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1 Attenzione Questo documento è stato repdisposto omettendo tutte mappe e tutte le immagini a corredo del testo ogriginale. Questo, con l unico scopo di rendere agevole il down-load del documento stesso. Turtti coloro che volessero prendere visione, o ricevere il testo originale possono recarsi repsso il Servizio Faunistico provinciale al terzo piano di Corso Matteotti 3 a Lecco. Nel caso si volese ricevere una ciopia (grandezza complessiva files circa 190 Mb), è pregato di munirsi di un Cd o di una chiavetta hardware.

2 Carta delle Vocazioni Ittiche Piano Ittico Provinciale 2

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5 Titolo 1 Carta delle Vocazioni Ittiche A cura di: Marco Aldrigo * Alberto Negri ** Pietro Gatti * Roberto Facoetti * Alessia Vitali *** Coordinamento del progetto Lucano Tovazzi * (Provincia di Lecco Servizio Faunistico), ** (Aquatech sas), *** (Provincia di Lecco Servizio Protezione delle Acque) Settore Ambiente Ecologia, Caccia e Pesca della Provincia di Lecco Servizio Faunistico Dirigente: dott. Luciano Tovazzi Responsabile U.O. Caccia e Pesca: dott. Pietro Gatti Tecnico Faunistico: dott. Marco Aldrigo Tecnico Faunistico: dott. Roberto Facoetti Funzionari istruttori: sig.ri Bettiga Luca, Ferrari Ermanno, Invernizzi Giuseppe.

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7 - RINGRAZIAMENTI Si ringraziano per la collaborazione fornita: Gli Agenti del Corpo di Polizia della Provincia di Lecco. Le Guardie Ittiche Volontarie: Angelo Cornacchia, Mariano Chiera, Luciano Mingarelli, Marco Negri. L Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente (ARPA) di Lecco. Il Servizio Protezione delle Acque L Ufficio Derivazioni della Provincia di Lecco (per la parte che riguarda e le derivazioni idroelettriche): dott. Marco Derrigo, ing. Francesco Tagliaferri. 1

8 - SOMMARIO Carta delle Vocazioni Ittiche... 2 Piano Ittico Provinciale... 2 Titolo Carta delle Vocazioni Ittiche RINGRAZIAMENTI SOMMARIO PREMESSE RIFERIMENTI NORMATIVI CONTENUTI DELLA CARTA DELLE VOCAZIONI ITTICHE Fiumi e torrenti Laghi Corpi idrici maggiormente significativi CARATTERISTICHE DEL RETICOLO IDRICO DEFINIZIONE DEL RETICOLO IDRICO DI RIFERIMENTO... 8 I laghi IL LARIO QUALITÀ DELLE ACQUE EVOLUZIONE TROFICA RECENTE VOCAZIONI ITTICHE FATTORI DI ALTERAZIONE AMBIENTALE IL LAGO DI ANNONE QUALITÀ DELLE ACQUE VOCAZIONI ITTICHE FATTORI DI ALTERAZIONE AMBIENTALE IL LAGO DI GARLATE QUALITÀ DELLE ACQUE VOCAZIONI ITTICHE FATTORI DI ALTERAZIONE AMBIENTALE IL LAGO DI OLGINATE QUALITÀ DELLE ACQUE VOCAZIONI ITTICHE FATTORI DI ALTERAZIONE AMBIENTALE IL LAGO DI PUSIANO QUALITÀ DELLE ACQUE VOCAZIONI ITTICHE FATTORI DI ALTERAZIONE AMBIENTALE IL LAGO DI SARTIRANA QUALITÀ DELLE ACQUE VOCAZIONI ITTICHE FATTORI DI ALTERAZIONE AMBIENTALE I LAGHI ALPINI QUALITÀ DELLE ACQUE VOCAZIONI ITTICHE I LAGHI DI DELEGUAGGIO I CORSI D'ACQUA FIUME ADDA PRE-LACUALE Qualità delle acque Vocazioni ittiche Fattori di alterazione ambientale FIUME ADDA SUB-LACUALE E RETE IDRICA COLLEGATA Qualità delle acque Vocazioni ittiche

9 Fattori di alterazione ambientale TORRENTI TRIBUTARI DELL ADDA SUB-LACUALE Qualità delle acque Vocazioni ittiche Fattori di alterazione ambientale IL TORRENTE REMOLA Qualità delle acque popolamento ittico Fattori di alterazione ambientale IL TORRENTE PIOVERNA Pioverna - parte alta Pioverna - parte pianeggiante Pioverna - parte terminale Qualità delle acque Vocazioni ittiche Specie di interesse conservazionistico estinte in epoca recente Fattori di alterazione ambientale Interruzione della continuità biologica AFFLUENTI DEL TORRENTE PIOVERNA I piccoli tributari del Torrente Pioverna La Val Grande di Bindo La Val Fusa e la Val Molinera La Valle del Lupo Il Torrente Lavagioli La Valle di Baiedo Il Torrente Grinzone I grandi tributari del Torrente Pioverna Il Torrente Resina Il Torrente Maladiga Il Torrente Rossiga La Valle dei Molini di Prato San Pietro Le Merette Il Torrente Acquaduro Qualità delle acque Vocazioni ittiche Specie di interesse conservazionistico estinte in epoca recente Fattori di alterazione ambientale Il Torrente Bobbia Prelievi idrici Il Torrente Troggia Qualità delle acque Vocazioni ittiche Vocazione naturale Fattori di alterazione ambientale Elementi interferenti con le popolazioni delle specie ittiche autoctone IL TORRENTE VARRONE Varrone - parte alta Varrone - parte intermedia VARRONE - PARTE TERMINALE Qualità delle acque Vocazioni ittiche Fattori di alterazione ambientale Gli affluenti del Torrente Varrone I piccoli tributari del Torrente Varrone grandi tributari del Torrente Varrone La Val Fraina La Val Marcia

10 Il Torrente Varroncello TORRENTI TRIBUTARI DEI LAGHI I piccoli tributari del Lario Il Canale Borgofrancone L Inganna e il Perlino La Val Merla La Val Grande e la Val Molini Il Torrente Esino I grandi tributari del Lario Il Torrente Meria Il Torrente Zerbo IlTorrente Gerenzone Il Torrente Caldone Il Rio Torto I tributari del Lago di Garlate Il Bione Il Torrente Gallavesa Qualità delle acque TORRENTI COLLINARI E DI PIANURA Il Torrente Bevera Torrente Bever; Il Torrente Curone I Torrenti Molgoretta e Lavandaia ACQUE INTERESSATE DA VINCOLI DI RISERVA DI PESCA I DIRITTI ESCLUSIVI DI PESCA Diritti di uso civico Acque affidate in concessione a socetà di pescatori ai sensi l art. 4 comma 2, della L.R. 12/ CONCESSIONI DI PISCICOLTURA ED ACQUACOLTURA MODALITA DI ESERCIZIO E GESTIONE DELLA PESCA CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE DISPOSIZIONI COMUNI ALLE VARIE FORME DI PESCA DILETTANTISTICA Norme generali Elenco e norme d'uso degli attrezzi di pesca professionale sul lago di Como Elenco e norme d'uso degli attrezzi di pesca professionale sui laghi di annone, Garlate, Olginate, Pusiano e Sartirana Elenco e norme d'uso degli attrezzi di pesca professionale sul fiume Adda DISPOSIZIONI A CARATTERE INTERPROVINCIALE PER LA PESCA NEL FIUME ADDA Attrezzi consentiti per l esercizio della pesca dilettantistica

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12 0. - PREMESSE Nel territorio provinciale è presente un elevata variabilità ambientale; di conseguenza è notevole anche la ricchezza di specie che popolano il territorio. Il Piano Ittico Provinciale riveste un elevata importanza nei confronti della fauna ittica d acqua dolce, la quale, secondo i criteri individuati dall IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) 1, si trova in uno stato di conservazione molto critico. Sempre secondo i predetti criteri, i pesci d acqua dolce europei sono i vertebrati maggiormente minacciati di estinzione; infatti, il 38% del totale delle specie esistenti in Europa é dichiarata a rischio e 12 si sono già estinte. Per quanto concerne l Italia, anche se nessuna specie autoctona risulta sicuramente estinta, la situazione generale non è positiva. Infatti secondo quanto riportato nella Lista rosa dei peci d acqua dolce italiani 2, dei 48 taxa (o unità tassonomiche) originari del nostro paese, 31 (pari al 64,6% del totale) rientrano nelle prime tre categorie internazionali di minaccia e altre 9 (18,8% del totale), benché inseriti nel gruppo a più basso rischio, sono comunque in contrazione. Per un ultima specie (2,1% del totale) le informazioni a disposizione sono così scarse che non permettono di definirne lo stato di conservazione. In pratica delle 48 specie indigene per l Italia, solo 7 (pari al 14,5% del totale) non sono a rischio di scomparsa anche se, di fatto, per alcune di esse negli ultimi anni si sono registrate contrazioni dell areale o delle consistenze. Infine, preme sottolineare che alcune di queste ultime specie, benché in buono stato di conservazione in Italia, risultano minacciate a livello locale, come ad esempio l Alborella 3. Alcune delle specie minacciate come: Trota Marmorata (Salmo trutta marmorata), Pigo (Rutilus pigo), Savetta (Chondrostoma soetta), Lasca (Condrostoma genei) ed il ciclostomo Lampreda Padana (Lampetra zanandreai), sono endemismi del bacino Padano-Veneto, ossia sono specie che in tutto il globo terreste sono presenti esclusivamente nei corpi idrici della Pianura Padana e negli affluenti del Mare Adriatico. Ne territorio, lecchese vi sono altre specie a rischio d estinzione come: sono lo Storione cobice (Acipenser naccarii), la Trota Lacustre (Salmo trutta lacustris), il Barbo (Barbus barbus plebejus) e il Barbo canino (Barbus meridionalis caninus). Altre specie ancora possono già essere date per estinte nel territorio della Provincia di Lecco come: lo Storione comune (Acipenser sturio), lo Storione ladano (Huso huso) la Cheppia (Alosa fallxa nilotica) e il Muggine calamita (Liza ramada). Questi pesci giungevano dal mare fino alle nostre acque fintanto che non furono costruiti gli sbarramenti idroelettrici lungo il Fiume Adda, che ne impedirono la migrazione. In realtà agli elenchi precedenti in andrebbero aggiunte anche altre due specie migratrici come lo Storione cobice e l Anguilla (Anguilla anguilla) che sono presenti nelle acque della provincia di Lecco solo grazie alle immissioni artificiali. E evidente che in assenza di interventi concreti e mirati al recupero, alla tutela ed alla conservazione delle specie sopra elencate, nel giro di alcuni anni, o al massimo alcuni decenni, in provincia di Lecco potrebbero estinguersi altre specie sensibili. Preme sottolineare come tutte le ricerche svolte sulle popolazioni ittiche, individuano come cause principali della diminuzione del numero di specie e di individui: 1 IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), 1994, Red List Categories. IUCN Species Survival Commission. 40thMeeting of the IUCN Cuncil, Gland Switzerland. Aggiornato periodicamente 2 Zerunian S., Pesci d acqua dolce. In. Libro Rosso degli Animali d Italia Vertebrati, WWF Italia, Roma. 3 Provincia di Lecco, Settore Ambiente, Ecologia, Caccia e Pesca, Servizio Pesca. 1

13 l alterazione degli habitat acquatici, causata principalmente da inquinamento, diminuzione della quantità dell acqua, manomissione del fondale e delle spode, scomparsa dei siti di riproduzione, ecc.; l interruzione della continua dei corsi d acqua, causata prevalentemente dagli sbarramenti artificiali realizzati a scopi idroelettrici, irrigui o per la regimazione delle acque. Solo in rarissimi casi la crisi di una specie é stata attribuita direttamente all attività di pesca; infatti, ormai da qualche tempo si sono assunte iniziative volte a limitare o proibire attività o forme di pesca che possano causare gravi interferenze negative nei confronti della fauna ittica. Ne consegue che i provvedimenti che, di volta in volta, sono presi nei confronti della pesca, per quanto utili, non sono certo sufficienti per garantire un futuro ad alcune specie ittiche. Nel caso specifico della Provincia di Lecco, gli eventuali impatti negativi sul popolamento ittico attribuibili all attività di pesca, sia professionale che dilettantistica, sono costantemente monitorate sulla base delle indicazioni raccolte dai libretti segnapesci in dotazione sia ai pescatori dilettanti sia ai professionisti, ed in base alle informazioni rilevate tramite campionamenti o osservazioni dirette sul campo. Questo fa sì che si i provvedimenti di tutela più opportuni sono assunti in tempi molto ristretti, in modo da adeguare costantemente l attività gestionale alle reali esigenze del momento. Si conclude riassumendo in un quadro sintetico la situazione delle 48 specie ittiche potenzialmente presenti in provincia di Lecco,comprese specie alloctone, raggruppate secondo i criteri di conservazione adottati dall IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura). Tabella 0-1 Classificazione secondo i criteri di conservazione IUCN delle specie di pesci d acqua dolce presenti in provincia di Lecco. N specie % sul numero di taxa potenzialmente presenti nella provincia di Lecco Classificazione (criteri IUCN) 3 6,3 % Estinte 1 2,1 % In pericolo critico 3 6,3 % In pericolo 18 37,5 % 6 12,4 % 17 35,4 % Sono in condizioni di vulnerabilità Non presentano problemi di conservazione Sono originarie di altre regioni del globo 2

14 1. - RIFERIMENTI NORMATIVI Attualmente le Province svolgono un ruolo fondamentale e insostituibile nella gestione della fauna e nella pianificazione dell attività alieutica. In particolare, sono esercitate direttamente dalle Province tutte le attività che si configurano come amministrazione dell attività di pesca e di pesca. Nel quadro legislativo che caratterizza le Regione Lombardia, in applicazione attuazione dell'art. 117 della Costituzione 4, dell'art. 3 della legge 142/1990 5, della legge 59/1997 6, e del D.Lgs. 4 giugno 1997, n , è stata approvata la l.r. n. 11/1998 8, la quale disciplina, fra l altro, l'articolazione e l'organizzazione delle funzioni attribuite in materia di pesca e pesca alla Regione, ovvero da questa conferite alle Province. L art. 2 della predetta l.r. 11/1998 stabilisce che sono esercitate dalla Regione direttamente, ovvero conferite alle Province, tutte le funzioni amministrative in materia di pesca e pesca, già svolte dal soppresso Ministero delle risorse agricole, alimentari e forestali, e non mantenute alla specifica competenza statale ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs. 4 giugno 1997, n L art. 3 dispone che in materia di pesca siano riservate alla regione solo: le funzioni concernenti i rapporti con il Ministero per le politiche agricole e l'unione Europea; la formulazione degli indirizzi programmatici generali e settoriali; il coordinamento delle funzioni delegate; l'attuazione di programmi a dimensione o rilevanza regionale; i controlli e la vigilanza sulle modalità di attuazione delle deleghe; le decisioni sui ricorsi gerarchici presentati avverso gli atti emanati dagli enti delegati; la ripartizione delle risorse finanziarie occorrenti per l'esercizio delle funzioni delegate; la proposta di delimitazione dei territori danneggiati da calamità naturali e da avversità atmosferiche e l'adozione dei provvedimenti relativi e conseguenti. Invece, l art. 4 stabilisce che, sempre in materia di pesca e pesca, siano conferite alle Province le funzioni amministrative ivi comprese le attività di vigilanza e controllo, e la gestione delle autorizzazioni. Infine, l art. 9 prevede che la Regione Lombardia ponga in essere interventi sostitutivi nel caso di persistente inattività degli enti locali nell'esercizio delle funzioni a loro conferite. All interno del predetto quadro assume un grande rilievo quanto previsto dalla della l.r. n. 12 del 30 luglio , la quale conferisce alle Province non solo compiti strettamente amministrativi ma anche tutte le funzioni di programmazione, gestione, controllo e pianificazione dell attività alieutica e della conservazione della fauna ittica, mantenendo per sé solo il ruolo di coordinamento e di orientamento. Le funzioni conferite alle Province si esplicano in modo prioritario attraverso la predisposizione della Carta delle Vocazioni Ittiche e del Piano Ittico Provinciale. Nello schema sotto viene riassunta, in maniera gerarchica, la normativa di riferimento. 4 Costituzione della Repubblica Italiana, TITOLO V le Regioni, le Provincie, i Comuni, art Legge 8 giugno 1990, n. 142 Ordinamento delle autonomie locali. 6 Legge 15 marzo 1997, n. 59 Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa. 7 D.Lgs. 4 giugno 1997, n. 143 Conferimento alle Regioni delle funzioni amministrative in materia di agricoltura e pesca e riorganizzazione dell'amministrazione centrale. 8 Legge Regionale 04 luglio 1998, n. 11 Riordino delle competenze regionali e conferimento di funzioni in materia di agricoltura.. 9 Legge Regionale n. 12 del 30 luglio 2001 Norme per l incremento e la tutela del patrimonio ittico e l esercizio della pesca nelle acque della Regione Lombardia. 3

15 Tabella Normativa di riferimento Tipologia Atto Quadro di riferimento Convenzioni Internazionali sottoscritte dall Italia Washington CITES (3 marzo 1973) Bonn (23 giugno 1979) Regolamentazione commercio specie minacciate di estinzione. Protezione delle specie migratrici Integrazione delle misure di protezione dei diversi stati. Berna (19 settembre 1979) Conservazione vita selvatica e ambiente naturale in Europa, della flora e fauna selvatiche e degli habitats. Salisburgo ALPI (14 ottobre 1999) Protezione ambiente alpino: popolazioni e cultura, pianificazione territoriale, salvaguardia della qualità dell aria, idroeconomia, protezione della natura e tutela del paesaggio, agricoltura di montagna, foreste montane, turismo e tempo libero, energia. Rio de Janeiro (5 giugno 1992) Direttiva Comunitaria Dir. 92/43/CEE (21 maggio 1992 Habitat ) Conservazione della biodiversità, uso durevole dei suoi componenti, ripartizione equa dei benefici delle biotecnologie. Conservazione habitats naturali e seminaturali, flora e fauna selvatica Costituzione della rete ecologica europea Natura 2000: siti di importanza comunitaria (SIC) che conservano habitat naturali in Allegato I o specie elencate in Allegato II ( * specie o habitat prioritari) Criteri di costituzione (Allegato III) Art. 6: Valutazione di Incidenza Istituzione di regime di tutela per specie Allegato IV Regolamentazione del prelievo per specie Allegato V Legge Regionale 12/2001 (30 luglio 2001) Norme per l incremento e la tutela del patrimonio ittico e l esercizio della pesca nelle acque della Regione Lombardia Regolamento Regionale 9/2003 (22 maggio 2003) Attuazione della L.R. 30 luglio 2001 n. 12 Norme per l incremento e la tutela del patrimonio ittico e l esercizio della pesca nelle acque della Regione Lombardia Documento Regionale Tecnico DGR 7/20557 (11 febbraio 2005) L.R. 30 luglio 2001 n. 12 art. 8. Adozione documento tecnico regionale per la gestione ittica 4

16 2. - CONTENUTI DELLA CARTA DELLE VOCAZIONI ITTICHE L'articolo 8 della l.r. 12/2001 ed il Documento Tecnico Regionale identificano nella vocazione delle acque uno strumento per la predisposizione del Piano Ittico Provinciale, il quale a sua volta contiene gli indirizzi per la tutela dell'ittiofauna e per la gestione della pesca. Sempre in base alla citata normativa, i criteri per la definizione della vocazione ittiogenica vengono determinati in base alle caratteristiche mesologiche dei corpi idrici in funzione, quindi, non tanto dalle componenti animale e vegetale dell ecosistema ospitato dai corpi d acqua ma delle caratteristiche chimiche, fisiche, geografiche ecc. dei laghi e dei fiumi. Per quanto riguarda i parametri chimico-fisici relativi a laghi, i fiumi e i torrenti lecchesi, è stata condotta nel corso del 2007 un apposita campagna di rilevamento, al fine di ottenere quante più informazioni originali possibile. I dati raccolti, unitamente ad altri ottenuti dall Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente (ARPA) di Lecco, sono stati successivamente elaborati così da poter fungere da indicatori della vocazione ittica dei corpi idrici FIUMI E TORRENTI In particolare le campagne di rilevamento condotte su fiumi e torrenti hanno consentito la misurazione dei seguenti parametri chimico-fisici: Temperatura (T), acidità (ph), ossigeno disciolto (O2), percentuale di saturazione dell ossigeno (%O 2 ) e Conducibilità elettrica. Nei Laghi, oltre ai parametri rilevati per fiumi e torrenti sono stati misurati anche i valori del fosforo disciolto (PO 4 ) e del fosforo totale (Ptot). Le misura sono state fatte sia con presenza di stratificazione termica che in periodo di circolazione totale. I campionamenti sono stati eseguiti in una o più stazioni individuate per corpo idrico a seconda delle caratteristiche geografiche e morfologiche; ciascuna stazione è chiaramente individuata tramite rilevamento GPS ed quindi è utilizzabile eventuali campagne o verifiche future. Per quanto riguarda la raccolta dei parametri biologici e la caratterizzazione dei popolamenti ittici si è proceduto secondo il seguente schema: compilazione di una prima lista di presenze certe o potenziali attraverso l analisi critica dei contenuti della precedente Carta delle Vocazioni Ittiche; integrazione delle liste potenziali con gli esiti di censimenti eseguiti nel corso degli ultimi anni, la raccolta e la verifica critica delle informazioni pervenute al Servizio Pesca Provinciale; effettuazione di appositi rilievi presso le stazioni di rilevamento e altre campagne dedicate alla raccolta di dati per la Carta delle Vocazioni Ittiche. Per quanto riguarda la caratterizzazione dei popolamenti ittici delle acque di tipo B, si sono utilizzati anche i dati dei Programmi di Ripopolamento Ittico per le immissioni, le informazioni desunte dalla lettura critica dei Libretti Segnapesci; dato che questi ultimi sono obbligatori per la pesca dilettantistica a partire dal 1997 i dati delle catture costituiscono ormai una serie storica di almeno 10 anni continui, l integrazione dei darti del pescato con quelli relativi alle immissioni sono in grado di fornire elementi utili per determinare la vocazione dei torrenti di montagna, la loro produttività ecc. Come meglio si vedrà nei capitoli relativi ai singoli tratti omogenei, per le acque di Tipo B è possibile compilare resoconti relativi a: immissioni effettuate dalla Provincia di Lecco nel periodo ; catture avvenute nel periodo ; per quanto concerne il 2007 occorre precisare che i relativi valori non sono indicati poiché non è ancora terminata la consegna, e quindi l analisi, dei Libretti Segnapesci per i pescatori dilettanti, dato che il termine ultimo di consegna è la fine del mese di marzo 2008); numero di giornate di pesca uscite effettuate per ciascun corpo idrico; 5

17 sforzo di pesca, ossia la fatica necessaria per effettuare catture. Nel testo, lo sforzo di pesca è stato calcolato come il rapporto fra le catture effettuate e le uscite, quindi più è alto il valore, più consistenti sono le catture. Poiché questo dato assume valori significativi solo nel caso in cui si disponga di un certo numero di dati riguardanti le uscite di pesca, le tabelle con lo sforzo di pesca sono inserite solo per quei corpi idrici dove è disponibile un numero adeguato di dati. Inoltre, in alcuni casi il dato non è molto significativo poiché in alcuni casi la precedente carta delle Vocazioni Ittiche classificava come Tipo B anche corpi idrici che ospitano in prevalenza Ciprinidi; in questi casi le l attività alieutica, benché segnalata sul Libretto Segnapesci è, di fatto, dedicata a specie diverse dalla Trota, come ad esempio il Vairone, e il computo delle uscite rende pertanto conto di uno sforzo non dedicato ai Salmodini. Un altro caso per il quale non è corretto rapportare lo sforzo di pesca direttamente alle catture di Fario corrisponde ai torrenti ove sono presenti numerosi campi gara; in questi casi, al termine delle competizioni molti pescatori frequentano la zona per catturare le Trote iridee rimaste, segnalando l uscita che tuttavia non è dedicata alla cattura di Torta fario. Viene così falsato il dato riguardante lo sforzo di pesca, calcolato per questa ultima specie. Occorre Infine precisare che i dati raccolti dai Libretti Segnapesci vanno interpretati con le dovute precauzioni, per fare un esempio, essi non considerano l abilità del pescatore, oppure i molti pescatori che praticano il No-kill, in questo caso sembra che il pescatore non abbia pescato nulla, poiché le catture, sebbene avvenute, non sono indicate e di conseguenza l uscita pesa negativamente sullo sforzo di pesca. Inoltre, purtroppo, è noto che alcuni pescatori, non rendendosi conto dell importanza della corretta compilazione dei Libretti, o omettendo integralmente di segnalare le catture oppure, non compilano in modo completo il libretto. Sia nei in fiumi che nei torrenti, presso le stazione di campionamento, o durante le campagne di monitoraggio, sono stati effettuai numerosi prelievi di fauna ittica eseguiti tramite interventi di elettropesca. La cattura mediante elettrostorditore è stata effettuata nelle varie stazioni utilizzando un intervallo di campionamento di 15 minuti catturando, successivamente, e censendo classificando per specie e classe d età i pesci presenti nei vari ambienti (buche, raschi, morte ecc.). Tale metodologia di campionamento non ha certo la pretesa di fornire un quadro completo delle specie presenti nei corpi idrici provinciali ne tanto meno può dare un quadro molto preciso della numerosità e distribuzione dei popolazioni ittici, tuttavia integra efficacemente i dati raccolti in precedenza. I pesci catturati durante gli interventi di elettropesca sono stati classificati e suddivisi in due sole classi d età in funzione della capacità riproduttiva, giovani (classe non riproduttiva) e adulti. Sono stati usati i seguenti valori discriminanti: Tabella 2 principali gruppi tassonomici catturati durante l attività di elettropesca. Gruppo tassonomico Valore discriminante (cm) Trota Fario 20 Ciprinidi di piccola taglia (Vairone, Gobione, Alborella ecc.) 6 Scazzone, Cagnetta, Ghiozzo, Cobite 6 Ciprinidi di media taglia (Cavedano, Scardola, Barbo, Tinca,) 15 Persico reale, Bottatrice 15 Luccio, Pesce siluro LAGHI Nei Laghi, oltre ai parametri rilevati per fiumi e torrenti sono stati misurati anche i valori del fosforo disciolto (PO 4 ) e del fosforo totale (Ptot). In alcune circostanze particolari, come nel caso del Lago di Como si è provveduto anche alla misurazione dell Azoto totale (N). 6

18 Nella trattazione del testo sono a volte inseriti dati relativi a parametri chimico-fisici non rilevati direttamente durante le campagne di monitoraggio dedicate alla Carta delle Vocazioni Ittiche ma desunti da ricerche o relazioni tecnico-scientifiche recenti o, ancora, rilevati in proprio dalla Provincia di lecco nel corso delle sue attività. Le misura sono state fatte sia con presenza di stratificazione termica che in periodo di circolazione totale. Anche in questo caso i campionamenti sono stati eseguiti in una o più stazioni individuate per corpo idrico a seconda delle caratteristiche geografiche e morfologiche; ciascuna stazione è chiaramente individuata tramite rilevamento GPS ed quindi è utilizzabile eventuali campagne o verifiche future. Per quanto riguarda la raccolta dei parametri biologici e la caratterizzazione dei popolamenti ittici analogamente a quanto detto per fiumi e torrenti, si è proceduto secondo il seguente schema: compilazione di una prima lista di presenze certe o potenziali attraverso l analisi critica dei contenuti della precedente Carta delle Vocazioni Ittiche; integrazione delle liste potenziali con gli esiti di censimenti eseguiti nel corso degli ultimi anni, la raccolta e la verifica critica delle informazioni pervenute al Servizio Pesca Provinciale; effettuazione di appositi rilievi presso le stazioni di rilevamento e altre campagne dedicate alla raccolta di dati per la Carta delle Vocazioni Ittiche. Anche la metodologia ed i parametri utilizzati per la determinazione delle classi d età sono analoghi a quelli usati per i fiumi. Per quanto riguarda le catture effettuate nei laghi, in assenza di Libretti Segnapesci o altri sistemi di raccolta di dati relativi al prelievo effettuato dai pescatori dilettanti, ci si è riferiti esclusivamente ai dati desunti dai Libretti Segnapesci compilati obbligatoriamente dal pescatori di professione. La descrizione della vocazione ittica degli ambienti lacustri provinciali viene preceduta da una breve sintesi degli aspetti riguardanti la qualità delle acque degli stessi; i dati riguardanti i parametri chimico-fisici dei laghi ci sono stati messi gentilmente a disposizione dall ARPA di Lecco che istituzionalmente si occupa periodicamente di tale tipo di rilievi CORPI IDRICI MAGGIORMENTE SIGNIFICATIVI Per i corpi idrici più significativi si è anche proceduto a rilevare la struttura di popolazione tramite la misura della lunghezza corporea, applicando poi il metodo dell analisi delle classi di lunghezza per la determinazione delle singole classi di età. In ogni stazione prioritaria sono state inoltre analizzate le scaglie di almeno n 10 soggetti di t aglia diversa, come dato di riferimento per la determinazione certa dell età. Per il calcolo del fattore di condizione delle principali popolazioni di Trota fario è stato rilevato anche il peso dei singoli soggetti. Nei corpi idrici di maggior interesse ittico ed ambientale si è applicato l Indice Biologico Esteso (I.B.E). L analisi del popolamento di macroinvertebrati risulta notoriamente fondamentale per la definizione dello stato di qualità delle acque correnti, in quanto la composizione qualitativa e quantitativa delle specie animali rappresenta il risultato di variazioni a lungo termine del corpo idrico, a differenza del dato chimico che può riflettere una situazione momentanea e quindi non rappresentativa dell effettivo stato di qualità del corso d acqua. Il popolamento di macroinvertebrati rappresenta anche un indice diretto delle disponibilità alimentari per il popolamento ittico. Pur non attuando campionamenti di tipo quantitativo, è stato individuato un indice qualitativo della consistenza del popolamento di macroinvertebrati nei corsi d acqua in cui è stato determinato l I.B.E. 7

19 3. - CARATTERISTICHE DEL RETICOLO IDRICO DEFINIZIONE DEL RETICOLO IDRICO DI RIFERIMENTO In questo capitolo sono contenuti i dati di sintesi relativi all intero reticolo idrico provinciale. Per la ricognizione del reticolo idrico si sono adottati i criteri stabiliti dal Documento Tecnico Regionale. Sono stati considerati solo i corpi idrici perenni del territorio provinciale Elenco dei corpi idrici della Provincia di Lecco Tabella 3 - Elenco dei laghi della Provincia di Lecco Laghi Superficie (km²) Riferimento tavole (CTR 1:10.000) L. di Como 145 B3c4 / b3c5 / b3d2 / b3d3 / b3d4 / b4c1 / b4c2 / b4c3 / b4d2 / b4d3 / b4d4 L. di Annone 5,51 B4d5 L. di Garlate 4,47 B4d4 / b4d5 / b4e4 / b4e5 L. di Olginate 0,58 B4e5 L. di Pusiano 4,95 B4c5 L. di Sartirana 0.11 B5e2 L. del Sasso 0,014 B3e5 L. di Deleguaggio 0,010 B3e4 Tabella 4 - Elenco dei corsi d acqua della Provincia di Lecco Corsi d'acqua Lunghezza (m) Confluenza Riferimento tavole (CTR 1:10.000) T. Bevera di Brianza Lambro B5c1 / B5d1 T. Gandaloglio Bevera di B. B5d1 Roggia Bevera Lambro B5c1 T. Molgora Adda B5d1 / B5d2 / B5d3 T. Molgoretta Molgora B5d2 / B5d3 T. Curone Molgoretta B5d2 / B5d3 T. Lavandaia Molgoretta B5d2 / B5d3 F. Adda sublacuale Po B4e5 / B5e1 / B5e2 / B5e3 T. Val Tolsera Adda B5e1 T. Greghentino Adda B4e5 Rio Torto Lario B4d4 T. Inferno Rio Torto B4d4 F. Adda prelacuale Lario B3d2 C. Borgofrancone Lario B3d2 / B3d3 T. Inganna Lario B3d3 T. Perlino Lario B3d3 V. Merla Lario B3d3 T. Varrone Lario B3c4 / B3d4 / B3e5 T. Valle dei Molini Varrone B3d4 8

20 Corsi d'acqua Lunghezza (m) Confluenza Riferimento tavole (CTR 1:10.000) T. Valle Rasga T. Valle dei Molini B3d4 T. Valle di Avano Varrone B3d4 T. Varroncello Varrone B3d4 / B3e4 T. Valle Marcia Varrone B3e5 T. Valle di Fraina Varrone B3e4 / B3e5 T. Valle Premaniga V. di Fraina B3e4 T. Valle Marmino V. di Fraina B3e4 T. Valle d'alen V. di Fraina B3e4 V. di Monte Rotondo V. di Fraina B3e4 V. di Barconcelli Varrone B3e5 V. del Brac 800 Lario B3c4 / B3d4 Val Grande Lario B3d4 V. dei Molini Lario B3d5 T. Pioverna Lario B3c5 / B3d5 / B4d1 / B4e1 / B4e2 T. Valle dei Molini Pioverna B3d5 T. Maladiga Pioverna B3d5 T. Valle Resina Pioverna B3d5 T. Val Grande di Bindo Pioverna B4d1 T. Rossiga Pioverna B4d1 T. Valle Molinera Pioverna B4e1 T. Valle Fusa Pioverna B4e1 T. Troggia Pioverna B3e5 / B4e1 T. Acquaduro Pioverna B4e1 T. Grinzone Pioverna B4e2 T. Bobbia Pioverna B4e2 V. del Lupo Pioverna B4e2 / B4e3 T. Pioverna Orientale Pioverna B4e2 T. Esino Lario B3c5 / B4c1 / B4d1 T. Meria Lario B4d2 / B4d3 T. Valle di Era Meria B4d2 T. Zerbo Lario B4d3 T. Gerenzone Lario B4d3 / B4d4 / B4e3 T. Caldone Lario B4d4 / B4e3 / b4e4 T. Grigna Caldone B4e3 / B4d3 / B4d2 T. Bione Lago di Garlate B4d4 / B4e4 T. Enna o Remola Brembo B4e3 T. Pescone L. di Annone B4d5 T. Ruschetta Adda B5e2 T. Gallavesa Lago di Garlate B4e4 / B4e5 T. Aspide Lago di Garlate B4d5 / B4e5 T. Serta Adda B4e5 T. Sonna Adda B5e1 F. Lambro Po B5c1 9

21 Cartografia dei corpi idrici provinciali di interesse piscatorio La Cartografia dei corpi idrici provinciali di interesse piscatorio" è contenuta nell Allegato Carattere amministrativo Tabella 5 - Elenco dei laghi della Provincia di Lecco Laghi Carattere Province interessate (oltre la P. di Lecco) L. di Como Interprovinciale Como L. di Annone Provinciale L. di Garlate Provinciale L. di Olginate Provinciale L. di Pusiano Interprovinciale Como L. di Sartirana Provinciale L. del Sasso Provinciale L. di Deleguaggio Provinciale Tabella 6 - Elenco dei corsi d acqua della Provincia di Lecco Corsi d'acqua Carattere Province interessate (oltre la P. di Lecco) T. Bevera di Brianza Provinciale T. Gandaloglio Provinciale Roggia Bevera Provinciale T. Molgora Interprovinciale Milano T. Molgoretta Provinciale T. Curone Provinciale T. Lavandaia Provinciale F. Adda sublacuale Interprovinciale Bergamo Milano Lodi - Cremona T. Val Tolsera Provinciale T. Greghentino Provinciale Rio Torto Provinciale T. Inferno Provinciale F. Adda prelacuale Interprovinciale Como - Sondrio C. Borgofrancone Interprovinciale Como- Sondrio T. Inganna Provinciale T. Perlino Provinciale V. Merla Provinciale T. Varrone Provinciale T. Valle dei Molini Provinciale T. Valle Rasga Provinciale T. Valle di Avano Provinciale T. Varroncello Provinciale T. Valle Marcia Provinciale T. Valle di Fraina Provinciale T. Valle Premaniga Provinciale 10

22 Corsi d'acqua Carattere Province interessate (oltre la P. di Lecco) T. Valle Marmino Provinciale T. Valle d'alen Provinciale V. di Monte Rotondo Provinciale V. di Barconcelli Provinciale V. del Brac Provinciale Val Grande Provinciale V. dei Molini Provinciale T. Pioverna Provinciale T. Valle dei Molini Provinciale T. Maladiga Provinciale T. Valle Resina Provinciale T. Val Grande di Bindo Provinciale T. Rossiga Provinciale T. Valle Molinera Provinciale T. Valle Fusa Provinciale T. Troggia Provinciale T. Acquaduro Provinciale T. Grinzone Provinciale T. Bobbia Provinciale V. del Lupo Provinciale T. Pioverna Orientale Provinciale T. Esino Provinciale T. Meria Provinciale T. Valle di Era Provinciale T. Zerbo Provinciale T. Gerenzone Provinciale T. Caldone Provinciale T. Grigna Provinciale T. Bione Provinciale T. Enna o Remola Interprovinciale Bergamo T. Pescone Provinciale T. Ruschetta Provinciale T. Gallavesa Provinciale T. Aspide Provinciale T. Serta Provinciale T. Sonna Interprovinciale Bergamo F. Lambro Interprovinciale Como - Milano 11

23 Tipologia dei corpi idrici Tabella 7 - Elenco dei laghi della Provincia di Lecco Laghi Descrizione del tratto omogeneo Categoria L. di Como intero corpo idrico Pregio ittico potenziale L. di Annone est intero corpo idrico Pregio ittico potenziale L. di Annone Ovest intero corpo idrico Pregio ittico potenziale L. di Garlate intero corpo idrico Pregio ittico potenziale L. di Olginate intero corpo idrico Pregio ittico potenziale L. di Pusiano intero corpo idrico Pregio ittico potenziale L. di Sartirana intero corpo idrico Interesse piscatorio L. del Sasso intero corpo idrico Pregio ittico L. di Deleguaggio intero corpo idrico Pregio ittico Tabella 8 - Elenco dei corsi d acqua della Provincia di Lecco Corsi d'acqua Descrizione del tratto omogeneo Categoria T. Bevera di Brianza A monte dell abitato di Colle B.za Pregio ittico potenziale T. Bevera di Brianza A valle dell abitato di Colle B.za Interesse piscatorio T. Gandaloglio Intero corpo idrico Pregio ittico Roggia Bevera Intero corpo idrico Pregio ittico potenziale T. Molgora A monte dell abitato di Cernusco Lom. Pregio ittico potenziale T. Molgora A valle dell abitato di Cernusco Lom. Interesse piscatorio T. Molgoretta A monte dell abitato di Lomagna Pregio ittico potenziale T. Molgoretta A valle dell abitato di Lomagna Interesse piscatorio T. Curone Intero corpo idrico Interesse piscatorio T. Lavandaia Intero corpo idrico Pregio ittico potenziale F. Adda sublacuale Lecco Ponte Manzoni Pregio ittico F. Adda sublacuale Diga di Olginate Lago di Olginate Pregio ittico F. Adda sublacuale Ponte Lavello Diga di Robbiate Pregio ittico F. Adda sublacuale Diga di Robbiate Diga di Paderno Pregio ittico F. Adda sublacuale Diga di Paderno Provincia di Milano Pregio ittico T. Val Tolsera A monte di Airuno Pregio ittico potenziale T. Val Tolsera A valle di Airuno Pregio ittico potenziale T. Greghentino A monte di Olginate Pregio ittico potenziale T. Greghentino A valle di Garlate Pregio ittico potenziale Rio Torto intero corpo idrico Pregio ittico potenziale T. Inferno intero corpo idrico Pregio ittico F. Adda prelacuale intero corpo idrico Pregio ittico potenziale C. Borgofrancone intero corpo idrico Pregio ittico potenziale T. Inganna intero corpo idrico Interesse piscatorio T. Perlino intero corpo idrico Interesse piscatorio V. Merla intero corpo idrico Pregio ittico potenziale T. Varrone Comune di Premana a monte derivazione Pregio ittico T. Varrone A valle derivazione fino al diga di Interesse piscatorio Premana 12

24 Corsi d'acqua Descrizione del tratto omogeneo Categoria T. Varrone Diga di Premana foce nel Lario Pregio ittico potenziale T. Valle dei Molini Sorgenti presa di Tremenico Pregio ittico Tremenico T. Valle dei Molini Presa di Tremenico - Varrone Pregio ittico potenziale Tremenico T. Valle Rasga Intero corpo idrico Pregio ittico T. Valle di Avano Sorgenti presa di Tremenico Pregio ittico T. Valle di Avano Presa di Tremenico - Varrone Pregio ittico potenziale T. Varroncello Sorgenti presa di Pagnona Pregio ittico T. Varroncello Presa di Pagnona - Varrone Pregio ittico potenziale T. Valle Marcia Intero corpo idrico Pregio ittico T. Valle di Fraina Sorgenti presa di Premana Pregio ittico T. Valle di Fraina Presa di Premana - Varrone Pregio ittico potenziale T. Valle Premaniga Intero corpo idrico Pregio ittico T. Valle Marmino Intero corpo idrico Pregio ittico T. Valle d'alen Intero corpo idrico Pregio ittico V. di Monte Rotondo Intero corpo idrico Pregio ittico V. di Barconcelli Intero corpo idrico Pregio ittico V. del Brac Intero corpo idrico Pregio ittico Val Grande Intero corpo idrico Pregio ittico V. dei Molini Bellano Intero corpo idrico Pregio ittico T. Pioverna Valle dei Grassi Lunghi Piani di Balisio Pregio ittico T. Pioverna Piani di Balisio Confluenza Pioverna Privo di interesse Orient. T. Pioverna Confluenza Pioverna Orient. Sbarr. Pregio ittico potenziale Taceno T. Pioverna Sbarramento Taceno Ponte Ferrovia Pregio ittico potenziale T. Pioverna Ponte Ferrovia - Lario Pregio ittico potenziale T. Valle dei Molini Intero corpo idrico Pregio ittico P.S.P. T. Maladiga Intero corpo idrico Pregio ittico potenziale T. Valle Resina Intero corpo idrico Pregio ittico potenziale T. Val Grande di Bindo Intero corpo idrico Pregio ittico potenziale T. Rossiga Intero corpo idrico Pregio ittico potenziale T. Valle Molinera Intero corpo idrico Pregio ittico T. Valle Fusa Intero corpo idrico Pregio ittico T. Troggia Sorgenti Presa Enel seconda sbarra Pregio ittico T. Troggia Presa Enel seconda sbarra - Restituzione Pregio ittico potenziale T. Acquaduro Sorgenti - Presa Enel Pregio ittico T. Acquaduro Presa Enel conflurnza con il Pioverna Pregio ittico potenziale T. Grinzone Intero corpo idrico Pregio ittico potenziale T. Bobbia Sorgenti Presa Enel Pregio ittico T. Bobbia Presa Enel confluenza con il Pioverna Pregio ittico potenziale V. del Lupo Intero corpo idrico Pregio ittico T. Pioverna Orientale Intero corpo idrico Pregio ittico potenziale T. Esino Sorgenti galleria di Varenna Pregio ittico 13

25 Corsi d'acqua Descrizione del tratto omogeneo Categoria T. Esino Galleria di Varenna - Lario Interesse piscatorio T. Meria A monte della presa di S.M. Rongio Pregio ittico T. Meria Fra la presa di Rongio e la foce nel Lario Pregio ittico potenziale T. Valle di Era Sorgenti Immissione Meria Pregio ittico T. Zerbo Intero corpo idrico Pregio ittico potenziale T. Gerenzone Sorgenti 200 mt foce nel Lario Pregio ittico potenziale T. Gerenzone Ultimi 200 mt prima della foce nel Lario Privo di interesse i T. Caldone Sorgenti Passo del Lupo Pregio ittico T. Caldone Passo del Lupo Lecco Ponte Ferroviario Pregio ittico potenziale T. Caldone Lecco Ponte Ferroviario - Immissione Privo di interesse i Lario T. Grigna Sorgenti Ballabio Pregio ittico T. Grigna Ballabio Immissione Caldone Pregio ittico potenziale T. Bione Sorgenti Lecco Pregio ittico T. Bione Lecco Immissione Lago di Garlate Pregio ittico potenziale T. Enna o Remola Intero corpo idrico Pregio ittico T. Pescone Intero corpo idrico Pregio ittico potenziale T. Ruschetta Intero corpo idrico Pregio ittico potenziale T. Gallavesa Sorgenti Abitato di Erve Pregio ittico T. Gallavesa Abitato di Erve Pregio ittico potenziale T. Gallavesa Abitato di Erve Immissione L. Garlate Pregio ittico potenziale T. Aspide Intero corpo idrico Pregio ittico potenziale T. Serta Intero corpo idrico Pregio ittico potenziale T. Sonna Tratto in provincia Pregio ittico potenziale F. Lambro Tratto in provincia Pregio ittico potenziale Nei capitoli seguenti, i tratti nei quali i corpi idrici sono stati suddivisi saranno singolarmente decritti nel dettaglio e saranno esplicitate le caratteristiche che hanno generato la precedente suddivisione in categorie Sistemi di acque interconnesse costituenti unità ecologicamente funzionali Occorre precisare che in ragione delle particolari caratteristiche dell area alpina del territorio provinciale è piuttosto complesso individuare unità ecologicamente funzionali, ad esempio parecchi tributari al lago di Como costituiscono unità funzionale in senso monte valle, ossia la fauna ittica può passare dai torrenti al Lario ma non viceversa poiché spesso in prossimità della foce sono presenti sbarramenti artificiali invalicabili (quasi sempre briglie). Tuttavia in alcuni anni e per periodi di solito non molto lunghi, il livello del lago di Como consente la risalita della fauna ittica e di conseguenza, la continuità è presente. Questo avviene di solito in occasione di piene molto consistenti. Situazione molto simile è riscontrabile in molti torrenti dove sono presenti sbarramenti invalicabili sia naturali che artificiali (briglie ed opere di presa), anche in questi casi la discontinuità a volte è ripristinata in occasione delle piene che spesso consentono la risalita dei pesci o la discesa verso valle. Nel caso in cui le derivazioni idriche prosciughino interi tratti del torrente, il periodo di piena è spesso l unico momento nel quale è possibile il movimento dei pesci. Ritenendo che la continuità ecologica debba essere considerata una caratteristica permanente in un ecosistema naturale o al meno semi naturale, ma considerando tuttavia come normale il fatto 14

26 che nei torrenti la movimentazione valle monte possa avvenire solamente in particolari circostanze, in questo paragrafo si elencheranno unicamente i bacini imbriferi presenti sul territorio provinciale rimandando ai successivi capitoli l individuazione degli elementi di discontinuità presenti. Tabella 9 - Elenco dei bacini idrografici della Provincia di Lecco Bacino Affluenti principali Tributari degli affluenti Lario F. Adda Canale Borgofrancone T. Inganna (sx) T. Perlino (sx) V. Merla (sx) T. Varrone (sx) V. Brac (sx) V. Grande (Bellano) (sx) V. Molini (Bellano) (sx) T. Pioverna (sx) T. Esino (sx) T. Meria (sx) V. di Era (sx) T. Zerbo (sx) T. Gerenzone (sx) T. Caldone (sx) T. Grigna (sx) Rio Torto (dx) T. Toscio T. Inferno (sx) Lago di Garlate T. Bione (sx) T. Gallavesa (sx) T. Aspide (dx) Lago di Pusiano F. Lambro (Prov. Como) Lago di Annone T. Pescone Fiume Adda emissario T. Greghentino (dx) T. Serta (sx) T. Sonna (sx) T. Tolsera (dx) T. Varrone V. Molini (dx) V. Rasga (sx) V. Avano (dx) T. Varroncello (dx) V. Fraina (dx) V. Premaniga V. Marmino V. D Alen V. di Monte Rotondo (sx) V. Marcia (dx) V. Barconcelli (sx) T. Pioverna T. Resina (dx) T. Maladiga (dx) V. Grande di Bindo (dx) T. Rossiga (dx) V. Molini P.S. Pietro (sx) T. Merette (sx) V. Fusa (dx) V. Molinera (dx) T. Troggia (dx) T. Acquaduro (dx) T. Grinzone (sx) T. Bobbia (dx) T. Pioverna orientale (dx) V. del Lupo (dx) T. Lavagioli (dx) 15

27 Bacino Affluenti principali Tributari degli affluenti T. Cornisella (sx) F. Lambro T. Bevera (sx) T. Gandaloglio (dx) Roggia Bevera (sx) T. Molgora (sx) T. Molgoretta (dx) che riceve le acque di: Lavandaia (dx) e Curone (sx) Corpi idrici particolarmente significativi. In questo paragrafo sono classificati i corpi idrici che per le loro caratteristiche complessive assumono un significato particolare all interno del territorio lecchese o che ai sensi del D.Lgs 152/2006 hanno una destinazione specifica. Corpi idrici particolarmente significativi: Tabella 10 - Elenco dei corpi idrici particolarmente significativi Corsi d acqua naturali F. Adda F. Lambro Laghi naturali Annone Est Annone Ovest Como Garlate Pusiano Corpi idrici non significativi appartenenti alla rete di monitoraggio ambientale: Tabella 11 Elenco dei corpi idrici non significativi appartenenti alla rete di monitoraggio ambientale Corsi d acqua naturali T. Caldone T. Gerenzone T. Molgora T. Molgoretta Laghi naturali Sartirana Reticolo idrografico principale Nella tabella sottostante sono elencati i corpi idrici già individuati al precedente paragrafo Tipologia dei corpi idrici, e qui classificati in base all appartenenza al reticolo idrico principale; è opportuno precisare che spesso solo un tratto del corpo idrico è attribuito al reticolo idrografico principale. Pertanto per differenza i rimanti tratti o corpi idrici sono da attribuirsi al reticolo idrico minore. Tabella 12 Elenco dei corpi idrici appartenenti al reticolo idrografico principale Tratto classificato come Denominazione Comuni interessati Confluenza principale F. Lambro Nibionno, Costamasnaga, F. Po Dal confine con la provincia di Rogeno Como al confine con la provincia di Milano 16

28 Denominazione Comuni interessati Confluenza T. Bevera di Brianza Costa Masnada, Rogeno, Bosisio P., Sirone, Garbagnate Monastero, Barzago, Castello B.za, S. Maria Hoè, Rovagnate, Colle B.za T. Gandaloglio Molteno, Sirone, Oggiono, Dolzago, Ello, Colle B.za, Galbiate T. Molgora Osnago, Cernusco L., Montevecchia, Merate, S. Maria Hoè, Rovagnate, Olgiate M, Calco, Colle B.za T. Molgoretta o Molgorella Lo magna, Osnago, Cernusco L., Montevecchia, Missaglia, S. Maria Hoè, Rovagnate T. Curone Osnago, Cernusco L., Montevecchia, Merate, S. Maria Hoè, Rovagnate Tratto classificato come principale F. Lambro Dallo sbocco alla località Piecastello T. Bevera Dallo sbocco alla confluenza in località Figina C. Muzza Dal confine di provincia all attraversamento a ovest di Monticello T. Molgora Dal confine di provincia alla confluenza ad est di Campaccio T. Molgoretta Dallo sbocco alla confluenza ad est di cascina Ospitaletto T. Lavadaia Casatenovo, Lomagna, T. Molgoretta Dallo sbocco alla località Missaglia, Barzanò Rengione F. Adda Robbiate, Paderno, Airuno, F. Po Tutto il tratto scorrente in Brivio, Olgiate M., provincia a valle del ponte della Valgreghentino, Olginate, ferrovia in loc. Lavello Monemarenzo, Calolziocorte T. Tolsera Airuno, Valgreghentino F. Adda Dallo sbocco alla confluenza dei due rami a sud di Miglianico T. Geghentino Olginate, Valgreghentino F. Adda Dallo sbocco alla stada per Ospedaletto F. Rio Torto Valmadera, Malgrate, Civate, Lago di Como Tutto il corso Galbiate Valle di Toscio Civate, Valmadrera F. Rio Torto Dallo sbocco alla confluenza dei due rami in cui si divide ad est di S. Pietro al Monte T. Inferno Valmadrera F. Rio Torto Dallo sbocco alla confluenza dei due rami principali in cui si divide lungo la Val Molinata F. Adda immissario Colico Lago di Como Tutto il tratto scorrente in o Adda alpino. provincia T. Inganna Colico Lago di Como Dallo sbocco alla località Monte Rat T. Perlino Colico Lago di Como Dallo sbocco alla confluenza a sudovest di monte Bedolesso T. Varrone Dervio, Vestreno, Sveglio, Lago di Como Dallo sbocco alla confluenza Introzzo, Tremenico, nei pressi della casera nuova di Vendrogno, Pagnona, Casaro, Marrone Premana T. Val dei Molini Tremenico, Introzzo T. Varrone Dallo sbocco al confine fra i due comuni T. Varroncello Premana, Pagnona T. Varrone Dallo sbocco alla confluenza con la valle del Legnone T. Val Marcia Premana, Casargo, Crandola T. Varrone Dallo sbocco alla confluenza Valsassina con la val di Dolcigo T. Val Fraina Premana T. Varrone Dallo sbocco alla confluenza con la Val Bona T. Val Grande Bellano, Dervio, Vendrogno Lago di Como Dallo sbocco al sentiero di Noceno, c.ne Pratolungo 17

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