GEOGRAFIA URBANA E REGIONALE
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- Vittorio Pellegrini
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1 Anno accademico Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione GEOGRAFIA URBANA E REGIONALE Renato Ferlinghetti Università degli Studi di Bergamo Centro Studi Sul Territorio (CST) L. Pagani Bergamo, 12 ottobre 2018
2 Il nostro percorso disciplinare modulo di Geografia urbana La geografia scienza dell umanizzazione della Terra Il processo di territorializzazione La varietà della geografia Il caleidoscopio urbano: tanti modi di essere città Dalla campagna alla città: l urbanizzazione del mondo Dalla città alla campagna: espansione e dispersione urbana Profilo storico urbanistico di Bergamo Funzioni e crescita delle città Ambiente e paesaggio Sistemi territoriali urbani e reti di città Politiche urbane Le città del mondo: Singapore la città del futuro? 1 Attività sperimentale La territorializzazione dell area di Palazzo Baroni, dal luogo di Formazione alla formazione del luogo;
3 Per una cultura dei luoghi La conoscenza sottintende che si sappia dare un significato agli oggetti territoriali, riconoscerne le valenze storiche, culturali, fisiche e ambientali, in modo che ogni azione o nuovo interventi si saldino armonicamente e funzionalmente con il contesto preesistente
4 Per una cultura dei luoghi, contro L entropia regionale, Attualmente le forze di trasformazione sembrano andare per lo più nella direzione di un uniformismo funzionale ed estetico, cioè verso un entropia globale. La competizione tra le regioni metropolitane dovrebbe ora più che mai creare una cultura della differenza! Al primo posto c è la cura del patrimonio geostorico, della base topografica, vegetativa e climatica del paesaggio urbano, che rappresenta al contempo il fondamento naturale della regione. Questa base naturale deve però essere sviluppata e consolidata attivamente. Thomas Sieverts, Al centro del margine: da periferia a paesaggio urbano regionale: passando per la città intermedia (2003)
5 Scarica e inserisci nel quaderno disciplinare il seguente articolo:
6 Le carte e la tabella il cuore dell elaborato Nell elaborazione delle carte e della tabella ricordati di inserire la didascalia e la legenda. Per la carta della destinazione d uso delle parcelle abbiamo concordato di colorare in nero gli edifici, in verde i prati, in arancio i giardini, in giallo orti e ortaglie, in rosso coltivi da vanga ed arativi, in viola i vigneti, in marrone gli incolti, i pascoli e gli zerbi. Giovedì 12 portare le prime bozze del lavoro, che andrà consegnato entro giovedi 18 ottobre
7 Stampa uno stralcio del catasto relativo all area di Palazzo Baroni e colora le diverse destinazioni d uso degli spazi aperti (arativo rosso, prato verde, giardino arancio, vigneto blu, orti e ortaglie giallo, incolti, zerbi, pascoli marrone) XXXX? JJJJ? ZZZZ?
8 Il nostro percorso disciplinare Geografia urbana La geografia scienza dell umanizzazione della Terra Il processo di territorializzazione La varietà della geografia Il caleidoscopio urbano: tanti modi di essere città Dalla campagna alla città: l urbanizzazione del mondo Dalla città alla campagna: espansione e dispersione urbana Profilo storico urbanistico di Bergamo Funzioni e crescita delle città Ambiente e paesaggio Sistemi territoriali urbani e reti di città Politiche urbane Le città del mondo: Singapore la città del futuro? 1 Attività sperimentale La territorializzazione dell area di Palazzo Baroni, dal luogo di Formazione alla formazione del luogo;
9 Geografia umana: persegue la conoscenza e la rappresentazione delle manifestazioni prodotte (il territorio!) sulla superficie terrestre dalla presenza umana e dalla sua interazione con la natura La Geografia urbana: localizzazione, distribuzione, struttura, storia e funzioni dell elemento città
10 La Geografia urbana una branca geografica assai recente! Karl Hassert, «Die Städte geographisch betrachtet» volume con un primo profilo di geografia urbana, 1907 Raoul Blanchard, volume relativo a Grenoble, 1911 In Italia lo studio della geografia urbana ebbe uno sviluppo significativo solo nella seconda metà del XX secolo in seguito alla netta differenziazione delle strutture e degli usi del suolo e per il manifestarsi dei problemi dell urbanesimo. (U. Toschi, La città urbana. Geografia urbana, Utet, Torino 1966). «Per molto tempo la città fu, per così dire, un oggetto di intuizione ma si lasciava che ad occuparsene fossero architetti ed uomini politici. I geografi le facevano posto soltanto nelle loro carte regionali»
11 La definizione di città un impresa assai complessa Si può tentare di definire la città in modo assai diverso. Tutte le città hanno in comune questo soltanto: che ciascuna è sempre un insediamento circoscritto, almeno relativamente: è una borgata, non una o più abitazioni isolate ( ): essa è una grossa borgata. Max Weber (1979), La città, p. 3 La città è quindi un insediamento agglomerato
12 Le prime città La città ha origine circa anni fa nel Vicino e Medio Oriente. Comparsa di insediamenti agglomerati stabili che ospitavano attività diversificate commerciali, amministrative, militari, religiose, lavorazione dei metalli, ecc. Quali le condizioni necessarie alla nascita di una città?
13 La formazione delle città La città come archetipo Condizioni materiali, politiche e sociali necessarie alla formazione delle città Il sito e la posizione (il dove della città)
14 La formazione delle città La città come archetipo (schemi immaginativi dell inconscio collettivo) Il concetto di città, in termini archetipici e storici, rimanda all idea di uno spazio materno o femminile, ossia di uno spazio contenuto, protetto, racchiuso, delimitato, organizzato, destinato alle necessità primarie di un gruppo socialmente fuso. L idea di città contenitore non viene mai meno nell indefinita articolazione delle forme urbane.
15 La formazione delle città Il passaggio da un economia di caccia e raccolta a quella agricola, necessaria per la creazione di un surplus alimentare necessario alla nascita delle città, è un salto culturale che presuppone la modifica dell ambiente e, mediante l aratro, l esercitazione di un atto violento verso la madre Terra. La Terra è madre, perché ci fornisce spontaneamente gli alimenti e quindi ci nutre. Trasformare il suolo significa ferire la Terra, violentare la madre. Alcune culture si sono rifiutate di praticare l agricoltura - Indiani d America, aborigeni australiani, ecc. Il senso di colpa dell uomo che modifica il proprio ambiente attraversa tutta la storia dell umanità, dalla vicenda di Adamo fino ai movimenti ecologisti contemporanei La civitas diabuli Heliopolis (Baalbeck), Gerusalemme, Città del Rame, -.
16 Vivere con nulla negli ambienti più inospitali del mondo 26 Gennaio - Australia Day, a day of mourning for Aboriginals Indigenous Australians say the national holiday is deeply offensive and should be dubbed 'Invasion Day'. Australia Day, un giorno di lutto per gli aborigeni. Gli australiani indigeni dicono che la festa nazionale è profondamente offensiva e dovrebbe essere soprannominata "Invasion Day".
17 Caino conduce Abele alla morte, di James Tissot «[1]Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e disse: «Ho acquistato un uomo dal Signore». [2]Poi partorì ancora suo fratello Abele. Ora Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo. Nel Libro dei Giubilei è scritto che Caino si stabilì, sposò sua sorella Awan e generò un figlio, Enoch (da non confondersi con l'antenato di Noè), approssimativamente 196 anni dopo la creazione di Adamo. Caino fondò una prima città, e la chiamò Enoch, come suo figlio, costruì una casa e visse lì, finché la casa non gli crollò addosso e morì nello stesso anno della morte di Adamo.
18 La formazione delle città Natura incontaminata e il senso di peccato che si collega con ogni forma di antropizzazione Società statiche: perseguono l equilibrio ambientale e la compatibilità Società dinamiche: perseguono il cambiamento, l espansione, l accumulazione, talora aggressive L uomo è distruttore o costruttore d ambiente? Lo vedremo parlando della città come ambiente!!
19 La formazione delle città Il sinecismo (elezione di un domicilio comune) Condizioni necessarie alla formazione delle città Materiali: disponibilità alimentari (passaggio dalle economie basate sulla caccia e sulla raccolta a quelle agricole), presenza di una rete di comunicazioni adatta ai trasporti pesanti Politiche: egemonia della città sulla campagna Sociali: nuove mansioni e professioni, gerarchia sociale e controllo politico del territorio (città cerimoniali, città funzionali alla manutenzione territoriale)
20 Le parole chiave per lo studio delle città dove? Da quando? Come? Perché? Il dove della città Le più antiche città occupano una posizione nodale nel sistema delle grandi vie di comunicazione terrestri e marine o si collocavano in posizioni centrali nelle regioni amministrative dei grandi imperi dell antichità Il sito e la posizione Il sito si riferisce alla posizione puntuale del centro urbano, ad esempio su un colle, alla confluenza tra due corsi d acqua nell ansa di un fiume, ecc. La posizione si riferisce al contesto di prossimità e alle relazioni che lo caratterizzano
21 Il dove delle città Il sito, il contesto fisico La posizione, il contesto relazionale
22 Il sito una posizione geografica precisa Pianta della Verona romana, la città è posta nell ansa del fiume Adige
23 La posizione il contesto relazionale La posizione di Verona, tra monte e piano allo sbocco di un grande solco alpino, la valle dell Adige.
24 La localizzazione una trama di relazioni
25 Il sito e la posizione Sito difesa e possibilità di comunicazione con l esterno Rilievi Colle Bergamo, Orvieto Motta Crema, Verdellino Scarpata Ripalta Arpina, R. Guerina, R. Vecchia, R. Nuova o Cremasca, Arzago
26 Il sito e la posizione Posizione: la circolazione è un elemento fondamentale per la vita della città, quali che siano le sue funzioni. Crocevia (struttura radiale) Sbocco vallivo Fluviale (porto, ponte, guado, di foce) Marittima
27 Il dove della città: il caso di Bergamo Il sito, il contesto fisico La posizione, il contesto relazionale Quale il sito e la posizione di Bergamo?
28 Il sito e la posizione di Bergamo, dagli stereotipi alla realtà geografica
29 La posizione di Bergamo, tra monte e piano allo sbocco delle valli del Serio e del Brembo. L area tra monte e piano un contesto generatore di città
30 Il sito di Bergamo l apice sud-orientale di un monte orfano
31 La città sul colle, un gioco prospettico.di grande suggestione, ma falso! Immagine di Bergamo
32 Scendere in città alta, una inedita prospettiva di Bergamo.
33 Bergamo città d altura, dalla pianta palmare Peculiarità delle città d altura - mancanza di superficie piane - mancanza di fiumi fornitrici di acqua per la vita e per il lavoro - stretta relazione del costruito con le forme e i materiali del sito - l espansione urbana non avviene a macchia d olio intorno a un nucleo centrale, ma per parti e piani distinti
34 L orizzontalità di una città d altura una orizzontalità costruita
35 L orizzontalità di una città d altura una orizzontalità costruita
36 L orizzontalità costruita
37 Bergamo città d altura Peculiarità delle città d altura - mancanza di superficie piane - mancanza di fiumi fornitrici di acqua per la vita e per il lavoro - stretta relazione del costruito con le forme e i materiali del sito - l espansione urbana non avviene a macchia d olio intorno a un nucleo centrale, ma per parti e piani distinti
38 Profilo-storico urbanistico della città di Bergamo Peculiarità della città d altura: città senza fiumi, L acqua per la vita raccolta nelle sorgenti dei versanti settentrionale di colli, condotta in città con acquedotti, accumulata in cisterne e distribuita con fontane. L acqua per il lavoro condotta alla città mediante canali
39 Alla ricerca dell acqua per la vita
40 Alla ricerca dell acqua per la vita, l acquedotto dei Vasi
41 L acqua per la vita a Bergamo: acquedotti, cisterne, fontane Cisterna del Lantro
42 L acqua per il lavoro: il canale Serio a Torre Boldone. Il canale porta l acqua del Serio da Albino a Bergamo
43 Il canale Serio generatore dei luoghi e della toponomastica urbana legata ai siti del lavoro
44 Il canale Serio un asse organizzatore della città
45 Il canale della città, la città del canale.
46 L acqua per il lavoro e la cinta medievale delle Muraine, un dialogo continuo
47 Bergamo città d altura Peculiarità delle città d altura - mancanza di superficie piane - mancanza di fiumi fornitrici di acqua per la vita e per il lavoro - stretta relazione del costruito con le forme e i materiali del sito - l espansione urbana non avviene a macchia d olio intorno a un nucleo centrale, ma per parti e piani distinti
48 Il sito della città di Bergamo: un monte orfano
49 Il sito della città di Bergamo: un monte orfano formato da tre formazioni geologiche principali
50 Il Flysch di Bergamo il materiale più diffuso nella città di pietra
51 Il Flysch di Bergamo il materiale più diffuso nella città di pietra
52
53 Il Flysch di Bergamo, il volto della città storica e il racconto della paleogeografia del sito della città
54 Il Flysch di Bergamo, il volto della città storica
55 Il sito della città di Bergamo: un monte orfano formato da tre formazioni geologiche principali
56 Il sito della città di Bergamo: il Conglomerato di Sirone
57 Substrato geologico e volto ed assetto della città. Il conglomerato di Sirone
58 Substrato geologico e volto ed assetto della città. Il complesso di S. Agostino è posto su un affioramento del compatto Conglomerato di Sirone.
59 Il Conglomerato di Sirone e il farsi della città
60 Il sito della città di Bergamo: un monte orfano formato da tre formazioni geologiche principali
61 L Arenaria di Sarnico, una roccia sedimentaria dalle tonalità severe e friabili
62 Il candido marmo di Zandobbio, la cipria della città storica di pietra
63 Bergamo città d altura Peculiarità delle città d altura - mancanza di superficie piane - mancanza di fiumi fornitrici di acqua per la vita e per il lavoro - stretta relazione del costruito con le forme e i materiali del sito - l espansione urbana non avviene a macchia d olio intorno a un nucleo centrale, ma per parti e piani distinti
64 Bergamo non si sviluppa in modo compatto ma si distribuisce in parti e piani distinti Monte Bastia S. Vigilio
65 Le parti e i piani della città 3 piano S. Vigilio 2 piano Città alta 1 piano i borghi Le parti: i borghi e Città alta I piani: i borghi, Città alta, S. Vigilio
66 La morfologia urbana, la forma fisica di una città. Bergamo città dalla forma palmare I borghi, lunghe articolazioni del palmo urbano: 1 Borgo S. Caterina, 2 Borgo Pignolo e Palazzo, 3 Borgo S. Leonardo, 4 Borgo Canale, 5 Borgo S. Lorenzo 3
67 I borghi linee di sviluppo urbano verso mete e città lontane Borgo Santa Caterina, verso Val Seriana e prima della realizzazione della Via Priula anche verso la Val Brembana 2 Borgo Pignolo e B. Palazzo, verso Brescia, Venezia 3, Borgo S. Leonardo, verso Milano 4, Borgo Canale, verso Lecco Como 5, Borgo S. Lorenzo, verso la Val Brembana I borghi, lunghe articolazioni del palmo urbano: 1 Borgo S. Caterina, 2 Borgo Pignolo e Palazzo, 3 Borgo S. Leonardo, 4 Borgo Canale, 5 Borgo S. Lorenzo
68 La pianta palmare, un stretto alternarsi di conche rurale e di insediamenti, i borghi, a sviluppo lineare
69 Le conche urbane, storicamente dette valli, ambiti rurali articolati intorno a un centro monastico
70 Chiesa e monastero del Santo Sepolcro in Astino
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