Scuola dell infanzia : progettazione per competenze?

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1 Scuola dell infanzia : progettazione per competenze? Gussago, Giugno 2017 ferraboschi

2 Idea di bambino Dimensione metacognitiva Dimensione affettivo motivazionale Dimensione cognitiva ferraboschi

3 Alla scuola dell infanzia Dimensione metacognitiva Dimensione affettivo motivazionale Dimensione cognitiva ferraboschi

4 Idea di curricolo ferraboschi

5 Scopo della scuola è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri... (non essere disorientati, non perdersi nel bosco) ferraboschi

6 Elementi di sfondo ferraboschi

7 La comunicazione Conosce tante cose E sicuro di sé Conosce tante parole per dire Sa fare domande Sa fare proposte. Fa. adulto A chi spetta modificare il proprio comportamento (anche fisico)? Conosce poche cose,poche parole Non sa bambino ferraboschi

8 L organizzazione degli spazi pensati per bisogni Lo spazio del sè Spazio-laboratorio La piazza: per incontrarsi e guardarsi negli occhi Il tavolo del lavoro e del pranzo La bacheca L angolo del Esplicitazione della funzione ferraboschi

9 Accogliere i disagi Nuovi disagi Nuovi problemi Nuove risposte Disagi = sofferti messaggi di aiuto ferraboschi

10 Nuove risposte: modello semiotico (studio dei segni /dei segnali) Leggo i tuoi messaggi Hai un problema? Portalo pure a me insegnante che sono qui volutamente per accoglierlo Io ti aiuto ad affrontarlo Magari non lo risolvi Sicuramente non verrà aggravato perché io lo affronto con te Modello professionale? Modello etico? 10 ferraboschi 2017

11 Le storie Le storie fanno parte della nostra storia e della nostra cultura Leggere/raccontare molte storie fa bene alla nostra storia Raccontare è raccontarsi attraverso la memoria dei fatti e delle emozioni (D. Demetrio) I nuclei narrativi delle storie aiutano a comprendere che: Ci sono tante emozioni tutte da vivere e anche quelle negative ci aiutano a crescere Le emozioni fanno parte del gioco della vita Si possono controllare e non esserne controllati ferraboschi

12 Ma anche Il tempo / i tempi ( distesi, sereni, lenti) Le routines Le relazioni L osservazione / la valutazione L innovazione Il contesto. Dietro ogni proposta c è un pensiero pensato ferraboschi

13 Ma anche le competenze? ferraboschi

14 Dalla II.NN Identità, autonomia, competenze, cittadinanza 5 campi di esperienza Traguardi per lo sviluppo della competenza ferraboschi

15 Precursori dell apprendimento (Cisotto e alt.) Rappresentazione dello schema corporeo Distinzione tra sistemi di rappresentazione Concetti pre-quantitativi e quantitativi Orientamento spaziale: Lateralizzazione rapporti topologici Comprensione del linguaggio: Singolare/plurale Relazioni logiche: coordinazione, negazione, disgiunzione ferraboschi

16 Ma anche l osservazione dei comportamenti. Difficoltà di separazione dai famigliari Sintomi psicosomatici nella gestione delle emozioni Difficoltà di autocontrollo: nel comportamento nelle relazioni (gestione del conflitto) Rifiuto/evitamento della consegna Esigenza di rapporto privilegiato con l adulto Difficoltà obiettive di tipo coordinamento generale disprassico motricità fine Difficoltà di attenzione e concentrazione Difficoltà di portare a termine il lavoro Scarsa accuratezza nell esecuzione del lavoro Scarsa fiducia nelle proprie capacità Difficoltà di relazione con i pari Difficoltà a organizzarsi in situazioni libere e/o nel gioco nel lavoro scolastico nella vita pratica ferraboschi

17 Idea di : Intelligenza situata-mente estesa cognizione incarnata ( Gomez Paloma/Damiani) l'intelligenza è un sistema complesso risultante dal rapporto tra mente, corpo, ambiente e artefatti e strumenti culturali e tecnologici. L'intelligenza non è confinata all'interno della nostra testa. Corpo, artefatti e strumenti sono essi stessi parte dei processi cognitivi, formano un sistema pensante esteso e distribuito che si configura come una rete di relazioni («la mente umana, se deve essere intesa come l'organo fisico della ragione, semplicemente non può essere vista come confinata nell'involucro biologico» Clark) ferraboschi

18 Condivisione del concetto di competenza ferraboschi

19 Che cosa mi porto a casa perché mi serve/ mi è utile nel mio progetto di vita? ( a maturare, a crescere, ad affrontare problemi anche extrascolastici )? Problema da risolvere Soggetto che usa ciò che sa Conoscenze - discipline saperi abilità Le disposizioni della mente ferraboschi

20 Ci devono stare anche le Disposizioni della mente ( Costa,Kallick, 2007) Impegno / sforzo cognitivo/ persistenza Autocontrollo /gestione impulsività Pensare in modo flessibile Pensare sul pensiero/ Metacognizione/ Consapevolezza e controllo dei propri processi Ruolo sociale /assunzione responsabile del rischio Interdipendenza Creare/ immaginare/ innovare Tutte le Life skills (OMS ); ferraboschi

21 Altre competenze : che cosa si porta a casa l alunno? L insegnante provoca/ propone L alunno apprende /si porta a casa Drammatizzazione di una storia Il pensiero narrativo L osservazione degli animali Prime forme di classificazione Giochi in salone Organizzazione schemi motori di base Il calendario Concetti temporali La caccia al tesoro Concetti topologici/ orientamento La consapevolezza nell insegnante ferraboschi

22 Sintesi: competenza Va oltre i contenuti/ le conoscenze È costruita-attivata dalla persona (non trasmessa) E interiorizzata L attivazione dipende dalla persona È riflessiva/ metacognitiva Non è mai completa Permette di agire in situazione di incertezza ferraboschi

23 La Progettazione di esperienze situate mirate sulle competenze Un modello possibile ferraboschi

24 UN MODELLO per progettare le esperienze di apprendimento Non esiste un modello GIUSTO Devono realizzare apprendimento (passare da ciò che un alunno sa già alla generalizzazione) Devono promuovere costrutti mentali/ modelli esperti Implicano la consapevolezza finale / la riflessione Sfida per la scuola Accettare la sfida di lavorare nella mente per costruire competenze che gli alunni si possano portare a casa. Lavorare nella mente a partire dal corpo e dal contesto. ferraboschi

25 Che cos è un EAS ( Evento di Apprendimento Situato) un attività di insegnamento e apprendimento ( T.L.A.) contenuto circoscritto sviluppo temporale ridotto agire contestualizzato insegnamento efficace e opportunità di apprendimento significativo ferraboschi

26 Un modello Scuola infanzia PROGETTAZIONE ESPERIENZA DI APPRENDIMENTO SITUATO Campo/i di esperienza: Età : competenza/e chiave competenza/e dimensioni di competenza Attività per alunni/e ferraboschi

27 STRUTTURA DI UN EAS MOMENTO PREPARATORIO: situazione stimolo e consegna che viene fornita alla classe. Gli alunni attivano le conoscenze pregresse L insegnante presenta il traguardo AZIONI DIDATTICHE Fare esperienza Concettualizzare Analizzare attivare PROBLEM SETTING MOMENTO OPERATORIO : micro attività di produzione. Cuore dell EAS. L insegnante richiede di risolvere il problema ( a partire dalla situazione stimolo ) Gli alunni elaborano e condividono un artefatto. Analizzare Applicare Ricercare Fare/disfare LEARNING BY DOING MOMENTO RISTRUTTURATIVO : verificare ciò che è accaduto e/o si è realizzato nei due momenti precedenti; L insegnante guida la riflessione sui processi attivati e sui concetti emersi Gli alunni fissano / rappresentano la competenza Riflettere Discutere pubblicare REFLECTING LEARNING ferraboschi

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