Le competenze e le tecnologie compensative per i DSA

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1 Le competenze e le tecnologie compensative per i DSA 1 Istituto Comprensivo di Valstagna Pove del Grappa 19 ottobre 2012

2 2 1 Perché «compensare»? 2 Compensare la dislessia 3 Compensare la disgrafia 4 Compensare la disortografia 5 Le mappe e il metodo di studio 6 Quando è possibile? Quando è conveniente? 7 Gli strumenti compensativi e il PDP

3 3 1 Perché «compensare»? 2 Compensare la dislessia 3 Compensare la disgrafia 4 Compensare la disortografia 5 Le mappe e il metodo di studio 6 Quando è possibile? Quando è conveniente? 7 Gli strumenti compensativi e il PDP

4 4 Per ovviare a queste conseguenze, esistono strumenti compensativi e dispensativi che si ritiene opportuno possano essere utilizzati dalle scuole in questi casi. Tra gli strumenti compensativi essenziali vengono indicati: Tabella dei mesi, tabella dell alfabeto, e dei vari caratteri. Tavola pitagorica. Tabella delle misure, tabella delle formule geometriche. Calcolatrice. Registratore. Computer con programmi di video-scrittura con correttore ortografico e sintesi vocale. (dalla nota ministeriale sulla dislessia del 5 ottobre 2004)

5 Legge 170/ Art. 5 - Misure educative e didattiche di supporto ( ) 2. Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche ( ) garantiscono: b) l'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche ( ); 3. Le misure di cui al comma 2 devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio per valutarne l'efficacia e il raggiungimento degli obiettivi.

6 DM 12 luglio 2011 Art. 4 - Misure educative e didattiche 4. Le Istituzioni scolastiche assicurano l impiego degli opportuni strumenti compensativi, curando particolarmente l acquisizione, da parte dell alunno e dello studente, con DSA delle competenze per un efficiente utilizzo degli stessi. 6

7 Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell abilità deficitaria. Linee Guida allegate al DM 12 luglio

8 Linee Guida allegate al DM 12 luglio Fra i più noti indichiamo: la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto; il registratore, che consente all alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione; i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori; la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo; altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc..

9 Linee Guida allegate al DM 12 luglio Tali strumenti sollevano l alunno o lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo. L utilizzo di tali strumenti non è immediato e i docenti - anche sulla base delle indicazioni del referente di istituto - avranno cura di sostenerne l uso da parte di alunni e studenti con DSA.

10 Abilitare (insegnare) Compensare Dispensare 10

11 Abilitare Insegnare Didattica personalizzata ind. Difficoltà di apprendimento non significa ovviamente impossibilità ad imparare. Un intervento didattico personalizzato, che punta a sviluppare competenze in piena autonomia, va sempre previsto e sostenuto Compensare Strumenti compensativi La compensazione, mira a ridurre gli effetti negativi del disturbo per raggiungere prestazioni funzionalmente adeguate. La loro efficacia dipende molto più dalle abilità d uso dell utente che dallo strumento usato (competenze compensative). In modo diverso, possono dare autonomia Dispensare Misure dispensative Le misure dispensative rappresentano una presa d'atto della situazione ma non modificano le competenze. Dipendono dagli altri e non danno autonomia Hanno lo scopo di evitare che il disturbo possa comportare un generale insuccesso scolastico con ricadute personali, anche gravi.

12 Problema: difficoltà a salire le scale 12 Intervento di tipo abilitativo Intervento di tipo compensativo Intervento di tipo dispensativo

13 Davvero sono nativi digitali? 13

14 L'efficacia della compensazione tecnologica negli alunni con DSA Una ricerca del coordinamento veneto dell'aid (2008) La diagnosi di DSA contiene un'indicazione esplicita sull'uso del computer 65 % 14

15 L'efficacia della compensazione tecnologica negli alunni con DSA Una ricerca del coordinamento veneto dell'aid (2008) La diagnosi di DSA contiene un'indicazione esplicita sull'uso del computer 65 % L'alunno possiede a casa un computer ad uso personale 85 % 15

16 L'efficacia della compensazione tecnologica negli alunni con DSA Una ricerca del coordinamento veneto dell'aid (2008) La diagnosi di DSA contiene un'indicazione esplicita sull'uso del computer 65 % L'alunno possiede a casa un computer ad uso personale Possiede un computer con un programma con sintesi vocale 85 % 56 % 16

17 L'efficacia della compensazione tecnologica negli alunni con DSA Una ricerca del coordinamento veneto dell'aid (2008) La diagnosi di DSA contiene un'indicazione esplicita sull'uso del computer 65 % L'alunno possiede a casa un computer ad uso personale Possiede un computer con un programma con sintesi vocale Usa il computer a casa per svolgere i compiti scolastici tutti i giorni, o quasi 85 % 56 % 15 % 17

18 L'efficacia della compensazione tecnologica negli alunni con DSA Una ricerca del coordinamento veneto dell'aid (2008) La diagnosi di DSA contiene un'indicazione esplicita sull'uso del computer 65 % L'alunno possiede a casa un computer ad uso personale Possiede un computer con un programma con sintesi vocale Usa il computer a casa per svolgere i compiti scolastici tutti i giorni, o quasi Usa a casa un programma con sintesi vocale praticamente tutti i giorni 85 % 56 % 15 % 10 % 18

19 19 L'efficacia della compensazione tecnologica negli alunni con DSA Una ricerca del coordinamento veneto dell'aid (2008) La diagnosi di DSA contiene un'indicazione esplicita sull'uso del computer L'alunno possiede a casa un computer ad uso personale Possiede un computer con un programma con sintesi vocale Usa il computer a casa per svolgere i compiti scolastici tutti i giorni, o quasi Usa a casa un programma con sintesi vocale praticamente tutti i giorni Usa a scuola un programma con sintesi vocale praticamente tutti i giorni 65 % 85 % 56 % 15 % 10 % 1 %

20 Domanda: Chi ti ha insegnato a usare il computer? genitori e altri (no scuola) solo genitori genitori e scuola solo insegnanti scuola e altri (no genit.) Altri Tutto il campione 20 Solo il 15% che usa regol. il PC per i lavori scolastici

21 21 Dagli strumenti compensativi alle competenze compensative In sintesi 1 Le tecnologie vanno proposte quando sono davvero convenienti e sussistano le condizioni per un efficace utilizzo. È indispensabile orientare 2 L efficacia della compensazione tecnologica dipende molto più da quello che i ragazzi sanno fare che dagli strumenti utilizzati. È indispensabile formare

22 22 1 Perché «compensare»? 2 Compensare la dislessia 3 Compensare la disgrafia 4 Compensare la disortografia 5 Le mappe e il metodo di studio 6 Quando è possibile? Quando è conveniente? 7 Gli strumenti compensativi e il PDP

23 Dislessia Computer con sintesi vocale Compensare le difficoltà di lettura utilizzando la voce sintetica 23 Funziona? Viene veramente agevolata la comprensione del testo?

24 Dislessia Primo problema: La sintesi legge male Ma non perché ha una voce meccanica, ma perché legge senza capire cosa sta leggendo 24

25 Dislessia 25 Errori di lettura che danneggiano seriamente la comprensione: di pronuncia, in particolare nel caso di parole omografe ma non omofone (es. lèggere - leggére, àlzati - alzàti, àmbito ambìto ); pause sbagliate: omesse quando necessarie o inserite, fuori luogo, quando non hanno senso

26 Sono cose che capitano anche al capitano. Questo è un ambito di ricerca molto ambito. Dopo aver subito il gol la squadra si è ripresa e subito ha pareggiato. Ma se perdono ancora, questa volta non li perdono! Presto, vestiti! I tuoi vestiti sono sulla sedia. Quella volta ho agito bene ma di solito in 26 questi casi mi agito e sbaglio.

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28 Leggere con la sintesi è un terzo modo di comprendere, diverso sia dalla lettura del testo che dall ascolto Comprensione del testo scritto Comprensione del testo con accesso tramite computer e sintesi vocale Comprensione da ascolto (lettura con voce umana, dal vivo o registrata) 28 Ciascuno dei tre modi presenta i propri Elementi di difficoltà Elementi di facilitazione

29 Testo Sintesi Voce 1- Necessità di decodificare il testo 2- Coerenza tra forma e contenuto 3- Difficoltà a trovare materiale adatto 4- Supporto dell'iconografia 5- Supporto delle informazioni tipografiche di struttura Lettura espressiva 7- Gestione attiva

30 Per un'efficace compensazione con la sintesi vocale Verificare prima le capacità di comprensione da ascolto Prima di avviare l'alunno ad un percorso di formazione sull'uso di queste tecnologie, è bene verificare se sussiste una sufficiente capacità di comprensione da ascolto. In caso contrario, probabilmente conviene intraprendere altre strade (ad esempio usando le mappe, semplificando i testi ) o comunque assegnare alla compensazione con la sintesi un ruolo secondario.

31 Per un'efficace compensazione con la sintesi vocale 2 - Usare i libri digitali in formato PDF Per i nostri utenti il PDF è un'ottima soluzione perché la pagina visualizzata a video è assolutamente identica alla versione stampata, sia nel contenuto che nell'aspetto grafico (iconografia e formattazione). Consente quindi pienamente di integrare il supporto della voce sintetica a tutte le informazioni visive. 31

32 32 Cosa da sapere A. Le idee importanti - Nord, sud, est e ovest si chiamano punti cardinali - Le carte geografiche rappresentano il territorio ma sono più piccole della realtà e hanno molti simboli - Esistono le carte fisiche, le carte politiche e le carte tematiche Nord, sud, est e ovest si chiamano punti cardinali Per viaggiare e non perdersi gli uomini hanno sempre osservato bene il territorio nel quale vivevano; cercavano di trovare alcuni punti precisi da ricordare. Ad esempio, vedevano il sole alzarsi la mattina e tramontare la sera sempre nello stesso posto. Si chiama est dove vediamo alzarsi il sole e ovest dove lo vediamo tramontare. Anche tu in questo modo puoi capire da quale parte stai andando se sei in viaggio. Sicuramente il tuo insegnante quando spiega la geografia ti farà vedere una carta geografica. Se guardi quella carta o un altra nel tuo libro di geografia, ricorda che hai sempre l est a destra e l ovest a sinistra, mentre in alto hai il nord e in basso il sud. Conoscere queste parole e saperle usare è importante perché ti aiuterà anche a descrivere quello che studi. Ad esempio: se nella carta vedi che Milano si trova sotto il Lago di Como, devi dire: «Milano è a sud del Lago di Como». Nord, sud, est e ovest si chiamano punti cardinali. Se vuoi, al posto dei nomi, puoi usare gli aggettivi che si riferiscono ai punti cardinali: punto cardinale parola usata dagli antichi aggettivo nord settentrione settentrionale sud meridione meridionale est oriente orientale ovest occidente occidentale Quindi, se nella carta vedi che la Calabria si trova nella parte bassa dell Italia puoi dire: «la Calabria si trova nell Italia del sud» o «la Calabria si trova nell Italia meridionale»

33 Per un'efficace compensazione con la sintesi vocale Avvalersi di un software di lettura che consenta di mantenere il riferimento visivo su quello che la sintesi sta leggendo Ossia, come si dice abitualmente, poter mantenere il segno. Se un dislessico perde il riferimento al testo mentre sta ascoltando la sintesi, poi non lo recupera più.

34 Per un'efficace compensazione con la sintesi vocale Saper bilanciare con le informazioni visive la scarsa capacità espressiva della sintesi vocale Sviluppare la competenza di lettura con la sintesi vocale significa anche saper sfruttare le informazioni visive per sopperire agli errori di prosodia della sintesi e arrivare comunque alla comprensione.

35 Per un'efficace compensazione con la sintesi vocale Saper passare dall'ascolto con la sintesi alla lettura integrata Il lettore comanda il flusso delle parole in base alle sue esigenze di comprensione. La lettura con la sintesi è personale: la voce meccanica informa sul contenuto del testo, altrimenti inaccessibile, ma il significato è costruito mentalmente ed è frutto della propria conoscenza ed emotività. È lettura, non ascolto.

36 Registratore Modalità d uso: Audiolibri di narrativa Registrazione delle lezioni Creazione di file audio di supporto partendo dal libro digitale Libri scolastici in formato digitale 36 USP di Vicenza

37 Registratore Problemi: riduzione dello stimolo visivo rischio di calo di attenzione e concentrazione 37 Attenzione: è molto difficile usare per lo studio i prodotti realizzati per i disabili visivi! USP di Vicenza

38 38 USP di Vicenza

39 39 USP di Vicenza

40 REGISTRAZIONE DELLA LEZIONE È possibile registrare la lezione esclusivamente per scopi personali, ad esempio per motivi di studio individuale. Per ogni altro utilizzo o eventuale diffusione, anche su Internet, è necessario prima informare adeguatamente le persone coinvolte nella registrazione (professori, studenti ), e ottenere il loro esplicito consenso. Nell ambito dell autonomia scolastica, gli istituti possono decidere di regolamentare diversamente o anche di inibire gli apparecchi in grado di registrare. (Vedi anche il paragrafo: Videofonini, filmati, mms ) 40 Garante per la protezione dei dati personali USP di Vicenza

41 Audiolibri Si trovano audiolibri con stili di recitazione molto diversi: neutri o recitati, con elevata o ridotta enfasi di lettura. Occorre considerare attentamente le esigenze e i gusti dei lettori. Un esempio (incipit di Moby Dick) Chiamatemi Ismaele. Alcuni anni fa non importa quanti esattamente avendo pochi o punti denari in tasca e nulla di particolare che mi interessasse a terra, pensai di darmi alla navigazione e vedere la parte acquea del mondo Il Narratore Libro Parlato UIC Sintesi 41 USP di Vicenza

42 Audiolibri Come trovare gli audiolibri Progetto Biblioteca Accessibile dell università di Padova Molte librerie hanno una sezione audiolibri (audiobook) 42 USP di Vicenza

43 43 1 Perché «compensare»? 2 Compensare la dislessia 3 Compensare la disgrafia 4 Compensare la disortografia 5 Le mappe e il metodo di studio 6 Quando è possibile? Quando è conveniente? 7 Gli strumenti compensativi e il PDP

44 Disgrafia In teoria, anche il disgrafico più grave può redigere con un computer un testo graficamente perfetto e quindi compensare pienamente la disgrafia. Ma non basta l efficacia, serve 44 anche efficienza.

45 Disgrafia Perché la videoscrittura diventi un sistema compensativo di uso quotidiano è indispensabile l'impostazione dattilografica (dieci dita) altrimenti la velocità non sarà mai adeguata ai bisogni. 45

46 Da un manuale di dattilografia del

47 Da un manuale di dattilografia del

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49 Ogni alunno con DSA che usa il computer (non solo quindi in caso di disgrafia) deve imparare a scrivere correttamente altrimenti la compensazione non può mai diventare veramente efficace. 49

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51 Come insegnare ad usare correttamente la tastiera: seguire un metodo servirsi di appositi programmi tutor (es. 10dita, Tutore Dattilo, Scrivere Veloci con la tastiera ) organizzare brevi ma regolari momenti di addestramento 51

52 Problemi più frequenti: - forte rischio di calo di motivazione in un'attività che è molto ripetitiva e può risultare quindi noiosa; - difficoltà a trovare il tempo necessario per svolgere questo addestramento. 52

53 53 1 Perché «compensare»? 2 Compensare la dislessia 3 Compensare la disgrafia 4 Compensare la disortografia 5 Le mappe e il metodo di studio 6 Quando è possibile? Quando è conveniente? 7 Gli strumenti compensativi e il PDP

54 Disortografia Il computer può aiutare solo ad individuare e correggere gli errori, usando gli strumenti di controllo: correttore ortografico sintesi vocale (sia come eco immediato che come controllo successivo) 54

55 Disortografia Il correttore ortografico è disponibile nei più comuni programmi di scrittura. È di uso facile e immediato ma non fornisce indicazioni univoche (va sempre 55 interpretato)

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57 Disortografia La sintesi vocale offre un riscontro uditivo immediato a quanto viene scritto. Rivela anche errori di tipo sintattico lessicale (non solo ortografico) ed è molto 57 immediata ed efficace

58 Disortografia 58 leggi

59 Secnodo un pfrosseore dlel'unviesrita' di Cmabrdige, Disortografia non imorpta in che oridne apapaino le letetre in una paolra,l'uinca csoa imnorptate e' che la pimra e la ulimta letetra sinao nel ptoso gituso. Il riustlato puo' serbmare mloto cnofsuo e noonstatne ttuto si puo' legerge sezna mloti prleobmi. Qesuto si dvee al ftato che la mtene uanma non lgege ongi ltetera una ad una, ma la paolra nel suo isineme. 59 Cuorsio, no?

60 Disortografia 60 La sintesi vocale è un ottimo metodo per scoprire gli errori, ortografici e non, in un testo, ma bisogna ricordare che: si tratta di un sistema compensativo non riabilitativo; sapere che una parola non è scritta come dovrebbe non significa aver individuato l'errore (né, tanto meno, saperlo correggere).

61 Disortografia Cosa è meglio usare? correttore ortografico sintesi vocale Tutti e due assieme! 61 La sintesi aiuta meglio a individuare l errore, il correttore ad eliminarlo

62 62 1 Perché «compensare»? 2 Compensare la dislessia 3 Compensare la disgrafia 4 Compensare la disortografia 5 Le mappe e il metodo di studio 6 Quando è possibile? Quando è conveniente? 7 Gli strumenti compensativi e il PDP

63 La visualizzazione grafica delle informazioni: - Libere schematizzazioni - Mappe concettuali - Mappe mentali 63

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66 LA RIFORMA PROTESTANTE 1500 LE CAUSE CRISI DELLA CHIESA CATTOLICA I TENTATIVI DI ALCUNI RIFORMATORI CATTOLICI VENIVANO OSTACOLATI CORRUZIONE MORALE PER INTERFERENZE DEL POTERE POLITICO E DELLA RICCHEZZA NEPOTISMO SCANDALO DELLE INDULGENZE 1517 LEONE X COSTRUZIONE DELLA CUPOLA DI S. PIETRO PER LA SALVEZZA DELLE ANIME ERA SUFFICIENTE PAGARE

67 La visualizzazione grafica delle informazioni: - Libere schematizzazioni - Mappe concettuali - Mappe mentali 67

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72 La visualizzazione grafica delle informazioni: - Libere schematizzazioni - Mappe concettuali - Mappe mentali 72

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76 Le mappe nello studio Raramente Molto più spesso Strumento compensa.vo o per l autonomia di studio Prodo5o autocostruito ma solo per le grandi occasioni Mappe già pronte o fa5e su misura, ma da altri

77 Perché le mappe non funzionano? 1 Costruire le mappe richiede troppo tempo

78 Perché le mappe non funzionano? 2 Le mappe dovrebbero essere costruite dallo studente stesso che però da solo non è in grado di farle

79 Perché le mappe non funzionano? 3 Quando l argomento è complesso, costruire una mappa chiara e facile da consultare risulta molto difficile (per tu>).

80 Perché le mappe non funzionano? 4 Per costruire una mappa efficace bisogna conoscere sostanzialmente l argomento, o almeno averne compreso la strucura principale

81 Perché le mappe non funzionano? 4 Osservano i ragazzi: le cono- scenze necessarie per costruire una mappa bastano per prendere la sufficienza in caso di verifica a scuola. Ma a quel punto a cosa serve?

82 Perché le mappe non funzionano? 5 Le mappe perdono rapidamente efficacia: funzionano bene oggi, assai meno tra un mese. Il problema aumenta se la mappa è stata costruita da altri, anche se al momento iniziale è stata adegua- tamente illustrata.

83 Perché le mappe non funzionano? 6 Anche per il monvo precedente, le mappe già pronte che si scaricano da Internet servono a poco.

84 Perché le mappe non funzionano? 7 Le mappe non servono ad acquisire nuove strucure cogninve, ma eventualmente solo ad organizzare meglio quelle che già sono possedute.

85 Quali mappe? Mappe costruite dallo studente o per lo studente?

86 Quali mappe? «Le mappe non si fanno per farle consultare da altri ma si costruiscono dire9amente, in prima persona. Non servono per semplificare l'apprendimento altrui ma per affrontare l inevitabile complessità del proprio». Siamo d accordo? Ma allora,a cosa servono le cennnaia di mappe già pronte che circolano in Internet?

87 Quali mappe? Mappe costruite dallo studente o per lo studente? Mappe come strumento compensa.vo o mappe come facilitazione (scaffolding)

88 Mappe per leggere meno?

89 Mappe e DSA Le mappe possono ridurre la necessità di leggere il testo tante volte?

90 Mappe e DSA Le mappe aiutano nelle difficoltà di: 1 Le5ura (testo compaco e sintenco) 2 Comprensione (selezione e organizzazione delle informazioni) 3 Memorizzazione (collegato al punto 2: le informazioni organizzate si ricordano meglio)

91 Questo metodo di studio è proponibile a uno studente dislessico? Mappe e DSA Schema PQ4R (Thomas e Robinson 1970) Prewiew: scorrere velocemente il testo per comprenderne la stru9ura, argomens e pars principali, Stoli di paragrafi, eventuali indici o anscipazioni. Osservare le figure, i grafici, le carsne, gli schemi, prestare a9enzione alle parole in grasse9o Ques:ons: provare a porsi delle domande sugli argomens tra9as nel testo. Read: leggere il testo cercando di capire e, in parscolare, di trovare le risposte alle domande del punto precedente. Non è prevista, in questa fase, l individuazione delle parole chiave: si legge senza masta né evidenziatore. Reflect: leggere di nuovo e, questa volta, evidenziare i puns importans, trovare i collegamens, me9ere in relazione le nuove informazioni contenute nel testo con quello che già si sapeva. Recite: ripetere a sé stessi quanto le9o, senza guardare il testo. Poi controllare il tu9o sul testo (rileggendolo quindi un altra volta) e cercare le pars che eventualmente non si ricordavano bene. Review: leggere ancora il testo per fissare i concex principali e cercare di organizzare in una visione d'insieme i nuovi argomens.

92 Un metodo accessibile a un dislessico, ma deve saper costruire e utilizzare Mappe e DSA bene le mappe mentali Passaggi della memoria : (Milani, pag. 19): 1 Leggere in silenzio tu9o il testo da studiare 2 Evidenziare i concek delle parole chiave per perme9ere alla vista di portare le informazioni principali in primo piano: - con so9olineature - evidenziatore - immagini a lato pagina - frecce, segni o altro 3 Prendere appun: a9raverso la mappa mentale 4 Fotografare mentalmente la mappa mentale 5 Ripetere a voce alta ciò che si è studiato, cercando di immaginare la mappa 6 Simulare l'interrogazione 7 USlizzare le strategie psicologiche: - rilassamento - visualizzazione

93 Mappe e processo di sintesi

94 La sintesi Il processo di sintesi è fondamentale per l organizzazione delle conoscenze. Ma si basa su un percorso logico e cognisvo necessariamente a senso unico, essendo difficilissimo, se non impossibile, ripercorrerlo in ordine inverso quando non si dispone di tu9e le informazioni di supporto necessarie.

95 La sintesi Il testo sinte:co, anche se più breve, è spesso molto più difficile da comprendere di quello originale. Il processo di sintesi porta ad eliminare tuvo quello che appare non strevamente indispensabile per l informazione ma può avere invece un ruolo molto importante nella struvurazione degli argomen: per agevolarne la comprensione.

96 La sintesi I primi elemens che scompaiono sono le ripe:zioni o le ridondanze, che confermando o riproponendo in modo diverso gli stessi argomens possono invece favorire la comprensione. Si eliminano poi tux gli esempi, le metafore, i collegamen: ritenus non essenziali.

97 La sintesi Nel testo sintesco ogni parola risulta insos:tuibile, stre9amente indispensabile per cogliere il significato globale; questo significa che anche la mancata conoscenza di un solo termine, o una sua errata interpretazione, può compromevere seriamente la comprensione.

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99 La sintesi Nelle mappe i processi di sintesi sono spins al massimo livello perché non solo derivano da un lavoro di selezione e la classificazione delle informazioni ma anche perché esse vanno conver:te in concek e rappresentate, con un ulteriore sintesi, per mezzo di una parola chiave.

100 Il doppio processo di sintesi richiesto nella costruzione di una mappa partendo da un testo Testo originale Informazioni ordinate e selezionate Parole chiave posizionate nella mappa prima sintesi seconda sintesi

101 Il processo di sintesi è a senso unico Testo originale Informazioni ordinate e selezionate Parole chiave posizionate nella mappa

102 Mappe e difficoltà di levura

103 Consultare una mappa A causa dell eccessiva segmentazione del testo non è facile leggere una mappa conce9uale, neppure con la sintesi vocale

104 Il brigantaggio è sostenuto dai Borboni perché sperano di riprendere il potere

105 Cosa serve?

106 Cosa serve: 1 Serve un sistema che possa essere uslizzato in modo efficace e funzionale sia come strumento compensasvo personale (=per farsi le proprie mappe) che come facilitatore allo studio (=per consultare mappe predisposte da altri);

107 Cosa serve: 2 Anche se viene usato come facilitatore, il sistema deve promuovere un efficace metodo di studio e, per i DSA, adeguate competenze compensasve per l accesso ai documen: di studio. Ossia: anche se si forniscono mappe già pronte, non bisogna mai rinunciare per i DSA all autonoma fruizione del testo. Con le loro strategie, ma a9raverso il testo.

108 Cosa serve: 3 Usando le mappe come facilitatore è indispensabile superare le cri:cità derivan: dai processi di sintesi: idensficare un conce9o, anche complesso, con una parola chiave è efficace nella rappresentazione grafica, ma se essa viene isolata e decontestualizzata perde di significato.

109 Cosa serve: 4 Occorre lavorare non solo sull efficacia dello strumento (deve funzionare adeguatamente) ma anche sull efficienza: costruire una mappa deve essere un operazione il più possibile semplice e veloce;

110 Cosa serve: 5 Costruire una mappa è un processo akvo e dinamico: vanno quindi potenzias gli strumens che favoriscono la revisione, anche sostanziale, dell organizzazione dei nodi prevedendo anche un agevole classificazione gerarchica;

111 Cosa serve: 6 Anche consultare la mappa è un processo akvo e dinamico: una mappa di questo Spo non è un ogge9o stasco (un disegno, sostanzialmente) ma un ambiente interakvo da esplorare e visualizzare secondo i bisogni e gli interessi.

112 ipermappe Erickson La strategia di ipermappe

113 ipermappe Erickson 1 Il nodo come unità significanva di informazione

114 ipermappe Erickson 1 Il nodo come unità significativa di informazione Per ridurre gli svantaggi della sintesi, oltre a un esche9a e a un eventuale immagine, a un nodo posso associare anche del testo descrikvo, nonché file mulsmediali.

115 ipermappe Erickson 1 Il nodo come unità significativa di informazione

116 ipermappe Erickson 1 Il nodo come unità significativa di informazione Se il contenuto di ciascun nodo è più ricco, possiamo ridurre il numero dei nodi necessari e quindi migliorare l efficacia percekva della mappa in caso di contenus complessi.

117 ipermappe Erickson 1 Il nodo come unità significativa di informazione

118 ipermappe Erickson 2 Si può definire l importanza del contenuto di un nodo (livello gerarchico)

119 ipermappe Erickson 2 Si può definire l importanza del contenuto di un nodo Livello 1 Principale. Livello 2 Fondamentale. Livello 3 Approfondimento. Livello 4 De5aglio.

120 ipermappe Erickson 2 Si può definire l importanza del contenuto di un nodo Ad ogni livello è assegnato automancamente uno s.le grafico (forma del nodo, colori, caraceri ). Gli snli sono liberamente modificabili e personalizabili.

121 ipermappe Erickson 2 Si può definire l importanza del contenuto di un nodo Si può modificare la visualizzazione della mappa in base alle necessità: vedere tu> i nodi o solo quelli più importann

122 ipermappe Erickson 3 Se si dispone dei libri digitali, caricare un nodo è un operazione molto veloce

123 ipermappe Erickson 3 Con i libri digitali si carica il nodo molto velocemente Due obieqvi: 1 - velocizzare la costruzione della mappa sfrucando al massimo le opportunità offerta dai libri digitali; 2 - rendere dinamica l'elaborazione della mappa associandola al processo di comprensione e organizzazione delle conoscenze.

124 ipermappe Erickson 3 Con i libri digitali si carica il nodo molto velocemente La finestra del nodo rimane in primo piano quando si apre un libro, una pagina web o un altro documento. Si seleziona quello che interessa e con un clic si inserisce nel nodo.

125 ipermappe Erickson 3 Con i libri digitali si carica il nodo molto velocemente

126 ipermappe Erickson 3 Con i libri digitali si carica il nodo molto velocemente Sempre con un clic possiamo acribuire da subito una prima valutazione sull importanza dell argomento, facilmente modificabile in seguito.

127 ipermappe Erickson 3 Con i libri digitali si carica il nodo molto velocemente Cliccando qui si definisce l importanza del nodo

128 ipermappe Erickson 3 Con i libri digitali si carica il nodo molto velocemente CompletaN i nodi, si costruisce la mappa posizionandoli nell area di lavoro e inserendo i collegamenn.

129 ipermappe Erickson 4 Con IperMAPPE si riduce la necessità di leggere più volte il testo mentre si studia. Al limite, basta leggerlo una volta soltanto.

130 Come studiare con ipermappe leggendo interamente il testo una volta sola Mappe e DSA Con ipermappe si può studiare anche così 1 PREMESSA: SfruCare tuce le risorse possibile per cercare di anncipare l'idea complessiva dell'argomento (leggere un riassunto se esiste, consultare l indice, valorizzare la spiegazione in classe ). 2 Leggere tuvo il testo e ogni volta che si risene di aver individuato un'informazione significasva: - selezionare e inserire il testo corrispondente in un nodo; - individuare una parola chiave, o Stolo del nodo. - se nel libro c'è un'immagine usle e significasva, inserirla nel nodo. - formulare una prima ipotesi sull'importanza complessiva di questa informazione e indicare quindi il livello gerarchico del nodo 3 Al termine della le9ura, organizzare i nodi così costruis formando una mappa. 4 Verificare l'organizzazione complessiva della mappa 5 Leggere la mappa. 6 Memorizzare la mappa

131 131 1 Perché «compensare»? 2 Compensare la dislessia 3 Compensare la disgrafia 4 Compensare la disortografia 5 Le mappe e il metodo di studio 6 Quando è possibile? Quando è conveniente? 7 Gli strumenti compensativi e il PDP

132 Quando è possibile? Quando è conveniente? 132 La compensazione tecnologica non sempre sembra dare benefici veramente apprezzabili. È importante riflettere su quali sono le condizioni necessarie per l'applicazione di questi sistemi compensativi ma anche sui fattori che possono rendere più o meno conveniente il loro uso.

133 Quando è possibile? Quando è conveniente? 133 Condizioni necessarie: sono dei requisiti, personali o contestuali, che devono sussistere affinché l'uso di questi strumenti sia funzionalmente possibile. Condizioni che determinano la convenienza: essa deriva ovviamente dal confronto tra i vantaggi e gli svantaggi del sistema compensativo.

134 Quando è possibile? Quando è conveniente? 134 Condizioni necessarie: a) Verificare le capacità di comprensione da ascolto b) Verificare che sussistano le condizioni minime, personali e ambientali, per un adeguato addestramento: condizioni personali: accettazione e motivazione; condizioni ambientali: almeno un adulto che sostenga l addestramento; nessun boicottaggio tra gli adulti di riferimento.

135 Quando è possibile? Quando è conveniente? Valutazione di convenienza Per consigliare questo metodo ad un alunno con DSA dovremo essere ragionevolmente certi che, al termine del percorso di addestramento, i vantaggi supereranno ampiamente gli aspetti negativi. La convenienza non dipende pertanto solo dall'entità dei bisogni da soddisfare ma anche dal peso delle controindicazioni. 135

136 Quando è possibile? Quando è conveniente? 136 Convenienza in caso di disturbo severo Per i soggetti che presentano gravi limitazioni nell'accesso al testo scritto e quindi nell'autonomia di studio è praticamente impossibile individuare altri strumenti compensativi in grado di fornire una pur minima efficacia operativa nel lavoro scolastico e l'approccio alle tecnologie, che può esse più o meno efficace, si rivela alla fine comunque conveniente, purché sussistano le condizioni necessarie già descritte.

137 Quando è possibile? Quando è conveniente? Convenienza in caso di disturbo di medialieve entità È necessario verificare da un lato l'efficacia delle strategie compensative, non tecnologiche, già acquisite (e quindi i bisogni derivanti da loro inadeguate prestazioni) dall'altra il peso delle possibili controindicazioni. 137

138 Quando è possibile? Quando è conveniente? Convenienza in caso di disturbo di medialieve entità Oggi influisce molto l'età dei soggetti. Con i più giovani l'adozione delle tecnologie compensative rappresenta un percorso quasi sempre conveniente, anche in caso di modesto disturbo, perché non esistono strategie compensative alternative consolidate e gli atteggiamenti di rifiuto sono vaghi e poco radicati. 138

139 Quando è possibile? Quando è conveniente? Convenienza in caso di disturbo di medialieve entità Viceversa, con i ragazzi più grandi (da ultimi anni della secondaria di primo grado in poi) il bilancio spesso è negativo, soprattutto quando il soggetto ha elaborato strategie che vengono giudicate, a ragione o a torto, sufficientemente efficaci e quindi appare scarsa la motivazione per un cambiamento radicale del metodo di studio. 139

140 Quando è possibile? Quando è conveniente? Siamo in una fase di transizione La fase attuale può essere considerata di transizione: la sintesi vocale è usata da almeno un decennio ma solo da pochi anni gli alunni con DSA hanno a disposizione i libri digitali. 140

141 Libri di testo in formato digitale distribuiti dalla Biblioteca AID Dall anno scolastico 2007/08 (fonte: Il dato dell a.s non è disponibile

142 Quando è possibile? Quando è conveniente? 142 Oggi la maggior parte dei ragazzi ha iniziato a utilizzare questo sistema quando ne è venuta a conoscenza, non in base ad una vera programmazione educativa. Questo approccio è ovviamente destinato a cambiare radicalmente nei prossimi anni, quando l'uso dei libri digitali andrà a regime, per cui dobbiamo seriamente porsi la domanda: quando è bene iniziare a proporre questo metodo di studio? A quale età o in quale classe?

143 La presa in carico Diagnosi Abilitazione logopedica Strumenti compensativi Misure dispensative 143

144 La presa in carico Diagnosi Abilitazione logopedica Abilitazione compensativa Didattica compensativa (potenziamento delle strategie ed eventuali misure dispensative) + Compensazione tecnologica 144

145 Quando cominciare? 145 Meglio un avvio precoce perché: - si prevengono gli automatismi errati, molto più difficili poi da eliminare o modificare; - si anticipano i benefici del sistema compensativo (se funziona, cresce l'autostima) preparando gradualmente i ragazzi a impegni di studio più gravosi; - si riducono i rischi di rifiuto, assai più frequenti con i ragazzi più grandi

146 Quando cominciare? 146 Meglio un avvio precoce perché: - si prevengono gli automatismi errati, molto più difficili poi da eliminare o modificare; - si anticipano i benefici del sistema compensativo (se funziona, cresce l'autostima) preparando gradualmente i ragazzi a impegni di studio più gravosi; - si riducono i rischi di rifiuto, assai più frequenti con i ragazzi più grandi

147 147 1 Perché «compensare»? 2 Compensare la dislessia 3 Compensare la disgrafia 4 Compensare la disortografia 5 Le mappe e il metodo di studio 6 Quando è possibile? Quando è conveniente? 7 Gli strumenti compensativi e il PDP

148 Il vero protagonista Affinché questi strumenti siano efficaci, l alunno va sempre considerato come il vero protagonista del processo di crescita e sviluppo di competenze compensative. Senza di lui non si ottengono risultati. Ricalcolo 148

149 Per approfondimenti Il computer di sostegno 2012 seconda edizione (a cura di) Erickson Competenze compensative 2010 di e Caterina Scapin - Erickson Costruire il Piano Didattico Personalizzato 2012 (a cura di) - Erickson Guida didattica di Ipermappe 2011 di e Carlo Scataglini - Erickson 149 Compensare la dislessia Le competenze necessarie per un uso efficace di computer e sintesi vocale - F. Fogarolo Psicologia e scuola (Giunti) Gennaio 2012 Quando è opportuno proporre agli alunni con DSA l uso di tecnologie compensative? F. Fogarolo e P. Tressoldi Difficoltà di apprendimento (Erickson) Dicembre 2011 La mia mail: flavio.fogarolo@tin.it

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