«Nel Myanmar, ho incontrato bambini addestrati per uccidere. Sono stati derubati della loro infanzia, la loro anima ha subìto profonde ferite.

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1 Progetti dell UNICEF Svizzera «Nel Myanmar, ho incontrato bambini addestrati per uccidere. Sono stati derubati della loro infanzia, la loro anima ha subìto profonde ferite.» Jackie Chan, attore e ambasciatore di buona volontà dell UNICEF

2 Il 68 per cento della popolazione birmana vive nelle aree rurali, la speranza di vita è di 65 anni, il 28 per cento dei bambini non è registrato, una famiglia su cinque non ha accesso a latrine, oltre un quinto dei bambini è malnutrito e un bimbo su tre non conclude la scuola elementare.

3 FOTO DI COPERTINA: UNICEF/SWIT /ROSETTI; MYANMAR/2012/MYO THAME; WIKIPEDIA/HTOO TAY ZAR Timidi primi progressi nel nuovo Myanmar Ogni bambino, poco importa se vive in una regione di montagna o in una grande città, in condizioni privilegiate o ai margini della società, ha diritto alla protezione e allo sviluppo. Eppure la realtà è diversa. L UNICEF incrementa i suoi sforzi per dare a tutti i bambini, a prescindere dalla loro storia, provenienza o origine, quello che spetta loro. Nel Myanmar, sono i neonati colpiti dall HIV/Aids e i bambini soldato a necessitare di particolari attenzioni e sostegno. Noi li accompagniamo sulla via di un nuovo inizio. Il periodo di marzo 2011 è stato speciale per militare che regnava da mezzo secolo si è Thet Naing*. In quanto bambino soldato, ritirata dal governo del paese, lasciando il trascorreva le sue giornate in perpetua posto a un presidente civile, Thein Sein. Dopo paura, alterato da droghe o dall alcol. Non quindici anni agli arresti domiciliari, la leader c era modo di sfuggire a questa vita e se si dell opposizione e capo della Lega Nazionale fosse rifiutato di uccidere sarebbe certamente stato giustiziato. «Avresti voglia di ora nel Parlamento. Sono grandi segnali di per la Democrazia Aung San Suu Kyi siede scappare, dimenticare tutto, non conoscersi cambiamento per il Myanmar, anche se si più», affermano i bambini soldato quando impone prudenza. Per Thet Naing, si tratta pensano alla loro situazione. Thet Naing ha tuttavia dell inizio di una nuova vita. però avuto una fortuna inaspettata: la giunta *nome fittizio 3 «Il processo di democratizzazione nel Myanmar deve procedere di pari passo con uno sviluppo sostenibile.» Aung San Suu Kyi

4 ufficio militare a Myitkyina, capoluogo dello Stato di Kachin, dove ha ricevuto un piatto di riso e fagioli, e un certificato di nascita falso. Ha dovuto arruolarsi nell esercito, dove lo si è addestrato a uccidere. Tentare la fuga avrebbe comportato una morte certa. Quattro mesi dopo, è stato inviato a combattere contro l esercito indipendentista del Kachin. Nel 2011, il nemico lo ha catturato. Nel Myanmar, occorre liberare circa 5000 ragazzi tra i quattordici e i diciott anni arruolati come soldati. Reclutamento coatto e minacce di morte Grazie al tuk-tuk, il tipico taxi asiatico a tre ruote, Thet Naing sopravviveva con la sua famiglia in mezzo alla povertà, alla malnutrizione, alla violenza domestica, al lavoro minorile e senza poter andare a scuola. Sono condizioni disastrose per un bambino. Una sera, mentre andava a fare benzina, un uomo gli ha offerto aiuto e un pasto. È facile allettare un bambino affamato e guadagnarsi la sua fiducia. Thet Naing è stato condotto in un Anime perse Drogati e minacciati, esposti ad abusi, a violenze sessuali e al rischio di morire sul campo di battaglia, i bambini soldato sono tra i più vulnerabili. Oltre a combattere, vengono costretti a lavorare come corrieri, cuochi, portatori o a prostituirsi. Sono privati della loro famiglia, dell infanzia e, a causa degli orrori che vivono, dell equilibrio psichico. Il diritto alla protezione, alla libertà e a un identità viene loro negato nel modo più brutale. Anche nei casi in cui riescono a tornare a casa, rischiano di venire discriminati in quanto assassini invece che accolti come vittime, passando così da una situazione terrificante a un ingiustizia ancora maggiore. 4 FOTO: UNICEF/MYANMAR; NYHQ /BROOKS

5 Bambini soldato, bambini in guerra Una decina di anni or sono, è entrato in vigore il Protocollo aggiuntivo alla Convenzione sui Diritti dell Infanzia, che vieta l impiego dei bambini soldato. Finora vi hanno aderito 150 Stati. Questo testo ha suscitato una discussione internazionale sul bando dell impiego di bambini soldato, indotto modifiche legislative e condotto alle prime imputazioni di criminali di guerra di fronte alla Corte penale internazionale. Insieme ad altre organizzazioni, l UNICEF appoggia l attuazione del trattato. Grazie a negoziati tra governi, Nazioni Unite e milizie, nel 2010 sono stati smobilitati oltre bambini. Nel 2011, il Consiglio di sicurezza ha pubblicato una lista di quindici paesi, tra cui il Myanmar, in cui oltre sessanta gruppi armati o eserciti governativi impiegano bambini soldato. Il piano d azione del Myanmar prevede la dimissione dei minorenni dall esercito, la loro reintegrazione permanente nella società, la protezione di quelli che hanno disertato e misure per evitare che ne vengano arruolati di nuovi. In questo modo dovrebbero essere liberati circa 5000 ragazzi tra i quattordici e i diciott anni. La smobilitazione è possibile Il diritto birmano vieta il reclutamento di minori di diciotto anni e fino ad oggi sono stati liberati poco più di 560 bambini soldato, 350 hanno ritrovato una parvenza di vita normale grazie a programmi di sostegno. La loro reintegrazione nella società può essere considerata come riuscita, il che non è scontato, dati i pregiudizi della gente nei loro confronti. La smobilitazione presuppone esperienza Nel giugno 2012, l UNICEF ha creato una task force insieme a organizzazioni partner e a rappresentanti del governo. Con lo scopo di liberare tutti i bambini arruolati nelle forze armate e riportarli a casa, è stato elaborato un piano d azione sottoscritto dal Ministero della difesa. La missione non è facile, ma l esperienza internazionale dell UNICEF e la serietà della task force costituiscono un terreno fertile per lo sviluppo del programma. «Avresti voglia di scappare, dimenticare tutto, non conoscersi più.» Ex bambino soldato 5

6 Il tasso di mortalità infantile nel Myanmar è elevato: cinquanta bambini su mille non superano il primo anno di vita. La metà di queste morti è riconducibile a malattie evitabili.

7 Tutti hanno il diritto di avere un infanzia Mancano medicinali per settecento neonati Il Myanmar è ricco di risorse naturali, ma è Ma Thida era una madre orgogliosa e felice. stato penalizzato da anni di conflitti, cattiva Poi, un giorno, quando era incinta del quinto gestione e isolamento. Oggi è uno dei paesi figlio, si è sottoposta al test dell HIV. L esito è più poveri del mondo e, come sempre quan- stato come un pugno allo stomaco: «Sieropo- do l economia è a terra, è l infanzia a soffrire sitiva. In testa mi turbinavano mille pensieri: in prima linea. Il 50 per mille dei neonati non perché proprio io? Che ho fatto di sbagliato?». supera il primo anno di vita, il 66 per mille La preoccupazione più grande riguardava i dei bambini muore prima di compiere cinque figli e Ma Thida era angosciata dallo spettro anni e la speranza di vita nel paese è di ap- dell emarginazione sociale, della povertà e pena sessantacinque anni. La malnutrizione della morte. La giovane mamma si è sentita dilaga, così come l abbandono della scuola. tradita. Sapere di essere stata contagiata dal L UNICEF ha come missione di soccorrere proprio marito è un idea insopportabile. A ciò l infanzia in quanto gruppo vulnerabile. Tutti si aggiungeva il fatto che «allora, una diagnosi i bambini hanno diritto a essere trattati equa- di HIV e lo stigma che ne derivava equivaleva- mente, ricevendo ovunque la stessa prote- no a una sentenza di morte», spiega la donna. FOTO: UNICEF/FJIA /PIROZZI; NYHQ /NOORANI zione. I più piccoli devono poter sopravvivere e tutti devono disporre di acqua, igiene, servizi medici e scuole. Non devono esserci differenze tra chi vive nei centri urbani e chi nei villaggi, tra persone di origine o estrazione diversa. Questi diritti appartengono anche agli strati più deboli della società, anche ai bambini soldato, anche ai neonati colpiti dall HIV/Aids. Fece testare tutta la famiglia e ne risultò che erano positivi il marito e la terza figlia, mentre gli altri tre bambini erano negativi, un risultato che l ha confortata tanto quanto costernata. Allo scopo di ridurre il rischio di trasmissione alla nascita, Ma Thida è stata accolta in un programma dell UNICEF, grazie al quale le è stata somministrata la nevirapina, un antiretrovirale efficace proprio in simili casi. «Ho riposto tutta la mia fiducia nell UNICEF.» Il bebè di Ma Thida è nato sano. «Il mio bimbo è sopravvissuto: è venuto al mondo senza HIV.» Madre sieropositiva, Myanmar 7

8 Il rischio di contagio madrebambino dell HIV è alto: meno di un terzo delle donne incinte è sottoposto al test e poco più del 50 per cento delle gestanti sieropositive riceve farmaci antiretrovirali. FOTO: UNICEF/NYHQ /NOORANI; MYANMAR/2012/MYO THAME

9 Nel mondo, quasi ogni minuto nasce un bebè sieropositivo. Senza un opportuno trattamento, la metà dei neonati sieropositivi muore entro il secondo anno di vita. L efficacia degli antiretrovirali e un assistenza medica di qualità hanno abbassato la probabilità di trasmissione da madre a figlio dell HIV a meno del due per cento. Ma senza un sostegno adeguato, circa un terzo delle mamme sieropositive contagia il proprio bebè. Le statistiche rivelano che gli sforzi pluriennali dei programmi dell UNICEF iniziano a dare i loro frutti. Oggi, oltre il 53 per cento delle donne nei paesi a basso o medio reddito riceve farmaci antiretrovirali. Nel 2005 era solo il 15 per cento. Tra i minori di 15 anni, almeno un quarto ha accesso a un trattamento. Testare e assistere le mamme è la cosa più importante: solo così i figli di donne sieropositive hanno una possibilità di evitare il contagio, crescere sani e non diventare orfani in tenera età. 9 Oggi, ha perdonato il marito e trovato il modo di superare questa tragedia. Con il progetto sanitario che ha permesso a Ma Thida di ottenere il farmaco necessario, l UNICEF sostiene il programma nazionale Aids per combattere la trasmissione del virus da madre a bambino alla nascita. L UNICEF fornisce materiale per il test dell HIV e medicinali per mamme e bambini, informa e sensibilizza sui meccanismi di trasmissione, sull importanza di regolari controlli durante la gravidanza e sui parti sicuri. Mancano materiale per i test e farmaci Studi mostrano che molte mamme e molti bambini sono nel bisogno. Secondo i rilevamenti del 2011, lo 0,59 per cento della popolazione adulta è sieropositivo, una cifra importante. Lacune nell informazione, lunghe distanze, accesso limitato alle cure durante la gravidanza e parti in casa in cattive condizioni igieniche sono fattori che rendono ardua l assistenza alle donne incinte sieropositive. Non c è da stupirsi se solo la metà circa delle donne si sottopone al test quando si reca ai controlli durante la gravidanza. Solo poco più della metà delle mamme a cui è stato dia- L UNICEF informa e sensibilizza le madri nel Myanmar sulla trasmissione dell HIV.

10 La situazione nel Myanmar continua a essere delicata ed è quindi sempre più importante focalizzare l attenzione sui bambini più svantaggiati, che sono l anello debole della società e rappresentano una cartina di tornasole dello stato di una nazione.

11 L operato dell UNICEF nel Myanmar L'UNICEF si batte per la protezione e lo sviluppo di tutti i bambini del Myanmar. L UNICEF Svizzera si concentra sul sostegno dell infanzia più vulnerabile ed emarginata. Nel quadro del processo di apertura del paese, l accesso a prestazioni sanitarie di qualità e la smobilitazione dei bambini soldato sono fondamentali per la sopravvivenza e lo sviluppo di una società progressiva e nonviolenta. Concretamente, ciò significa che: FOTO: UNICEF MYANMAR/2003/ SHEHZAD NOORANI; NYHQ /ESTEVE L accesso a un assistenza medica di qualità e la distribuzione di corredi per il test dell HIV e di farmaci per madre e bambino sono l obiettivo dell UNICEF nel Myanmar. gnosticato il virus riceve farmaci antiretrovirali. Se non si possono ricevere le cure del caso, non serve a molto conoscere il proprio stato sierologico e se non si conosce lo stato sierologico non ci si può sottoporre a terapie. L UNICEF si impegna affinché i neonati birmani abbiano accesso ai test e alle cure che alle nostre latitudini già da tempo si danno per scontati. mille mamme sieropositive possono sottoporsi a test durante la gravidanza, beneficiare di una consulenza medica, essere assistite e accompagnate; mille mamme sieropositive e i loro bebè ricevono farmaci salvavita che riducono al minimo il rischio di contagio prima, durante e dopo il parto; i neonati ricevono medicinali, possibilmente sotto forma di sciroppi, poiché le pastiglie per gli adulti sono difficili da dividere o sciogliere in acqua per assicurare un dosaggio corretto; cinquemila bambini soldato vengono smobilitati e possono tornare dalle loro famiglie; gli ex bambini soldato ottengono aiuti medici e psicologici, così come l accesso alla scuola e a programmi di formazione; ai membri delle forze armate sono impartite conoscenze di diritto internazionale e umanitario relative alla protezione dell infanzia e ai diritti umani. 11

12 Autorità, competenza ed esperienza per l infanzia. In tutto il mondo. I problemi complessi necessitano di soluzioni su più livelli. In veste di Fondo delle Nazioni Unite per l infanzia, l UNICEF gode dell autorità per varare con i governi provvedimenti a lungo termine a favore dell infanzia e fare in modo che gli Stati proseguano il lavoro incominciato dai donatori. Rilevare dati non è una delle operazioni più spettacolari, eppure è fondamentale farlo. Grazie alle informazioni raccolte nel corso degli anni, l UNICEF dispone della competenza necessaria per aiutare quotidianamente i bambini in modo efficace, economico e durevole. Una competenza alla quale attingono numerosissime organizzazioni umanitarie. Ogni donazione è preziosa perché a essa è legata la speranza in un futuro migliore. L UNICEF ne è consapevole e, grazie alla sua esperienza ultrasessantennale, è in grado di gestire oculatamente i fondi che gli sono messi a disposizione. Con una donazione, finanziate servizi affermati ed efficaci a favore dell infanzia nel bisogno. Stampato su carta ecologica. / K l e i b e r W i r z C D / Potete sostenere l UNICEF: effettuando una donazione diventando membro sottoscrivendo un padrinato di progetto istituendo l UNICEF come legatario sostenendo come ditta un progetto partecipando alla «Settimana delle stelle» acquistando cartoline o regali comunicandoci un idea per aiutare efficacemente l infanzia Comitato svizzero per l UNICEF Baumackerstrasse 24, CH-8050 Zurigo Telefono +41 (0) Conto postale: IS O Certified System IS O Venite a trovarci al sito o chiamateci. Telefono