Processi urbani e dinamiche di comunità
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- Antonia Pisani
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1 Anno accademico Dipartimento di Scienze umane e sociali Processi urbani e dinamiche di comunità Renato Ferlinghetti Università degli Studi di Bergamo Centro Studi Sul Territorio L. Pagani Bergamo, 14 febbraio 2019
2 Bibliografia Frequentanti: G. Dematteis, C. Lanza, Le città del mondo. Una geografia urbana, UTET, II ed., Torino F. Burini, Partecipazione e Governance territoriale. Dall'Europa all'italia, F. Angeli, Milano 2013, solo I e II parte), pp Materiali forniti durante il corso e gli itinerari di studio Elaborati individuali. Ulteriori variazioni potranno essere concordate lungo il corso per gli studenti frequentanti
3 Bibliografia Non frequentanti: G. Dematteis, C. Lanza, Le città del mondo. Una geografia urbana, UTET, II ed., Torino F. Burini, Partecipazione e Governance territoriale. Dall'Europa all'italia, F. Angeli, Milano 2013, solo I e II parte), pp F. Bartaletti, Geografia Teoria e prassi, Bollati Boringhieri, Torino, 2012 (solo parte I, e tre capitoli a scelta della parte seconda) pp, 1-81.
4 Processi urbani e dinamiche di comunità Il nostro percorso: Il processo di territorializzazione (slides) La geografia della geografia (slides) La Geografia urbana e la sua attualità (slides) Tanti modi di essere città La città di Bergamo, Il nostro luogo di formazione L urbanizzazione del mondo Popolazioni urbane Partecipazione e governance urbana e territoriale La rappresentazione cartografica Globalizzazione tra tensioni e opportunità Elaborati individuali Itinerari di studio
5 Il territorio il cuore dell interesse geografico - Il processo di territorializzazione si articola in tre fasi: 1) Controllo intellettuale; manifestazione che riguarda la sfera intellettuale Denominazione 2) Controllo materiale; manifestazione che riguarda la sfera materiale Reificazione 3) Controllo strutturale; manifestazione che riguarda la sfera dell organizzazione sociale Strutturazione
6 Dalla teoria alla pratica, la prima esercitazione geografica. Leggere il territorio, capire i luoghi. Dal luogo di formazione alla formazione del luogo
7 Il SIGI: il sistema informativo geografico integrato, una opportunità per il cittadino, scegli il link atlante geografico
8 Nella carta del catasto ricerca e clicca la parcella su cui oggi sorge il Palazzo Baroni
9 Attua la stessa lettura per l area di Porta Nuova
10 Attività sperimentale n. 1 Dal luogo di formazione alla formazione del luogo Stendi una breve relazione così strutturata: Copertina Premessa Stralcio della carta del Catasto Lombardo-veneto del 1853 con l indicazione della numerazione delle parcelle. Tabella con le indicazione della numerazione, della destinazione d uso, dei gelsi, del toponimo e della proprietà delle parcelle dell area del Palazzo Baroni e di Porta Nuova secondo il Catasto Lombardo Veneto del Stralcio della carta del Catasto Lombardo-veneto del 1853 con l indicazione della destinazione d uso delle parcelle dell area di Palazzo Baroni e di Porta Nuova.
11 La Geografia culturale, la comprensione della dimensione dell uomo Capire il modo nel quale gli uomini vivono lo spazio (Ma gli uomini sognano, gli uomini hanno una sensibilità) La geografia è la scienza della comprensione e non della spiegazione Varietà e ricchezza della Geografia Le molteplicità dei generi si possono ordinare secondo tre tipi di concezione: Descrittiva, (dove, come) Esplicativa, nel senso della scienza positivista (perché) Comprensiva, che si sforzi cioè di considerare gli uomini nella loro diversità piuttosto che partire da uno schema a priori. Queste concezioni non si escludono l un l altra: da questa diversità di approcci nasce il continuo arricchimento e sviluppo della Geografia
12 Adalberto Vallega, Le grammatiche della geografia, Bologna, Patron, Approccio geografico. Possiamo considerare il territorio come un insieme di elementi, umani e naturali, che si compongono variamente tra loro e interagiscono formando strutture. In tal modo costruiamo conoscenza e produciamo rappresentazioni usando una piattaforma razionalista, grazie alla quale consideriamo strutture territoriali costituite da elementi legati tra loro da relazioni casuali. (grammatica razionalista) Valori culturali dei luoghi, le loro ragioni di essere in rapporto alla vita delle persone e delle singole comunità umane, in sostanza ci consente di comprendere il senso esistenziale del modo con cui la superficie terrestre è immaginata, abitata, utilizzata, (grammatica umanistica) Le due grammatiche costituiscono due modi nettamente differenziati di costruzione del discorso geografico.
13 Varietà delle geografie Caratteristico del procedere e del contrapporsi delle diverse scuole di pensiero geografico è che non si sono mai sostituite l una all altra. Ciò contraddice, almeno per la geografia, l ipotesi di Thomas Kuhn, secondo la quale, nel procedere della riflessione scientifica, sempre nuovi paradigmi interpretativi sostituiscono quelli precedenti, i quali tendono a rilevarsi obsoleti. Nella ricerca geografica non è stato cosi. (Corna-Pellegrini, 1992, p. 15)
14 Varietà delle geografie Tutto ciò complica un poco i modelli tradizionali di ricerca geografica, ma li arricchisce straordinariamente, e soprattutto li avvicina ad un diffuso bisogno di conoscere e capire il mondo. Inoltre ciò facilita l interazione tra le geografie e le altre discipline scientifiche ed umanistiche, molto delle quali hanno pieno titolo per leggere aspetti diversi e peculiari del territorio. (Corna-Pellegrini, 2002)
15 Varietà delle geografie Balza in primo piano l esigenza di una geografia che, insieme a tutte le altre materie curriculari, arricchisca la personalità dell allievo e del cittadino insegnandogli a: guardare il territorio (quello vicino, ma anche quello lontano), decodificare i suoi segni, leggere talune sue immagini sintetiche, capire le sue capacità d uso da parte degli uomini, rispettarne le culture così varie, e conservarne, infine, i valori ambientali così delicati e spesso irripetibili. (Corna-Pellegrini, 2002)
16 La città, la casa dell uomo
17 Geografia umana: persegue la conoscenza e la rappresentazione delle manifestazioni prodotte (il territorio!) sulla superficie terrestre dalla presenza umana e dalla sua interazione con la natura La Geografia urbana: localizzazione, distribuzione, struttura, storia e funzioni dell elemento città
18 La Geografia urbana una branca geografica assai recente! Karl Hassert, «Die Städte geographisch betrachtet» volume con un primo profilo di geografia urbana, 1907 Raoul Blanchard, volume relativo a Grenoble, 1911 In Italia lo studio della geografia urbana ebbe uno sviluppo significativo solo nella seconda metà del XX secolo in seguito alla netta differenziazione delle strutture e degli usi del suolo e per il manifestarsi dei problemi dell urbanesimo. (U. Toschi, La città urbana. Geografia urbana, Utet, Torino 1966). «Per molto tempo la città fu, per così dire, un oggetto di intuizione ma si lasciava che ad occuparsene fossero architetti ed uomini politici. I geografi le facevano posto soltanto nelle loro carte regionali»
19 Le città: una realtà plurima Le città storiche europee
20 La città densa e verticale nord americana
21 La città diffusa
22 Le città del sottosviluppo e delle nuove aree di sviluppoi sviluppo
23 La città dei nuovi stati emergenti: Singapore una città moderna, verde, aperta e inclusiva ad altissimo grado d innovazione
24 La definizione di città un impresa assai complessa Si può tentare di definire la città in modo assai diverso. Tutte le città hanno in comune questo soltanto: che ciascuna è sempre un insediamento circoscritto, almeno relativamente: è una borgata, non una o più abitazioni isolate ( ): essa è una grossa borgata. Max Weber (1979), La città, p. 3 La città è quindi un insediamento agglomerato
25 Le prime città La città ha origine circa anni fa nel Vicino e Medio Oriente. Comparsa di insediamenti agglomerati stabili che ospitavano attività diversificate commerciali, amministrative, militari, religiose, lavorazione dei metalli, ecc. Quali le condizioni necessarie alla nascita di una città?
26 La formazione delle città La città come archetipo Condizioni materiali, politiche e sociali necessarie alla formazione delle città Il sito e la posizione (il dove della città)
27 La formazione delle città La città come archetipo (schemi immaginativi dell inconscio collettivo) Il concetto di città, in termini archetipici e storici, rimanda all idea di uno spazio materno o femminile, ossia di uno spazio contenuto, protetto, racchiuso, delimitato, organizzato, destinato alle necessità primarie di un gruppo socialmente fuso. L idea di città contenitore non viene mai meno nell indefinita articolazione delle forme urbane.
28 La formazione delle città Il passaggio da un economia di caccia e raccolta a quella agricola, necessaria per la creazione di un surplus alimentare necessario alla nascita delle città, è un salto culturale che presuppone la modifica dell ambiente e, mediante l aratro, l esercitazione di un atto violento verso la madre Terra. La Terra è madre, perché ci fornisce spontaneamente gli alimenti e quindi ci nutre. Trasformare il suolo significa ferire la Terra, violentare la madre. Alcune culture si sono rifiutate di praticare l agricoltura - Indiani d America, aborigeni australiani, ecc. Il senso di colpa dell uomo che modifica il proprio ambiente attraversa tutta la storia dell umanità, dalla vicenda di Adamo fino ai movimenti ecologisti contemporanei La civitas diabuli Heliopolis (Baalbeck), Gerusalemme, Città del Rame, -.
29 Vivere con nulla negli ambienti più inospitali del mondo 26 Gennaio - Australia Day, un giorno di lutto per gli aborigeni. Gli australiani indigeni dicono che la festa nazionale è profondamente offensiva e dovrebbe essere soprannominata "Invasion Day".
30 Caino conduce Abele alla morte, di James Tissot «[1]Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e disse: «Ho acquistato un uomo dal Signore». [2]Poi partorì ancora suo fratello Abele. Ora Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo. Nel Libro dei Giubilei è scritto che Caino si stabilì, sposò sua sorella Awan e generò un figlio, Enoch (da non confondersi con l'antenato di Noè), approssimativamente 196 anni dopo la creazione di Adamo. Caino fondò una prima città, e la chiamò Enoch, come suo figlio, costruì una casa e visse lì, finché la casa non gli crollò addosso e morì nello stesso anno della morte di Adamo.
31 La formazione delle città Natura incontaminata e il senso di peccato che si collega con ogni forma di antropizzazione Società statiche: perseguono l equilibrio ambientale e la compatibilità Società dinamiche: perseguono il cambiamento, l espansione, l accumulazione, talora aggressive L uomo è distruttore o costruttore d ambiente? Lo vedremo parlando della città come ambiente!!
32 La formazione delle città Il sinecismo (elezione di un domicilio comune) Condizioni necessarie alla formazione delle città Materiali: disponibilità alimentari (passaggio dalle economie basate sulla caccia e sulla raccolta a quelle agricole), presenza di una rete di comunicazioni adatta ai trasporti pesanti Politiche: egemonia della città sulla campagna Sociali: nuove mansioni e professioni, gerarchia sociale e controllo politico del territorio (città cerimoniali, città funzionali alla manutenzione territoriale)
33 Le parole chiave per lo studio delle città dove? Da quando? Come? Perché? Il dove della città Le più antiche città occupano una posizione nodale nel sistema delle grandi vie di comunicazione terrestri e marine o si collocavano in posizioni centrali nelle regioni amministrative dei grandi imperi dell antichità Il sito e la posizione Il sito si riferisce alla posizione puntuale del centro urbano, ad esempio su un colle, alla confluenza tra due corsi d acqua nell ansa di un fiume, ecc. La posizione si riferisce al contesto di prossimità e alle relazioni che lo caratterizzano
34 Il dove delle città Il sito, il contesto fisico La posizione, il contesto relazionale
35 Il sito una posizione geografica precisa Pianta della Verona romana, la città è posta nell ansa del fiume Adige
36 La posizione il contesto relazionale La posizione di Verona, tra monte e piano allo sbocco di un grande solco alpino, la valle dell Adige.
37 La localizzazione una trama di relazioni
38 Il sito e la posizione Sito difesa e possibilità di comunicazione con l esterno Rilievi Colle Bergamo, Orvieto Motta Crema, Verdellino Scarpata Ripalta Arpina, R. Guerina, R. Vecchia, R. Nuova o Cremasca, Arzago
39 Il sito e la posizione Posizione: la circolazione è un elemento fondamentale per la vita della città, quali che siano le sue funzioni. Crocevia (struttura radiale) Sbocco vallivo Fluviale (porto, ponte, guado, di foce) Marittima
40 Il dove della città: il caso di Bergamo Il sito, il contesto fisico La posizione, il contesto relazionale Quale il sito e la posizione di Bergamo?
41 Il sito e la posizione di Bergamo, dagli stereotipi alla realtà geografica
42 La posizione di Bergamo, tra monte e piano allo sbocco delle valli del Serio e del Brembo. L area tra monte e piano un contesto generatore di città
43 Il sito di Bergamo l apice sud-orientale di un monte orfano
44 La città sul colle, un gioco prospettico.di grande suggestione, ma falso! Immagine di Bergamo
45 Scendere in città alta, un inedita prospettiva di Bergamo. Città alta (a destra) e il complesso monastico di Astino ( a sinistra)
46 Bergamo città d altura, dalla pianta palmare Peculiarità delle città d altura - mancanza di superficie piane - mancanza di fiumi fornitrici di acqua per la vita e per il lavoro - stretta relazione del costruito con le forme e i materiali del sito - l espansione urbana non avviene a macchia d olio intorno a un nucleo centrale, ma per parti e piani distinti
47 L orizzontalità di una città d altura una orizzontalità costruita
48 Il Foppone di S. Agostino la tomba della città perduta
49 L orizzontalità di una città d altura una orizzontalità costruita
50 L orizzontalità costruita
51 Bergamo città d altura Peculiarità delle città d altura - mancanza di superficie piane - mancanza di fiumi fornitrici di acqua per la vita e per il lavoro - stretta relazione del costruito con le forme e i materiali del sito - l espansione urbana non avviene a macchia d olio intorno a un nucleo centrale, ma per parti e piani distinti
52 Profilo-storico urbanistico della città di Bergamo Peculiarità della città d altura: città senza fiumi, L acqua per la vita raccolta nelle sorgenti dei versanti settentrionale di colli, condotta in città con acquedotti, accumulata in cisterne e distribuita con fontane. L acqua per il lavoro condotta alla città mediante canali
53 Alla ricerca dell acqua per la vita. Le piccole sorgenti dei versanti settentrionali ( a bacìo) dei Colli di Bergamo alimentano lo storico acquedotto dei Vasi
54 Alla ricerca dell acqua per la vita, l acquedotto dei Vasi
55 L acqua per la vita a Bergamo: acquedotti, cisterne, fontane Cisterna del Lantro
56 L acqua per il lavoro: il canale Serio a Torre Boldone. Il canale porta l acqua del Serio da Albino a Bergamo
57 Il canale Serio generatore dei luoghi e della toponomastica urbana legata ai siti del lavoro
58 Il canale Serio un asse organizzatore della città
59 Il canale della città, la città del canale.
60 L acqua per il lavoro e la cinta medievale delle Muraine, un dialogo continuo
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