LABORATORIO TEATRALE
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- Sebastiano Frigerio
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1 LABORATORIO TEATRALE Scuola secondaria di I grado classi prime, seconde e terze Riferimenti ai Documenti Nazionali Conoscenza di sé: È fondamentale che il ragazzo si sappia interrogare sulla portata e sulle difficoltà di questo processo interiore che porta a trasformare le molte sollecitazioni interne ed esterne in una personalità unitaria, ad armonizzare le diversità, ad affrontare, dando loro un senso più ampio, gli eventi contingenti. Relazione con gli altri: Egli afferma la capacità di dare e richiedere riconoscimento per i risultati concreti e socialmente apprezzabili del proprio lavoro; scopre la difficoltà, ma anche la necessità, dell ascolto delle ragioni altrui, del rispetto, della tolleranza, della cooperazione e della solidarietà, anche quando richiedono sforzo e disciplina interiore; si pone problemi esistenziali, morali, politici, sociali ai quali avverte la necessità di dare risposte personali Strumenti culturali: Adopera, per esprimersi e comunicare con gli altri, anche codici diversi dalla parola, come la fotografia, il cinema, Internet, il teatro, ecc. Ne comprende quindi il valore, il senso e, in maniera almeno elementare, le tecniche. Educazione all affettività Approfondire la conoscenza e l accettazione di sé, rafforzando l autostima, anche apprendendo dai propri errori. FINALITA' 1 Potenziare nei ragazzi il grado di autostima e la conoscenza del loro corpo; 2 Sviluppare la capacità di socializzazione e la fiducia reciproca nel gruppo classe e in gruppi di classi diverse; 3 Acquisizione di regole comportamentali necessarie per operare all interno dei vari gruppi; 4 Prendere coscienza di realtà diverse dalle proprie e acquisire la capacità di relazionarsi con esse; 5 Maturare una sensibilità individuale e collettiva nei confronti dell ambiente. Il progetto di animazione teatrale nasce dall'esigenza di offrire ai ragazzi: - la possibilità di dislocarsi dalla propria centralità, di misurarsi con l'altro; - l'opportunità di percepire la propria corporeità e il rapporto con lo spazio; - la frequentazione dell'immaginario (i personaggi che si desidera rappresentare, le storie che si vogliono raccontare); - ulteriori opportunità di sviluppare il potenziale espressivo e comunicativo; - uno strumento privilegiato per investigare la propria quotidianità e la realtà circostante; - la possibilità di migliorare l'immagine di sé sarà un ulteriore opportunità per potenziare le diverse attitudini degli alunni e valorizzarne l'aspetto cognitivo e affettivo.
2 OBIETTIVI FORMATIVI E STANDARD DI APPRENDIMENTO L alunno sa: Prendere coscienza del proprio corpo; - controllare il proprio corpo, il sé, lo spazio, l'attenzione; - utilizzare i gesti ed i rituali della comunicazione; - migliorare l'immagine di sé e la fiducia in se stesso; - analizzare persone e situazioni; - comunicare esperienze, emozioni, stati d'animo in modo efficace e creativo; - porsi in uno stato di disponibilità nei confronti dell'altro; - scoprire le varie forme di comunicazione; - stabilire relazioni di comunicazione profonda; - scoprire i meccanismi relazionali che quotidianamente vengono messi in atto sia nei rapporti con i coetanei sia nei confronti degli adulti; - conoscere ed utilizzare un testo base per elaborare un canovaccio; - utilizzare varie tecniche e materiali per creare i personaggi e gli scenari; - analizzare i tempi del racconto e fissarli sulla linea del tempo, effettuare eventuali ricerche sul periodo dell evento narrato; -inventare, scrivere, esprimere le situazioni che creeranno il racconto, i dialoghi e le scene; - rappresentare, utilizzando simboli e oggetti, una messa in scena. ATTUAZIONE OPERATIVA RUGANTINO STRUTTURA ORGANIZZATIVA Dirigente Scolastico: Professoressa Paola Testa Responsabile del progetto: Professoressa Raffaella Fabi Docenti: n. 10 insegnanti ( Lettere, Arte e Immagine, Ed. motoria, Musica, Tecnologia). Esperto esterno coinvolto e relativo curriculum da individuare VERIFICA E VALUTAZIONE Pubblicazione dei testi rielaborati; rappresentazione dello spettacolo; apprendimenti disciplinari (obiettivi specifici di ed. linguistica e dei LNV); apprendimenti in ambito educativo (obiettivi trasversali con riferimento alle abilità sociali e all orientamento).
3 SINTESI DELL INIZIATIVA Musica, arte e danza Il laboratorio Rugantino è rivolto a principianti e a chi ha già avuto esperienze nel campo del teatro, della danza e della musica. La base di questo lavoro è l attenzione alle singole potenzialità dei partecipanti nel tentativo di capovolgere le eventuali difficoltà in un limite da superare, talvolta riuscire a ribaltare quei limiti in punti di forza, in abilità. Da un altro punto di vista utilizzare la capacità aggregativa del teatro e della musica, perché ogni partecipante si senta protetto e supportato dal gruppo, accetti istanze comuni, elementari regole, percepite come libertà condivisa. Il tentativo è quello di valorizzare le identità, stimolare le sensibilità individuali, ma anche far convergere, inquadrare queste sensibilità in un obiettivo comune. FASI DIDATTICHE E ORGANIZZATIVE Tempi di realizzazione: intero anno scolastico Destinatari: Alunni delle classi prime, seconde e terze di tutte le sezioni della scuola secondaria di I grado. Numero complessivo di alunni: 32 in collaborazione con gli alunni dell orchestra e del coro. Si prevedono: - Momenti comuni di confronto e d integrazione dei prodotti in via di realizzazione; - Analisi dei testi originali, rielaborazione ed adattamento, lettura espressiva, recitazione, scelta e/o produzione di testi musicali, progettazione scenografia costumi, luci / effetti speciali; Assemblaggio del prodotto. Gli alunni del corso musicale insieme ai loro docenti lavoreranno per l intero anno scolastico alla preparazione di un repertorio di musica d insieme, sia per piccoli gruppi sia per orchestra scolastica, che accompagnerà i vari momenti dell azione scenica. Prima fase Lavoro pre-espressivo Alcune tecniche di teatro-danza: Voce. Dizione, modulazione Partiture di teatro-danza. Costruzione di una catena di azioni fisiche e vocali singole e di gruppo. Spazio teatrale. Azioni in un contesto concreto o immaginario Partner scenici. Studio su oggetti scenici e costumi In questo progetto il lavoro sul pre-espressivo può fornirci un supporto, indicarci una metodologia, per stimolare nei partecipanti una conoscenza di elementi base rivolti verso l interno del corpo (equilibrio, postura, conoscenza del proprio peso, etc) e nel contempo un analisi di elementi base rivolti verso l esterno (direzioni del corpo nello spazio, la voce come prolungamento del corpo, etc).
4 - Elaborazione di scene fondamentali individuate dal testo; - Canti; - Coreografie e Musiche; - Montaggio teatrale dei materiali elaborati; - Progettazione scenografia: costumi, luci/effetti speciali. Rappresentazione teatrale finale La didattica strumentale proposta dalla nostra scuola tiene conto del fatto che si tratta in gran parte di alfabetizzazione musicale (di allievi senza precedenti nozioni e/o esperienze) e viene realizzata tenendo conto delle finalità precipue della scuola secondaria di primo grado, in altre parole avendo sempre presente che il corso di strumento si inserisce in un più ampio curriculum di studi il cui fine è la formazione dell'individuo attraverso lo sviluppo delle proprie capacità; per rispettare questo intento educativo si evitano i metodi propri delle istituzioni scolastiche professionali musicali (Conservatorio) improntati all'apprendimento veloce per via addestrativa, alla competizione e alla selezione e si privilegiano metodi basati sul lavoro in piccoli gruppi, sul problem-solving, sulla fascinazione sonora e l'entusiasmo per la realizzazione di brani di musica d'insieme, evitando la competitività e valorizzando le eccellenze, considerando la musica e lo strumento musicale non come fine a se stesso ma come mezzi per lo sviluppo di un più ampio quadro di conoscenze e abilità. In generale si tiene conto, nella formulazione degli standard formativi e nella formulazione delle competenze da acquisire, del fatto che per alcuni alunni si prospetterà la possibilità di proseguire gli studi musicali in scuole professionali; perciò ogni insegnante di strumento personalizzerà il curricolo secondo le esigenze degli alunni stessi. Apprendimento di alcune tecniche di teatro-danza - Isolare e guidare impulsi vocali e fisici; - Sincronizzare pensiero e azione; - Creare partiture fisiche e vocali artificiali ma organiche; - Collocare partiture fisiche e vocali in relazione ad un testo, alla musica e al contesto dell azione; - Stimolare la creatività e acuire le capacità estetiche e sinestetiche dei partecipanti; - Percepire l oggetto scenico come potenziale partner drammaturgico; - Conoscere i processi del montaggio teatrale; - Percepire il processo condiviso dal gruppo non come impedimento della libertà individuale ma come stimolo e potenziamento della propria identità; - Messa in scena di una rappresentazione.
5 Materiali teatrali. Col supporto dell assorbimento del lavoro pre - espressivo può emergere un tipo di attività che è più vicina all aspetto della rappresentazione, cioè determinando quale colore, carattere si vuole esprimere, indirizzandolo a qualcun altro che osserva, spettatore dell azione. In questo senso, laddove nel pre - espressivo il lavoro può essere libero o improvvisato, le attività in questa fase vertono sulla riproduzione più o meno fedele e precisa di un azione fisica e vocale stabilita, singola e di gruppo. RISULTATI INTERMEDI E FINALI PREVISTI Il laboratorio, nella sua prima parte, darà particolare attenzione agli aspetti legati all'emissione vocale completa, corretta e comprensibile dei messaggi verbali, alla modulazione espressiva della voce, al suo uso teso a rafforzare il contenuto verbale del messaggio con l'espressione di sensazioni, sentimenti, emozioni. Successivamente, si porrà l'accento sui testi scritti e orali, teatrali e non, e sul modo di elaborarli, trasformarli, renderli drammatizzabili. Contemporaneamente si assegneranno anche le parti musicali e si curerà la tecnica esecutiva ed espressiva. L'attenzione si sposterà, quindi, sulla comunicazione non verbale ma gestuale, sonora e visiva, sull'analisi e la costruzione del personaggio e dell 'ambientazione scenica, per giungere alla messa in scena che avverrà entro maggio Referente Prof.ssa Raffaella Fabi
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