REALIZZAZIONE DI UN SITO INTERNET PER UNA SCUOLA SUPERIORE RISPETTANDONE L ACCESSIBILITA
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- Alfredo Guidi
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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie dell Informazione REALIZZAZIONE DI UN SITO INTERNET PER UNA SCUOLA SUPERIORE RISPETTANDONE L ACCESSIBILITA Relatrice Interna: Prof. Nicoletta Sabadini Correlatore: Prof. Roberto Marmo Tesi di Laurea di: Linda Cogliati Matr. n Anno Accademico
2 INDICE Realizzazione di un sito internet per una scuola superiore rispettandone l accessibilità Introduzione Pagina 5 Capitolo 1 Pagina Accessibilità Chi ne trae beneficio Standard e leggi Nuovo millenio, nuove speranze Nuovo millenio, nuovi problemi Un Web 2.0 socialmente utile I siti scolastici e l accessibilità 22 Capitolo 2 Pagina Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) Struttura delle WCAG I loro principi e le linee guida Criteri di successo 32 2
3 2.4 Accessibility Supported Confronto tra le WCAG 1.0 e le WCAG Capitolo 3 Pagina Content Management System (CMS) Le tre caratteristiche principali dei CMS Il CMS Joomla! Joomla e l accessibilità 54 Capitolo 4 Pagina Come nasce l idea del sito per l Istituto G.D. Romagnosi Passo: installazione di Joomla! Avviare il setup di installazione di Joomla! Fasi di installazione di Joomla! Passo: installazione Joomla! Fap Struttura del sito Schema di navigazione Codice Html 76 3
4 4.3.3 Codice Css per la grafica e la struttura Come abbiamo organizzato il sito Il contenuto del sito Validare l accessibilità La proposta del W3C Il confronto finale 98 Conclusioni 100 Riferimenti bibliografici 103 4
5 INTRODUZIONE Nel mondo reale esistono barriere architettoniche che limitano l accesso fisico a spazi ed ambienti; nel mondo virtuale esistono barriere invisibili che impediscono a persone disabili, e non solo, di usufruire in pieno delle potenzialità dei nuovi strumenti di comunicazione e dei suoi contenuti. Durante la progettazione di siti web e di software si dovrebbe riflettere sul fatto che le situazioni in cui gli utenti possono agire sono le più diverse e che alcuni possono risentire di limitazioni fisiche e sensoriali, temporanee o permanenti. Gli utenti di un sito web potrebbero non essere in grado di vedere, udire o muoversi, o potrebbero non essere in grado di elaborare facilmente o completamente le informazioni; potrebbero avere difficoltà nella lettura o nella comprensione del testo; potrebbero non vedere le immagini o non riuscire a leggere i caratteri troppo piccoli, come potrebbero non visualizzare correttamente alcune combinazioni di colori, potrebbero non parlare la lingua in cui il documento è scritto e quindi non capirla; potrebbero trovarsi in situazioni in cui gli occhi, le orecchie o le mani sono occupati o bloccati. La loro difficoltà sarebbe ancora più accentuata dall utilizzo di un software e/o di un hardware obsoleto, o dall utilizzo di dispositivi di sintesi vocale non aggiornati, o ancora avere uno schermo piccolo e/o solo testuale, una WEBTV o una connessione Internet molto lenta. Diversità e difficoltà che impedirebbero ad Internet di essere un "Media Universale". 5
6 Nel 1999 si pensò ad un nuovo modo di concepire lo sviluppo delle pagine web ispirato ai Principi di Progettazione Universale; da un'idea del W3C, nacque il WAI - Web Accessibility Initiative - con lo scopo di rendere accessibile a tutti i contenuti di Internet. A maggio dello stesso anno venne pubblicata la Web Content Accessibility Guidelines 1.0, quattordici linee guida a soluzioni correttive sui problemi dell accessibilità dei siti. Da tempo per le amministrazioni pubbliche è obbligatorio il rispetto di alcune norme. Negli Stati Uniti i siti federali devono rispettare le regole imposte dalla Section 508 e in Italia risale al settembre 2001 una circolare AIPA contenente criteri e strumenti per migliorare l'accessibilità dei siti web e delle applicazioni informatiche a persone disabili. La legge del 9 gennaio 2004, n. 4 detta legge del 9 gennaio 2004 n. 4 riguarda disposizioni per favorire la distinzione tra verifica tecnica dell'accessibilità e verifica soggettiva. Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto presidenziale concernente il Regolamento di attuazione della Legge n. 4 del 2004, volta a favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici il DPR chiarisce e norma i criteri e i principi operativi ed organizzativi in merito all'accessibilità, definendo le modalità della valutazione, i criteri per l'eventuale partecipazione del richiedente ai costi dell'operazione, il logo da utilizzare per chi è in possesso dei requisiti, le modalità con cui può essere verificato il permanere del requisito. Per il settore pubblico, quindi anche per le scuole, il Regolamento di attuazione della Legge n. 4 del 2004, chiarisce che le Pubbliche amministrazioni sono tenute al rispetto dei requisiti tecnici. 6
7 le verifiche svolte sui soggetti pubblici e privati sul mantenimento dei requisiti. il rilascio del logo che qualifica l'accessibilità dei siti e del materiale informatico. Ed è qui che subentra il motivo che mi ha spinto a scegliere questa tesi: progettare e costruire un sito scolastico accessibile, e precisamente sviluppare il sito accessibile per l ISIS G.D.Romagnosi di Erba, progetto nato dall incontro con la mia professoressa delle scuole superiori. L esigenza è stata quella di ottenere il logo dell accessibilità. Effettuando la convalida del sito utilizzato fino ad ora dall Istituto Romagnosi ( attravarso il W3C Markup Validation service, ci siamo rese conto che non rispetta in nessun modo gli standard. Analizzando le indicazioni principali sull accessibilità di un sito scolastico e mettendole a confronto con il sito esistente della scuola, si è notato che: immagini e link non avevano una descrizione alternativa; non esisteva la possibilità di escludere suoni o animazioni, difficoltà non da poco se l utente utilizza un browser vocale; E queste sono solo alcune delle tante cause che rendevano il sito non accessibile. Il lavoro necessario per rendere accessibili le pagine web può essere impegnativo ed esige la conoscenza di regole e l'utilizzo di strumenti per eseguire simulazioni e validazioni, ma credo proprio che, a risultato raggiunto, valga la pena averlo fatto. 7
8 Dopo avervi illustrato le motivazioni che mi hanno spinto a realizzare questa tesi, con la speranza di avervi almeno incuriosito, vi riassumo brevemente come ho pensato di articolarla. Nel primo capitolo mi è sembrato giusto parlare dell accessibilà, si potrebbe scrivere un intera tesi su questo argomento, vista l importanza che sta prendendo nel mondo di internet, ma ho cercato di riassumerli come meglio credevo, trattando solo i punti chiave: cos è, per chi è importante, la posizione che ha preso lo stato Italiano in merito a questo problema, i cambiamenti che può portare: vantaggi e svantaggi. Nel secondo capitolo invece ho deciso di esporvi le WCAG 2.0 con le sue linee guida, importantissime da seguire se si vuole creare un sito che sia accessibile o per lo meno se si vogliono tenere conto di alcuni problemi che un utente potrebbe riscontrare nel sito. Ad esempio solo dopo aver letto queste linee guida, mi sono resa conto di quanti ostacoli le persone diversamente abili possono andare incontro se un sito non le rispetta. Infatti durante la costruzione del sito mi sono davvero state utili. Nel terzo capitolo invece vi descrivo i CMS, in particolare quello di Joomla, visto che che è quello che ho utilizzato per la realizzazione del sito. Ho deciso di utilizzare un CMS perché inizialmente tutti i contenuti all interno del sito verranno caricati da me, ma successivamente, trattandosi di un sito per una scuola superiore, con il tempo dovranno essere sostituiti o anche semplicemente modificati (es. l orario scolastico, i libri di testo, la modulistica, gli stage..) e di questo potrà occuparsene un loro responsabile, senza necessariamente modificare le linee di codice e quindi essere a conoscenza del linguaggio html. Tra tutti i CMS ho scelto Joomla, insieme alla responsabile del sito della scuola, perché è di semplice comprensione, affidabile e 8
9 poi ci ha messo a disposizione dei template (design) che più si avvicinavano al tipo di sito che volevamo realizzare. Nel quarto e ultimo capitolo parlerò del sito che ho realizzato, spiegherò perché la scuola ha deciso di cambiare il proprio sito ormai obsoleto, mettendolo a confronto con questo nuovo. Descriverò passo a passo tutto quello che ho fatto e come fuozionano alcuni componenti. Il Perché della struttura e come ho fatto per renderlo accessibile. La scelta dei colori, delle posizioni, insomma tutto quello di cui è composto il sito. 9
10 CAPITOLO 1 Accessibilità In generale, l accessibilità è la possibilità di accedere a un luogo o a una risorsa, ma nel campo informatico con il termine accessibilità si intende la caratteristica di un sito web/applicazione di rendere possibile l'accesso ai suoi contenuti e funzionalità a tutti gli utenti, indipendentemente dalla presenza di disabilità (fisiche, sensoriali, cognitive) e dalle dotazioni hardware e software. L accessibilità web, in particolare, indica la possibilità di accedere efficacemente ad un sito web, alla sua interfaccia e al suo contenuto in situazioni diverse. Alcuni esempi di situazioni sono: connessione ultraveloce dall ufficio con schermo 21 pollici 10
11 connessione da casa con modem 56k e schermo 15 pollici fruizione del sito da parte di una persona non vedente utilizzo di un browser vecchio di due anni Poiché non è sempre possibile e semplice riuscire a integrare in un sito tutte queste esigenze, devono essere stabilite delle priorità. La priorità più alta va data a quelle situazioni che non è possibile modificare, o non è possibile modificare facilmente. Una persona disabile continuerà ad esserlo anche quando è collegata al vostro sito: garantirne l accesso è fondamentale. Collegarsi con un browser obsoleto è invece una situazione risolvibile: è quasi sempre possibile aggiornare il software o al massimo cambiare computer. È certamente costoso, ma fattibile. Ed è per questo che una pubblica amministrazione, ma nel mio caso una scuola pubblica deve realizzare un sito accessibile: il punto di riferimento normativo è la legge n.4 del 9 Gennaio 2004, detta anche legge Stanca, "Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici" e le relative indicazioni fornite in successivi decreti presidenziali e ministeriali. La Legge impone che: l'accessibilità sia richiesta esplicitamente e sia un requisito necessario per siti, CD-Rom o applicazioni (anche per uso interno su reti locali) se realizzati con tecnologie Web; 11
12 l'accessibilità sia considerata come fattore preferenziale (compatibilmente col bilancio) nella fornitura di qualsiasi altro materiale informatico (hardware o software non basato su tecnologie Web. 1.1 Chi ne trae beneficio Persone disabili È indubbio che per le persone disabili l accessibilità rappresenta la differenza tra il poter usare o meno un sito. Alcune patologie che rendono problematico l accesso ad un sito sono: problemi alla vista (come cecità e daltonismo) problemi all udito dislessia problemi motori, soprattutto degli arti superiori Migliorare l accessibilità di un sito significa tenere in considerazione questa varietà di patologie e consentire la fruizione: senza l uso del mouse con possibilità di ingrandire il testo senza che i colori portino informazioni essenziali usando un linguaggio chiaro e non ambiguo 12
13 con software di sintesi vocale con le trascrizioni di tutti i video e gli elementi sonori Hardware o software limitato Anche chi dispone di hardware o software limitati incontra nei problemi nel corso della navigazione sul web: pagine troppo lente da caricare impossibilità di visualizzazione con browser datati difficoltà di percezione a basse risoluzioni video necessità di installare plug-in Le possibili soluzioni sono in questo caso: design liquido che si adatta allo schermo contenuti alternativi oltre a quelli disponibili con plug-in realizzazione di pagine leggere Da questo si capisce come accessibilità ed usabilità di un sito siano discipline che vanno di pari passo. Per essere felicemente fruibile da tutti un sito dev essere sia accessibile sia usabile. 13
14 1.2 Standard e Leggi Esistono alcuni standard internazionali e alcune leggi nazionali che definiscono l'accessibilità per i sistemi informatici. Le linee guida internazionalmente più utilizzate per quanto concerne il web sono le WCAG (Web Content Accessibility Guidelines) redatte dalla WAI (Web Accessibility Initiative, sezione del World Wide Web Consortium). In Italia, per le nuove realizzazioni e le modifiche apportate dalla Pubblica amministrazione ai propri siti web, si deve tenere conto (pena nullità dei contratti stipulati) della "Legge Stanca" (Legge 4 del 9 gennaio 2004), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 17 gennaio 2004), resa operativa col decreto attuativo di fine Il medesimo obbligo è in carico, come specificato nell'art. 2 della legge, a pubbliche amministrazioni enti pubblici economici aziende private concessionarie di servizi pubblici enti di assistenza e di riabilitazione pubblici 14
15 aziende di trasporto e di telecomunicazione a prevalente partecipazione di capitale pubblico aziende municipalizzate regionali aziende appaltatrici di servizi informatici. L'obbligo della applicazione della legge sussiste esclusivamente per i siti pubblici (o di interesse pubblico) mentre, sempre nell'ambito pubblico, le disposizioni di legge non si applicano ai sistemi informatici destinati ad essere fruiti da gruppi di utenti dei quali, per disposizione di legge, non possono fare parte persone disabili. La legge contiene altresì alcune definizioni: o «accessibilità»: la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari; o «tecnologie assistive»: gli strumenti e le soluzioni tecniche, hardware e software, che permettono alla persona disabile, superando o riducendo le condizioni di svantaggio, di accedere alle informazioni e ai servizi erogati dai sistemi informatici. La legge italiana - oggetto di accesi dibattiti sul suo reale peso nel favorire l'accessibilità del web - si pone come obiettivo quello di dare attuazione al principio di uguaglianza previsto dall'art. 3 della Costituzione Italiana e quindi garantire il diritto di accesso ai servizi informatici e telematici della pubblica amministrazione e ai servizi di pubblica utilità da parte delle persone disabili. Le disposizioni della legge si applicano oltre che ai siti web, anche, secondo quanto 15
16 sancito dall'art.5, al materiale formativo e didattico utilizzato nelle scuole di ogni ordine e grado. 1.3 Nuovo millennio, nuove speranze Nel triennio la svolta: nasce la specifica CSS 2.0 (1998) e già nell aria, si comprende che stà cambiando qualcosa. Il 1999 fu l anno delle Web Content Accessibility Guidelines 1.0 (WCAG 1.0 ) che rappresentano le prime linee guida sviluppate con la volontà di fornire informazioni per gli sviluppatori Web per creare contenuti accessibili. Era quindi necessario fare un passo in più: far evolvere anche gli editor visuali, ossia chiedere ai prduttori di adeguare i propri editor al fine di pubblicare contenuti accessibili. Nascono quindi le Authoring Tools Accessibility Guidelines (ATAG 1.0 ), un set di linee guida dedicate agli sviluppatori di soluzioni per la pubblicazione di contenuti Web (quindi editor e CMS) al fine di garantire sia la produzione di contenuti acccessibili, sia la presenza di interfacce accessibili. Il 2000 infine fu l anno dell evoluzione: il 26 gennaio il W C emana la specifica extensible Hypertext Markup Language (XHTML 1.0 ), una riformulazione di HTML 4 con applicazione di XML 1.0 e retrocompatibile con HTML 4.x. : sembrava esser arrivata la rivoluzione, ma i problemi si sono solamente incrementati. 16
17 1.3.1 Nuovo millenio, nuovi problemi Gli editor visuali e i CMS cominciano la corsa alla conformità di XHTML 1.0, mantenendo a volte le problematiche già analizzate ma migliorando la qualità del codice generato: nascono pertanto editor che integrano soluzioni di pulizia del codice rendendolo conforme alla specifica dichiarata. Vengono alla luce anche soluzioni per l accessibilità come i plug-in all interno degli editor che aiutano gli autori a pubblicare contenuti accessibili. Inizia quindi l evoluzione del nuovo Web, la diffusione dei CMS open-source: chiunque con semplicità oggi può pubblicare un sito Web, grazie ai sistemi di contenuti che curano la pubblicazione di pagine Web, organizzandone la struttura. E la generazione in cui si diffondono i prodotti che ho definito What You See Is What Only You See, una generazione piena di nuove problematiche: Inaccessibilità delle applicazioni Web. Questa problematica all oggi è difficile da risolvere, ma nel corso dellla tesi vedremo come sia possibile garantire comunque l accessibilità di tali prodotti. Attualmente il problema maggiore si ha con le applicazioni sviluppate da community diffuse, ovvero i cosidetti prodotti open source. La maggioranza di questi progetti non vengono sviluppati con l accessibilità in mente e, pur creando diffusione di ottime soluzioni di pubblicazione, non si cura di renderle accessibili. In ogni caso il nostro scopo sarà quello di garantire l accessibilità delle interfacce di tali applicazioni. Sarà quindi da considerare: 17
18 1. l importanza di garantire anche alle persone con disabilità di poter utilizzare le applicazioni Web, seguendo gli standard di sviluppo previsti da enti normative quali ISO e le raccomandazioni del W3C. 2. l importanza di applicare le linee guida per l accessibilità di ogni singola tecnologia utilizzata e documentata come Adobe Flash, Java, ActiveX, ecc. Inaccessibilità degli editor. La stragrande maggioranza degli strumenti che generano contenuti non sono direttamente accessibili (ossia non sono utilizzabili da utenti con disabilità e/o tramite l uso di tecnologie assistite) oppure non aiutano l utente nella creazione di contenuti validi ed accessibili. La situazione stà migliorando lentamente anche grazie agli obblighi normativi: come abbiamo detto prima nel nostro paese grazie la legge Stanca, i CMS per essere commercialmente appetibili devono riuscire a garantire tra l altro, la produzione di codice valido. Inaccessibilità di contenuti Web e documenti disponibili nel Web. Vi è una diffusa ignoranza da parte di sviluppatori ma soprattutto dei redattori (coloro che pubblicano contenuti), sulla tematica dell accessibilità: spesso non si conoscono minimamente le problematiche di accesso delle diverse tipologie di utenti, mentre in altri casi non si hanno strumenti idonei per produrre contenuti Web accessibili. Spesso si pensa che l accessibilità Web sia limitata al classico HTLM: non si pensa che, con l evolversi delle tecnologie e dei formati diffusi in rete, è neccessario garantire l accessibilità dei contenuti distribuiti: documenti PDF non taggati, documenti in formati inaccessibili sono sempre più diffusi. 18
19 Scarsa conoscenza degli standard per il Web. Grazie ai CMS, è ormai chiaro che chiunque può pubblicare contenuti nel sito Web del proprio ente, della propria scuola. In questo caso risulta difficile educare decine di dipendenti al corretto uso di soluzioni di pubblicazione (spesso inidonee a produrre contenuti accessibili) e pertanto, il rischio è il proliferare di pagine Web inaccessibili. 1.4 Un Web 2.0 socialmente utile La tecnologia è per molti ma non per tutti. Le nuove generazioni sono naturalmente predisposte ad includerla nella loro vita a farne veicolo di integrazione sociale. Ma sono ancora molti coloro i quali non possono beneficiarne: gli anziani, i portatori di handicap, chi non ha possibilità economiche. L avvento del Web 2.0 ha portato ad un radicale cambiamento: interazione e accessibilità le parole d ordine della nuova era. 19
20 L accessibilità presuppone he il Web, in generale, possa essere usato da tutti gli utenti in maniera semplice. Se, diversamente, per poter fruire dei contenuti desiderati è necessario uno sforzo eccessivo o proibitivo, significa che sussistono problemi di accessibilità. In particolare, una comunità virtuale come quelle a cui danno vita molti siti Web è accessibile se l utente che vuole farvi parte può esservi incluso. Se esistono utenti esclusi, allora il servizio non è accessibile. La mancanza di competenze tecniche e l incapacita di cogliere i benefici acquisibili dall impiego del Web 2.0 sono altri due fattori che precludono l accesso. Ad esempio, mentre tra i giovani il dialogo e la sperimentazione agevolano l uso di tecnologie, tra gli anziani non è così. Questi ultimi, infatti, possono non essere motivati all uso della tecnologia o nemmeno conoscerne l esistenza. L accessibilità visiva al Web 2.0 presenta sfide notevoli. E probabile che, almeno inizialmente, l inplementazione delle nuove tecnologie riduca l accessibilità. Ciò è imputabile principalmente alla complessità dello sviluppo e all interazione tra server e browser che potrebbero causare problemi agli utenti che si avvalgono di supporti per l assistenza. Sebbene oggi si riscontri tra i professionisti dello sviluppo una maggiore conoscenza e consapevolezza in fatto di accessibilità, il progresso ha avvicinato al Web numerosi pseudo tecnici, di scarsa competenza, o che vedono nell accessibilità soltanto un ingombro. Gli anziani non amano investire tempo ed energia in nuove relazioni e nuove tecnologie. Che senso ha imparare cose nuove se non si rivelano utili? Proviamo a fare un po di chiarezza. I software di telefonia su internet, ad esempio, sono molto amati dai giovani: per dialogare con gli amici, per scambiarsi file, per vedersi e parlarsi anche stando lontani. Per i giovani soializzare è più facile. Ecco allora che le rubriche di questi programmi pullulano di contatti. Ma per gli anziani è raramente così. Serve una massa critica di contatti, ossia un numero minimo di soggetti da poter raggiungere, e la costanza di ripetere frequentemente le operazioni, altrimenti 20
21 dimenticate, preposte al funzionamento. Un valido supporto all apprendimento e alla memorizzazione è costituito dall uso di un browser Web audio asistito come BrookesTalk. Il programma spiega le azioni appena compiute e ciò che si potrebbe fare. Facebook è un altro esempio di cosa sia il Web 2.0. Uno spazio di socializzazione, parte di una cultura giovanile nel mondo economicamente progredito, ma fin troppo voyeuristico per attrarre significatamente l attenzione della terza età. La videoconferenza dimostra ancora una volta che il Web è sempre più ambiente dove il senso più stimolato è la vista. Per un non vedente, ad esempio, l uso di skype è irto di ostacoli. A cominciare con il sito italiano che con la sintassi vocale parla inglese. Colpa del tag HTML lang= en anziché lang= it. Skype è accessibile soltanto per Windows. Comunque molti screen reader (applicazioni in grado di interpretare il codice attraverso un sintetizzatore vocale) necessitano di appositi script che non sempre si rivelano funzionanti. Le combinazioni di tasti sono disattivate per default e senza script non è possibile capire se tali combinazioni sono attive oppure no. In ambiente Linux, nonostante si adotti uno screen reader gratuito e pienamente operativo, Skype non è accessibile, per un problema di progettazione. In un mondo ideale, i documenti Web dovrebbero essere letti da tutti gli screen reader. Tuttavia sembra che anche i produttori di software d assistenza alla disponibilità siano in lotta tra loro per realizzare sistemi proprietari non compatibili con gli altri. Molti fornitori di servizi, inoltre adottano, speciali misure di sicurezza per impedire attacchi da robot. Una di queste consiste in un immagine che riproduce una sequenza di caratteri. L utente per poter proseguire, deve inserire in una casella di testo i caratteri visualizzati (chapta), e uno screen reader, purtroppo, non è in grado di leggerli. Qualche fornitore corre ai ripari offrendo ai non vedenti anche un file audio con la letture dei caretteri. Non è pensabile oggi che l accessibilità sia una specie di revisione fatta a posteriori su applicazioni e siti già 21
22 realizzati con criteri non accessibili: l accessibilità deve essere pianificata gli dagli albori e dipende dal metodo di progettazione seguito. In Italia, più delle tecnologie e dei buoni propositi può fare la legge Stanca, in materia di accesso dei soggetti disabiliagli stumenti informatici. La normativa, come abbiamo già detto, intende infatti garantire a tutti i cittadini, a prescindere dalla disabilità, l accesso ai siti Web della Pubblica Aministrazione nonché l uso di strumenti informatici adatti all inseramento nell attività lavorativa. Il Web 2.0 ha consentito in generale lo sviluppo di una comunitàcoesa di disabili, di persone che si sostengono a vicenda, coacervo di idee e di informazioni. Molti siti Web si sono rinnovati, non tanto nei contenuti, quanto nella veste grafica, migliorando le vecchie disposizioni del Web 1.0. Google ha la proprio ricerva accessibile. Accessible Search nasce per riconoscere e dare risalto a quei risultati della ricerca che pongono meno problemi a non vedenti e altri utenti con difficoltà nella vista. 1.5 I siti scolastici e l accessibilità È utile ricordare che il Regolamento di attuazione e la Legge n. 4 del 2004 Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 13 del 17 gennaio 2004 si applica alle pubbliche amministrazioni e ai servizi di pubblica utilità. A tal proposito è necessario anche ricordare che come riportato nell'articolo 4 comma 2 " I soggetti di cui all articolo 3, comma 1, non possono stipulare, a pena di nullità, contratti per la realizzazione e la modifica di siti INTERNET quando non è previsto che essi rispettino i requisiti di accessibilità stabiliti dal decreto di cui all articolo 11. I contratti in essere alla data di 22
23 entrata in vigore del decreto di cui all articolo 11, in caso di rinnovo, modifica o novazione, sono adeguati, a pena di nullità, alle disposizioni della presente legge circa il rispetto dei requisiti di accessibilità, con l obiettivo di realizzare tale adeguamento entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del medesimo decreto." Accessibilità non solo del prodotto web ma anche del materiale formativo e didattico utilizzato nelle scuole di ogni ordine e grado. Sono poche le scuole con un sito internet che soddisfi i requisiti minimi di accessibilità. Le cause principali che determinano la non rispondenza ai criteri di accessibilità dei siti scolastici esaminati sono da ricercare nella volonta di creare siti troppo artigianali oppure troppo sofisticati. Entrambe le ipotesi, apparentemente in antitesi, conducono a realizzare delle pagine web che tengono poco in considerazione lo scopo principale che il sito dovrebbe avere e cioè quello di servizio a carattere pubblico. Se il sito web fosse pensato in tal modo si eviterebbero home page realizzate in flash e sottofondi musicali, effetti javascript ed altro. Tutte cose fuorvianti, mediate dal mondo della comunicazione e della grafica artigianale, che riflettono un utilizzo del web a guisa di spot pubblicitario e che ne compromettono gravemente l'accessibilità. Apprendere e rispettare gli standard web è molto più facile di quanto non sembri. In rete esistono ottime risorse, tutorial e notizie che con un minimo sforzo permettono la realizzazione di un sito web che risponde ai minimi requisti di accessibilità. Bastano poche regole per ottenere un risultato più che dignitoso. Il miglior consiglio 23
24 è quello di utilizzare continuamente uno o più dispositivi utilizzati dai portatori di handicap per leggere i contenuti delle paqine appena create (i browser vocali) Spesso le pagine web sono pensate in modo convenzionale. Ovvero si adattano al video non alla stampa, tantomeno a screen reader e browser Braille e dulcis in fundo ai PDA. Gli effetti rollover sulle immagini, i menu a comparsa ed altri abbellimenti sono praticamente inutilizzabili dai portatori di handicap che non possono utilizzare il mouse. L'utilizzo di editor WYSIWYG 1 può produrre codice superfluo o, peggio, l'inserimento di estensioni proprietarie. A tal proposito la conoscenza del nucleo fondamentale del metalinguaggio HTML così come è stato pensato ed approvato dal W3C è quanto meno necessaria e imprescindibile per operare sul codice della pagina web adattandola alle esigenze volute. Il W3C (acronimo di World Wide Web Consortium), il consorzio internazionale che si occupa di sviluppare linguaggi e linee guida per il mondo web, mette a disposizione linguaggi ben distinti per strutturare i contenuti e per l'impaginazione: HTML/XHTML (Hyper Text markup Language); CSS (Cascade Style Sheets). XHTML definisce la struttura dei contenuti (p.e. intestazione, corpo, pie di pagina e al loro interno contenuto principale, contenuto secondario, navigazione principale e così via). Le differenze sostanziali tra HTML e XHTML sono le seguenti: Tag e attributi vanno scritti in minuscolo; I tag vanno sempre chiusi. Eventuali tag vuoti (p.e. img, br, hr) possono essere chiusi inserendo prima della > il segno / preceduto da uno spazio; 24
25 I valori degli attributi devono essere chiusi fra i doppi apici. CSS (fogli di stile a cascata) specificano una serie di regole da associare ai vari elementi che compongono la pagina, indicando al browser come presentare i contenuti. L'associazione alle pagine del sito del foglio di stile avviene tramite un file esterno che permette: La creazione di un unico CSS da associare a tutte le pagine e uniformando l'aspetto del sito; modifica e aggiornamenti di particolari aspetti avvengono solo modificando il file CSS e si ripercuotono sull'intero sito; È possibile cambiare completamente l'aspetto del sito agendo su un unico file senza modificare il codice XHTML; È possibile definire fogli di stile specifici per la stampa del sito o la visualizzazione tramite particolari dispositivi. 1: Editor WYSIWYG: è l' acronimo che sta per l'inglese What You See Is What You Get ("quello che vedi è quello che ottieni" o "ottieni quanto vedi"). 25
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