PREMESSA FINALITÀ ED OBIETTIVI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PREMESSA FINALITÀ ED OBIETTIVI"

Transcript

1 PREMESSA Nell ambito delle attività di addestramento operativo nel settore antincendio boschivo che impegnano il personale del Corpo forestale regionale, lo scrivente, con la collaborazione delle Stazioni forestali di Meduno e Pinzano al Tagliamento ha programmato per sabato 27 giugno 2009, una esercitazione antincendio boschivo in località Valinis Comune di Meduno -, coinvolgendo le seguenti strutture: 1. personale del C.F.R. delle Stazioni Forestali di Aviano, Barcis, Cividale del Friuli, Claut, Coseano, Duino - Aurisina, Gemona del Friuli, Maniago, Meduno, Pinzano al Tagliamento, Pordenone, Tolmezzo, Trieste, Villa Santina; 2. personale del C.F.R. dell Ispettorato ripartimentale foreste di Pordenone; 3. gruppi comunali di Protezione Civile settore Antincendio Boschivo - dei Comuni di Andreis, Castelnovo del Friuli, Cavasso Nuovo, Clauzetto, Meduno, Pinzano al Tagliamento, Polcenigo, Sequals, Travesio, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Vito d Asio; 4. Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Pordenone; 5. Protezione Civile regionale Sala operativa regionale; 6. Servizio forestale regionale Treviso e Venezia; 7. Servizio forestale regionale Verona; 8. S.o.g.it sezione di Sacile. Le modalità di effettuazione della prova proposta, che si discostano dalla traccia normalmente seguita nella programmazione e nell esecuzione di un esercitazione antincendio boschivo, è l allestimento di una linea di sollevamento idrico che superando un notevole dislivello, riesca a portare in quota l acqua necessaria a condurre un attacco diretto sul fronte di fiamma. FINALITÀ ED OBIETTIVI Prescindendo, come detto, dal consueto iter proprio di una esercitazione, ove ci si propone di verificare il funzionamento del sistema di intervento antincendio boschivo simulando una situazione di emergenza su uno o più eventi interessanti le giurisdizioni dello scrivente, la giornata in oggetto, si propone in ogni caso, pur nell attivazione di un unica tipologia operativa, la verifica di alcuni dei punti propri di un esercitazione tradizionale, ed in particolare: l attivazione del sistema di comando e controllo e gestione dell evento da parte del personale del Corpo forestale regionale, le conseguenti procedure organizzative standardizzate dalla Regione FVG per il controllo ed il comando delle operazioni; la verifica del grado di addestramento operativo del personale impegnato, ad ogni livello, nella prova; la verifica dell adeguatezza delle procedure operative adottate nello specifico; la verifica della operatività sinergica delle diverse forze impegnate attivamente nella prova. Questo avverrà soprattutto attraverso il controllo della funzionalità dei collegamenti e del coordinamento tra strutture di diversi livelli che utilizzano frequenze radio differenti nell ambito del settore assegnato. In questo contesto, saranno messe alla prova anche le capacità di rendere compatibili tipologie di

2 materiale non sempre perfettamente affini (Corpo forestale, Servizi forestali del Veneto, Vigili del Fuoco); la capacità di allestire un centro di smistamento ed un settore logistico particolarmente complesso dal punto di vista della distribuzione della gran quantità di materiale da destinare ai singoli settori operativi che deve essere prelevato dai diversi automezzi secondo elenchi definiti e distribuiti in via preventiva dalle Stazioni forestali o dalle Squadre AIB assegnatarie; la capacità di gestire in maniera ordinata il gran numero di persone ed automezzi che confluiranno presso il centro di smistamento presumibilmente nel giro di mezz ora, rendendo nel contempo consapevoli i partecipanti dell importanza del loro ruolo e della necessità che ciascuno assolva ai propri compiti mantenendo il rispetto delle gerarchie. Solo in questo modo, sarà possibile garantire l attivazione dei settori posizionati più a monte e dipendenti, nel loro funzionamento, dall acquisita operatività dei settori posizionati immediatamente a valle; l applicazione delle tecniche di intervento con impiego dell aeromobile quale vettore di attrezzature di diversa tipologia, dalla motocarriola alla motopompa, al completo vasca mobile -tubazioni, (elicooperazione); la movimentazione di carichi di diversa tipologia che dovranno essere opportunamente allestiti a seconda delle attrezzature da elitrasportare e del settore da raggiungere e che saranno gestiti mediante l impiego di personale specializzato nelle operazioni congiunte con l elicottero in condizioni difficili; le aree destinate allo scarico delle reti sono state in ogni caso rilevate con gps e posizionate in carta e rese idonee allo scopo con lavori preventivi di ripulitura e livellamento del suolo; il coordinamento con strutture ed organizzazioni di salvaguardia sanitaria (S.o.g.it). In questa giornata di impegno per il personale presente, ci si propone di verificare in modo strutturato e coordinato, le procedure da attivare nell allestimento e nella successiva gestione di una linea di sollevamento idrico in una situazione di emergenza, anche se con un progetto operativo che, per le sue caratteristiche di complessità e di impegno di materiale e personale, raramente potrà essere previsto in una situazione reale. Si dovrà, in particolare, curare quelle che potranno essere le due criticità più importanti dell evento, legate alle comunicazioni tra personale all interno dei settori e tra i responsabili dei settore delle diverse aree operative, considerando la stretta dipendenza tra gli stessi. Andranno particolarmente curati, inoltre le comunicazioni radio i settori operativi ed il settore aerocooperazione e tra i capo settore ed il vettore aereo per consentire una corretta consegna dei carichi previsti individualmente. Una comunicazione precisa, inoltre consentirà una proficua e rapida distribuzione delle risorse umane che confluiranno quasi in maniera contemporanea presso la base incendio. Nel corso della giornata, prescindendo dai diversi momenti che contraddistinguono un evento (allertamento etc.), ci si concentrerà innanzitutto nell allestimento della base incendio che dovrà necessariamente rispecchiare le caratteristiche previste dalle procedure organizzative standard e, di seguito, nell attivazione della linea di sollevamento idrico costituita da sei settori consecutivi, dei quali, - 2 -

3 uno gestito da personale proveniente dagli altri Ispettorati Foreste regionali ed uno, quello più in quota (settore n. 06), affidato interamente ai Servizi forestali della Regione veneto. La compresenza di Enti diversi, competenti nella materia e la varietà delle casistiche che caratterizzano un incendio boschivo, sono fattori che creano una situazione in cui è necessario realizzare delle sinergie, a volte complicate, tra le forze coinvolte. Tutto questo, investe di un notevole carico di responsabilità il Direttore delle operazioni di spegnimento e gli altri addetti del suo staff, creando, presso la base incendio, situazioni di notevole stress che i restanti operatori sul campo, non sempre riescono a comprendere. INQUADRAMENTO E SCENARIO OPERATIVO PREDISPOSTO L area scelta per lo svolgimento della prova antincendio, è localizzata sul versante sud ovest del Monte Valinis, seguendo in gran parte il tracciato CAI n. 819 ad eccezione della porzione iniziale in cui si è preferito adottare un tratto alternativo che poi confluisce a quota 465 m slm con il sentiero suddetto, per consentire una più proficua movimentazione del personale che dovrà raggiungere la propria area di destinazione. L itinerario prescelto per la stesura della linea di sollevamento idrico, ha inizio dalla piazza della frazione di Sottomonte (Meduno) e termina sulla cresta sommitale del versante, in prossimità della Casera Valinis, obiettivo da difendere dalle fiamme. Il tracciato lungo cui si stenderà la linea di tubazioni, alternate con vasche mobili per il raccoglimento dell acqua, attraversa un area caratterizzata da un alternanza tra ampie zone pascolive in gran parte abbandonate e parzialmente imboschite ed aree colonizzate da boschi mesofili a prevalenza di carpino nero e castagno in uno scenario estremamente panoramico e suggestivo che si apre sulla pianura pordenonese. Obiettivo dell esercitazione, come detto, è riuscire a portar l acqua necessaria al contenimento del fronte di fiamma ipotetico lungo un tracciato di circa metri lineari di svolgimento, superando un dislivello complessivo di 700 metri. Punto di partenza per le operazioni, saranno due vasche mobili della capacità di litri rifornite continuamente dal modulo scarrabile messo a disposizione dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Pordenone; l acqua salirà lungo la linea di tubazioni grazie al posizionamento in linea di motopompe di diverse caratteristiche intervallate da vasche mobili di minore capacità, utilizzate per il convogliamento dell acqua sollevata dal settore precedente. Il grande serbatoio mobile dei VVFF, potrà rifornirsi al bisogno presso il torrente Cosa nel centro dell abitato di Travesio

4 PARTECIPANTI E DIREZIONE DELLE OPERAZIONI La direzione operativa dell esercitazione sarà curata da personale forestale dell Ispettorato ripartimentale foreste di Pordenone, competente per territorio, coadiuvato dalle Stazioni forestali di Meduno e di Pinzano al Tagliamento. Il Direttore delle operazioni di spegnimento (D.O.S.) adotterà ed adatterà alle specifiche esigenze e competenze locali, le tecniche di direzione adottate come standard nella Regione Friuli Venezia Giulia, coadiuvato dal personale forestale e da quello volontario. Nel settore operativo n. 06, quello più in quota e gestito in autonomia dai Servizi forestali di Treviso Venezia e dai Servizi forestali di Verona, con l ausilio dei Volontari AIB dei Gruppi comunali di Protezione civile del FVG, la direzione delle operazioni sarà assunta dal D.O.S. della Regione Veneto con l affiancamento di personale forestale friulano per poter garantire quel flusso costante delle comunicazioni necessarioal coordinamento con i rimanenti settori. Nel settore operativo n. 01, in cui sono coinvolti, oltre a CFR e Protezione civile, anche i Vigili del Fuoco, sarà possibile testare la sinergia esistente tra la parte gestita dal corpo forestale regionale e quella in carico ai VVFF, in un settore che per il suo posizionamento, alla base della catena di motopompe, deve impegnarsi in una gestione efficace dei compiti assegnati per garantire il rifornimento continuo della linea. L obiettivo principale che l esercitazione si pone, è il controllo della trasmissione delle disposizioni alle rispettive forze operative, resa possibile grazie alla rapida consultazione tra i responsabili dei diversi Organismi coinvolti, fattore indispensabile per consentire l efficace conduzione delle operazioni

5 TEMPI DI ESECUZIONE DELL ESERCITAZIONE Ore Arrivo pattuglie forestali locali presso la base incendio, assunzione della direzione delle operazioni e assegnazione del personale destinato alla gestione del settore logistico e del centro di smistamento. Predisposizione suddivisioni interne all area dedicata al parcheggio automezzi, all area operativa, alla zone dedicata al soccorso ed a quella riservata all elicottero. Ore Ritrovo forze operative presso il campo di atterraggio dell Associazione Valinis 2000, in Comune di Travesio ove è stata allestita la base incendio. L area è costituita da prati falciati gentilmente messi a disposizione dell organizzazione da parte del Presidente dell Associazione e dai proprietari dei terreni confinanti, ed è stata opportunamente suddivisa in settori per limitare la circolazione libera degli automezzi e delle persone Ore Inizio della manovra con l organizzazione dei diversi settori operativi, suddivisione dei compiti, assegnazione dei ruoli, distribuzione delle frequenze radio e verifica delle comunicazioni, censimento dei materiali disponibili, accertamento dei requisiti di sicurezza dei partecipanti, disponibilità dei dispositivi individuali di sicurezza e delle cassette di medicazione, ecc. Ore Partenza del personale assegnato al settore 1 (piazza di Sottomonte) e partenza personale destinato ai settori intermedi che dovranno risalire parte del sentiero a piedi (settore 4 e 3 nell ordine); di seguito, partenza del personale destinato ai settori 2 (partenza da Sottomonte) e 5 (discesa del sentiero da monte). Ore 9.00 Partenza personale del settore 6. Ore Arrivo dell elicottero e briefing con l equipaggio. Ore Inizio attività di trasporto del materiale per i settori operativi. Ore Termine operazioni di consegna materiale ai settori operativi. Ore Attivazione settore 2; consecutivamente gli altri. Ore Raggiungimento obiettivo. Ore Ritiro dei materiali e del personale. Ore Ritrovo del personale volontario e forestale per la verifica dell andamento dell esercitazione. Emergenza A sorpresa e senza preavviso si riscontrerà che durante le operazioni alcuni volontari rimarranno intossicati dal fumo e si infortuneranno e pertanto sarà richiesto il concorso di S.o.g.it, struttura sanitaria presente presso la base incendio, per le cure del caso

6 SCHEMA OPERATIVO Settore operativo Incarico Nominativo Provenienza B a s e i n c e n d i o (canale 3) DOS Tomasini Monia Ispettorato foreste Pordenone Direzione operazioni Pittino Gianpietro Stazione forestale Meduno Radiocomunicazioni Basso Franco Tambosso Pierluigi Stazione forestale Pordenone Stazione forestale Meduno Segreteria Agnolin Paolo Stazione forestale Pinzano al Tag.to Segreteria 1 volontario AIB Meduno Smistamento Missio Laura Tramontina Gianni Guglielmotti M. Teresa Vatta Luigi Stazione forestale Pordenone Ispettorato foreste Pordenone Stazione forestale Cividale del Friuli Stazione forestale Barcis 2 volontari AIB Vito d Asio 2 volontari AIB Meduno Viabilità 4 volontari Tecnico logistico Meduno Elicooperazione Toffolutti Sandro Rosa Gastaldo Armando Stazione forestale Meduno Stazione forestale Pinzano al Tag.to Sicurezza Moimas Tullio Stazione forestale Duino -Aurisina Sicurezza 2 volontari AIB Tramonti di Sotto S e t t o r e 1 (canale 11) S e t t o r e 2 (canale 11) S e t t o r e 3 (canale 12) Caposettore Riolino Aldo Stazione forestale Aviano addetto vasca mobile 2 volontari AIB Tramonti di Sopra ausilio 1 volontario AIB Castelnovo del Friuli navigatore VVFF 1 volontario Tecnico logistico Travesio Caposettore Osti Mario Stazione forestale Meduno addetto motopompa Mazzoli Franco Stazione forestale Maniago addetto motopompa Di Daniel Alessandro Stazione forestale Maniago ausilio Mareschi Alexandra Stazione forestale Pinzano al Tag.to ausilio motocarriola Canciani Dario Stazione forestale Barcis controllo linea 1 forestale Stazione forestale Villa Santina addetto motopompa 1 volontario AIB Cavasso Nuovo ausilio 3 volontari AIB Cavasso Nuovo ausilio 3 volontari AIB Sequals Caposettore Commessatti Germano Stazione forestale Pinzano al Tag.to addetto motopompa Boezio Valentino Stazione forestale Gemona del Friuli ausilio/motocarriola Tomasi Claudio Stazione forestale Gemona del Friuli addetto motopompa Candon Ivano Stazione forestale Pinzano al Tag.to ausilio/motocarriola Cesco Nicola Stazione forestale Claut controllo linea Di Gallo Dario Stazione forestale Coseano addetto motopompa 1 volontario AIB Andreis ausilio 2 volontari AIB Andreis ausilio 3 volontari AIB Tramonti di Sotto - 6 -

7 S e t t o r e 4 (canale 14) S e t t o r e 5 (canale 15) S e t t o r e 6 (freq. aeronautica) Caposettore Marcolina Vittorino Stazione forestale Meduno addetto motopompa Ferluga Guido Stazione forestale Trieste ausilio Moretti Pietro Stazione forestale Pordenone ausilio Giacomuzzi Diego Stazione forestale Pordenone controllo linea Tomadini Denis Stazione forestale Coseano addetto motocarriola 1 volontario AIB Travesio addetto motopompa 1 volontario AIB Travesio ausilio 2 volontari AIB Travesio Addetto motopompa 1 volontario AIB Polcenigo ausilio 2 volontari AIB Polcenigo ausilio 2 volontari AIB Tramonti di Sotto Caposettore Branzanti Tommaso Stazione forestale Aviano esperto motopompa Rizza Stefano Stazione forestale Cividale del Friuli ausilio Novaretti Paolo Stazione forestale Coseano esperto motopompa 1 forestale Stazione forestale Tolmezzo ausilio Grigoletti Manuela Stazione forestale Pinzano al Tag.to esperto motopompa 1 forestale Stazione forestale Villa Santina controllo linea 1 forestale Stazione forestale Tolmezzo ausilio 1 volontario AIB Meduno ausilio 4 volontari AIB Tramonti di Sopra Caposettore 1 funzionario Servizi forestali Regione Veneto ausilio 06 tecnici Servizi forestali Regione Veneto ausilio 3 volontari AIB Tramonti di Sotto ausilio 2 volontari AIB Meduno ausilio 5 volontari AIB Val d Arzino - 7 -

8 VALUTAZIONE DEI RISCHI D INFORTUNIO, PRESCRIZIONI Così come precisamente indicato nel manuale La sicurezza delle operazioni di Antincendio Boschivo condotte dal Corpo forestale regionale col supporto delle squadre Comunali di Volontari, fascicolo integrativo al Documento per la valutazione dei rischi, l attività antincendio boschivo, ancorché in una manovra di addestramento, presenta notevoli rischi per gli operatori che la praticano, soprattutto a causa delle caratteristiche dell ambiente in cui viene esercitata, alla vicinanza di fonti di calore, anche relative alle attrezzature utilizzate, alla presenza di specifiche macchine operatrici, ai tempi ridotti in cui si è costretti ad intervenire. Gli incidenti principali, anche di grave entità cui possono andare incontro gli operatori nell ambito dell esercitazione prevista sono: Ustioni e scottature causate dal contatto con parti incandescenti delle attrezzature a motore. Intossicazioni da fumo di scarico. Contusioni. Eccessiva esposizione al rumore. Abrasioni. I rischi sopra esposti possono essere efficacemente contrastati grazie ad un adeguato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale consegnati in dotazione al personale; in proposito si ricorda che sia il personale forestale partecipante alla manovra sia quello appartenente alle Squadre Comunali di Protezione Civile settore A.I.B., è stato formato ed informato sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e sulla giusta esecuzione delle procedure operative individuali. L esatta ubicazione di eventuali ostacoli al volo, sarà immediatamente segnalata al pilota dell elicottero dal Responsabile del settore elicooperazione, non appena l aeromobile entrerà in collegamento con la Base Incendio. Un ulteriore rischio di ferimento o di morte può derivare da un comportamento impreciso nelle operazioni di elitrasporto ed elisbarco del personale forestale e volontario; al proposito si rende noto che i Volontari partecipanti, hanno tutti superato la verifica che ha concluso il corso di formazione base in cui, tra l altro sono state date informazioni essenziali sul comportamento da tenere in caso di avvicinamento al mezzo aereo. ooo - 8 -

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Con il presente capitolo si chiude la presentazione delle basi teoriche della manutenzione. Si vogliono qui evidenziare alcune problematiche

Dettagli

DOCUMENTO DI IMPIANTO PER ESERCITAZIONE ANTINCENDIO BOSCHIVO "Località Lateis" Sauris 09 ottobre 2011

DOCUMENTO DI IMPIANTO PER ESERCITAZIONE ANTINCENDIO BOSCHIVO Località Lateis Sauris 09 ottobre 2011 DOCU MENT O DI DOCUMENTO DI IMPIANTO PER ESERCITAZIONE ANTINCENDIO BOSCHIVO "Località Lateis" Sauris 09 ottobre 2011 PREMESSA Il Distretto di Protezione Civile della Val Tagliamento e l Amministrazione

Dettagli

Protezione Civile della Regione ANTINCENDIO BOSCHIVO AIB

Protezione Civile della Regione ANTINCENDIO BOSCHIVO AIB Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Protezione Civile della Regione ANTINCENDIO BOSCHIVO AIB Palmanova, 31 marzo 2009 Normativa Regionale PERIODI DI ALTA PERICOLOSITA Secondo la L.R. n.3 /1991 i periodi

Dettagli

COORDINAMENTO PROVINCIALE SQUADRA PROVINCIALE ANTINCENDIO BOSCHIVO (A.I.B.)

COORDINAMENTO PROVINCIALE SQUADRA PROVINCIALE ANTINCENDIO BOSCHIVO (A.I.B.) COORDINAMENTO PROVINCIALE SQUADRA PROVINCIALE ANTINCENDIO BOSCHIVO (A.I.B.) Provincia di Varese Atto costitutivo Sommario Art. 1. Premessa... 1 Art. 2. Costituzione, finalità e ambiti di competenza del

Dettagli

COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA

COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA BUSSOLENGO, LEGNAGO, VERONA Azienda Presenti al sopralluogo per l azienda: 1 CHECK LIST GESTIONE AZIENDALE DELLA CUREZZA 1. GESTIONE AZIENDALE DELLA CUREZZA

Dettagli

NOTA ESPLICATIVA AI FINI DELL APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO SCHEMA SEQUENZIALE

NOTA ESPLICATIVA AI FINI DELL APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO SCHEMA SEQUENZIALE NOTA ESPLICATIVA AI FINI DELL APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO SCHEMA SEQUENZIALE Questa nota è a beneficio degli operatori che intendono svolgere operazioni specializzate, a titolo oneroso (commerciali o

Dettagli

Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS.

Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS. Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS. Approvato dal Consiglio Nazionale il 10 settembre 2005 Art.1 - L A.N.P.AS. svolge attività di Protezione Civile direttamente o attraverso i Comitati Regionali

Dettagli

L.E.D Lume Emergency Day

L.E.D Lume Emergency Day REGOLAMENTO L.E.D Lume Emergency Day Sabato 4 Luglio 2015 Lumezzane (Bs) Volontari Croce Bianca Lumezzane ONLUS Pagina 1 di 7 SOMMARIO CAP. 1 FINALITA DELLA MANIFESTAZIONE 3 Art. 1.1 Scopo della Manifestazione

Dettagli

Salute e sicurezza sul lavoro per il volontariato di protezione civile la formazione gli standard minimi il collegamento con l elenco territoriale

Salute e sicurezza sul lavoro per il volontariato di protezione civile la formazione gli standard minimi il collegamento con l elenco territoriale Salute e sicurezza sul lavoro per il volontariato di protezione civile la formazione gli standard minimi il collegamento con l elenco territoriale Il decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile

Dettagli

PARCO REGIONALE OGLIO NORD

PARCO REGIONALE OGLIO NORD REGOLAMENTO DELLA SQUADRA ANTINCENDIO BOSCHIVO DEL PARCO REGIONALE OGLIO NORD 1. FINALITÀ E AMBITO DI COMPETENZA 1.1 Istituzione e finalità Il Parco Regionale Oglio Nord istituisce la squadra antincendio

Dettagli

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE CORSI DI GUIDA IN SICUREZZA DEI MEZZI FUORISTRADA PER I COORDINATORI, CAPISQUADRA E VOLONTARI DEI GRUPPI COMUNALI DI PROTEZIONE CIVILE

Dettagli

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare

Dettagli

IL VOLONTARIATO IL RUOLO DEL VOLONTARIATO NEL SERVIZIO NAZIONALE

IL VOLONTARIATO IL RUOLO DEL VOLONTARIATO NEL SERVIZIO NAZIONALE 18 IL VOLONTARIATO Il volontariato di Protezione Civile è nato sotto la spinta delle grandi emergenze che hanno colpito l'italia negli ultimi 50 anni: l'alluvione di Firenze del 1966 e i terremoti del

Dettagli

SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO PER VOLONTARI A.I.B. CON SPECIALIZZAZIONE DI 2 LIVELLO

SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO PER VOLONTARI A.I.B. CON SPECIALIZZAZIONE DI 2 LIVELLO Corso nell ambito del Piano di formazione 2014 della Scuola Superiore di Protezione Civile SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO PER VOLONTARI A.I.B. CON SPECIALIZZAZIONE DI 2 LIVELLO (Codice: SPC4012/AE-BI) I edizione:

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

Sezione Provinciale di Salerno

Sezione Provinciale di Salerno E.R.A. Sezione Provinciale di Salerno Esercitazione di Protezione Civile con l utilizzo del sistema APRS (Automatic Position Reporting System) per la radiolocalizzazione di obiettivi sul territorio attraverso

Dettagli

Gli Uffici/Enti che possono intervenire nelle ricerche di persone scomparse con le proprie risorse disponibili:

Gli Uffici/Enti che possono intervenire nelle ricerche di persone scomparse con le proprie risorse disponibili: BOZZA DI TESTO C3.7 Ricerca persone scomparse Nelle operazioni di ricerca di persone scomparse nel territorio regionale, in ambito di pianura come pure nel territorio collinare e montano, ed in particolare

Dettagli

Comune di Nembro Provincia di Bergamo REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE. Pagina 1 di 6

Comune di Nembro Provincia di Bergamo REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE. Pagina 1 di 6 Comune di Nembro Provincia di Bergamo REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Pagina 1 di 6 ART. 1 È costituito presso la sede municipale il GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO

Dettagli

Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008

Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008 Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008 Cod. Denominazione del corso Ore Pag. SI1 Formazione per operai/ primo ingresso in edilizia 16 2 SI2 RSPP/ASPP - Responsabili del

Dettagli

R E G O L A M E N T O

R E G O L A M E N T O COMUNE DI VENZONE UDINE PROVINCIA DI ************************************************************************************************ R E G O L A M E N T O PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL GRUPPO

Dettagli

La sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente

La sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente La sicurezza sul lavoro Concetti di base e accenni alla normativa vigente BENVENUTI! Contenuti: - Cenni storici; - Concetti di base: Infortunio e Malattia lavoro-corr. Pericolo Rischio Valutazione dei

Dettagli

Protocollosicurezzacnism.doc vers. 17 luglio 2006 - pag. 1 di 5

Protocollosicurezzacnism.doc vers. 17 luglio 2006 - pag. 1 di 5 PROTOCOLLO DI INTESA SULLA SICUREZZA E SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO TRA CONSORZIO NAZIONALE INTERUNIVERSITARIO PER LE SCIENZE FISICHE DELLA MATERIA (CNISM) E UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA Art. 1. Generalità

Dettagli

Rev. N Descrizione delle modifiche Data Prima emissione del documento per estensione campo applicazione

Rev. N Descrizione delle modifiche Data Prima emissione del documento per estensione campo applicazione Pagina 1 di 6 INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2. RIFERIMENTI...2 3. SIGLE E DEFINIZIONI...2 4. RESPONSABILITÀ...2 5. PROCEDURA...3 5.1 GENERALITÀ...3 5.2 VALUTAZIONE DEI RISCHI E VERIFICA DELLA

Dettagli

Gli attori della sicurezza

Gli attori della sicurezza Gli attori della sicurezza Materiali didattici elaborati CHANGE srl Ente di Formazione Accreditato dalla Regione Emilia Romagna DG n 1182 e 255/08 Certificato UNI EN ISO 9001:2008 n 10270 20/12/05 Organizzare

Dettagli

provincia di mantova L'esperienza e gli sviluppi della Colonna Mobile Provinciale in provincia di Mantova

provincia di mantova L'esperienza e gli sviluppi della Colonna Mobile Provinciale in provincia di Mantova L'esperienza e gli sviluppi della Colonna Mobile Provinciale in provincia di Mantova Modelli di intervento della C.M.P. C.M.P. interventi di tipo P interventi di tipo R e N Modello di intervento provinciale

Dettagli

La protezione civile questa sconosciuta

La protezione civile questa sconosciuta * La protezione civile questa sconosciuta Legge 24 febbraio 1992 n. 225 Art. 1 (Servizio nazionale della protezione civile) È istituito il Servizio nazionale della protezione civile al fine di tutelare

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano

Dettagli

COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE

COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE INDICE: ARTICOLO 1: ARTICOLO 2: ARTICOLO 3: ARTICOLO 4: ARTICOLO 5: ARTICOLO 6: ARTICOLO 7 : ARTICOLO

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

CORPO POMPIERI VOLONTARI DI MOGGIO UDINESE UNIONE CORPI POMPIERI VOLONTARI DEL FVG STAZIONE FORESTALE DI MOGGIO UDINESE

CORPO POMPIERI VOLONTARI DI MOGGIO UDINESE UNIONE CORPI POMPIERI VOLONTARI DEL FVG STAZIONE FORESTALE DI MOGGIO UDINESE CORPO POMPIERI VOLONTARI DI MOGGIO UDINESE UNIONE CORPI POMPIERI VOLONTARI DEL FVG STAZIONE FORESTALE DI MOGGIO UDINESE DOCUMENTO DI IMPIANTO PER ESERCITAZIONE- DIMOSTRAZIONE ANTINCENDIO BOSCHIVO DENOMINATA

Dettagli

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione

Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione 1. OBIETTIVI DEL PROGETTO Il presente Progetto è essenzialmente finalizzato a: diffondere i principi e i concetti della Qualità come strategia

Dettagli

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Modalità d esercizio della funzione di preposto Relazioni tra i vari soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione

Dettagli

RADUNO DEL TERZO RAGGRUPPAMENTO ANNO 2014 VENETO, FRIULI VENEZIA GIULIA E TRENTINO ALTO ADIGE

RADUNO DEL TERZO RAGGRUPPAMENTO ANNO 2014 VENETO, FRIULI VENEZIA GIULIA E TRENTINO ALTO ADIGE A s s o c i a z i o n e N a z i o n a l e A l p i n i SEZIONE di VERONA Via Del Pontiere, 1-37121 VERONA Tel. 045 8002546 fax 045 8011141 e.mail: segreteria@pcanaverona.it NUCLEO CINOFILO SOCCORSO A.N.A.

Dettagli

POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA

POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA COMPLETIAMO IL TUO PROCESSO POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA Rifra Masterbatches S.p.A. Via T. Tasso, 8 25080 Molinetto di Mazzano (BS) Tel. +39 030 212171 Fax +39 030 2629757 R.I. 01006560179

Dettagli

Documento di Impianto Esercitazione Santa Lucia 2012. b) controllare l efficienza dell apparato operativo nell organizzazione dei primi soccorsi;

Documento di Impianto Esercitazione Santa Lucia 2012. b) controllare l efficienza dell apparato operativo nell organizzazione dei primi soccorsi; Comune di Santa Lucia di Piave Provincia di Treviso Regione del Veneto Servizio Emergenza Radio 1 - T E M A Documento di Impianto Esercitazione Santa Lucia 2012 Evento Sismico e intervento alluvionale.

Dettagli

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro

Dettagli

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE Pag. 1 di 5 RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE INDICE 1. Scopo... 2 2. Principi guida... 2 3. Politica per la qualità e l Ambiente... 2 4. Pianificazione... 2 5. Responsabilità, autorità e comunicazione...

Dettagli

S.A.C. Società Aeroporto Catania S.p.A.

S.A.C. Società Aeroporto Catania S.p.A. S.A.C. Società Aeroporto Catania S.p.A. Capitolato tecnico per Affidamento del servizio di consulenza per la progettazione, implementazione e certificazione di un Sistema di Gestione Integrato per la Qualità

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

FEBBRAIO 2015. Informazioni ed Iscrizioni: Antonella Moi amoi@confindustriaravenna.it Tel.0544/210499 Fax 0544/34565

FEBBRAIO 2015. Informazioni ed Iscrizioni: Antonella Moi amoi@confindustriaravenna.it Tel.0544/210499 Fax 0544/34565 FEBBRAIO 2015 : Aggiornamento di Primo Soccorso per aziende appartenenti al Gruppo A (D.M. n.388 del 15/07/03) 03/02/2015 ore 11.00-18.00 Aggiornamento della formazione degli Addetti al Primo Soccorso,

Dettagli

PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PROCEDURA OPERATIVA: RISCHIO GAS Versione 0.0 del 01.07.2011 Redazione a cura di: Corpo Polizia Municipale Reno-Galliera GENERALITA Evento: Guasto o rottura con

Dettagli

IL PROGETTO SICUREZZA IN CANTIERE

IL PROGETTO SICUREZZA IN CANTIERE IL PROGETTO SICUREZZA IN CANTIERE PROGETTO SICUREZZA IN CANTIERE QUESTO PROGETTO E COFINANZIATO DA DIREZIONE PROVINCIALE INAIL DI PADOVA C.P.T. DI PADOVA Ideazione e coordinamento per la progettazione:

Dettagli

AUDIT. 2. Processo di valutazione

AUDIT. 2. Processo di valutazione AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti

Dettagli

COMUNE DI ACCETTURA Provincia di Matera

COMUNE DI ACCETTURA Provincia di Matera COMUNE DI ACCETTURA Provincia di Matera REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI AUTOMEZZI COMUNALI (Approvato con delibera di C.C. n.34 del 37/11/2009 ) ARTICOLO 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente Regolamento

Dettagli

CORSO DI AGGIORNAMENTO PER VOLONTARI A.I.B. CON SPECIALIZZAZIONE DI 2 LIVELLO

CORSO DI AGGIORNAMENTO PER VOLONTARI A.I.B. CON SPECIALIZZAZIONE DI 2 LIVELLO Corso nell ambito del Piano di formazione 2015 della Scuola Superiore di Protezione Civile CORSO DI AGGIORNAMENTO PER VOLONTARI A.I.B. CON SPECIALIZZAZIONE DI 2 LIVELLO (Codice: SPC5009/AE-BE - FRT15003)

Dettagli

LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA SETTEMBRE/DICEMBRE 2015 CONFAPINDUSTRIA EMILIA ROMAGNA

LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA SETTEMBRE/DICEMBRE 2015 CONFAPINDUSTRIA EMILIA ROMAGNA LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA SETTEMBRE/DICEMBRE 2015 CONFAPINDUSTRIA EMILIA ROMAGNA 1 INDICE ATTREZZATURE 4 LAVORATORI 6 CORSI TECNICO SPECIFICI 7 RSPP 9 RLS 10 PREPOSTI 11 PREVENZIONE INCENDI 12 PRIMO

Dettagli

5 MODELLO DI INTERVENTO

5 MODELLO DI INTERVENTO Aggiornato al: 16.09.2009 MODELLO DI INTERVENTO pag. 5.1 5 MODELLO DI INTERVENTO Una parte fondamentale della redazione del Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile è la realizzazione dei Modelli

Dettagli

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

Dettagli

Rev. 00. AUDIT N DEL c/o. Auditor Osservatori DOCUMENTI DI RIFERIMENTO. Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione.

Rev. 00. AUDIT N DEL c/o. Auditor Osservatori DOCUMENTI DI RIFERIMENTO. Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione. AUDIT N DEL c/o AREE DA VERIFICARE GRUPPO DI AUDIT Lead Auditor Auditor DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Auditor Osservatori Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione Pagina 1 di 19 Rif. 14001

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

Sistema di Gestione della Sicurezza CLAUDIO SOAVE

Sistema di Gestione della Sicurezza CLAUDIO SOAVE Sistema di Gestione della Sicurezza CLAUDIO SOAVE L organizzazione della sicurezza secondo D.Lgs. 81/08 Al datore di lavoro vengono attribuiti compiti di regia e di programmazione della sicurezza in azienda,

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali VERBALE DELL ISPEZIONE ALL ENTE/ORGANISMO Situato in Via Con sede legale in Via ISPEZIONE disposta con ministeriale n... per la verifica della conformità dell ente/organismo ad effettuare prove di campo

Dettagli

Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare

Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare Prevenzione e promozione della sicurezza Lavoro sicuro 1 LAVORO SICURO 2 1. Sicurezza: i provvedimenti

Dettagli

I N D I C E. Pag. 2 di 6

I N D I C E. Pag. 2 di 6 Pag. 1 di 6 I N D I C E Articolo 1 - Ambito di applicazione pag. 3 Articolo 2 - Parco Automezzi.. pag. 3 Articolo 3 - Responsabile Parco Automezzi.... pag. 3 Articolo 4 - Referente del Parco Automezzi.....

Dettagli

!!!!!!!!!!!!!! !!!!!! SISTEMI GESTIONALI !!!!!!!!!!!!! CATALOGO CORSI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ! 1!

!!!!!!!!!!!!!! !!!!!! SISTEMI GESTIONALI !!!!!!!!!!!!! CATALOGO CORSI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ! 1! 1 SISTEMI GESTIONALI CATALOGO CORSI CORSO:FORMAZIONEAUDIT Oredicorso: 24 Finalitàdell azione: Formazione interna Tematicheformative: Gestione aziendale Obiettividell azione: Risultatiattesi: Il corso è

Dettagli

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE 1. Che cos è la formazione La formazione è il processo attraverso il quale si educano, si migliorano e si indirizzano le risorse umane affinché personale

Dettagli

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto

Dettagli

Data Inizio : Non Specificato Termine : Non Specificato Gruppo : Costo : 150 EUR Location : Viterbo - Largo F. Nagni, 15 Livello :

Data Inizio : Non Specificato Termine : Non Specificato Gruppo : Costo : 150 EUR Location : Viterbo - Largo F. Nagni, 15 Livello : Data Inizio : Non Specificato Termine : Non Specificato Gruppo : Costo : 150 EUR Location : Viterbo - Largo F. Nagni, 15 Livello : CORSO ANTINCENDIO MEDIO RISCHIO Il D.Lgs.81/08, stabilisce in riferimento

Dettagli

CORSO PER LA CONDUZIONE IN SICUREZZA DELLE PIATTAFORME ELEVABILI (D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81)

CORSO PER LA CONDUZIONE IN SICUREZZA DELLE PIATTAFORME ELEVABILI (D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) PROGRAMMA DEL CORSO CORSO PER LA CONDUZIONE IN SICUREZZA DELLE PIATTAFORME ELEVABILI (D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) Durata del corso 10 ore Introduzione al corso Presentazione del corso Presentazione docenti

Dettagli

Effettuare gli audit interni

Effettuare gli audit interni Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità

Dettagli

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Titolo del pag. 1 di 6 Titolo del I N D I C E 1. SCOPO 2. GENERALITÀ 3. CAMPO DI APPLICAZIONE 4. LISTA DI DISTRIBUZIONE 5. DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO 6. SELEZIONE DEL PERSONALE 7. ITER DI INSERIMENTO

Dettagli

Allegato A RIORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Allegato A RIORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Allegato A RIORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Attuale organigramma della sicurezza in ARPA Datore di Lavoro Direttore Generale - Dott. Umberto Benezzoli Medico Competente coordinatore:

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE Si chiede di iniziare dal punto 3 dell ordine del giorno. I Consiglieri sono d accordo. Illustra l Assessore Diegoli. IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE: - rientra tra gli obiettivi dell Amministrazione

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

EVENTO N. 2 INCENDIO BOSCHIVO GRUPPO AZZURRO

EVENTO N. 2 INCENDIO BOSCHIVO GRUPPO AZZURRO EVENTO N. 2 INCENDIO BOSCHIVO GRUPPO AZZURRO Maestre Alunni Ass/ne di Volontariato Strutture Operative chiamate a intervenire Regione Toscana Corpo Forestale dello Stato Provincia Mezzi impiegati elicottero

Dettagli

Scopo principale del progetto è coinvolgere su base volontaria il maggior numero di dentisti ANDI, per formarli, insieme allo staff dello studio,

Scopo principale del progetto è coinvolgere su base volontaria il maggior numero di dentisti ANDI, per formarli, insieme allo staff dello studio, Scopo principale del progetto è coinvolgere su base volontaria il maggior numero di dentisti ANDI, per formarli, insieme allo staff dello studio, come operatori certificati di manovre BLS-D, PBLS-D e disostruzione

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI

Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI OGGETTO: CORSI DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA PER LAVORATORI, PREPOSTI, DIRIGENTI - ART. 37 D. LGS. 81/08 Accordi Stato Regioni del 21 dicembre

Dettagli

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

Il Progetto Formazione

Il Progetto Formazione Il Progetto Formazione II MEETING MANUTENTORI ANTINCENDIO Milano, 12 maggio 2011 1 La formazione nel settore della manutenzione antincendio Il gruppo, costituito nel 2003, ha l obiettivo di supportare

Dettagli

Presentazione Formazione Professionale

Presentazione Formazione Professionale Presentazione Formazione Professionale Adecco Training Adecco Training è la società del gruppo Adecco che si occupa di pianificare, organizzare e realizzare progetti formativi che possono coinvolgere lavoratori

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Il Decreto Legislativo 81/2008 (noto anche come Testo Unico della Sicurezza del Lavoro ) ha maggiormente sottolineato rispetto al vecchio D.Lgs. 626/94 l importanza

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

ESERCITAZIONE CONGIUNTA DI PROTEZIONE CIVILE

ESERCITAZIONE CONGIUNTA DI PROTEZIONE CIVILE ESERCITAZIONE CONGIUNTA DI PROTEZIONE CIVILE Data: 7 ottobre 2006 Luogo: presso il laghetto Biasuzzi Ora ritrovo: 08.00 Ora inizio attività: 09.00 Gruppi partecipanti: Associazione dei Volontari di Protezione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare

Dettagli

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza 1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA

Dettagli

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. 1 FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE 2 INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate 3 2. Autore del manuale delle procedure interne 3 3.

Dettagli

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP ISTITUTO COMPRENSIVO E. CURTI GEMONIO Pagina 1 di 6 GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP Entro i termini e i criteri previsti dalla legge, sulla base del numero di

Dettagli

SUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente

SUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente Procedura guidata per l inserimento della domanda Consultazione diretta, da parte dell utente, dello stato delle sue richieste Ricezione PEC, protocollazione automatica in entrata e avviamento del procedimento

Dettagli

18, via degli Speziali, 57021 Venturina (LI) p.iva 01583660491

18, via degli Speziali, 57021 Venturina (LI) p.iva 01583660491 18, via degli Speziali, 57021 Venturina (LI) p.iva 01583660491 Opere per il collettamento della rete fognaria al nuovo depuratore a servizio del Comune di Pomarance PROGETTO DEFINITIVO Ubicazione Committente

Dettagli

S.P.A. NAVICELLI DI PISA PROCEDURA 08 MOVIMENTAZIONE PONTI E CONTROLLO DELLA NAVIGAZIONE

S.P.A. NAVICELLI DI PISA PROCEDURA 08 MOVIMENTAZIONE PONTI E CONTROLLO DELLA NAVIGAZIONE S.P.A. NAVICELLI DI PISA PROCEDURA 08 0 01-06-2012 Prima emissione RSGI VICEPRESIDENTE PRESIDENTE / AD REV. DATA DESCRIZIONE REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE Pag. 2 di 8 INDICE 1. SCOPO... 3 2. DOCUMENTI

Dettagli

Progetto Campo Base. Università degli Studi di L Aquila. Facoltà di Ingegneria. Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica Corso di Sistemi Informativi

Progetto Campo Base. Università degli Studi di L Aquila. Facoltà di Ingegneria. Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica Corso di Sistemi Informativi Università degli Studi di L Aquila Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica Corso di Sistemi Informativi Prof. Gaetanino Paolone Dott. Ottavio Pascale a.a.2003-2004 Progetto Campo

Dettagli

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato

Dettagli

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Condizioni di sicurezza - Piano D.M. 10 marzo 1998 Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 Cosa è un piano Scopo Lo

Dettagli

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che SETTORE ASSICURATIVO Il giorno 18 aprile 1995 tra l ANIA e le OO.SS. premesso che Le Parti intendono, con il presente accordo, dare attuazione agli adempimenti loro demandati dal decreto legislativo 19

Dettagli

NUOVO SISTEMA VALUTAZIONE AERO CLUB D ITALIA

NUOVO SISTEMA VALUTAZIONE AERO CLUB D ITALIA AERO CLUB D'ITALIA NUOVO SISTEMA VALUTAZIONE AERO CLUB D ITALIA APPROVATO CON DELIBERA C. F. 244/2014 Via Cesare Beccaria, 35/A 00196 Roma - tel. +39 06 3608461 - fax +39 06 32609226 - codice fiscale 80109730582

Dettagli

CAPO I - SPETTACOLI MUSICALI, CINEMATOGRAFICI E TEATRALI. Articolo 1 Campo di applicazione

CAPO I - SPETTACOLI MUSICALI, CINEMATOGRAFICI E TEATRALI. Articolo 1 Campo di applicazione CAPO I - SPETTACOLI MUSICALI, CINEMATOGRAFICI E TEATRALI Articolo 1 Campo di applicazione 1. Le disposizioni del Titolo IV del d.lgs. n. 81/2008 si applicano alle attività di cui al comma 2 secondo le

Dettagli