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Beatrice Caputo
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2 Immagine di copertina di Mariangela Mattoni Disegni nel testo di Mariangela Mattoni Riflessologia plantare, corso amatoriale 2015 Tutti i diritti sono riservati Mariangela Mattoni. Autore: Mariangela Mattoni Mariangela Mattoni (1969) psicologa, scrittrice (La prigione invisibile; Riflessioni sulla Nuova Medicina Germanica, Sisimaru e il drago), artista (ha ideato e disegnato il mazzo di Tarocchi Gli Arcani degli Dei), studiosa e sperimentatrice. Inizia il suo percorso in giovane età, incuriosita dal Buddhismo e dalla meditazione. Da lì percorre la strada delle arti marziali e prosegue attraverso numerosi ambiti: filosofia, religioni, astrologia, ermetica, antropologia, spagiria, cabala. Stimolata dagli insegnamenti di Gurdjieff continua il suo viaggio, consapevole che l unica costante è l hic et nunc. janma.om@hotmail.it Blog: Questo e-book è uno strumento informativo e non vuole, né può sostituirsi, al parere del proprio medico di fiducia. È FRUTTO DI MOLTE ORE DI STUDIO, RICERCA E IMPEGNO. È IL MIO LAVORO, NON COPIARLO, NON DISTRIBUIRLO. 2

mazzo di Tarocchi Gli Arcani degli Dei), studiosa e sperimentatrice. Inizia il suo percorso in giovane età, incuriosita dal Buddhismo e dalla meditazione.

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4 SOMMARIO STORIA RIFLESSOLOGIA PLANTARE PIEDE E TIPOLOGIA...9 OSSERVAZIONE DEL PIEDE CONFORMAZIONE DEL PIEDE...12 CENNI DI MTC E SPAGIRA GRIGLIA SINTETICA FRA MTC-NMG-SEGNATURE ASTROLOGICHE...15 APPARATI E RIFLESSOLOGIA PLANTARE

5 STORIA Il massaggio dei piedi è un arcaico strumento di cura e autocura. La riflessologia, infatti, sembra abbia origine molto antiche (circa 5000 anni fa), la troviamo in Egitto, in Cina, in Pakistan in Indonesia. Pare che gli Incas la conoscessero e l abbiano poi insegnata agli Indiani Americani. Riproduzione su papiro di una parte della tomba d Akhmahor o Tomba dei medici a Saqquara (Egitto, 2330 a.c. circa) Ippocrate, già nel V secolo a.c. ne comprese il valore e la insegnò ai suoi allievi. William Fitzgerald ( ), medico-odontoiatra, fu tra i primi a considerare le aree riflesse. Egli capì che se applicava una certa pressione sulle dita, poteva ottenere un effetto anestetico locale, su mano, viso, braccio, orecchio, naso... Sviluppò una teoria, sostenendo che il nostro corpo è attraversato da: 10 linee verticali (5 per parte, che vanno dal cranio sino ai piedi, passando per le dita delle mani): o Zona 1 = dal pollice al cervello, all alluce. o Zona 2 = dall indice al cervello, al secondo dito del piede. o Zona 3 = dal medio al cervello, al terzo dito del piede. o Zona 4 = dall anulare al cervello, al quarto dito del piede. o Zona 5 = dal mignolo al cervello, al quinto dito del piede. 3 linee orizzontali, i tre cingoli, formati da: o Testa e collo (zona del cingolo scapolare): nella zona delle falangi delle dita dei piedi, si trovano gli organi di testa e collo. o Torace e addome (zona del cingolo diaframmatico): nella zona del metatarso si trovano gli organi di torace ed epigastrio (fegato, pancreas, stomaco, vescica biliare, tenue). o Ventre e bacino (zona del cingolo pelvico): nella zona del tarso fino ai malleoli, all interno e all esterno si trovano gli organi di addome e braccia. Così il corpo è diviso in molte zone, ognuna delle quali contiene organi e visceri, i cui riflessi si possono trovare nei piedi o nelle mani. Fitzgerald sviluppò una propria metodologia, presentata nel Il dottor Edwin F. Bowers, propose di chiamare tale metodologia, terapia zonale. Altri poi proseguirono lo studio di questa tecnica, tra cui il dottor J. Riley, che introdusse il lavoro a uncino e fu poi la sua allieva Eunice Ingham ( ) che, negli anni Trenta rese la riflessologia fruibile alle masse. Ella introdusse il concetto che ogni zona del corpo è riflessa in una specifica area della pianta del piede, così, facendo pressione su un punto riflesso sul piede, è possibile trattare una precisa area del corpo. Eunice tracciò la prima mappa del piede, suggerendo l uso del pollice per il trattamento, con un movimento simile a quello usato per polverizzare un granello di zucchero, ed esortava le persone a correre scalzi, piegando e torcendo i piedi, così che la circolazione affluisse attraverso giunture e terminazioni nervose, prevendo così l aumento di cristalli di calcio (formatisi per un estrema acidità sanguigna), che vanno poi a depositarsi sulle terminazioni nervose, impedendo una normale circolazione sanguigna. 5

Pare che gli Incas la conoscessero e l abbiano poi insegnata agli Indiani Americani. Riproduzione su papiro di una parte della tomba d Akhmahor o Tomba dei medici a Saqquara (Egitto, 2330 a.c. circa) Ippocrate, già nel V secolo a.

Hanne Marquardt (Germania) nel 1970, fonda una scuola di riflessologia, e tra i suoi allievi ci fu Elipio Zamboni, massofisioterapista che sviluppò il proprio metodo (integrando anche le conoscenze

6 Hanne Marquardt (Germania) nel 1970, fonda una scuola di riflessologia, e tra i suoi allievi ci fu Elipio Zamboni, massofisioterapista che sviluppò il proprio metodo (integrando anche le conoscenze di antiche tradizioni) e fondò nel 1987, la FIRP (scuola triennale di riflessologia). In Italia tra i pionieri delle zone riflesse, non dobbiamo dimenticare Giuseppe Calligaris (neurologo e docente nell Università di Roma) e il dottor Nicola Gentile. Possiamo dividere le tre zone orizzontali del piede in: Cingolo scapolare = sfera mentale/intuitiva Testa Cingolo diaframmatico = sfera emozionale/espressiva Cuore Cingolo pelvico = sfera istintuale/vitale Istinto 6

In Italia tra i pionieri delle zone riflesse, non dobbiamo dimenticare Giuseppe Calligaris (neurologo e docente nell Università di Roma) e il dottor Nicola Gentile.

7 RIFLESSOLOGIA PLANTARE Il consiglio che dò, a coloro che si avvicinano alle tecniche non convenzionali come può essere la riflessologia plantare, è quello di utilizzare come griglia di lettura, come mappa, la Nuova Medicina Germanica e le sue Cinque Leggi Biologiche, di cui si possono trovare molti testi. Io stessa ho scritto un ebook in merito, dal titolo: Riflessioni sulla Nuova Medicina Germanica 1. A differenza di tutto il ventaglio alternativo (che ho esplorato a lungo) e della medicina ufficiale, la NMG fa la differenza, nel considerare la malattia una reazione organica, che innesca un programma preciso 2 a fronte di una situazione vissuta o percepita come rischiosa per la propria sopravvivenza, e non come qualcosa di errato, malfunzionante o di negativo contro cui combattere. Se usciamo da questa concezione di pensiero dicotomico, usciamo dalla paura e dall ipnosi che quotidianamente ci seducono. In fin dei conti, sia la medicina ufficiale che le medicine alternative o naturali, propongono la stessa cosa: hai un male, prendi la pastiglia/rimedio/integratore/amuleto/cristallo/colore Ci affidiamo sempre ad un intermediario esterno per guarire. Vogliamo che avvenga un cambiamento, ma ci aspettiamo che questo cambiamento sia prodotto dal farmaco/rimedio, senza la nostra partecipazione, se non per il fatto di ingerire una pastiglia. Non sto dicendo, capitemi, che dobbiamo gettare tutto nel camino e sopportare ogni cosa aspettando che passi, sto dicendo di iniziare a comprendere come funziona il nostro organismo e cosa succede quando è malato, così da poter intervenire come meglio crediamo, ma avendo la consapevolezza di come stanno le cose. Secondo la riflessologia plantare ogni zona del piede sarebbe collegata, attraverso delle terminazioni nervose a un punto della spina dorsale, quest ultima poi (grazie all azione del cervello), andrebbe a collegare ogni zona ad un organo, come avviene per l arco riflesso. Vi sarebbe dunque una vasta rete di terminazioni nervose, massimamente concentrate nella periferia del nostro corpo: testa, mani, piedi. Andando così a massaggiare il piede è possibile, per riflesso agire su svariate problematiche dell apparato o dell organo in questione. A livello di conferma scientifica però, questa teoria non è supportata da nessuna prova o verifica concreta, infatti la riflessologia rientra nei trattamenti delle discipline olistiche. Deduco inoltre, che parlare di arco riflesso in riflessologia, non sia pressoché corretto e credo che la questione vada vista ad un livello più analogico-simbolico, un livello più sottile : infatti più che di terminazioni nervose, si tratta di canali energetici, e non sono gli organi veri e propri che sono riflessi sul piede, ma il loro contenuto simbolico, una sorta di archetipo (concetta bel spiegato in Spagiria). A livello scientifico invece, sappiamo che il sistema nervoso e la nostra pelle originano dal foglietto embrionale esterno o ectoderma, se dunque andiamo a massaggiare la pelle, deduco che sia possibile, allo stesso tempo, agire di rimando sul sistema nervoso. Esiste nel nostro organismo un sistema riflesso-neurologico (es. quando il medico ci dà un colpo di martelletto sul ginocchio, il colpo provoca un estensione della gamba), si tratta del sopracitato arco riflesso spinale 3, una via nervosa di coordinamento tra stimolo e risposta, un meccanismo automatico (quindi involontario) che ci permette di adattarci alle condizioni ambientali. Se nella zona periferica del nostro organismo un qualunque stimolo attiva un impulso nervoso, grazie alla fibra, questo impulso nervoso raggiunge il nevrasse e qui, tramite le sinapsi, l impulso è trasmesso ad un altra cellula nervosa, che riporterà, a sua volta, l informazione alla periferia. 1 Acquistabile su Macrolibrarsi: 2 SBS (Programma Speciale Biologico e Sensato) che svolge una funzione fisiologica speciale/straordinaria. Ad esempio la mucosa orale serve per umidificare, se però io vivo una condizione in cui vorrei sputare qualcosa che non mi piace, allora mi serve un iperproduzione di saliva e il programma speciale mi permette di attivarla, mi permette un adattamento fisiologico. 3 L impulso parte dalla periferia (sistema nervoso periferico), arriva al sistema nervoso centrale, e dal sistema nervoso centrale torna alla periferia. 7

Io stessa ho scritto un ebook in merito, dal titolo: Riflessioni sulla Nuova Medicina Germanica 1.

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