 2 Elaborazione storia lavorativa: viene effettuata la ricerca negli archivi INPS delle storie professionali dei soggetti interessati;
10 la fase 3 veniva eseguita dall Istituto dei Tumori, dopo la ricezione del CD aggiornato dall INPS; l Istituto dei Tumori provvedeva alla fornitura alle ASL dei rispettivi dati (fase 4). Fase 3 Studio Caso Controllo: con un disegno tipo caso controllo viene stimato il rischio per ciascuna sede di tumore di interesse. La stima è specifica per sesso, sede del tumore, comparto produttivo, tipo di impiego (Collar: W o B, rispettivamente impiegato e operaio) e per provincia di appartenenza del soggetto; Fase 4 Fruizione dati: ai Servizi Territoriali delle ASL vengono fornite le storie professionali dei casi di tumore e le stime di rischio della loro area geografica/produttiva che procedono all individuazione dei casi di tumore di possibile origine professionale.
11 11 Fonte: architettura SISTEMA
12 REGIONE Reporting interattivo (analisi multidimensionale SAS) Indicatori di sintesi (studio Caso Controllo) Strumenti di indagine puntuali
13 Portale Governo Sanitario quale punto unico di accesso alle informazioni, a garanzia di: sicurezza nella fruizione del dato (requisiti di privacy), interfacce standard, certificazione del dato, Standardizzazione dell informazione (dati codificati, anagrafe regionale) secondo i criteri del DWH Socio Sanitario; Profilazione dei fruitori: medici del lavoro territoriali ASL
14 Questo è una cassetta degli attrezzi, da utilizzare per qualsiasi slide Analisi di contesto e la programmazione Analisi dei casi 14
15 Calcolo OR (aggiustati per età e non) con i relativi IC. Accanto il valore della significatività osservata ( p value ). CAVITA' NASALI FEGATO LARINGE LEUCEMIA LINFOMA DI HODGKIN LINFOMA NON HODGKIN MIELOMA PANCREAS PLEURA POLMONE TESSUTI MOLLI VESCICA ABBIGLIAMENTO AERONAUTICA AGRICOLTURA ALCOLICI E VINO CARTA CERAMICA CHIMICA COSTRUZIONI ELETTRICHE COSTRUZIONI MECCANICHE CUOIO E CALZATURE EDILIZIA ENERGIA ELETTRICA E GAS ESTRAZIONE MINERALI
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18 c è bisogno di strumenti di programmazione, non tanto di progetti strumenti sono essenzialmente informatici gli strumenti informatici facilmente possono essere realizzati attraverso la collaborazione dei soggetti che compongono il Sistema della Prevenzione l assenza di collaborazione produce assenza di strumenti, ostacola la programmazione, impedisce efficienza nella prevenzione
19 Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare Seneca
20 Grazie
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