La rete che traina e che sorregge

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1 La rete che traina e che sorregge L'impatto di sistema e il lavoro in rete A cura di carlo andorlini

2 obiettivi 1-La rete come la vede un osservatorio specifico 2-Reti naturali 3-Alcuni esempi 4-laboratorio

3 La rete l insieme delle relazioni che lega tra loro le parti che compongono una collettività, o un suo particolare settore

4 l attenzione a costruire progetti in sinergia operativa deve puntare alla pluralità dei punti di vista. La rete

5 La rete 1 La strada di una rete sostenibile come unica possibilità per produrre cambiamento.

6 La contaminazione. La contaminazione sistematica con altri Soggetti è vitale per provare a raggiungere risultati tangibili. La rete 2

7 Troppo spesso accade che l operare in sinergia avviene per obiettivi strumentali (raggiungimento di un finanziamento, apertura di un nuovo canale di rapporti, ecc.). La nostra attenzione è quella invece di adoperarsi per realizzare integrazioni di contenuto. La rete 3

8 la partnership come alternativa alla competizione brutale. Si coopera finchè si può, ovvero, la partnership prima di tutto, con tutti gli attori pubblici o privati che condividono un disegno di welfare possibile, equo, sostenibile, promotore di cittadinanza effettiva La rete 4

9 Fare rete non è ne una novità ne un strumento dalle finalità sconosciute. Ma perché nonostante questo siamo ancora, e giustamente, a comprendere meglio come farla, come farla durare, come strutturarla? Da queste domande parte la nostra interazione/riflessione. Partiamo.

10 Alcuni punti fermi sono: -deve essere la risposta a un bisogno -non deve far perdere la propria specificita -deve avere un livello di responsabilità organizzato -deve realizzare un processo di riconoscimento e di relativizzazione -si deve organizzare in sussidiarietà circolare

11 E soprattutto reti che: - producono ; - convincono - comunicano - che aggiungono Oggi più che in altri momenti storici è necessario lavorare sul campo della produzione, del profitto. Con l attenzione ha assumere tali elementi salvaguardando valori e convinzioni etiche.

12 Alcune reti da evitare: 1. reti dei perdenti 2. reti della solidarietà a tutti i costi 3. reti richieste dagli altri o da una richiesta fuori misura 4. la sovrapposizione ovvero l assenza dell effetto tangram 5. Reti comandate dalle Amministrazioni a prescindere

13 Alcune reti potenzialmente convincenti: 1. la rete di appartenenza 2. la rete imperfetta 3. la rete che coniuga leadership/ ascolto/ ruoli/ partecipazione 4. la rete sensibile ai punti di partenza 5. la rete con mentalità a rete non reti con mentalità a cerchio 6. la rete fra soggetti solo se esiste una rete naturale fra le persone 7. la rete che si ritrova sui risultati attesi più che sugli obiettivi generali

14 C è la necessità e l estrema urgenza di diffondere la cultura della rete come produzione di convivenze differenti

15 alcuni elementi da tenere presenti all interno delle organizzazioni che partecipano a reti sono: -la capacità di comunicazione orizzontale e verticale; -la volontà di perdere per guadagnare -la capacità di creare consenso diffuso e consapevole.

16 Un buon metodo per vedere nitidamente lo sviluppo di una rete è adoperare la Pedagogia della zolla, ovvero guardare l apparente superficie e poi cercare in profondità per partire dal fondo. Quindi iniziare dal perchè per cominciare a ragionare E su questo livello di riflessione sono formidabili le parole: -comunità (gruppi, ecc.) -bene pubblico (piazze, ecc.) -convivenza (mercati, piazze, ecc.) Esempi semplici ma formidabili di reti naturali

17 -comunità La comunità in genere si può definire come "il luogo nel quale le identità personali e collettive si formano e si costituiscono, nel quale esse sono riconosciute, confermate, si alimentano e si trasformano" (Francesco VIOLA). Così definita, la comunità è il luogo, il quadro nel quale avviene il processo di identificazione.

18 -bene pubblico E nell uso, che si prova il carattere pubblico di quelli che correntemente chiamiamo beni e servizi pubblici. Anche quei beni e servizi che siamo abituati a considerare come specificatamente destinati all uso pubblico, ricevono conferma (o non) dell effettivo carattere Pubblico, dall uso che ne viene fatto. Alle volte, è l uso che determina il carattere pubblico, che pubblicizza, beni e servizi non originariamente destinati all uso pubblico. L Uso è quindi costitutivo del carattere pubblico: dipende dalle circostanze dell interazione sociale. Abbiamo a che fare con una pratica sociale.

19 -convivenza Dal punto di vista sociologico sembrano due le dimensioni maggiormente presenti nel pensare il convivere, l individuale e la collettiva. Per individuale si intende l esperienza di incontro dei soggetti con le norme le regole e le procedure; con collettiva si intendono le norme, le regole e le procedure che strutturano e organizzano la società.

20 4 esempi su cui ragionare per affrontare oggi il tema della rete -Adl Ambasciate di democrazia locale -Legge partecipazione Regione Toscana -rete di abacà -Progetto Toscana Giovani

21 Una proposta di sintesi - Reti che osservano, sommano e approfondiscono (dal manifesto di Abacà): -Lavorare sul disegno - Osservare Leggere l oggi, rileggere la trasformazione, abitare la città come simbolo del cambiamento. -lavorare a telaio - Sommare Cercare i punti di unione su cui cantierare condivisione e coprogettazione. -lavorare sul colore - Approfondire E necessario la realizzazione di un percorso comune di costruzione della conoscenza in modo partecipato attraverso anche spazi di pensiero e strumenti di supporto.

22 ELEMENTI CARATTERIZZANTI: -sviluppo città (città come luogo simbolico) -educazione all abitare allo stare, allo stare con -allargare la comunità di abacà per livelli -congiungere problematicità, urbane, sociali, economiche

23 Caratteristiche di abacà: -non ragiona per categorie definite (ass., comuni, ecc.) -nasce dal basso ma non si posiziona nel basso -vuole produrre, internamente e esternamente -non è neutrale -vuole competenze alte (per lavorare meglio con tutti) -vuole competere e misurarsi con i mondi produttivi

24 E soprattutto abacà vuole: AZIONE DI MESSA A FUOCO - evidenziare le mappe nascoste CON MODALITA MANUALE - aggiornarsi ogni giorno

25 Laboratorio CITTA SICUREZZA RETI Prima tappa è creare il contesto su cui si vuol intervenire (compito del formatore), dove si evidenziano: -problema -attori coinvolti -risultati attesi Si lavora in gruppo attraverso l elaborazione di un PROGETTO DI RETE. Compito del gruppo nell elaborare la rete è: -definire gli obiettivi -definire il ruolo del Sociale -definire gli attori (associazioni, cooperative,.altro?) Ogni attore scelto per costruire la rete viene adottato da un partecipante che ne diviene il responsabile. La rete costruita dovrà tutelare le posizioni e le richieste di ogni rappresentante -definizione dei ruoli e di alcune azioni Debriefing di gruppo

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