PROPOSTA DI PIANO ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA E DELLA PESTE SUINA CLASSICA NELLA REGIONE SARDEGNA ANNO 2007

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1 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA PROPOSTA DI PIANO ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA E DELLA PESTE SUINA CLASSICA NELLA REGIONE SARDEGNA ANNO 2007 maggio 2006

2 1. Identificazione del programma 2. Dati storici relativi all evoluzione delle Pesti Suine 2.1. Peste Suina Africana: evoluzione epidemiologica della malattia in Sardegna 2.2. Peste Suina Classica: evoluzione epidemiologica della malattia in Sardegna 2.3. Popolazione soggetta al programma 2.4. Stabilimenti 3. Descrizione del programma presentato 4. Misure previste dal programma presentato 4.1 Riepilogo delle misure previste 4.2 Coornamento del programma 4.3 Descrizione e delimitazione delle zone geografiche e amministrative in cui sara applicato il programma 4.4 Misure attuate nell ambito del programma Misure e sposizioni legislative concernenti la registrazione delle Misure e sposizioni legislative concernenti l identificazione degli animali Misure e sposizioni legislative concernenti la notifica della malattia Misure in caso conferma della presenza delle pesti suine Misure e sposizioni legislative concernenti le verse qualifiche delle Procedure controllo stabilite dal programma con particolare riferimento alle norme relative alla movimentazione degli animali e al monitoraggio delle o delle zone interessate. Vigilanza Misure e sposizioni legislative concernenti il controllo della malattia Misure e sposizioni legislative concernenti l indennizzo Altre misure previste dal programma 5. Descrizione dei costi e dei benefici 6. Dati relativi all evoluzione epidemiologica della malattia negli ultimi cincue anni 7. Obiettivi 8. Analisi dettagliata dei costi del programma

3 1. IDENTIFICAZIONE DEL PROGRAMMA Stato Membro: Italia Malattie: peste suina africana e peste suina classica Anni attuazione: Riferimento del presente documento: Dr.ssa Donatella Campus Persona da contattare (nome, numero telefono, Dr. Salvatore Montinaro fax: smontinaro@regione.sardegna.it Data invio alla Commissione: 30 maggio 2006

4 2. DATI RELATIVI ALL EVOLUZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLE PESTI SUINE 2.1. Peste Suina Africana: evoluzione epidemiologica della malattia in Sardegna Negli allegati al presente documento sono riportati, sudvisi per Azienda USL, i dati relativi agli esami sierologici eseguiti sui suini domestici, sui cinghiali e al numero dei focolai registrati nel corso degli anni 2002, 2003 e 2004 ANNO 2002 Nel corso dell anno 2002, sono stati agnosticati 11 focolai peste suina africana in Sardegna che hanno interessato tre delle quattro province dell Isola. A parte i focolai Tonara e Baunei, inclusi in territori trazionalmente considerati ad alto rischio, gli altri si sono verificati in zone indenni; in particolare: nel mese gennaio in un allevamento del Comune Siliqua, Azienda USL n 7 Carbonia, (Provincia Cagliari); nel mese aprile in un allevamento del Comune Tempio Pausania (frazione Bassacutena), Provincia Sassari; i restanti focolai si sono verificati tutti, in un periodo compreso tra novembre e cembre, nel Comune Assemini, stretto sanitario Cagliari (Azienda USL n. 8 Cagliari) e nel Comune Decimomannu, in un azienda situata nelle vicinanze della zona protezione precedentemente istituita. Il monitoraggio sierologico è stato condotto su suinicole in tutta l isola cui in Provincia Nuoro. Le sieropositività hanno interessato 7 allevamenti, 5 dei quali ubicati in Provincia Nuoro e 2 in Provincia Sassari, questi ultimi erano compresi nelle zone restrizione delimitate a seguito del focolaio agnosticato nel mese aprile. Malgrado le indagini epidemiologiche eseguite non siano riuscite a chiarire le cause introduzione della malattia in aree libere da infezione, appare molto probabile che l origine sia da attribuire a movimentazione clandestina carni e/o animali. PSA: ESAMI SIEROLOGICI ESEGUITI NEL 2002 NEI SUINI DOMESTICI E FOCOLAI - ANNO 2002 ASL DISTRETTI AZIENDE AZIENDE CAMPIONI CAMPIONI FOCOLAI TESTATE POSITIVE TESTATI POSITIVI 1 SASSARI ALGHERO OZIERI OLBIA TEMPIO Tot. Prov. SS NUORO MACOMER SINISCOLA SORGONO ISILI LANUSEI Tot. Prov. NU ORISTANO GHILARZA ALES Tot. Prov. OR SANLURI GUSPINI SENORBI CARBONIA IGLESIAS CAGLIARI QUARTU S.E MURAVERA Tot. Prov. CA Tot SARDEGNA

5 ANNO 2003 Nel 2003 sono stati agnosticati 12 focolai, tutti in Provincia Nuoro. In particolare 4, in allevamenti situati nel Comune Villagrande Strisaili, azienda USL n 4 Lanusei, e 8 in suinicole dei comuni Orune, (3) Orani (3) e Oliena (2), tutti inclusi nella Azienda USL n 3 Nuoro e appartenenti allo stesso stretto sanitario (Nuoro). Le informazioni epidemiologiche sono state insufficienti a chiarirne le namiche, il reiterarsi casi malattia nelle stesse zone restrizione, pone in evidenza le fficoltà operative correlate all applicazione dei provvementi controllo. Si riportano seguito, a titolo esemplificativo, i tempi insorgenza dei focolai. Orani: focolai a marzo, aprile e luglio Oliena : focolai a maggio (8 e 19) e giugno Villagrande Strisaili focolai ad aprile maggio, giugno e settembre. Lo screening sierologico attuato negli allevamenti presenti nei territori comunali interessati dai provvementi restrittivi può essere così riassunto: Orani: n allevamenti esaminati 74 e n 1 allevamento positivo nel terzo trimestre dell anno Oliena: n allevamenti esaminati 120 e n 2 allevamenti positivi, cui uno nel secondo e uno nel terzo trimestre Villagrande Strisaili n allevamenti esaminati 31 e n 9 allevamenti positivi, variamente stribuiti nel corso dell anno. Il monitoraggio sierologico è stato condotto su un totale 5.903, le sieropositività segnalate, a parte quelle sopra descritte, si riferiscono a: un allevamento del comune Sadali, Azienda USL n 3 stretto sanitario Isili; un allevamento Lotzorai, due Urzulei, uno Baunei e due Girasole inclusi nella azienda Usl n 4 Lanusei. L unico riscontro sieropositività al fuori della Provincia Nuoro si riferisce ad un suino un azienda suinicola del comune Baratili (Provincia Oristano); dall indagine epidemiologica non sono stati raccolti elementi che potessero evidenziare situazione particolare rischio; come misura cautelare è stato applicato lo stamping out nell allevamento.

6 PSA: RISULTATI DEI CONTROLLI SIEROLOGICI ESEGUITI E N DI FOCOLAI RISCONTRATI NELL ANNO 2003 ASL DISTRETTO AZIENDE AZIENDE CAMPIONI CAMPIONI FOCOLAI TESTATE POSITIVE TESTATI POSITIVI 1 SASSARI ALGHERO OZIERI Tot. ASL OLBIA TEMPIO Tot ASL Tot. Prov. SS NUORO MACOMER SINISCOLA SORGONO ISILI Tot. ASL LANUSEI Tot. ASL Tot.Prov. NU ORISTANO GHILARZA ALES Tot. ASL Tot. Prov.OR SANLURI GUSPINI SENORBI Tot. ASL CARBONIA IGLESIAS Tot. ASL CAGLIARI QUARTU S.E MURAVERA Tot. ASL Tot.Prov. CA TOT SARDEGNA

7 ANNO 2004: Andamento Il 2004 è stato caratterizzato da un andamento prevebile nel corso dei primi cinque mesi dell anno, mentre a partire dal mese giugno si è osservato un picco epidemico, che si è protratto per i tre mesi estivi, per ritornare a livelli normali, alla fine dell anno. Focolai PSA Conteggio JAN 04 MAR 04APR 04 MAY 04 JUN 04 JUL 04 AUG 04 SEP 04 OCT 04NOV 04 DEC 04 Da settembre si è osservato un secondo picco epidemico riferibile all insorgenza nuovi focolai in territori non ancora interessati della Azienda USL n 1 Sassari e 2 Olbia, fortemente correlati nel tempo con un analogo picco epidemico verificatosi in comuni della provincia Nuoro confinanti e/o limitrofi a questi territori.

8 PSA: RISULTATI DEI CONTROLLI SIEROLOGICI ESEGUITI NEL PERIODO 01/01/ /12/2004 ASL DISTRETTO AZIENDE CONTROLL. AZIENDE POSITIVE NUOVE AZIENDE POSITIVE CAMPIONI ESAMINATI 1 SASSARI ALGHERO OZIERI Tot. ASL OLBIA TEMPIO Tot ASL CAMP POS Tot. Prov SS NUORO MACOMER SINISCOLA SORGONO ISILI Tot. ASL LANUSEI Tot. ASL Tot.Prov. NU ORISTANO GHILARZA ALES Tot. ASL Tot. Prov.OR SANLURI GUSPINI SENORBI Tot. ASL CARBONIA IGLESIAS Tot. ASL CAGLIARI QUARTU S.E MURAVERA Tot. ASL Tot.Prov. CA TOT SARDEGNA

9 Distribuzione nel tempo e nello spazio I casi PSA si sono riscontrati in verse aree del territorio regionale, raggiungendo la massima concentrazione nel territorio della Azienda USL n 3 dove nel secondo periodo dell anno si è registrata un incidenza decisamente superiore a quella del territorio delle altre AUSL e anche a quella degli anni precedenti. Il territorio interessato è descritto nelle mappe allegate, ed è riconducibile solo in parte a territori già interessati da casi PSA negli anni precedenti ( ). Il picco epidemico, come si è detto prima, non era atteso e comunque non prevebile attraverso l attività sierosorveglianza effettuata nel corso degli ultimi anni. Dall esame della correlazione dei dati sierologici con quelli dei focolai si può osservare una totale inpendenza dei valori riscontrati, non essendo più i primi in grado prevedere l insorgenza dell evento epidemico come invece è avvenuto fino al Cluster All interno del territorio della ASL 3 Nuoro è possibile inviduare un cluster massima concentrazione focolai che è rappresentato nella mappa allegata, ed è riconducibile ai comuni Dorgali, Oliena, Nuoro ed Orune, nei quali da soli sono stati riscontrati 121 focolai, pari al 49% del totale: Casi primari Dal punto vista epidemiologico, sono da stinguere due gran categorie focolai: I focolai primari, nei quali la malattia si è manifestata per la prima volta in una zona e non riconducibili a precedenti focolai; I focolai secondari, ovvero quelli per i quali sono state evidenziate correlazioni epidemiologiche (contatto, contiguità etc.), con focolai primari; Dei 16 focolai primari osservati nella ASL n. 3, ben 6 sono concentrati nella zona cluster prima descritta. Tipologia allevamenti sede focolaio I focolai primari si sono verificati prevalentemente negli allevamenti ascrivibili alla tipologia produttiva familiare e semibrado, a ciclo chiuso, dato che conferma questo tipo allevamento come quello più a rischio a causa delle frequenti movimentazioni incontrollate. Periodo intercorso tra sospetto ed abbattimento Uno dei fattori che possiamo supporre aver influito nel determinismo dei picchi epidemici osservati è il tempo intercorso tra sospetto e abbattimento. L analisi effettuata è riferita ai soli focolai che sono stati inviduati a seguito sintomatologia, ovvero sono state esclusi dalla valutazione quei casi focolaio riscontrati in allevamenti dove si è proceduto

10 all abbattimento senza riscontro sintomatologia, su collegamento epidemiologico e per sospetta contaminazione ai sensi dell art. 7 del D.lvo 54. I dati mostrano che nel periodo corrispondente ai picchi epidemici, si osserva in mea, un numero focolai attivi, significativamente maggiore rispetto ai perio plateau. (Grafico 7) Infatti durante tale periodo, nonostante l applicazione delle misure previste dal RPV in caso sospetto malattia infettiva, si sono registrati ulteriori focolai riconducibili a quelli ancora aperti dove la presenza stessa dei suini malati assicurava il mantenimento della circolazione virale. Dall analisi degli eventi avvenuti durante l anno 2004, e sulla base quanto descritto, si possono trarre le seguenti parziali conclusioni. La prima queste è tipo quantitativo, tesa ad un corretto mensionamento dell evento che si può definire tipo epidemico, in un contesto endemico, almeno per i casi osservati in provincia Nuoro. E stato osservato: aumento dei casi in questa zona endemica, focolai in comuni della provincia Nuoro mai interessati prima da PSA, ffusione successiva al territorio della provincia Sassari. I casi osservati nelle provincie Oristano e Cagliari, e della Azienda ASL n. 2 Olbia, sono da considerare sporaci. E stato possibile inviduare un numero focolai primari tutto sommato non eccessivo, se pur maggiore rispetto agli attesi; a tali focolai primari sono stati correlati sia per contiguità che per contatti retti e inretti un numero elevato focolai secondari. Tale incremento potrebbe essere riferibile all aumentato numero contatti a rischio tra allevamenti, i quali in un normale livello endemia, non avrebbero fatto scattare un evento epidemico tale portata. La concentrazione nel tempo e nello spazio (v. clusters), un numero elevato focolai attivi, primari e secondari, ha però fatto aumentare il rischio complessivo, al punto tale da consentire il trasferimento del virus, probabilmente attraverso la pratica della movimentazione incontrollata animali e oggetti tra allevamenti. In questo contesto si aggiunge il ruolo svolto dalle popolazioni suini allevati clandestinamente nel territorio dove si sono registrati i focolai, per i quali in parte è stato possibile avere evidenza oggettiva della loro presenza. Il ruolo del selvatico non pare essere variato e non è rilevante nel determinismo questo evento epidemico. Infine, l applicazione delle procedure campionamento previste dal manuale agnostica negli abbattimenti eseguiti per sospetta contaminazione ha portato all inviduazione 62 focolai, pari al 25% del totale, che altrimenti non sarebbero stati riscontrati. Infatti in 62 allevamenti dove si è proceduto all abbattimento dei capi presenti per sospetta contaminazione e nei quali non era presente sintomatologia riferibile a PSA, è stato possibile rilevare la presenza del virus (sono stati classificati pertanto come focolai ai sensi della normativa vigente).

11 ANNO 2005 Nel corso del primo quadrimestre del 2005 si è assistito ad una progressiva e costante variazione spaziale del fenomeno epidemico che ha progreto, da un lato verso la zona nord orientale dell isola e dall altro si è propagato nella zona centrale-merionale coinvolgendo comuni finora non interessati rettamente dall epidemia del Nel territorio della ASL Sassari si sono registrati n 10 focolai dei quali uno nel selvatico, in un territorio peraltro già interessato nel 2004 da casi nel domestico; gli altri 8 sono stati correlati a precedenti focolai sempre del 2004, mentre un focolaio risulta privo correlazioni epidemiologiche. Nella ASL Olbia si sono presentati nuovi focolai nei territori già interessati dall epidemia del 2004 e dall inizio dell anno ci sono n 9 focolai, uno dei quali registrato in azienda agrituristica. Nella ASL Nuoro si sono registrati n 10 focolai; il fenomeno epidemico sembrava andasse esaurendosi nel territorio maggiormente interessato dall epidemia del 2004, ma dopo due mesi silenzio si è registrato un nuovo caso non collegato epidemiologicamente ai focolai verificatisi in precedenza. Si è poi registrato un caso nel selvatico in una zona attigua al precedente areale zona infetta, che potrebbe essere collegato ad un altro focolaio nel domestico verificatosi nella stessa zona infetta. Nella ASL Oristano si sono verificati, in breve tempo, n 7 focolai; questi n 3 sono stati rilevati durante le visite cliniche previste nella zone protezione e sorveglianza originate dall insorgere del primo focolaio, mentre un altro è stato svelato in seguito ad accertamenti sposti su un suino trovato morto nella zona sorveglianza.

12 PSA: RISULTATI DEI CONTROLLI SIEROLOGICI ESEGUITI NEL PERIODO 01/01/ /03/2005 ASL DISTRETTO AZIENDE CONTROLL. AZIENDE POSITIVE NUOVE AZIENDE POSITIVE CAMPIONI ESAMINATI CAMP POS 1 SASSARI ALGHERO OZIERI Tot. ASL OLBIA TEMPIO Tot ASL Tot. Prov. SS NUORO MACOMER 4 8 SINISCOLA SORGONO 4 8 ISILI 3 20 Tot. ASL LANUSEI Tot. ASL Tot.Prov. NU ORISTANO GHILARZA ALES Tot. ASL Tot. Prov.OR SANLURI GUSPINI SENORBI Tot. ASL CARBONIA IGLESIAS 2 4 Tot. ASL CAGLIARI QUARTU S.E MURAVERA Tot. ASL Tot.Prov. CA TOT SARDEGNA

13 PSA: risultati del monitoraggio sierologico sui cinghiali ANNATA VENATORIA : Cinghiali sieropositivi sono stati riscontrati in particolare nei stretti Sorgono e Nuoro per quanto riguarda la Azienda USL n 3 e, nella Azienda USL n 4, nei territori dei Comuni trazionalmente ad alto rischio. In due cinghiali cacciati nei territori Orgosolo e Urzulei gli esami virologici eseguiti hanno dato esito positivo, ciò sembra confermare la presenza circolazione virale in territori comunali dove il fattore rischio prevalente è rappresentato dal pascolo brado incontrollato. PSA COMUNI CON SIEROPOSITIVITA NEI CINGHIALI DISTRETTO COMUNE N SIEROPOSITIVI NUORO FONNI 5/51 ORGOSOLO 16/71 ARZANA 8/33 LANUSEI ELINI 1/13 ILBONO 2/13 SEUI 8/49 URZULEI 9/90 USSASSAI 1/21 VILLAGRANDE STRISAILI 2/23 ARITZO 4/31 SORGONO BELVI 1/6 DESULO 4/8 TONARA 1/26 TOTALE SARDEGNA 62/435

14 ANNATA VENATORIA : Cinghiali sieropositivi sono state riscontrati nei stretti Nuoro e Lanusei. Gli esami virologici hanno dato esito negativo. PSA: RISULTATO DEI CONTROLLI SIEROLOGICI EFFETTUATI SUI CAMPIONI DEI CINGHIALI NOVEMBRE 2002 GENNAIO 2003 Totale campioni sudvisi per provincia: PROVINCIA TOTALE POSITIVI NEGATIVI SASSARI NUORO CAGLIARI ORISTANO Totale campioni sudvisi per USL: ASL TOTALE POSITIVI NEGATIVI ASL ASL ASL ASL ASL ASL ASL ASL PSA COMUNI CON CINGHIALI SIEROPOSITIVI STAGIONE VENATORIA NOVEMBRE 2002 GENNAIO 2003 DISTRETTO COMUNE N SIEROPOSITIVI TOT.CAMPIONI NUORO ORGOSOLO ARZANA 2 10 LANUSEI BAUNEI 1 4 ELINI 2 10 TALANA 1 21 URZULEI 5 60 VILLAGRANDE STRISAILI 9 73

15 ANNATA VENATORIA : I cinghiali sieropositivi sono stati riscontrati nei stretti Nuoro e Lanusei. Gli esami virologici hanno consentito il riscontro due cinghiali positivi cacciati nei territori del Comune Urzulei. Questa analisi è utile per fare alcune considerazioni sull andamento epidemiologico che si desume dai risultati dell attività agnostica. Le indagine sierologiche condotte sui campioni cinghiale in Provincia Nuoro nella stagione venatoria hanno evidenziato positività in ca. il 10% degli animali cacciati nei territori del Comune Urzulei. Le stesse percentuali sieropositività si sono evidenziate nei cinghiali pervenuti da alcuni dei comuni limitrofi al precedente (Orgosolo e Fonni). I risultati della sorveglianza sierologica osservata nelle due annate precedenti ( e ) e negli stessi territori sono sostanzialmente dello stesso orne grandezza, e gli esami virologici condotti in parallelo hanno consentito inviduare due animali positivi provenienti dai territori Orgosolo (località Supramonte) e Urzulei (località Marghine). Nei territori dei comuni trazionalmente ad alto richio per peste suina africana (Orgosolo, Desulo, Urzulei, Villagrande Strisaili, Arzana, Baunei) i risultati della prevalenza nei cinghiali rappresentano l incatore una situazione epidemiologica più complessa che vede all origine della persistenza dell infezione l allevamento clandestino del suino che, a causa delle proporzioni elevate ormai raggiunte, si ritiene possa essere la causa più probabile della recrudescenza dei focolai del PSA: RISULTATI DEGLI ESAMI SIEROLOGICI CONDOTTI SUI CINGHIALI ABBATTUTTI NEL CORSO DELLA STAGIONE VENATORI A Totale campioni sudvisi per USL: ASL TOTALE POSITIVI NEGATIVI ASL ASL ASL ASL ASL ASL ASL ASL TOTALI PSA COMUNI CON CINGHIALI SIEROPOSITIVI STAGIONE VENATORIA NOVEMBRE 2003 GENNAIO 2004 ASL DISTRETTO COMUNE N SIEROP. TOT. CAMP. 3 NUORO FONNI 2 20 ORGOSOLO LANUSEI URZULEI 9 99 TOTALI

16 ANNATA VENATORIA : Il primo grafico allegato mostra l andamento della positività sierologica riscontrata nei campioni esaminati in occasione nelle ultime 5 campagne venatorie. Pur in considerazione della esiguità dei campioni in qualche annata, si può apprezzare un trend in minuzione della sieropositività totale. Se osserviamo i dati considerando esclusivamente i campioni provenienti dalle zone appartenenti alla provincia Nuoro il risultato è analogo. Dall analisi dei dati della sierologia, pare potersi escludere una variazione del livello rischio imputabile alle popolazioni selvatiche, anzi pare evidenziarsi un trend negativo nel corso degli ultimi anni. Relativamente alla presunta correlazione tra i casi sieropositività riscontrati nei cinghiali e i focolai riscontrati nel domestico nel corso del 2004, i dati in nostro possesso mostrano assenza correlazione significativa. L annata venatoria inoltre, inizia a novembre e finisce a gennaio ogni anno, pertanto i dati sono da riferire a tale periodo. Se vi fosse stato un aumento della prevalenza dell infezione tale da provocare il contagio alle popolazioni domestiche, in particolare a quelle allevate allo stato semibrado, tale aumento si sarebbe dovuto osservare nella campagna venatoria , ovvero prima dell ondata epidemica Considerando invece che un minimo aumento lo si può osservare solo nella annata , pare invece che l aumento dei casi nelle popolazioni domestiche promiscue col cinghiale, abbia causato il trasferimento dell infezione da queste allo stesso cinghiale, e non viceversa. CONSIDERAZIONI SUI CASI DI PESTE SUINA AFRICANA NEL SELVATICO NEL 2005 Nuovi casi malattia nel selvatico hanno indotto all allargamento della zona infetta del Montarbu Seui, includendo parti importanti dei Comuni Desulo, Tonara ecc. Una nuova zona infetta è stata delimitata attorno al comune Bultei. Secondo schemi abbastanza ben conosciuti, i casi malattia nel selvatico sono stati successivi all introduzione della malattia nei suini domestici, dovuti all esercizio del pascolo brado e alla conseguente promiscuità coi suini selvatici. Da questo punto vista, il stretto della provincia Sassari denominato Goceano presenta delle caratteristiche rassimilabili alle zone più fficili della Provincia Nuoro, sia per motivi tensioni sociali che per ffusione del pascolo brado.

17 PSA: STAGIONE VENATORIA CAMPAGNA CINGHIALI ASL DISTRETTO CAMPIONI ESAMINATI CAMPIONI POSITIVI CAMPIONI NEGATIVI 1 SASSARI ALGHERO OZIERI 2 2 Tot. ASL OLBIA TEMPIO Tot ASL Tot. Prov. SS NUORO MACOMER SINISCOLA SORGONO ISILI 1 1 Tot. ASL LANUSEI Tot. ASL Tot.Prov. NU ORISTANO GHILARZA ALES Tot. ASL 5 0 Tot. Prov.OR 0 6 SANLURI GUSPINI SENORBI Tot. ASL CARBONIA 2 2 IGLESIAS Tot. ASL CAGLIARI 2 2 QUARTU S.E. MURAVERA Tot. ASL Tot.Prov. CA TOT SARDEGNA

18 2.2. Peste Suina Classica: evoluzione epidemiologica della malattia in Sardegna Negli allegati al presente piano sono riportati, sudvisi per Azienda USL, i dati relativi agli esami sierologici eseguiti sui suini domestici, sui cinghiali e al numero dei focolai registrati nel corso degli anni 2002, 2003 e ANNO 2002 Nel 2002 non si sono verificati focolai PSC, positività sierologiche sono state evidenziate in particolare nel Distretto Ozieri (provincia Sassari) dove, a partire dal 1999 si è verificata una recrudescenza della malattia. (ALLEGATO N 15) Nel resto del territorio regionale non si sono registrate che sporache positività sierologiche Il monitoraggio sierologico, nel corso del 2002 ha interessato complessivamente in tutta l Isola. PSC: ESAMI SIEROLOGICI ESEGUITI NEL 2002 E NUMERO E LOCALIZZAZIONE DEI FOCOLAI ASL DISTRETTI AZIENDE TESTATE AZIENDE POSITIVE CAMPIONI TESTATI CAMPIONI POSITIVI 1 SASSARI ALGHERO OZIERI OLBIA TEMPIO Tot. Prov. SS NUORO MACOMER SINISCOLA SORGONO ISILI LANUSEI Tot. Prov. NU ORISTANO GHILARZA ALES Tot. Prov. OR SANLURI GUSPINI SENORBI CARBONIA IGLESIAS CAGLIARI QUARTU S.E MURAVERA Tot. Prov. CA Tot SARDEGNA FOCOLAI

19 ANNO 2003 Nel corso del 2003 si è verificato un unico focolaio in un allevamento familiare 13 animali nel Comune Ardara, Azienda USL n 1, stretto Ozieri. (ALLEGATI 16-18) Da un punto vista agnostico non è stato possibile applicare quanto previsto dalla normativa vigente a causa della cattiva qualità degli organi recapitati; infatti l inattivazione del virus e la degradazione degli aci nucleici non hanno reso possibile l invio materiale idoneo al CEREP e conseguenza al Centro Referenza Europeo per la PSC per la necessaria caratterizzazione del ceppo virale. Il monitoraggio sierologico del piano effettuato nel corso dell anno in tutta l Isola ha riguardato un totale suinicole, per un totale campioni, le con casi sieropositività sono risultate 52 e 106 i campioni positivi. I tests scriminanti effettuati dal il Centro referenza per le pesti suine Perugia hanno consentito l esecuzione della agnosi fferenziale con altri pestivirus. ASL DISTRETTO AZIENDE CONTROL. PSC: RISULTATI DEI CONTROLLI SIEROLOGICI ESEGUITI NELL ANNO 2003 AZIENDE POSITIVE NUOVE AZIENDE POSITIVE CAMPIONI ESAMINATI CAMPIONI POSITIVI FOCOLAI 1 SASSARI ALGHERO OZIERI Tot. ASL OLBIA TEMPIO Tot ASL Tot. Prov. SS NUORO MACOMER SINISCOLA SORGONO ISILI Tot. ASL LANUSEI Tot. ASL Tot.Prov. NU ORISTANO GHILARZA ALES Tot. ASL Tot. Prov.OR SANLURI GUSPINI SENORBI Tot. ASL CARBONIA IGLESIAS Tot. ASL CAGLIARI QUARTU S.E MURAVERA Tot. ASL Tot.Prov. CA TOT SARDEGNA ANNO 2004

20 Il monitoraggio sierologico eseguito negli allevamenti e nei mattatoi, ha interessato complessivamente suinicole; in 23 allevamenti sono state evidenziate sieropositività per un totale 51 campioni positivi (ALLEGATI 17-18). Si fornisce un quadro riassuntivo sulle positività in allevamento sudvise per Comune e Azienda USL riferimento. ASL DISTRETTO AZIENDE CONTROLL. PSC: RISULTATI DEI CONTROLLI SIEROLOGICI ESEGUITI NEL PERIODO 01/01/ /12/2004 AZIENDE POSITIVE NUOVE AZIENDE POSITIVE CAMPIONI ESAMINATI CAMP POS 1 SASSARI 198 / / 2859 / ALGHERO OZIERI Tot. ASL OLBIA 264 / / 1327 / TEMPIO 149 / / 888 / Tot ASL Tot. Prov. SS NUORO MACOMER SINISCOLA SORGONO 65 / / 452 / ISILI Tot. ASL LANUSEI Tot. ASL Tot.Prov. NU ORISTANO GHILARZA ALES Tot. ASL Tot. Prov.OR SANLURI GUSPINI SENORBI Tot. ASL CARBONIA 11 / / 461 / IGLESIAS Tot. ASL CAGLIARI QUARTU S.E MURAVERA Tot. ASL Tot.Prov. CA TOT SARDEGNA FOCOLAI

21 PSC: risultati del monitoraggio sierologico sui cinghiali Annata Venatoria : A partire dal 1999, anno inizio dell epidemia PSC nel stretto Ozieri era stato selezionato, a seguito del riscontro un cinghiale positivo al virus della PSC, un areale infetto nel quale sono state attuate una serie misure controllo e attività stuo che miravano a definire i fattori rischio alla base della ffusione della malattia. L estensione dell area infetta era stata determinata in accordo ai criteri generali stabiliti dal documento n XXIV/B3/R09/1999 elaborato in sede comunitaria. Dei 291 campioni cinghiali pervenuti dal stretto sanitario Ozieri, 42 sono risultati positivi. Le restanti positività sierologiche sono state rilevate nei stretti sanitari Nuoro e Sorgono, appartenenti alla azienda USL n 3 Nuoro e, nella Azienda USL n 4 Lanusei. PSC: RISULTATO DEI CONTROLLI SIEROLOGICI EFFETTUATI SUI CAMPIONI DEI CINGHIALI NOVEMBRE 2001 GENNAIO 2002 Totale campioni sudvisi per provincia: PROVINCIA TOTALE POSITIVI NEGATIVI SASSARI NUORO CAGLIARI ORISTANO Totale campioni sudvisi per USL: ASL TOTALE POSITIVI NEGATIVI ASL ASL ASL ASL ASL ASL ASL ASL PSC COMUNI CON CINGHIALI SIEROPOSITIVI DISTRETTO COMUNE N SIEROPOSITIVI OZIERI BONO 2/15 BOTTIDA 1 /4 BUDDUSO 2/59 BULTEI 9/36 PATTADA 25/94 SORGONO GADONI 2/22 NUORO ORGOSOLO 6/82 SEUI 9/49 LANUSEI URZULEI 3/90 USSASSAI 2/21 VILLAGRANDE STRISAILI 3/23

22 Annata Venatoria : Il proseguo delle attività monitoraggio sierologico nel stretto Ozieri, ha consentito valutare l andamento della sieroprevalenza alla luce dei risultati dell attività stuo condotta sulla namica popolazione; tale attività è stata eseguita nell ambito un progetto ricerca finanziato dal Ministero della Salute il cui obiettivo finale era rappresentato dall inviduazione fattori rischio all origine della persistenza delle infezioni pestose in Sardegna. Si riportano nel paragrafo successivo le considerazioni finali. Totale campioni sudvisi per provincia: PROVINCIA TOTALE POSITIVI NEGATIVI SASSARI NUORO CAGLIARI ORISTANO Totale campioni sudvisi per USL: ASL TOTALE POSITIVI NEGATIVI ASL ASL ASL ASL ASL ASL ASL ASL STAGIONE VENATORIA NOVEMBRE 2002 GENNAIO 2003 DISTRETTO COMUNE N TOT. CAMPIONI SIEROPOSITIVI OZIERI ANELA 3 10 BENETUTTI 1 75 BUDDUSO 1 43 BULTEI 9 47 NULE 1 32 ILLORAI 2 27 PATTADA 8 52 TEMPIO TRINITA D AGULTU 1 79 NUORO ORGOSOLO 1 56 ARZANA 1 10 LANUSEI URZULEI 2 64 VILLAGRANDE 4 73 STRISAILI CAGLIARI MONASTIR 1 7

23 Annata Venatoria : Dei 218 campioni cinghiale pervenuti dal Distretto sanitario Ozieri, solo sette sono risultati positivi, il che sembra incare un miglioramento della situazione epidemiologica rispetto al picco epidemico del 1999 pur con le limitazioni derivanti dall esame dei principali fattori rischio seguito riassunte. Anche nel corso dell anno riferimento si evidenzia nei stretti sanitari Nuoro e Lanusei una situazione stabilità relativamente alle sieropositività agnosticate nei confronti delle quali appare inspiegabile la totale assenza focolai da più due anni. Totale campioni sudvisi per USL: ASL TOTALE POSITIVI NEGATIVI ASL ASL ASL ASL ASL ASL ASL ASL TOTALI PSC COMUNI CON CINGHIALI SIEROPOSITIVI ASL DISTRETTO COMUNE N SIEROP. TOT. CAMP. 1 ALGHERO PUTIFIGARI 11 OZIERI ANELA 1 9 BENETUTTI 81 BONO 12 BUDDUSO 8 BULTEI 3 27 ASPORLATU 3 ILLORAI 34 NULE 18 PATTADA 3 15 TOT ASL NUORO FONNI 20 ORGOSOLO 5 76 SINISCOLA LODE 13 ONIFAI 20 TORPE 5 SORGONO ARITZO 14 BELVI 1 DESULO 8 GADONI 1 SORGONO 5 TOT ASL ARZANA 18 BAUNEI 11 ILBONO 7 TALANA 1 25 URZULEI 2 99 VILLAGRANDE S. 21 TOT ASL TOTALE

24 Annata venatoria STAGIONE VENATORIA CAMPAGNA CINGHIALI RISULTATI DEGLI ESAMI SIEROLOGICI PER PSC ASL DISTRETTO CAMPIONI ESAMINATI CAMPIONI POSITIVI CAMPIONI NEGATIVI 1 SASSARI ALGHERO OZIERI 1 1 Tot. ASL OLBIA TEMPIO Tot ASL Tot. Prov. SS NUORO MACOMER SINISCOLA SORGONO ISILI Tot. ASL LANUSEI Tot. ASL Tot.Prov. NU ORISTANO GHILARZA ALES Tot. ASL 5 Tot. Prov.OR 6 SANLURI GUSPINI SENORBI Tot. ASL 6 7 CARBONIA 2 2 IGLESIAS Tot. ASL CAGLIARI 2 2 QUARTU S.E. MURAVERA Tot. ASL Tot.Prov. CA TOT SARDEGNA

25 ANNO 2005 Premessa Una lettura corretta dei casi PSA segnalati nell anno 2005 (fig. 1) deve necessariamente tener conto quanto avvenuto nell anno precedente, in modo particolare durante l ultimo periodo (Novembre-Dicembre). In alcuni territori della Sardegna, l evento epidemico 2005 è stato fortemente correlato nel tempo e nello spazio con code epidemiologiche dell anno precedente (fig. 2), mentre in altre zone (Provincia Oristano fig. 3) esso ha rappresentato un epifenomeno a se stante, che merita una descrizione particolare. fig. 1 fig. 2 fig. 3

26 Andamento Il primo grafico (fig. 4) mostra l andamento dei focolai PSA, dal gennaio 2004, al 31 cembre Andamento focolai PSA fig. 4 L analisi delle curve mostra un picco epidemico sovrapponibile analogo in entrambi gli anni considerati (fig. 5), fig. 5 fortemente concentrato nel periodo compreso tra maggio e settembre. La spiccata stagionalità ha rappresentato da sempre una costante nell andamento della peste suina africana in Sardegna (fig. 6).

27 Focolai per mese fig. 6 Andamento focolai PSA (dati sudvisi per provincia) + fig. 7 Il secondo grafico mostra (fig. 7) l andamento sudviso per province. Si può notare che la provincia Nuoro e la Provincia Cagliari, rappresentano i territori dove si sono osservati meno casi. Tale miglioramento della situazione potrebbe trovare una sua giustificazione nelle operazioni bonifica e successivo risanamento/controllo attuate in particolare nel territorio della provincia Nuoro. Distribuzione nel tempo e nello spazio Come accennato in precedenza, l evento epidemico del 2005 impone un analisi particolareggiata della situazione, sopratutto per i casi osservati nel territorio della provincia Oristano. Gli unici casi osservati in tale territorio nel 2004 furono immeatamente circoscritti e risolti positivamente (Focolai nei Comuni Bauladu e Milis, Giugno e Luglio 2004).

28 fig. 8 Dopo tali eventi non si è osservato più alcun caso, fino al Marzo 2005, durante il quale si sono avuti 6 casi. La mappa (fig. 8) mostra la localizzazione dei focolai rapportata alla tipologia suolo caratteristica dei territori dove erano situati gli allevamenti suini. Appare evidente (fig. 9) che inizialmente il picco epidemico è rimasto circoscritto all areale del Monte Arci, zona caratterizzata da una tipologia allevamento semibrado. Una volta verificatosi il focolaio primario (03/03/2005) nell arco temporale 3 mesi sono stati registrati complessivamente 64 focolai secondari. Si può notare dalle mappe allegate che i casi sono stati riscontrati principalmente in zone boschive o caratterizzata da una vegetazione a macchia meterranea che non ha reso agevole la separazione tra branchi suini né ha impeto il contatto tra questi e selvatici. USELLUS PAU VILLA VERDE 24/05/ /05/ /05/ /03/ /05/ /05/ /05/ /05/2005 MARRUBIU 24/05/ /05/ /05/ /05/ /05/ /06/ /05/ /05/2005 ALES 23/05/ /05/ /05/ /05/2005 MORGONGIORI 30/05/ /05/ /05/ /05/ /03/ /05/ /05/2005 TERRALBA 29/03/2005 SIRIS 16/05/ /03/2005 URAS 03/03/ /03/2005 MASULLAS 19/04/ /05/ /05/2005 MOGORO fig. 9 Dalla contemporaneità dell insorgenza denuncia dei focolai appare evidente il contagio a macchia d olio. Appare quin probabile che in tale in contesto spazio-temporale la ffusione della malattia sia da ricondurre alla promiscuità tra gli allevamenti semibra, che ha reso fficile l applicazione delle norme controllo sanitario previsto dalle norme riferimento. Una situazione simile, anche se con alcuni stinguo, è stata osservata nel territorio Bultei, dove i casi osservati nel selvatico paiono correlati spazialmente con i casi nel domestico e dove è interessante notare che i casi peste suina africana rilevati a partire dal novembre 2004 per continuare nei primi mesi del 2005, si sono manifestati in sequenza temporale prima nel domestico e in seguito anche nel selvatico. Questa temporalità pare confermare quanto in altre occasioni affermato, ovvero che allo stato attuale le popolazioni domestiche allevate allo stato brado-semibrado incontrollato possono rappresentare un fattore rischio per il trasferimento del virus

29 alle popolazioni selvatiche. A supporto quanto già scritto pare opportuno sottolineare che l areale del Goceano, comprendente il comune Bultei, era, in maniera oggettivabile, libero da peste suina africana sia nel domestico che nel selvatico, essendo stato oggetto sia stu che campionamenti specifici nelle stagione venatorie precedenti il Nel periodo compreso tra i mesi Luglio e Agosto, dalla nicchia epidemiologica già descritta in precedenza l epidemia ha interessato zone rurali e periurbane dove l origine del contagio va ricercata nella movimentazione incontrollata animali. Nel mese settembre rari nuovi episo malattia si sono registrati all interno zone già sottoposte a restrizione. Tale tendenza al decremento nella provincia Oristano, è stata confermata nel mese ottobre, durante il quale si è registrato un solo nuovo focolaio peraltro all interno della zona restrizione. Questo evento, assieme a quanto verificatosi nel corso del mese settembre, ha reso particolarmente complicate le azioni controllo volte alla revoca delle restrizioni applicate. Situazione epidemiologica nelle altre province Nella provincia Sassari il fenomeno, dopo avere raggiunto il picco epidemico nel mese marzo, si è ripresentato in maniera sporaca. Infatti nel mese luglio si sono osservati due soli casi fra essi correlati epidemiologicamente, ma senza alcun collegamento apparente con i casi verificatisi nel periodo precedente. Nella provincia Nuoro, nei mesi luglio ed agosto, si sono verificati due casi in un ambito territoriale già interessato dall epidemia del Si sono inoltre registrati ad ottobre due focolai rispettivamente a Telti e ad Aritzo in territori interessati dal fenomeno epidemico nei primi mesi dell anno. L ultimo caso riscontrato a Telti risale a marzo 2005, mentre l ultimo caso riscontrato ad Aritzo è stato a gennaio Tali elementi evidenziano che i nuovi focolai sono evidentemente inpendenti. L origine dell infezione deve essere probabilmente ascritta alla sommatoria dei fattori rischio trazionalmente correlati alla malattia in lacune aree della Provincia Nuoro. Nella provincia Cagliari non si è segnalato nessun caso e solo una parte del territorio della Azienda USL Sanluri, è stata ricompresa nella zona sorveglianza istituita nell ambito dei focolai denunciati in Provincia Oristano;l applicazione delle norme polizia veterinaria nelle interessate si è rivelata valida nell impere l insorgenza nuovi casi. Cluster Appare evidente che l epidemia 2005 è stata caratterizzata da una forte concentrazione focolai in una zona molto limitata rispetto al cluster osservato nel 2004, dove il raggruppamento maggiore fu osservato in 11 comuni della provincia Nuoro. Cluster Comuni Pop. 948 allevamenti Focolai 186 (3.46 attesi) Osservati/Attesi = Cluster Comuni Pop. 625 allevamenti Focolai 146 (2.27 attesi) Osservati/Attesi = 64.19

30 Casi primari Abbiamo tentato inviduare all interno dei focolai qualche elemento che ci aiutasse a comprendere come possa essere avvenuta la ffusione. A tale proposito abbiamo sudviso i focolai in tre categorie: focolai primari: focolai che non hanno avuto correlazione con i focolai precedentemente denunciati nel 2005; focolai secondari correlati :, focolai che presentano correlazioni con altri casi verificatisi successivamente. focolai secondari a fondo cieco epidemiologico: focolai che non hanno lasciato code epidemiologiche. Successivamente a tali definizioni si è cercato fare una valutazione tesa ad inviduare fattori rischio correlati alle verse tipologie focolai (es : n capi dell allevamento, stanza mea tra il focolaio e quello correlato etc.). I risultati tale elaborazione sono illustrati nelle apositive allegate. Nella Tabella seguente si descrive la classificazione focolai in primari e secondari: Classificazione Primari Secondari Totale ASL 1 SASSARI OLBIA NUORO ORISTANO Totale Possiamo osservare che dei 14 focolai primari, soltanto 4 hanno dato origine a vere e proprie catene epidemiologiche che saranno descritte in dettaglio in altre se. Nella tabella successiva i 14 focolai primari registrati nel 2005 sono stati sudvisi secondo le fferenti tipologie : I Selvatico o Brado Familiare Intensivo - ingrasso animale sconosciuto Semibrado totale Sardegna % 7,14 28,57 14,29 21,43 14,29 La tipologia più rappresentata, all interno dei primari, è ancora (come nel 2004), quella dei familiari (28,57% dei primari totali), a conferma ulteriore del ruolo sempre importante nel determinismo della malattia questa categoria allevamenti. Sieropositività 2005 Alcune considerazioni devono essere fatte sui risultati dei controlli sierologici effettuati nel corso del 2005, in applicazione delle azioni previste dal piano. Come si può evincere anche dai grafici (fig. 10) e dalle tabelle (fig. 11)

31 Sieroprevalenza e focolai 1,60 1,60 1,40 1,40 1,20 1,20 1,00 1,00 0,80 0,80 Seroprevalence Outbreaks prevalence 0,60 0,40 0,20 0, fig ,60 0,40 0,20 0,00 N allevamenti controllati N allevamen ti positivi % allevamenti positivi N controlli N controlli positivi % In allevamento , ,23 Al mattatoio , Per compraventa , In zona protezione , ,171 In zona sorveglianza , A seguito positività , ,536 Altri controlli extrapiano , , , ,189 Fig. 11 il basso livello sieroprevalenza riscontrato nei campioni in allevamento (0,73 %), e il costante saccoppiamento delle curve sieroprevalenza rispetto ai focolai sembra confermare quanto più volte sottolineato a proposito dell esigenza rimodulare le azioni del piano privilegiando altri meto sorveglianza attiva sul territori

32 ALA' DEI SARDI ARITZO BAUNEI BITTI CARDEDU IRGOLI LOCULI LURAS ONANI ONIFAI ORANI ORGOSOLO OROSEI PATTADA SADALI SANT ANTONIO DI GALLURA SEUI SORGONO TELTI TERTENIA URZULEI Comuni con sieropositività per PSA anno 2005

33 Comuni con sieropositività per PSC anno 2005 MORES ORGOSOLO GUAMAGGIORE UTA MARRUBIU MOGORO

34 Sieropositività nel selvatico Durante la campagna venatoria si è osservata una ottima pianificazione dei campionamenti con una precisa identificazione dei macroareali e una risposta sodsfacente da parte delle compagnie caccia nel conferimento dei campioni sangue e organi provenienti dagli animali cacciati. Areali compatibili con la presenza cinghiali Campagna venatoria Campioni esaminati (sierologia) Campioni positivi (sierologia) Il risultato delle analisi sierologiche effettuate mostra un livello complessivo animali sieropositivi relativamente basso (**) ed in ogni caso concentrato in areali storicamente considerati a rischio, con l unica

35 eccezione dell areale della Gallura dove però vi sono state segnalazioni focolai nel domestico con possibili elementi contatto con popolazioni selvatiche. L approfonmento della valutazione dei dati virologici (organi) unitamente alla valutazione dell età dei soggetti positivi consentirà approfonre il rischio ambientale esistente nelle aree dove è maggiormente praticato il pascolo brado o semibrado. Per i dati riassuntivi si rimanda alle tabelle nel cap. 7.

36 Aggiornamento 2006 e rimodulazione Zona Alto Rischio Alla luce quanto evidenziato nel corso dell anno 2005, e nei primi mesi del 2006, è opportuno ridefinire i limiti della zona ad alto rischio, includendo alcuni territori della provincia Oristano nei quali si sono verificati numerosi focolai ed escludendo alcuni comuni della provincia Nuoro e della Provincia Sassari per i quali non sussistono più le conzioni rischio evidenziate nel corso degli eventi epidemici del In tali territori sono state infatti intraprese e portate a compimento delle azioni volte a escludere la presenza allevamento brado, alla corretta identificazione dei capi suini presenti, alla riduzione delle fficoltà ad ottenere il rispetto delle norme sanitarie e, fatto determinante, non si sono registrati in tali territori focolai pesti suine negli ultimi 12 mesi. Accanto a questi elementi è stata considerata anche la situazione favorevole desumibile dai risultati degli esami sierologici condotti sui cinghiali durante l annata venatoria trascorsa. Infatti, nei comuni da non considerare più a rischio non si sono riscontrati casi virologicamente positivi e le uniche positività sierologiche riferibili all areale riferimento sono da riferirsi a soggetti età > 3 anni. Pertanto nella mappa allegata è delimitata la nuova zona ad alto rischio, zona nella quale permangono totalmente o anche parzialmente versi fattori rischio, quali la presenza allevamento suino brado non regolamentato, ed una configurazione del territorio tale da rendere problematica la vigilanza delle movimentazioni. Zona ad alto rischio: 85 territori comunali Provincia Nuoro 49 Comuni, 3702,83 Kmq (52,56% del totale provinciale); Provincia Sassari 11 Comuni, 1105,07Kmq (14,69% del totale provinciale); Provincia Oristano 25 Comuni, 444,65 Kmq (16,90% del totale provinciale). Conclusioni La valutazione complessiva dell evento epidemico dell anno 2005 mostra che quest ultimo è per molti versi retta conseguenza dell epidemia Questo è vero in particolare per i casi osservati nelle province Nuoro e Sassari. In queste province infatti esiste una stretta correlazione spazio temporale tra i due anni. Per i casi osservati nella provincia Oristano, che rappresentano la maggioranza (77,27%), dobbiamo invece stinguere una fase iniziale dove ai casi primari hanno fatto seguito una serie casi secondari per contiguità territoriale, e una seconda fase dove i casi primari e i secondari conseguenti si sono osservati in allevamenti non a contatto retto con i primi. I fattori rischio connessi al primo gruppo quin sono riconducibili alla contiguità branchi animali domestici segregati negli allevamenti in modo approssimativo, mentre quelli connessi ai secon sono più ascrivibili a movimentazione persone e mezzi e/o attrezzature tra allevamenti sede focolaio non ancora evidenziato e allevamenti indenni.

37 La contemporaneità degli eventi e la numerosità degli stessi in un periodo compatibile con la presenza del virus in allevamento, lascia supporre un occasione contagio unica, verosimilmente rappresentata da animali infetti.

38 STABILIMENTI Elenco degli stabilimenti autorizzati all invio carni suine e prodotti a base carne fuori dal territorio regionale ASL 1 Sassari Ragione Tipologia sociale Alimu Sarda Centro Carni Sardegna 2000 s.r.l. Salumificio F.lli Soggiu Macellazione e trasformazione innovative Salumificio La Genuina Salumificio Simula Giovanni Mura Costantino Floris Prodotti a base carne Prodotti a base carne Prodotti a base carne Macellazione e sezionamento Prodotti a base carne Prodotti a base carne Prodotti a base carne decreto 600.1/09/AG1895 del 20/03/ /24486/AG/DEC R/2309 del 23/07/98 608/PSA/822 del 04/12/02 608/PSA/828 del 04/12/02 608/PSA/1155 del 31/03/03 608/PSA/1156 del 31/03/03 608/PSA/824 del 04/12/02 riconosc. Comune 882/L Sassari 1257/L Sassari /L Berchidda 2883/MS Tula /LP Ploaghe /L Ittiri /L Buddusò ASL 2 Olbia Ragione sociale Azara Damaso Tipologia decreto riconosc. Prodotti a base carne 600.6/24486/1240 del 29/04/ /L Comune Olbia

39 ASL 3 Nuoro Ragione sociale Salumificio Murru Faire Salumificio Fattorie Gennargentu Salumificio Santa Sofia F.lli Puddu Pisu Maria Teresa Rovajo Fadda Carni s.n.c. (sospeso temporaneamente l attività produttiva in data 09/08/05) Crem Carni Tipologia Prodotti e preparazioni a base carne Prodotti a base carne Prodotti a base carne Prodotti a base carne Prodotti a base carne Prodotti a base carne Prodotti a base carne Prodotti a base carne Prodotti a base carne decreto riconosc /144/AG/4856 del 09/07/ /AG/DECR/24486/2 769 del 18/09/ /AG/2969 del 20/06/ /24486/AG/1/98 del 21/06/ /24486/AG2965 del 20/06/ /24486/AG/DECR/2 078 del 06/06/00 608/PSA/204 del 21/01/ /P I.8.d/328 del 28/02/ /P-I.8.d/328 del 28/02/05 875/LP /L Comune Irgoli Ottana 1472/L Fonni /L Laconi 1567/L Oliena /L /L /L /L Desulo Desulo Orani Nuoro ASL 4 Lanusei Ragione sociale Monte Argentu Tipologia Prodotti a base carne decreto riconosc. DGVA.VIII/7488/PI.8.d/3 28 del17/03/ /L Comune Arzana ASL 5 Oristano Ragione sociale Tipologia decreto riconosc. Carni Sardegna Carni fresche 600.6/24486/AG/DECR/2 077 del 05/06/00 Magica (piccola soc. Prodotti a base 600.6/24486/AG/1492 del coop.) carne 26/04700 Vip Sardegna Prodotti a base 5597/P-I.8.d/328 del Agroalimentare carne 15/02/ /M/S/P Comune Marrubiu /L Marrubiu 1762/L Oristano

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