PROGRAMMA PER L'INSEGNAMENTO DELLA FISICA NEI LICEI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROGRAMMA PER L'INSEGNAMENTO DELLA FISICA NEI LICEI"

Transcript

1 PROGRAMMA PER L'INSEGNAMENTO DELLA FISICA NEI LICEI GRUPPO DI LAVORO DELLA COMMISSIONE DIDATTICA CONGIUNTA AIF MIUR SAIt SIF INDICE INTRODUZIONE 2 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DELLA FISICA NEI LICEI 4 Strumenti, Modelli e Procedure 4 Obiettivi per il 1 Biennio di tutti i Licei 5 1) FENOMENI MECCANICI 5 2) FENOMENI TERMICI 7 3) FENOMENI ELETTRICI E MAGNETICI 7 4) FENOMENI LUMINOSI 8 5) TERRA E UNIVERSO 8 6) STRUTTURA DELLA MATERIA 9 Integrazioni per il 1 Biennio dei Licei Scientifico e Tecnologico 10 3) FENOMENI ELETTRICI E MAGNETICI 10 Obiettivi per il 2 Biennio di tutti i Licei 11 1) FENOMENI MECCANICI 11 2) FENOMENI TERMICI 12 3) FENOMENI ELETTROMAGNETICI 12 4) FENOMENI LUMINOSI 13 5) TERRA E UNIVERSO 13 6) MATERIA, PARTICELLE E CAMPI 14 Integrazioni per il 2 Biennio dei Licei Scientifico e Tecnologico 15 1) FENOMENI MECCANICI 15 2) FENOMENI TERMICI 15 3) FENOMENI ELETTROMAGNETICI 15 4) FENOMENI LUMINOSI 16 Obiettivi per il 5 Anno dei Licei Scientifico e Tecnologico 17 Obiettivi per il 5 Anno del Liceo Classico 19 Obiettivi per il 5 Anno dei Licei Linguistico, Economico, Musicale/Coreutico, Artistico, delle Scienze Umane 20 COMMENTI SUGLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DELLA FISICA NEI LICEI 21 STRUMENTI, MODELLI E PROCEDURE 21 1) FENOMENI MECCANICI 21 2) FENOMENI TERMICI 23 3) FENOMENI ELETTRICI E MAGNETICI 24 4) FENOMENI LUMINOSI 24 5) TERRA E UNIVERSO 25 6) STRUTTURA DELLA MATERIA, PARTICELLE E CAMPI 25 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PER IL 5 ANNO 26 1

2 INTRODUZIONE La definizione degli Obiettivi Specifici di Apprendimento (OSA) per la fisica intende fornire un quadro di riferimento per lo sviluppo coerente di conoscenze e abilità che coniughino gli a- spetti cognitivi con quelli più specificamente culturali della disciplina: da un lato la disciplina come strumento di conoscenza scientifica della realtà, dall altro l analisi di come la fisica si colloca all'interno del pensiero scientifico e di come, interagendo e integrandosi con altre forme di pensiero (matematico, filosofico, tecnologico, ) contribuisce all'evoluzione storica delle idee. L obiettivo per la scuola secondaria è quello di procedere, attraverso un processo già iniziato nella scuola primaria e nella secondaria inferiore, al completamento della acquisizione di una consapevolezza diretta e fenomenologica degli aspetti fisici del mondo, a una loro gestione efficace in termini di enti astratti: grandezze fisiche astratte basate su relazioni invarianti fra variabili osservate; sistemi fisici astratti basati sulla loro efficacia come modelli intercontestuali; metodi di formalizzazione che offrono il supporto essenziale all intero processo di concettualizzazione fisica. L obiettivo prioritario è quello di costruire una scienza per il cittadino evidenziando che la conoscenza scientifica è un capire per modelli i quali permettono di descrivere, interpretare e indirizzare l esperienza quotidiana, di costruire e progressivamente approfondire un interpretazione strutturata dei fatti, e di progettare efficaci interventi mirati e strumenti tecnologici. La scelta di porre al centro del processo di costruzione della conoscenza fisica la realtà fenomenologica, che fornisce sia la base di partenza sia il punto di riferimento a cui correlare i costrutti teorici, ha guidato la strutturazione degli OSA per la fisica nei Licei in quattro aree fenomenologiche (Fenomeni Meccanici, Fenomeni Termici, Fenomeni Elettromagnetici, Fenomeni Luminosi) che individuano modi di guardare ai fenomeni, selezionare proprietà e relazionare variabili per saper descrivere e spiegare. A queste tabelle se ne aggiungono altre tre: la prima (Strumenti, Modelli e Procedure) che descrive conoscenze e abilità legate alle procedure e agli strumenti della indagine scientifica; la seconda (Terra e Universo) che descrive concetti e applicazioni della fisica nell astronomia e nell astrofisica; la terza (Struttura della Materia, Particelle e Campi) che presenta il percorso di conoscenza della materia dalle sue proprietà macroscopiche alla sua struttura microscopica. La scelta di presentare ordinate per fenomenologie le e, che costituiscono gli OSA per la fisica, non vuole indicare una via sequenziale nello svolgere l attività didattica; anzi, si ritiene che l esperienza didattica dei docenti e la sensibilità nel cogliere le varie opportunità, possono indicare più strade ugualmente efficaci per la progettazione di percorsi didattici. La definizione degli OSA qui riportati si fonda su due presupposti: A) La formazione in fisica è parte integrante dell educazione scientifica del cittadino che deve avere inizio nella scuola primaria, procedere nella scuola secondaria inferiore e vedere nei licei il suo completamento concettuale e formale. B) e abilità debbono includere scoperte e problemi della fisica contemporanea affinché la formazione scolastica possa rendere i cittadini attori consapevoli delle scelte scientifiche e tecnologiche richieste alla società di oggi. Per le ragioni suddette, gli OSA per la scuola secondaria di secondo grado rappresentano una continuità rispetto a quelli previsti per la scuola secondaria di primo grado e la scuola primaria. 2

3 Essi devono essere intesi, perciò, come continuazione, diversificazione e progressione nella formalizzazione matematica e nell attenzione per le strutture specificamente disciplinari della fisica. 3

4 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DELLA FISICA NEI LICEI STRUMENTI, MODELLI E PROCEDURE I contenuti di questa tabella indicano abilità di processo che devono accompagnare gli studenti lungo tutto il percorso in fisica. In quanto tali non debbono essere concentrati in un unico periodo ma distribuiti lungo tutto l arco del 1 e 2 biennio. Esplorare, misurare, comunicare, interpretare - Il metodo sperimentale: osservare, formulare ipotesi, sperimentare, interpretare, formulare leggi. - La definizione operativa delle grandezze fisiche: grandezze scalari e vettoriali; grandezze intensive ed estensive. - Unità di misura e dimensionalità delle grandezze fisiche. Il sistema internazionale di misura (SI). - Leggi fenomenologiche e leggi teoriche. - Formulazione di modelli descrittivi ed interpretativi. - Procedure di utilizzazione di fogli elettronici e altri strumenti informatici per la modellizzazione di fenomeni fisici. - Potere predittivo e limiti di validità di un modello. Esplorare, misurare, comunicare, interpretare - Descrivere un fenomeno fisico individuandone le variabili rilevanti. - Predire relazioni tra variabili. - Valutare le caratteristiche degli strumenti di misura: portata, sensibilità, eventuale frequenza di campionamento. - Individuare le caratteristiche di trasduzione di alcuni strumenti. - Individuare la differenza tra metodi di misurazione diretti e indiretti. - Applicare semplici algoritmi per determinare l'incertezza di misure indirette. - Valutare, in situazioni sperimentali diverse, l'attendibilità dei valori misurati: intervallo d'incertezza, precisione. - Leggere e costruire, manualmente e con l ausilio di strumenti informatici, grafici cartesiani, istogrammi e tabelle a più entrate. - Tracciare, manualmente e con l ausilio di strumenti informatici, linee di tendenza di dati sperimentali linearizzati, determinando i valori di coefficienti e intercette e interpretandone i significati fisici. - Usare modelli matematici per descrivere le relazioni tra le variabili coinvolte in un dato fenomeno. - Utilizzare i rapporti incrementali e l integrazione numerica per elaborare semplici modelli di fenomeni. 4

5 OBIETTIVI PER IL 1 BIENNIO DI TUTTI I LICEI 1) FENOMENI MECCANICI Interazione e forza - Forze come descrittori delle interazioni fra corpi (meccaniche, elettriche, magnetiche). - Terzo principio della dinamica. - Massa e peso. - Attrito e resistenza del mezzo. - Momento di una forza e di una coppia di forze. - Equilibrio tra forze in situazioni statiche. - Primo e secondo principio della dinamica. - Impulso della forza e variazione della quantità di moto. - Sistemi isolati: conservazione della quantità di moto. - Evoluzione dei concetti di massa, di forza e di interazione. Spazio, tempo, moto - Sistemi di riferimento spazio-temporali e descrizione dei moti. - Spostamento, velocità e accelerazione come vettori. - Moto relativo e composizione delle velocità. - Moti periodici e oscillatori. - Galilei e la nascita del metodo sperimentale. Interazione e forza - Progettare ed eseguire esperimenti per misurare le intensità delle forze agenti su corpi ed esprimere i risultati nelle corrette unità di misura. - Sommare e scomporre forze. - Individuare in modo grafico e sperimentale il baricentro di corpi di forma semplice. - Misurare la forza d attrito tra solidi in situazioni statiche e dinamiche. - Individuare e descrivere le interazioni tra corpi vincolati e vincoli. - Descrivere l effetto prodotto dall applicazione di coppie di forze ed effettuare misurazioni per determinare il momento risultante in situazioni di equilibrio. - Realizzare, misurare e discutere situazioni di moto in cui la risultante delle forze è nulla o diversa da zero. - Rilevare moti di caduta di corpi diversi e fare ipotesi sulle cause di eventuali differenze riscontrate. - Eseguire esperimenti sulla conservazione della quantità di moto in sistemi isolati. - Spiegare, con riferimento a esempi concreti, la connessione tra conservazione della quantità di moto e terzo principio della dinamica. Spazio, tempo, moto - Misurare distanze e intervalli di tempo con metodi diversi; esprimere le misure in unità di misura diverse. - Rappresentare e descrivere le traiettorie di uno stesso moto visto da riferimenti spaziali diversi. - Distinguere tra velocità medie e istantanee. - Rappresentare moti vari osservati nella vita quotidiana in grafici (s, t) e (v, t) e utilizzarli per risolvere problemi. - Ricavare l equivalenza tra rappresentazioni grafiche e algebriche di moti uniformi e vari. - Applicare le proprietà vettoriali di spostamento, velocità e accelerazione per analizzare moti in due e in tre dimensioni. - Descrivere situazioni di moto relativo e comporre velocità in una e in due dimensioni. 5

6 Onde meccaniche - Propagazione di perturbazioni nella materia: vari tipi di onde. - Frequenza, intensità e sovrapposizione di onde armoniche. - Principio di sovrapposizione e interferenza. - Riflessione e rifrazione. - Intensità del suono e sua misura. Timbro e altezza del suono. - L evoluzione storica della comprensione dei fenomeni sonori. Energia e lavoro - Lavoro e trasferimento di energia. - Energia potenziale in configurazioni diverse. - Energia dei corpi in movimento. - Conservazione e dissipazione dell energia meccanica. - Bilanci energetici. Rendimento dei trasferimenti di energia. - Potenza. - Evoluzione storica del concetto di energia: il moto perpetuo e il principio di conservazione dell energia. - Ricavare vettorialmente direzione e verso dell accelerazione per moti qualsiasi su traiettoria curva e applicare i risultati al caso del moto circolare uniforme. - Misurare la frequenza di fenomeni periodici con riferimento alla misurazione del tempo. - Misurare posizioni, velocità e accelerazioni di un corpo e porle in relazione con le forze agenti. Onde meccaniche - Produrre onde impulsive in una e due dimensioni, descriverne qualitativamente i caratteri, misurarne le velocità di propagazione. - Produrre, osservare e descrivere fenomeni di riflessione e di rifrazione di onde. - Descrivere le proprietà delle onde armoniche in relazione alla sorgente e al mezzo: frequenza, ampiezza, velocità di propagazione, lunghezza d onda, fase. - Misurare l'intensità del suono in funzione della distanza dalla sorgente ed esprimerla usando la scala dei decibel. - Riconoscere forme d onda risultanti dalla sovrapposizione di onde armoniche di uguale o diversa frequenza. - Caratterizzare un segnale attraverso il suo spettro di frequenze. Energia e lavoro - Individuare e descrivere, con esempi tratti dalla vita quotidiana, situazioni in cui l energia meccanica si presenta come cinetica e come potenziale (elastica o gravitazionale) e diversi modi di trasferire, trasformare e immagazzinare e- nergia. - Calcolare, anche con l aiuto di grafici (F, x), il lavoro di una forza, esprimerlo nelle corrette unità di misura e metterlo in relazione con i trasferimenti di energia avvenuti. - Leggere, costruire e interpretare schemi grafici che rappresentano flussi di energia tra sistemi interagenti. - Servirsi della conservazione dell energia meccanica per analizzare situazioni anche complesse in sistemi con attriti trascurabili, tra cui il moto di corpi che si muovono nello spazio interplanetario. - Applicare il principio di conservazione dell energia alla soluzione di semplici problemi anche in presenza di forze dissipative. - Descrivere il funzionamento di macchine sem- 6

7 plici. - Misurare in casi semplici la potenza utile di macchine e del corpo umano ed esprimere il risultato nelle corrette unità di misura. 2) FENOMENI TERMICI Processi ed equilibri - Equilibrio termico e temperatura. - Differenze di temperatura e flusso di energia termica: il calore. - Capacità termica e calore specifico. - Conducibilità termica, isolanti e conduttori. - Stati della materia e cambiamenti di stato. - Scala assoluta di temperatura ed equazione di stato dei gas. - Esperimento di Joule e primo principio della termodinamica. - Teoria del calorico e primi sviluppi della teoria termodinamica. Processi ed equilibri - Descrivere fenomeni in cui avviene un trasferimento di energia in presenza di una differenza di temperatura. - Misurare quantità di calore ed esprimere i risultati nelle corrette unità di misura. - Rilevare temperature in diversi fenomeni (di riscaldamento, raffreddamento, cambiamento di stato) e analizzarne l andamento in funzione del tempo. - Realizzare esperimenti per confrontare la conducibilità termica di diversi materiali. - Misurare variazioni di pressione, volume e temperatura nei gas e cercare le relazioni tra i dati. - Misurare il calore specifico di diversi materiali. - Misurare il rapporto joule/caloria. - Descrivere i flussi di energia occorrenti per mantenere mediamente costante la temperatura del pianeta Terra. 3) FENOMENI ELETTRICI E MAGNETICI Forze elettriche e magnetiche - Forze tra cariche elettriche. Legge di Coulomb. - Capacità elettrica. - Differenza di potenziale elettrico. - Intensità di corrente. - Isolanti e conduttori: solidi, liquidi e gassosi. - Resistenza elettrica. Legge di Ohm. - Potenza elettrica. Potenza dissipata. Effetto Joule. - Forze magnetiche (fra magneti, fra corrente e- lettrica e magnete, fra correnti elettriche). Forze elettriche e magnetiche - Eseguire esperimenti in cui si evidenziano forze di attrazione e repulsione tra cariche elettriche. - Risolvere problemi sulle forze reciproche agenti su due o più cariche elettriche puntiformi. - Eseguire e interpretare esperimenti in cui si e- videnziano fenomeni di induzione e di polarizzazione elettrostatica. - Realizzare semplici circuiti elettrici con alimentatori, carichi ohmici, interruttori, deviatori, collegamenti in serie e parallelo. - Misurare intensità di corrente, differenze di potenziale e resistenze elettriche, utilizzando le corrette unità di misura e riconoscendo relazioni di conservazione e di proporzionalità. 7

8 - Le origini della teoria dell elettricità e del magnetismo. - Riconoscere sperimentalmente materiali isolanti e conduttori dell elettricità. - Misurare variazioni di resistenza elettrica con la temperatura. - Spiegare il funzionamento del condensatore. - Misurare i tempi di scarica di un condensatore in un circuito RC ed elaborare un semplice modello descrittivo dei dati. - Eseguire esperimenti in cui si evidenziano forze di attrazione e repulsione magnetica. - Realizzare una elettrocalamita. - Spiegare l andamento del campo geomagnetico. 4) FENOMENI LUMINOSI Luce - Sorgenti luminose e propagazione della luce. - Ottica geometrica e formazione di immagini. - Principio di Fermat del tempo minimo di propagazione. - Dispersione della luce e spettro della luce visibile, infrarossa e ultravioletta. - Illuminazione di un corpo: intensità luminosa riflessa, diffusa, trasmessa e assorbita. I colori dei corpi. - Meccanismo della visione. - Modelli interpretativi della fenomenologia di propagazione della luce. Luce - Realizzare esperienze di riflessione, rifrazione e diffusione e descriverle utilizzando il modello dell ottica geometrica. - Spiegare la trasmissione di luce mediante fibre ottiche. - Misurare distanze focali e rapporti d ingrandimento lineari e angolari. - Utilizzare microscopi, cannocchiali e telescopi e descriverne il funzionamento. - Misurare intensità luminose incidenti, riflesse e trasmesse da corpi trasparenti in funzione del loro spessore e della distanza dalla sorgente, utilizzando le relative unità di misura. - Evidenziare sperimentalmente alcune proprietà dell occhio umano. - Misurare il riscaldamento prodotto dalla radiazione (visibile e infrarossa) emessa da una lampadina. 5) TERRA E UNIVERSO La Terra e il sistema solare - Metodi di misurazione di grandi distanze. Unità di misura astronomiche. - I moti della Terra: rotazione, precessione, rivoluzione. - Modelli geocentrico ed eliocentrico del sistema solare. - Sistemi di riferimento astronomici. La Terra e il sistema solare - Spiegare le differenze tra misure del tempo naturali e convenzionali e le necessità che le hanno determinate. - Descrivere misure eseguibili con metodi di triangolazione, parallasse e con metodi radar, dandone esempi e argomentandone i campi di applicabilità. 8

9 - La misurazione del tempo e la suddivisione del giorno e dell anno nelle antiche società e oggi. - Il passaggio dal sistema geocentrico (geostatico) al sistema eliocentrico. - Osservare in modo sistematico i moti apparenti del Sole, della Luna, dei pianeti, delle stelle, u- tilizzando le coordinate geografiche e astronomiche. - Riconoscere e descrivere il moto degli astri; spiegare i moti apparenti in termini di sistemi di riferimento geocentrico ed eliocentrico. - Descrivere strumenti ottici che consentono di studiare il cielo da Terra (telescopi rifrattori e riflettori) e il loro ruolo nel miglioramento della visione dell Universo fisico e nel progresso delle conoscenze scientifiche. 6) STRUTTURA DELLA MATERIA Dalle proprietà dei materiali alla struttura microscopica della materia - Proprietà dei materiali in termini di fenomenologie e grandezze fisiche macroscopiche indicative della loro struttura microscopica. - Modello atomico-molecolare della materia dal punto di vista fisico-chimico per solidi, liquidi e gas. - Cariche elettriche nella materia. - L elettrone e le sue proprietà. - Modello di Rutherford: elettroni e nuclei atomici. - L evoluzione della teoria atomico-molecolare: dalla chimica alla fisica atomica. Dalle proprietà dei materiali alla struttura microscopica della materia - Individuare grandezze fisiche (densità, elasticità, plasticità, viscosità, calore specifico, conducibilità termica o elettrica) indicative della struttura microscopica della materia. - Misurare, con opportuni metodi, la densità di corpi solidi, liquidi e gassosi al fine di osservarne la variazione nei passaggi di stato. - Descrivere e argomentare gli indizi che supportano l ipotesi atomico-molecolare della materia e le idee sulla struttura degli atomi. - Individuare fenomeni elettrici o magnetici come spie della esistenza di cariche negli atomi. - Descrivere gli esperimenti di Thomson e Millikan in relazione alla scoperta dell elettrone e alla misura della carica elementare. - Discutere i modelli atomici di Thomson e Rutherford alla luce dell esperimento di Geiger e Marsden. - Riconoscere l ordine di grandezza delle dimensioni delle molecole, degli atomi e dei nuclei. 9

10 INTEGRAZIONI PER IL 1 BIENNIO DEI LICEI SCIENTIFICO E TECNOLOGICO 3) FENOMENI ELETTRICI E MAGNETICI Forze elettriche e magnetiche - Nodi e maglie nei circuiti elettrici. Forze elettriche e magnetiche - Riconoscere in circuiti semplici la conservazione della corrente (prima legge di Kirchhoff). - Risolvere semplici problemi relativi al bilancio energetico del circuito elettrico (seconda legge di Kirchhoff). - Lampade e rendimenti luminosi. 10

11 OBIETTIVI PER IL 2 BIENNIO DI TUTTI I LICEI 1) FENOMENI MECCANICI Forza, moto e relatività - Tipi di forze ed equazioni del moto. - Campo gravitazionale come esempio di campo conservativo. - Sistemi di riferimento inerziali e relatività galileiana. - Sistemi di riferimento non inerziali e forze apparenti. - Limiti di applicabilità della relatività galileiana. - Velocità della luce nel vuoto. - Dilatazione del tempo, contrazione delle lunghezze, simultaneità. - Quantità di moto ed energia relativistiche. La relazione fra massa ed energia e le sue implicazioni. - L origine della teoria della relatività ristretta. Oscillatori accoppiati e sistemi continui - Oscillazioni forzate e risonanza. - Aspetti dinamici ed energetici di sistemi di due o più oscillatori accoppiati. - Aspetti dinamici ed energetici della propagazione di onde in sistemi continui. - Comportamenti discreti dei sistemi continui: gli stati stazionari. - L importanza storica delle oscillazioni nella fisica. Forza, moto e relatività - Esplorare al calcolatore soluzioni di semplici equazioni del moto ottenute con il metodo delle differenze finite. - Applicare le proprietà conservative del campo gravitazionale alla risoluzione di problemi. - Descrivere la differenza tra sistemi inerziali e non inerziali dando esempi degli uni e degli altri. - Distinguere con criteri appropriati le forze apparenti da quelle attribuibili a interazioni. - Spiegare perché i corpi in caduta libera sono in condizione di assenza di peso e perché i satelliti artificiali intorno alla Terra e i pianeti intorno al Sole sono in caduta libera. - Spiegare perché le conclusioni della relatività ristretta su simultaneità, dilatazione dei tempi e contrazione delle lunghezze sono conseguenza dell invarianza della velocità della luce nel vuoto. - Discutere l effetto Doppler luminoso e confrontarlo con l effetto Doppler acustico. - Descrivere effetti relativistici e calcolarne l ordine di grandezza, valutando le condizioni di applicabilità della meccanica newtoniana. - Illustrare l equivalenza massa-energia descrivendo e analizzando fatti e fenomeni appropriati. Oscillatori accoppiati e sistemi continui - Determinare sperimentalmente o attraverso un modello, la frequenza propria di un sistema o- scillante. - Spiegare la relazione tra l ampiezza di oscillazioni forzate e la frequenza della sollecitazione applicata. - Esplorare le proprietà cinematiche, dinamiche ed energetiche di semplici sistemi di due oscillatori accoppiati. - Esplorare, con l aiuto di simulazioni al calcolatore, il comportamento di sistemi di più di due oscillatori accoppiati. - Analizzare la propagazione di onde impulsive in sistemi diversi sia sperimentalmente sia attraverso l uso di simulazioni al calcolatore. 11

12 - Descrivere le caratteristiche cinematiche e dinamiche delle onde stazionarie. - Analizzare onde stazionarie di frequenze diverse sia sperimentalmente sia attraverso l uso di simulazioni al calcolatore. - Descrivere la propagazione delle onde sismiche spiegando l effetto della struttura interna della Terra. 2) FENOMENI TERMICI Processi termodinamici - Stati e trasformazioni termodinamiche. - Descrizione microscopica dei gas. - Equipartizione dell energia. - Secondo principio della termodinamica ed entropia. - Cicli termodinamici e rendimento di una macchina termica. - Sviluppo storico delle idee che hanno portato alla formulazione delle leggi della termodinamica. - Invenzione della macchina a vapore. - La gara verso le basse temperature. Processi termodinamici - Descrivere processi e trasformazioni termodinamiche. - Illustrare il significato microscopico della pressione e della temperatura. - Descrivere e interpretare processi termodinamici mettendo in evidenza la conservazione dell energia e la sua degradazione. - Descrivere una macchina frigorifera e confrontarne il funzionamento con quello di altre macchine termiche. - Descrivere cicli termodinamici naturali: scambi di energia sulla Terra e della Terra con l ambiente extraterrestre, fonti di energia, effetto serra. 3) FENOMENI ELETTROMAGNETICI Campi e onde elettromagnetiche - Campo elettrico: definizione e proprietà. - Campo magnetico: definizione e proprietà. - Campi variabili nello spazio e nel tempo. - Induzione e autoinduzione. Legge di Faraday- Neumann. - Onde elettromagnetiche. - Raggi X e raggi gamma. - Lo sviluppo della teoria classica dell elettromagnetismo. - L ipotesi dell etere. Campi e onde elettromagnetiche - Rappresentare graficamente i vettori di campo elettrico generati da una o più sorgenti puntiformi. - Evidenziare sperimentalmente le tracce delle superfici equipotenziali associate al campo elettrico e verificare le loro relazioni direzionali con le linee del campo. - Descrivere somiglianze e differenze tra campi elettrostatici e campi gravitazionali. - Confrontare le caratteristiche di campi elettrici e magnetici. - Evidenziare sperimentalmente e rappresentare graficamente i vettori di campo magnetico generati da correnti elettriche di semplice geometria. 12

13 - Effettuare esperimenti che mettono in evidenza fenomeni di induzione elettromagnetica. - Descrivere i modi di trasformazione di energia elettrica in meccanica e viceversa e il funzionamento di dispositivi elettromagnetici. - Individuare le proprietà di sorgenti e di rivelatori di onde elettromagnetiche. - Classificare le radiazioni elettromagnetiche e descriverne le interazioni con la materia (anche vivente) in base alle diverse lunghezze d onda. 4) FENOMENI LUMINOSI Onde luminose e spettri - Fenomeni di diffrazione e interferenza. - Fenomeni di polarizzazione lineare. - Emissione e assorbimento della luce dal punto di vista microscopico. - Spettri continui e a righe. - Effetto fotoelettrico e ipotesi del quanto di luce. - Evoluzione storica delle idee sulla natura della luce. - La misura della velocità della luce. Onde luminose e spettri - Osservare e spiegare la diffrazione della luce attraverso fenditure semplici e multiple. - Osservare e spiegare fenomeni d interferenza della luce prodotte da intercapedini e pellicole sottili. - Spiegare perché la diffrazione e l interferenza della luce dimostrano la sua natura ondulatoria. - Misurare la frequenza di una luce monocromatica da fenomeni di diffrazione o di interferenza. - Operare con lamine polarizzatrici e analizzatrici per evidenziare il comportamento della luce polarizzata. - Riconoscere nella polarizzazione un indizio a favore della luce come onda trasversale. - Interpretare i colori della luce visibile in termini di frequenze e di lunghezze d onda. - Individuare differenze e somiglianze negli spettri di emissione di diverse sorgenti. 5) TERRA E UNIVERSO La gravitazione universale e la dinamica del sistema solare - Il moto dei pianeti e la gravitazione universale. - Aspetto predittivo ed esplicativo della meccanica newtoniana in relazione a fenomeni gravitazionali complessi. - Spettroscopia nello studio delle caratteristiche fisiche delle stelle. La gravitazione universale e la dinamica del sistema solare - Applicare la legge di gravitazione universale e i principi di conservazione dell energia al moto dei pianeti. - Confrontare gli spettri di elementi chimici con alcuni spettri stellari ed evidenziare le caratteristiche comuni. 13

14 - La scoperta di Nettuno. - Dall astronomia all astrofisica. 6) MATERIA, PARTICELLE E CAMPI Struttura microscopica della materia: atomi, nuclei e particelle - La natura duale dell onda elettromagnetica. - Le proprietà del fotone e le basi della meccanica quantistica. - Spettri atomici e atomo di Bohr. - De Broglie e le proprietà ondulatorie della materia. La diffrazione degli elettroni. - Isotopi, radioattività e struttura del nucleo: protoni e neutroni. - Equivalenza massa-energia e energia di legame dei nucleoni nei nuclei. L interazione nucleare forte. - I diversi tipi di decadimento radioattivo. L interazione nucleare debole. - Le quattro interazioni fondamentali: le interazioni elettromagnetica, forte e debole, in aggiunta all interazione gravitazionale. - Il periodo di transizione dalla fisica classica alla fisica quantistica: nuove scoperte, limiti teorici e idee fondamentali alla base della formulazione della meccanica quantistica. Struttura microscopica della materia: atomi, nuclei e particelle - Descrivere e interpretare alcuni esperimenti basilari: gli esperimenti sull effetto fotoelettrico, l esperimento di Frank e Hertz, l esperimento di Compton. - Riconoscere spettri atomici e interpretarlinell ambito del modello atomico di Bohr. - Valutare la lunghezza d onda di un elettrone di data velocità e la rilevanza degli effetti di interferenza in situazioni significative. - Analizzare figure di diffrazione di fotoni ed e- lettroni e riconoscere il funzionamento del microscopio elettronico. - Calcolare il bilancio di energia, massa e carica in reazioni nucleari. - Usare contatori Geiger portatili per rilevare e misurare radiazioni di fondo e radioattività ambientale. - Costruire modelli di decadimenti radioattivi e illustrare il concetto di vita media. - Descrivere e interpretare il grafico Z/A relativamente alla massa dei nuclei. - Individuare fenomeni significativi in cui intervengono i diversi tipi di interazione fondamentale e classificarne il rispettivo raggio di azione. - Riconoscere la generalizzazione del concetto di campo valido per qualsiasi tipo di interazione fondamentale. 14

15 INTEGRAZIONI PER IL 2 BIENNIO DEI LICEI SCIENTIFICO E TECNOLOGICO 1) FENOMENI MECCANICI Forza, moto e relatività - Moto rotatorio, momento angolare e sua conservazione. - Energia nel moto rotatorio. Forza, moto e relatività - Descrivere e modellizzare fenomeni quotidiani riguardanti la conservazione del momento della quantità di moto e dell energia meccanica di rotazione. 2) FENOMENI TERMICI Processi termodinamici - Teoria cinetica dei gas. - Equipartizione dell energia. - Definizione dell entropia in termini statistici. Processi termodinamici - Confrontare e spiegare diagrammi di Maxwell della distribuzione delle velocità molecolari in funzione della temperatura. - Correlare grandezze macroscopiche e microscopiche. - Mettere in relazione la probabilità di uno stato termodinamico con la molteplicità dei suoi microstati. - Correlare lo stato di equilibrio con lo stato di massima probabilità. 3) FENOMENI ELETTROMAGNETICI Campi e onde elettromagnetiche - Contributo elementare al campo elettrico o magnetico da parte di cariche elettriche. - Flusso del campo elettrico e teorema di Gauss. - Flusso del campo magnetico. - Moto di particelle cariche in campi elettrici e magnetici. - Corrente alternata. - Derivazione qualitativa delle equazioni di Maxwell e delle equazioni di propagazione delle onde elettromagnetiche. - Connessione tra elettromagnetismo, velocità della luce e relatività. Campi e onde elettromagnetiche - Applicare il concetto di flusso dei campi elettrici e magnetici per la soluzione di semplici problemi. - Descrivere il moto di cariche elettriche in presenza di campi elettrici e magnetici e la sua applicazione in alcuni dispositivi. - Analizzare il comportamento di semplici circuiti oscillanti. - Risolvere problemi su semplici circuiti elettrici in corrente alternata. - Risolvere problemi numerici riguardanti produzione, trasporto, e trasformazione di energia mediante corrente elettrica alternata. 15

16 4) FENOMENI LUMINOSI Onde luminose e spettri - Emissione e assorbimento della luce dal punto di vista microscopico. - Spettro dell atomo di idrogeno e quantizzazione dell energia nella materia. Onde luminose e spettri - Risolvere semplici problemi sulla quantizzazione dell energia in un fascio di luce monocromatica. - Risolvere semplici problemi sull interazione quantizzata fra luce e materia. 16

17 OBIETTIVI PER IL 5 ANNO DEI LICEI SCIENTIFICO E TECNOLOGICO Le basi della conoscenza in fisica - Il problema della misura nella fisica classica: determinismo, descrizione statistica, complessità e caos. - La misura in meccanica quantistica: principio di indeterminazione, probabilità quantistica e causalità. - Influenza dello sviluppo scientifico e tecnico sulla cultura filosofica e sull evoluzione della società, e viceversa. Applicazioni attuali della fisica - Strumentazione elettronica di uso corrente (radio, televisione, telefonia mobile, GPS). - Dispositivi laser e dispositivi a stato solido. - Produzione, trasmissione e ricezione di segnali in fibra ottica. Le basi della conoscenza in fisica - Descrivere fenomeni classici interpretabili in termini puramente deterministici, oppure mediante calcoli statistici, oppure soggetti alle leggi del caos e della complessità. - Descrivere fenomeni quantistici che evdenziano il ruolo del principio di indeterminazione in meccanica quantistica. Applicazioni attuali della fisica - Applicare le leggi dell elettromagnetismo e della fisica quantistica alla descrizione dei principi di funzionamento di dispositivi basati sulla trasmissione di radiazione elettromagnetica. - Descrivere le basi di funzionamento di alcune tecniche e apparecchiature sviluppate nell ambito della ricerca in fisica e applicate a diversi settori come medicina (diagnostica, terapia), beni culturali (datazione, restauro) o ambiente (inquinamento, traffico). LE TEMATICHE DELLA FISICA MODERNA Struttura microscopica della materia - Semiconduttori e superconduttori. - Fissione e fusione nucleare. - Acceleratori di particelle. - Rivelatori di particelle. - La struttura dei nucleoni e i costituenti elementari della materia: quark ed elettroni. - Simmetria materia-antimateria. - Il Modello Standard e lo sviluppo della fisica subnucleare. Relatività LE TEMATICHE DELLA FISICA MODERNA Struttura microscopica della materia - Descrivere i meccanismi fondamentali alla base dei semiconduttori e superconduttori. - Descrivere i meccanismi fondamentali alla base della fusione e fissione nucleare e calcolare l ordine di grandezza dell energia sviluppata in reazioni nucleari. - Descrivere il principio di funzionamento di un acceleratore di particelle. - Individuare diversi tipi di rivelatori per diversi tipi di particelle, evidenziandone i principi di funzionamento. - Spiegare il ruolo dei raggi cosmici e degli acceleratori per lo studio, tramite fenomeni di collisione ad energie via via crescenti, della struttura nucleare e subnucleare della materia e della produzione di nuove particelle (o antiparticelle). - Riconoscere la differenza tra particelle elementari e non elementari, tra particelle di materia e particelle mediatrici delle interazioni fondamentali. 17

18 - Trasformazioni di Galilei e di Lorentz. - Struttura dello spazio-tempo. - Principi di equivalenza e di relatività generale. - L interazione luce-campo gravitazionale. Origine ed evoluzione cosmiche - Misura delle velocità e delle masse dei corpi celesti. - Origine ed evoluzione delle stelle. - Produzione termonucleare dell energia all interno delle stelle. Origine stellare degli e- lementi chimici. - Il Big Bang e l Universo in espansione. Relatività - Analizzare alcuni fenomeni di relatività generale, come ad esempio la deflessione della luce nel campo gravitazionale, descrivendone le conseguenze per la ricerca astronomica e per la misurazione del tempo (rallentamento degli o- rologi). Origine ed evoluzione cosmiche - Descrivere i fatti sperimentali su cui si basano i modelli sull origine ed espansione dell Universo e individuare le ragioni che portano alla stima della scala dei tempi di espansione. - Utilizzare il diagramma di Hertzsprung-Russell per descrivere l evoluzione stellare. 18

19 OBIETTIVI PER IL 5 ANNO DEL LICEO CLASSICO Le basi della conoscenza in fisica - Il problema della misura nella fisica classica: determinismo, descrizione statistica, complessità e caos. - La misura in meccanica quantistica: principio di indeterminazione, probabilità quantistica e causalità. - Influenza dello sviluppo scientifico e tecnico sulla cultura filosofica e sull evoluzione della società, e viceversa. Applicazioni attuali della fisica - Strumentazione elettronica di uso corrente (radio, televisione, telefonia mobile, GPS). - Dispositivi laser e dispositivi a stato solido. Le basi della conoscenza in fisica - Descrivere fenomeni classici interpretabili in termini puramente deterministici, oppure mediante calcoli statistici, oppure soggetti alle leggi del caos e della complessità. - Descrivere fenomeni quantistici che evidenziano il ruolo del principio di indeterminazione. Applicazioni attuali della fisica - Descrivere le basi di funzionamento di alcune tecniche e apparecchiature sviluppate nell ambito della ricerca in fisica e applicate a diversi settori come medicina (diagnostica, terapia), beni culturali (datazione, restauro), ambiente (inquinamento, traffico). LE TEMATICHE DELLA FISICA MODERNA Struttura microscopica della materia - Semiconduttori e superconduttori. - Fissione e fusione nucleare. - La struttura dei nucleoni e i costituenti elementari della materia: quark ed elettroni. - Simmetria materia-antimateria. - Il Modello Standard e lo sviluppo della fisica subnucleare. Relatività - Struttura dello spazio-tempo. - Principi di equivalenza e di relatività generale. - L interazione luce-campo gravitazionale. Origine ed evoluzione cosmiche - Origine ed evoluzione delle stelle. - Produzione termonucleare dell energia all interno delle stelle. Origine stellare degli e- lementi chimici. - Il Big Bang e l Universo in espansione. LE TEMATICHE DELLA FISICA MODERNA Struttura microscopica della materia - Descrivere i meccanismi fondamentali alla base dei semiconduttori e superconduttori. - Descrivere i meccanismi fondamentali alla base della fusione e fissione nucleare. - Descrivere il principio di funzionamento di un acceleratore di particelle. - Riconoscere la differenza tra particelle elementari e non elementari, tra particelle di materia e particelle mediatrici delle interazioni fondamentali. Relatività - Analizzare alcuni fenomeni di relatività generale, come ad esempio la deflessione della luce nel campo gravitazionale, descrivendone le conseguenze per la ricerca astronomica e per la misurazione del tempo (rallentamento degli o- rologi). Origine ed evoluzione cosmiche - Descrivere i fatti sperimentali su cui si basano i modelli sull origine ed espansione dell Universo e individuare le ragioni che portano alla stima della scala dei tempi di espansione. - Utilizzare il diagramma di Hertzsprung-Russell per descrivere l evoluzione stellare. 19

20 OBIETTIVI PER IL 5 ANNO DEI LICEI LINGUISTICO, ECONOMICO, MUSICALE/COREUTICO, ARTISTICO, DELLE SCIENZE UMANE Le basi della conoscenza in fisica - Il problema della misura nella fisica classica: determinismo, descrizione statistica, complessità e caos. - La misura in meccanica quantistica: principio di indeterminazione, probabilità quantistica e causalità. - Influenza dello sviluppo scientifico e tecnico sulla cultura filosofica e sull evoluzione della società, e viceversa. Applicazioni attuali della fisica - Strumentazione elettronica di uso corrente (radio, televisione, telefonia mobile, GPS). - Dispositivi laser e dispositivi a stato solido. Le basi della conoscenza in fisica - Descrivere fenomeni classici interpretabili in termini puramente deterministici, oppure mediante calcoli statistici, oppure soggetti alle leggi del caos e della complessità. - Descrivere fenomeni quantistici che evidenziano il ruolo del principio di indeterminazione. Applicazioni attuali della fisica - Descrivere le basi di funzionamento di alcune tecniche e apparecchiature sviluppate nell ambito della ricerca in fisica e applicate a diversi settori come medicina (diagnostica, terapia), beni culturali (datazione, restauro), ambiente (inquinamento, traffico). 20

21 COMMENTI SUGLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DELLA FISICA NEI LICEI STRUMENTI, MODELLI E PROCEDURE I contenuti di questa tabella indicano i passi caratteristici e le abilità di processo che devono accompagnare gli studenti lungo tutto il percorso in fisica. In quanto tali non sono distinti tra primo e secondo biennio. Essi individuano i modi di guardare ai fenomeni, selezionare proprietà e relazionare variabili per saper descrivere la fenomenologia in modo qualitativo e quantitativo. Vengono quindi individuate le modalità con cui si costruisce la teoria, integrando in processi formali sintesi sempre più ampie di contesti fenomenologici, e viene quindi guidata l interpretazione dei fenomeni, selezionando e adattando modelli il cui potere predittivo mette a confronto teorie e classi fenomenologiche. Lo sviluppo di processi mentali a cui si mira nel primo biennio è prevalentemente rivolto all osservazione e alla descrizione, con scopo di: - individuare le variabili rilevanti, - misurarle per rivelarne variazioni significative e per metterle in relazione fra di loro, - rappresentare e interpretare tali relazioni in forma matematica, anche mediante l utilizzo di grafici, - analizzare le variazioni con tecniche di differenze finite. Nel secondo biennio si mira, oltre al rafforzamento dei processi già avviati nel primo biennio, all avvio di una modellizzazione più formale come base di costruzione della teoria fisica e per la gestione di situazioni variamente complesse. 1) FENOMENI MECCANICI L interazione fra sistemi materiali nei fenomeni meccanici presenta concetti-chiave che devono essere resi presenti a tutti i livelli e richiamati in tutti i contesti (a livello almeno qualitativo fin dalle prime osservazioni fenomenologiche). 1 BIENNIO Nello studio dei fenomeni meccanici vengono proposti nel primo biennio aspetti mirati a e- saminare le caratteristiche dell interazione tra corpi e a costruire i concetti di forza ed energia oltre a quelli che ne stanno alla base. Il campo dei fenomeni meccanici è diviso in parti che raggruppano e classificano situazioni fenomenologiche idonee alla costruzione di concetti e nuclei concettuali. Interazione e forza Siamo in una fase iniziale di gestione della fenomenologia, con la caratterizzazione degli attori dell interazione e delle regole del gioco secondo le quali avviene l interazione. Si caratterizzano e si descrivono: - l interazione in termini del fare-subire forza/pressione in situazione statica fra sistemi diversi (come azione-reazione ) - le regole del fare-subire forza, - i diversi tipi di forza, in particolare la forza-peso (necessaria per introdurre un primo modo 21

22 di stabilire l unità di misura della forza, concettualmente diversa dall unità di misura della massa), - il legame tra forza e moto, - le condizioni di equilibrio, - la conservazione della quantità di moto per interpretare il terzo principio della dinamica. Spazio, tempo e moto Nella fase iniziale di gestione della fenomenologia, l osservazione e la descrizione dei possibili modi di muoversi e delle grandezze corrispondenti (spazio, tempo, velocità e accelerazione) permette di individuare: - gli aspetti cinematici differenziali (velocità come distanza percorsa nell intervallo di tempo, accelerazione come cambiamento di velocità nell intervallo di tempo), - quelli integrali (distanza percorsa, velocità raggiunta alla fine dell accelerazione), - quelli vettoriali (direzione relativa a un certo riferimento). Onde meccaniche Il concetto di onda è un fecondo descrittore di fenomeni fisici che interessano una varietà di aree e contesti, scientifici e tecnologici. Nel primo biennio si affronta lo studio cinematico della propagazione ondosa che viene completato dall applicazione delle conoscenze acquisite al caso delle onde sonore, anche dal punto di vista dell analisi del senso dell udito. Energia e lavoro In questa fase si costruiscono altre variabili significative per interpretare le interazioni. In particolare si caratterizzano e si descrivono gli aspetti energetici, esplicitando anche le relazioni fra tale descrizione e quella in termini di forze. Si caratterizzano e si descrivono: - le regole dell immagazzinare-trasferire-trasformare energia in presenza di forze, - l introduzione della nozione ausiliaria di lavoro per correlare quantitativamente forza ed energia trasferita (aspetti integrali dell interazione), - l energia di configurazione (energia potenziale) in situazioni diverse, - l energia associata al movimento come chiave dei trasferimenti di energia da un sistema a un altro, - la lettura secondo energia dei trasferimenti: dissipativo, in presenza di attriti, reversibile attraverso movimento, - la definizione di sistema e la prima modellizzazione dell energia interna su base meccanica. 2 BIENNIO Forza, moto e relatività Nel secondo biennio si completa l apprendimento con aspetti a livello più alto di astrazione e complessità, e con l inquadramento nell ambito generale del sistema di riferimento, che porta ai concetti base della teoria della relatività. La relatività viene proposta a tutti i Licei nei suoi e- lementi fondamentali, sufficienti però per far capire la portata delle idee relativistiche riguardanti la revisione dei concetti di tempo e spazio e la relazione fra massa ed energia. Concetti base di relatività ristretta, quali il principio di relatività, la dilatazione del tempo, l equivalenza massa-energia e i concetti a essi propedeutici (sistemi di riferimento in moto relativo) vengono proposti per tutti i Licei, come base culturale necessaria per comprendere il linguaggio della relatività e le più rilevanti fenomenologie collegate. Inoltre, si approfondisce lo studio del moto modellizzando, matematicamente e graficamente, le leggi del moto in situazioni particolarmente rilevanti (caduta dei gravi e moto armonico). 22

23 E di fondamentale importanza in questa fase la utilizzazione delle tecnologie informatiche per lo sviluppo di abilità mirate alla comprensione dei concetti. Oscillatori accoppiati e sistemi continui Attraverso l esame dei processi di trasferimento/scambio di energia tra sistemi elementari discreti interagenti tra loro e via via più numerosi, si approfondiscono le proprietà dei sistemi materiali con particolare attenzione ai parametri che determinano il loro modo di oscillare. Lo studio delle condizioni necessarie perché in tali sistemi si stabiliscano onde stazionarie introduce i concetti base su cui costruire i modelli attuali della struttura microscopica della materia, fornisce la chiave per comprendere il funzionamento dei dispositivi produttori di suono ed evidenzia il fatto che sistemi continui possono dimostrare comportamenti discreti. Si evidenzia inoltre come, dopo una prima fase di esplorazione su oggetti concreti, si può facilitare la costruzione dei concetti usando adeguate simulazioni al calcolatore, per poi tornare all esperimento per controllare l efficacia dei modelli analizzati. 1 BIENNIO 2) FENOMENI TERMICI Nel primo biennio la fenomenologia dell interazione tra sistemi a temperatura diversa viene proposta al fine di consolidare i concetti di temperatura e quantità di calore, che saranno stati oggetto di studi precedenti. La trattazione si focalizza sui concetti di equilibrio e di evoluzione verso l equilibrio, fondamentali per la comprensione del significato di tali grandezze. L analisi parte dalla osservazione e dalla misurazione di fenomeni facilmente riproducibili, mirando all introduzione di modelli che descrivono la natura della temperatura e della pressione, i processi di scambio di calore attraverso la conduzione termica, i vari processi di riscaldamento/raffreddamento come effetti macroscopici di fenomeni che interessano i componenti microscopici dei corpi. Inoltre, attraverso il primo principio della termodinamica, viene introdotta l ipotesi, di un tipo di energia interna ai corpi, associata alla temperatura. 2 BIENNIO Nel secondo biennio si completa il quadro con aspetti a livello più alto di astrazione, approfondendo l analisi dei processi che avvengono durante l evoluzione verso l equilibrio termico; ciò porta al secondo principio della termodinamica e ai concetti di entropia e irreversibilità, fondamentali per comprendere molte applicazioni della termodinamica in fenomeni naturali e tecnologici. La riflessione sull irreversibilità viene proposta a tutti i Licei nei suoi elementi di base, sufficienti però per far capire la portata dell idea e le sue implicazioni, con approfondimenti su a- spetti più avanzati, in particolare sull entropia, per alcuni Licei. La discussione, prevalentemente svolta con riferimento al livello macroscopico, affronterà in modo semplice anche il livello microscopico correlandosi alle conoscenze di tipo statistico previste per questo livello scolare nelle indicazioni degli Obiettivi Specifici di Apprendimento per la matematica. Ulteriori integrazioni in questa direzione vengono proposte per i Licei Scientifico e Tecnologico. 23

24 1 BIENNIO 3) FENOMENI ELETTRICI E MAGNETICI A partire dalla interazione di origine elettrica (già parzialmente sperimentata al primo biennio nell area tematica Fenomeni Meccanici-Interazione e Forza) si introducono: - il concetto di carica elettrica e la legge di Coulomb, - il condensatore come magazzino temporaneo di cariche elettriche, - la corrente come moto reale di cariche elettriche, - il collegamento tra aspetti macroscopici e microscopico-strutturali che possono spiegare i fenomeni di elettrizzazione, induzione e polarizzazione in elettrostatica, - il collegamento tra aspetti macroscopici e microscopico-strutturali che possono spiegare la corrente e la resistenza elettrica (moto delle cariche in un mezzo con attrito, da cui l effetto Joule), - il raccordo tra circuiti elettrici e campo magnetico, - il collegamento tra aspetti macroscopici e microscopico-strutturali che possono spiegare la polarizzazione magnetica della materia. 2 BIENNIO Si propone di affrontare per tutti i licei una riflessione sul concetto di campo e sulle caratteristiche generali dell interazione e dell energia trasmesse attraverso il campo, fino a introdurre a livello qualitativo l onda elettromagnetica, che trasporta a distanza l interazione e l energia. Tali concetti vengono proposti a tutti i Licei nei suoi elementi di base, sufficienti però per far capire la portata dell idea e le sue implicazioni, con approfondimenti per i Licei Scientifico e Tecnologico su aspetti più avanzati, in particolare, sugli aspetti formali riguardanti le equazioni di Maxwell e su diversi temi di interesse per le applicazioni di corrente ed energia elettrica. 1 BIENNIO 4) FENOMENI LUMINOSI Il punto di partenza è l analisi delle osservazioni e descrizioni della fenomenologia quotidiana, per giungere a costruire i concetti astratti legati alla natura della luce. Nel primo biennio si mira anzitutto ad una descrizione cinematica dei fenomeni luminosi, per costruire le relazioni geometriche che consentono di prevedere i percorsi della luce nel vuoto e nella materia. Lo studio è quindi orientato fortemente verso i fenomeni ottici che riguardano la propagazione della luce nell aria, nei mezzi materiali e nei punti di discontinuità tra mezzi diversi: si lavora con specchi, prismi, lenti, fibre ottiche, sistemi per formare immagini. Si esplorano poi le interazioni luce-materia in relazione ai loro aspetti energetici nelle sorgenti luminose, nei mezzi attraversati dalla luce, negli oggetti illuminati, con riferimento alla conservazione, al trasferimento e alla trasformazione dell energia luminosa, preparando una base per gli approfondimenti del secondo biennio. 2 BIENNIO Si osservano fenomeni difficilmente spiegabili con lo schema a raggi utilizzato nel primo biennio, ma facilmente interpretabili con un ipotesi ondulatoria, da cui la necessità di reinterpretare lo schema a raggi nel nuovo contesto. Si studiano altre evidenze che a loro volta non sono spiegabili con il modello ondulatorio e si delinea il limite di validità della fisica classica e la necessità che ha portato alle due visioni - onda e corpuscolo - e ai loro diversi campi di applicazione. Emerge il problema della diversa natura della luce in relazione al suo comportamento in con- 24

LICEO STATALE TERESA CICERI COMO 11 settembre 2012 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI FISICA A. S. 2012/2013

LICEO STATALE TERESA CICERI COMO 11 settembre 2012 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI FISICA A. S. 2012/2013 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI FISICA A. S. 2012/2013 TRIENNIO BROCCA LICEO SOCIO PSICO - PEDAGOGICO TRIENNIO BROCCA LICEO LINGUISTICO FINALITA GENERALI Il Progetto Brocca individua le seguenti finalità

Dettagli

quale agisce una forza e viceversa. situazioni. applicate a due corpi che interagiscono. Determinare la forza centripeta di un

quale agisce una forza e viceversa. situazioni. applicate a due corpi che interagiscono. Determinare la forza centripeta di un CLASSE Seconda DISCIPLINA Fisica ORE SETTIMANALI 3 TIPO DI PROVA PER GIUDIZIO SOSPESO Test a risposta multipla MODULO U.D Conoscenze Abilità Competenze Enunciato del primo principio della Calcolare l accelerazione

Dettagli

Indice PREFAZIONE. Capitolo 5 LE LEGGI DEL MOTO DI NEWTON 58 5.1 La terza legge di Newton 58

Indice PREFAZIONE. Capitolo 5 LE LEGGI DEL MOTO DI NEWTON 58 5.1 La terza legge di Newton 58 Indice PREFAZIONE XV Capitolo 1 RICHIAMI DI MATEMATICA 1 1.1 Simboli, notazione scientifica e cifre significative 1 1.2 Algebra 3 1.3 Geometria e trigonometria 5 1.4 Vettori 7 1.5 Sviluppi in serie e approssimazioni

Dettagli

Conoscenze e abilità che devono accompagnare gli studenti lungo tutto il quinquennio di fisica

Conoscenze e abilità che devono accompagnare gli studenti lungo tutto il quinquennio di fisica SYLLABUS DI FISICA Elaborato nell'ambito del progetto Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate e abilità che devono accompagnare gli studenti lungo tutto il quinquennio di fisica Conoscere Saper Fare

Dettagli

CLASSE: 1^ CAT. E 1^ GRA

CLASSE: 1^ CAT. E 1^ GRA ITS BANDINI - SIENA MATERIA DI INSEGNAMENTO: FISICA e LABORATORIO CLASSE: 1^ CAT. E 1^ GRA In relazione alla programmazione curricolare ci si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi disciplinari:

Dettagli

SCIENZE INTEGRATE FISICA

SCIENZE INTEGRATE FISICA CLASSE DISCIPLINA ORE SETTIMANALI TIPO DI PROVA PER GIUDIZIO SOSPESO MODULO 1: Il moto e l energia I concetti di sistema di riferimento e le grandezze cinematiche. I diversi tipi di rappresentazione del

Dettagli

PROGRAMMA PREVENTIVO PREMESSA DISCIPLINARE

PROGRAMMA PREVENTIVO PREMESSA DISCIPLINARE COD. Progr.Prev. PAGINA: 1 PROGRAMMA PREVENTIVO A.S. 2014/15 SCUOLA LICEO LINGUISTICO A. MANZONI DOCENTE: CRISTINA FRESCURA MATERIA: FISICA Classe 5 Sezione B FINALITÀ DELLA DISCIPLINA PREMESSA DISCIPLINARE

Dettagli

PIANO DI LAVORO A.S. 2013/2014

PIANO DI LAVORO A.S. 2013/2014 ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE PROFESSIONALE E TECNICO COMMERCIALE A. CASAGRANDE F. CESI TERNI PIANO DI LAVORO PROF. SCIULLI PERFILIA CLASSE: I D MATERIA: SCIENZE INTEGRATE (FISICA) sez. F. CESI A.S.

Dettagli

Dipartimento di Fisica Programmazione classi seconde Anno scolastico2010-2011

Dipartimento di Fisica Programmazione classi seconde Anno scolastico2010-2011 Liceo Tecnico Chimica Industriale Meccanica Elettrotecnica e Automazione Elettronica e Telecomunicazioni Istituto Tecnico Industriale Statale Alessandro Volta Via Assisana, 40/E - loc. Piscille - 06087

Dettagli

Programmazione Modulare

Programmazione Modulare Indirizzo: BIENNIO Programmazione Modulare Disciplina: FISICA Classe: 2 a D Ore settimanali previste: (2 ore Teoria 1 ora Laboratorio) Prerequisiti per l'accesso alla PARTE D: Effetti delle forze. Scomposizione

Dettagli

INDICE CARICA ELETTRICA E LEGGE DI COULOMB 591 ENERGIA POTENZIALE E POTENZIALI ELETTRICI 663 CAMPO ELETTRICO 613 PROPRIETÀ ELETTRICHE DELLA MATERIA 93

INDICE CARICA ELETTRICA E LEGGE DI COULOMB 591 ENERGIA POTENZIALE E POTENZIALI ELETTRICI 663 CAMPO ELETTRICO 613 PROPRIETÀ ELETTRICHE DELLA MATERIA 93 INDICE CAPITOLO 25 CARICA ELETTRICA E LEGGE DI COULOMB 591 25.1 Elettromagnetismo: presentazione 591 25.2 Carica elettrica 592 25.3 Conduttori e isolanti 595 25.4 Legge di Coulomb 597 25.5 Distribuzioni

Dettagli

Corso integrato: FISICA, STATISTICA E INFORMATICA Disciplina: FISICA MEDICA Docente: Prof. Massimo MONCIARDINI Recapito: maxmonc@inwind.

Corso integrato: FISICA, STATISTICA E INFORMATICA Disciplina: FISICA MEDICA Docente: Prof. Massimo MONCIARDINI Recapito: maxmonc@inwind. Corso integrato: FISICA, STATISTICA E INFORMATICA Disciplina: FISICA MEDICA Docente: Prof. Massimo MONCIARDINI Recapito: maxmonc@inwind.it Programma: Introduzione Meccanica Cinematica Dinamica Statica

Dettagli

Corso di Laurea in TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA, PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA

Corso di Laurea in TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA, PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA Corso di Laurea in TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA, PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA Anno: 1 Semestre: 1 Corso integrato: MATEMATICA, FISICA, STATISTICA ED INFORMATICA Disciplina: FISICA MEDICA Docente: Prof.

Dettagli

Competenze Abilità Conoscenze Tempi Leggere, comprendere e interpretare un testo scritto delle varie tipologie previste anche in contesti non noti.

Competenze Abilità Conoscenze Tempi Leggere, comprendere e interpretare un testo scritto delle varie tipologie previste anche in contesti non noti. PRIMO BIENNIO Fisica: Primo anno Leggere, comprendere e interpretare un testo scritto delle varie tipologie previste anche in contesti non noti. Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti

Dettagli

I.S.I.S. Zenale e Butinone di Treviglio Dipartimento di Scienze integrate anno scolastico 2013/14

I.S.I.S. Zenale e Butinone di Treviglio Dipartimento di Scienze integrate anno scolastico 2013/14 I.S.I.S. Zenale e Butinone di Treviglio Dipartimento di Scienze integrate anno scolastico 2013/14 KIT RECUPERO SCIENZE INTEGRATE FISICA CLASSI SECONDE TECNICO GRAFICO SUPPORTO DIDATTICO PER ALUNNI CON

Dettagli

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE EDITH STEIN.

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE EDITH STEIN. PIANO DI LAVORO DELLA DISCIPLINA: FISICA CLASSI: SECONDE CORSO: LICEO SCIENTIFICO AS 2014-2015 Linee generali dell insegnamento della fisica nel liceo scientifico, da indicazioni ministeriali In particolare

Dettagli

I.I.S. "PAOLO FRISI"

I.I.S. PAOLO FRISI I.I.S. "PAOLO FRISI" Via Otranto angolo Cittadini, 1-20157 - MILANO www.ipsfrisi.it PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE DI FISICA Anno Scolastico:2014-15 CLASSI TUTTE III, IV E V LICEO DOCENTE : _ Rinaldi.

Dettagli

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCIENZE

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCIENZE (AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA) /ESPERIENZE LA CONOSCENZA DEL MONDO L alunno osserva con curiosità lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause, rendendosi sempre più

Dettagli

Materia:FISICA Insegnante: ing. prof. Amato Antonio

Materia:FISICA Insegnante: ing. prof. Amato Antonio ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE DI STATO ROBERTO ROSSELLINI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s. 2012/2013 BIENNIO Materia:FISICA Insegnante: ing. prof. Amato Antonio L azione didattica ed educativa nel primo biennio

Dettagli

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi)

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi) Classificazione dei Sensori (raccolta di lucidi) 1 Le grandezze fisiche da rilevare nei processi industriali possono essere di varia natura; generalmente queste quantità sono difficili da trasmettere e

Dettagli

FISICA E LABORATORIO

FISICA E LABORATORIO Programma di FISICA E LABORATORIO Anno Scolastico 2014-2015 Classe V P indirizzo OTTICO Docente Giuseppe CORSINO Programma di FISICA E LABORATORIO Anno Scolastico 2013-2014 Classe V P indirizzo OTTICO

Dettagli

POLITECNICO DI MILANO CORSO DI LAUREA ON LINE IN INGEGNERIA INFORMATICA ESAME DI FISICA

POLITECNICO DI MILANO CORSO DI LAUREA ON LINE IN INGEGNERIA INFORMATICA ESAME DI FISICA 1 POLITECNICO DI MILANO CORSO DI LAUREA ON LINE IN INGEGNERIA INFORMATICA ESAME DI FISICA Per ogni punto del programma d esame vengono qui di seguito indicate le pagine corrispondenti nel testo G. Tonzig,

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO SCIENZE INTEGRATE FISICA CLASSE PRIMA

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO SCIENZE INTEGRATE FISICA CLASSE PRIMA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO SCIENZE INTEGRATE FISICA CLASSE PRIMA 1. Competenze: le specifiche competenze di base disciplinari previste dalla

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

Liceo Scientifico Statale A. Volta, Torino Anno scolastico 2015 / 2016

Liceo Scientifico Statale A. Volta, Torino Anno scolastico 2015 / 2016 Liceo Scientifico Statale A. Volta, Torino Anno scolastico 2015 / 2016 FISICA ELETTROMAGNETISMO FISICA MODERNA classe 5 B MAG. 2016 Esercitazione di Fisica in preparazione all Esame di Stato A.S. 2015-2016

Dettagli

REGISTRO DELLE LEZIONI 2005/2006. Tipologia

REGISTRO DELLE LEZIONI 2005/2006. Tipologia Metodo sperimentale nella fisica, collegamenti con le altre discipline, problematica degli errori. Errore relativo ed errore assoluto. Scalari e vettori e loro prodotto. Somma tra vettori e metodo del

Dettagli

I.I.S. MARGHERITA DI SAVOIA NAPOLI ANNO SCOLASTICO 2014/2015. CLASSE III SEZ. Ae INDIRIZZO LICEO ECONOMICO PROGRAMMA DI FISICA

I.I.S. MARGHERITA DI SAVOIA NAPOLI ANNO SCOLASTICO 2014/2015. CLASSE III SEZ. Ae INDIRIZZO LICEO ECONOMICO PROGRAMMA DI FISICA I.I.S. MARGHERITA DI SAVOIA NAPOLI ANNO SCOLASTICO 2014/2015 CLASSE III SEZ. Ae INDIRIZZO LICEO ECONOMICO PROGRAMMA DI FISICA PROFESSORESSA: REGALBUTO PAOLA LE GRANDEZZE: LE GRANDEZZE FONDAMENTALI E DERIVATE,

Dettagli

STRUTTURA UDA U.D.A. 2. Classe III A PRESENTAZIONE

STRUTTURA UDA U.D.A. 2. Classe III A PRESENTAZIONE STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 2 Classe III A.S. 2015/2016 TITOLO: Energia, potenza e rendimento. Campo elettrico e condensatori.

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2014/2015 I.I.S. ITCG L. EINAUDI SEZ.ASSOCIATA LICEO SCIENTIFICO G. BRUNO PROGRAMMA DI FISICA. CLASSE: V A Corso Ordinario

ANNO SCOLASTICO 2014/2015 I.I.S. ITCG L. EINAUDI SEZ.ASSOCIATA LICEO SCIENTIFICO G. BRUNO PROGRAMMA DI FISICA. CLASSE: V A Corso Ordinario ANNO SCOLASTICO 2014/2015 I.I.S. ITCG L. EINAUDI SEZ.ASSOCIATA LICEO SCIENTIFICO G. BRUNO PROGRAMMA DI FISICA CLASSE: V A Corso Ordinario DOCENTE: STEFANO GARIAZZO ( Paola Frau dal 6/02/2015) La corrente

Dettagli

I.S.S Via Silvestri Roma S. A. Liceo Scientifico L. Malpighi Classe III F A. S. 2014-2015 Prof. Silvia Nocera PROGRAMMA DI FISICA MECCANICA

I.S.S Via Silvestri Roma S. A. Liceo Scientifico L. Malpighi Classe III F A. S. 2014-2015 Prof. Silvia Nocera PROGRAMMA DI FISICA MECCANICA I.S.S Via Silvestri Roma S. A. Liceo Scientifico L. Malpighi Classe III F A. S. 2014-2015 Prof. Silvia Nocera MECCANICA PROGRAMMA DI FISICA L energia meccanica Il lavoro La potenza Energia cinetica Forze

Dettagli

Definire la potenza e ricordare l unità di misura della potenza. Definire l energia e la sua unità di misura. Enunciare il teorema delle forze vive

Definire la potenza e ricordare l unità di misura della potenza. Definire l energia e la sua unità di misura. Enunciare il teorema delle forze vive Programmazione per competenze: Istituto scolastico Classe Riferimento ai documenti programmatici Liceo scientifico, indirizzo scienze applicate II Competenza N 3.2, Asse scientifico tecnologico Analizzare

Dettagli

Indice generale 1 INTRODUZIONE, CINEMATICA IN DUE O TRE DIMENSIONI; VETTORI 71 DINAMICA: LE LEGGI DI NEWTON 115 MOTO: CINEMATICA IN UNA DIMENSIONE 25

Indice generale 1 INTRODUZIONE, CINEMATICA IN DUE O TRE DIMENSIONI; VETTORI 71 DINAMICA: LE LEGGI DI NEWTON 115 MOTO: CINEMATICA IN UNA DIMENSIONE 25 Indice generale PREFAZIONE ALLO STUDENTE TAVOLA DEI COLORI x xiv xvi 1 INTRODUZIONE, MISURE, STIME 1 1 1 La natura della scienza 2 1 2 Modelli, teorie e leggi 3 1 3 Misure ed errori; cifre significative

Dettagli

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA Poiché la luce è energia trasportata da oscillazioni del campo elettrico (fotoni) e la materia è fatta di particelle elettricamente cariche (atomi

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it L INTENSITÀ DELLA CORRENTE ELETTRICA Consideriamo una lampadina inserita in un circuito elettrico costituito da fili metallici ed un interruttore.

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE - L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. - Esplora i

Dettagli

Liceo Linguistico I.F.R.S. Marcelline. Curriculum di Matematica

Liceo Linguistico I.F.R.S. Marcelline. Curriculum di Matematica Liceo Linguistico I.F.R.S. Marcelline Curriculum di Matematica Introduzione La matematica nel nostro Liceo Linguistico ha come obiettivo quello di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo

Dettagli

Istituto Superiore Vincenzo Cardarelli Istituto Tecnico per Geometri Liceo Artistico A.S. 2014 2015

Istituto Superiore Vincenzo Cardarelli Istituto Tecnico per Geometri Liceo Artistico A.S. 2014 2015 Istituto Superiore Vincenzo Cardarelli Istituto Tecnico per Geometri Liceo Artistico A.S. 2014 2015 Piano di lavoro annuale Materia : Fisica Classi Quinte Blocchi tematici Competenze Traguardi formativi

Dettagli

STRUTTURA UDA U.D.A. 4. Classe III A PRESENTAZIONE

STRUTTURA UDA U.D.A. 4. Classe III A PRESENTAZIONE STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 4 Classe III A.S. 2015/2016 TITOLO: Componenti fondamentali di un impianto Strumenti di misura

Dettagli

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE EDITH STEIN.

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE EDITH STEIN. Programmazione Individuale: Disciplina :FISICA Docente: Profssa GiardinaCLASSI: 3 CORSO: LICEO CLASSICO NOAS 2014-2015 Linee generali dell insegnamento della fisica nel liceo classico, da indicazioni ministeriali

Dettagli

CORSO DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI ELETTRONICA A.S. 2014-2015 CLASSE III ELN

CORSO DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI ELETTRONICA A.S. 2014-2015 CLASSE III ELN 1. ATOMO MODULI Modelli atomici; Bohr-Sommerfield; Teoria delle bande e classificazione dei materiali; 2. CORRENTE, TENSIONE, RESISTENZA Corrente elettrica; Tensione elettrica; Resistenza elettrica, resistori,

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Operare in situazioni reali e/o disciplinari con tecniche e procedure di calcolo L alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse e stima la grandezza

Dettagli

SCIENZE SCUOLA PRIMARIA

SCIENZE SCUOLA PRIMARIA SCIENZE SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA 1 I CINQUE SENSI 1. Osservare il funzionamento del proprio corpo per riconoscerlo come organismo complesso 2. Osservare e riconoscere alcune caratteristiche dei corpi

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA INDICATORI 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali 2. Osservare e sperimentare sul campo Sviluppa atteggiamenti di curiosità verso il mondo circostante

Dettagli

Grandezze fisiche e loro misura

Grandezze fisiche e loro misura Grandezze fisiche e loro misura Cos è la fisica? e di che cosa si occupa? - Scienza sperimentale che studia i fenomeni naturali suscettibili di sperimentazione e caratterizzati da entità o grandezze misurabili.

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE

PROGRAMMAZIONE ANNUALE Sezione associata Liceo scientifico Alberti a. s. 2015-2016 classe PROGRAMMAZIONE ANNUALE V A Sezione / indirizzo Scientifico Scienze Applicate Linguistico docente materia ore settimanali di lezione Gota

Dettagli

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Teoria corpuscolare (Newton) Teoria ondulatoria: proposta già al tempo di Newton, ma scartata perchè

Dettagli

Indice. Prefazione all edizione italiana Prefazione all edizione americana. Capitolo 1 Introduzione: onde e fasori 1

Indice. Prefazione all edizione italiana Prefazione all edizione americana. Capitolo 1 Introduzione: onde e fasori 1 Indice Prefazione all edizione italiana Prefazione all edizione americana VII IX Capitolo 1 Introduzione: onde e fasori 1 Generalità 1 1.1 Dimensioni, unità di misura e notazione 2 1.2 La natura dell elettromagnetismo

Dettagli

I.I.S Niccolò Machiavelli Pioltello

I.I.S Niccolò Machiavelli Pioltello Pagina 1 di 6 Materia FISICA (secondo biennio) Anno Scolastico 2015-2016 Componenti del Consiglio di Materia: Docente Prof. Serafino Maria Antonia (Coordinatore di Materia) Prof. Adobbati Mauro Prof. Baderna

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Pagina 1 di 5 DIPARTIMENTO DI MATEMATICA E FISICA MATERIA: FISICA CLASSE: 2ª D SCIENTIFICO DOCENTE: VICARI GIOVANNI PROFILO CLASSE INGRESSO USCITA LA CLASSE HA MOSTRATO, COME GIÀ LO SCORSO ANNO, UN ATTEGIAMENTO

Dettagli

Istituto Istruzione Superiore Liceo Scientifico Ghilarza Anno Scolastico 2013/2014 PROGRAMMA DI MATEMATICA E FISICA

Istituto Istruzione Superiore Liceo Scientifico Ghilarza Anno Scolastico 2013/2014 PROGRAMMA DI MATEMATICA E FISICA PROGRAMMA DI MATEMATICA E FISICA Classe VA scientifico MATEMATICA MODULO 1 ESPONENZIALI E LOGARITMI 1. Potenze con esponente reale; 2. La funzione esponenziale: proprietà e grafico; 3. Definizione di logaritmo;

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PRIMA DELLA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni

Dettagli

QUADRO COMPETENZE OBBLIGO: PERITI AZ.LI CORR.TI LINGUE ESTERE/TURISTICO

QUADRO COMPETENZE OBBLIGO: PERITI AZ.LI CORR.TI LINGUE ESTERE/TURISTICO Materia: ITALIANO Totale Abilità: 15 Competenza: 1. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione comunicativa verbale in vari contesti 1. 1.1 Comprendere

Dettagli

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA MATEMATICA CLASSE QUINTA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L ALUNNO SVILUPPA UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO RISPETTO ALLA MATEMATICA,

Dettagli

Programmazione modulare

Programmazione modulare Programmazione modulare Indirizzo: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Disciplina: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Docenti: Erbaggio Maria Pia e Iannì Gaetano Classe: IV A e settimanali previste: 6 Prerequisiti

Dettagli

Libri di testo adottati: Elettrotecnica generale HOEPLI di Gaetano Conte;

Libri di testo adottati: Elettrotecnica generale HOEPLI di Gaetano Conte; Libri di testo adottati: Elettrotecnica generale HOEPLI di Gaetano Conte; Obiettivi generali. Macchine Elettriche, HOEPLI di Gaetano Conte; Laboratorio di Macchine Elettriche, HOEPLI di Gaetano Conte;

Dettagli

Il fotone. Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine

Il fotone. Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine Il fotone Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine Interpretazione di Einstein dell effetto fotoelettrico Esistono «particelle»* di luce: i fotoni! La luce è composta da quantità indivisibili di energia

Dettagli

CURRICOLO DISCIPLINARE DI SCIENZE

CURRICOLO DISCIPLINARE DI SCIENZE A.S. 2014/2015 MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Comprensivo Palena-Torricella Peligna Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Palena (CH) SCUOLA PRIMARIA

Dettagli

LICEO STATALE A.VOLTA COLLE DI VAL D ELSA PROGRAMMA DI FISICA SVOLTO NELLA CLASSE VA ANNO SCOLASTICO 2014/2015

LICEO STATALE A.VOLTA COLLE DI VAL D ELSA PROGRAMMA DI FISICA SVOLTO NELLA CLASSE VA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 LICEO STATALE A.VOLTA COLLE DI VAL D ELSA PROGRAMMA DI FISICA SVOLTO NELLA CLASSE VA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Insegnante: LUCIA CERVELLI Testo in uso: Claudio Romeni FISICA E REALTA Zanichelli Su alcuni

Dettagli

DISCIPINA: SCIENZE SCUOLA PRIMARIA: CLASSE PRIMA APPRENDIMENTO. 1. Esplorare il mondo attraverso i cinque sensi

DISCIPINA: SCIENZE SCUOLA PRIMARIA: CLASSE PRIMA APPRENDIMENTO. 1. Esplorare il mondo attraverso i cinque sensi SCUOLA PRIMARIA: CLASSE PRIMA COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA - VERIFICA E VALUTAZIONE 1. Osserva persone e oggetti nell ambiente circostante 2. Classifica, identifica relazioni, produce

Dettagli

Istituto Tecnico dei Trasporti e Logistica Nautico San Giorgio Genova A/S 2012/2013 Programma Didattico Svolto Elettrotecnica ed Elettronica

Istituto Tecnico dei Trasporti e Logistica Nautico San Giorgio Genova A/S 2012/2013 Programma Didattico Svolto Elettrotecnica ed Elettronica Docenti: Coppola Filippo Sergio Sacco Giuseppe Istituto Tecnico dei Trasporti e Logistica Nautico San Giorgio Genova A/S 2012/2013 Programma Didattico Svolto Classe 3A2 Elettrotecnica ed Elettronica Modulo

Dettagli

SECONDO BIENNIO ISTITUTO TECNICO

SECONDO BIENNIO ISTITUTO TECNICO SETTORE DOCUMENTI PER LA DISCUSSIONE ISTITUTO TECNICO INDIRIZZO ARTICOLAZIONE ELETTROTECNICA TECNOLOGICO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA ESITI DI APPRENDIMENTO (competenze, abilità, conoscenze) Regolamento,

Dettagli

SCIENZE E TECNOLOGIA

SCIENZE E TECNOLOGIA SCIENZE E TECNOLOGIA COMPETENZE Dimostra conoscenze scientifico-tecnologiche che gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche

Dettagli

Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e naturali. CFU = 3 9 incontri di 3 ore. del Corso di Studio Obiettivi formativi del corso

Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e naturali. CFU = 3 9 incontri di 3 ore. del Corso di Studio Obiettivi formativi del corso Allegato A al Bando per la partecipazione al progetto sperimentale di orientamento e formazione per l iscrizione all Università I Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Facoltà di Scienze Matematiche,

Dettagli

Da Newton a Planck. La struttura dell atomo. Da Newton a Planck. Da Newton a Planck. Meccanica classica (Newton): insieme

Da Newton a Planck. La struttura dell atomo. Da Newton a Planck. Da Newton a Planck. Meccanica classica (Newton): insieme Da Newton a Planck Meccanica classica (Newton): insieme La struttura dell atomo di leggi che spiegano il mondo fisico fino alla fine del XIX secolo Prof.ssa Silvia Recchia Quantomeccanica (Planck): insieme

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

PROGRAMMAZIONE FISICA SECONDO BIENNIO E ULTIMO ANNO

PROGRAMMAZIONE FISICA SECONDO BIENNIO E ULTIMO ANNO PROGRAMMAZIONE FISICA SECONDO BIENNIO E ULTIMO ANNO Anno scolastico 2015-2016 Programmazione di Fisica pag. 2/15 FISICA SECONDO BIENNIO OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CLASSI TERZE E QUARTE FINALITÀ

Dettagli

Liceo Tecnologico. Indirizzo Elettrico Elettronico. Indicazioni nazionali per Piani di Studi Personalizzati

Liceo Tecnologico. Indirizzo Elettrico Elettronico. Indicazioni nazionali per Piani di Studi Personalizzati Indicazioni nazionali per Piani di Studi Personalizzati Obiettivi Specifici d Apprendimento Discipline con attività di laboratorio 3 4 5 Fisica 99 Gestione di progetto 132 99 *Tecnologie informatiche e

Dettagli

Scienze Fisiche, Chimiche e Naturali

Scienze Fisiche, Chimiche e Naturali Scienze Fisiche, Chimiche e Naturali Finalità: 1. Sviluppare un metodo di lavoro scientifico 2. Favorire lo sviluppo di capacità critiche e di autonomia di pensiero 3. Maturare il proprio senso di responsabilità

Dettagli

PIANO DI STUDIO DELLA DISCIPLINA

PIANO DI STUDIO DELLA DISCIPLINA Modulo Gestione Qualità UNI EN ISO 9001 : 2008 Tel. 0331635718 fax 0331679586 info@isisfacchinetti.it www.isisfacchinetti.it PIANO STUDIO DELLA DISCIPLINA PIANO DI STUDIO DELLA DISCIPLINA Chimica Analitica

Dettagli

SENSORI E TRASDUTTORI

SENSORI E TRASDUTTORI SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo

Dettagli

TECNOLOGIE E DIAGNOSTICA PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE DI FISICA A.A. 2015/2016

TECNOLOGIE E DIAGNOSTICA PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE DI FISICA A.A. 2015/2016 TECNOLOGIE E DIAGNOSTICA PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE DI FISICA A.A. 2015/2016 Docente: GASPARRINI FABIO Testo di riferimento: D. Halliday, R. Resnick, J. Walker,

Dettagli

CORRENTE ELETTRICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V 2 isolati tra loro V 2 > V 1 V 2

CORRENTE ELETTRICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V 2 isolati tra loro V 2 > V 1 V 2 COENTE ELETTICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V isolati tra loro V > V 1 V V 1 Li colleghiamo mediante un conduttore Fase transitoria: sotto

Dettagli

ISTITUTO TECNICO NAUTICO "L. GIOVANNI LIZZIO PROF. SALVATORE GRASSO PROGRAMMA SVOLTO MODULO 0 : "RICHIAMI RELATIVI AL PRIMO ANNO"

ISTITUTO TECNICO NAUTICO L. GIOVANNI LIZZIO PROF. SALVATORE GRASSO PROGRAMMA SVOLTO MODULO 0 : RICHIAMI RELATIVI AL PRIMO ANNO 1 ISTITUTO TECNICO NAUTICO "L. RIZZO" - RIPOSTO ------------------------------------ ANNO SCOLASTICO : 2014-2015 CLASSE : SECONDA SEZIONE : D MATERIA D'INSEGNAMENTO : FISICA E LABORATORIO DOCENTI : PROF.

Dettagli

Libri di testo adottati: Elettrotecnica generale HOEPLI di Gaetano Conte.

Libri di testo adottati: Elettrotecnica generale HOEPLI di Gaetano Conte. Libri di testo adottati: Elettrotecnica generale HOEPLI di Gaetano Conte. Obiettivi generali. L insegnamento di Elettrotecnica, formativo del profilo professionale e propedeutico, deve fornire agli allievi

Dettagli

Libri di testo adottati: Macchine Elettriche, HOEPLI di Gaetano Conte;

Libri di testo adottati: Macchine Elettriche, HOEPLI di Gaetano Conte; Libri di testo adottati: Macchine Elettriche, HOEPLI di Gaetano Conte; Obiettivi generali. Laboratorio di Macchine Elettriche, HOEPLI di Gaetano Conte; Manuale di Elettrotecnica e Automazione, Hoepli;

Dettagli

STRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. U.D.A. 1.

STRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. U.D.A. 1. STRUTTURA UDA TITOLO: Macchine elettriche. COD. TEEA IV 05/05 Destinatari A PRESENTAZIONE Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. Periodo Terzo Trimestre

Dettagli

Indice. Introduzione 1

Indice. Introduzione 1 Indice Introduzione 1 1 MODELLI DELLA REALTÀ 7 1.1 La scienza: un particolare tipo di conoscenza........... 12 1.2 Sistema fisico; grandezze fisiche e loro misura. Il processo di astrazione nella scienza.......................

Dettagli

Facoltà di Medicina e Chirurgia - Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Odontoiatria e Protesi Dentaria. Università degli Studi dell Insubria

Facoltà di Medicina e Chirurgia - Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Odontoiatria e Protesi Dentaria. Università degli Studi dell Insubria Università degli Studi dell Insubria Corso integrato: FISICA E STATISTICA Disciplina: FISICA MEDICA Docente: Dott. Raffaele NOVARIO Recapito: raffaele.novario@uninsubria.it Orario ricevimento: Da concordare

Dettagli

PROGRAMMAZIONE di MATEMATICA CLASSE PRIMA

PROGRAMMAZIONE di MATEMATICA CLASSE PRIMA PROGRAMMAZIONE di MATEMATICA 1.NUMERI CLASSE PRIMA Comprende il significato Comprendere il significato Insiemi numerici NQZ Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico rappresentandole

Dettagli

CURRICOLO SCIENZE E TECNOLOGIA

CURRICOLO SCIENZE E TECNOLOGIA 1 CURRICOLO SCIENZE E TECNOLOGIA Competenza 1 al termine della scuola dell Infanzia 2 Il bambino: Schema cognitivo Rileva le caratteristiche principali di oggetti e di situazioni; formula ipotesi; ricerca

Dettagli

LA MATERIA MATERIA. COMPOSIZIONE (struttura) Atomi che la compongono

LA MATERIA MATERIA. COMPOSIZIONE (struttura) Atomi che la compongono LA MATERIA 1 MATERIA PROPRIETÀ (caratteristiche) COMPOSIZIONE (struttura) FENOMENI (trasformazioni) Stati di aggregazione Solido Liquido Aeriforme Atomi che la compongono CHIMICI Dopo la trasformazione

Dettagli

Induzione magnetica. Corrente indotta. Corrente indotta. Esempio. Definizione di flusso magnetico INDUZIONE MAGNETICA E ONDE ELETTROMAGNETICHE

Induzione magnetica. Corrente indotta. Corrente indotta. Esempio. Definizione di flusso magnetico INDUZIONE MAGNETICA E ONDE ELETTROMAGNETICHE Induzione magnetica INDUZIONE MAGNETICA E ONDE ELETTROMAGNETICHE Che cos è l induzione magnetica? Si parla di induzione magnetica quando si misura una intensità di corrente diversa da zero che attraversa

Dettagli

Mete e coerenze formative. Dalla scuola dell infanzia al biennio della scuola secondaria di II grado

Mete e coerenze formative. Dalla scuola dell infanzia al biennio della scuola secondaria di II grado Mete e coerenze formative Dalla scuola dell infanzia al biennio della scuola secondaria di II grado Area disciplinare: Area Matematica Finalità Educativa Acquisire gli alfabeti di base della cultura Disciplina

Dettagli

Programmazione modulare 2015-16

Programmazione modulare 2015-16 Programmazione modulare 2015-16 ndirizzo: BEO Disciplina: FS lasse: Prime 1 1B 1 1G Ore settimanali previste: 3 (2 ore eoria - 1 ora Laboratorio) OPEEZE itolo odulo POLO Ore previste per modulo Periodo

Dettagli

PROGETTO EM.MA PRESIDIO

PROGETTO EM.MA PRESIDIO PROGETTO EM.MA PRESIDIO di PIACENZA Bentornati Il quadro di riferimento di matematica : INVALSI e TIMSS A CONFRONTO LE PROVE INVALSI Quadro di riferimento per la valutazione Quadro di riferimento per i

Dettagli

PROGRAMMA SVOLTO. a.s. 2012/2013

PROGRAMMA SVOLTO. a.s. 2012/2013 Liceo Scientifico Statale LEONARDO DA VINCI Via Cavour, 6 Casalecchio di Reno (BO) - Tel. 051/591868 051/574124 - Fax 051/6130834 C. F. 92022940370 E-mail: LSLVINCI@IPERBOLE.BOLOGNA.IT PROGRAMMA SVOLTO

Dettagli

PREREQUISITI DI FISICA CLASSE PRIMA DEL PRIMO BIENNIO

PREREQUISITI DI FISICA CLASSE PRIMA DEL PRIMO BIENNIO PREREQUISITI DI FISICA CLASSE PRIMA DEL PRIMO BIENNIO PREREQUISITO Aritmetica e Algebra Geometria Relazioni e funzioni DESCRITTORI Lo studente dovrebbe conoscere e saper operare con: i numeri interi; le

Dettagli

PROGRAMMA DEFINITIVO di Tecnologie Elettrico-Elettroniche e Applicazioni. Docente: VARAGNOLO GIAMPAOLO. Insegnante Tecnico Pratico: ZANINELLO LORIS

PROGRAMMA DEFINITIVO di Tecnologie Elettrico-Elettroniche e Applicazioni. Docente: VARAGNOLO GIAMPAOLO. Insegnante Tecnico Pratico: ZANINELLO LORIS ISTITUTO VERONESE MARCONI Sede di Cavarzere (VE) PROGRAMMA DEFINITIVO di Tecnologie Elettrico-Elettroniche e Applicazioni Docente: VARAGNOLO GIAMPAOLO Insegnante Tecnico Pratico: ZANINELLO LORIS Classe

Dettagli

PROGRAMMA DI MATEMATICA. gli insiemi numerici N, Z e Q, operazioni, proprietà e calcolo con le potenze.

PROGRAMMA DI MATEMATICA. gli insiemi numerici N, Z e Q, operazioni, proprietà e calcolo con le potenze. PROGRAMMA DI MATEMATICA CLASSE 1^AE DOCENTE Algebra: gli insiemi numerici N, Z e Q, operazioni, proprietà e calcolo con le potenze. Calcolo letterale, i monomi (definizioni, proprietà e operazioni) I polinomi(

Dettagli

AREA MATEMATICO SCIENTIFICO TECNOLOGICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA DELLA SCUOLA PRIMARIA

AREA MATEMATICO SCIENTIFICO TECNOLOGICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA DELLA SCUOLA PRIMARIA Unione Europea Fondo Social Europeo Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria Distretto Scolastico N 15 Istituto Comprensivo III V.Negroni Via

Dettagli

CLASSE PRIMA A. I..I.S. via Silvestri,301 Plesso A.Volta Programma di Fisica e Laboratorio Programma Attività Didattiche svolte A.S.

CLASSE PRIMA A. I..I.S. via Silvestri,301 Plesso A.Volta Programma di Fisica e Laboratorio Programma Attività Didattiche svolte A.S. CLASSE PRIMA A I..I.S. via Silvestri,301 Plesso A.Volta Programma di Fisica e Laboratorio Programma Attività Didattiche svolte Materia A.S.2014/2015 FISICA e Laboratorio di Fisica Unità 2- Strumenti matematici:

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO STATALE G. D. CASSINI

LICEO SCIENTIFICO STATALE G. D. CASSINI PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA CLASSI PRIME NUCLEI TEMATICI E METODOLOGIA. Nucleo 1 Nucleo 2 Nucleo 3 Nucleo 4 Nucleo 5 Ambiente di lavoro (in generale) e linguaggio della matematica Ambiente e linguaggio

Dettagli

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca. Liceo Tecnologico. Indirizzo Elettrico Elettronico

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca. Liceo Tecnologico. Indirizzo Elettrico Elettronico Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Liceo Tecnologico Indicazioni nazionali per i Piani di Studio Personalizzati Obiettivi Specifici di Apprendimento Allegato_C8-LT-02-Elettrico

Dettagli

LA FISICA IN LABORATORIO

LA FISICA IN LABORATORIO Istituto Calasanzio anno 2015-2016 LA FISICA IN LABORATORIO Progetto sulle attività sperimentali per la scuola primaria e secondaria IN COSA CONSISTE IL METODO SCIENTIFICO Nell educazione scientifica è

Dettagli

I.I.S. N. BOBBIO DI CARIGNANO - PROGRAMMAZIONE PER L A. S. 2014-15

I.I.S. N. BOBBIO DI CARIGNANO - PROGRAMMAZIONE PER L A. S. 2014-15 I.I.S. N. BOBBIO DI CARIGNANO - PROGRAMMAZIONE PER L A. S. 2014-15 DISCIPLINA: FISICA (Indirizzi scientifico e scientifico sportivo) CLASSE: QUARTA (tutte le sezioni) COMPETENZE DISCIPLINARI ABILITA CONTENUTI

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PRIMA DELLA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA L alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.

Dettagli

Anno Scolastico 2011/2012 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Anno Scolastico 2011/2012 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Prof. Franca Decolle Materia matematica e fisica N.ro ore settimanali 3+3 N.ro ore complessivamente svolte Classe 3C 1. Presentazione sintetica della classe; L attività didattica

Dettagli

Piccoli scienziati in laboratorio: per la formazione scientifica nella scuola primaria. Progetto per la diffusione della cultura scientifica 2009

Piccoli scienziati in laboratorio: per la formazione scientifica nella scuola primaria. Progetto per la diffusione della cultura scientifica 2009 Ministero dell Università e della Ricerca Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Facoltà di Scienze della Formazione Dipartimento di Fisica Progetto per la diffusione della cultura scientifica

Dettagli

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo Energia e Lavoro Finora abbiamo descritto il moto dei corpi (puntiformi) usando le leggi di Newton, tramite le forze; abbiamo scritto l equazione del moto, determinato spostamento e velocità in funzione

Dettagli

1. 2. 3. 4. 1. E F G 1. 2. 3. 2. 1. H I 2. 3. 1. 2.

1. 2. 3. 4. 1. E F G 1. 2. 3. 2. 1. H I 2. 3. 1. 2. ISTITUTO COMPRENSIVO DI AGORDO Scuola Primaria PIANO ANNUALE DI MATEMATICA CLASSE 5^ UNITA DI APPRENDIMENTO (U.A.) OBIETTIVI FORMATIVI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ( O.S.A. ) 1 2 3 4 I NUMERI A

Dettagli