Violazioni dei diritti umani dei migranti e dei loro difensori

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1 Violazioni dei diritti umani dei migranti e dei loro difensori

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3 Chi sono i difensori dei diritti umani dei migranti centroamericani I difensori dei diritti umani sono singoli, organizzazioni e reti della società che promuovono e proteggono i diritti umani e le libertà fondamentali universalmente riconosciute. Per cercare di tutelare i diritti dei migranti centroamericani, decine di associazioni, gruppi e singoli ogni giorno rischiano la vita. Giornalisti/fotografi/documentaristi Rappresentanti politici e funzionari pubblici Avvocati Personale accademico Religiosi

4 Cosa fanno i difensori dei diritti dei migranti centroamericani (DDHM) Servizi di assistenza diretta ai migranti e rifugiati Azioni di solidarietà in risposta a violazioni dei diritto umani, Diffusione di dati e notizie sulla situazione dei diritti umani nell area in cui svolgono la loro azione, Supporto a persone che si trovano in una situazione di rischio in quanto difensori dei diritti umani dei migranti, affinché possano essere tutelati Formazione e sensibilizzazione contribuendo spesso a contenere la xenofobia verso i migranti all interno delle diverse comunità,, attività di advocacy Registrazione e documentazione delle violazioni dei diritti umani dei migranti e dei loro difensori

5 Che rischi corrono i DDHM I difensori dei diritti umani dei migranti sono spesso vittime di una molteplicità di attacchi e abusi volti a impedire loro di portare avanti il lavoro di promozione e protezione di questi diritti: privazioni del diritto alla vita, minacce di morte, attacchi fisici, attentati contro l integrità, vessazioni e molestie sistematiche, accuse e detenzione indebita o con false prove, solitamente per traffico di migranti, uso arbitrario del sistema di giustizia penale, interferenze arbitrarie (furto di informazione e incursione negli uffici), campagne diffamatorie da parte di funzionari di governo e membri della società in quanto ( traditori della patria ). Le violazioni ai danni dei DDHM sono aumentate a partire dal 2010 e provengono soprattutto da agenti statali e membri di reti del CO/tratta e traffico.

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7 Le politiche migratorie Dall accoglienza all erosione dei diritti umani Politiche populiste e nazionaliste in risposta alla crisi economica (sicurezza, sfruttamento manodopera qualificata) Aumento della possibilità di sfruttare manodopera a basso costo posta nell impossibilità di rivendicare alcun diritto in quanto irregolare, della tratta/traffico, della corruzione

8 Le politiche migratorie: verso una limitazione dei diritti umani Messico Dalle politiche di accoglienza degli anni 80 (asilo politico a chi fuggiva dalle guerre civili centroamericane) si passa ad una politica migratoria basata sulla criminalizzazione del migrante e su politiche securitarie (anche giustificate dalla guerra alla droga ), in cui l'inm è stato caratterizzato da alti livelli di corruzione, dalla collaborazione di molti dei suoi funzionari con la criminalità organizzata e dalle minacce delle autorità verso i migranti in transito. migranti quanto i trafficanti di droga. Conseguenza: aumento del traffico/tratta di esseri Umani e delle violazioni contro migranti e difensori

9 Le politiche migratorie: verso una limitazione dei diritti umani USA Periodo pionieristico: nessun filtro all immigrazione. Da fine 800 si escludono alcune categorie (indigenti ed analfabeti, infermi, dementi, prostitute, anarchici e comunisti, ecc.) Dopo il 1924 furono stabilite quote d immigrazioni da ammettere nei singoli stati che favorivano quelli europei. Nel 1965 si abolì il sistema delle quote nazionali, sostituendolo con altri più convenienti dal punto di vista economico e sociale (ad es. ricongiungimento con familiari ancora all'estero, capacità di investimento, titolo di studio o professione svolta).

10 Le politiche migratorie: verso una limitazione dei diritti umani USA Dagli anni Ottanta si da la preferenza alle persone in possesso di titoli di studio intenzionate a perfezionare gli studi negli Stati Uniti od ad intraprendervi attività imprenditoriali, professionali o lavorative altamente qualificate. La recente immigrazione clandestina proveniente dal Messico ha portato al rafforzamento delle leggi anticlandestinità vigenti e all'applicazione di nuove per fronteggiare il flusso illegale. Nel 1994 iniziò la costruzione di una barriera da parte degli Stati Uniti per limitare l'immigrazione dal Messico. Vige da sempre negli Stati Uniti il principio dello Ius Soli, la cittadinanza è automaticamente concessa ai figli degli immigrati, anche irregolari, nati negli Stati Uniti d'america (diversamente da quanto avviene in gran parte dell'europa, Italia compresa).

11 Le politiche migratorie: verso una limitazione dei diritti umani 2013: Proposta di Riforma dell immigrazione di Obama Obama al Congresso: Riforma dell immigrazione entro quest anno, ci farà crescere Economisti indipendenti ha sottolineato il presidente americano - dicono che la riforma dell immigrazione farà crescere la nostra economia e restringere il nostro debito con almeno mille miliardi di dollari nei prossimi venti anni. E per una buona ragione: quando le persone vengono qui per realizzare i loro sogni - per studiare, inventare e contribuire alla nostra cultura rendono il nostro Paese un posto più attraente per creare per la creazione di lavoro a vantaggio di tutti. La Stampa, 29 gennaio 2014

12 Le politiche migratorie: verso una limitazione dei diritti umani I vantaggi della riforma migratoria per il Governo Americano 1) Più manodopera qualificata Facilita la situazione dei cosiddetti dreamers (ma solo se hanno studiato diploma e università o servito almeno 4 anni nell esercito) Facilita l ingresso di migranti specializzati e istruiti (concessione di visti per ricongiungimento familiare basata sul merito) 2) Più manodopera a basso costo Facilità l entrata temporanea di lavoratori stagionali 3) Più sicurezza Aumento del budget per dotarsi di misure finalizzate a fermare il 90% degli indocumentados che entrano dal Messico, incluso l allargamento del muro Formazione delle autorità di migrazione messicane e dei paesi del triangolo nord

13 Le politiche migratorie: verso una limitazione dei diritti umani Gli svantaggi della riforma migratoria per i migranti irregolari e i loro paesi 1) Fuga di cervelli 2) Procedimento di regolarizzazione estremamente lungo (circa 19 anni per arrivare alla richiesta di cittadinanza) 3) Mantenimento dello status di migrante per i lavoratori non qualificati (Visto W di non immigrante) 4) Esclusione dai cosiddetti programmi federali di beneficio pubblico (es. Medicaid) anche se in regola 3) Aumento dei migranti irregolari, del traffico/tratta e delle deportazioni a causa della nuova strategia mirata ad aumentare la vigilanza nelle aree frontaliere ad alto rischio

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15 Fuga dalla violenza e dall impunità Alti livelli di violenza esercitata dal crimine organizzato (CO), dalle pandillas, dalle autorità locali (estorsioni, omicidi, reclutamento forzato, controllo strategico del territorio, sparizioni, detenzioni arbitrarie, ecc.), dalla società in generale (machismo) e un impunità diffusa (98%). Aumento delle richieste di rifugio e asilo politico. (sfollati forzati)

16 Le vittime della CO (sfollati forzati) e la popolazione a rischio, risentono dell assenza della protezione nazionale (in caso di sfollamento forzato interno) e internazionale (nei casi di passaggio forzato di frontiera). Di fronte alla mancanza totale di protezione, la popolazione si nasconde, fugge, emigra clandestinamente, si unisce e si confonde con la popolazione che emigra verso il nord per motivi socio-economici e, in generale, non richiede direttamente la protezione internazionale in qualità di rifugiati per paura che il CO o i settori a esso collegati li possano identificare. Le statistiche di UNHCR informano dell esistenza di circa rifugiati e richiedenti asilo provenienti da Guatemala, Honduras, El Salvador e Nicaragua negli Stati Uniti d America, in Canada e in altri Paesi dell America Latina e in Europa. Le richieste di asilo sono aumentate a partire dal Solo nel 2010, circa persone hanno richiesto asilo nei Paesi sopra citati.

17 Gli Stati, le organizzazioni internazionali e gli organismi della società civile, non hanno ancora trovato risposte reali, dal punto di vista umanitario e di sicurezza al problema dello sfollamento forzato interno ed esterno causato dalla CO. Si considera la CO un problema di sicurezza nazionale e regionale, ma si dimenticano le conseguenze umanitarie e il bisogno di protezione delle vittime, e si maschera la problematica dello sfollamento forzato. Di fronte alla mancanza di politiche pubbliche e legislazioni nazionali e regionali che siano in accordo con gli strumenti internazionali ratificati dai Paesi centroamericani, la CO continua indisturbata il suo lavoro. In alcune richieste di riconoscimento dello status di rifugiato, le autorità degli Stati ospitanti non riconoscono la CO come agente di persecuzione, ma come agente criminale comune che agisce nei Paesi di origine. E anche nei casi in cui la CO è considerata agente di persecuzione, essa viene considerata agente di delinquenza comune nazionale o locale ignorando il suo carattere di Crimine Organizzato Transnazionale.

18 Le politiche migratorie: verso una limitazione dei diritti umani Repubblica Dominicana Fino al 2004 la legge dominicana prevedeva lo ius soli, mentre la Legge Generale sulla Migrazione, n , nega la cittadinanza dominicana ai bambini nati da persone in transito, ai "non residenti" perché considerati in transito, ai migranti in possesso di visti di soggiorno scaduti e ai lavoratori immigrati privi di documenti. La nuova Costituzione nega la cittadinanza ai figli di dominicani di discendenza haitiana nati dopo il 26 gennaio Secondo l'articolo 18, se ai loro padri è stato negato il riconoscimento della cittadinanza dominicana perché considerati residenti illegali in virtù delle politiche discriminatorie anteriori, i figli non hanno diritto costituzionale alla cittadinanza dominicana.

19 Le politiche migratorie: verso una limitazione dei diritti umani Repubblica Dominicana Il 23 settembre 2013, la Corte Costituzionale della Repubblica Dominicana ha pronunciato la sentenza , con la quale vengono stabilite nuove direttive per l acquisizione della cittadinanza dei figli nati da genitori stranieri in transito nel Paese. Con questa sentenza, il Tribunale modifica retroattivamente l interpretazione data agli stranieri in transito nelle Costituzioni vigenti tra il 1929 e il 2010, abolendo il diritto di ius soli. Oltre persone vengono private della cittadinanza dominicana che gli era stata precedentemente riconosciuta (perdita di diritti fondamentali). Politiche nazionaliste causate da razzismo e xenofobia ed esclusione degli haitiani dai servizi essenziali (scuola, salute, ecc.) Aumento della possibilità di sfruttare manodopera a basso costo posta nell impossibilità di rivendicare alcun diritto in quanto irregolare

20 Le conseguenze in Messico Organizzazioni di DDHM e Case del migrante della Pastoral de Movilidad Humana (DPMU) 108 opere pastorali 500 membri) Assalto e chiusura di albergues (discriminazione e xenofobia) Applicazione di misure di protezione della Commissione Interamericana per i Diritti Umani (CIDH) e della Commissione Nazionale per i Diritti Umani (CNDH) e loro TOTALE INEFFICACIA a causa della collusione tra reti criminali e istituzioni statali/federali. (nonostante l approvazione della Legge a favore della Protezione dei Difensori dei Diritti Umani e dei giornalisti nel 2012).

21 Le conseguenze in Repubblica Dominicana MENAMIRD (Tavolo Nazionale dei Migranti e Rifugiati della Repubblica Dominicana): 34 ONG 107 membri manifestazioni a sostegno della sentenza 168/23 del 2013 (discriminazione e xenofobia) e contro i DDHM ( morte ai traditori ) accompagnate da minacce di morte, diffusione del Libro del tradimento con i nomi di giornalisti e DDHM contrari alla sentenza, campagna contro ACNUR, OEA, intellettuali come Mario Vargas Llosa, ecc. Applicazione di misure di risarcimento della Commissione Interamericana per i Diritti Umani (CIDH) e loro TOTALE INEFFICACIA a causa della mancanza di misure di protezione per le vittime e i testimoni.

22 All incontro di oggi doveva essere presente Liliana Dolis, dell associazione dominicana MUDHA (Movimento delle donne dominico-haitiane). A causa della sentenza della Corte Costituzione non ha potuto essere qui. Liliana riceve costantemente minacce cosi come le riceveva la fondatrice di Mudha, Sonia Pierre, morta nel Per la sua attività, Sonia aveva ottenuto diversi riconoscimenti a livello internazionale. Nel 2006, nel consegnarle il Robert F. Kennedy Human Rights Award, il senatore statunitense Edward Ted Kennedy aveva detto di Sonia è l essere umano più altruista, coraggioso e compassionevole della mia generazione. Questo significa essere un difensore dei diritti dei migranti.