Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Igiene Pubblica. Consuntivo di attività anno 2016 e programmazione anno 2017

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Igiene Pubblica. Consuntivo di attività anno 2016 e programmazione anno 2017"

Transcript

1 Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Igiene Pubblica Consuntivo di attività anno 2016 e programmazione anno marzo 2017

2 INDICE ATTIVITÀ AREA DISCIPLINARE PROFILASSI MALATTIE INFETTIVE...2 CONTROLLO E PREVENZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE...2 Le segnalazioni e le indagini epidemiologiche in provincia di Modena2 Controllo della tubercolosi...3 Sorveglianza dei contatti di soggetti HBsAg positivi...3 Prevenzione della Legionellosi...4 Prevenzione delle malattie trasmesse da vettori...4 Attività integrata con il Servizi Dipartimentali...5 Attività integrata con i Servizi Aziendali e Interaziendali...6 Gestione emergenza profughi...6 Attività di vigilanza e profilassi su Casa Circondariale di Modena e Casa di Reclusione di Castelfranco...7 Gruppo di lavoro interaziendale Emergenza ZIKA...8 Gruppo di lavoro interaziendale Protocollo vaccinale per soggetti con patologie croniche...8 L ATTIVITA VACCINALE...10 L'offerta vaccinale alle categorie a rischio di malattie invasive batteriche (MIB)...10 Azioni legate al Piano Nazionale per l'eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita (PNEMoRc)...12 Campagna stagionale di vaccinazione antinfluenzale Attività rivolta a viaggiatori che si recano all'estero...14 ATTIVITÀ AREA DISCIPLINARE IGIENE DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE COSTRUITO..16 Verifica della compatibilità sanitaria della pianificazione territoriale...16 Valutazione e controllo dei fattori di nocività derivanti dagli inquinanti ambientali...17 Vigilanza e controllo negli ambienti di vita...18 Piano Regionale Prevenzione: incidenti domestici e stradali...20 PROGRAMMAZIONE ATTIVITA Accreditamento istituzionale del Dipartimento di Sanità Pubblica...22 Adeguamento dei sistemi informatici e dei flussi informativi...22 Area disciplinare Profilassi delle Malattie Infettive...22 Area disciplinare Igiene del territorio e dell'ambiente Costruito

3 ATTIVITÀ AREA DISCIPLINARE PROFILASSI MALATTIE INFETTIVE CONTROLLO E PREVENZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE Le segnalazioni e le indagini epidemiologiche in provincia di Modena Nell ambito della conoscenza e controllo delle malattie infettive, la segnalazione tempestiva dei casi rappresenta un punto chiave per la Sanità Pubblica in quanto permette di tracciare il profilo epidemiologico di tali malattie a livello locale, regionale, europeo ed inoltre permette l'avvio dell'indagine epidemiologica e la conseguente messa in atto di misure preventive. Le indagini, che il Servizio di Igiene Pubblica (di seguito SIP) è tenuto a sviluppare, riguardano tutte le patologie infettive-diffusive che si presentano sotto forma di focolai, oltre a quelle che pur presentandosi singolarmente, sono caratterizzate da rilevante diffusività o pericolosità. L indagine epidemiologica ha lo scopo di: individuare la fonte, quando possibile approfondire la conoscenza sulle modalità di diffusione di quello specifico caso individuare eventuali persone a rischio (contatti), alle quali proporre le misure preventive specifiche I dati indicati si riferiscono alle segnalazioni del 2016 e sono ancora in fase di consolidamento comunque si può affermare che: - le segnalazioni pervenute, più numerose, riguardano la varicella e, in ordine numerico decrescente, la scarlattina, le infezioni intestinali da Clostridium difficile, le salmonellosi non tifoidee, le infezioni intestinali da Campylobacter e le acariasi. - la sorveglianza attiva, attuata in collaborazione con il laboratorio BLU del NOCSAE, relativa alla positività di campioni biologici, anche di cittadini non residenti in provincia di Modena, a diversi enteropatogeni ha permesso di identificare 378 casi di infezioni intestinali (187 campylobatteriosi, 166 salmonellosi, 9 yersiniosi, 4 listeriosi, 1 Vibrio paraemolitico, 3 infezione sostenuta da E. coli-stec, e 9 da Norovirus); inoltre con la collaborazione dell IZS sono stati definiti due focolai a livello territoriale sostenuti da Salmonella D (13 casi da genotipo SXB_PS.0727 e 10 casi sostenuti da genotipo SXB_PR.0112) - il SIP nell arco dell intero anno 2016 ha gestito indagini epidemiologiche somministrando interviste(tabella 1). Le distribuzioni degli eventi infettivi del 2016 (1 semestre) e per gli anni passati, sono recuperabili anche nel sito internet aziendale. I report delle malattie infettive segnalate al Servizio igiene Pubblica dell intero anno 2016 verrà pubblicato nel 1 semestre del 2018, a seguito del consolidamento dei dati da parte della Regione Emilia-Romagna. 2

4 Indagini epidemiologiche: n di casi e n di persone intervistate, periodo N casi (^) 2016( ) N casi N casi N intervist e N casi N interviste N casi N interviste Tabella 1 ( ) I dati del 2016 sono provvisori e in fase di consolidamento da parte della Regione Emilia-Romagna. (^) Dato consolidato. N casi N interviste TOTALE Per quanto riguarda i focolai, nel 2016 si sono verificati 64 focolai che hanno interessato 213 persone, nello specifico si rimanda all'allegato SIP n. 1 - Descrizione dei focolai malattie infettive 2016 per la descrizione della numerosità, e tipologia delle collettività coinvolte. Controllo della tubercolosi Nel 2016 sono stati eseguiti 932 test tubercolinici secondo Mantoux eseguiti quasi esclusivamente su contatti di casi, come indicato in tabella 2. Esecuzione e controllo con test secondo Mantoux (dati provinciali), periodo anno N Tabella 2 Da dicembre 2015 è in vigore un protocollo interaziendale (DI.SMTB) che definisce i percorsi per la sorveglianza dei trattamenti dei casi e dei contatti di casi tb. Sorveglianza dei contatti di soggetti HBsAg positivi Gli operatori SIP a seguito di individuazione di persone positive all'antigene di superficie dell'epatite B, effettuano colloquio con il caso per individuare i contatti stretti a cui proporre la vaccinazione antiepatite B, eventualmente preceduta dal controllo sierologico. Nel 2016 il SIP ha gestito 151 persone HBsAg positive. 3

5 Prevenzione della Legionellosi Anche nel 2016 è continuato il supporto alla Direzione Aziendale, volto a favorire l applicazione della DGR 1115/08 (Linee guida per la sorveglianza e il controllo della legionellosi). Prevenzione delle malattie trasmesse da vettori Nel primo quadrimestre sono state realizzate le azioni per l avvio del Piano regionale per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione di Zika, Chikungunya, della Dengue; in particolare: 1. sono state ripristinate le misure relative alla sorveglianza sanitaria per Chikungunya e Dengue alla quale si è aggiunta l emergenza Zika (vedi paragrafo dedicato) che prevedono il coinvolgimento di: MMG e Direzioni Sanitarie ospedaliere: per la segnalazione al DSP di casi sospetti DSP, Presidi Ospedalieri, Servizi di PS e 118: per il rapido inoltro di campioni su casi sospetti al Laboratorio di Riferimento Regionale DSP, 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana: per la segnalazione rapida all Assessorato Regionale competente e il pre-allertamento dei Comuni Comuni: per gli eventuali interventi di bonifica mediante adulticidi nelle aree limitrofe all abitazione di casi confermati. 2. è stata ripristinata la rete di monitoraggio mediante ovitrappole in tutti i comuni modenesi situati al di sotto dei 500 mt. slm. Questa attività è stata preceduta dall organizzazione di un evento formativo/organizzativo rivolto ai referenti comunali che è stata occasione per richiamare l attenzione dei comuni sulla necessità di una puntuale applicazione delle linee regionali in materia di controllo della diffusione di Aedes Albopictus in quanto misure con valenza di tutela sanitaria della cittadinanza. 3. i comuni con territorio al di sotto dei 500 mt di altitudine sono stati sollecitati a rinnovare gli strumenti amministrativi (ordinanze sindacali specifiche) e operativi (appalti con ditte di disinfestazione) per l esecuzione dei trattamenti larvicidi nelle caditoie pubbliche e la predisposizione di piani di emergenza (bonifica mediante adulticidi nelle aree limitrofe all abitazione di casi confermati); sono state di nuovo sollecitate e supportate iniziative comunali di sensibilizzazione della popolazione, che affiancassero quelle televisive e radiofoniche attuate direttamente dalla Regione. Nel secondo quadrimestre è stata attivata, come per gli anni precedenti la rete di sorveglianza entomologica prima, e successivamente veterinaria e sanitaria; con tale sorveglianza si è potuto definire il rischio di trasmissione di WN per la popolazione ad un livello moderato nel mese di luglio e medio nel mese di agosto. Si è proseguito con l attività di informazione, aggiornamento e di coordinamento delle azioni indicate dall assessorato regionale nei confronti di comuni (tutela della popolazione mediante uso di adulticidi) e MMG (collaborazione alla trasmissione di informazioni alla popolazione). 4

6 Nel corso del terzo quadrimestre si è provveduto ad adempiere ai compiti di raccolta dati e relativa rendicontazione alla Regione ai fini dell accesso da parte dei comuni ai contributi regionali (nel 2016 erogati ai comuni modenesi ,00 ). Casi di Arbovirosi segnalati in provincia di Modena nel 2016 e relative definizioni di caso Malattie Confermato Probabile Non caso Totale Febbre Dengue Encefalite da virus Toscana Febbre Chikungunya Febbre WN non specificata Febbre WN con encefalite Febbre WN con altre complicazioni neurologiche Febbre WN con altre complicazioni Chikungunya-Dengue-Zika infezione asintomatica di WN (screening donatori sangue) totale Tabella 3 Dati provvisori non consolidati dalla Regione Emilia-Romagna. Attività integrata con il Servizi Dipartimentali Il SIP collabora con l Area Dipartimentale di Sanità Pubblica Veterinaria (di seguito ADSPV) e il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (di seguito SIAN) nell'ambito della sorveglianza delle zoonosi e delle malattie trasmesse da alimenti. Nel 2016 si sono verificati e sono stati gestiti: - 5 focolai di malattie trasmesse da alimenti - 6 casi umani di Leishmaniosi cutanea - 10 casi di Malattia di Lyme I casi di Leishamniosi e di malattia di Lyme sono stati comunicati all ADSPV come previsto dalle indicazioni emanate dalla Regione Emilia-Romagna, nelle modalità previste da istruzione operativa. Il SIP ha inoltre gestito, in collaborazione con l ADSPV 601 morsi d'animale; tale attività prevede il contatto ed eventuale colloquio con l'infortunato, l'indagine sul suo stato vaccinale, una valutazione del rischio per tetano e rabbia e l'offerta, nei casi previsti, della vaccinazione antitetanica e/o antirabbica (tabella 4). 5

7 Morsi di animali gestiti per anni e distretti, periodo Mirandola Carpi Modena Sassuolo Pavullo n/f Vignola Castelfranco E TOTALE Tabella 4 Attività integrata con i Servizi Aziendali e Interaziendali Gestione emergenza profughi La gestione dei profughi del Progetto Mare Nostrum e Triton trasferiti nel territorio provinciale dell AUSL di Modena è svolta dal 2014 sotto il coordinamento del Servizio Igiene Pubblica. Per l esecuzione delle visite mediche per la sorveglianza sindromica, oltre ai Medici del SIP-PMI, sono stati coinvolti: la Pediatria di Comunità per i minori, il Dipartimento Cure Primarie, dal mese di Agosto 2015, il Reparto Malattie Infettive dell AOU di Modena Policlinico e dal mese di settembre 2016 Medici Infettivologi dell'ausl Gli accertamenti radiologici per lo screening della TB in atto sono stati eseguiti dalla Radiologia del Policlinico fino al 31 Agosto 2016 e dal 1 Settembre 2016 dalla Radiologia di Castelfranco Emilia. l pronto soccorso dell AOU ha gestito le urgenze e altri Reparti del Policlinico i necessari accertamenti di secondo livello. A partire da Agosto del 2014 gli accertamenti di screening previsti dalla RER sono stati invece effettuati presso il Centro di Accoglienza di Bologna. Tuttavia ciò non ha impedito anche nel 2016, nei momenti di maggior afflusso di profughi, il trasferimento nel territorio provinciale di soggetti non visitati e non sottoposti a RX-torace per lo screening della TB; infatti nel 201 sono stati eseguiti dai Servizi coinvolti del Policlinico e dell AUSL di Modena 485 prime visite e accertamenti radiologici non effettuati presso il Centro di Accoglienza di Bologna. Si sottolinea che dal 19/03/2014 al 31/12/2016 sono stati eseguiti da Medici del SIP- PMI, dai servizi del Policlinico e dell'ausl di Modena n 824 accertamenti (accertamento sindromico e Rx-torace per TB). Per tutto il 2014 e parte del 2015 n 339 viisite hanno visto il principale coinvolgimento dei soli Medici del SIP-PMI. Il SIP-PMI ha inoltre dedicato, nel solo 2016, n. 105 sedute vaccinali aggiuntive dedicate ai profughi somministrando n dosi di vaccino (DT/Polio; HBV; MPR). 6

8 In totale nel 2015 e nel 2016 il SIP-PMI ha dedicato n 207 sedute aggiuntive dedicate ai profughi somministrando n dosi. Il SIP-PMI ha inoltre gestito n 2 casi di TB attiva, uno dei quali aveva eseguito Rx a Bologna mentre il secondo caso è stato individuato all'esecuzione della prima visita infettivologica eseguita presso le malattie infettive del Policlinico di Modena, individuando n 56 contatti a rischio che sono stati sottoposti al previsto protocollo di screening. Al risultano presenti nel territorio provinciale dell AUSL di Modena n profughi. Attività di vigilanza e profilassi su Casa Circondariale di Modena e Casa di Reclusione di Castelfranco Il DSP, ai sensi dell'art. 11 della L. 354/75 svolge attività di vigilanza sulla Casa Circondariale S. Anna di Modena e sulla Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia tramite visite ispettive semestrali che vedono la collaborazione tra le diverse figure dell'area Profilassi Malattie Infettive, l'area Igiene del Territorio e dell Ambiente Costruito, l ADSPV, il SIAN e il DACP inoltre dal 2012 è attivo, con gli Istituti di Pena, un protocollo relativo alla gestione delle malattie infettive e all'offerta delle vaccinazioni raccomandate in relazione ad età, condizione e appartenenza a categorie di rischio, in attuazione della Delibera di Giunta regionale n.2/2010 Programma regionale per la salute negli istituti penitenziari: prime indicazioni alle Aziende USL per la redazione di programmi aziendali Il SIP è punto di riferimento per la segnalazione dei casi di malattie infettive, per la raccolta di tutte le notizie epidemiologiche che costituiscono un debito informativo nei confronti degli organi regionali e centrali e per la gestione degli interventi in ambito comunitario generati da segnalazioni provenienti dalla struttura carceraria. All'interno delle strutture carcerarie viene proposta attivamente dai medici del carcere la vaccinazioni contro l'epatite B, contro la difterite e il tetano e le vaccinazioni per la prevenzione delle malattie invasive batteriche. In tabella 5 vengono indicate le vaccinazioni somministrate nelle due strutture della provincia di Modena: Tipologia di vaccini somministrati nella C.C. e C.R. provinciali, anno Vaccini C.C. C.R. Sant Anna Castelfranco E. antidiftotetanici antiepatite B antipneumocciche 45 4 antinfluenzali TOTALE VACCINI SOMMINSITRATI Tabella 5 7

9 I vaccini vengono forniti dal SIP e successivamente le vaccinazioni sono registrate nell anagrafe vaccinale aziendale. Nel carcere viene svolto il programma di sorveglianza dell'infezione tubercolare, con l'adozione della check-list per la raccolta dell'anamnesi all'ingresso in carcere e l'offerta attiva dello screening dell'infezione tubercolare latente ai nuovi giunti che permangono in struttura più di 15 giorni tramite test tubercolinico secondo Mantoux ; le persone che presentano una positività al test vengono sottoposte ad Rx del torace per escludere la malattia tubercolare in atto. Nel 2016 sono state fatte 330 Mantoux presso la C.C. Sant Anna e 40 presso la C.R. di Castelfranco E. Gruppo di lavoro interaziendale Emergenza ZIKA L andamento epidemiologico dell infezione da Zika virus in diversi Paesi del Centro e Sud America, a partire dai primi mesi del 2015, e l aumento di incidenza di eventi probabilmente correlati all infezione quali sindrome di G-B e microcefalia ha portato l OMS a dichiarare in data 01/02/2016 l infezione da Zika virus come un emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale. A seguito di circolari ministeriali e note regionali, a partire da maggio 2016 il SIP, su decisione della Direzione Sanitaria, ha coordinato il gruppo di lavoro interaziendale per la sorveglianza e controllo dell infezione da Zika virus che ha coinvolto i seguenti Servizi/Dipartimenti delle aziende sanitarie di Modena: - Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena Direzione ospedaliera UO Malattie Infettive Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia - Azienda USL di Modena Presidio Unico Aziendale Dipartimento di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria Dipartimento Interaziendale di Emergenza Urgenza Dipartimento Aziendale di Cure Primarie Dipartimento di Sanità Pubblica Il gruppo di lavoro ha prodotto un documento interaziendale (DI.ZIKA) emesso dalle Direzioni Sanitarie AUSL e AOU che prevede diversi percorsi operativi, in caso di sospetta infezione, relativi ai prelievi domiciliari, percorsi diagnostici dedicati per donne gravide, note informative e indicazioni comportamentali per gli operatori sanitari (compresi i medici di medicina generale-mmg) e per gli utenti. Gruppo di lavoro interaziendale Protocollo vaccinale per soggetti con patologie croniche Il nuovo Piano Regionale della Prevenzione prevede al progetto 6.10 la promozione dell adesione consapevole ai programmi vaccinali in specifici gruppi a rischio. Le attività previste dal progetto con impatto sul SIP sono: 8

10 - Attività 1 - introduzione nelle schede di dimissione del campo obbligatorio con il consiglio alla vaccinazione (coordinamento) - Attività 2 - realizzazione di corsi di formazione obbligatoria sulle vaccinazioni per operatori sanitari dipendenti SSR, mmg e pediatri di libera scelta-pls (coordinamento) - Attività 3 - monitoraggio flusso vaccinazione contro la rosolia da punti nascita e laboratori a DSP (vedere paragrafo Azione legate al PNEMoRc) Le prime due attività sono tuttora in corso d opera e nello specifico relativamente all anno 2016: - Attività 1 - sono stati identificati i referenti aziendali dei Servizi informatici aziendali e sono iniziati gli incontri con i referenti dipartimentali della AUSL, AOU e Nuovo Ospedale di Sassuolo - NOS (conclusi si lavori per il NOS e l AOU presidio Policlinico). - Attività 2 - sono stati realizzati n. 6 corsi dedicati ai medici di medicina generale (uno per distretto, per il distretto di Modena e Castelfranco si è organizzata un unica edizione) e n.1 corso è stato organizzato dalla Pediatria di Comunità per i pediatri di libera scelta. 9

11 L ATTIVITA VACCINALE La prevenzione delle malattie infettive trova nelle vaccinazioni agli adulti e nelle consulenze per i viaggiatori internazionali alcuni fra i suoi strumenti più efficaci. Il numero di vaccinazioni eseguite (comprese le vaccinazioni antinfluenzali erogate direttamente dal SIP) nel 2016 sono indicate in tabella 6 e mostra un trend in aumento dal 2012 (+17,1% rispetto al 2015). Vaccinazioni eseguite per anni e distretti, periodo Mirandola Carpi Modena Sassuolo Pavullo n/f Vignola Castelfranco E TOTALE Tabella 6 In ordine numerico decrescente, le principali tipologie di vaccinazioni, somministrate direttamente dal SIP, sono l antidifto-tetanica ( dosi), l antiepatite B (3.155 dosi), l antimeningococccica ACWY coniugato (2.733 dosi), l antimorbillo-parotite-rosolia (2.547 dosi), l antidifto-tetano-polio (2.170 dosi), l antiepatite A (1.301 dosi) e l'antitetanica (1.261 dosi). L'offerta vaccinale alle categorie a rischio di malattie invasive batteriche (MIB) Con nota regionale PG/2014/ del , sono state aggiornate le schedule vaccinali e la definizione delle categorie a rischio. Dal 2014 la schedula vaccinale contro le MIB prevede, per la quasi totalità delle categorie ritenute a rischio, la vaccinazione contro pneumococco (vaccino coniugato e a seguire dopo almeno 8 settimane vaccino polisaccaridico) e in alcuni casi la vaccinazione contro emofilo influenza b (una dose) e contro meningococco (2 dosi di vaccino gruppo ACWY coniugato e 2 dosi contro il gruppo B). Il numero di vaccinazioni contro le MIB è riportato in tabella 7. 10

12 N di soggetti vaccinati contro le MIB per tipologia di vaccino, periodo tipo di vaccino Pneumococco 23 val Pmeumococco 13 val Emofilo influenza b Meningococco ACW135Y coniug Meningococco B a DNA ricomb Tabella 7 Il SIP nel 2016 ha continuato l attività vaccinale nei confronti dei soggetti appartenenti alle categorie a rischio previste dai due protocolli interaziendali AUSL e AOU di Modena relativi a percorsi dedicati alle seguenti categorie a rischio: - soggetti trapiantati di cellule staminali emopietiche - soggetti positivi al virus dell'immunodeficienza umana - soggetti trapiantati o in attesa di trapianto di organo solido In applicazione al protocollo vaccinale per i soggetti trapiantati di CSE e in continuità con l attività degli anni precedenti nel 2016 sono stati presi in carico 13 nuovi pazienti provenienti dall Unità di Trapianto di Midollo mentre i soggetti candidati a trapianto di organo solido o già trapiantati, presi in carico dal Servizio igiene Pubblica sono stati 51. In applicazione al protocollo vaccinale dedicato ai soggetti HIV positivi e in continuità con l attività degli anni precedenti nel 2016 sono stati presi in carico 102 nuovi pazienti provenienti dal Reparto di Malattie Infettive; i pazienti presi in carico ad oggi sono 275 e a questi sono stati somministrati dosi di vaccino (tabella 8). N di vaccini somministrati a soggetti HIV postivi, periodo Tipo di vaccino 2013( ) pazienti in carico 2 nuovi pazienti n. dosi somministrate pazienti in carico 85 nuovi pazienti n. dosi somministrate 173 pazienti in carico 86 nuovi pazienti n. dosi somministrate 275 pazienti in carico 102 nuovi pazienti n. dosi somministrate Pneumococco 13 valente coniugato Pneumococco 23 valente polisaccaridico Emofilo influenza b Meningococco ACW135Y coniugato Meningococco B a DNA ricombinante Epatite A Epatite B Epatite A+B TOTALE VACCINI SOMMINISTRATI Tabella 8

13 Azioni legate al Piano Nazionale per l'eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita (PNEMoRc) Dal 2011 la Regione ha recepito Il Piano nazionale per l'eliminazione del morbillo e della rosolia congenita (PNEMoRc) che ha sostituito quello approvato nel 2003 e che ribadisce la necessità di ridurre la quota di donne suscettibili alla rosolia al di sotto del 5% inoltre dal 2007 tra il SIP e la totalità dei punti nascita dei nostri ospedali, vi è collaborazione in quanto l occasione del parto rappresenta un momento ideale di sintesi fra il riscontro eventuale di suscettibilità (negatività alla ricerca delle IgG con il rubeotest), raggiungibilità della persona suscettibile e sicurezza della somministrazione del vaccino, in assenza di rischio per una nuova gravidanza. Dal 2007 vi è stretta collaborazione tra SIP e la totalità dei punti nascita dei nostri ospedali: il SIP fornisce i vaccini contro la rosolia ai reparti di Ostetricia e Ginecologia aziendali e dell AOU di Modena mentre la concreta somministrazione dello stesso avviene all interno del reparto stesso, prima che la puerpera venga dimessa. Eccezione unica la fa il punto nascita di Pavullo che provvede a comunicare i nominativi delle puerpere suscettibili al SIP competente per territorio. In tabella 9 vengono indicate le vaccinazioni MPR effettuate dal SIP i collaborazione con i reparti del Vaccino MPR somministrato a donne suscettibili in età fertile, periodo Servizio vaccinatore Sanità Pubblica Pediatria di Comunità AOU di Modena Reparti di ostetricia AUSL TOTALE Tabella 9 Inoltre il SIP offre attivamente, tramite invito scritto, la vaccinazione contro morbillo-parotite-rosolia a - soggetti suscettibili per Morbillo, per mancanza di una o di entrambe le dosi di suddetto vaccino (chiamata per coorte), - donne in età fertile suscettibili per rosolia su segnalazione del laboratorio dell AOU di Modena. Nello specifico nel 2016 sono stati invitati 1005 soggetti nati nel 1995 (100% dei suscettibili identificati dall anagrafe vaccinale aziendale) e 365 donne suscettibili alla rosolia (100% delle donne identificate e segnalate dal laboratorio dell AOU di Modena). Continua l'andamento in crescita delle vaccinazioni antimorbillo-parotite-rosolia eseguite presso le sedi vaccinali del SIP (+619 dosi somministrate rispetto al 2015); 12

14 tale aumento si è avuto anche per la vaccinazione ai soggetti immigrati rientranti nei progetti Mare Nostrum e Triton. Infine nel 2016 il SIP ha stipulato un accordo con il Servizio di Sorveglianza Sanitaria dell AOU di Modena che prevede il rifornimento del vaccino contro morbilloparotite-rosolia al fine di facilitare la somministrazione agli operatori suscettibili per Morbillo.Tale accordo è operativo dal 1 gennaio Campagna stagionale di vaccinazione antinfluenzale Riguardo alla vaccinazione antinfluenzale stagionale, in questi anni si continua ad osservare una copertura vaccinale degli anziani ultra sessantaquattrenni, inferiore al target del 75% auspicato dal Ministero della Salute. Nella stagione 2010/2011 si osservata una netta diminuzione della copertura vaccinale negli ultra sessantaquattrenni rispetto al passato, questo dato si è riprodotto per le categorie di rischio rappresentate da condizione patologica cronica; tale realtà è in sintonia con il generale andamento della campagna, a livello regionale e nazionale. Il forte calo delle vaccinazioni antinfluenzali è probabilmente da ricondurre a diversi fattori quali: - il clima di allarme generale, seguito poi da sfiducia diffusa nella adeguatezza delle proposte vaccinali contro l influenza durante la pandempia del virus A/H1N1v, - dal blocco del vaccino adiuvato con MF59 avvenuto nell autunno 2014 da parte di AIFA a seguito di segnalazioni di sospetti decessi correlati temporalmente alla vaccinazione antinfluenzale ma smentite successivamente dagli organi tecnici ministeriali preposti. La tabella 10 riporta le vaccinazioni eseguite sul territorio modenese, nelle ultime 5 campagne, suddivise per le principali macro-categorie individuate dalla Regione Emilia-Romagna e i tassi di copertura dei soggetti ultrasessantaquattrenni; i dati relativi alla campagna vaccinale antinfluenzale 2016/2017 sono provvisori e non ancora consolidati da parte della Regione Emilia-Romagna in base alle registrazioni che i medici e i Servizi vaccinatori effettuano attraverso il portale SOLE. I tassi di copertura vaccinale nei soggetti ultra sessantaquattrenni sono calcolati con i dati di popolazione al 01/01 di ogni anno d'inizio della campagna (fonte: Assessorato politiche per la salute Regione Emilia-Romagna). 13

15 Vaccinazioni antinfluenzali, e tassi vaccinali in soggetti con età pari o superiore a 65 anni, periodo campagne * / Categorie 2012/2013* 2013/2014* 2014/2015* 2015/2016* 2016/2017 Soggetti con età > 65 anni con e senza patologie Soggetti con età < 65 anni con patologie Soggetti addetti a servizi pubblici di interesse collettivo Operatori sanitari Altre categorie Totale vaccinati in provincia di Modena COPERTURE VACCINALI PER I SOGGETTI CON 56.5%* 58.0%* 52.2%* 53,4%* 54,6% ETA' > 65 ANNI COPERTURA REGIONALE VACCINALE PER I SOGGETTI CON ETA' > 65 ANNI - RIFERIMENTO 54,7%* 55,8%* 50,0%* 51,5%* N.D. Tabella 10 (*) dati consolidati dalla Regione E-R ( ) dati provvisori e non consolidati dalla Regione E-R al Attività rivolta a viaggiatori che si recano all'estero Ai viaggiatori che si recano in paesi esteri, per motivi lavorativi, umanitari o per vacanza, vengono offerte informazioni aggiornate relativamente alla tipologia dei rischi per la salute che quelle specifiche destinazioni presentano, nonché alle misure più adeguate per la prevenzione dei danni correlati. Per il 2016 si osserva una lieve flessione del numero di consulenze erogate (tabella 11); durante tali consulenze sono state somministrate 691 dosi di vaccino contro la febbre gialla. Il n. di vaccinazioni tanti febbre gialla sta subendo negli ultimi anni una flessione in parte dovuta alla risoluzione dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) WHA adottata durante la 67 Assemblea Mondiale della Sanità, che modifica il periodo di validità della vaccinazione contro la febbre gialla, da 10 anni a tutta la vita, a partire da luglio 2016, senza necessità di richiami (salvo situazioni particolari individuate dal medico). Al fine di aumentare la sensibilizzazione e le conoscenze sulle opportunità di prevenzione delle malattie tramite le vaccinazioni nei viaggiatori continua: l offerta di collaborazione con istituti scolastici superiori, che ritengano di inserire la presentazione della nostra esperienza nei loro corsi l esperienza, avviata nel 2009, di rapporto con tutte le agenzie di viaggio della provincia di Modena, alle quali sono inviati bollettini informativi, inerenti le principali situazioni emergenziali internazionali tramite un servizio di newsletter. 14

16 Consulenze ai viaggiatori internazionali, periodo Carpi Mirandola Modena Castelfranco Sassuolo Pavullo Vignola TOTALE Tabella 11 Risposta alla popolazione all aumentata richiesta di vaccinazione antimeningococcica. A partire da ottobre 2016 a seguito delle numerose informazioni riportate dai media si è assistito ad un aumento ingiustificato della richiesta di vaccinazione antimeningococcia alla quale si è aggiunta un aumento significativo di richieste di informazioni relativamente alla malattia e alla vaccinazione (tipologia vaccini esistenti e percorsi di accesso). Nei soli mesi di novembre e dicembre il solo personale SIP che svolge attività ambulatoriale ha: somministrato su domanda dell utente vaccini antimeningococcici (n dosi di vaccino quadrivalente coniugato e n. 149 dosi di vaccino antimeningococco gruppo B). ha effettuato consulenza telefonica, attività di front office e risposta per posta elettronica per un impegno di circa ore da parte del personale di comparto e circa 310 ore da parte del personale dirigente. A questo impegno orario si aggiungono circa 230 ore della dirigenza medica utilizzate per attività organizzative (ricognizioni, stesure di relazioni e impegno per i comunicati stampa aziendali). 15

17 ATTIVITÀ AREA DISCIPLINARE IGIENE DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE COSTRUITO Verifica della compatibilità sanitaria della pianificazione territoriale Il Dipartimento di Sanità pubblica tramite il Servizio Igiene Pubblica - Igiene del Territorio e dell Ambiente costruito (SIP ITAC) esprime valutazioni igienico sanitarie sugli strumenti urbanistici, sia della Provincia che dei Comuni singoli o associati. Tali pareri possono essere ancora espressi secondo le modalità previste dalla previgente normativa, ma sempre più di frequente secondo le modalità previste dalla più recente normativa regionale sulla tutela e l uso del territorio, in ambito di conferenze di servizi. Nel corso dell anno 2016 sono stati espressi 85 pareri, ripartiti in ambito provinciale come indicato in tabella 12. Pianificazione territoriale-pareri espressi, anni Ambiti distrettuali Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 Carpi Mirandola Modena Castelfranco Sassuolo Pavullo Vignola TOTALE Tabella 12 Il SIP è chiamato ad esprimere pareri e/o osservazioni sotto il profilo igienico sanitario dei PSC (Piani Strutturali Comunali), dei POC (Piani Operativi Comunali), dei PUA (Piani Urbanistici Attuativi) e dei RUE (Regolamenti Urbanistici ed Edilizi) ed in via transitoria dei Piani Regolatori Generali, e relative varianti, sugli strumenti urbanistici attuativi e sui regolamenti edilizi. Per quanto riguarda i PSC e i POC e per la Pianificazione sovraordinata ai due strumenti precedenti (PTCP e relative varianti) il SIP fornisce il proprio contributo con l espressione di valutazioni sanitarie nell ambito della Conferenza dei Servizi. In tabella 13 è riportato il numero complessivo di conferenze di servizi alle quali ha partecipato il SIP nel triennio nel settore della pianificazione territoriale. Pianificazione territoriale-conferenze dei Servizi, periodo Strumenti urbanistici procedimenti sedute procedimenti sedute procedimenti sedute Tabella 13 16

18 Si rimanda all allegato 1 SIP-ITAC - Approfondimenti sull attività relativa alla Pianificazione Territoriale Valutazione e controllo dei fattori di nocività derivanti dagli inquinanti ambientali Il SIP esprime valutazioni sanitarie sui rischi da inquinanti ambientali, sia in forma di risposta a segnalazioni di cittadini che in forma di pareri complessi su insediamenti a grande impatto nell ambito delle conferenze dei servizi dei Comuni e di ARPAE. Si segnala al riguardo che nel 2016 le competenze autorizzative in materia ambientale sono passate dalla Provincia all ARPAE. In particolare si è contribuito in ARPAE ai lavori per il rilascio delle Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA) partecipando alle conferenze dei servizi di 12 procedimenti e l espressione di 16 pareri ed inoltre ai lavori per la Valutazioni di Impatto Ambientale (VIA) e Screening partecipando alle conferenze dei servizi di 21 procedimenti e l espressione di 49 pareri. Sono stati emessi 95 pareri sanitari per il rilascio di Autorizzazioni Uniche Ambientali (AUA) e si è partecipato alle Conferenze dei servizi di 63 procedimenti relativi a insediamenti produttivi di maggior impatto. Sull inceneritore sono continuate le attività connesse alla sorveglianza e controllo, attraverso la valutazione sistematica dei resoconti analitici dei monitoraggi, effettuati dall'ente gestore e da ARPAE, previsti dal rapporto ambientale e dall Autorizzazione Integrata Ambientale. all. 2 SIP-ITAC - Approfondimenti sul monitoraggio inceneritore di Modena Sono state rilasciate le valutazioni sanitarie relative all installazione di stazioni radio-base, elettrodotti ed impianti radiotelevisivi (tabella 14) e si è partecipato ad iniziative di informazione sul tema dei campi elettromagnetici, in collaborazione con Provincia e Comuni, rivolte a cittadini singoli ed organizzati in comitati. Campi elettromagnetici-pareri e sopralluoghi, periodo Sopralluoghi Pareri Sopralluoghi Pareri Sopralluoghi Pareri Elettrodotti Stazioni radiobase (compresi i piani annuali) Trasmettitori radiotelevisivi Totale Tabella 14 17

19 Sono stati condotti 95 sopralluoghi ed espressi 109 pareri su segnalazioni di ambienti e strutture con presenza di materiali contenenti amianto e si è partecipato ai lavori ed ai progetti del Gruppo Dipartimentale relativo. Nell ambito della Commissione Gas Tossici, la cui attività è coordinata dal Servizio Igiene Pubblica, sono stati rilasciati 7 pareri per l autorizzazione all utilizzo, detenzione e deposito. Una parte rilevante di attività svolta in campo ambientale e della pianificazione territoriale avviene nelle Conferenze dei Servizi. Il numero complessivo di procedimenti e di sedute alle quali ha partecipato il SIP nel triennio è riportato in tabella 15. Ambiente e Pianificazione territoriale-conferenze dei Servizi, periodo procedimenti sedute procedimenti sedute procedimenti sedute Carpi Mirandola Modena Castelfranco E Sassuolo Pavullo Vignola TOTALE Tabella 15 Vigilanza e controllo negli ambienti di vita Il SIP valuta la presenza di fattori di rischio per la salute della popolazione negli ambienti di vita, attraverso sopralluoghi, prelievo di campioni analitici, espressione di pareri e richiesta di provvedimenti. L attività di vigilanza e controllo, ha riguardato principalmente i seguenti settori: piscine, strutture per il servizio alla persona, strutture scolastiche e ricettive. In tabella 16 sono riportati i pareri espressi e le ispezioni svolte in suddette strutture nel periodo

20 Principali attività controllate, periodo N. N. N. N. N. sopralluoghi pareri sopralluoghi pareri sopralluoghi Piscine Strutture per il servizio alla persona Strutture scolastiche Strutture ricettive N. pareri TOTALE Tabella 16 In tabella 17 viene indicato il numero di campioni di acqua prelevati in piscina dal SIP nel periodo poi inviati al laboratorio di ARPAE a Bologna per le analisi. Controllo acque di piscina, periodo N. campioni N. campioni N. campioni Piscine Tabella 17 E proseguita nel 2015 l attività di controllo sull unico stabilimento termale presente nel territorio provinciale mediante il prelievo agli 8 pozzi attivi di 35 campioni di acqua poi analizzati da ARPAE. A seguito di notifiche di casi sospetti o accertati di legionellosi, sono stati prelevati 281campioni analitici di acqua prevalentemente presso abitazioni private e si è collaborato all informazione sulla manutenzione degli impianti come previsto dalla DGR n Approvazione linee guida regionali per la sorveglianza e il controllo della Legionellosi. Sono stati espressi 122 pareri ed effettuati 137 sopralluoghi su segnalazione di inconvenienti igienici presso abitazioni private, strutture e luoghi aperti al pubblico (tabella 18) : il riscontro degli inconvenienti lamentati e la valutazione del rischio per la salute ha determinato nella maggior parte dei casi la richiesta di provvedimenti. 19

21 Pareri su inconvenienti igienici, periodo Carpi Mirandola Modena Castelfranco E Sassuolo Pavullo Vignola TOTALE Tabella 18 Si è partecipato alle Commissioni di Vigilanza Pubblico Spettacolo, sia Prefettizie che Comunali, fornendo le valutazioni sanitarie di competenza attraverso 248 pareri e 13 sopralluoghi. In tema di polizia mortuaria, si è continuata l attività di supporto ai Comuni ed alle imprese per l applicazione della L.R. 19/2004 che vede coinvolto il SIP in particolare nella pianificazione territoriale, nell igiene dei cimiteri e nei controlli su rimesse e auto funebri. Complessivamente il numero dei sopralluoghi svolti e dei pareri espressi dal SIP nel periodo è evidenziato in tabella 19. Numero complessivo di sopralluoghi e pareri SIP (*), periodo N. sopralluoghi N. pareri N. sopralluoghi N. pareri N. sopralluoghi N. pareri Carpi Mirandola Modena Castelfranco E Sassuolo Pavullo Vignola TOTALE Tabella 19 (*) Escluso i NIP all. 3 SIP-ITAC - Approfondimenti sull attività di controllo Piano Regionale Prevenzione: incidenti domestici e stradali Nel 2015 è stato approvato il nuovo PRP che prevede progetti mirati alla prevenzione degli incidenti domestici e stradali. 20

22 Riguardo agli incidenti domestici il SIP ha aderito al nuovo progetto 3.3 Sicurezze che prevede interventi mirati ai bambini e coordinati dalla Regione volti alla tutela della sicurezza domestica ed al corretto uso dei dispositivi elettronici (smartphone, cellulari, tablet, videogiochi, ecc). Nel corso del 2016 si è partecipato alle riunioni ed ai lavori regionali per la messa a punto del materiale informativo. all. 4 SIP-ITAC Incidenti domestici Sul tema degli incidenti stradali il SIP, ha aderito al nuovo progetto 2.7 Advocacy per le politiche di pianificazione urbanistica e dei trasporti orientate alla salute che prevede interventi di prevenzione in materia di incidenti stradali, accessibilità, promozione dell attività motoria, verde, socializzazione rivolti ad operatori e professionisti che si interessano di pianificazione del territorio attraverso l applicazione delle Linee guida regionali per la valutazione igienico sanitaria degli strumenti di pianificazione territoriale all. 5 SIP-ITAC - Incidenti stradali

23 PROGRAMMAZIONE ATTIVITA 2017 Accreditamento istituzionale del Dipartimento di Sanità Pubblica In particolare per il 2017 è previsto l accreditamento istituzionale del Servizio Igiene Pubblica e di conseguenza l allineamento della documentazione ai requisiti generali e specifici richiesti dalla normativa regionale. In particolare: revisione della documentazione esistente integrazione con nuova documentazione necessaria a soddisfare i requisti Adeguamento dei sistemi informatici e dei flussi informativi In relazione al miglioramento dell attività e della gestione dei dati e relativi flussi informativi in entrata e in uscita in merito alle prestazioni vaccinali e a seguito dell acquisizione del nuovo applicativo informatico Gestione Vaccinazioni verrà predisposto un piano di addestramento per gli operatori che svolgono attività ambulatoriale. Attività area disciplinare Profilassi delle Malattie Infettive La sorveglianza e il controllo delle malattie infettive e parassitarie rimane una attività fondamentale che garantisce l adesione puntuale ai sistemi di sorveglianza e assicura la corretta gestione delle situazioni di emergenza, in particolare in tale ambito sono previste azioni per : - la prevenzione e il controllo delle malattie trasmesse da vettori (Zika, Chikungunya, Dengue e West Nile Disease) secondo le indicazioni regionali e ministeriali accentuando la collaborazione fra Servizi Aziendali e interaziendali alla luce delle mutevoli evidenze epidemiologiche possibili in particolar modo nei confronti di Zika virus - la sorveglianza e il controllo della malattia tubercolare mantenendo la sorveglianza su popolazioni a rischio alla luce del nuovo documento interaziendale per la gestione intergrata dei casi di tb e dei contatti - la sorveglianza dei focolai e delle malattie trasmesse da alimenti in collaborazione con il SIAN, con l ADSPV e con il laboratorio BLU del NOCSAE - la sorveglianza e controllo delle malattie prevenibili con la vaccinazione - la prevenzione e controllo di morbillo, rosolia e delle malattie invasive da meningococco ed emofilo influenza b Nell ambito della profilassi vaccinale si continuerà: - il percorso di integrazione e implementazione di percorsi interaziendali e interdisciplinari atti a favorire la profilassi vaccinale in soggetti con fattori di rischio 22

24 - il rafforzamento delle attività inerenti alle campagne preventive nazionali e regionali di prevenzione di malattie infettive prevenibili con la vaccinazione, attraverso: il contributo di gruppi di lavoro dedicati la prevenzione della rosolia congenita con la collaborazione dei laboratori provinciali, dei reparti di ostetricia e della Pediatria di Comunità l'aumento della copertura vaccinale contro morbillo-parotite-rosolia anche proseguendo la chiamata attiva dei soggetti giovani adulti non vaccinati rientranti nella coorte di nascita del 1996 la profilassi vaccinale contro le malattie invasive batteriche attraverso: percorsi formalizzati e dedicati di presa in carico di soggetti a rischio di complicanze realizzazione di percorsi formativi e di approfondimento sulle vaccinazioni, nel triennio , rivolti al personale medico del Servizio Sanitario Regionale (ospedalieri, specialisti ambulatoriali, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici di continuità assistenziale, operatori dei consultori e del carcere) in ottemperanza al Piano Regionale della Prevenzione (Progetto 6.10) - relativamente alla campagna vaccinale antinfluenzale, rimane fondamentale la collaborazione con i distretti, con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta per migliorare la copertura vaccinale della popolazione ultrasessantaquattrenne e delle categorie a rischio annualmente indicate dal Ministero della Salute e dalla Regione Emilia- Romagna; - relativamente alla campagna vaccinale antipneumococcica prevista dal nuovo PNPV e che interessa la coorte dei sessantacinquenni, il SIP provvede ad attuare le misure previste dalla Regione Emilia-Romagna - il mantenimento dell'offerta di consulenza a favore di viaggiatori internazionali, visto che i trasferimenti (per lavoro, per turismo, per scopi umanitari e per rientro temporaneo verso i paesi d origine) possono comportare esposizione ad agenti infettanti per i singoli ed occasioni di importazione di nuove malattie; l accesso alle vaccinazioni e l offerta di informazioni sui corretti comportamenti, hanno la finalità di ridurre l entità dei citati rischi sanitari. Attività area disciplinare Igiene del territorio e dell'ambiente Costruito Viene assicurato per il 2017 la continuità di tutte le attività di competenza istituzionale del Servizio Igiene Pubblica in ambito di territorio e ambiente costruito e in particolare: - l espressione di pareri e/o la partecipazione alle conferenze dei servizi in materia di strumenti urbanistici su richiesta della Provincia che dei Comuni singoli o associati 23

25 - l espressione di pareri o la partecipazione alle conferenze dei servizi in materia ambientale su richiesta di ARPAE (ex Provincia) che dei Comuni singoli o associati. Particolare attenzione sarà dedicata alle tematiche di natura ambientale, considerato anche l interesse in materia da parte della popolazione. In particolare sarà implementata l attività del gruppo tecnico composto da medici e tecnici della prevenzione per la gestione di tematiche ambientali complesse attraverso una approfondita conoscenza delle normativa più recente, sarà migliorata l integrazione con gli altri Enti coinvolti nelle procedure autorizzative - l attività del gruppo di lavoro per la verifica dell applicazione uniforme sul territorio della nuova procedura AVEN sulla gestione degli inconvenienti igienici - l attività di vigilanza programmata e controllo negli ambienti di vita e in particolare per il 2017 sono previsti piani di lavoro per: il controllo delle strutture sanitarie, con approccio integrato SIP SPSAL per la tutela della salute e della sicurezza dei pazienti e quella dei lavoratori il controllo delle palestre, attraverso un attività congiunta SIP - Servizio di Medicina dello Sport, per verificare, su richiesta del Servizio di Medicina dello Sport, gli aspetti igienico-sanitari e quelli di medicina Sportiva nelle palestre in elenco regionale. I controlli saranno integrati anche con personale dell Unità Operativa Impiantistico Antinfortunistica per una verifica delle condizioni di sicurezza della struttura il controllo delle scuole, prevedendo per le scuole superiori interventi integrati con il Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPSAL). il controllo delle piscine comprensivo di interventi integrati con il Servizio Impiantistico Antinfortunistico ed il Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro per la verifica dei parametri di sicurezza ed igiene a tutela di utenti e lavoratori addetti il controllo delle strutture ricettive con l utilizzo della check list AVEN per la valutazione del rischio legionellosi in applicazione della DGR 1115/2008 (Linee guida per la sorveglianza e il controllo della legionellosi). il controllo delle attività per la cura estetica della persona in particolare tatuatori ed estetisti il controllo delle farmacie attraverso l attività congiunta con il Servizio Farmaceutico che provvede alla programmazione dei sopralluoghi. 24

Definizione operativa. Valore Baseline

Definizione operativa. Valore Baseline PROGRAMMA PRP 2014-2018 3. Salute e lavoro 4. Ambiente e MACRO OBIETTIVO PNP 2014-2018 2.8 - Ridurre le esposizioni potenzialmente dannose per la 2.8 - Ridurre le esposizioni potenzialmente dannose per

Dettagli

La programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est

La programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est La programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est Rossella Emanuele Dipartimento Cure Primarie Distretto Sud Est Modena 26 Gennaio 2013 La mappa delle case della salute del Distretto Sud

Dettagli

4 5 6 identificatore titolo descrizione Gestione dell anagrafica pazienti

4 5 6 identificatore titolo descrizione Gestione dell anagrafica pazienti 4 5 6 identificatore titolo descrizione Gestione dell anagrafica pazienti ASL_BO_0001 Anagrafe sanitaria assistibili aziendale integrata con i dipartimentali e con anagrafica assistiti ASL_BO_0002 Anagrafica

Dettagli

Le Cure Palliative erogate in Rete

Le Cure Palliative erogate in Rete Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26

Dettagli

Sanità Elettronica Presentazione generale del Sistema

Sanità Elettronica Presentazione generale del Sistema Sanità Elettronica Presentazione generale del Sistema Nehludoff Albano Responsabile del Progetto Edotto Componente e Segretario TSE Puglia 1 Sanità Elettronica in Regione Puglia 2 Evoluzione della sanità

Dettagli

NORME SANITARIE PER LA FREQUENZA NEI NIDI E NELLE SCUOLE DELL INFANZIA

NORME SANITARIE PER LA FREQUENZA NEI NIDI E NELLE SCUOLE DELL INFANZIA Allegato 1 La frequenza di una comunità infantile comporta la riconosciuta maggiore probabilità di contrarre malattie infettive. Per garantire a tutti i bambini, ai genitori ed al personale scolastico

Dettagli

Allegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3

Allegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3 giunta regionale Allegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3 SOMMINISTRAZIONE PER INFUSIONE A DOMICILIO DI FARMACI AD ALTO COSTO PER PERSONE AFFETTE DA MALATTIA RARA (Documento approvato nella

Dettagli

GESTIONE DELLE RISORSE Capitolo 6

GESTIONE DELLE RISORSE Capitolo 6 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE Le Aree/Servizi che operano nell'ambito del Sistema di gestione per la qualità del DSU Toscana sono identificate in un apposito organigramma, riportato nel capitolo

Dettagli

COMUNICATO STAMPA RAPPORTO ANNUALE SICUREZZA LAVORO: IMPEGNO PER LA SICUREZZA SUL E DEL LAVORO

COMUNICATO STAMPA RAPPORTO ANNUALE SICUREZZA LAVORO: IMPEGNO PER LA SICUREZZA SUL E DEL LAVORO COMUNICATO STAMPA RAPPORTO ANNUALE SICUREZZA LAVORO: IMPEGNO PER LA SICUREZZA SUL E DEL LAVORO Viene presentata oggi, mercoledì 1 giugno 2011, la nuova edizione del Rapporto sulla Sicurezza e Salute nei

Dettagli

I U N O VERE E FALSE CONTROINDICAZIONI AI VACCINI. Quaderni ASRI. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Rimini

I U N O VERE E FALSE CONTROINDICAZIONI AI VACCINI. Quaderni ASRI. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Rimini G 2010 I U G N O SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Rimini Quaderni ASRI VERE E FALSE CONTROINDICAZIONI AI VACCINI 128 a cura di: Unità Pediatrica del Dipartimento

Dettagli

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Dott.ssa Amalia Vitagliano Dirigente Area SanitàPubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening Regione Lazio, 23

Dettagli

Sorveglianza Sanitaria. per la salute e sicurezza sul lavoro

Sorveglianza Sanitaria. per la salute e sicurezza sul lavoro Sorveglianza Sanitaria per la salute e sicurezza sul lavoro Introduzione Sorveglianza Sanitaria Csm Care affianca le aziende clienti nello svolgimento degli adempimenti previsti dalle leggi su sicurezza

Dettagli

Paola Zoppi Medico del lavoro

Paola Zoppi Medico del lavoro Paola Zoppi Medico del lavoro L entrata in vigore del DPGR 61/R del 24 dicembre 2010 ha segnato l avvio della nuova normativa regionale in materia di qualità e sicurezza delle strutture sanitarie. A partire

Dettagli

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE Servizio Affari Legali e Amministrativi Generali delegato dal Direttore Generale dell Azienda

Dettagli

L allattamento al seno alla nascita I dati Cedap della provincia di Trento Trend 2000-2010

L allattamento al seno alla nascita I dati Cedap della provincia di Trento Trend 2000-2010 L allattamento al seno alla nascita I dati Cedap della provincia di Trento Trend 2000-2010 2010 Silvano Piffer Riccardo Pertile Martina De Nisi Mariangela Pedron Servizio Epidemiologia Clinica e Valutativa

Dettagli

A7.1a. Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

A7.1a. Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza MODULO A Unità didattica A7.1a CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.

Dettagli

Censimento e mappatura dei siti con presenza di amianto nella Regione Marche. Senigallia 14/5/2016

Censimento e mappatura dei siti con presenza di amianto nella Regione Marche. Senigallia 14/5/2016 Censimento e mappatura dei siti con presenza di amianto nella Regione Marche Senigallia 14/5/2016 Dott.ssa Barbara Scavolini ARPAM Dipartimento di Pesaro Piano Amianto D.G.R. Marche n 3496 del 30/12/1997

Dettagli

CURRICULUM VITAE. ZAZZARELLI GABRIELLA Dirigente medico Disciplina Organizzazione dei Servizi Sanitari di Base- OSSB- ASL Roma C

CURRICULUM VITAE. ZAZZARELLI GABRIELLA Dirigente medico Disciplina Organizzazione dei Servizi Sanitari di Base- OSSB- ASL Roma C CURRICULUM VITAE ZAZZARELLI GABRIELLA Dirigente medico Disciplina Organizzazione dei Servizi Sanitari di Base- OSSB- ASL Roma C INFORMAZIONI PERSONALI Nome ZAZZARELLI GABRIELLA Data di nascita 10/12/57

Dettagli

CODICI DI ESENZIONE TICKET TABELLA RIEPILOGATIVA

CODICI DI ESENZIONE TICKET TABELLA RIEPILOGATIVA CODICI DI ESENZIONE TICKET TABELLA RIEPILOGATIVA n. Tipologia di esenzione Cod. SubCod. Note 1 Soggetti affetti da patologie croniche e invalidanti esenti ai sensi del D.M. 28.05.1999 n. 329 e succ. modifiche

Dettagli

CENTRO SCREENING DIPARTIMENTO SANITÁ PUBBLICA

CENTRO SCREENING DIPARTIMENTO SANITÁ PUBBLICA CENTRO SCREENING DIPARTIMENTO SANITÁ PUBBLICA 1/6 Premessa Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Bologna ha la finalità di prevenire le malattie, promuovere, proteggere e migliorare la

Dettagli

Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Difesa dell Ambiente. Deliberazione del 22.12.2003, n. 47/13

Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Difesa dell Ambiente. Deliberazione del 22.12.2003, n. 47/13 Deliberazione del 22.12.2003, n. 47/13 Oggetto: Adesione della Regione Sardegna alla Campagna UE per il decollo delle Fonti Energetiche Rinnovabili. Programmazione delle attività U.P.B.S05.075 Capitolo

Dettagli

Articolo 19 : I programmi di screening devono essere implementati dopo avere valutato la loro accettabilità etica e la loro piena congruenza con: a)

Articolo 19 : I programmi di screening devono essere implementati dopo avere valutato la loro accettabilità etica e la loro piena congruenza con: a) Screening neonatale nella visione Europea Bruno Dallapiccola bruno.dallapiccola@opbg.net Il 7 Maggio 2008 - il Consiglio d Europa adotta il Protocollo Addizionale alla Convenzione sui Diritti Umani e la

Dettagli

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana ISTITUTO COMPRENSIVO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA Civitella in val di chiana Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana CONTRAENTI

Dettagli

Fac simile ATTO COSTITUTIVO DELLA FORMA ASSOCIATIVA MEDICINA IN ASSOCIAZIONE

Fac simile ATTO COSTITUTIVO DELLA FORMA ASSOCIATIVA MEDICINA IN ASSOCIAZIONE Fac simile ATTO COSTITUTIVO DELLA FORMA ASSOCIATIVA MEDICINA IN ASSOCIAZIONE I sottoscritti medici di medicina generale (o medici di continuità assistenziale, o medici pediatri di libera scelta): 1 -.

Dettagli

I. MODULO ORGANIZZATIVO GESTIONE DEL CONTENZIOSO MEDICO LEGALE

I. MODULO ORGANIZZATIVO GESTIONE DEL CONTENZIOSO MEDICO LEGALE L Unità operativa di Medicina legale dell Azienda USL di Ferrara svolge le seguenti attività: accertamenti collegiali di Invalidità/handicap; accertamenti collegiali per patenti di guida speciali e a validità

Dettagli

Prevenzione e cura, cura e prevenzione: un servizio con e per gli adolescenti. Dr.ssa Federica Ronchetti

Prevenzione e cura, cura e prevenzione: un servizio con e per gli adolescenti. Dr.ssa Federica Ronchetti Prevenzione e cura, cura e prevenzione: un servizio con e per gli adolescenti. Dr.ssa Federica Ronchetti Responsabile U.O. Psicologa Adolescenza Dipartimento Salute M entale ASL di Modena Dr. Federica

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI A.D.I. Anno 2016

CARTA DEI SERVIZI A.D.I. Anno 2016 CARTA DEI SERVIZI A.D.I. Anno 2016 A.D.I. Assistenza Domiciliare Integrata L'ADI è un modello di cura domiciliare caratterizzata dall'azione integrata e coordinata di operatori sanitari e sociali a domicilio,

Dettagli

Azienda Sanitaria Firenze

Azienda Sanitaria Firenze Azienda Sanitaria Firenze DAL DGR 369/2006 IN POI:UN PERCORSO SEMPRE PIU IN SALITA:CRITICITA E PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO Dott.ssa Maria Grazia Santini U.O. Igiene e Sanità Pubblica Azienda Sanitaria di

Dettagli

INVALSI 2015 Rilevazioni Nazionali degli apprendimenti Analisi, riflessioni, formazione

INVALSI 2015 Rilevazioni Nazionali degli apprendimenti Analisi, riflessioni, formazione INVALSI 2015 Rilevazioni Nazionali degli apprendimenti Analisi, riflessioni, formazione PREMESSA Il M.I.U.R. ha fornito una anticipazione dei risultati delle prove INVALSI 2015 mediante la loro presentazione,

Dettagli

Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA

Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA Procedura di dimissione ed ammissione protetta e continuità delle cure a domicilio. Asl n.2 di Olbia Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA La dimissione

Dettagli

6.1 Allegato A DISCARICA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI BUSCA TESSELLO 2 LOCALITA SAN CARLO DI CESENA CECK LIST PER VISITA IN SITO

6.1 Allegato A DISCARICA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI BUSCA TESSELLO 2 LOCALITA SAN CARLO DI CESENA CECK LIST PER VISITA IN SITO 6.1 Allegato A DISCARICA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI BUSCA TESSELLO 2 LOCALITA SAN CARLO DI CESENA CECK LIST PER VISITA IN SITO RAPPORTO CONCLUSIVO DI VISITA ISPETTIVA AIA 2013 CHECK LIST ANNO 2013 ALL

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO

PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO 28/06/2011 Pag. 1 di 9 PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO 1 SCOPO... 2 2 APPLICABILITÀ... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1 Moduli... 2 4 RESPONSABILITÀ... 2 5 MODALITÀ OPERATIVE...

Dettagli

INFORMAZIONI PERSONALI GIANNA ALDINUCCI QUALIFICA INFERMIERE POSIZIONE ATTUALE RESPONSABILE INCARICO POSIZIONE ORGANIZZATIVA ECOMANAGEMENT

INFORMAZIONI PERSONALI GIANNA ALDINUCCI QUALIFICA INFERMIERE POSIZIONE ATTUALE RESPONSABILE INCARICO POSIZIONE ORGANIZZATIVA ECOMANAGEMENT 1 C U R R I C U L U M V I T A E V E R S I O N E B R E V E INFORMAZIONI PERSONALI Nome e cognome GIANNA ALDINUCCI DATA DI NASCITA 19-08-1958 QUALIFICA INFERMIERE POSIZIONE ATTUALE RESPONSABILE INCARICO

Dettagli

Sanità elettronica per il cittadino: ticketweb Liguria

Sanità elettronica per il cittadino: ticketweb Liguria Regione Liguria Sanità per il cittadino: ticketweb Liguria Genova, 16 Dicembre 2009 Maria Franca Tomassi Il Contesto Il Sistema Informativo Regionale Integrato per lo sviluppo della società dell informazione

Dettagli

A relazione dell'assessore Ferraris:

A relazione dell'assessore Ferraris: REGIONE PIEMONTE BU16S1 21/04/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 18 aprile 2016, n. 10-3163 Art. 5 della legge regionale 28 luglio 2008, n. 23 "Disciplina dell'organizzazione degli uffici regionali

Dettagli

TREVISO - 2 - Gestione richieste URGENTI

TREVISO - 2 - Gestione richieste URGENTI DIREZIONE SANITARIA DI OSPEDALE CRITERI E PROCEDURE PER LA GESTIONE DELLE RICHIESTE DI PRESTAZIONI AMBULATORIALI URGENTI Ultima revisione: 05/09/2014 Questo documento contiene informazioni finalizzate

Dettagli

GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. RESPONSABILITA' 5. PROCEDURA 5.1 Individuazione dei problemi ambientali 5.2 Predisposizione Piano

Dettagli

Strategie di mitigazione: il ruolo dei Servizi Sociali. Massimo Zucchini Area Benessere di Comunità

Strategie di mitigazione: il ruolo dei Servizi Sociali. Massimo Zucchini Area Benessere di Comunità Strategie di mitigazione: il ruolo dei Servizi Sociali Massimo Zucchini Area Benessere di Comunità Sommario: Definizione di servizio sociale RETE: elemento fondante delle strategie messe in campo dai servizi

Dettagli

(art.3 comma 1 lett. c) e f) e art.10 L. 376/2000) INVITO ALLA PRESENTAZIONE DI PROGETTI 1. FINALITÀ E CARATTERISTICHE GENERALI

(art.3 comma 1 lett. c) e f) e art.10 L. 376/2000) INVITO ALLA PRESENTAZIONE DI PROGETTI 1. FINALITÀ E CARATTERISTICHE GENERALI Programma di ricerca e di formazione/informazione 2014 sui farmaci, sulle sostanze e pratiche mediche utilizzabili a fini di doping e per la tutela della salute nelle attività sportive (art.3 comma 1 lett.

Dettagli

Det n. 2137 /2010 Class. 42 COMUNE DI CESENA. DETERMINAZIONE n. 2137/2010 SERVIZIO AMMINISTRATIVO SERVIZI SOCIALI

Det n. 2137 /2010 Class. 42 COMUNE DI CESENA. DETERMINAZIONE n. 2137/2010 SERVIZIO AMMINISTRATIVO SERVIZI SOCIALI COMUNE DI CESENA DETERMINAZIONE n. 2137/2010 SETTORE SERVIZI SOCIALI SERVIZIO AMMINISTRATIVO SERVIZI SOCIALI Proponente: GAGGI MATTEO OGGETTO: ACCREDITAMENTO TRANSITORIO PER CASA RESIDENZA E CENTRO DIURNO

Dettagli

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Comune Fabriano Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Formazione per auditor interni 25 maggio 2009 1 SOMMARIO Il significato

Dettagli

Sorveglianza sanitaria obbligatoria

Sorveglianza sanitaria obbligatoria Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Sorveglianza sanitaria a scuola 5.1a CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI SCOLASTICI E PER DIRETTORI DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI Sorveglianza

Dettagli

VALUTAZIONE DELL DELL IMPATTO IMPATTO DELLA IMPATTO

VALUTAZIONE DELL DELL IMPATTO IMPATTO DELLA IMPATTO LA VALUTAZIONE DELL IMPATTO DELLA FORMAZIONE OSPEDALE EVANGELICO INTERNAZIONALE 1 - Titolo del corso SPERIMENTAZIONE DEGLI AUDIT CLINICI IN UNA REALTA INTERAZIENDALE Bisogno di riferimento Uniformare

Dettagli

Modelli e risultati nello sviluppo dei servizi territoriali

Modelli e risultati nello sviluppo dei servizi territoriali Convegno Regionale Modelli e risultati nello sviluppo dei servizi territoriali L esperienza delle Case della Salute di Arezzo Branka Vujovic Direttore Sanitario ASL 8 Arezzo dalla sperimentazione.a modello

Dettagli

PARTECIPANTI ALL INCONTRO Associazioni dei Consumatori che con le loro scelte indirizzano il mercato della produzione, trasformazione, distribuzione n

PARTECIPANTI ALL INCONTRO Associazioni dei Consumatori che con le loro scelte indirizzano il mercato della produzione, trasformazione, distribuzione n INCONTRO CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PRESENTAZIONE ASL TO 4 Dipartimento di prevenzione Gruppo sicurezza alimentare Ivrea 8 novembre 2013 PARTECIPANTI ALL INCONTRO Associazioni dei Consumatori che

Dettagli

COMUNE DI CAPANNORI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO EDUCATIVO DOMICILIARE RIVOLTO ALLA PRIMA INFANZIA NIDO FAMILIARE

COMUNE DI CAPANNORI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO EDUCATIVO DOMICILIARE RIVOLTO ALLA PRIMA INFANZIA NIDO FAMILIARE COMUNE DI CAPANNORI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO EDUCATIVO DOMICILIARE RIVOLTO ALLA PRIMA INFANZIA NIDO FAMILIARE PREMESSO che l Amministrazione Comunale intende promuovere sul proprio territorio iniziative

Dettagli

PIZZANO GAETANO CV EUROPEO

PIZZANO GAETANO CV EUROPEO Nome PIZZANO GAETANO Data di nascita 20/03/1958 ESPERIENZA LAVORATIVA INTERNA Nome e indirizzo del datore di lavoro Date (da - a) 01/01/2012 - in corso Tipo di azienda o settore PUBBLICO AZIENDA USL DI

Dettagli

PROGRAMMA REGIONALE PER LA DIFFUSIONE E L UTILIZZO DI DEFIBRILLATORI SEMIAUTOMATICI ESTERNI (DAE)

PROGRAMMA REGIONALE PER LA DIFFUSIONE E L UTILIZZO DI DEFIBRILLATORI SEMIAUTOMATICI ESTERNI (DAE) Al PROGRAMMA REGIONALE PER LA DIFFUSIONE E L UTILIZZO DI DEFIBRILLATORI SEMIAUTOMATICI ESTERNI (DAE) UDINE 23 aprile 2012 dott.ssa Vandamaria Forcella Area servizi sanitari territoriali e ospedalieri RIFERIMENTI

Dettagli

PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI

PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI ISTRUZIONE OPERATIVA N 1/2005 PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI RATIFICATO DALLA COMMISSIONE AZIENDALE PER LA SORVEGLIANZA E IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE

Dettagli

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Dipartimento di Prevenzione. G. Napoletano

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Dipartimento di Prevenzione. G. Napoletano AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Dipartimento di Prevenzione Indicatori di performance e di risultati nei programmi di controllo della diffusione delle malattie infettive Regione Veneto G. Napoletano Padova 04.11.2011

Dettagli

REGIONE CALABRIA -ARPACAL- DIPARTIMENTO DI VIBO VALENTIA. LABORATORIO BIONATURALISTICO - DIRIGENTE: dott.ssa ANGELA MARIA DIANO

REGIONE CALABRIA -ARPACAL- DIPARTIMENTO DI VIBO VALENTIA. LABORATORIO BIONATURALISTICO - DIRIGENTE: dott.ssa ANGELA MARIA DIANO REGIONE CALABRIA -ARPACAL- DIPARTIMENTO DI VIBO VALENTIA LABORATORIO BIONATURALISTICO - DIRIGENTE: dott.ssa ANGELA MARIA DIANO Analisi microbiologica delle acque potabili da reti idriche, fonti di approvvigionamento:

Dettagli

L'esperienza del Progetto Laboratorio FIASO Sviluppo e tutela del benessere e della salute organizzativa nelle Aziende Sanitarie.

L'esperienza del Progetto Laboratorio FIASO Sviluppo e tutela del benessere e della salute organizzativa nelle Aziende Sanitarie. Economia relazionale e sviluppo del potenziale umano. Quale futuro per gli operatori delle moderne Aziende Sanitarie in epoca di crisi? L'esperienza del Progetto Laboratorio FIASO Sviluppo e tutela del

Dettagli

Città di Minerbio Provincia di Bologna

Città di Minerbio Provincia di Bologna Città di Minerbio Provincia di Bologna 2 SETTORE PIANIFICAZIONE GESTIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO C O P I A Determinazione n. 60 del 27/05/2015 Oggetto: AFFIDAMENTO DELL'INCARICO PROFESSIONALE PER ACCERTAMENTI

Dettagli

L Ordinanza Sindacale: schema tipo regionale

L Ordinanza Sindacale: schema tipo regionale L Ordinanza Sindacale: schema tipo regionale Dr. Giovanni Casaletti SIP Controllo Rischi Biologici Azienda USL di Modena Agosto 2007: primi casi di Febbre da Chikungunja (Castiglione di Cervia e a Castiglione

Dettagli

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Settore Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE SISTEMI DI SORVEGLIANZA DELLA MALATTIE INFETTIVE E PIANO DELLE VACCINAZIONI

Dettagli

Azione Pegaso 2015. Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza

Azione Pegaso 2015. Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Sorveglianza sanitaria a scuola Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza SORVEGLIANZA SANITARIA DS e sorveglianza sanitaria 1 2 3 4 5 6 7 8 Individua i rischi che comportano

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana Consiglio regionale della Toscana SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL 24 LUGLIO 2013. Presidenza del Presidente del Consiglio regionale Alberto Monaci. Deliberazione 24 luglio 2013, n. 74: Adozione dell

Dettagli

Il counselling telefonico nella prevenzione dell'hiv e lo screening in anonimato: l' esperienza del Sud

Il counselling telefonico nella prevenzione dell'hiv e lo screening in anonimato: l' esperienza del Sud Centro Clinico Dipendenze Patologiche Direttore: dott. Clara Baldassarre Centro Giusy INFORMAIDS Referente Dott. Maria Lanzara Il counselling telefonico nella prevenzione dell'hiv e lo screening in anonimato:

Dettagli

8. Programma: Infezioni e coperture vaccinali. Contesto epidemiologico di riferimento e le articolazioni del programma

8. Programma: Infezioni e coperture vaccinali. Contesto epidemiologico di riferimento e le articolazioni del programma 8. Programma: Infezioni e coperture vaccinali Contesto epidemiologico di riferimento e le articolazioni del programma Obiettivi Centrali 1 e 2 Al momento attuale di tutti i casi sospetti notificati di

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 52/28 DEL 23.12.2014

DELIBERAZIONE N. 52/28 DEL 23.12.2014 Oggetto: Piano regionale vaccinazioni. Assegnazione alle Aziende Sanitarie regionali delle risorse disponibili nel Bilancio Regionale 2014 ( 800.000 - UPB S05.01.001 capitolo SC 05.0023). L Assessore dell

Dettagli

PARTE SECONDA. Deliberazioni del Consiglio e della Giunta

PARTE SECONDA. Deliberazioni del Consiglio e della Giunta Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 37 del 05-4-2016 16871 PARTE SECONDA Deliberazioni del Consiglio e della Giunta DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 08 marzo 2016, n.231 Art. 39 della L.R.

Dettagli

CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003

CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003 CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003 Repertorio Atti n. 1868 del 26 novembre 2003 Oggetto:Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano

Dettagli

Piano di Prevenzione della Corruzione della Sispi S.p.A. ******** MOG Parte Speciale

Piano di Prevenzione della Corruzione della Sispi S.p.A. ******** MOG Parte Speciale Piano di Prevenzione della Corruzione della Sispi S.p.A. ******** MOG Parte Speciale 1 PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Il presente documento, che integra il Modello organizzativo e di Gestione MOG

Dettagli

PRONTO SOCCORSO Dipartimento Emergenza

PRONTO SOCCORSO Dipartimento Emergenza PRONTO SOCCORSO Dipartimento Emergenza 1/6 Attività I Pronto Soccorso dell Azienda USL di Bologna hanno sede presso i seguenti ospedali: - Bazzano - Bentivoglio - Budrio - Maggiore di Bologna - Porretta

Dettagli

CONVENZIONE QUADRO DI TIROCINIO DI FORMAZIONE E ORIENTAMENTO

CONVENZIONE QUADRO DI TIROCINIO DI FORMAZIONE E ORIENTAMENTO CONVENZIONE QUADRO DI TIROCINIO DI FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro nel seguito denominata Università codice fiscale n 97026980793, con sede legale in Catanzaro,

Dettagli

INDAGINE SUI BISOGNI FORMATIVI ANNO 2009

INDAGINE SUI BISOGNI FORMATIVI ANNO 2009 Casa di Cura S. Maria Maddalena INDAGINE SUI BISOGNI FORMATIVI ANNO 2009 Per rispondere sempre di più alle richieste formative degli operatori della Casa di Cura nel 2009 si è costituito un comitato formazione

Dettagli

viste le indicazioni operative di cui alla D.G.R. n. 51-7406 del 7 aprile 2014;

viste le indicazioni operative di cui alla D.G.R. n. 51-7406 del 7 aprile 2014; REGIONE PIEMONTE BU31 31/07/2014 Codice DB2000 D.D. 16 aprile 2014, n. 370 Ridefinizione della Posizione Organizzativa di tipo A denominata "Funzioni gestionali di programmazione delle attivita' territoriali

Dettagli

1. Abilitazione alla vendita dei prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti (art. 8, comma 2, del DLgs n. 150/2012)

1. Abilitazione alla vendita dei prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti (art. 8, comma 2, del DLgs n. 150/2012) Linee guida per il rilascio e il rinnovo delle abilitazioni alla vendita, all acquisto e all uso e all attività di consulenza sull impiego dei prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti Premessa La direttiva

Dettagli

Safety Walkaround: efficacia delle passeggiate per la sicurezza in ostetricia e ginecologia

Safety Walkaround: efficacia delle passeggiate per la sicurezza in ostetricia e ginecologia 8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance Bologna, 15 marzo 2013 Safety Walkaround: efficacia delle passeggiate per la sicurezza in ostetricia e ginecologia Maria Vescia UOC Sicurezza,

Dettagli

Ruolo degli operatori SIAN nella tutela dei soggetti malati di celiachia

Ruolo degli operatori SIAN nella tutela dei soggetti malati di celiachia Verona 13 aprile 2011 La compagnia del senza glutine Corso di formazione Ruolo degli operatori SIAN nella tutela dei soggetti malati di celiachia Dott. Marcello Caputo Settore Promozione della salute ed

Dettagli

F ORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI ESPERIENZA LAVORATIVA PER IL CURRICULUM VITAE

F ORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI ESPERIENZA LAVORATIVA PER IL CURRICULUM VITAE F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome ANNA MARGHERITA NORATA Indirizzo Telefono Tel. Ufficio 0285789766 Fax E-mail anorata@ats-milano.it Nazionalità Italiana Data di nascita

Dettagli

Le buone pratiche. Sicurezza in sala operatoria: esperienze regionali a confronto - REGIONE SICILIA - Tommaso Mannone Risk manager

Le buone pratiche. Sicurezza in sala operatoria: esperienze regionali a confronto - REGIONE SICILIA - Tommaso Mannone Risk manager Le buone pratiche. Sicurezza in sala operatoria: esperienze regionali a confronto - REGIONE SICILIA - Tommaso Mannone Risk manager Regione Siciliana - Assessorato della Salute D.A. 3181 del 23 dicembre

Dettagli

LA FIGURA DEL RAPPRESENTANTE DELLA SICUREZZA E LA COMUNICAZIONE ALL INAIL

LA FIGURA DEL RAPPRESENTANTE DELLA SICUREZZA E LA COMUNICAZIONE ALL INAIL LA FIGURA DEL RAPPRESENTANTE DELLA SICUREZZA E LA COMUNICAZIONE ALL INAIL Sede di Treviso Dott. Antonio Salvati Gli attori della prevenzione Il modello di sicurezza in forma partecipativa del D Lgs n.

Dettagli

pronto soccorso ostetrico www.clinicasantanna.ch

pronto soccorso ostetrico www.clinicasantanna.ch pronto soccorso ostetrico www.clinicasantanna.ch Il pronto soccorso di ostetricia (PSO) è il reparto dedicato alle donne che presentano problemi urgenti in gravidanza ed è situato all interno dell area

Dettagli

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. Sedda Angelina Data di nascita 11/05/1955. Dirigente medico - incarico professionale di alta specializzazione

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. Sedda Angelina Data di nascita 11/05/1955. Dirigente medico - incarico professionale di alta specializzazione INFORMAZIONI PERSONALI Nome Sedda Angelina Data di nascita 11/05/1955 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio Dirigente medico - incarico professionale di alta specializzazione

Dettagli

Il piano degli studi per la coorte di studenti che si immatricola nell anno accademico 2014/2015 è riportato nelle pagine seguenti.

Il piano degli studi per la coorte di studenti che si immatricola nell anno accademico 2014/2015 è riportato nelle pagine seguenti. Il corso in Medicina e Chirurgia dell Università degli studi del Molise è mirato a formare professionisti dotati delle basi scientifiche e della preparazione teorico-pratica necessarie all esercizio della

Dettagli

PROFESSIONISTI ANTINCENDIO

PROFESSIONISTI ANTINCENDIO DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA TECNICA AREA PREVENZIONE INCENDI PROFESSIONISTI ANTINCENDIO (ex D.lgs.

Dettagli

Attività presenti nel CSS Livorno NORD (Q.re Fiorentina, Via Fiera S. Antonino - Tel. 0586.223.507)

Attività presenti nel CSS Livorno NORD (Q.re Fiorentina, Via Fiera S. Antonino - Tel. 0586.223.507) Attività presenti nel CSS Livorno NORD (Q.re Fiorentina, Via Fiera S. Antonino - Tel. 56.223.57) attività lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì Sabato oculista 1 1 1 1 otorino amb. disturbi cognitivi

Dettagli

TITOLO I. Disposizioni generali. Articolo 1 Definizioni

TITOLO I. Disposizioni generali. Articolo 1 Definizioni Disciplina semplificata per il funzionamento del Sistema Indennitario per l esercente la vendita uscente a carico del cliente finale moroso, ai sensi della Deliberazione dell Autorità per l energia elettrica

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Cognome MICUCCI Nome ROBERTA Indirizzo VIA MANZONI 31 62012 CIVITANOVA MARCHE Numero telefonico dell ufficio 0733

Dettagli

Sperimentazione di un intervento di assistenza domiciliare post-partum per le donne immigrate.

Sperimentazione di un intervento di assistenza domiciliare post-partum per le donne immigrate. Sperimentazione di un intervento di assistenza domiciliare post-partum per le donne immigrate. DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE Struttura Semplice Attività Consultoriali Dr.ssa

Dettagli

Scienze della comunicazione pubblica, sociale e politica

Scienze della comunicazione pubblica, sociale e politica Scienze della comunicazione pubblica, sociale e politica Anno accademico 2006/2007 Laboratorio Marketing della salute Chi sono? Un ente locale il programma di mandato del Sindaco eletto prevede che le

Dettagli

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE LAZIO, con sede e domicilio legale in Roma, viale Cristoforo Colombo.., C.F.., rappresentata dal Presidente della Regione.. Nato a il E L AGENZIA SPAZIALE EUROPEA

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA MANUTENZIONE DELLE STRADE COMUNALI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA MANUTENZIONE DELLE STRADE COMUNALI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA MANUTENZIONE DELLE STRADE COMUNALI (aggiornamento Maggio 2012) 1 1. Finalità. Il presente Regolamento disciplina modalità e procedure per la manutenzione delle strade

Dettagli

con pillole di cultura TIPO DI PROGETTO Progetto sperimentale di promozione della salute AREA TEMATICA Stili di vita DATI GENERALI DEL PROGETTO

con pillole di cultura TIPO DI PROGETTO Progetto sperimentale di promozione della salute AREA TEMATICA Stili di vita DATI GENERALI DEL PROGETTO con pillole di cultura TIPO DI PROGETTO Progetto sperimentale di promozione della salute AREA TEMATICA Stili di vita DATI GENERALI DEL PROGETTO Soggetto attuatore Gruppo Salute è Benessere Quartiere 4

Dettagli

La tutela della salute dei lavoratori nella realizzazione di EXPO 2015: il ruolo di ASL, controllo e prevenzione

La tutela della salute dei lavoratori nella realizzazione di EXPO 2015: il ruolo di ASL, controllo e prevenzione La tutela della salute dei lavoratori nella realizzazione di EXPO 2015: il ruolo di ASL, controllo e prevenzione Dott.ssa Susanna Cantoni Dipartimento Prevenzione Medico ASL Milano Congresso nazionale

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 46/24 DEL 21.11.2012

DELIBERAZIONE N. 46/24 DEL 21.11.2012 Oggetto: Aggiornamento della Rete Regionale per le Malattie Rare. L'Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale rammenta che con il D.M. 18 maggio 2001, n. 279 recante Regolamento di istituzione

Dettagli

Dipartimento di Sanità Pubblica: i dati di attività del 2014

Dipartimento di Sanità Pubblica: i dati di attività del 2014 Conferenza Stampa Dipartimento di Sanità Pubblica: i dati di attività del 2014 Lunedì 6/07/2015 ore 11.00 Sala Riunioni - Direzione Generale AUSL Strada del Quartiere 2/A - Parma Alla Conferenza Stampa

Dettagli

COMUNE DI PONTE NIZZA (PV)

COMUNE DI PONTE NIZZA (PV) COMUNE DI PONTE NIZZA (PV) ALLEGATO 3 AL MANUALE DI GESTIONE DEL PROTOCOLLO INFORMATICO, DEI FLUSSI DOCUMENTALI E DEGLI ARCHIVI TITOLARIO DI CLASSIFICAZIONE Titolo I Titolo II Amministrazione generale

Dettagli

Bartolini Claudio. c.bartolini@usl3.toscana.it. Da Aprile 2010 a tutt oggi Società della Salute della Valdinievole Direttore

Bartolini Claudio. c.bartolini@usl3.toscana.it. Da Aprile 2010 a tutt oggi Società della Salute della Valdinievole Direttore C U R R I C U L U M V I T A E E U R O P E O INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail Nazionalità Bartolini Claudio c.bartolini@usl3.toscana.it Italiana Data di nascita ESPERIENZA LAVORATIVA

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE AZIENDE SANITARIE

SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE AZIENDE SANITARIE SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE AZIENDE SANITARIE Manutenzione Attrezzature e Veicoli Favorisce la pianificazione e la registrazione delle attività di manutenzione delle attrezzature e dei veicoli.

Dettagli

La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio

La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio Lucca 11 ottobre 2008 La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio Dott.ssa Giovanna Camarlinghi Responsabile Unità Funzionale

Dettagli

03.07.1982 ha conseguito il diploma di laurea in Medicina Veterinaria presso l Università degli studi di Sassari

03.07.1982 ha conseguito il diploma di laurea in Medicina Veterinaria presso l Università degli studi di Sassari Bruno Deidda Via Fanelli 34, Carbonia (CI) Telefono 0781671704 3397134242 E mail: brudei@tiscali.it Dati anagrafici: Nato a Carbonia (CI) il 15.11.1957 Residente in Carbonia (CI) via Fanelli 34 Curriculum

Dettagli

Quanto costa la burocrazia?

Quanto costa la burocrazia? Quanto costa la burocrazia? L Osservatorio sulla Semplificazione di Assolombarda Speaker Carlo Altomonte, U. Bocconi e Consigliere Scientifico del Centro Studi Assolombarda Confindustria Milano e Monza

Dettagli

DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE - Dott. Arturo Orsini - nominato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale del Veneto n. 237 del 29.12.

DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE - Dott. Arturo Orsini - nominato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale del Veneto n. 237 del 29.12. N. 353 del Reg. Decreti del 24/06/2014 DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE - Dott. Arturo Orsini - nominato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale del Veneto n. 237 del 29.12.2012 OGGETTO: DGRV 320/2013

Dettagli

VALORIZZAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL SERVIZIO DI CONTINUITA ASSISTENZIALE DELL ASL PROVINCIA DI BERGAMO

VALORIZZAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL SERVIZIO DI CONTINUITA ASSISTENZIALE DELL ASL PROVINCIA DI BERGAMO SIMET Bg VALORIZZAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL SERVIZIO DI CONTINUITA ASSISTENZIALE DELL ASL PROVINCIA DI BERGAMO Il Servizio di Continuità Assistenziale è affidato a Medici di Medicina Generale convenzionati,

Dettagli

La gestione delle emergenze infettive: analisi e proposte

La gestione delle emergenze infettive: analisi e proposte La gestione delle emergenze infettive: analisi e proposte F R A N C E S C A R U S S O S E T T O R E P R O M O Z I O N E E S V I L U P P O I G I E N E E S A N I T À P U B B L I C A S E Z I O N E A T T U

Dettagli

All. A delibera G.C. N. 97/2014 All. 1 Convenzione PROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA

All. A delibera G.C. N. 97/2014 All. 1 Convenzione PROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA All. A delibera G.C. N. 97/2014 All. 1 Convenzione PROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA AUSER Volontariato Parma, Associazione di volontariato per l autogestione dei

Dettagli

SCHEDA DI MONITORAGGIO

SCHEDA DI MONITORAGGIO SCHEDA DI L.r. 8/2005 - Dgr 1004 del 29 novembre 2013 BIENNIO 2014-2015 Dati identificativi del progetto Ente titolare del progetto: Associazione Carcere Territorio Bergamo Data convenzione con ASL: 10/06/2014

Dettagli