Il mercato della carne

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1 Dal 1786 l'istituzione al servizio del sistema produttivo di Milano. Il mercato della carne dall allevamento allevamento ai consumi domestici a cura dell Ottobre 20

2 Allevamento di bovini - Produzione e Consumo di carne bovina nel mondo Nel corso degli ultimi quattro anni, dal 2006 al 20, il mercato mondiale di carne bovina ha subìto una diminuzione in termini sia di numerosità di capi d allevamento, che di produzione e consumi. Le maggiori perdite sono state riscontrate tra i paesi sviluppati, principalmente a causa della contrazione economica. A contrastare questa tendenza, vi sono stati i trend di alcuni Paesi emergenti, in particolar modo Brasile, India e Argentina, che hanno visto miglioramenti sia a livello di consumi che di produzione, riuscendo a soddisfare la loro domanda interna e a sopperire alle carenze di Stati Uniti e Unione europea, i cui paesi hanno aumentato i volumi di importazione. Soprattutto per India e Cina, è stato registrato un cambiamento nelle abitudini alimentari, con aumenti consistenti nel consumo di carne, a discapito di quello dei cereali. 2

3 Allevamento di bovini - Produzione e Consumo di carne bovina nel mondo Allevamento di bovini (in capi) Stocks iniziali Apr Inc. % India ,1 0,3 Brasile ,2 4,3 Cina ,8 3,8 Stati Uniti ,7 1,9 UE ,1 0,9 Argentina ,2 0,0 Colombia ,2 8,2 Australia ,8 1,7 Totale Mondo ,0 Consumo di carne di manzo e vitello (in ton.) Apr Inc. % Stati Uniti ,5 4,4 UE ,7 3,8 B ras ile ,4 5,8 Cina ,9 0,9 Argentina ,3 7,7 Russia ,8 8,0 India ,8 19,2 Messico ,6 4,1 Totale Mondo ,6 Produzione di carne di manzo e vitello (in ton.) Apr Inc. % Stati Uniti ,8 0,8 B ras ile ,4 1,0 UE ,0 2,2 Cina ,8 0,1 Argentina ,9 9,7 India ,9 9,9 Aus tralia ,7 3,8 Mes s ic o ,1 9,7 Totale Mondo ,7 Fonte: elaborazione su dati USDA 3

4 Allevamento di suini - Produzione e Consumo di carne suina nel mondo Molto diverso dal mercato delle carni bovine, appare quello delle carni suine, che, a livello mondiale, tra il 2006 e il 20, ha segnato una diminuzione del numero di capi di allevamento e un aumento significativo sia della produzione che dei consumi. Le migliori performance sono state riscontrate in Russia, Messico e Brasile. Sottotono, invece, sono state quelle della UE-27, che, secondo i dati Usda, riporta solo piccole variazioni. La Cina, si conferma gigante in questo mercato, producendo e consumando quasi il 50% del totale a livello mondiale. La domanda di carne suina riflette in parte il cambiamento socio-demografico in atto (aumento popolazione, aumento benessere, ricomposizione demografica - più single e anziani) e in parte dipende dalla crisi economica, che ha spinto i consumatori verso nuove scelte alimentari, come per esempio quelle di carni più economiche (salumi) rispetto a quelle pregiate. 4

5 Allevamento di suini - Produzione e Consumo di carne suina nel mondo Allevamento di suini (in capi) Stocks iniziali Apr Inc. % 20 Consumo di carne suina (in ton.) 06 Cina ,5 6,9 UE ,9 3,8 Stati Uniti ,3 9,2 Russia ,6 18,2 Brasile ,5 2,9 Canada ,5 19,4 Giappone ,3 2,9 Messico ,3 11,2 Totale Mondo , Apr Inc. % Cina ,5 5,8 UE ,2 0,3 Stati Uniti ,4 4,1 Russia ,0 15,3 Brasile ,4,6 Giappone ,4 0,6 Vietnam ,8 8,4 Messico ,7 18,9 Totale Mondo ,0 Produzione di carne suina (in ton.) Apr Inc. % Cina ,4 5,1 UE ,5 1,2 Stati Uniti ,9 9,2 Brasile ,2,6 Russia ,2 21,9 Vietnam ,8 8,0 Canada ,7 2,4 Giappone ,3 5,1 Totale Mondo ,0 Fonte: elaborazione su dati USDA 5

6 Allevamento di bovini e Produzione di carne bovina in UE Il ruolo dei Paesi UE nel mercato mondiale dei bovini ha visto un lieve ridimensionamento, contrastato da crescite nei nuovi Paesi Membri, come la Polonia. Nel 2006, l UE-27 ha prodotto il 14,2% di tutta la carne prodotta nel mondo e ha consumato il 15,3%; agli inizi del 20 ha prodotto il 14% e consumato il 14,7%. Gli squilibri tra domanda e offerta sono stati colmati dalle importazioni in aumento, che hanno accresciuto il livello di dipendenza con i Paesi extra-europei. In Europa, il maggior produttore è la Francia, seguita dalla Germania e dall Italia. I maggiori cali nella produzione sono stati riscontrati per le vacche da latte, a causa di un erosione dei margini di redditività del comparto lattiero caseario. Aldilà della contrazione economica, ciò che ha inciso sul rallentamento del mercato europeo sono i seguenti fattori: - aumenti dei costi di produzione (legati agli aumenti dei prezzi dei cereali, carburanti ) - politica agricola comunitaria (PAC) meno vantaggiosa rispetto agli anni passati e in relazione anche a misure estere meno restrittive sulla qualità dei prodotti, controlli e origine di provenienza - maggiore competitività proveniente dall estero 6

7 Allevamento di bovini e Produzione di carne bovina in UE Allevamento di bovini (in capi) UE (27 paesi) ,2 Germania ,7 Irlanda ,6 Spagna ,6 Francia ,6 Italia ,7 Polonia ,9 Regno Unito ,2 Produzione di carne bovina macellazioni- (in ton.) UE (27 paesi) ,1 Germania ,3 Irlanda ,1 Spagna ,7 Francia ,8 Italia ,0 Polonia ,4 Regno Unito ,3 Fonte: elaborazione su dati Eurostat 15% 25% 7% 7% 11% 6% 22% 7% Germania Irlanda Spagna Francia Italia Polonia Regno Unito altri 15 % 21% 7% 8% 11% 5% 19 % 14 % Germania Irlanda Spagna Francia Italia Polonia Regno Unito altri 7

8 Allevamento di suini e Produzione di carne suina in UE Secondo i dati Eurostat, tra il 2006 e il 20, il mercato della produzione di carne suina nell UE-27 è risultato in flessione, del 6,2% per quanto riguarda il numero di capi allevati e del 3% per le macellazioni. La Polonia è il Paese che incide maggiormente nel determinare questa situazione; mentre la Germania spinge nella direzione opposta, avendo aumentato del 12,7% le macellazioni e avendo diminuito di poco gli allevamenti. Nel complesso, l EU-27 produce e consuma il 20% del totale di carne suina prodotta e consumata a livello mondiale. Anche per il comparto suino, come quello bovino, un ruolo importate è giocato dall America Latina, che si rivela il più grande fornitore di carne in tutta Europa. La bilancia commerciale europea, in attivo, appare quindi meno squilibrata di quella del mercato bovino. 8

9 Allevamento di suini e Produzione di carne suina in UE UE (27 paesi) ,2 Germania ,8 Danimarca ,4 Spagna ,3 Francia ,0 Italia ,3 Polonia , UE (27 paesi) ,0 Germania ,7 Danimarca ,5 Spagna ,7 Francia ,4 Italia ,1 Polonia ,4 Allevamento di suini (in capi) Produzione di carne suina macellazioni- (in ton.) Fonte: elaborazione su dati USDA 32% 9% 6% Germania Danimarca Spagna Francia Italia Polonia altri 8% 29% % 18% 17% 25% 8% Composizione anno 20 Composizione anno 20 7% 15% Germania Danimarca Spagna 9% Francia Italia Polonia altri 9 7%

10 Consumi Pro-Capite di carne per specie - kg Anni A partire dagli anni 30, le abitudini alimentari degli italiani si sono modificate enormemente. Come si diceva per gli attuali Paesi emergenti, così per l Italia, al crescere del benessere economico, si è manifestato un aumento del consumo di carne. Dagli anni 80, i consumi medi annui di carni bovine e pollame si sono stabilizzati intorno ai 20-25kg per i primi e 15-20kg per i secondi. Diversa invece è stata l evoluzione della carne suina che ha guadagnato terreno in termini di consumi, fino a raggiungere i 50kg nel Soprattutto in seguito all attuale crisi economica, si è di fronte a un vero e proprio cambiamento negli stili alimentari, tradotto in un maggior consumo di carni più convenienti (quelle estere) o meno pregiate (salumi). Nella composizione della spesa, la carne suina è quella che incide maggiormente, toccando quasi il 50% del consumo totale di carne.

11 Consumi Pro-Capite di carne per specie - kg Anni Anni Bovina Suina Pollame Altre Totale ,5 5,1 1,6 4,5 19, ,4 6,2 3,2 4, ,1 4,6 4,7 29, ,3 7,8,1 5,2 40, ,8,7 11,8 7 54, ,4 15,5 15,9 8,5 62, ,5 21,1 18,2 9,8 74, ,1 23,7 17,3,3 76, , ,3,8 83, ,3 18,5 11,5 89, , ,7 11, ,4 38,4 18,6 12,1 91, ,1 38,5 18,5 11,3 92, ,6 39,2 17,8 11,6 91, ,3 18,1,9 91, ,3 37,5 16,3 11,5 89, ,9 14,1 11,2 89, ,8 39,2 18,3 11,1 98,4 2008* 22,8 48,6 19,2,5 1,1 * Dato provvisorio Fonte: Bilanci alimentari: fino al 1994 elaborazione ISTAT, dal 1995 elaborazione ISMEA 11

12 Il consumo di carne in Italia Consumo di carne pro capite anno 2008*: 1,1 kg,4% 22,6% 19,0% bovina suina pollame altre 48,1% Fonte: elaborazione ISMEA. * Dato provvisorio 12

13 Spesa media mensile in euro delle famiglie Italia 2008 Milano 2008 Milano 20 Italia 2008 Inc. su spesa media mensile Milano 2008 Inc. su spesa media mensile Milano 20 Inc. su spesa media mensile Carne bovina e suina 55,52 49,60 43,2 2,2 1,8 1,6 Pollame, conigli e selvaggina 21,20 17,43 16,9 0,9 0,6 0,6 SPESA MEDIA MENSILE* *per Milano al netto della spesa per mutuo Fonte: elaborazioni su dati ISTAT e CCIAA di Milano La città di Milano consuma meno carne, sia bovina che suina, di quella che viene consumata nel resto del Paese. Non solo è minore l incidenza sul totale della spesa, ma anche l ammontare speso è inferiore di quello italiano. 13

14 I prezzi rilevati sulla piazza di Milano Mercato alla produzione 14

15 Prezzi medi rilevati all all origine: bovini (vacche, vitelli, vitelloni) Il comparto della carne bovina in Italia ha visto una contrazione dei prezzi all origine, nonostante l intero settore abbia subìto aumenti dei costi di produzione. Il settore appare in difficoltà principalmente per i seguenti fattori che ne hanno ridotto la redditività: - aumenti dei costi di produzione (mangine, energia, trasporti ) - ridimensionamento delle aziende agricole (riduzione economie di scala e maggior peso degli ammortamenti) - difficoltà per le aziende agricole ad accedere al credito e maggiori oneri finanziari - minori consumi La domanda è in calo da una parte a causa della contrazione dei consumi e dall altra per via di un cambiamento nelle abitudini alimentari degli italiani che si sono diretti verso altri tipi di carne, più economici. Da ciò si deduce che alla riduzione degli allevamenti e delle macellazioni più che proporzionati ai cali dei consumi, derivano aumenti delle importazioni, soprattutto provenienti dall America Latina, con un conseguente aumento della dipendenza dall estero. 15

16 Prezzi medi rilevati all all origine: bovini (vacche, vitelli, vitelloni) Nello specifico, sulla piazza di Milano i prezzi alla produzione dei bovini hanno seguito diversi trend. * I prezzi delle vacche hanno seguito una traiettoria a U, registrando cali nei prezzi fino a febbraio 20, con riprese fino a luglio 20. * I prezzi dei vitelli da latte hanno invece seguito una tendenza esattamente contraria, seppur con variazioni più contenute. Il picco dei prezzi è stato raggiunto a gennaio 20, seguito da cali. * Infine, i prezzi dei vitelloni, sia maschi che femmine, hanno visto una sostanziale stabilità fino ad aprile 20, seguita da una flessione dei prezzi. 16

17 Prezzi medi rilevati vacche 1,30 1,11 1,11 1,12 1,05 1,22 1,22 1,20 1,15 1,15 1, 1,00 1,01 1,01 0,95 1,02 0,92 0,98 0,98 0,94 0,92 1,00 0,92 1,07 1,00 1,05 0,92 0,92 /kg 0,90 0,88 0,88 0,84 0,83 0,82 0,80 0,77 0,76 0,77 0,70 0,70 0,68 0,70 0,60 0,63 0,62 0,59 0,59 0,50 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug vacche: razze da carne vacche: razza frisona o altre I scelta vacche: razza frisona o altre II scelta Fonte: elaborazioni su mercuriali CCIAA di Milano 17

18 25,0 Variazioni tendenziali dei prezzi medi rilevati vacche 20,0 17,9 19,5 15,0,0 5,0 15,0,9 13,9 9,9 0,0 1,0 0,0 5,0,0 15,0 20,0 25,0 30,0 11,2 11,4 18,9 7,5 8,2 13,6 17,3 18,8 27,1 20,3 22,0 28,4 14,8 16,2 16,2 17,8 25,0 24,4 18,3 20,0 28,0 20,0 21,0 28,9 6,5 16,4 16,7 19,5 8,5 8,3 1,8 35,0 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug vacche: razza frisona o altre I vacche: razza frisona o altre II vacche: razze da carne Fonte: elaborazioni su mercuriali CCIAA di Milano 18

19 Prezzi medi rilevati vitelli da latte /kg lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug vitelli da latte: razze da carne pregiate vitelli da latte: razza fris ona o altre I vitelli da latte: razza fris ona o altre II Fonte: elaborazioni su mercuriali CCIAA di Milano 19

20 Variazioni tendenziali dei prezzi medi rilevati vitelli da latte 50,0 40,0 36,3 41,2 36,7 30,0 30,9 27,1 20,0,0 0,0 23,1 6,8,7 9,4 16,9 17,9 14,2 15,1 8,3,4 6,5 12,7 9,9 8,1 12,0 9,0 2,3 7,5 5,6 11,6 9,1 8,3 6,8 8,6 6,6 4,3 7,9 2,7 3,4 2,6 4,5,0 8,6 13,8 20,0 21,7 30,0 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug vitelli da latte: razza frisona o altre I vitelli da latte: razza frisona o altre II vitelli da latte: razze da carne pregiate Fonte: elaborazioni su mercuriali CCIAA di Milano 20

21 Prezzi medi rilevati vitelloni femmine minori di 24 mesi 2,75 2,50 2,80 2,50 2,79 2,50 2,78 2,50 2,78 2,50 2,78 2,50 2,78 2,52 2,80 2,55 2,82 2,55 2,82 2,54 2,81 2,45 2,72 2,40 2,67 2,35 2,62 /kg 1,75 1,20 1,12 1,20 1,12 1,20 1,12 1,20 1,12 1,20 1,12 1,20 1,12 1,22 1,15 1,25 1,18 1,25 1,17 1,24 1,16 1,15 1,08 1, 1,02 1, 1,02 0,75 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug vitelloni femmine inferiori ai 24 mesi: razze da carne vitelloni femmine inferiori ai 24 mesi: razza frisona o altre I vitelloni femmine inferiori ai 24 mesi: razze da carne pregiate vitelloni femmine inferiori ai 24 mesi: razza frisona o altre II Fonte: elaborazioni su mercuriali CCIAA di Milano 21

22 Variazioni tendenziali dei prezzi medi rilevati vitelloni femmine minori di 24 mesi lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug vitelloni femmine inferiori ai 24 mes i: raz z a frisona o altre I vitelloni femmine inferiori ai 24 mes i: raz z e da carne vitelloni femmine inferiori ai 24 mes i: raz z a frisona o altre II vitelloni femmine inferiori ai 24 mes i: raz z e da carne pregiate Fonte: elaborazioni su mercuriali CCIAA di Milano 22

23 Prezzi medi rilevati vitelloni maschi minori di 24 mesi 2,75 1,00 0,95 0,95 1,13 1,28 1,15 1,30 1,15 1,30 1,15 1,30 1,15 1,30 1,15 1,30 1,17 1,32 1,15 1,30 1, 1,25 1, 1,24 1,15 1, 1, /kg 1,90 2, 2,38 2, 2,38 2, 2,38 2, 2,38 2,11 2,39 2,15 2,42 2,20 2,48 2,20 2,48 2,15 2,43 2,14 2,41 2,05 2,32 1,99 2,27 2,18 1,75 0,75 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug vitelloni maschi inferiori ai 24 mesi: razze da carne vitelloni maschi inferiori ai 24 mesi: razza frisona o altre I vitelloni maschi inferiori ai 24 mesi: razze da carne pregiate vitelloni maschi inferiori ai 24 mesi: razza frisona o altre II Fonte: elaborazioni su mercuriali CCIAA di Milano 23

24 Variazioni tendenziali dei prezzi medi rilevati vitelloni maschi minori di 24 mesi,0 5,0 5,0 2,9 0,0 5,0,0 15,0 20,0 2,6 13,5 15,0 0,8 12,8 14,2 8,7 9,2 22,2 5,8 7,0 16,7 18,4 2,8 4,0 12,8 14,2 4,4 5,8 14,5 16,1 7,9 8,5 20,5,2,8 21,7,8 11,3 20,9 8,2 9,4 16,2 5,1 5,2 6,2 6,8 12,2 13,4 17,4 17,4 8,4 9,5 14,1 15,9 25,0 24,3 22,5 24,8 25,2 21,0 30,0 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug vitelloni maschi inferiori ai 24 mesi: razza frisona o altre I vitelloni maschi inferiori ai 24 mesi: razze da carne vitelloni maschi inferiori ai 24 mesi: razza frisona o altre II vitelloni maschi inferiori ai 24 mesi: razze da carne pregiate Fonte: elaborazioni su mercuriali CCIAA di Milano 24

25 Prezzi medi rilevati Suini Nel periodo in esame, da luglio 20 a luglio 20, i prezzi medi all origine delle carni suine hanno mostrato un trend irregolare. Essi, ogni mese, hanno segnato piccole variazioni, di pochi centesimi, per i suini sotto i 40 kg mentre sono rimasti stabili per i suini di 80 kg. I lievi rincari sono stati determinati principalmente da aumenti registrati tra i costi degli allevamenti (soprattutto per i mangimi, carburanti ed energia), placati però da fondamentali al ribasso, con l offerta più corposa della domanda. Ciò genera elevate competizioni tra gli operatori agricoli e un abbattimento dei prezzi. D altra parte, i rincari non compensano gli aumenti dei costi, generando un erosione dei margini di profitto del comparto a monte. In Italia, il comparto è caratterizzato dai seguenti fattori: - alta concentrazione della produzione in aziende agricole di grandi dimensioni - elevata competitività tra le aziende agricole - elevate esportazioni e importazioni (saldo positivo della bilancia commerciale) - riduzione della produzione a marchio territoriale certificato (Dop e Igp) - scarsa differenziazione dei prodotti - aumento della domanda, soprattutto quella dei salumi 25

26 Prezzi medi rilevati Suini /kg 4,50 4,00 3,50 3,00 23,0 18,0 13,0 8,0 3,0 2,50 2,0 2,00 1,50 7,0 12,0 17,0 1,00 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug Suini d'allevamento fino a 15 kg 3,24 3,16 3,14 3,13 3,18 3,38 3,65 3,86 3,90 3,83 3,69 3,64 3,50 Suini d'allevamento di 25 kg. 2,35 2,25 2,19 2,16 2,18 2,33 2,59 2,80 2,85 2,82 2,69 2,59 2,44 Suini d'allevamento di 40 kg 1,97 1,81 1,67 1,56 1,53 1,60 1,83 2,04 2,14 2,15 2,11 2,04 1,93 Suini d'allevamento di 80 kg 1,33 1,33 1,33 1,33 1,31 1,31 1,31 1,31 1,31 1,31 1,31 1,31 1,31 var % t/t 12 fino a 15 kg 12,5 8,8 5,5 2,3 0,9 0,0 2,3 6,3 9,2 8,0 4,8 6,5 8,1 var % t/t kg. 18,0 8,9 1,7 2,7 5,7 4,7 0,3 5,7 9,3 8,8 5,0 4,7 3,7 var % t/t kg 13,4 1,0 12,2 19,2 20,7 17,5 8,5 1,1 5,9 4,6 1,9 0,6 1,9 var % t/t kg 2,1,6 11,9 11,8 6,6 0,2 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 1,1 1,5 Fonte: elaborazioni su mercuriali CCIAA di Milano 22,0 % 26

27 Prezzi medi rilevati e variazioni tendenziali Pollo Nel corso del periodo in analisi, anche i prezzi all origine del pollo, come quelli dei suini, hanno subìto continue oscillazioni, seppur con variazioni di piccole intensità. A livello nazionale, il mercato del pollo è caratterizzato da un eccesso di offerta, seppur in lieve contrazione, causata da una marcata flessione dei consumi. Il contenimento dei costi di produzione, durante tutto il corso del 20, ha generato miglioramenti nella redditività delle aziende agricole, ridimensionati nel corso degli ultimi mesi, principalmente a causa dell aumento del prezzo dei cereali. 27

28 Prezzi medi rilevati e variazioni tendenziali Pollo 1,2 15,0 % 12,1 1 0,91 0,94 1,02 0,97 0,96 0,96 0,92 0,99 1,02,0 5,0 0,86 0,86 0,8 0,0 0,77 0,77 0,0 0,0 6,7 5,0 0,6 15,0 12,1 11,9 13,5,0 15,0 0,4 18,9 18,6 20,0 0,2 23,9 28,0 25,2 25,0 30,0 /kg 0 lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- lug- 35,0 polli allevati a terra taglia leggera e media (1ª scelta) var % t/t 12 Fonte: elaborazioni su mercuriali CCIAA di Milano 28

29 I prezzi rilevati sulla piazza di Milano Mercato all ingrosso 29

30 Prezzi medi rilevati all ingrosso (vacche, vitelli e vitelloni) Le variazioni dei prezzi medi rilevati all ingrosso per le carni bovine rispecchiano in parte quelle subite a livello di produzione, riportando però una maggiore variabilità. 30

31 Prezzi medi rilevati vacche lug giu mag apr mar feb gen dic nov ott set ago lug 1,38 1,40 1,45 1,52 1,48 1,33 1,33 1,33 1,34 1,43 1,51 1,66 1,68 1,80 1,78 1,78 1,78 1,88 2,12 2,12 2,06 2,02 1,98 1,96 2, 2, 2,74 2,74 2,68 2,68 2,64 2,58 2,58 2,58 2,59 2,68 2,77 2,92 2,94 1,00 1,25 1,50 1,75 2,00 2,25 2,50 2,75 3,00 /kg vacche: anteriore vacche: mezzene vacche: posteriore Fonte: elaborazioni su mercuriali CCIAA di Milano 31

32 Variazioni tendenziali dei prezzi medi rilevati vacche lug/lug 17,8 7,0 1,3 giu/giu 16,6 7,1 2,4 mag/mag 19,4 8,9 2,5 apr/apr mar/mar 25,2 20,4,4 9,0 8,5 5,2 vacche: posteriore vacche: mezzene vacche: anteriore feb089/feb 32,8 13,6 14,8 gen/gen 32,8 16,2 13,7 media anno /amedi anno 08 11,7 11,0 1,2 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0,0 5,0 0,0 5,0 Fonte: elaborazioni su mercuriali CCIAA di Milano 32

33 Prezzi medi rilevati vitelli 9,50 4,22 2,59 2,97 4,37 2,81 3,19 4,68 2,96 3,35 4,68 3,17 3,55 4,81 3,61 4,14 5,07 3,80 4,33 5,40 4,05 4,59 5,19 3,78 4,32 5,19 3,75 4,28 5,16 3,58 4,11 4,63 2,81 3,35 4,59 2,77 3,30 4,30 2,38 2,92 6, 6,16 6,24 6,44 6,55 6,90 6,55 6,70 6,64 6,29 6,92 6,62 7,25 6,83 7,02 6,57 7,01 6,60 6,98 6,64 6,45 6,22 6,41 6,32 6,12 6, 7,79 8, 8,55 8,35 7,94 8,27 8,48 8,22 8,25 8,29 7,85 7,89 7,64 8,50 7,50 6,50 /kg 5,50 4,50 3,50 2,50 1,50 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug *media prezzi carne nazionale e di importazione vitelli (in mezzene o carcasse): altre razze* vitelli (in mezzene o carcasse): razze pregiate vitello busti: altre razze* vitello busti: razze pregiate vitello selle: altre razze* vitello selle: razze pregiate Fonte: elaborazioni su mercuriali CCIAA di Milano 33

34 Variazioni tendenziali dei prezzi medi rilevati vitelli 30,0 27,2 25,0 20,0 23,7 22,0 19,7 21,9 20,0 25,7 20,6 19,2 20,0 15,0,0 5,0 0,0 5,0 16,9 15,5 3,4 0,7 0,4 0,0 17,8 12,2 7,4 5,9 17,2 13,2 8,7 3,3 2,6 15,6,2 5,4 4,3 13,5 9,8 7,7 16,6 16,1,4 9,8 7,4 16,9 16,5 12,1,3 8,7 1,9 0,5 1,1 1,9 1,7 7,9,0 media anno /media anno 08 gen/gen feb089/feb mar/mar apr/apr mag/mag giu/giu lug/lug *media prezzi carne nazionale e di importazione vitelli (in mezzene o carcasse): altre razze* vitelli (in mezzene o carcasse): razze pregiate vitello busti: altre razze* vitello busti: razze pregiate vitello selle: altre razze* vitello selle: razze pregiate Fonte: elaborazioni su mercuriali CCIAA di Milano 34

35 Prezzi medi rilevati vitelloni maschi e femmine minori di 24 mesi 6,50 6,00 6,30 6,30 6,30 6,22 6,16 6,15 6,15 6,15 6,15 6,14 6,05 6,05 6,05 5,50 5,00 4,50 4,62 4,62 4,59 4,44 4,30 4,25 4,25 4,24 4,15 4,14 4,15 4,33 4,33 /kg 4,00 3,85 3,85 3,85 3,85 3,85 3,85 3,89 3,95 3,95 3,92 3,77 3,82 3,73 3,50 3,00 2,50 2,00 1,73 2,06 3,15 1,73 2,06 3,17 1,73 2, 3,17 1,81 2,24 3,17 1,97 2,40 3,18 2,16 2,59 3,19 2,31 2,75 3,28 2,43 2,87 3,26 2,43 2,87 3,16 2,39 2,83 3,13 2, 2,54 3,00 1,93 2,33 3,14 1,82 2,21 3,04 1,50 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug vitelloni femmine inferiori ai 24 mesi: anteriori vitelloni femmine inferiori ai 24 mesi: mezzene vitelloni femmine inferiori ai 24 mesi: posteriore vitelloni maschi inferiori ai 24 mesi anteriore vitelloni maschi inferiori ai 24 mesi mezzene vitelloni maschi inferiori ai 24 mesi posteriore Fonte: elaborazioni su mercuriali CCIAA di Milano 35

36 Variazioni tendenziali dei prezzi medi rilevati vitelloni maschi e femmine minori di 24 mesi,0 7,0 4,0 1,0 1,9 3,2 0,4 5,1 5,9 8,2 5,1 7,5 2,0 5,0 8,0 11,0 14,0 17,0 2,6 2,7 2,7 5,1 3,3 2,2 5,5 5,4 5,5 5,1 3,0 5,4 5,4 7,5 7,1 6,7 9,9,0 8,3 12,2 12,1,8 13,8 14,0 12,8 14,2 12,1 14,3 14,8 14,5 16,1 14,6 17,1 15,4 17,9 3,2 3,9 3,3 6,4 20,0 19,7 23,0 media anno /media anno 08 gen/gen feb089/feb mar/mar apr/apr mag/mag giu/giu lug/lug vitelloni femmine inferiori ai 24 mesi: anteriori vitelloni femmine inferiori ai 24 mesi: posteriore vitelloni maschi inferiori ai 24 mesi mezzene vitelloni femmine inferiori ai 24 mesi: mezzene vitelloni maschi inferiori ai 24 mesi anteriore vitelloni maschi inferiori ai 24 mesi posteriore Fonte: elaborazioni su mercuriali CCIAA di Milano 36

37 Prezzi medi rilevati Suini Nel periodo in considerazione, i prezzi medi all ingrosso dei suini da macello, sia che essi siano calcolati a peso vivo o a peso morto, hanno segnato una traiettoria in discesa, con una forte ripresa nel mese di giugno 20. Il trend dei prezzi all ingrosso appare diverso da quello dei prezzi alla produzione. Quest ultimo si è mostrato più volatile e ha raggiunto il picco dei prezzi a maggio

38 Prezzi medi rilevati Suini /kg 1,6 0 1,4 0 1,2 0 1,0 0 0,80 0,60 0,40 0,20 15,0,0 % 5,0 0,0-5,0 -,0-15,0-20,0 0,00 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug -25,0 Suini da macello a peso vivo: 115 kg 1,14 1,26 1,22 1,20 1,13 1,12 1,11 1, 1,03 1,00 1,01 1, 1,08 Suini da macello a peso vivo: 130 kg 1,14 1,26 1,22 1,20 1,13 1,12 1,11 1, 1,03 1,00 1,01 1, 1,08 Suini da macello a peso vivo: 176 kg 1,22 1,34 1,34 1,33 1,28 1,26 1,25 1,23 1,17 1,13 1,12 1,20 1,18 var % t/t kg 14,3 11,1 17,7 19,2 7,2 2,9 1,2 12,0 6,2 2,1 1,6 2,5 5,6 var % t/t kg 14,3 11,1 18,3 19,7 8,7 1,1 0,6 9,7 4,0 1,1 1,6 2,5 5,6 var % t/t kg 12,2 9,3 14,5 15,8 6,0 3,0 1,2,6 7,9 3,7 3,2 0,7 3,6 Fonte: elaborazioni su mercuriali CCIAA di Milano 38

39 Prezzi medi rilevati Suini 1,80 15,0 % /kg 1,60,0 1,40 5,0 1,20 0,0 1,00 5,0 0,80,0 0,60 15,0 0,40 20,0 0,20 25,0 0,00 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug Suini da macello a peso morto : kg 95 1,26 1,40 1,35 1,31 1,23 1,22 1,19 1,17 1, 1,03 1,05 1,15 1,11 Suini da macello a peso morto : kg 120 1,34 1,48 1,44 1,41 1,33 1,32 1,29 1,27 1,19 1,12 1,11 1,21 1,17 Suini da macello a peso morto : kg 150 1,50 1,65 1,64 1,63 1,57 1,56 1,54 1,52 1,44 1,40 1,39 1,49 1,46 var % t/t kg 20,3 16,9 23,8 25,6 15,1 5,8 8,0 2,1 2,1 7,3 5,1 8,6 11,8 var % t/t kg 17,3 14,2 20,9 22,2 13,5 4,7 6,7 2,8 1,1 6,0 6,4 9,6 12,5 var % t/t kg,8 7,9 13,9 15,2 5,3 4,1 2,4 11,3 8,5 4,9 5,1 1,3 2,4 30,0 Fonte: elaborazioni su mercuriali CCIAA di Milano 39

40 Prezzi medi rilevati all ingrosso Polli - interi e in parti I prezzi all ingrosso del pollo, sia quello intero che quello in parti, ha subìto diverse oscillazioni, a causa dell instabilità della domanda, la quale non solo dipende dalla stagione, ma anche dal periodo del mese (per esempio, a fine mese i consumi si contraggono). I prezzi di tutti i tipi di pollo (interi, eviscerati, petto e cosce) hanno seguito lo stesso trend, ad eccezione dei prezzi delle ali di pollo, che sono rimasti stabili per tutto il periodo in esame. 40

41 Prezzi medi rilevati all ingrosso Polli - Animali interi ( /kg) 2,5 2 1,5 1 0,5 0 polli tradizionali: media prezzi polli eviscerati (da 0,900 a 1,3 kg) lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug polli tradizionali: media prezzi polli eviscerati (da 0,900 a 1,3 kg) var % t/t 1 var % t/t 12 var % t/t 1 var % t/t 12 lug 4,8 13,9 1,4,7 ago 5,0 11,0 8,2 4,7 set 8,4 0,7 2,2 0,9 ott 7,7 8,6 9,6,0 nov 12,6 19,6,6 18,4 dic 5,7 20,6 5,9 18,3 gen 4,3 21,2 4,1 18,2 feb 7,9 23,7 6,9 18,9 mar 16,2 16,7 13,1 12,3 apr 0,4 20,1 0,5 13,0 mag 1,7 18,4 0,0 13,8 giu 6,3 1,8 5,0 0,5 lug 0,2 7,1 0,0 1,0,0 5,0 Var % t/t-12 0,0 5,0,0 15,0 20,0 25,0 30,0 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug Fonte: elaborazioni su mercuriali CCIAA di Milano 41

42 Prezzi medi rilevati Polli - Animali in parti ( /kg) 5 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 4,7 4,5 4,37 4,28 3,97 3,85 3,72 1,95 1,96 1,85 1,85 1,77 1,69 1,71 1,4 1,4 1,4 1,4 1,4 1,4 1,4 petti con forcella cosciotti ali non separate 3,52 1,61 1,4 4,24 4, 4,03 1,75 1,7 1,66 1,4 1,4 1,4 4,45 4,49 1,75 1,4 1,72 1,4 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug 5,0 0,0 5,0,0 15,0 20,0 petti con forcella cosciotti ali non separate var % t/t 1 var % t/t 12 var % t/t 1 var % t/t 12 var % t/t 1 var % t/t 12 lug 2,9 13,5 8,2 6,6 0,0 0,0 ago 3,0 13,8 1,2 6,0 0,0 0,0 set 4,4 6,7 14,0 2,6 0,0 0,0 ott 8,9 12,8 0,5 5,8 0,0 0,0 nov 13,1 22,5 5,6 9,8 0,0 0,0 dic 6,7 22,8 0,0 17,8 0,0 0,0 gen 3,0 22,8 4,3 19,9 0,0 0,0 feb 8,6 25,7 9,0 21,5 0,0 0,0 mar 14,5 17,4 8,7 18,6 0,0 0,0 apr 1,5 17,9 2,9 23,4 0,0 0,0 mag 3,7 15,2 2,4 23,5 0,0 0,0 giu 5,0 1,1 5,4 4,9 0,0 0,0 lug 0,9 2,7 1,7 1,8 0,0 0,0 25,0 30,0 lug Var % t/t-12 ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug Fonte: elaborazioni su mercuriali CCIAA di Milano 42

43 Prezzi medi rilevati sulla piazza di Milano a confronto 43

44 Prezzi medi del mercato - Bovini (confronto tra prezzi medi nazionali e prezzi sulla piazza di Milano) Sia per quanto riguarda i prezzi all origine che quelli all ingrosso per le carni bovine, i prezzi medi in Italia sono più elevati di quelli rilevati sulla piazza di Milano, per tutto l anno in considerazione e per tutte e tre le categorie di carni bovine in analisi (vacche, vitelli e vitelloni). Le variazioni dei prezzi sulla piazza di Milano, con qualche eccezione per il mercato delle vacche da latte, hanno seguito esattamente gli scostamenti che si sono verificati nel resto del Paese: ad aumenti sui mercati nazionali sono corrisposti analoghi aumenti sulla piazza di Milano. 44

45 Prezzi medi del mercato all origine - Bovini (confronto tra prezzi medi nazionali e prezzi sulla piazza di Milano) 4.00 Vitelli 1,20 Vacche ,00 0, , , , Jul Aug Sep Oct Nov Dec Jan Feb Mar Apr May Jun Jul 0,00 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug Vitelloni femm. manze Milano Nazionale Vitelloni manzi 2,50 2,50 2,00 2,00 1,50 1,50 1,00 1,00 0,50 0,50 0,00 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug 0,00 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug Fonte: elaborazioni su dati Ismea e mercuriali CCIAA di Milano 45

46 Prezzi medi del mercato all ingrosso - Bovini (confronto tra prezzi medi nazionali e prezzi sulla piazza di Milano) 7,00 Milano Nazionale Vitello Milano Nazionale Milano var % t/t 1 Vitello Nazionale var % t/t 1 Milano var % t/t 12 Nazionale var % t/t 12 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00 lug ago set Milano ott nov Nazionale dic gen Milano var % t/t 1 feb Vitellone mar Nazionale var % t/t 1 lug 3,62 4,39 ago 3,62 4,35 0,1 0,9 set 3,62 4,31 0,0 0,9 ott 3,62 4,25 0,0 1,4 nov 3,64 4,26 0,6 0,2 dic 3,70 4,37 1,5 2,6 gen 3,77 4,51 2,0 3,2 feb 3,82 4,43 1,2 1,8 mar 3,78 4,35 0,9 1,8 apr 3,76 4,35 0,7 0,0 mag 3,60 4,25 4,2 2,3 giu 3,60 4,16 0,0 2,1 apr Milano var % t/t 12 mag giu Nazionale var % t/t 12 lug 3,53 4,20 1,9 1,0 2,4 4,3 lug 5,00 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 lug 4,97 5,49 ago 5,19 5,54 4,4 0,9 set 5,50 5,72 6,0 3,2 ott 5,50 5,68 0,0 0,7 nov 5,57 5,67 1,3 0,2 dic 5,83 5,86 4,7 3,4 gen 6, 6,20 4,6 5,8 feb 5,85 5,81 4,1 6,3 mar 5,85 5,59 0,1 3,8 apr 5,79 5,57 0,9 0,4 mag 5,22 5,4 9,9 3,1 giu 5,21 5,27 0,1 2,4 lug 4,91 5,28 5,8 0,2 1,2 3,8 lug ago set ott nov Vitellone Fonte: elaborazioni su dati Ismea e mercuriali CCIAA di Milano dic gen feb mar apr mag giu lug 46

47 Prezzi medi del mercato all ingrosso - Pollo (confronto tra prezzi medi nazionali e prezzi sulla piazza di Milano) Al contrario dei prezzi della carne bovina, per quanto riguarda i prezzi all ingrosso della carne di pollo intero, quelli nazionali sono inferiori di quelli sulla piazza di Milano. Il capoluogo lombardo appare quindi più caro del resto del Paese, quasi duplicando i prezzi nazionali per tutto il periodo in considerazione. Nonostante queste divergenze dei livelli di prezzi, entrambi i trend, locale e nazionale, hanno segnato andamenti simili. Situazione contraria invece per i prezzi di pollo in parti, che sono più economici per la città di Milano, anche se la differenza con i prezzi nazionali non supera mai i 30cent/. 47

48 Prezzi medi del mercato all ingrosso - Pollo (intero) (confronto tra prezzi medi nazionali e prezzi sulla piazza di Milano) /kg 2 1,5 1 0,5 0 lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- lug- 30,0 20,0,0 0,0,0 20,0 30,0 % Nazionali Milano Naz. var % t/t 1 Mil. var % t/t 1 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug Nazionali 0,9 0,96 1,06 1,07 0,83 0,87 0,82 0,79 0,97 1,01 0,95 1,03 1,07 Milano 1,59 1,67 1,81 1,67 1,46 1,54 1,48 1,36 1,58 1,57 1,60 1,70 1,70 Naz. var % t/t 1 11,8 6,7,4 0,9 22,4 4,8 5,7 3,7 22,8 4,1 5,9 8,4 3,9 Mil. var % t/t 1 4,8 5,0 8,4 7,7 12,6 5,7 4,3 7,9 16,2 0,4 1,7 6,3 0,20 Fonte: elaborazioni su dati Ismea e mercuriali CCIAA di Milano 48

49 Prezzi medi del mercato all ingrosso - Pollo (in parti) (confronto tra prezzi medi nazionali e prezzi sulla piazza di Milano) /kg 3 2,5 15,0,0 2 5,0 1,5 0,0 1 5,0 0,5,0 0 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug 15,0 % Nazionali Milano Naz. var % t/t 1 Mil. var % t/t 1 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug Nazionali 2,59 2,5 2,82 2,8 2,5 2,47 2,47 2,36 2,54 2,65 2,61 2,71 2,72 Milano 2,49 2,54 2,68 2,55 2,32 2,41 2,34 2,18 2,39 2,40 2,43 2,53 2,54 Naz. var % t/t 1 6,8 3,5 12,8 0,7,7 1,2 0,0 4,5 7,6 4,3 1,5 3,8 0,4 Mil. var % t/t 1 3,6 2,0 5,8 5,1 8,8 3,6 2,8 7,0,0 0,1 1,5 4,1 0,13 Fonte: elaborazioni su dati Ismea e mercuriali CCIAA di Milano 49

50 Prezzi al consumo 50

51 Indice dei prezzi al consumo armonizzato (hicp( hicp) Unione Europea a 27 paesi Numero indice lug Fonte: Eurostat ago set ott nov dic gen Alimentari feb mar Carne apr mag giu lug Nel periodo considerato, il trend dell indice dei prezzi delle carni ha seguito un andamento spesso speculare a quello degli alimentari: al crescere dell uno è corrisposta una flessione dell altro. Le variazioni dell indice dei prezzi degli alimentari sono state inoltre più importanti di quelle delle carni, il cui valore dell indice, quasi stabile, si attesta intorno ai 112,5 da novembre 20. Il risultato di questo indice, calcolato a livello europeo, è la somma di trend completamente diversi tra i Paesi: per esempio, il Regno Unito e l Italia riportano valori crescenti, contrastati da quelli in flessione della Spagna. 51

52 Indice dei prezzi al consumo armonizzato (hicp( hicp) Variazioni tendenziali dell indice hicp per la voce carne lug giu mag apr mar feb 0,4 0,5 0,5 0,2 0,4 0,3 gen 0,2 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 Unione Europea (27 paesi) Germania Spagna Francia Italia Austria Regno Unito Fonte: elaborazioni su dati Eurostat 52

53 Prezzi medi al consumo della carne fresca di bovino adulto Valori in al Kg 18 Nord 16,6 16,4 Centro 17 16, ,8 15, ,4 15, , ,6 14,4 12 lug set nov gen mar mag lug 14,2 14 lug set nov gen mar mag lug Bologna Genova Milano Torino Trieste Venezia Ancona Firenze Milano Roma 16 15, , , , ,5 11 Sud ed Isole lug set nov gen mar mag lug Bari Cagliari Milano Napoli Palermo Reggio Calabria Fonte: elaborazioni su dati ISTAT Focalizzando l attenzione alle macro regioni italiane, si nota come vi siano differenti livelli di prezzi al consumo della carne fresca di bovino: quelli del Nord sono in media più elevati di quelli del Centro, i quali sono in media più elevati di quelli del Sud. La città di Roma appare però più cara di Milano. Mentre Palermo risulta essere la più economica. 53

54 7,7 Prezzi medi al consumo della carne suina con osso Nord Valori in al Kg 8 Centro 7,6 7,5 7,4 7,3 7,5 7 7,2 7,1 6,5 7 6,9 lug set nov gen mar mag lug Bologna Genova Milano Trieste Venezia 6 lug set nov gen mar mag lug Ancona Firenze Milano Roma 8 7,5 7 6,5 6 Sud ed Isole lug set nov gen mar mag lug Bari Cagliari Milano Napoli Palermo Reggio Calabria Per quanto riguarda i prezzi al consumo della carne suina con osso, le differenze tra le regioni italiane appaiono meno marcate, di quelle presenti sul mercato della carne bovina. I prezzi si aggirano tra i 6,5 /kg e i 7,5 /kg, più o meno in tutte le tre macro regioni, Nord, Centro e Sud. Le città più care sono Milano, Ancona e Bari, mentre le più economiche sono Firenze e Palermo. Fonte: elaborazioni su dati ISTAT 54

55 5 4,7 4,4 4,1 Prezzi medi al consumo del pollo Nord Valori in al Kg 5,8 5,5 5,2 4,9 4,6 4,3 Centro 3,8 lug set nov gen mar mag lug 4 lug set nov gen mar mag lug Bologna Genova Milano Trieste Torino Venezia Ancona Firenze Milano Roma 5 4,7 4,4 4,1 3,8 3,5 Sud ed Isole lug set nov gen mar mag lug Le differenze tra i prezzi al consumo tornano ad acuirsi se si analizza il mercato del pollo. I prezzi al Nord e al Centro sono molto simili, essendovi città con prezzi che superano i 5 /kg (Torino e Ancona) e altre dove sono appena sopra i 4 /kg (Bologna, Genova e Firenze). I prezzi al Sud, invece, sono un po più bassi e in alcuni casi scendono anche sotto i 4 /kg (Palermo e Reggio Calabria). Bari Cagliari Milano Napoli Palermo Reggio Calabria Fonte: elaborazioni su dati ISTAT 55

56 Prezzi medi al consumo della carne fresca di bovino adulto in Lombardia Per quanto riguarda il contesto lombardo, i prezzi al consumo della carne fresca di bovino adulto della città di Milano si posizionano in un livello intermedio, intorno ai 15 /kg. Le città più care sono Brescia e Pavia. A seguire ci sono Varese, Lecco, Milano, Lodi, Como, Bergamo e infine Cremona, i cui prezzi sono ben più bassi di quelli delle altre città lombarde (intorno ai 12 /kg). 56

57 Prezzi medi al consumo della carne fresca di bovino adulto in Lombardia 17, , , , , ,5 12 Valori in al Kg 11,5 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug Bg Bs Co Cr Lc Lo Mi Pv Va Fonte: elaborazioni su dati ISTAT Le province di Mantova e Monza Brianza non disponibili per mancanza di quotazioni 57

58 Prezzi medi al consumo della carne suina con osso in Lombardia Considerando ora il contesto lombardo in relazione ai prezzi al consumo della carne suina con osso, è evidente come i prezzi di Milano siano tra i più elevati (intorno ai 7,4 /kg). In base ai livelli dei prezzi, le città lombarde possono essere ordinate e suddivise in due grandi categorie: quelle con prezzi intorno ai 7,1 /kg-8 /kg e quelle con prezzi nella fascia dei 5,7 /kg-6,7 /kg. Nell ordine, nella prima compaiono Pavia, la città più cara, seguita da Milano, Bergamo, Varese e Brescia. Nella seconda fascia invece appartengono Cremona, Como, Lodi e infine Lecco, la più economica. 58

59 Prezzi medi al consumo della carne suina con osso in Lombardia 8,1 7,9 7,7 7,5 7,3 7,1 6,9 6,7 6,5 6,3 6,1 5,9 5,7 Valori in al Kg 5,5 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug Bg Bs Co Cr Lc Lo Mi Pv Va Fonte: elaborazioni su dati ISTAT Le province di Mantova e Monza Brianza non disponibili per mancanza di quotazioni 59

60 Prezzi medi al consumo del pollo in Lombardia Continuando con il confronto dei prezzi al consumo tra le città lombarde, Milano risulta una delle città più care, anche nel comparto del pollo. Nello specifico, i prezzi di Milano, intorno ai 4,4 /kg, sono secondi dopo quelli di Varese (intorno ai 4,8 /kg). A seguire ci sono Brescia, Cremona, Como, Lodi, Pavia, Bergamo e infine Lecco, che si conferma la più economica, come nel caso delle carni di maiale. 60

61 Prezzi medi al consumo del pollo in Lombardia Valori in al Kg 5 4,7 4,4 4,1 3,8 3,5 lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug Bg Bs Co Cr Lc Lo Mi Pv Va Fonte: elaborazioni su dati ISTAT Le province di Mantova e Monza Brianza non disponibili per mancanza di quotazioni 61

62 Prezzi al consumo della carne fresca di bovino in alcune città europee (rilevazione 20) A livello europeo, i prezzi al consumo di Milano dell arrosto di manzo e vitello si posizionano in un contesto medio-alto, riportando rispettivamente i seguenti prezzi: 14,78 /kg e 12,49 /kg. Per quanto riguarda il manzo, Lione risulta la più cara (22 /kg), seguita da Barcellona, Roma, Praga, fino ad arrivare a Bucarest, Atene, Budapest (5,08 /kg). Per quanto riguarda invece il vitello, Bruxelles è la più cara (19,29 /kg) seguita da Berlino, Lione, Parigi, fino ad arrivare ad Atene, Budapest e Bucarest (5,72 /kg). NB. I dati cui si fa riferimento provengono dalle banche dati diffuse dall EIU (Economist Intelligence Unit). Le rilevazioni di questi dati si riferiscono ai prezzi esposti nei supermercati e differiscono da quelle dell Istat, che utilizza i negozi tradizionali tra le principali fonti di rilevazione. Questo, unito ad altri fattori, come le diverse finalità per cui è costituita la banca dati, le diverse tipologie di prodotti rilevati, portano a dati non del tutto omogenei e quindi non confrontabili. 62

63 Prezzi al consumo della carne fresca di bovino in alcune città europee (rilevazione 20) Manzo: arrosto (1 kg) Vitello: arrosto (1 kg) Valori in al Kg 25,00 20,00 15,00 14,98,99 17,99 19,29 17,00 11,60 12,49 15,80 13,08 12,40,00 9,50 9,22 6,60 5,72 6,06 5,00 0,00 7,49 5,40 16,75 9,99 14,89 6,06 5,08 8,16 22,00 14,44 14,78 15,00 9,11 16,50 11,99 6,85 AMSTERDAM ATENE BARCELONA BERLINO BRUXELLES BUCAREST BUDAPEST LONDRA LIONE MADRID MILANO PARIGI PRAGA ROMA VIENNA VARSAVIA Fonte: Economist Intelligence Unit - CountryData 63

64 Prezzi al consumo della carne di maiale in alcune città europee (rilevazione 20) I prezzi al consumo della carne di maiale nella città di Milano si posizionano in un contesto medio-basso se confrontati con quelli di alcune città europee. Per quanto riguarda i prezzi della braciola di maiale, la città più cara è Roma (11,50 /kg), seguita da Londra (8,91 /kg), Vienna, fino ad arrivare a Milano (4,78 /kg) che è una delle più economiche tra quelle prese in esame, posizionata prima di Bucarest (4,06 /kg) e Varsavia (3,95 /kg). Per quanto riguarda i prezzi della lonza di maiale, la città più cara risulta essere Francoforte (11,99 /kg), seguita da Roma (11,00 /kg), Londra, Bruxelles, fino ad arrivare a Milano (5,29 /kg). Infine, le più economiche sono Bucarest (4,54 /kg) e Budapest (3,13 /kg). 64

65 Prezzi al consumo della carne di maiale in alcune città europee (rilevazione 20 -valori in al Kg) Maiale: braciole (1 kg) Maiale: lonza (1 kg) 14,00 12,00,00 8,00 6,00 4,00 7,99 7,90 6, 5,59 5,19 4,99 4,99 4,99 7,49 9,94 4,06 4,54 4, 3,13 4,99 11,99 8,91,41 8,67 7,95 5,50 6,95 4,78 5,29 5,00 5,75 6,19 6,52 11,50 11,00 8,49 8,50 3,95 7,11 2,00 0,00 AMSTERDAM ATENE BARCELONA BERLINO BRUXELLES BUCAREST BUDAPEST FRANCOFORTE LONDRA LIONE MADRID MILANO PARIGI PRAGA ROMA VIENNA VARSAVIA Fonte: Economist Intelligence Unit - CountryData 65

66 Prezzi al consumo del pollo in alcune città europee (rilevazione 20) Infine, per quanto riguarda i prezzi al consumo della carne di pollo relativi alla città di Milano si nota come siano tra i più economici a livello europeo. La città più cara è Francoforte (6,99 /kg), seguita da Lione (6,50 /kg), Bruxelles (6,25 /kg); mentre le città più economiche sono Milano (2,39 /kg), Bucarest (2,12 /kg) e Varsavia (1,74 /kg). 66

67 Prezzi al consumo del pollo in alcune città europee (rilevazione 20 -valori in al Kg) Pollo: fresco (1 kg) 8,00 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 6,25 6,99 6,50 2,00 1,00 4,29 3,92 3,40 2,79 2,12 3, 5,20 3,65 2,39 4,95 2,73 3,85 3,79 1,74 0,00 AMSTERDAM ATENE BARCELONA BERLINO BRUXELLES BUCAREST BUDAPEST FRANCOFORTE LONDRA LIONE MADRID MILANO PARIGI PRAGA ROMA VIENNA VARSAVIA Fonte: Economist Intelligence Unit - CountryData 67

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