Fonti, metodi e strumenti per l analisi dei flussi turistici
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- Marcello Franceschini
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1 Fonti, metodi e strumenti per l analisi dei flussi turistici A.A Prof.ssa Barbara Baldazzi Corso di Laurea PROGEST Facoltà di Lettere e Filosofia Università di Tor Vergata barbara.baldazzi@uniroma2.it
2 Fonti, metodi e strumenti per l analisi dei flussi turistici Orario lezioni: lunedì ore aula T35 giovedì ore aula T34 Orario ricevimento: Lunedì ore Studio 26, Edificio B, Primo Piano (presso la stanza de Prof.ssa D.F. Iezzi e di N. Costa)
3 Fonti, metodi e strumenti per l analisi dei flussi turistici Testo: BARBARA BALDAZZI L ANALISI DEI FLUSSI TURISTICI: STRUMENTI, FONTI E METODI Edizioni Nuova Cultura, anno 2014
4 Argomenti Statistica e turismo: la ricerca di una definizione condivisa Il turismo in sociologia il turismo in statistica Dinamica storica e sociale del turismo Temi e approcci nella sociologia del turismo Dati, indici e indicatori Indicatori compositi: i 10 passi per la loro costruzione TTCI Travel & Tourism Competitiveness Index
5 Argomenti Le fonti statistiche sul turismo L indagine Viaggi e vacanze L indagine Aspetti della vita quotidiana Principali indicatori di domanda turistica La rilevazione Capacità degli esercizi ricettivi Principali indicatori di offerta ricettiva La rilevazione Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi Principali indicatori di utilizzazione La rilevazione sul Turismo internazionale d Italia La Survey on the attitudes of Europeans towards tourism dell Eurobarometro
6 Argomenti Il turismo sommerso Il problema degli escursionisti Modelli di analisi basati su misure indirette Sport e turismo L'analisi delle serie storiche: le tecniche statistiche classiche Per i frequentanti: Lavoro di gruppo sulle serie storiche Studio di un articolo sul turismo
7 Articoli Per l esame scegliere un articolo tra i seguenti: L impatto turistico nelle regioni italiane: un indicatore composito di attrattività e sostenibilità turistica B. Baldazzi, M. Morricone, V. Talucci, P. Ungaro, 2015, AISRE Il Metodo Kansei: l esperienza emozionale dell utente nel touristic web design, E. D Amico, B. Baldazzi, M. Mastrangelo, 2015, Rivista Italiana di Economica Demografia e Statistica Bambini e ragazzi in vacanza: un bene di cittadinanza a cui non si rinuncia, B. Baldazzi, 2015, Rivista Italiana di Economica Demografia e Statistica Un indicatore sintetico per la misura del contesto economico e delle infrastrutture in relazione allo sviluppo del turismo italiano B. Baldazzi, M. Morricone, Rivista Italiana di Economica Demografia e Statistica
8 Indice La sociologia e il turismo La statistica e il turismo
9 Perché la statistica del Turismo Il turismoha un forte impattosull'economia, l'ambientenaturale e costruito, la popolazione localenei luoghivisitati ei visitatoristessi. Grazie aquesta gamma diimpatti el'ampio spettro diparti coinvolte,vi è la necessitàdi un approcciocompletoal turismosia per quanto riguarda lo sviluppo che la gestione e il monitoraggio.questo approccioè sostenuto dall'organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), al fine diformulare e attuarepolitiche turistiche nazionali e locali.
10 Perché la statistica del Turismo Avere statistiche affidabiliè essenzialeper i politiciper attuare decisioni efficaci.solo condati sufficientie adeguati,che generanostatistiche credibili, è possibileeffettuarediverse analisidel turismo.ciò èessenziale al fine di valutarei diversi aspettidel turismoe per sostenere emigliorare la politica e il processo decisionale. Le statistiche del turismosono necessarie perprogettare strategie di marketing, rafforzarele relazioni interistituzionali, valutare l'efficienza e l'efficacia delle decisionidi gestione emisurarel impatto del turismo nell'economia nazionale.
11 Perché la statistica del Turismo AMBITO SIGNIFICATO Culturale e sociale Collettivo Modi d'uso Integrazione tra culture Individuale Scelta Motivazione Tempo Economico Reddito prodotto Occupazione Struttura produttiva Stili di vita Spesa
12 Il forestiero in sociologia: il FORESTIERO Il forestiero è una persona estranea alla comunità che interagisce con essa. La comunità, da una parte, difende la propria continuità e identità culturale escludendo lo straniero, dall altra cerca il mutamento attraverso l apertura verso l esterno e verso le altre culture accettando, quindi, il forestiero. Le due posizioni non sono mai assolute, e l interazione tra comunità e forestiero si manifesta con delle sfumature. Simmel(1908) scrive le prime riflessioni sul movimento dei forestieri. Il forestiero viene descritto attraverso 3 criteri: la mobilità, l obiettività e la generalità
13 Il forestiero La mobilità rappresenta lo spostamento sul territorio e l essere senza radici: ciò comporta comunque la possibilità di integrarsi con la comunità ma solo in via formale e strumentale poiché non vi sono vincoli parentali. Il forestiero è dotato di oggettività proprio perché è esterno, è estraneo e sciolto da legami profondi con la collettività. Il forestiero è caratterizzato dalla generalità, dalla sua indifferenziazione: a prescindere dalle sue caratteristiche egli è percepito in maniera generale dalla comunità, è percepito, appunto, come forestiero. Non tutti i forestieri sono uguali, ma la comunità li percepisce come tali.
14 Alcune prime definizioni Per Bormanni viaggi vengono intrapresi a fini di ricreazione, di piacere, di attività lavorative o professionali o per motivi analoghi, in molti casi in occasione di particolari manifestazioni o avvenimenti, e nei quali l assenza di una residenza stabile si determina temporaneamente. Per Glucksmann è più importante cogliere nei viaggi le relazioni tra una persona che si trova solo temporaneamentenel luogo del suo soggiorno e le persone del luogo. Per von Wiesela figura del forestiero è accompagnata sempre da una componente di ostilità che viene superata laddove l incontro tra comunità e forestiero presenta vantaggi economici.
15 Alcune prime definizioni Per Morgenroth il movimento dei forestieri è il movimento di persone che si allontano provvisoriamente dalla loro residenza stabileper recarsi in altri luoghi al fine di soddisfare bisogni vitali o culturali, o di appagare desideri personali della più diversa natura, esclusivamente in qualità di consumatori di beni economici e di risorse culturali Molti di questi concetti vengono sintetizzati nel 1942 dalla definizione di Hunziker e Krapf. Per loro il movimento dei forestieri è il complesso di rapporti e di fenomeni che traggono origine dal viaggio e da soggiorni di forestieri, quando non si configura nessuna forma di residenza stabile e non vi è legame con alcuna attività lavorativa.
16 Criteri movimento di persone, cambiamenti di luogo che avvengono con una mobilità limitata nel tempo, presenza di relazioni con la comunità locale, funzione di consumo attraverso i mezzi guadagnati nella residenza abituale. L AllianceInternationalede Tourismenel 1953 definisce il turismo come l insieme dei cambiamenti di luogo effettuati dalle persone e delle attività che ne conseguono, suscitate dalla realizzazione di quella propensione al movimento che è presente, pur in maniera diversa, in ogni individuo. Manca l aspetto motivazionale, come se ci fosse una propensione innata a viaggiare
17 Alcune definizioni Per Knebel, dare per scontato l istinto al viaggio e non porre attenzione sulle motivazioni che spingono l individuo a muoversi, non consente di capire il turismo e di coglierne le linee evolutive. Se fosse presente solo una propensione innata a viaggiare non si spiegherebbe perché si riscontrano tante differenze nei comportamenti di viaggio. E proprio il contesto sociale che produce quegli stimoli e interessi che spingono a viaggiare.
18 Alcune definizioni Per Knebelil turismo è definito da alcune condizioni: una pressione sociale al movimento; la presenza di relazioni tra turisti e comunità locale; la soddisfazione dei bisogni di lusso con i mezzi guadagnati nel luogo di residenza abituale; l aspirazione al comfort e alla sicurezza fisica. Quest ultima condizione distingue il turista dal ricercatore e dal pellegrino, ossia coloro che per ottenere il loro risultato sono disposti ad accettare anche situazioni non confortevoli e rischiose
19 Alcune definizioni Cohen: I motivi che spingono a viaggiare diventano cruciali nel momento in cui si vogliono distinguere i turisti tra tutti coloro che si muovono sul territorio. Per Cohen turista è colui che si mette in viaggio volontariamentee per un periodo di tempo limitato, mosso dall aspettativa di piacere derivante da condizioni di novità e di cambiamento sperimentate in un itinerario di andata e ritorno, relativamente lungo e non ricorrente. L opera di E. Cohen è Who is a Tourist? A Conceptual Clarification, articolo del 1974.
20 Dimensioni Ruolo Viaggiatore DURATA Temporaneo Permanente (girovago, barbone, nomade) VOLONTARIETA Volontario Forzato (esiliato, rifugiato, prigioniero di guerra, schiavo) DIREZIONE Viaggio di andata e ritorno Viaggi unidirezionale (emigrante) DISTANZA Relativamente lungo Relativamente breve (gitante, escursionista) FREQUENZA Non ricorrente Ricorrente (seconda casa) MOTIVAZIONE GENERALE Non strumentale ma di piacere Strumentale (viaggio d affari, lavori alla pari) MOTIVAZIONE SPECIFICA Novità e cambiamento Turista Altro (viaggi-studio, cure termali, visite familiari)
21 La statistica e il turismo Il settore turismo trasversale per natura e definizione, caratterizzato da tratti instabili della domanda e conseguentemente mutevole nella composizione della sua filiera ha necessità di dati statistici affidabili, completi, aggiornati e confrontabili nel tempo e nello spazio. Avere a disposizione dati in grado di rivelare e dimensionare comportamenti e tendenze consente agli operatori di prendere decisioni strategiche, normative e gestionali con maggiore consapevolezza e in condizioni di minore incertezza.
22 Dalle definizioni sociologiche a quelle statistiche L esigenza di conoscere in profondità il fenomeno porta, in statistica, alla necessità di quantificarlo e delinearlo. Le nazioni più coinvolte turisticamente hanno approntato un sistema di informazioni che devono dare tempestivamente il quadro della situazione e che siano nel contempo comparabili e metodologicamente valide. Il primo passo è definire statisticamente il turismo per poi approntare il sistema di raccolta, analisi e diffusione delle informazioni. Definire statisticamente il turismo e/o il turista appare comunque complesso e non univoco.
23 Dalle definizioni sociologiche a quelle statistiche Lo sviluppo di definizioni statistiche e metodi di indagine riconosciuti dalla comunità internazionale ha ricalcato le fasi della discussione sociologica avvenuta nel XX secolo, concentrandosi nel periodo tra il 1937 e il 1980: nel 1937il Consiglio della Lega delle Nazioni propone la definizione per scopi statistici di turista internazionale cioè un soggetto che trascorre un periodo di almeno 24 ore in un paese diverso da quello abituale di residenza, riveduta successivamente dall Unione Internazionale delle Organizzazioni Ufficiali di Viaggio (IUOTO) (meeting di Dublino, 1950); nel 1953, la Commissione Statistica delle Nazioni Unite stabilisce il concetto di visitatore internazionale ; nel 1963alla United Nations Conference on International Travel and Tourism svoltasi a Roma si definiscono, seguendo le raccomandazioni della IUOTO, i termini tourist e excursionist.
24 Dalle definizioni sociologiche a quelle statistiche I turisti sono definiti come visitatori temporanei che si fermano almeno 24 ore nel paese visitato e lo scopo del viaggio è classificato come piacere (ricreazione, vacanza, salute, studio, religione, sport) o affari, relazioni familiari e convegni. Per gli escursionisti la sosta nel paese straniero dura meno di 24 ore. Infine nel 1978, le direttive provvisorie sulle statistiche del turismo internazionale vengono approvate dalla Commissione Statistica delle Nazioni Unite.
25 Dalle definizioni sociologiche a quelle statistiche Negli anni 80 il World Tourism Organization (UNWTO), in stretta cooperazione con la divisione delle statistiche dell ONU (United Nations Statistics Division -UNSD), inizia un processo di revisione delle definizioni e delle classificazioni usate nella statistica sul turismo. Le direzioni intraprese sono due: proporre modifiche alle definizioni e alle classificazioni 1)per renderle compatibili con i sistemi statistici nazionali e internazionali 2)per riuscire ad inserire gli indicatori economici sul turismo nella contabilità nazionale. Nel 1993nascono le Recommendations on Tourism Statistics: sono le prime raccomandazioni internazionali che disegnano un Sistema di Statistiche sul Turismo in termini di concetti, definizioni, classificazioni ed indicatori.
26 Dalle definizioni sociologiche a quelle statistiche Nel 2008, vengono redatte dall UNWTO le International Recommendations fortourism Statistics 2008 (IRTS 2008). L obiettivo dell IRTS 2008 è di presentare un sistema univoco di definizioni, concetti, classificazioni ed indicatori, e fornire, contemporaneamente, una guida sulle metodologie da utilizzare nella raccolta dei dati. I concetti, le definizioni, le classificazioni e gli indicatori presentati seguono i seguenti criteri: l applicabilità mondiale (sia per nazioni in via di sviluppo che per paesi sviluppati) la consistenza per le definizioni della contabilità nazionale di ogni paese, per la bilancia dei pagamenti e per le statistiche sulle migrazioni, l applicabilità delle statistiche e degli indicatori per una descrizione ed analisi del turismo nazionale e subnazionale.
27 Dalle definizioni sociologiche a quelle statistiche L Eurostat ha recepito le direttive dell UNWTO attraverso la Direttiva 95/57/CE del 23 novembre 1995che contiene indicazioni importanti per l armonizzazione delle statistiche del turismo e per il miglioramento dei dati statistici prodotti dagli stati membri e costituisce il primo passo per creare un sistema europeo integrato di informazioni sulla domanda ed offerta turistica. Nel 2011 il Parlamento Europeo ha abrogato la direttiva fornendo agli Stati membri un Regolamento, che di fatto sostituisce la direttiva, che definisce le metodologie e gli indicatori della statistica per il turismo.
28 La statistica del turismo Il turismo rientra nel fenomeno più generale della mobilità delle persone: l insieme degli spostamenti delle persone sul territorio Il turismo riguarda solo alcuni aspetti della mobilità La statistica del turismo deve capire quale è la mobilità che si configura come turismo, quale sono le connotazioni che contraddistinguono la componente turisticarispetto alle altre mobilità, come quantificarle.
29 La statistica del turismo 2 FUNZIONI PRINCIPALI: È un supporto indispensabile per le scienze che trattano i fenomeni collettivi risulta quindi indispensabile per capire e quantificare il fenomeno turismo È un supporto per i decisori pubblici o privati che devono muoversi in situazioni di incertezza o di conoscenze incomplete
30 Il fenomeno oggetto di studio 5 aspetti da esaminare per delineare il turismo come fenomeno turistico: 1. Ambito dello spostamento 2. Natura dello spostamento 3. Volontarietà 4. Funzione/scopo 5. Durata dello spostamento
31 Ambito Gli spostamenti della persona si dividono in: spostamenti all interno dell ambiente abituale in cui le persone vivono (IN) spostamenti verso luoghi situati all esterno dell ambiente abituale in cui le persone vivono (OUT)
32 Ambito L ambiente abituale corrisponde al luogo dove le persone stanno stabilmente, hanno relazioni e interessi, svolgono attività lavorative, di studio, di svago, ecc., consumano beni e servizi, ossia vivono. Le principali interpretazioni del concetto di ambiente abituale fanno solitamente riferimento a criteri geografici, amministrativi o socioeconomici
33 Ambito La residenza (il comune di residenza, la regione) è il concetto più diffuso. Ma è il più corretto? La residenza è una definizione amministrativa: non sempre coincide con l ambiente abituale della persona Problemi geografici di minima o massima ampiezza Si possono utilizzare altri criteri: Criterio della frequenza degli spostamenti: aree visitate frequentemente ricadono nell ambiente abituale aree visitate raramente sono esterne all ambiente abituale
34 Ambito Criterio della distanza degli spostamenti: aree visitate che rientrano in un numero massimo di km ricadono nell ambiente abituale aree visitate che superano la distanza in km prefissata sono esterne all ambiente abituale Criterio del tipo di destinazione: L ambiente abituale è l insieme dei luoghi frequentati normalmente e gli itinerari normalmente percorsi (anche se comprendono altri Comuni). Il pendolarismo rientra in questa definizione.
35 Ambito Criterio economico: Nella mobilità è molto importante la rilevanza che ha lo spostamento di reddito dall area di produzione all area di impiego abituale: l ambiente abituale è definito come quello dove viene prodotta e consumata la maggior parte del reddito. L importanza economica del turismo è associata spesso a questo criterio
36 Natura dello spostamento Lo spostamento può essere Temporaneo (lo spostamento è fatto con il proposito di tornare) (TEMP) Permanente/definitivo (lo spostamento è fatto con il proposito di cambiare il luogo abituale di vita) (PERM)
37 Volontarietà dello spostamento Lo spostamento può essere Volontario (decisione libera, rientrano però gli spostamenti liberamente decisi e accettati anche se vincolati da obblighi di lavoro o professionali) (VOLON) Obbligato (NO VOL)
38 Funzione/scopo dello spostamento Lo spostamento può essere effettuato con Funzioni di consumo nei luoghi di destinazione (consumare reddito in luoghi diversi da dove si è prodotto) (CONS) Funzioni di produzione di reddito nei luoghi di destinazione (spostarsi senza mezzi di sussistenza e produrre reddito nel luogo dove si va) (PROD) Altre funzioni e scopi speciali (spostamenti delle forze armate, dei diplomatici) (ALTRO)
39 Durata dello spostamento Lo spostamento può durare Meno di 24 ore (24ore) Da 1 giorno a 365 giorni (1/365) Più di un anno (+365)
40 Definizioni Mobilità migratoria: le migrazioni avvengono fuori dall ambiente abituale (OUT), per produrre reddito (PROD) e possono essere definitive (+365) o temporanee o stagionali (1/365)
41 Definizioni Mobilità interna: mobilità all interno del proprio ambiente abituale (IN). La mobilità interna non sarà mai mobilità turistica ma spesso le attività compiute si confondono con attività turistiche (per esempio: visitare musei, mostre, ecc.)
42 Definizioni Mobilità connotata da funzioni speciali: mobilità connotata dagli spostamenti delle forze armate, dei diplomatici, ecc (ALTRO)
43 Definizioni Mobilità turistica: mobilità fuori dagli spazi abituali(out), temporanea (TEMP), volontaria (VOLON) con prevalenza di funzioni di consumo (CONS) con una durata che, per convenzione, non supera i 365 giorni l anno (1/365) Il turismo è quella parte di mobilità che riguarda lo spostamento temporaneo e volontario di persone, fuori dai luoghi in cui esse vivono abitualmente, con risorse economiche proprie da consumare per tale spostamento e per un periodo massimo stabilito in un anno.
44 Definizioni Mobilità escursionista: mobilità fuori dagli spazi abituali(out), temporanea (TEMP), volontaria (VOLON) con prevalenza di funzioni di consumo (CONS) con una durata che per convenzione non supera le 24 ore (24ore)
45 Turismo Ambito IN OUT Natura TEMP PERM Volontarietà VOLON NO VOL Funzione / scopo CONS PROD ALTRO Durata 24ore 1/
46 Escursionismo Ambito IN OUT Natura TEMP PERM Volontarietà VOLON NO VOL Funzione / scopo CONS PROD ALTRO Durata 24ore 1/
47 L escursionista Nella ricerca di Costa e Manente (1996) si distinguono 4 figure di escursionisti: Veri escursionisti: coloro che partono dal luogo di residenza, visitano un altro luogo durante la giornata, e rientrano nel loro luogo di residenza Escursionisti indiretti: coloro che partono da una luogo di vacanza, visitano un altro luogo e fanno ritorno nel luogo di vacanza da cui sono partiti Escursionisti in transito: coloro per i quali la visita alla località è solo una tappa del loro viaggio (molto frequente in Italia) Falsi escursionisti: sono dei turisti camuffati, visitano una città e sono arrivati per questo motivo, ma alloggiano in una località diversa dal luogo di visita.
48 Alcune definizioni adottate - Eurostat L attuale Regolamento Comunitario del 2011sulle Statistiche del Turismo definisce i flussi turistici come quegli spostamenti con pernottamento effettuati fuori dall ambiente abituale ovvero fuori dal luogo in cui si vive, nonché dai luoghi frequentati settimanalmente con soste di almeno un pernottamento.
49 Alcune definizioni adottate - Eurostat Articolo 2 (c): The collection shall cover national tourism, i.e. domestic and outbound tourism; outbound tourism shall mean residents of a country travelling in another country. The information on tourism demand shall concern trips the main purpose of which is holidays or business and which involve at least one or more consecutive nights spent away from the usual place of residence.
50 Alcune definizioni adottate -ISTAT L Istat definisce il viaggio come lo spostamento realizzato, per turismo di vacanza o per ragioni di lavoro, fuori dal luogo dove si vive e che comporta almeno un pernottamento nel luogo visitato; vengono, quindi, esclusi i viaggi e gli spostamenti effettuati nelle località frequentate tutte le settimane con soste di uno o più pernottamenti, nonché i viaggi di durata superiore ad un anno: in questi casi, infatti, il viaggio non costituisce flusso turistico poiché la località visitata viene associata al luogo dove si vive. Turista sarà colui che ha effettuato uno o più viaggi.
51 Alcune definizioni adottate -WTO Per l UNWTO (United Nation World Tourism Organization) turista è colui che viaggia verso un luogo diverso dal suo ambiente abituale, per un periodo di durata inferiore a un anno e per un motivo principale diverso dall esercizio di una attività remunerata nei luoghi visitati, in altre parole turista è colui che trascorre una o più notti nel luogo visitato.
52 Alcune definizioni adottate Banca d Italia (FMI) Viaggiatore, secondo il FMI, è colui che si sposta all estero, per un periodo inferiore ad un anno, per qualsiasi motivo diverso dai seguenti: prestare servizio in una base militare o in un'altra entità facente capo al governo del proprio paese; accompagnare i soggetti indicati in precedenza; intraprendere un attività lavorativa alle dirette dipendenze di una entità residente nel paese visitato, per un periodo inferiore all'anno La definizione di "viaggiatore" del FMI è la stessa del WTO.
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