Un futuro da smart land per il nostro Lodigiano, sempre più connesso alla città-mondo Milano

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1 EDITORIALE VITTORIO BOSELLI* Un futuro da smart land per il nostro Lodigiano, sempre più connesso alla città-mondo Milano Il lavoro, che non c è ancora o non c è più, rimane l emergenza più grande del Lodigiano: non siamo l unico territorio a soffrirne, ma il nostro mostra una maggior difficoltà a ritrovarsi attorno a una strategia di ripresa e sviluppo. D altronde abbiamo un economia di servizi, che vive soprattutto di domanda interna, ovvero dei consumi delle persone, delle famiglie e delle imprese stesse. Per questa ragione, come Confartigianato, stiamo sostenendo da anni l urgenza di guardare con più attenzione ai trend demografici e alla loro positiva ricaduta economica e sociale. Da questo punto di vista, se l area Nord della Provincia ha mostrato nell ultimo ventennio una progressione interessante, la Bassa denuncia un decremento costante di persone e nuclei familiari, con conseguente impoverimento del tessuto economico e sociale: case, scuole, piazze e negozi che si svuotano progressivamente. In questa cornice, la maggior saldatura della mobilità su ferro tra Milano e Piacenza, passando dalla Bassa, ottenibile attraverso un integrazione della S1, è un progetto prezioso e realistico. I punti di forza sono numerosi e sono messi in evidenza negli articoli di apertura di questo numero del Corriere: cre- scente consenso tra istituzioni locali e rappresentanze economiche; autosostenibilità economica del progetto; disponibilità manifestata da Regione Lombardia per l avvio di un confronto a breve; convergenza di visioni e di volontà da parte di due territori limitrofi come il Piacentino e il Lodigiano; forte corrispondenza con le attese di migliaia lavoratori e lavoratrici costrette a un pendolarismo spesso avventuroso; necessità di dotarci di uno strumento di marketing territoriale per accorciare la nostra distanza dalla metropoli e provocare un pendolarismo in uscita da Milano. In altre parole, il Lodigiano come smart land, come ripetiamo da tempo: un territorio ospitale, dove molte persone che formano altrove il proprio reddito possano trovare per sé e il proprio nucleo familiare un ambito ottimale, nel quale abitare e vivere secondo principi di sostenibilità economica, sociale, ambientale. Servono connessioni veloci per il nuovo pendolarismo, in cui Varese, Pavia, Novara e anche Piacenza sono città-quartiere di una città-mondo ha scritto pochi giorni fa Giangiacomo Schiavi sul Corriere della Sera. Il Lodigiano non è citato ma la prospettiva ci riguarda, considerando la nostra collocazione tra Milano e l Emilia. A noi tocca ravvivare come comunità l idea di uno sviluppo che non tradisca la nostra storia e la nostra identità e nello stesso tempo non ci chiuda in un isolamento che sarebbe preludio al declino. A noi tocca creare connessioni salde con la città-mondo che è Milano: con la sua forza innovativa e visionaria, con la sua proverbiale volontà e capacità di cambiare e di crescere, con la sua inesauribile vitalità. *Segretario Generale di Confartigianato Imprese Provincia di Lodi PERIODICO MENSILE DI CONFARTIGIANATO IMPRESE PROVINCIA DI LODI Anno III - Numero 8 - OTTOBRE 2018 PRIMO PIANO SERVE IL PROLUNGAMENTO DELLA LINEA S1 Almeno dieci buoni motivi per non far perdere alla Bassa l ultimo treno dello sviluppo Lodigiano terra buona. Era il secolo scorso quando veniva creato il marchio per la promozione dei prodotti enogastronomici locali e per lo sviluppo turistico della provincia di Lodi. Da allora il mondo è cambiato e anche il nostro piccolo territorio ha mutato pelle. La Bassa in particolare sta vivendo una situazione difficile (vogliamo essere buoni) con un costante calo demografico e l addio di grandi aziende. Tanto da rischiare di essere considerata una sorta di mera cerniera della Bassa Lombardia, un elemento geografico intermedio fra le più importanti Pavia, Cremona e Mantova. Eppure si tratta di un territorio collocato in una posizione eccezionale, tra la grande Milano e Piacenza, due poli economici di forte rilevanza. Dunque, anziché pensare a un anonima cerniera fra altri territori, è possibile guardare più in alto e immaginarla come un attore a sé stante, capace di un nuovo protagonismo economico e sociale. Servono però scelte coraggiose per identificare questo territorio e accendere su di esso i riflettori. Una di queste è senza dubbio il progetto di prolungamento fino a Piacenza della linea ferroviaria suburbana S1, che oggi si limita a collegare Saronno e Lodi. Il progetto di una S1 che abbia capolinea Piacenza e che fermi almeno ogni mezzora a Casalpusterlengo e Codogno (città attualmente escluse dal servizio) non è nuovo, ma oggi più che mai può diventare realtà e rappresenterebbe un importante volano economico per la Bassa. Cosa ne guadagneremmo? Sicuramente più treni. Ma anche, e soprattutto, collegamenti più veloci con Milano, servizi migliori e in definitiva una maggiore attrattività per un territorio verde che vive oggi il dramma dello spopolamento, ma che si potrebbe candidare a diventare un luogo bello dove vivere e al tempo stesso facile da raggiungere per quanti lavorano nel perimetro metropolitano. segue a pagina 2 CODOGNO Attualmente la Bassa non è raggiunta dalla suburbana

2 02 I Ottobre 2018 CORRIEREIMPRESE PRIMO PIANO LA ZONA DI CODOGNO E CASALE SEMBRA ANCORA TROPPO LONTANA DAL CAPOLUOGO REGIONALE Il calo demografico e il taglio ai servizi condannano un territorio ferito dalle crisi occupazionali e dallo smog STAZIONI Ci sono tante ragioni per potenziare con più corse giornaliere i collegamenti tra Piacenza e Milano, facendo arrivare la linea S1 anche negli scali della Bassa continua dalla prima pagina Il prolungamento della linea suburbana, dunque, può essere immaginato come un antidoto a problemi vecchi e nuovi che stanno attanagliando parte della provincia di Lodi e che, in maniera molto sintetica, possiamo concentrare in questo decalogo: 1) La Bassa si sta letteralmente spopolando. I morti sono costantemente più dei nati. E questo rappresenta un rischio gravissimo soprattutto per i piccoli Comuni. Tengono soltanto i due grandi centri, Codogno e Casale. Nel primo caso a fine 2017 i residenti erano (nel 2017 Codogno ha perso solo 61 residenti), nel secondo , con un incremento nel 2017 di 72 persone, frutto però dell emigrazione interna. Nel 2017 Codogno ha registrato 196 morti e 104 nati, Casale 141 e 122. La situazione è preoccupante nei piccoli centri e in quelli intermedi. Qualche esempio. A Caselle Landi nel 2017 ci sono stati 22 morti e 8 nati. A Castiglione d Adda 60 morti e 38 nati. E ancora, a Meleti 13 morti e 2 nati, a Orio Litta 24 morti e 9 nati, a Santo Stefano Lodigiano 22 morti e 14 nati, a Somaglia 58 morti e 31 nati. 2)Il calo demografico ha un effetto dirompente sui servizi. E se non verrà invertita la rotta nell arco di una decina di anni la situazione diventerà difficile da sostenere. Prendiamo la sanità. Per il momento gli ospedali di Codogno (polo per acuti) e di Casale reggono, ma le polemiche sulla riduzione dei reparti sono all ordine del giorno. E stato chiuso il Punto nascite di Codogno per mancanza di pediatri e ginecologi. Certamente si tratta di un problema di respiro nazionale ed è collegato alla mancanza di fondi per formare gli specialisti. Ma in prospettiva il Punto nascite di Codogno sarebbe comunque stato a rischio, perché conta 530 parti l anno quando la soglia minima per restare aperto è 500. Altro tasto dolente è quello delle scuole. Da alcuni anni ormai sindaci e dirigenti scolastici fanno i salti mortali per tenere in funzione i piccoli plessi di paese. Ma è sempre più difficile far quadrare i conti. 3) La Bassa sta perdendo abitanti, ma sta anche vedendo scomparire una dopo l altra le grandi aziende, bacino di posti di lavoro. E quando non se ne vanno, spesso le multinazionali riducono il loro perimetro operativo. E recente l annuncio della chiusura della Nilfisk a Guardamiglio, un centinaio di dipendenti. Ma in precedenza ci sono stati casi altrettanto eclatanti come la S c h n e i - der (ex Areva). L arretramento dei giganti porta con sé conseguenze negative per i piccoli, artigiani compresi, che vedono ridursi le commesse e le lavorazioni per conto terzi. La scelta di Unilever di restringere il proprio perimetro produttivo a Casale, una decina di anni fa, ha provocato proprio queste conseguenze. 4) Pur essendo percorsa da un autostrada, da una linea ferroviaria in direzione Milano e da importanti arterie statali e provinciali, la Bassa sconta un problema infrastrutturale. E il prezzo lo pagano le aziende. Un esempio: attualmente è in vigore il divieto ai mezzi pesanti sul ponte della via Emilia tra San Rocco al Porto e Piacenza, così come sul ponte di Castelnuovo Bocca d Adda. Sono interdetti ai mezzi pesanti anche il ponte di Castel San Giovanni (tra Pavese e Piacentino, ma vicinissimo al Lodigiano) e quello della Becca, nel Pavese. La conseguenza è che i nostri autotrasportatori sono costretti ogni giorno a utilizzare il ponte dell Autostrada del Sole. Che tuttavia è vietato ai mezzi d opera, ad esempio quelli che trasportano ghiaia. A questo aggiungiamoci che, al netto di qualche tangenziale, le strade sono quelle di mezzo secolo fa. 5) Le stazioni ferroviarie della Bassa scontano tutte gli stessi problemi. Pochi servizi, ambienti non sempre confortevoli e un senso di trascuratezza generalizzato. In alcuni casi le strutture murarie sono

3 CORRIEREIMPRESE Ottobre 2018 I PRIMO PIANO TOGLIERE TRAFFICO DALLE ARTERIE STRADALI VUOL DIRE RIDURRE GLI INCIDENTI E LE VITTIME Avere stazioni più moderne e frequentate tutto il giorno significa anche più sicurezza per pendolari e residenti STRADE Oggi il traffico tra Emilia e Lombar nello sno di Piacen è troppo intenso e spesso è affidato infrastrut che mostrano i segni del temp addirittura inutilizzate. Gli scali di Casale e Codogno sono finiti di recente sui giornali per la chiusura di bar, edicole e biglietterie in ordine sparso. E senza il presidio, viene meno anche la sicurezza. 6) Lo stesso discorso si può fare per le aree attorno alle stazioni ferroviarie, con particolare riferimento a Casale e Codogno. Anziché acquisire valore per la prossimità agli scali, il rischio è quello di un deprezzamento degli immobili e dei terreni. Una stazione senza servizi, trascurata e poco sicura depaupera l intera area circostante. 7) Il Lodigiano condivide con Milano, Pavia e Cremona il problema delle polveri sottili, più avvertito che altrove in quanto siamo in un area poco ventosa. Non passa inverno dunque che i Comuni, i bollettini Arpa e le ricerche di Legambiente non denuncino una qualità dell aria pessima. Tra i principali responsabili di questa situazione c è lo smog. Non disponiamo di dati precisi sul numero di pendolari che ogni giorno in auto si muovono dalla Bassa lodigiana verso Milano per ragioni di lavoro e di studio; sappiamo però che dalla sola Piacenza si spostano in circa 5mila. Se i treni fossero più efficienti e numerosi forse le auto in circolazione diminuirebbero. 8) Strade trafficate non significa solo maggior inquinamento atmosferico, ma anche minor sicurezza per chi viaggia. E se non si prendono contromisure adeguate la situazione è destinata a peggiorare. L aumento delle esportazioni, il boom del commercio online e il repentino mutamento dei comportamenti d acquisto delle famiglie hanno determinato un forte aumento dei poli logistici, già previsti o programmati. Solo per citare qualche località, a Casale verrà ampliato il polo Ceva, a Ospedaletto si prospetta l area mista logistica-servizi di Akno, mentre a Fombio al posto della Akzo Nobel sorgerà il polo logistico del gruppo Iper. Più logistiche significa più camion sulle strade e, se non diminuiranno le auto, più smog e meno sicurezza. 9) Il mondo cambia. In molti settori si sono registrate aggregazioni per fare massa critica. Ed è successo anche nel Lodigiano. Numerose associazioni di categoria si sono unite a Milano, altre lo sono sempre state. La Camera di Commercio di Lodi si è fusa in quella metropolitana, contribuendo alla nascita di un colosso che unisce Milano, Lodi, Monza e Brianza. Un grande gruppo bancario radicato nel Lodigiano come il Banco Popolare si è unito alla Banca Popolare di Milano. E gli esempi potrebbero essere innumerevoli. Questo per dire che gli interessi economici e di rappresentanza si stanno spingendo sempre più verso la metropoli, il cui tasso di crescita è molto maggiore rispetto alle zone circostanti, basti pensare al settore delle costruzioni. Dunque se gli interessi si orientano su Milano, anche i collegamenti devono essere aggiornati. 10) Milano non rappresenta un polo di attrazione solo per l economia e i servizi. E in atto un vero cambio di paradigma, indicato da sociologi ed economisti. La grande Milano è sempre più intesa come una città mondo, mentre i capoluoghi di provincia che le ruotano attorno, da Lodi a Varese, da Pavia a Cremona, comprendendo anche Piacenza (più vicina a Milano che a Bologna), sono destinati a diventare città quartiere della più grande area metropolitana del Nord Italia. Occorre prenderne atto. Lorenzo Rinaldi

4 04 I Ottobre 2018 CORRIEREIMPRESE PRIMO PIANO LA LINEA SUBURBANA TOGLIEREBBE TRAFFICO DALLA STRADA E SPINGEREBBE L ECONOMIA LOCALE Più treni e collegamenti veloci tra Milano, la Bassa e Piacenza: non c è nulla da inventare, esiste già lo studio Regio Express Un intervento necessario, efficace ed economicamente molto interessante. Con queste parole lo studio Regio Express, commissionato da Confindustria Piacenza in vista di Expo 2015, caldeggiava un collegamento ferroviario efficiente tra Piacenza, Codogno, Casalpusterlengo, Lodi e Milano che utilizzasse il passante ferroviario, la linea S1 che oggi mette in comunicazione Saronno e Lodi passando per Milano. Uno studio rimasto sulla carta ( Piacenza e Milano sono in Regioni differenti, probabilmente il dialogo politico è stato difficile, osserva Emilio Bolzoni, per due mandati alla guida di Confindustria Piacenza) ma che oggi, a tre anni dalla fine di Expo, è tornato in auge e potrebbe trovare attuazione. L idea di partenza era quella di potenziare il collegamento tra Piacenza e Milano almeno per i sei mesi dell esposizione universale, nella consapevolezza, messa nero su bianco nello studio, che il flusso di visitatori saturerebbe le potenzialità in più che il nuovo servizio metterebbe a disposizione. Il nuovo servizio prevedeva 33 corse nei due sensi eliminandone 10 di quelle tradizionali esistenti e spesso effettuate su vetusti treni regionali: dunque il vantaggio netto sarebbe stato di 23 corse in più ogni giorno. Quanto al lato economico, lo studio - numeri alla mano - sostiene che il forte incremento dei viaggiatori paganti avrebbe compensato l aumento dei costi. E utile sottolineare - scrivevano i tecnici - che il servizio attuale viene utilizzato da passeggeri al giorno e il nuovo servizio potrebbe sopportare passeggeri al giorno in più e quindi ben più di un raddoppio. A rafforzare i risultati dell indagine commissionata da Confindustria Piacenza c è uno studio effettuato dal Politecnico di Milano, nel quale viene valutato nel 100 per cento il possibile incremento dei passeggeri su questa linea in presenza di un servizio efficiente. E le analisi dei ricercatori universitari non considerano l effetto Expo che invece era il punto di partenza dello studio Regio Express. Dunque ce n è abbastanza per affermare che il miglioramento dei collegamenti ferroviari tra Piacenza e Milano aumenterebbe il numero dei TRENI La necessità di nuovi investimenti sulla tratta ferroviaria Milano-Piacenza era già stata fotografata nel progetto Regio Express come ricorda Emilio Bolzoni (a sinistra) passeggeri, riducendo il fiume di auto che ogni giorno si riversa sulle nostre autostrade e strade provinciali. E con le stazioni di Codogno e Casalpusterlengo fornirebbe un servizio in più alla Bassa. Piacenza e Milano, pur in due regioni differenti, distano 60 chilometri, mentre tra Piacenza e Bologna ce ne sono 120, riflette Bolzoni, imprenditore piacentino, per molti anni alla guida dell impresa Bolzoni Spa - quotata nel e oggi tra i nuovi soci della Sivam di Casalpusterlengo. Numeri, quelli indicati dall ex presidente di Confindustria Piacenza, che ben stanno a indicare quanto il Piacentino abbia molti elementi di collegamento con il capoluogo lombardo. L Università insediata a Piacenza è la Cattolica, mentre nel campo agricolo - solo per fare un altro esempio - lo storico Consorzio di Milano e Lodi è stato da alcuni anni soppiantato da Terrepadane, che ha la sede proprio nella città della lupa. Lo studio Regio Express aveva l obiettivo di avvicinare le città, dice ancora l ex presidente di Confindustria Piacenza, con vantaggi generalizzati: un beneficio per i pendolari (oggi in circa viaggiano da Piacenza a Milano in treno, mentre sono quelli che usano l auto o altri mezzi), il decremento del traffico veicolare e dunque anche dell inquinamento e dei rischi per la viabilità e, non ultimo, la riduzione dei tempi di percorrenza. Con benefici innegabili anche per il Lodigiano e in particolare per Codogno e Casalpusterlengo, oggi tagliate fuori dalla S1. In Emilia Romagna e in Lombardia in questi mesi stanno entrando in funzione complessivamente circa 150 nuovi treni frutto di investimenti già effettuati, così come sono già disponibili le linee ferroviarie - aggiunge Bolzoni -: dunque non ci sono particolari vincoli alla partenza del progetto di collegamento veloce Milano-Piacenza. Tanto più, aggiunge, che lo studio originario dei passanti prevedeva di collegare con linee veloci Milano a Lodi, Pavia, Novara (Piemonte), Piacenza, Varese, Monza, Lecco e Como. Novara, che pure è in Piemonte, è già collegata - chiosa Bolzoni - e dista 80 chilometri da Milano, dunque più che Piacenza. Lorenzo Rinaldi

5 CORRIEREIMPRESE Ottobre 2018 I 05 PRIMO PIANO PROSSIMA LA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO UFFICIALE CON TUTTE LE ISTITUZIONI COINVOLTE Politica e mondo delle imprese credono nel prolungamento: «Non abbiamo potenziato le strade, investiamo almeno sulle ferrovie» I primi sì al progetto di portare la linea suburbana S1 nella Bassa, con capolinea Piacenza, arrivano dal mondo della politica. L assessore regionale a Territorio e Protezione Civile, il lodigiano Pietro Foroni (Lega), parla di una strada da percorrere e di un progetto in cui credo. Dalla realtà emiliana devono arrivare determinate richieste - aggiunge - ma non vedo particolari ostacoli a instaurare un dialogo costruttivo. D altra parte, sostiene l ex presidente della Provincia di Lodi, già sindaco di Maleo, l estensione della linea S1 fino a Piacenza garantirebbe benefici al Basso Lodigiano, con la possibilità di inserire fermate e di agevolare quanti per lavoro ogni giorno si recano a Milano; inoltre contribuirebbe ad aumentare l attrattività del nostro territorio, in uno scambio simbiotico con il capoluogo lombardo. La pianificazione urbanistica oggi non può prescindere da un ragionamento serio sulle linee di collegamento. Confida di credere fermamente nel progetto il presidente della Provincia di Lodi, il sindaco di Codogno Francesco Passerini (Lega), al quale chiediamo lo stato dell arte. Dopo lo studio del 2015 ( Regio Express ) e una fase di stallo, il dialogo con Piacenza è ripartito - conferma -, ci sono già stati incontri informali con rappresentanti delle categorie produttive lodigiane e piacentine e dal punto di vista politico ho già affrontato il tema con il sindaco di Piacenza. Il prossimo passo - spiega Passerini - sarà l attivazione di un tavolo con tutti gli enti istituzionali, in forma ufficiale, al quale dovranno prendere parte Regione Lombardia e Regione Emilia Romagna, le Province di Lodi e Piacenza, il Comune di Piacenza e i rappresentanti delle associazioni di categoria di entrambe le sponde del Po. Quanto agli aspetti tecnici, Passerini indica che la base di partenza è lo studio commissionato da Confindustria Piacenza per Expo 2015, che è già all attenzione degli uffici della Provincia di Lodi. Il prolungamento della S1 è funzionale alla ripresa del territorio, esordisce Patrizia Baffi (Partito Democratico), consigliere regionale di Codogno, che tuttavia avverte: Prima di tutto è fondamentale che la Provincia di Lodi riprenda in mano il Piano di coordinamento territoriale, che è fermo dal Questo per porre un freno alla frammentazione delle politiche urbanistiche, oggi portate avanti dai singoli Comuni. La nuova pianificazione urbanistica a livello provinciale dovrà, secondo Baffi, definire le aree di sviluppo e le linee di comunicazione, privilegiando il trasporto su ferro a quello su gomma. Ed ecco che tra i progetti strategici rientra dunque il prolungamento della S1 fino a Piacenza, i cui effetti benefici ricadranno sulla Bassa, chiamata ad esercitare un nuovo protagonismo e ad attirare abitanti da Milano. Sostegno arriva anche dal mondo delle imprese. Sabrina Baronio, imprenditore del settore edile e presidente di Confartigianato Imprese della Provincia di Lodi, parte dalla sostenibilità economica del progetto, che è garantita dallo studio effettuato in occasione di Expo 2015, il quale mostra come l aumento dei passeggeri paganti coprirebbe gli investimenti supplementari per mettere su rotaia nuovi treni. Treni che peraltro - aggiunge Baronio - sono già disponibili, mentre per quanto riguarda la rete non ci sono problemi, perché la linea ferroviaria Milano-Piacenza può tranquillamente reggere un incremento del traffico. Tra i punti forti del piano, secondo Baronio, il travaso dalla gomma al ferro di una parte dei pendolari tra Piacenza e Milano: Si tratta di un aspetto da non sottovalutare, perché la rete viaria lodigiana, specie nella Bassa, ha forti punti di criticità, anche a causa dei mancati investimenti. In sintesi - aggiunge - non abbiamo potenziato le strade, cerchiamo almeno di potenziare le ferrovie. Isacco Galuzzi, segretario locale di Confcommercio, ritiene che questo investimento infrastrutturale aiuterà la Bassa Lodigiana a fare un salto di qualità e porterà i medesimi benefici di cui già godono Lodi e l Alto Lodigiano in termini di velocità di collegamento con Milano. Galuzzi pensa poi a una forma di pendolarismo al contrario: se sarà più veloce raggiungere la Bassa, è plausibile che chi oggi vive e lavora a Milano possa prendere in considerazione Baronio Foroni Galuzzi Passerini l ipotesi di trasferirsi nelle nostre campagne, dove la qualità della vita è sicuramente migliore rispetto ad alcuni quartieri del capoluogo lombardo. La Bassa ha necessità di attrarre nuove famiglie per contrastare il calo demografico e lo può fare presentandosi come un territorio in cui si vive bene e che è ben collegato a Milano - segnala Galuzzi -: più famiglie poi determinerebbero maggiori consumi e dunque un vantaggio per la nostra economia, e maggiori servizi. Lorenzo Rinaldi SUBURBANA Un treno del cosiddetto passante che finora arriva da Milano a Lodi Baffi

6 06 I Ottobre 2018 CORRIEREIMPRESE ASSICURAZIONI POLIZZE STUDIATE SU MISURA PER AFFRONTARE LE CONSEGUENZE DI INCIDENTI E PROBLEMI SANITARI Infortuni e malattia, come garantirsi un futuro sereno: ecco le soluzioni di Benelli Consulenti e Confartigianato Un infortunio, come ad esempio la caduta da una scala o un incidente stradale può accadere in situazioni anche banali, ma può comportare gravi conseguenze, riducendo o compromettendo seriamente la capacità lavorativa dell associato e mettendo a rischio la stabilità economica dell azienda e della famiglia. Ne parliamo con Davide Benelli, uno dei soci della Benelli Consulenti Assicurativi, con la quale Confartigianato Imprese Provincia di Lodi ha firmato, ormai da qualche mese, un importante convenzione a vantaggio dei propri associati, per fornire loro l assistenza necessaria e gli strumenti migliori per affrontare il mercato assicurativo, che oggi ha regole sempre più complesse. La Benelli Consulenti Assicurativi è una società plurimandataria che opera da più di trent anni con sedi a Lodi, Codogno, Casalpusterlengo, Lodi Vecchio ed Orio Litta e rappresenta direttamente alcune tra le più importanti compagnie del settore presenti in Italia. E appunto con Davide Benelli che analizziamo un dato allarmante: in un anno in Italia, sulla base dei dati Inail, si verificano 3 milioni di incidenti domestici e 700 mila incidenti sul lavoro. Di norma, gli chiediamo, sia il lavoratore autonomo che il dipendente ricevono delle tutele in tal senso da parte degli istituti previdenziali, quali Inps e Inail? Al giorno d oggi, la protezione garantita da Inail e Inps può risultare insufficiente per il mantenimento di un tenore di vita accettabile da parte della famiglia dell infortunato. A titolo esemplificativo, un artigiano di 50 anni con un reddito annuo lordo di euro e 22 anni di contributi versati, qualora dovesse riportare un invalidità permanente da infortunio superiore al 66% (al di sotto di tale soglia non viene erogato nulla), percepirebbe una pensione CONSULENTE Davide Benelli di invalidità di 811 euro al mese. Qualora la percentuale di invalidità fosse del 100%, la pensione per inabilità totale per lo stesso soggetto arriverebbe a 1.190,75 euro, in base ai calcoli Epheso Come può l associato ovviare a questo problema, andando a integrare quanto regolato dagli istituti previdenziali? Con una copertura assicurativa infortuni h24, che lo protegga sia sul lavoro che nella vita privata, con un capitale subito disponibile in caso di invalidità permanente accertata da infortunio, anche per invalidità di lieve entità e nei casi più gravi, con invalidità sopra il 66%, anche con una rendita mensile vitalizia. Oltre a rimborsare sempre le spese mediche sostenute per le cure e la fisioterapia, la copertura può essere eventualmente completata con le diarie da ricovero, convalescenza e ingessatura. Se invece l artigiano fosse colpito da una malattia grave ed invalidante quale infarto, ictus, tumore e cose del genere, esiste una soluzione assicurativa che garantisca la continuità aziendale e la serenità familiare? Una malattia di quelle da lei menzionate può compromettere seriamente la capacità lavorativa dell individuo, andando a minare gli equilibri aziendali e familiari, oltre a comportare spese importanti legate alla cura della malattia stessa. Oggi, a differenza di qualche anno fa, le compagnie assicurative hanno maturato una sensibilità maggiore nel comparto malattia, fornen- do prodotti interessanti a prezzi ragionevoli. Questo tipo di copertura Invalidità Permanente da malattia cosa prevede? In base all età dell assicurato, la copertura in caso di invalidità accertata superiore al 25% causata da una malattia rende disponibile la liquidazione immediata di un capitale. Addirittura, per le malattie più gravi, che comportano un invalidità pari o superiore al 66%, oltre al capitale assicurato è possibile prevedere una rendita mensile vitalizia. Consentendo così all associato di disporre di una liquidità per far fronte alle esigenze sia dell azienda che della famiglia. Per maggiori informazioni e per preventivi sulle proposte di Benelli Consulenti Assicurativi è possibile rivolgersi al personale dei front-office delle sedi territoriali di Confartigianato Imprese Provincia di Lodi (Codogno, Casalpusterlengo, S. Angelo Lodigiano e Lodi). 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7 CORRIEREIMPRESE Ottobre 2018 I 07 INIZIATIVE IL 23 NOVEMBRE LA CERIMONIA DI CONSEGNA DEL BRUNO LENTA NELLA SEDE CONFARTIGIANATO DI LODI Alla ditta Marinoni Renata di S. Angelo Lodigiano il premio per la responsabilità sociale d impresa La Giunta esecutiva di Confartigianato Imprese Provincia di Lodi, con decisione unanime, ha assegnato alla ditta individuale commerciale Marinoni Renata, di Sant Angelo Lodigiano, il Premio Bruno Lenta per la Responsabilità Sociale dell Impresa, giunto alla quattordicesima edizione. L azienda, meglio nota come Boutique Marinoni, è negozio storico secondo Regione Lombardia, perché avviato nel 1921 e ormai giunto alla quarta generazione. Come ormai noto, il riconoscimento ha l obbiettivo, di anno in anno, di evidenziare le aziende lodigiane più meritevoli sotto il profilo della responsabilità sociale - dichiara Sabrina Baronio, presidente provinciale di Confartigianato Imprese -: perché si sono distinte per il rigoroso rispetto delle discipline in mate- CONVENZIONI -2 I vantaggi dell accordo con Nini Car Spa NINI CAR SPA, concessionaria Renault, Dacia e Nissan ( è ormai un consolidato partner di Confartigianato Imprese Provincia di Lodi. L accordo tra Confartigianato Imprese Provincia di Lodi e NINI CAR prevede una convenzione esclusiva, dedicata alle imprese associate, per l acquisto scontato di vetture e veicoli commerciali Renault, Dacia e Nissan. 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NISSAN MICRA PREMIO Renata Marinoni ria fiscale e del lavoro; per un eccellente livello di compatibilità con l ambiente; per una esemplare correttezza e trasparenza nel rapporto con i clienti e i fornitori; per l elevato grado di integrazione con il territorio e l animazione di iniziative di valore sociale, improntate alla condivisione e alla solidarietà. In particolare, in occasione dell edizione 2018 del Premio, la nostra Giunta continua Sabrina Baronio - ha apprezzato l intenso impegno di Marinoni Renata e dei suoi familiari e collaboratori nella partecipazione attiva e solidale alla comunità locale e provinciale, attraverso qualificate e frequenti iniziative di carattere solidaristico e di riconosciuto valore sociale. Il riconoscimento 2018 sarà consegnato venerdì 23 novembre, nella Sala conferenze della sede di Confartigianato, in via della Marescalca 6, a Lodi (il programma dell evento, che avrà inizio alle ore 20.45, sarà reso noto nei prossimi giorni). ACENTA (IN PRONTA CONSEGNA) -34,5%; QASHQAI N-CONNECTA (IN PRONTA CONSEGNA) -28,5%; X-TRAIL TEKNA (IN PRONTA CONSEGNA) -21,5%. Sconto del 2,5% sulle auto DACIA. Ma i vantaggi per gli associati di Confartigianato non finiscono qui! L accordo prevede, infatti, altri benefit: Finanziamenti: da 24 a 84 mesi con formule personalizzate a rate variabili Assicurazioni: furto, incendio, atti vandalici e copertura Kasko Noleggio con formule personalizzabili in base alle esigenze del cliente. Servizi post vendita: assistenza, carrozzeria, revisioni, magazzino ricambi. Per maggiori informazioni su tutte le offerte dell accordo e su come beneficiarne, basta contattare i front-office delle sedi territoriali di Confartigianato Imprese Provincia di Lodi o direttamente le due sedi della NINI CAR SPA: in Via degli Artigiani 1/3 a Vaiano Cremasco ( ) oppure in S.S. 235 Km a Pieve Fissiraga ( ). Referente Convenzioni Renault e Dacia: Alessandro Canali. Referente Convenzioni Nissan: Alessandro Valli. SICUREZZA Elenco dei corsi di novembre La formazione in materia di sicurezza sul lavoro è sempre più determinante per la salvaguardia dei lavoratori e la tutela di un impresa. Confartigianato Imprese Provincia di Lodi, per queste ragioni, ha predisposto un ampia offerta di corsi. Segnaliamo in particolare nel prossimo mese di novembre la proposta di 2 edizioni del corso, della durata di 6 ore, per l aggiornamento della formazione dei lavoratori prevista dall accordo Stato- Regioni del Ecco l elenco dei corsi per la sicurezza in avvio nel mese di novembre: Lunedì 19 novembre Formazione Addetti Primo soccorso (Modulo aggiornamento); Martedì 20 novembre - Formazione sicurezza lavoratori (Modulo generale); Martedì 20 novembre - Formazione sicurezza lavoratori (Modulo specifico alto Rischio); Martedì 20 novembre - Formazione Datori di Lavoro che svolgono la funzione di RSPP (Modulo aggiornamento); Lunedì 26 novembre Formazione Addetti Carrelli Elevatori (Modulo aggiornamento); Lunedì 26 novembre e mercoledì 28 novembre - Formazione sicurezza lavoratori (Modulo aggiornamento quinquennale); Venerdì 30 novembre Formazione Addetti Prevenzione Incendi. Per iscrizioni o maggiori informazioni (costi, tempistica, ecc): Giusy Negri Tel g.negri@confartigianato.lodi.it

8 08 I Ottobre 2018 CORRIEREIMPRESE CORRIERE IMPRESE Periodico Mensile di Informazione di Confartigianato Imprese Provincia di Lodi Inviato Gratuitamente a tutti i Soci Anno III N 8 - Ottobre 2018 Direttore Responsabile Renato Goldaniga Direttore Editoriale Vittorio Boselli Coordinatore di Redazione Mauro Parazzi Redazione Claudio Bianchessi, Gianpiero Brunelli, Alberto Ciusani, Laura Ferrari, Emanuele Lupi, Nicola Peloso, Paolo Roda, Antonio Scarcella, Lorenzo Rinaldi, Andrea Bagatta, Francesco Cancellato, Paola Roverselli, Paola Rota Direzione, Redazione, Amministrazione Lodi, Via della Marescalca, 6. Redazione@Confartigianato.lodi.it Stampa C.s.q. Spa Erbusco (Bs) Fotografie Archivio Confartigianato, Archivio Il Cittadino Registrazione Tribunale di Lodi N del 4/07/2014 Ideazione e Realizzazione Grafica Pmp Edizioni

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