Riferimenti essenziali del quadro legislativo sulla cooperazione 1942 Codic e civile articoli 2511 e s. c. c. Delle im prese cooperat ive illimitata
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- Liliana Dini
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1 Riifferriimenttii essssenzziiallii dell quadrro llegiissllattiivo ssulllla ccooperrazziione 1942 Cooddi iccee cci ivvi ilee aarrtti iccool lii 2511 ee ss.. cc.. cc.. Deel llee impprreessee i ccooooppeerraatti ivvee Nei quali si afferma che le imprese a scopo mutualistico possono costituirsi come società cooperative a responsabilità illimitata (per le obbligazioni sociali risponde la società con il suo patrimonio, in caso di liquidazione in via sussidiaria i soci) o limitata (per le obbligazioni sociali risponde la società con il suo patrimonio, in caso di Il capitale della società non è determinato da un ammontare prestabilito Nessun socio può avere quote o azioni per un valore superiore a 80 milioni di lire Le quote e le azioni non possono essere cedute Gli amministratori possono acquistare e rimborsare quote e azioni Ogni socio ha un voto qualunque sia il valore della quota o il numero delle azioni (le persone giuridiche hanno diritto a non oltre 5 voti) Gli amministratori devono essere soci o mandatari di persone giuridiche socie Al fondo di riserva legale deve essere destinata almeno la quinta parte degli utili netti annuali Una quota degli utili netti deve essere corrisposta a fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione, il rimanente deve essere destinata a fini mutualistici Cooddi iccee cci ivvi ilee aarrtti iccool lii 2549 ee ss.. cc.. cc.. Deel ll aassssoocci iaazzi ioonee in i ppaarrtteecci ippaazzi ioonee Con il contratto di associazione in partecipazione (articolo 219), l associante attribuisce all associato una partecipazione agli utili non stabilita per legge L associato partecipa alle perdite, ma esse non possono superare il valore del suo apporto (2265) 1947 Coosstti ittuzzi ioonee ittaal i liaanaa,, aarrtti iccool loo 45 Nel quale si afferma la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata, nonché la promozione e gli opportuni controlli, il carattere e le finalità. 1
2 1992 LLeeggggee 59//1992 Nuoovvee noorrmee in i maatteerri iaa ddi i ssoocci ieettàà ccooooppeerraatti ivvaa Introduce i Soci sovventori, i cui voti non devono superare un terzo dei voti spettanti a tutti i soci e gli Azionisti di partecipazione. Le azioni di partecipazione sono prive del diritto di voto, ma privilegiate nella ripartizione degli utili la loro remunerazione è maggiorata del 2% rispetto alle azioni dei soci di cooperativa- e nel rimborso del capitale. Le risorse finanziarie possono essere utilizzate per far fronte alla sottocapitalizzazione e per l ammodernamento aziendale (articoli 4 e 5) Il limite massimo della quota di azioni che ciascuna persona fisica può possedere è pari a lire 80 milioni. Per i soci di cooperative di manipolazione, trasformazione, conservazione, commercializzazione dei prodotti agricoli e di produzione di lavoro tale limite è fissato in 120 milioni di lire. E vietato il ricorso contemporaneo ai Soci sovventori e all emissione di azioni di partecipazione cooperativa (articolo 5) Il 3 per cento degli utili societari annuali deve essere destinato alla promozione e allo sviluppo della cooperazione (articolo 11) Il numero dei soci richiesto alle cooperative di produzione e lavoro per accedere a pubblici appalti è ridotto a 15 (articolo 14). Al fondo di riserva legale va destinata almeno la quinta parte degli utili netti annuali 2000 LLeeggggee 328//2000 LLeeggggee qquaaddrroo ppeerr laa l rreeaal liizzzzaazzi ioonee ddeel l ssi isstteemaa intteeggrraattoo i ddi i intteerrvveentti i i ee sseerrvvi izzi i ssoocci iaal li Riconosce il ruolo del terzo settore e della cooperazione sociale nella riforma del sistema dei servizi e di conseguenza i mutamenti sostanziali nelle relazioni tra le cooperative sociali e le amministrazioni pubbliche. Attraverso alcuni obiettivi: Coordinare le politiche delle prestazioni dei diversi settori sociali Assicurare un sistema di servizi per prevenire ed eliminare le condizioni di bisogno da inadeguatezza di reddito e da mancanza di autonomia Programmare le risorse disponibili Differenziare gli interventi per evitare sovrapposizioni Affida alle Regioni e ai Comuni il compito di creare un sistema integrato di servizi Valorizza il contributo delle organizzazioni sindacali, delle associazioni sociali e di tutela degli utenti I Comuni, riuniti nei distretti socio-sanitari devono elaborare a tal fine il Piano di Zona 2
3 2001 LLeeggggee 142//2001 Reevvi issi ioonee ddeel llaa leeggi l issl laazzi ioonee in i maatteerri iaa ccooooppeerraatti ivvi isstti iccaa,, ccoon ppaarrtti icc ool laarree rri iffeerri imeenttoo aal llaa ppoossi izzi ioonee ddeel l ssoocci ioo laavvoorraattoorree l Equipara il socio lavoratore a quella del lavoratore dipendente privato e ne definisce la figura professionale: Rafforza il ruolo della contrattazione nazionale e di secondo livello (articoli 2 e 3) Il trattamento economico complessivo non può essere inferiore ai minimi previsti dalla contrattazione collettiva nazionale del settore: sono possibili maggiorazioni retributive a titolo di ristorno e non superiori al 30% dei trattamenti economici complessivi E stabilita la graduale equiparazione previdenziale e assistenziale dei soci lavoratori a quella dei dipendenti delle imprese Le controversi relative ai rapporti di lavoro sono di pertinenza del giudice del lavoro Il regolamento non può contenere disposizioni in pejus rispetto ai trattamenti retribuitivi e alle condizioni di lavoro previsti dai contratti collettivi nazionali Stabilisce l applicazione della legge 300/1970 ad esclusione dell articolo 18 con la cessazione del rapporto associativo- e delle disposizioni in materia di igiene e sicurezza al socio lavoratore 2003 Arrtti iccool loo 9 ddeel llaa leeggggee l 30//2003 Deel leeggaa aal l Goovveerrnoo in i maatteerri iaa ddi i ooccccuppaazzi ioonee ee meerrccaattoo ddeell laavvoorroo l L articolo opera importanti modifiche alla legge 142/2001: Si annulla il doppio rapporto in capo al lavoratore, che oltre a essere componente della cooperativa è anche dipendente, o collaboratore, o lavoratore autonomo. Il tal modo tende a prevalere il rapporto associativo Il recesso, l esclusione, la decadenza del socio lavoratore sono deliberati dall assemblea sulla base dello Statuto (non del CCNL) L applicazione della legge 300/1970 è subordinata a un accordo collettivo che deve tener conto della compatibilità con lo status di socio lavoratore Il regolamento della cooperativa non è obbligato a recepire per intero i contenuti dei CCNL di settore, ma unicamente i valori economici minimi (con l esclusione della parte normativa del contratto) E responsabile delle controversie di lavoro il Tribunale ordinario (non più il giudice del lavoro) Il rapporto di lavoro si estingue con l esclusione del socio dalla cooperativa Si incrina la centralità della contrattazione nazionale introducendo per quanto riguarda le cooperative sociali, la possibilità di definire accordi applicativi territoriali 3
4 2003 LLeeggggee 6 ddeel l Ri iffoorrmaa oorrggaani iccaa ddeel llaa ddi isscci ippl linaa ddeel llee ssoocci ieettàà ddi i ccaappi ittaal lii ee ssoocci ieettàà ccooooppeerraatti ivvee,, in i aattttuaazzi ioonee ddeel llaa leeggggee l 3 oottttoobbrree 2001,, n TTi ittool loo VII Deel llee ssoocci ieettàà ccooooppeerraatti ivvee ee ddeel llee muttuee aassssi iccurraattrri iccii Il legislatore crea una netta separazione tra le società cooperative a prevalente scopo mutualistico e quelle che perseguono fini di lucro. Il concetto della prevalenza lascia spazio alla cooperativa di operare non esclusivamente per i soci (rispettando il limite fisso del 50% + 1), ciò consente che l attività possa essere svolta anche a favore di terzi, il cui apporto può essere fonte di finanziamento aggiuntivo. In tal caso (articolo 2545 quinques comma 1) è lo Statuto a stabilire la percentuale massima di ripartizione tra i soci cooperatori, i quali a fronte della maggiore libertà nella distribuzione del patrimonio perdono i vantaggi fiscali, relativi alla detassazione del reddito. E possibile emettere strumenti finanziari, nel rispetto della disciplina delle Spa per le cooperative maggiormente capitalizzate, precisando nello statuto i diritti di partecipazione e patrimoniali attribuiti ai possessori. Le cooperative con un numero di soci inferiore a venti o con un attivo patrimoniale non superiore a un milione di euro possono fare riferimento alla disciplina delle società a responsabilità limitata e offrire in sottoscrizione strumenti finanziari privi di diritti partecipativi, solo a investitori qualificati, fondi mutualistici e fondi pensione costituiti da società cooperative L atto costitutivo può autorizzare gli amministratori ad acquistare o rimborsare quote o azioni della società I soci cooperatori possono trasferire le proprie quote o azioni previo parere favorevole degli amministratori Sono cooperative a mutualità prevalente quelle che svolgono l attività prevalentemente in favore dei soci ( consumatori o utenti di beni o di servizi) e si avvalgono delle prestazioni lavorative o dell apporto in di beni o servizi prevalentemente dei soci. Sono tenute a iscriversi all apposito Albo Divieto di distribuire i dividendi in misura superiore all interesse massimo dei buoni postali, aumentato del 2,5% Divieto di remunerare gli strumenti finanziari offerti ai soci cooperatori in misura superiore al 2% rispetto al limite massimo previsto per i dividendi Obbligo di devoluzione in caso di scioglimento dell intero patrimonio sociale dedotto solo il capitale 4
5 2003 Arrtti iccool loo 14 ddeel l D..llggss.. 276//2003 Attttuaazzi ioonee ddeel llee ddeel leegghee in i maatteerri iaa ddi i ooccccuppaazzi ioonee ee meerrccaattoo ddeel l laavvoorroo, l, ddi i ccui i aal llaa leeggggee l 14 ffeebbbbrraai ioo 2003,, n.. 30 E stata creata una nuova e scarsamente inclusiva modalità di inserimento lavorativo dei lavoratori disabili. La precedente legge 68 del 1999 prevedeva che gli organismi individuati dalle regioni potessero stipulare con le organizzazioni sindacali e le associazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative a livello nazionale convenzioni quadro a livello territoriale per il conferimento di commesse di lavoro alle cooperative sociali utili ai fini della copertura della quota di riserva di assunzione di personale disabile. Il disabile era dipendente dall azienda e transitava nella cooperativa per un periodo massimo di 24 mesi tale da agevolare il suo inserimento nell impresa stessa. Le novità del nuovo assetto legislativo sono: Con il nuovo provvedimento legislativo ora il disabile è ad ogni effetto contrattuale e di legge assunto in via permanete dalla cooperativa Al disabile si applicano il regolamento e il contratto di riferimento della cooperativa in cui lavora e non quello dell azienda che trasferisce quote di lavoro Le imprese che occupano dai 15 ai 35 dipendenti sono escluse dai limiti percentuali di assunzione di quote di personale portatore di disabilità 5
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