«dalla valutazione del rischio alla presa in carico» Firenze, Villa la Quiete, 30 marzo 2015

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1 «dalla valutazione del rischio alla presa in carico» Firenze, Villa la Quiete, 30 marzo 2015 Dott.ssa Graziella Franchi Direzione Sanitaria Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi

2 Il Codice Rosa è un progetto regionale di accoglienza al Pronto Soccorso dedicato a chi subisce violenza Si tratta di un percorso riservato alle vittime di violenza senza distinzione di genere o età che a causa della loro condizione di debolezza, più facilmente possono diventare vittime

3 Codice Rosa non significa codice colore il termine rosa non fa riferimento ad un colore bensì ad una rosa bianca il codice rosa è rappresentato da un logo che simbolizza due mezzelune che si incrociano, significato di accoglienza ed aiuto alle vittime di violenza

4 A CHI SI RIVOLGE: non solo a donne ma anche a bambini ad anziani in generale A SOGGETTI IN CONDIZIONE DI VULNERABILITA

5 La storia Il Codice Rosa nasce nel 2010 nell'azienda Usl 9 di Grosseto come progetto pilota A CAREGGI È presente dal 2013 coinvolgimento dei punti di Pronto Soccorso PRONTO SOCCORSO GENERALE CTO ACCETTAZIONE MATERNITA CENTRO ANTIVIOLENZA OCULISTICA OTORINO

6 dal 2014 il Codice Rosa è attivo in tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere della Toscana: le ASL di Massa e Carrara, Lucca, Pistoia, Prato, Pisa, Livorno, Siena, Arezzo, Grosseto, Firenze, Empoli, Viareggio e AOU Careggi, Meyer, Pisana e Senese

7 PERCHE LO SVILUPPO DI QUESTO PROGETTO? Violenza sulle donne secondo i dati dell ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA il 35% delle donne nel mondo è vittima di violenza fisica e/o sessuale da parte del partner o di sconosciuti; il 38% dei femminicidi avviene per mano del proprio compagno il 30% dei maltrattamenti alle donne ha inizio in gravidanza

8 in Italia si stima che: donne tra i 16 ed i 70 anni siano vittime di abusi fisici o sessuali circa un milione abbia subito stupri o tentati stupri il 14.3% delle donne è stata vittima di atti di violenza da parte del partner la violenza domestica è la seconda causa di morte per le donne in gravidanza

9 Violenza sugli anziani L Organizzazione Mondiale della Sanità stima che in Europa: circa 4 milioni di anziani ogni anno sia vittima di maltrattamento circa 2500 anziani ogni anno perdano la vita in seguito a maltrattamenti

10 Violenza sui minori Dati internazionali relativi a paesi di situazione economica medio-alta: incidenza annuale di abuso fisico riferito dai genitori: 4-16% incidenza annuale di incuria: % incidenza annuale di abuso psicologico: 10.3 % Dati Dott.ssa Metella Dei

11 VIOLENZA FISICA uso di qualsiasi atto guidato dall intenzione di fare del male o terrorizzare la vittima. Atti riconducibili alla violenza fisica sono: lancio di oggetti, spintonamento, schiaffi, morsi, calci o pugni, colpire o cercare di colpire con un oggetto, percosse, soffocamento, minaccia od uso di arma da fuoco o da taglio

12 VIOLENZA SESSUALE imposizione di pratiche sessuali indesiderate o di rapporti che possono danneggiare fisicamente e che siano lesivi della dignità, ottenute con minacce di varia natura L imposizione di un rapporto sessuale o di un intimità non desiderata è un atto di umiliazione, di sopraffazione e di soggiogazione

13 VIOLENZA PSICOLOGICA Racchiude ogni forma di abuso che lede l identità della donna: attacchi verbali come la derisione, la molestia verbale, l insulto, la denigrazione gelosia ed ossessività: controllo eccessivo, accuse ripetute di infedeltà e controllo delle sue frequentazioni, minacce verbali di abuso, aggressione, abbandono, danneggiamento degli oggetti di proprietà della donna, violenza sugli animali cari alla donna e/o ai suoi figli/ La violenza psicologica non è un impeto d ira momentaneo ma un tormento costante e intenzionale con l obiettivo di sottomettere l altro e di mantenere potere e controllo

14 VIOLENZA ECONOMICA limitare o negare l accesso alle finanze familiari, occultare la situazione patrimoniale e le disponibilità finanziarie della famiglia, vietare, ostacolare o boicottare il lavoro fuori casa della donna, appropriarsi dei risparmi o dei guadagni del lavoro della donna e usarli a proprio vantaggio, attuare ogni forma di tutela giuridica ad esclusivo vantaggio personale e a danno della donna (per esempio l intestazione di immobili) Tale forma di controllo diretto, che limita e/o impedisce l indipendenza economica della donna, spesso non permette la sottrazione da una relazione distruttiva di maltrattamento

15 STALKING Indica il comportamento controllante messo in atto dal persecutore nei confronti della vittima da cui è stato rifiutato (prevalentemente è l ex partner). Spesso le condotte dello stalker sono subdole, volte a molestare la vittima e a porla in uno stato di soggezione, con l intento di compromettere la sua serenità, farla sentire braccata, comunque non libera

16 Convenzione del Consiglio d'europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica Convenzione di Istanbul adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'europa il 7 aprile 2011 definisce: la violenza contro le donne come violazione dei diritti umani violenza domestica tutti gli atti di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica che si verificano all'interno della famiglia o del nucleo familiare

17 L.R. 59/2007 Norme contro la violenza di genere : linee guida regionali contro la violenza di genere Art. 1 - Principi La Regione Toscana riconosce che ogni tipo di violenza psicologica, fisica, sessuale ed economica, ivi compresa la minaccia di tali atti, la persecuzione, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che nella vita privata, costituisce una violazione dei diritti umani fondamentali alla vita, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità, all integrità fisica e psichica e costituisce un autentica minaccia per la salute ed un ostacolo al godimento del diritto a una cittadinanza sicura, libera e giusta.

18 Art. 3 - Costituzione della rete La Regione sostiene e incentiva la costituzione di una rete di relazioni tra i Comuni, le provincie, le Aziende ospedaliero-universitarie, le Aziende Unità Sanitarie Locali (USL), le società della salute, l ufficio scolastico regionale e gli uffici scolastici provinciali, le Forze dell ordine, gli uffici territoriali del Governo- Prefetture, la Magistratura, i Centri Antiviolenza presenti sul territorio che abbiano nei propri statuti tali finalità.

19 Art. 5 Sostegno e soccorso alle vittime della violenza La rete di cui all articolo 3 garantisce un collegamento costante tra i soggetti che la costituiscono al fine di assicurare alla vittima della il soccorso in ogni fase, presso le strutture ospedaliere o presso le aziende USL

20 Il 10 dicembre 2013 viene firmato un protocollo di intesa tra: L Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi L Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer L Azienda USL 10 Firenze La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze La Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Firenze per la costituzione di un Gruppo Operativo Interistituzionale per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle fasce deboli

21 Il protocollo rappresenta un primo passo per la sinergia Interistituzionale degli interventi. Tale interazione prevede il coinvolgimento e l estensione degli accordi a tutte le Istituzioni che insistono sul territorio fiorentino. Attualmente la Procura della Repubblica è attivo il TAVOLO DELLE BUONE PRASSI che vede coinvolti gli ospedali del territorio Fiorentino, le Forze dell Ordine ed il Comune di Firenze. Il tavolo ha l obiettivo di condividere delle procedure per la presa in carico e la gestione concordata del percorso delle vittime di violenza

22 L accoglienza della vittima di violenza in AOUC

23 PRONTO SOCCORSO DEA PRONTO SOCCORSO CTO PRONTO SOCCORSO OTORINO PRONTO SOCCORSO OCULISTICA ACCETTAZIONE MATERNITA QUALI SONO I PUNTI DI ACCESSO ACCETTAZIONE MATERNITA CENTRO ANTIVIOLENZA ACCOGLIENZA VITTIME DI MALTRATTAMENTO, VIOLENZA, STALKING ACCOGLIENZA VITTIME DI ABUSO

24 Accoglienza dedicata Anamnesi mirata Triage in ambiente riservato stanza rosa Recupero dei dati dei precedenti accessi Consulenze in sede Accompagnamento con personale formato Segnalazione alle Forze dell Ordine Contatto con i Centri Antiviolenza Collegamento con ambulatori interni (ARPE)

25 PRESSO I PUNTI DI PRONTO SOCCORSO E PRESENTE PERSONALE FORMATO PER LA PRESA IN CARICO DELLE VITTIME DI VIOLENZA IN GRADO DI RACCORDARSI CON LE ISTITUZIONI TERRITORIALI PER L ITER SUCCESSIVO ALL ACCESSO AL PRONTO SOCCORSO

26 Violenza sulle donne "La violenza contro le donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa. Essa non conosce confini né geografia, cultura o ricchezza. Fin tanto che continuerà, non potremo pretendere di aver compiuto dei reali progressi verso l uguaglianza, lo sviluppo e la pace." Kofi Annan Segretario Generale delle Nazioni Unite, Congresso ONU 1998

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