Il progetto P.E.O.P.L.E. Progetto Enti On-line Portali Locali E-government
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- Livio Rosso
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1 Il progetto P.E.O.P.L.E.
2 Dimensioni del progetto Presentato da 55 enti con quasi 7,4 milioni di abitanti, circa il 13% della popolazione nazionale. P.E.O.P.L.E. si basa su un budget iniziale complessivo di 20,7 milioni con cofinanziamento di 7,260 milioni euro del Ministero dell innovazione tecnologica. Conclude un percorso di lavoro e di approfondimento di oltre un anno tra gli enti più dinamici del paese
3 Il progetto nasce dalle best-practices oltre a Roma e Firenze, ricordiamo quelle realtà che hanno conseguito un riconoscimento in ambito nazionale:
4 Best-practices Parma per il Centro Servizi e la sperimentazione sulla carta di identità elettronica Mantova con la best practice sullo Sportello unico alle imprese
5 Best-practices Siena per il progetto Le chiavi della Città sulle carte servizi, sulla rete locale a larga banda e sulla web TV come Reggio Calabria
6 Best-practices Ancona best practice 2000 per le pratiche on line e 2001 a livello europeo per l ICI on line Bologna capostipite con le best practice della rete civica Iperbole e della firma digitale
7 Best-practices Modena best practice per il Sistema Informativo Territoriale ( SIT ) Genova che ha realizzato il portale di servizi interattivi Tu6Genova
8 Best-practices Reggio Emilia best practice per i servizi on line per le scuole materne Jesi con la rete civica più visitata di Italia per le Gazzette on line (rating del Il sole 24 Ore 2001)
9 Best-practices Pesaro best practice per l archiviazione ottica e per le scuole in rete San Benedetto del Tronto menzione speciale 2000 per la sperimentazione del voto elettronico
10 Livello di copertura PEOPLE si presenta come un progetto e-government a valenza nazionale con l obiettivo l di realizzare per i suoi presentatori un Portale on line che copra, con i propri servizi, il 95% dei motivi di accesso al Comune da parte di cittadini e imprese.
11 AMPIEZZA DI OFFERTA DEI SERVIZI LA SOLUZIONE PREVEDE LA REALIZZAZIONE DI UN PORTALE PER L ACCESSO L AI SERVIZI COMUNALI CHE AFFIANCA AL COMUNE FISICO IL COMUNE VIRTUALE REALIZZANDO QUASI 200 SERVIZI ON LINE RAGGRUPPATI IN 5 CATEGORIE: Servizi della fiscalità locale Servizi di concessione ed autorizzazione (quale superamento del modello SUAP per offrire quello che viene definito come il punto unico di contatto a cittadini e imprese) Servizi diretti alla persona (che include servizi assistenziali, scolastici, culturali ed educativi) Servizi dalle anagrafi comunali Servizi dal Sistema Informativo territoriale (SIT) orientati a professionisti e imprese
12 Inoltre Servizi di community Moduli per i pagamenti on line Servizi per l acquisizione l documentale Servizi per la connessione al protocollo informatico Servizi per il sistema di accessi Servizi di multicanalità Servizi di cooperazione applicativa Integrati nella base di infrastruttura per l erogazione l del servizio.
13 Sul portale il cittadino o l impresa potranno: Svolgere inquiry personalizzate Disporre di un agenda personale con Estratto Conto (visualizzazione dei movimenti) Informazioni personalizzate ( . Forum, Faq...) Realizzare tutte le visure fiscali e Catastali (vedi SIT) Effettuare calcoli di imposte (su input dell'utente e a partire da dati in possesso) compilare le dichiarazioni fiscali e pagarle
14 SERVIZI A BASE GEOGRAFICA Servizi per il turismo Servizi urbanistici, toponomastici, catastali Servizi di consultazione per la viabilità SERVIZI ALLA PERSONA Iscrizioni, revoche, trasferimenti, prenotazioni, pagamenti verso: scuole Servizi assistenziali Impianti sportivi Servizi culturali
15 PEOPLE: RIFERIMENTO A LIVELLO NAZIONALE Il modello ambisce infine ad essere di riferimento anche a livello nazionale: accanto ai servizi di competenza degli enti locali sopraindicati potranno essere inseriti nel Portale gli altri servizi essenziali che completano il panorama delle metafore di comunicazione erogati da altri enti pubblici (INAIL, INPS, Agenzia delle Entrate, altri Ministeri ecc.) People rappresenta quindi una soluzione concreta che consente ai Comuni di costituire il front office per tutta la pubblica amministrazione, locale e centrale, così come previsto nella vision del Piano d Azione per l e-government.
16 IL MODELLO FEDERATO E il cuore del progetto, sia realizzativo sia strategico: PEOPLE NON e sostenuto da un modello top-down, MA dalla scelta federativa di mantenere la diversità (tecnica e culturale) tra i partecipanti, grazie alle scelte tecnologiche e di architettura generale e alla standardizzazione condivisa, così che ne derivi un modello di compartecipazione paritaria di scambio, integrazione e condivisione di servizi, prodotti e soluzioni.
17 Obiettivi e benefici diffusi del progetto per gli enti Forte sviluppo di nuovi servizi integrati per imprese e cittadini a disposizione di comuni grandi e piccoli senza differenza territoriale Equivalenti economie, per gli enti maggiori e per quelli minori Alta qualità dei servizi on line e soluzioni innovative a disposizione per ogni ente pubblico Diffusione della cultura tecnica e organizzativa necessaria al rinnovamento degli enti Miglioramento organizzativo Quindi miglior governo delle grandi complessità dell e-government attraverso architetture ed investimenti integrati,modulari e coordinati
18 Obiettivi e benefici diffusi del progetto per i cittadini e le imprese Snellimento di tempi e procedure Accesso diretto a informazioni personali Maggior trasparenza dell attività amministrativa e certezza dei tempi realizzativi Sicurezza dell esecuzione dei procedimenti amministrativi Interazione in modalità ibrida Fruizione di servizi da un Comune diverso da quello di erogazione Crescita culturale di tutto il territorio interessato al progetto e di altre realtà locali Riduzione del digital divide attraverso l utilizzo di strumenti innovativi e realizzazione di servizi al cittadino Riduzione di costi legati agli spostamenti fisici e conseguente aumento della qualità della vita
19 Organizzazione gestionale e realizzativa del progetto Il modello economico e di gestione, è ispirato al fondamentale principio cooperativo della ripartizione dei costi. Tale modello riguarda in particolare i costi di realizzazione, dispiegamento e gestione,, considera gli aspetti relativi al riuso e definisce le regole di convivenza economica tra i partecipanti ed i partner. In accordo con il modello organizzativo dei sistemi sopra delineato, un obiettivo primario è quello di minimizzare i costi di esportazione telematica dei servizi di base gestiti dalle singole amministrazioni locali e di fattorizzare secondo necessità i costi di realizzazione e gestione di sistemi più complessi ed aggregati come centri servizi, portali e sistemi di interazione multi-canale20
20 Il modello economico considera tra i costi di progetto. i costi condivisi che gli enti sostengono per lo sviluppo degli applicativi e gli asset progettuali di ogni tipo e per il management stesso del progetto i costi diretti che ciascun ente sostiene per l implementazione nella propria sede degli stessi applicativi sviluppati in pool; tra questi ve ne sono alcuni (tipicamente la spesa per la porta applicativa) che potrebbero essere definiti semi-diretti perché la gestione ottimale economica e funzionale si ottiene considerando unitariamente il problema.
21 Il modello è stato predisposto per rispondere a più esigenze: concentrare presso il capofila le spese condivise decentrare quelle che ogni ente può effettuare direttamente e più utilmente pur nell ambito di un quadro di utilità definito collegialmente
22 Il Piano di lavoro di People prevede una articolazione caratterizzato da: realizzazione di 14 attività, frutto della scomposizione e segmentazione consigliata dall esperienza dei soggetti proponenti la durata totale del progetto è pari a 20 mesi, di cui i primi 12 dedicati allo sviluppo e all implementazione nei siti pilota.
23 Le scelte fondamentali Il progetto si fonda su tre scelte fondamentali: modellizzazione e standardizzazione dell accesso ai servizi di base ed aggregati che le amministrazioni partecipanti intendono erogare evoluzione delle strategie organizzative dei processi di erogazione dei servizi per sfruttare al meglio le possibilità di accesso telematico progettazione e realizzazione di sistemi informatici applicativi modulari ed integrati per la costruzione di centri servizi territoriali e di portali telematici e multi-canale
24 Il sistema dei servizi Il sistema dei servizi comprende: l identificazione delle tipologie di servizi di front office con l adozione della metafora degli eventi della vita e la conseguente identificazione degli episodi di interazione tra i cittadini,, le imprese e le amministrazioni - La standardizzazione delle modalità di accesso - l interfaccia utente specificatamente progettata per garantire usabilità e fruibilità ottimale dei servizi.
25 Il modello architetturale Il modello di organizzazione dei sistemi informatici e telematici si configura come un architettura a tre livelli: - esportazione per via telematica,, in base a standard tecnologici aperti, dei servizi di base realizzati dai sistemi locali e legacy (p. es. consultazione di banche dati, transazioni remote online) - integrazione dell accesso telematico su base geografica ai servizi di base realizzato dai centri servizi che costituiscono anche il punto di contatto con i servizi ed i sistemi infrastrutturali regionali e territoriali - erogazione dei servizi ai cittadini tramite portali di accesso e sistemi multi-canale,, previa autorizzazione ed eventuale autenticazione tramite carte a microprocessore
26 INOLTRE IL MODELLO TECNICO PREVEDE: Autorizzazione ed autenticazione tramite carte di accesso a microprocessore (carta nazionale servizi - CNS, carta di identità elettronica - CIE, firma digitale - FD) Esportazione dei servizi secondo le modalità previste per la cooperazione applicativa (web services basati XML/SOAP) Realizzazione di componenti software applicative scalabili e riutilizzabili in linea con i più recenti standard industriali e di mercato
27 Multicanalità Mettere a disposizione canali e modalità di accesso diversificati per consentire agli utenti (cittadini, professionisti e imprese) di accedere ai servizi erogati dalle PA secondo le proprie esigenze, capacità o abitudini, nella modalità di interazione preferita, anche ibrida (es. richiesta al callcenter con ritorno via posta elettronica, richiesta attraverso il portale web e ritorno via posta tradizionale)
28 SCADENZE - invio a Firenze della convenzione con il comune capofila [entro il 15 dicembre 2002] - costituzione aggregazione [entro 14 gennaio 2003] - predisposizione piano di lavoro di dettaglio [entro 14 gennaio 2003] - stipula convenzione Firenze DIT [anticipare al 28 febbraio rispetto alla data limite del 15 aprile 2003] - avvio lavori [marzo 2003].. Finalmente!
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