PROGETTO PILOTA AGRICOLTURA BIOLOGICA Data 15/01/2014

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1 SERVAGRI 045 Modello di progetto pilota C.I.A. SIRACUSA Via Tripoli SIRACUSA Tel.: sito ufficiale WEB: PROGETTO PILOTA AGRICOLTURA BIOLOGICA Data 15/01/2014 Programma IEVP CT Italia-Tunisia Progetto SERVAGRI 045 1

2 Sommario Articolazione del progetto in fasi, descrizione sintetica delle attività e contenuti operativi...3 Modalità di integrazione degli interventi...5 Modalità di attuazione...5 Cronoprogramma...5 Risultati attesi e indicatori...6 Modalité de gestion...6 Allegati...7 Finalità ed obiettivi 2

3 Finalità del progetto pilota sono : 1. Accrescere la capacità produttiva degli agricoltori dell'area di interesse del progetto, sia in termini di quantità che di qualità, attraverso la formazione in agricoltura di tecnici e agricoltori. 2. Creazione di una rete di relazione tra agricoltori tunisini e siciliani e tra altri soggetti pubblici e privati operanti nell'ambito dei prodotti biologici in Sicilia e in Tunisia. Obiettivi specifici: Valutare lo stato qualitativo e quantitativo dei prodotti da agricoltura dell areale di interesse del progetto Formare tecnici e agricoltori che operano nel comparto dei prodotti biologici Migliorare le rese unitarie e la qualità delle produzioni Esemplificare sulle colture individuate il know-how disponibile Descrivere le finalità e gli obiettivi del progetto pilota. I progetti pilota devono risultare coerenti con le finalità generali del progetto SERVAGRI ed essere complementari/integrati con le iniziative proposte nell ambito delle altre misure ed operazioni del progetto medesimo. Articolazione del progetto in fasi, descrizione sintetica delle attività e contenuti operativi Il progetto pilota si articola in due fasi (sviluppo e implementazione). A) Fase di sviluppo: attività propedeutiche, ricognitive e di monitoraggio. La prima fase del progetto pilota consiste in attività di mappatura volte a definire lo stato dell'arte dell'attività agricola nell'area del progetto pilota con l'obiettivo di centrare e orientare in itinere il focus dell'attività formativa e di raccogliere informazioni su punti critici dell'attività agricola in loco da restituire nel corso dell'attività formativa. Le azioni della prima fase consistono in: A.1 ricognizione in campo da parte del responsabile tecnico del progetto pilota e raccolta dati tramite questionario sui punti critici delle attività agricole; A.2 studio dei prodotti dell'area del progetto con lo scopo di raccogliere informazioni di base sulla qualità e quantità dei prodotti nell'area interessata dall'azione, individuandone peculiarità e punti critici. In loco questa azione si concretizzerà con la raccolta di informazioni relative a agenti parassitari e patogeni delle colture e nella compilazione di una scheda per ogni prodotto di interesse dell areale. Saranno realizzate analisi in Italia di campioni dei prodotti di interesse relativamente a residui di prodotti fitosanitari, contaminanti, inquinanti e caratteristiche chimicofisiche dei prodotti. Questi studi dei prodotti dell'area daranno la possibilità di individuare gli eventuali problemi e quindi di indicare ai tecnici e agli operatori le correzioni gestionali da apportare con l organizzazione di un incontro formativo specifico. Esse saranno condotte dal responsabile tecnico del progetto e/o da esperti italiani nelle tematiche delle produzioni agricole da agricoltura e da personale locale. Le voci di spesa individuate per le due azioni sono: personale (locale ed italiano), viaggi e soggiorni, analisi chimico fisiche dei prodotti, spese generali. B) Fase di implementazione: attività formative e di trasferimento di know-how. La seconda fase del progetto pilota riguarda le attività formative ed il trasferimento di know-how. Le azioni della seconda fase consistono in attività di formazione teorica e pratica, che si realizzeranno ove possibile in stretta correlazione temporale. 3

4 Fruitori dell'attività formativa saranno tecnici provenienti dal settore privato (ONG, aziende,...) e dai servizi pubblici del territorio (scuole di formazione agraria, servizi di assistenza tecnica ) e agricoltori le cui attività insistono nell'area del progetto pilota. Particolare privilegio, a parità di motivazione, sarà data alle donne nella fase di selezione dei corsisti. Obiettivo primario dell'attività formativa è quello di dare ai fruitori strumenti di conoscenza teorico-pratica per introdurre elementi di innovazione nel sistema tecnico gestionale dell' agricoltura allo scopo di accrescere la capacità produttiva sia in termini di quantità che di qualità garantendo nel contempo elevati standard igienico sanitari delle produzioni. B.1 attività di formazione teorica Si tratta di una attività di formazione teorico pratica per complessive 34 ore articolata in quattro incontri destinata a tecnici e agricoltori. In particolare per quanto riguarda i tecnici l obiettivo primario di questa attività formativa è di fargli acquisire competenze nell ambito della gestione dell azienda agricola e di sensibilizzarli verso le richieste del mercato occidentale circa le qualità che devono possedere i prodotti. In merito ai contenuti dell'attività formativa teorica esse saranno meglio definite con il contributo del partner locale e delle attività di monitoraggio della prima fase del progetto. B.2 Attività di formazione pratica Si tratta di un attività didattica della durata di 24 ore articolata in tre incontri. Una giornata di stage conoscitivo/applicativo sarà dedicata alla conoscenza di due o più aziende biologiche professionali presenti nell area interessata dal Progetto. L'attiva di formazione pratica avrà come tema le principali operazioni biologiche da realizzarsi nel corso dell'anno per la gestione dell azienda e per la difesa dai parassiti. L attività didattica in Tunisia sarà effettuata innanzitutto da esperti italiani del settore. Il personale italiano sarà composto da agronomi siciliani forniti della necessaria esperienza e da professionisti operanti nel settore della qualità dei prodotti agroalimentari. Questi ultimi saranno coinvolti nelle attività di monitoraggio e saranno in grado di restituire durante l'attività formativa le informazioni apprese in loco e successivamente elaborate. Con il coinvolgimento nell'attività di professionisti siciliani si avrà una trasmissione di know-how e le attività formative serviranno anche a raccogliere le buone pratiche in merito alla gestione delle colture che saranno compendiate nel vademecum delle buone pratiche agricole che sarà uno dei prodotti dell'azione pilota e verrà messo a disposizione dei corsisti e dei partner tunisini. Le voci di spesa individuate per le attività formative sono: personale (locale ed italiano), viaggi e soggiorni, materiali e piccole attrezzature, mezzi tecnici, materiale didattico, spostamenti e vitto per attività di stage, kit diagnostici di campo. Ogni progetto pilota deve essere articolato in fasi. Per ciascuna fase devono essere descritti i contenuti operativi ed elencate le attività previste, coerentemente con quanto indicato nel progetto SERVAGRI. Le attività previste nel progetto vanno puntualmente descritte. In particolare: 4

5 è necessario chiarire i contenuti delle attività, illustrando le fasi in cui si articola ciascuna azione ed il ruolo del partner esecutore; è necessario specificare le tipologie di spese di funzionamento del progetto pilota ; è necessario illustrare tipo di attività (modalità d intervento, contenuti), fabbisogni da soddisfare e fruitori delle attività. Modalità di integrazione degli interventi Il progetto pilota agricoltura prevede tra i suoi obiettivi e azioni la formazione di una rete informale tra agricoltori e tecnici siciliani e tunisini, coinvolgendo nella rete i soggetti pubblici e privati che si occupano a diverso titolo di agricoltura in Sicilia e nell area del progetto in Tunisia. Il progetto ha anche fra i suoi obiettivi l avvio di forme di collaborazione e associazionismo fra gli agricoltori dell area. Eventuali altri soggetti da coinvolgere per la realizzazione delle attività e nella costituzione della rete potrebbero essere: l Assessorato Risorse Agricole ed Alimentari della Sicilia, Università degli Studi di Catania, Università degli Studi di Palermo, l ASCA, l Unità Territoriale Operativa - SOAT - con sede a Siracusa e Palazzolo Acreide. Chiarire in che modo si intende integrare le operazioni previste sia a livello di sub-azione, sia a livello di progetto SERVAGRI, chiarendo i collegamenti ed i rapporti funzionali tra le operazioni programmate. Sarà inoltre necessario, laddove previste, indicare le modalità di costituzione di reti tra gli operatori coinvolti. Indicare sinteticamente il valore aggiunto dell approccio partecipativo nell attuazione dell azione/sub-azione di cui al presente progetto operativo. Modalità di attuazione Per la realizzazione delle varie azioni si privilegerà un approccio partecipativo e in quella che sarà l'attività principale del progetto pilota, cioè l'attività formativa, si utilizzeranno metodi di didattica attiva e si darà grande enfasi alla dimostrazione pratica. Strumenti che si utilizzeranno per la realizzazione delle attività sono: seminari teorici con utilizzo di mezzi audiovisivi, sperimentazioni in campo, dimostrazioni pratiche in campo, osservazione in campo e analisi critiche delle produzioni e dei prodotti finiti) Specificare la modalità di attuazione (seminari, sperimentazioni sul campo, simulazioni, formazione on-the-job, ecc.), con espressa indicazione dei tempi previsti per la realizzazione di tali modalità. Cronoprogramma Il paragrafo deve riportare il calendario attuativo degli interventi sotto forma di cronogramma procedurale e cronogramma finanziario. Il Cronogramma procedurale consiste in tabelle che propongono lo scadenziario delle principali fasi attuative delle azioni e delle sub-azioni. Dovranno, quindi, essere indicati i tempi massimi di svolgimento delle varie fasi/attività previste nel progetto. Anno2013 Anno 2014 Azione/Sub-azione G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D 5

6 A.1 Ricognizione in campo B.1 Formazione teorica B.2 Formazione pratica X X X X X X X Risultati attesi e indicatori In relazione alle finalità generali del progetto occorrerà indicare i risultati attesi (economici, occupazionali, sociali). A tal fine, nella scheda di progetto pilota deve essere contenuta una valutazione riportante gli indicatori di monitoraggio fisico (realizzazione e risultato), e la loro incidenza rispetto ai risultati complessivi del progetto SERVAGRI. Gli indicatori devono essere quantificati e devono rispettare la tipologia prevista nell ambito del progetto SERVAGRI. Tipo di indicatore Indicatore di realizzazione Indicatore di impatto Indicatore di risultato Tabella di quantificazione degli indicatori Descrizione Incremento dell agricoltura Aumento delle colture/allevamenti destinate ad agricoltura Prodotti biologici per la vendita nella filiera corta Unità di misura N aziende biologiche Colture/allevame nti a campione di interesse locale Valori Obiettivo Incremento di 4unità di coltivazione Aumento della superficie per coltura N prodotti +2 prodotti Valore obiettivo indicato nel Progetto SERVAGRI Incremento di 4unità di coltivazione Aumento superficie / colture destinata ad agricoltura +2 prodotti biologici Modalité de gestion Occorre indicare attraverso quali risorse e con quali modalità sarà mantenuta la funzionalità degli interventi realizzati rispetto agli obiettivi progettuali, ovvero in che modo i risultati tecnicoscientifici acquisiti saranno messi a disposizione del territorio. L'Azione A, concernente la prima fase del progetto pilota, consiste in attività di ricerca in loco, in particolare per quanto riguarda la qualità complessiva e la caratterizzazione dei prodotti agricoli dell'area e per quanto riguarda la presenza di problematiche e la presenza di contaminanti/inquinanti nel territorio. I risultati di queste indagini serviranno a meglio orientare il focus delle attività formative. Tali risultati inoltre verranno restituiti al territorio sotto forma di brevi studi sistematizzati, che includono tutte le analisi effettuate, e attraverso attività seminariali da realizzarsi nell'area del progetto tenute dagli stessi ricercatori che avranno condotto le indagini. 6

7 Allegati (In caso di interventi materiali, al progetto pilota dovranno essere allegati, ove pertinenti e necessari, i documenti di seguito elencati) Relazione tecnico descrittiva Stato fisico delle opere al momento della presentazione della domanda, allegando relativa documentazione fotografica (immagini digitalizzate panoramiche e di dettaglio con breve didascalia) Elaborati tecnici a norma di legge Documentazione amministrativa Relazione tecnico ambientale in cui siano descritti l'intervento, l'ambiente e le misure prese per il suo rispetto secondo quanto previsto dalle vigenti norme Computo metrico estimativo Planimetria catastale, con indicazione ed ubicazione di opere esistenti e da eseguire/planimetria catastale per attrezzature e apparecchiature riportante l ubicazione di queste, secondo il piano di sicurezza Documentazione amministrativa (titolo di proprietà, concessioni edilizie, destinazioni urbanistiche, ecc.) Eventuali documenti previsti dalle disposizioni nazionali e regionali Il Responsabile del partner esecutore Dott.ssa Sebastiana MANGIAFICO Il presente Progetto pilota è stato approvato dal Partner coordinatore CIA Siracusa in data 15/01/2014. Il referente tecnico del Progetto pilota nei rapporti con il beneficiario e l AGC del Programma IEVP CT Italie-Tunisie è: Dott. Agronomo Aloe Ercole Tél. 333/ , ercole.aloe@gmail.com Il Responsabile del Partner coordinatore Dott. Sebastiano AGLIECO 7

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