Il tema di oggi riguarda le missioni in corso e gli impegni futuri delle Forze Armate italiane.

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2 Il tema di oggi riguarda le missioni in corso e gli impegni futuri delle Forze Armate italiane. Prima di iniziare l esposizione, rivolgo il mio pensiero, certo di interpretare quello di tutti i presenti, a tutti i nostri militari impegnati nei vari Teatri e in particolare al Maresciallo Cola, caduto nell assolvimento del proprio dovere, a ulteriore testimonianza dell impegno e del sacrificio delle Forze Armate italiane, risorsa importante nel quadro del contributo del Paese alla pace e alla stabilità internazionale

3 Dopo gli attacchi dell 11 settembre 2001, lo scenario geostrategico internazionale e stato caratterizzato dall azione della comunita internazionale mirata al contrasto del terrorismo, in particolare in Afghanistan, e dall intervento militare della coalizione a guida USA in Iraq, alla quale ha fatto seguito l intervento di numerose nazioni impegnate a favorire la ricostruzione e la transizione verso la democrazia. Gli interventi si sono sovrapposti alle missioni da tempo in atto nei Balcani di stabilizzazione e di ricostruzione volte a superare le situazioni di crisi, in particolare di carattere etnico-socialereligioso, conseguenti la disgregazione della ex-yugoslavia. Ne è derivato un rilevante incremento dell impegno per le Forze Armate italiane a supporto delle iniziative intraprese dal Paese nell ambito della Comunità e delle organizzazioni internazionali.

4 Vorrei evidenziare come queste situazioni di crisi, unitamente all irrisolta questione israelo-palestinese ed alla diffusa instabilita conseguente la fine dell Unione Sovietica, in particolare nell area caucasica, insistono nelle aree di prioritario interesse strategico per l Italia. Si tratta di quelle aree che oltre al territorio nazionale e a quello del Trattato Atlantico e di quello dell Unione Europea, comprende quei Paesi che hanno importanti relazioni con l Italia e le linee di comunicazione e le rotte strategiche per l approvvigionamento energetico e l interscambio commerciale.

5 Gli elementi che caratterizzano il quadro generale di situazione che si presenta davanti a noi sono: - un sostanziale mutamento dello scenario di sicurezza che vede il concretizzarsi di nuove minacce asimmetriche- imprevedibili, diffuse, non localizzabili- che vanno ad interagire con situazioni ad alta instabilità originate da problematiche di carattere etnico, sociale, economico e religioso; - una elevata occorrenza di crisi ad elevata intensità anche in Teatri lontani con importanti riverberazioni sulla stabilità globale e sulle relazioni internazionali che hanno comportato l intervento della componente militare a fronte della difficoltà di pervenire a soluzioni per altre vie; - la necessità di azioni integrate - politiche, di cooperazione, misure di confidenza e sicurezza- con un alto grado di coordinamento fra le diverse amministrazioni. Ciò ha comportato: - un ampliamento del concetto stesso di sicurezza, che va assumendo un carattere sempre più globale; - la conseguente esigenza di sovrapporre al processo di adeguamento degli strumenti militari da tempo avviato, una vera e propria trasformazione a tutto campo al fine di poter affrontare le nuove sfide.

6 La natura e la tipologia delle crisi (non più scontro militare diretto fra entità statuali/alleanze, ma comunque con impatto rilevante su un mondo sempre più globalizzato), le caratteristiche della minaccia (non più potenziale e definibile a priori, ma concreta e comunque insidiosa), l esigenza di una risposta collettiva fanno sì che nel contesto delle iniziative della comunità internazionale l azione militare venga intrapresa su base multinazionale. A fronte di tale esigenza, le organizzazioni internazionali che costituiscono i punti di riferimento della nostra politica di difesa e sicurezza, la NATO e l Unione Europea, stanno dimostrando la piena consapevolezza di dover essere in grado di svolgere un ruolo determinante per assicurare la pace e la stabilità in un mondo che cambia. Nonostante ciò, non sempre è stato possibile pervenire a una convergenza dei partner circa le azioni da intraprendere e si è dovuto far ricorso alle cosiddette Coalition of the Willing, ad ulteriore conferma che le crisi internazionali richiedono una forte ed univoca risposta collettiva poiché le minacce sono globali.

7 Nel Summit di Istanbul sono state adottate importanti decisioni che vanno nella direzione della trasformazione avviata a Praga nella rinnovata consapevolezza dell importanza del link transatlantico. In particolare, è stato deciso di incrementare: - il contributo concreto dell Alleanza nelle operazioni per la sicurezza e la stabilità internazionale; - le iniziative di cooperazione, quali il Dialogo Mediterraneo, e promuovere la cooperazione nel settore della sicurezza con i Paesi del Medio Oriente a partire da quelli del Consiglio di Cooperazione del Golfo (l Istanbul Cooperation Initiative ICI); - le capacità operative militari (expeditionary e usability), gli sforzi contro il terrorismo, compreso l intelligence e lo sviluppo di nuovi strumenti e sistemi di alto livello tecnologico.

8 E proseguito il processo di raggiungimento della piena capacità operativa, previsto nel 2006, della NATO Response Force (NRF) che è stata creata per dotare la NATO di uno strumento immediatamente proiettabile e flessibile per rispondere rapidamente all ampia gamma di crisi che l Alleanza potrà essere chiamata ad affrontare, compreso il terrorismo. Essa costituisce inoltre il banco di prova per la sperimentazione e l applicazione di nuovi concetti operativi così come per l interoperabilità e l integrazione interforze e multinazionale e utilizza strutture di comando e forze prelevate da uno dei tre pool, che a rotazione sono mantenuti ad elevata prontezza.

9 L Italia, oltre a fornire a rotazione i Comandi di componente, rende continuativamente disponibili una aliquota di forze terrestri, navali e aeree, carabinieri e forze speciali che possono raggiungere i livelli di consistenza indicati nella diapositiva. In particolare, dopo aver fornito il Comando di Componente terrestre di Solbiate Olona per il secondo semestre del 2004, a partire dal prossimo luglio, per un anno, renderà disponibile il Comando di Componente marittimo di COMITMARFOR. Si tratta di forze, prelevate da quelle di più elevato livello qualitativo disponibili, pienamente interoperabili e caratterizzate da elevata proiettabilità, efficacia operativa e sostenibilità anche a elevata distanza dal territorio nazionale. Questo contributo si configura come un vero e proprio impegno, in quanto, in caso di esigenza, la NRF rappresenta il prioritario strumento di intervento.

10 Parallelamente, l Unione Europea ha assunto nelle recenti riunioni ministeriali importanti decisioni mirate ad elevarne significativamente la capacità di risposta alle possibili situazioni di crisi. In primo luogo è stata approvata la pianificazione operativa sulla base della quale l UE ha assunto la leadership dell Operazione Althea, subentrando alla NATO. Inoltre i Ministri hanno concordato provvedimenti atti a sviluppare un incremento delle capacità operative, mi riferisco ai BG UE, forze di pronto intervento per alcuni aspetti assimilabili alle NRF, ma anche al trasporto strategico e alla costituzione della gendarmeria europea a Vicenza. Altro elemento di rilievo è la costituzione della cellula Civile-Militare e di un Centro Operativo ancorchè limitato, embrioni di prevedibili sviluppi futuri. Infine, è stato avviato il processo di rideterminazione dei livelli di forze generali dell UE per ottimizzare in funzione delle nuove esigenze gli obiettivi indicati a Helsinki nel 1999.

11 I Battle Groups costituiscono al momento lo strumento a disposizione dell Unione Europea per interventi di reazione rapida. Inizialmente è stato concordato di rendere disponibile a turno un Battle Group di pronto intervento, aumentato a due a partire dal 2007, da trarre dai 12/14 resi disponibili dalle nazioni.

12 L Italia parteciperà alla costituzione di tre Battle Groups. Uno interamente nazionale. Uno su base multinazionale incentrato sulla Multinational Land Force della quale fa parte la brigata alpina Julia, assieme a reparti della Slovenia e dell Ungheria. Uno anfibio su base multinazionale incentrato sulla forza italospagnola (SIAF) alla quale si aggiungeranno contributi di Portogallo e Grecia. In particolare, nel secondo semestre del 2005 il BG nazionale osserverà il turn di on call, seguito nel primo semestre 2006 dal BG anfibio.

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14 Partendo dai teatri piu vicini al territorio nazionale, analizziamo l impegno in atto nei Balcani, nel quale sono in corso missioni NATO, UE oltre ad iniziative nazionali di cooperazione bilaterale. E un impegno che si protrae ormai da un decennio e che in relazione all efficacia dell azione svolta è stato via via riconfigurato e ridotto ma che continua ad attestarsi su un livello complessivo di circa 4500 uomini.

15 Piu in dettaglio, in Bosnia, dal 2 dicembre alla operazione Joint Forge, a guida NATO, per l attuazione degli accordi di Dayton tesi a creare le condizioni per una pacifica convivenza del varie etnie, e subentrata l operazione Althea sotto l egida dell Unione Europea. Si tratta della prima operazione di rilievo che l Unione si trova a gestire nel quadro della costituenda dimensione di sicurezza e difesa. Nel quadro degli accordi Berlin plus, il Comandante dell operazione è il Deputy SACEUR che opera da SHAPE. Attualmente la Gran Bretagna svolge il ruolo di nazione leader in qualità di Comandante della Forza denominata EUFOR, a cui subentrerà l Italia a partire dalla fine del L area di operazioni e suddivisa in tre settori, ciascuno assegnato ad una task force multinazionale. L Italia partecipa alla missione con una unita di militari inserita nella task force responsabile del settore sud-est, unitamente a Germania, Spagna e Francia.

16 In Kosovo, dove e in corso l operazione Joint Guardian a guida NATO per il controllo delle tensioni etniche nell area, le forze italiane, che ammontano complessivamente a 2850 militari, operano nell area sud ovest, nell ambito della brigata italo-tedesca. Si tratta di un dispositivo costituito con il consistente contributo di Spagna, Austria, Svizzera e Turchia, al quale partecipano, con apporti piu limitati ma comunque significativi dal punto di vista politico-militare, Georgia, Bulgaria, Romania, Argentina e Azerbaigian. L accentuato carattere multinazionale del dispositivo non ha impedito di raggiungere un eccellente livello di integrazione e di cooperazione che si conferma particolarmente efficace nelle operazioni sul terreno. A partire da settembre 2005, un Ufficiale italiano assumerà l incarico di Comandante di KFOR.

17 In Albania sono in atto diverse iniziative. In primo luogo opera un centro NATO per il coordinamento delle iniziative di cooperazione con la difesa albanese al quale l Italia contribuisce con circa 310 militari. Inoltre, a sostegno delle iniziative di cooperazione bilaterali Italia- Albania, opera a Tirana la delegazione di esperti italiani, una trentina di militari, e a Durazzo il 28 gruppo navale, costituito da unita navali per il pattugliamento e da circa 170 militari, che ha il compito di assistere le autorità albanesi per il controllo ed il contrasto dei traffici illeciti e per il monitoraggio delle linee di comunicazione.

18 Anche in Macedonia, opera un centro NATO a guida inglese per il coordinamento delle attivita di cooperazione in atto, nel cui ambito sono presenti militari italiani. Sul piano politico militare l operazione piu rilevante e quella di polizia internazionale, sotto l egida dell Unione Europea denominata Proxima, per il supporto alle forze di sicurezza locali alla quale l Italia partecipa con un nucleo di carabinieri.

19 In Mediterraneo prosegue l Operazione Active Endeavour che vede l impiego di un dispositivo aeronavale, attivato subito dopo l attacco dell 11 settembre, di cui fanno parte unità delle forze navali standing oltre ad assetti resi disponibili dalle nazioni su base di contingenza. Si tratta di navi e aerei da pattugliamento marittimo il cui compito è quello di controllare le linee di comunicazione e il traffico mercantile in Mediterraneo con particolare riferimento alle unità sospettate di traffici illeciti e/o di coinvolgimento con il terrorismo internazionale. Nell ambito del dispositivo l Italia fornisce unità navali di tipo fregata, unità di contromisure mine e unità logistiche.

20 In Afghanistan, la NATO ha assunto la responsabilità dell Operazione ISAF a partire dall agosto 2003 alternando su base rotazionale i Comandi di componente terrestre ad alta prontezza. Nell ambito della forza ISAF il Contingente Italiano è costituito da circa 500 militari di cui fanno parte: - una compagnia di sicurezza per il Comando Divisionale; - un comando di battaglione genio con una compagnia e due team EOD; - unità NBC, trasmissioni, di supporto logistico e di polizia militare. In occasione delle elezioni presidenziali dello scorso autunno, il dispositivo NATO è stato rafforzato da settembre a novembre da un contingente nazionale costituito da un battaglione alpini, composto da 500 militari e 100 veicoli per garantire la necessaria cornice di sicurezza.

21 L intendimento espresso a Istanbul di un maggior impegno della NATO si tradurrà nella attuazione del piano di espansione con rotazione antioraria con l attivazione di ulteriori Provincial Reconstruction Teams PRT e delle relative Forward Support Base FSB. Si tratta di strutture destinate a migliorare il livello di sicurezza generale e ad assicurare il necessario supporto logistico, ivi compresa la disponibilità di strutture aeroportuali, per consentire l avvio di appositi programmi civili di assistenza e cooperazione per favorire la ricostruzione del Paese L Italia ha previsto di assumere la leadership del PRT di Herat a partire dalla prossima primavera con il concorso di altre nazioni alleate. Attualmente sono in corso le attività di ricognizione e di pianificazione, per la definizione dei vari contributi da parte delle varie nazioni, relativi anche alla realizzazione della FSB. L aspetto più rilevante delle operazioni in Afghanistan è rappresentato dalla assunzione del comando delle operazioni di ISAF da parte dell NRDC di Solbiate Olona che consentirà di vedere effettivamente impiegato sul campo e in un contesto certamente impegnativo questa recente realtà della nuova struttura delle forze NATO. In ragione dei nuovi impegni il contributo italiano alle forze NATO salirà a circa 1300 unità ed eventualmente a 2000 uomini in funzione delle ipotesi di pianificazione allo studio.

22 La NATO mantiene disponibili con adeguata prontezza un complesso di forze multinazionali di riserva strategica (SRF) in grado di intervenire in tutti i Teatri dove la NATO opera e una riserva operativa (ORF) in grado di essere ridislocate e di intervenire nei Balcani. Al riguardo, queste forze sono recentemente intervenute in Kossovo a seguito del degradarsi della situazione per le tensioni etniche verificatisi nella primavera del 2004 e lo scorso autunno, in concomitanza delle elezioni. Le forze di riserva Strategica ed Operativa sono utilizzabili anche per l operazione Althea dell Unione Europea in Bosnia, grazie agli accordi Berlin plus. L italia contribuisce alla riserva strategica con il 3 reggimento alpini e alla riserva operativa con il 186 reggimento paracadutisti.

23 A seguito degli attacchi terroristici dell 11 settembre 2001, gli Stati Uniti d America hanno avviato, nel quadro di una più ampia campagna contro il terrorismo internazionale, l operazione Enduring Freedom in linea con le risoluzioni del consiglio di sicurezza n del 12 set e n del 28 set La partecipazione delle forze italiane e stata autorizzata dal parlamento in data 7 novembre 2001 ed ha avuto effettivo inizio il 18 novembre Dall inizio dell anno 2003 fino al dicembre 2004, la partecipazione italiana e avvenuta nell ambito della forza marittima europea EUROMARFOR con Francia, Spagna e Portogallo. Attualmente l Italia partecipa con la fregata Zeffiro che e impegnata in operazioni di intercettazione marittima, di interdizione, di controllo delle linee di comunicazione e di scorta delle unita della coalizione e dei mercantili in transito.

24 Passando al Teatro iracheno, l Italia partecipa alla Operazione Antica Babilonia e ad altre importanti iniziative per la ricostruzione delle strutture essenziali del Paese e in particolare delle Forze di sicurezza irachene.

25 Questa diapositiva riporta le basi di dislocazione della task force italiana nei dintorni di Nassiriyah.

26 Il contingente e costituito con il contributo di tutte le forze armate. La componente Esercito e costituita da circa 1850 unita e comprende: - un comando di brigata con relativi supporti; - una unità di manovra a livello di reggimento; - un battaglione del genio, con incluse capacità di sminamento; - una unita di Combat Support con incluse capacita di difesa nucleare biologica e chimica; - un gruppo supporto di aderenza a livello di reggimento con capacità di trasporto, manutenzione, rifornimento, viveri; - un ospedale da campo con capacita di Role 2; - una unità per le attività di cooperazione civile militare.

27 La Marina Militare, che nella fase iniziale aveva contribuito con 2 unità cacciamine e una unità di supporto per lo sminamento del porto di Umm Qasr e con la nave anfibia San Giusto per il supporto operativo del contingente, al momento fornisce una compagnia del reggimento San Marco. La componente dell aeronautica comprende: - un comando reparto operativo autonomo (ROA) con capacità di gestione e supporto di operazioni aeroportuali; - una componente elicotteri autoprotetti con capacità di ricerca e soccorso operativo; - aerei per il trasporto in teatro; - assetti UAV tipo Predator recentemente ridislocati. Infine l arma dei carabinieri fornisce elementi di polizia militare ed una unità Multinational Specialised Unit (MSU).

28 Nell ambito del Summit di Istanbul la decisione di incrementare il ruolo dell Alleanza quale attore nel sistema globale di sicurezza, si è concretizzata con l avvio di una missione per la formazione e l addestramento delle forze di sicurezza irachene presso un centro appositamente costituito nei pressi di Bagdad la cui pianificazione è alle battute finali. Si tratta, oltre che di una attività di fondamentale importanza nel quadro degli sforzi della comunità internazionale per la ricostruzione dell Iraq, di una missione di particolare significato in quanto, ancorchè non particolarmente impegnativa sul piano operativo, testimonia l accordo degli alleati circa l espansione dell area di intervento dell Alleanza ed il suo crescente coinvolgimento nel mantenimento della sicurezza e della stabilità a livello globale. L Italia avrà un ruolo di rilievo nell ambito della missione NATO in quanto fornirà il Vice Comandante e i Mentor per la formazione del personale oltre ad un consistente nucleo di personale già destinato presso comandi e strutture organizzative dell Alleanza. Questo contributo delle Forze Armate italiane si aggiunge alla già rilevante presenza del Contingente a Nassiriah impegnato nell ambito dell Operazione Antica Babilonia che tra le proprie attività, già svolge un azione indirizzata all addetsramento delle forze di sicurezza locali in vista di una sempre maggiore normalizzazione del Paese. Aggiungo infine che l Italia ha assunto l onere della formazione di Ufficiali di grado elevato presso il Centro Alti Studi Difesa e di Allievi Ufficiali presso l Accademia Militare di Modena.

29 Al fine di assicurare il trasporto strategico con I Teatri Medio- Orientali - per il rischieramento del personale, il trasporto logistico e l evacuazione sanitaria in caso di emergenza sono stati costituiti due Reparti Operativi Autonomi dell Aeronautica: uno a Tallil Nassiria nel quadro dell Operazione Antica Babilonia e uno a Al Bateen Abu Dhabi nel quadro dell Operazione ISAF. Queste strutture organizzative, peraltro agili e di ridotte dimensioni in termini di personale, consentono di mantenere attivo un sistema aeroportuale presso le basi rese disponibili dalle Host Nation dell area in grado di assicurare gli scali per i collegamenti comprensivi dei punti di sostegno logistico per gli aeromobili.

30 Oltre alle missioni in Iraq e in Afghanistan, nell area Medio- Orientale l Italia partecipa anche: - alla MFO (Multinational Force and Observers) con 3 pattugliatori costieri e 76 persone della Marina Militare che ha il compito di controllare e verificare l attuazione degli accordi di pace tra Egitto e Israele, attivata negli anni 80; - e alla TIPH2 (Temporary International Presence in Hebron) in Palestina, con un nucleo di carabinieri in qualità di osservatori internazionali nell ambito degli accordi fra lo stato di Israele e l Autorità Nazionale Palestinese.

31 Infine, personale delle Forze Armate italiane e impegnato in molte aree di crisi in qualita di osservatore nell ambito di missioni sotto l egida dell ONU per il controllo e la verifica dello stato di attuazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. Si tratta di missioni che prevedono un contributo limitato in termini numerici ma altamente qualificato che testimonia, sul piano dell impegno internazionale, il ruolo dell Italia e la precisa volonta del nostro Paese di rafforzare il ruolo delle Nazioni Unite quale organismo globale di tutela della pace e della stabilita.

32 In sintesi, lo sforzo operativo attuale delle Forze Armate italiane nel mondo e dell ordine di circa uomini, ai quali vanno aggiunti gli assetti terrestri, le unità navali, i mezzi aerei e i materiali per assicurare l operatività dei contingenti. Si tratta di un notevole impegno che le Forze Armate italiane sono chiamate a sostenere continuativamente ormai da molti anni e che costituisce un segno tangibile del significativo ed efficace contributo della nazione alle iniziative della comunità internazionale per la pace e la stabilità. Nel 2005 questo sforzo, come abbiamo visto, è destinato ad aumentare in virtù dell assunzione, da parte delle Forze Armate italiane di rilevanti impegni sia in termini di strutture di Comando in particolare nell ambito di EUFOR, ISAF e KFOR - sia in termini di contributi ai vari Contingenti nei vari Teatri. A questo impegno si aggiungerà quello relativo al mantenimento in elevato grado di approntamento dei dispositivi di reazione rapida nell ambito della NRF NATO e del Battle Group europeo, valutabile nell ordine di 4000 uomini oltre agli assetti operativi e ai mezzi delle varie componenti.

33 Vi sono anche delle aree che vengono monitorate in quanto presentano elementi di particolare instabilità. Tra esse va ricordato il Sudan, dove, agli accordi di pace stabiliti tra il Governo e il Sudan People's Liberation movement/army (SPLM/A) dovrebbe far seguito, su mandato ONU, lo spiegamento di una forza militare multinazionale. Al riguardo, la Brigata Multinazionale SHIRBRIG, di cui alcuni elementi hanno già condotto una ricognizione lo scorso dicembre, dovrebbe schierarsi entro fine marzo per costituire il comando della forza multinazionale destinata a osservare l implementazione degli accordi di pace. Ricordo inoltre sempre in Sudan il Darfur, di cui spesso si occupano i media, per il quale l Unione Europea sta fornendo un iniziale sostegno all Unione Africana così come la Somalia, nei confronti della quale vi è una sensibilizzazione nell auspicio di contribuire, sempre attraverso l Unione Africana, a superare la situazione caotica in atto.

34 Al termine di questa carrellata, vorrei accennare brevemente ad una operazione recentemente condotta dalle Forze Armate italiane e conclusasi con esiti pienamente positivi. Si tratta della NEO effettuata in Costa d Avorio per l evacuazione dei cittadini italiani colà residenti, la cui sicurezza era stata messa a rischio dal degradarsi della situazione generale interna del Paese. Nell ambito delle operazioni oggetto di pianificazione, questa è una tipologia di intervento che mantiene una propria peculiarità in quanto: - prevede un impegno tempestivo ed efficace di limitati contingenti caratterizzati da elevatissimo livello operativo e specializzazione anche a grande distanza; - la condotta di tali interventi resta normalmente in ambito nazionale (COI) ancorché possa essere attivato un opportuno coordinamento con le forze di altre nazioni; - richiede un elevatissimo grado di interazione sia con l Unità di Crisi del MAE, sia con le autorità diplomatiche in aree di operazioni, sia con autorità di altre nazioni in quanto spesso l evacuazione viene estesa a cittadini di altri Paesi; Devo dire che nel caso della Costa d Avorio i risultati hanno confermato la validità della pianificazione predisposta e l efficacia dell interazione interdisciplinare con gli altri dicasteri e del coordinamento internazionale.

35 Come appare evidente da quanto fin qui illustrato, lo sforzo operativo delle Forze Armate è ben diverso da quello del passato, essenzialmente finalizzato alla difesa del territorio e conferma i grandi mutamenti intervenuti sullo scenario e la rapida deriva del concetto di sicurezza verso una dimensione multinazionale e globale. Resta comunque in atto sul territorio nazionale l attività di sorveglianza di obiettivi sensibili, nelle aree marittime viciniori la vigilanza sulle attività marittime ed economiche e il concorso alla anti immigrazione clandestina e la sorveglianza dello spazio aereo. Il recente ingresso nella NATO della Slovenia, che non dispone di forze aeree, ha comportato l estensione della air-policing dell AMI al suo spazio aereo.

36 Dall esame delle operazioni condotte in questi ultimi anni se ne ricava una conferma della validità delle scelte effettuate, fra cui: - il Comando e Controllo interforze delle operazioni; - l accentramento a livello interforze della funzione intelligence; - la costituzione dei Comandi di componente per rispondere alle esigenze NRF che ha costituito una eccellente opportunità per l accrescimento della operatività delle strutture nazionali; - il contributo alle Forze di reazione Rapida NATO e UE; - la forte accentuazione del carattere interforze e multinazionale dell addestramento e della formazione; - il passaggio al sistema professionale;

37 Gli impegni operativi costituiscono inoltre il miglior modo per validare gli obiettivi individuati per il breve/medio termine, alcuni dei quali sono sintetizzati in lastrina con indicazione dei risultati conseguiti più di recente. Mi riferisco in particolare: - all incremento delle capacità C4I net centriche, settore che ha visto la recente introduzione in servizio dei sistemi Predator e Pointer, attualmente schierati in Iraq e la costituzione del comando C4 Difesa; - la capacità di costituire n Joint Force Commander proiettabile, passo successivo alla già realizzata costituzione dei Comandi di componente, attualmente allo studio presso lo Stato Maggiore della Difesa; Particolare enfasi viene attribuita alle Forze Speciali, impiegate pressoché in tutti i Teatri e nelle operazioni tipo NEO, con la recente costituzione del COFS. Altrettanto dicasi per la mobilità strategica, fattore abilitante per le operazioni di proiezione, così come il miglioramento dell assetto expeditionary dei reparti, ivi compresa la capacità interforze di proiezione anfibia. Un significativo passo avanti nella valorizzazione della MSU è stato compiuto con la costituzione della EUROGENFOR. Infine sono in corso gli sforzi per incrementare significativamente le capacità CS, CSS, NRBC, CIMIC e genio, indispensabili soprattutto negli interventi di peace building e post conflict reconstruction.

38 Sempre Dall esame delle operazioni condotte in questi ultimi anni se ne ricava una conferma della validità delle scelte effettuate a suo tempo, come la Riforma dei Vertici delle Forze Armate, la costituzione del Comando Operativo Interforze (COI) e la professionalizzazione delle Forze Armate. Tuttavia, la rapida evoluzione dello scenario e le opportunità offerte dalle tecnologie emergenti rendono indispensabile procedere per realizzare una vera e propria trasformazione al fine di continuare a disporre di uno Strumento militare pronto ad affrontare le sfide e le minacce del futuro. Questo processo dovrà necessariamente essere condotto contestualmente alle operazioni in atto senza incidere negativamente sulle capacità operative in essere, ma contribuendo ad incrementarle mediante una progressiva integrazione delle capacità via via acquisite.

39 Allo scopo di indirizzare il processo di trasformazione dello Strumento Militare nazionale coerentemente con l evoluzione in atto nell ambito dell Alleanza Atlantica e con il processo di costruzione della dimensione di Politica di Sicurezza e Difesa Comune dell Unione Europea, è stato recentemente elaborato il Concetto Strategico che definisce il quadro di riferimento concettuale per la pianificazione, la predisposizione e l impiego delle Forze Armate, quale concreta attuazione tecnico-militare delle linee guida politicomilitari contenute nelle Direttive Ministeriali. Esso sviluppa coerentemente, in chiave nazionale, i cardini della vision messa a punto in ambito NATO. La NATO infatti costituisce sotto il profilo militare il principale riferimento dottrinale, procedurale e metodologico per garantire l ineludibile interoperabilità che è il presupposto per la partecipazione a qualunque coalizione multinazionale. L obiettivo generale del Concetto Strategico è dunque quello di aumentare il livello qualitativo dello Strumento Militare, utilizzando al meglio le risorse che saranno rese disponibili, al fine di assicurare la disponibilità al Sistema Paese di una efficace risorsa per la sicurezza nazionale e quale contributo dell Italia alle Organizzazioni internazionali per la pace e la stabilità.

40 Il Concetto Strategico si sviluppa coerentemente con la Strategic Vision, elaborata dai due Comandanti strategici della NATO, che descrive le caratteristiche fondamentali delle future operazioni dell Alleanza e ne individua le nuove capacità e i nuovi concetti operativi. Anche questo documento conferma la crescente complessità e l esigenza di spiccata multidisciplinarietà delle operazioni con focus sull effetto sinergico tra l azione militare e quelle di altra natura (diplomatica, economica, sociale ecc ). Ribadisce l accentuazione interforze e multinazionale dei futuri interventi che rafforza ulteriormente l esigenza di interoperabilità. Prefigura un ampia tipologia di missioni a varia intensità, che richiedono forze flessibili ed expeditionary addestrate a dottrine di impiego effect based cioè focalizzata sugli obiettivi da conseguire (EBO) attraverso l estesa applicazione di tecnologie telematiche fortemente integrate (NEC) e l enfasi su 4 fondamentali attributi Knowledge, Speed, Precision, Lethality. La struttura delle forze dovrà evolvere ulteriormente per garantire la capacità di condurre contemporaneamente un elevato numero di operazioni di limitate dimensioni. La Vision dei Comandanti NATO è un innovativo riferimento concettuale per l evoluzione dei futuri Strumenti Militari e conferma la assoluta valenza dell Alleanza, per dare concreta risposta alle tematiche relative alla dimensione militare della sicurezza.

41 Vorrei ora trarre alcune considerazioni conclusive sul tema trattato. Negli ultimi anni si è assistito a un incremento esponenziale dell attività operativa: in pratica nel giro di un decennio la proporzione tra attività addestrativa e impiego reale si è fortemente modificata a favore di quest ultimo. Ciò dimostra in primo luogo il ruolo attivo delle Forze Armate, nell ambito di una strategia globale di sicurezza, quale risorsa sempre più importante del sistema Paese. Ma proprio l impiego reale, ancorchè i risultati fin qui conseguiti possano essere considerati indubbiamente positivi, evidenzia come le sfide del futuro non possono essere affrontate se non si procede con determinazione sulla via della trasformazione intrapresa. In relazione al quadro generale di situazione, questo processo di trasformazione dovrà necessariamente essere condotto contestualmente alle operazioni in atto, senza incidere negativamente sulle capacità operative in essere, ma contribuendo ad incrementarle mediante una progressiva integrazione delle capacità via via acquisite. La tipologia della minaccia, la complessità delle operazioni, l elevata posta in gioco nella condotta delle missioni, la necessità di assicurare i massimi livelli di protezione e di sopravvivenza delle forze, impongono il perseguimento rigoroso di obiettivi capacitivi in termini di interoperabilità interforze e multinazionale, di efficienza e di livello qualitativo per quanto attiene l addestramento del personale, gli equipaggiamenti, i mezzi e i materiali.

42 A tal proposito sento il dovere di richiamare le espressioni dei più alti vertici istituzionali che, nell evidenziare la necessità di evitare sprechi e di risparmiare tutto quello che si può, hanno posto in evidenza l esigenza di seguire con attenzione l entità delle risorse assegnate alla Difesa, senza scendere al di sotto di alcuni standard internazionali, moltiplicando gli sforzi per realizzare iniziative di cooperazione in ambito europeo, ottimizzando ricerca, sviluppo e investimenti.

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