SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

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1 SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: U.N.I.T.A.L.S.I. 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: Nazionale II CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Per non sentirsi soli sud 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: Assistenza Area d intervento: Anziani e Disabili Codifica: A 01 A 06 6) Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Fondata nel 1903, l U.N.I.T.A.L.S.I., acronimo di Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali, conta oggi circa centomila aderenti. Le sue attività si estendono su tutto il territorio nazionale con una struttura organizzativa e amministrativa che comprende 19 Sezioni Regionali, 2 delegazioni estere e 267 Sottosezioni. Il progetto Per non sentirsi soli sud come si può dedurre dallo stesso titolo, coinvolge le regioni situate nell area più meridionale del territorio nazionale. Nello specifico, raggiunge le regioni della Calabria e della Puglia. Dal bilancio demografico dell anno 2010, possiamo trarre interessanti informazioni

2 che ci permettono di delineare uno scenario di riferimento e uno spaccato sulla nostra situazione sociale attuale, all interno del quale collocare il nostro progetto di Servizio Civile. In Italia risultano residenti, al 1 gennaio 2010, persone di cui uomini e donne. Il numero di famiglie ammonta a , con un numero medio di componenti per famiglia pari a 2.4, mentre il numero delle convivenze è di Ciò si traduce, a livello regionale, secondo la seguente tabella: REGIONE POPOLAZIONE AL 1 GENNAIO 2010 TOT. MASCHI FEMMINE N FAMIGLIE N medio COMP ONENT I N CONVIVE NZE Calabria Puglia (Fonte: Bilancio demografico anno 2010 e popolazione residente al 1/1/2010, Istat/Demo.it) Scendendo ancor più nel dettaglio, vediamo ora gli stessi dati demografici rispetto alle province e, successivamente, ai singoli comuni delle sedi interessate dal nostro progetto: PROVINCIA POPOLAZIONE AL 1 GENNAIO 2010 TOT. MASCHI FEMMINE N FAMIGLIE N medi o COM PONE NTI N CONVIVEN ZE Catanzar o Cosenza Reggio Calabria Bari Brindisi Foggia Barletta Andria Trani manca man ca (Fonte: Bilancio demografico anno 2010 e popolazione residente al 1/1/2010, Istat/Demo.it) manca POPOLAZIONE AL 31 DICEMBRE N COMUNE 2008 N medio N FAMIGLIE COMPO CONVIVENZE TOT. MASCHI FEMMINE NENT Catanzaro Corigliano Calabro Reggio di Calabria Andria

3 Barletta Monopoli Putignano Cisternino S.Vito dei Normanni Cerignola Margherit a di Savoia S. Giovanni Rotondo (Fonte: Bilancio demografico anno 2010 e popolazione residente al 1/1/2010, Istat/Demo.it) Il valore di queste tabelle è quello di delineare un primo quadro d insieme che abbracci la realtà regionale, provinciale e comunale in modo da fornire, al di là dei singoli numeri, quei punti di riferimento necessari per una lettura consapevole dei dati che seguiranno, relativi allo specifico campo d interesse del nostro progetto: la popolazione anziana e/o disabile. Scendiamo quindi, nello specifico, analizzando la situazione in merito agli ANZIANI secondo i recentissimi dati messi a disposizione dall Istat. Secondo la maggioranza degli intervistati, ciò che segna l ingresso nell età ANZIANA sono principalmente eventi dolorosi (l insorgenza di problemi di salute 34,8%, il restare soli o la solitudine 31,1%) o luttuosi (la morte del coniuge 30,9%) piuttosto che la semplice componente anagrafica, come si può meglio evidenziare con il seguente grafico: QUANDO E PERCHÉ SENTIRSI ANZIANI? Ma parlando di componente anagrafica, invece, in Italia al 1 Gennaio 2010, risultano in media persone con 65 anni e più, mentre sono le persone con 75 anni e più. Questo, tradotto in dati regionali e provinciali, significa:

4 REGIONE POPOLAZIONE AL 1 GENNAIO 2010 di 65 ANNI e + di 75 ANNI e + Calabria Puglia (Fonte: Bilancio demografico anno 2010 e popolazione residente al 1/1/2010, Istat/Demo.it) PROVINCIA POPOLAZIONE AL 1 GENNAIO 2010 di 65 ANNI e + di 75 ANNI e + Catanzaro Cosenza Reggio Calabria Bari Brindisi Foggia Barletta Andria Trani (Fonte: Bilancio demografico anno 2010 e popolazione residente al 1/1/2010, Istat/Demo.it) Se scendiamo ancor più nel dettaglio, individuiamo l area territoriale d interesse del nostro progetto, relativa ai comuni riportati nella seguente tabella: COMUNE POPOLAZIONE AL 1 GENNAIO 2009 di 65 ANNI e + di 75 ANNI e + Catanzaro Corigliano Calabro Reggio di Calabria Andria Barletta Monopoli Putignano Cisternino S. Vito dei Normanni Cerignola Margherita di Savoia S. Giovanni Rotondo (Fonte: Bilancio demografico anno 2010 e popolazione residente al 1/1/2010, Istat/Demo.it) Confrontando tra loro le tabelle fin qui riportate, rispetto al numero di persone residenti sulle diverse regioni, province e comuni, notiamo immediatamente l elevato numero costituito dalle persone ANZIANE. Considerando, infatti, la popolazione totale nelle due regioni, la percentuale di persone con età superiore a 65 anni è del 19% in Calabria e del 23% in Puglia. Il processo di invecchiamento demografico accompagna in maniera ineluttabile la modernizzazione delle società occidentali e ha due cause principali: la denatalità, frutto dei cambiamenti socio culturali che hanno investito il nostro paese con conseguenze forti a livello individuale e familiare e la longevità, che qui ci interessa

5 più da vicino, conseguenza delle migliorate condizione di vita e del progresso medico scientifico che hanno contribuito ad allungare notevolmente la vita media degli individui. Tali osservazioni sono ulteriormente rafforzate dall analisi del valore assunto dall indice di vecchiaia, ottenuto come rapporto percentuale tra la popolazione anziana e la popolazione giovane. L Italia è, appunto, il paese che mostra il valore più elevato di tale indice: 143,98%, il che equivale a dire che, nel nostro paese, ci sono oltre 140 anziani ogni 100 bambini di età compresa fra 0 e 14 anni. Basandoci sulle ultime previsioni Istat, possiamo stimare l incidenza futura di ciascun macrogruppo sul totale della popolazione, come mostrato in figura 1. Nel 2015, come si può vedere dal grafico, la popolazione ultrasessantacinquenne, confermando una tendenza di crescita già evidente da oltre un cinquantennio, passerà da nel 2010 (pari al 20,2% della popolazione totale) a persone (pari al 22%), a nel 2030 (pari al 27%) e a nel 2050 (pari al 34%). Quindi nel 2050 circa una persona su tre nel nostro paese avrà più di 65 anni. Come si può ben immaginare, all interno del macrogruppo degli anziani sarà soprattutto il sottogruppo dei grandi vecchi, costituito dai segmenti più estremi della popolazione, a subire un incremento molto elevato. Dalle previsioni rilasciate dall Istat si po stimare, infatti, che la popolazione di età superiore ai 75 anni crescerà dal valore dell 9,95% nel 2010, ad un valore del 11,2% al 2015, al 13,6% nel 2030 e, addirittura, al 20,8% nel Questo vuole dire che, tra un quarantennio, nel nostro paese una persona su cinque avrà più di 75 anni. Guardando ai valori degli ultraottantacinquenni, si passerà da un incidenza del 2,64% nel 2010 al 7,8% nel 2050, mentre gli ultracentenari, che oggi rappresentano solo lo 0,02% della popolazione, vedranno decuplicare la loro incidenza sul totale della popolazione, fino ad un valore dello 0,24% al D altra parte, l invecchiamento della popolazione è tipicamente accompagnato da

6 un aumento del carico delle malattie non trasmissibili, come quelle cardiovascolari, la malattia di Alzheimer e altre patologie neurodegenerative, dunque, se è pur vero che un buon 80% di anziani è composto da "persone attive" i restanti, quasi 2.5 milioni, non sono completamente autonomi a causa di disabilità acquisite o congenite. E se da un lato è cresciuto il numero degli anziani che vivono soli o per i quali la rete dei sostegni familiari si è indebolita, dall'altro aumenta il numero di anziani esposti al rischio di perdere la propria autosufficienza fisica o psichica. In effetti, come si può facilmente desumere anche dalla seguente tabella, risulta molto alta in tutte le Regioni prese qui in esame, non soltanto la percentuale di ANZIANI, ma anche la percentuale di persone DISABILI bisognose di assistenza: REGIONE DISABILI IN CARICO AI SERVIZI SOCIALI di cui ANZIANI Calabria ,3% Puglia ,5% (Fonte: Istat Disabilitàincifre) Le persone con DISABILITÀ in Italia, sono circa pari al 4,9% della popolazione (in media il 10% in Europa), di cui uomini (pari al 40%) e donne (pari al 60%) Dall'indagine sulle condizioni di salute è possibile identificare 4 tipologie di disabilità: 1. Confinamento individuale (costrizione a letto, su una sedia a rotelle o in casa) che riguarda il 2,1% della popolazione di 6 anni e più; mentre dagli 80 in su la quota raggiunge il 25%. 2. Disabilità nelle funzioni (difficoltà nel vestirsi, lavarsi, mangiare) per il 3% della popolazione dai sei anni in su; tra i 75 e i 79 anni salgono al 12% le persone che necessitano dell'aiuto di qualcuno; oltre gli 80 anni una persona su tre ha difficoltà a svolgere le fondamentali attività quotidiane. 3. Disabilità nel movimento (difficoltà nel camminare, salire le scale, chinarsi, coricarsi, sedersi); il 2,2% delle persone oltre i 6 anni presenta queste disabilità; tra 75 e 79 anni la quota arriva al 9,9% e sale al 22,5% oltre gli Disabilità sensoriali (difficoltà a sentire, vedere, parlare), che coinvolgono circa l'1,1% della popolazione dai 6 anni in su. La presenza di disabilità è, ovviamente, correlata all età: tra le persone di 65 anni o più, la quota di popolazione con disabilità è del 18,7%. Raggiunge il 44,5% (35,8% per gli uomini e 48,9% per le donne) tra le persone di 80 anni e più, mentre sotto i 60 anni è disabile una persona su 65 e dai 60 anni in su lo è una persona su 6. Il che tradotto in cifre evidenzia la presenza di:

7 DISABILI PER CLASSI DI ETA (Fonte: Istat Disabilitàincifre) Come previsto, la maggior presenza di disabili si registra nell ultima fascia individuata, lo stesso si può riscontrare nella seguente tabella, anche se utilizza classificazioni diverse: PERSONE CON DISABILITÀ E ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI OSPITI DEI PRESIDI RESIDENZIALI SOCIO ASSISTENZIALI PER SESSO Persone con disabilità con meno di 18 anni Persone con disabilità con anni Anziani non autosufficienti Totale Uomini Donne Totale (Fonte: ISTAT, Indagine sui Presidi residenziali socio assistenziali. Anno 2006) Il 32% delle persone con disabilità vive solo. Tra queste, l'età media è di 76 anni per gli uomini e 80 anni per le donne, per la maggior parte vedove come indicato nella seguente tabella: PERSONE CON DISABILITÀ CHE VIVONO SOLE PER CLASSI DI ETÀ E SESSO. Stato civile Maschi Femmine Maschi e Femmine Nubile\celibe 25,7% 12,2% 14,4% Vedovo\a 65,0% 85,6% 82,3% Altro 9,3% 2,2% 3,3% (Fonte: Istat Disabilitàincifre) L 87,6% delle persone disabili sole dichiara di avere persone su cui contare e a cui chieder aiuto, in caso di bisogno, ma vediamo attraverso le due tabelle di seguito esposte la tipologia di aiuto ricevuto, per classe di età e le persone da cui si riceve l aiuto, sempre per classe di età:

8 PERSONE CHE VIVONO SOLE CHE HANNO RICEVUTO AIUTI PER TIPO DI AIUTO RICEVUTO E CLASSE DI ETÀ PERSONE DA CUI SI È RICEVUTO L'AIUTO PERSONE CHE VIVONO SOLE CHE HANNO RICEVUTO AIUTO PER CLASSE DI ETÀ Parentela Meno di 64 anni 65 anni e più Totale Consanguinei maschi 24,9% 18,6% 43,5% Consanguinei femmine 29,6% 30,5% 60,1% Acquisiti maschi 1,4% 4,2% 5,6% Acquisiti femmine 0,7% 10,3% 11% Altri parenti 7,9% 16,0% 23,9% Altri conoscenti 23,3% 13,1% 36,4% Altre persone 87,8% 92,7% 180,5% (Fonte: Istat Disabilitàincifre) La lettura di questi dati può risultare molto importante alla luce del ruolo che il nostro progetto assume. Per non sentirsi soli sud s inserisce tra quelle persone altre (non parenti) da cui si riceve aiuto e fa parte di quegli interventi finalizzati non all aiuto economico, ma ad un sostegno e ad una vicinanza fatta di compagnia, cura, aiuto nelle attività domestiche ed espletamento pratiche burocratiche laddove questo tipo di aiuto (come si vede nel grafico) in percentuale è molto basso. Possono essere letti con altrettanto interesse, se non con una punta di curiosità, alcuni dati relativi alla vita sociale delle persone disabili, per esempio, riguardo all INFORMAZIONE: Circa il 22% delle persone con disabilità (di un'età inferiore ai 44 anni) legge i quotidiani quasi tutti i giorni, a fronte del 34% delle persone senza disabilità della stessa fascia di età.

9 Circa il 72% delle persone con disabilità (tra 18 e 44 anni), inoltre, ascolta la radio, mentre il 92,1% segue programmi televisivi quasi tutti i giorni, a fronte rispettivamente del 78% e del 93% delle persone senza disabilità. E ancora, il 43,4% delle persone disabili segue la politica italiana a fronte del 65,8% delle persone non disabili. In merito al TEMPO LIBERO e all ATTIVITÁ FISICA o SPORTIVA: Il 19,4% delle persone con disabilità (di età inferiore ai 44 anni) si è recato al cinema, al teatro o a vedere spettacoli vari negli ultimi 12 mesi, a fronte del 33% delle persone senza disabilità. Il 24% delle persone con disabilità legge libri, rispetto al 45,2% delle persone senza disabilità.. Il 39% delle persone con disabilità (di età inferire ai 44 anni) usa spesso il personal computer contro il 53% delle persone senza disabilità. Il 16% pratica un'attività fisica o sportiva, tale percentuale arriva al 42% per le persone con disabilità nella fascia di età 6 44 anni. Il motivo prevalente della pratica fisica o sportiva in tutte le età rimane sempre lo svago. Questi dati possono aiutarci nella valutazione del livello d integrazione sociale delle persone disabili. In particolare, per il nostro progetto, può risultare interessante l ampio divario registrato tra le persone disabili e non, che si sono recate al cinema, a teatro o a vedere spettacoli vari, perché questo è proprio uno dei campi su cui va a incidere in modo positivo e diretto il nostro progetto attraverso le attività previste per i Volontari di Servizio Civile Nazionale. Altrettanto interessanti possono risultare i dati in merito all utilizzo che le persone disabili fanno di alcuni servizi presenti sul territorio, come gli uffici anagrafici o postali, le Asl o le banche perché ci aiutano ad avere una stima del loro coinvolgimento diretto nella vita quotidiana e confermano la necessità di un intervento in loro favore come si ripropone, appunto, il nostro progetto. Solo il 25,8% dei disabili da 25 anni in su si serve di un ufficio anagrafico per certificati, documenti o altro, contro il 43% dei non disabili. Le differenze rimangono significative anche per gli uffici postali (53,7% dei disabili da 25 anni in su contro il 72,4% dei non disabili) e in banca (il 37,8% dei disabili contro il 62,3% dei non disabili). La situazione è leggermente capovolta nel caso dell'asl (per prenotazioni o per pratiche amministrative). In tal caso, infatti, la percentuale di disabili oltre 25 anni è ovviamente superiore rispetto alla percentuale calcolata sui non disabili, rispettivamente 50,9% e 41%. L'ovvietà è data dal fatto che per motivi di certificazione dell'handicap o per necessità di monitoraggio del proprio stato di salute, il disabile entra più spesso e facilmente in contatto con l'asl. Tali considerazioni risultano ancor più rilevanti, proprio alla luce delle attività di assistenza e supporto previste (e descritte al punto 8.3) dal nostro progetto per i Volontari di Servizio Civile. E ancor di più, se aggiungiamo due ulteriori dati secondo cui in Italia ci sono disabili che non godono di sostegni e aiuti. Mentre ben persone

10 disabili non hanno affatto comunicazione con l esterno se non attraverso la televisione. Riguardo alla FAMIGLIA, invece altro cardine fondamentale possiamo semplificare i dati secondo la seguente tabella: PERSONE CON DISABILITÀ DI 6 ANNI E PIÙ CHE VIVONO IN FAMIGLIA PER REGIONE E CLASSE DI ETÀ Regione Classi di età e più Totale Calabria Puglia ITALIA meridionale (Fonte: Istat Disabilitàincifre) Le famiglie interessate dalla disabilità, per l Italia meridionale sono, dunque, complessivamente su un totale di famiglie in tutta Italia. La percentuale delle persone disabili che si dichiarano molto soddisfatte delle proprie relazioni familiari è pari al 29,5%; mentre la soddisfazione diminuisce nel momento in cui si prendono in considerazione relazioni di diverso tipo come, ad esempio quelle amicali (il 13,3%). La condizione di disabilità comporta una permanenza prolungata nel nucleo d'origine; si riscontra così come il 34% dei disabili in età anni viva con i genitori (rispetto al 19% dei non disabili) e come il 17% dei disabili della stessa età viva con un solo genitore (rispetto al 6% dei non disabili). Ciò implica, inoltre, una situazione di maggiore necessità economica e, talvolta, di maggiore disagio: in effetti, il 42% dei disabili ritiene scarse o insufficienti le proprie risorse economiche, rispetto al 27% dei non disabili. Il 26% dei disabili fino a 44 anni è coniugato, contro il 47% dei non disabili. Le differenze rispetto ai non disabili sono più rilevanti per gli uomini (solo il 15% è coniugato) che non per le donne (il 38% è coniugato). Mentre il 31,9% dei disabili non vive in famiglia, l 8,3% è un membro aggregato in famiglie con un solo nucleo, il 10,4% è un genitore in coppia con figli, il 7,4% è l unico genitore del nucleo familiare, il 26,7% coniuge in coppia senza figli, il 6,4% figlio in una coppia, il 2% con solo un genitore ed il 7% in altre famiglie. Ma la famiglia rimane, comunque, il perno fondamentale di riferimento per le persone con disabilità, gli aiuti ricevuti sono forniti prevalentemente da un parente più o meno prossimo, molto spesso di sesso femminile. Riguardo un altro tema importante, quale LAVORO e OCCUPAZIONE, risultano occupate meno del 18% delle persone con disabilità in età lavorativa. Nella fascia anni la percentuale delle persone con disabilità occupate è del 18,4% (22,3% uomini e 13,9% donne); più basse, invece, le percentuali di coloro che dichiarano di essere occupati tra i 45 e i 64 anni, infatti, tale percentuale raggiunge il 17% (24,6% uomini e 10,4% donne). La percentuale degli inabili al lavoro, invece, è del 21,8% sul totale delle persone con disabilità, tra i giovani adulti (15 44 anni) la stessa percentuale risulta molto elevata, pari al 50,9% mentre tra coloro che hanno anni il valore scende al 39%.

11 Cerchiamo di contestualizzare quanto più possibile la realtà fin qui presentata, con l aiuto delle seguenti tabelle, rispetto alle singole province: Calabria: disabili titolari di rendita inail: (uomini: e donne: 3.669) DISABILI AL /TIPO DI DISABILITÁ COSENZA CARDIO MOTORIA PSICO SENSORIALE RESPIRATORIA TOTALE TOTALE MASCHI FEMMINE DISABILITÁ MOTORIA/SEDE DELLA LESIONE CLASSE DI TRONCO e ARTI TESTA e COLLO ARTI SUPERIORI ETÁ VARIE INFERIORI ANNI ANNI ANNI e più TOTALE DISABILITÁ PSICO SENSORIALE/SEDE DELLA LESIONE CLASSE DI ETÁ DISTURBI PSICHICI e NEUROLOGICI DISTURBI SENSORIALI ANNI ANNI ANNI e più TOTALE DISABILITÁ CARDIO RESPIRATORIA/SEDE DELLA LESIONE ALTRE CLASSE DI APPARATO APPARATO ORGANO ETÁ CARDIOCIRCOLATORIO RESPIRATORIO PATIE ANNI ANNI ANNI e più TOTALE DISABILI AL /TIPO DI DISABILITÁ CATANZARO PSICO CARDIO MOTORIA SENSORIALE RESPIRATORIA TOTALE TOTALE MASCHI FEMMINE DISABILITÁ MOTORIA/SEDE DELLA LESIONE CLASSE DI TRONCO e ARTI TESTA e COLLO ARTI SUPERIORI ETÁ VARIE INFERIORI ANNI

12 35 49 ANNI ANNI e più TOTALE DISABILITÁ PSICO SENSORIALE/SEDE DELLA LESIONE CLASSE DI ETÁ DISTURBI PSICHICI e NEUROLOGICI DISTURBI SENSORIALI ANNI ANNI ANNI e più TOTALE DISABILITÁ CARDIO RESPIRATORIA/SEDE DELLA LESIONE CLASSE DI ETÁ APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO APPARATO RESPIRATORIO ALTRE ORGANO PATIE ANNI ANNI ANNI e più TOTALE DISABILI AL /TIPO DI DISABILITÁ REGGIO CARDIO CALABRIA MOTORIA PSICO SENSORIALE TOTALE RESPIRATORIA TOTALE MASCHI FEMMINE DISABILITÁ MOTORIA/SEDE DELLA LESIONE CLASSE DI TRONCO e ARTI TESTA e COLLO ARTI SUPERIORI ETÁ VARIE INFERIORI ANNI ANNI ANNI e più TOTALE DISABILITÁ PSICO SENSORIALE/SEDE DELLA LESIONE CLASSE DI DISTURBI PSICHICI e NEUROLOGICI DISTURBI SENSORIALI ETÁ ANNI ANNI ANNI e più TOTALE DISABILITÁ CARDIO RESPIRATORIA/SEDE DELLA LESIONE CLASSE DI ETÁ APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO APPARATO RESPIRATORIO ALTRE ORGANO PATIE

13 20 34 ANNI ANNI ANNI e più TOTALE Puglia: disabili titolari di rendita inail: (uomini: e donne: 4.765) CLASSE DI ETÁ APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO APPARATO RESPIRATORIO ALTRE ORGANO PATIE ANNI ANNI ANNI e più TOTALE DISABILI AL /TIPO DI DISABILITÁ FOGGIA CARDIO MOTORIA PSICO SENSORIALE RESPIRATORIA TOTALE TOTALE MASCHI FEMMINE DISABILITÁ MOTORIA/SEDE DELLA LESIONE ARTI CLASSE DI TRONCO e TESTA e COLLO ARTI SUPERIORI INFERIOR ETÁ VARIE I ANNI ANNI ANNI e più TOTALE DISABILITÁ PSICO SENSORIALE/SEDE DELLA LESIONE CLASSE DI ETÁ DISTURBI PSICHICI e NEUROLOGICI DISTURBI SENSORIALI ANNI ANNI ANNI e più TOTALE DISABILITÁ CARDIO RESPIRATORIA/SEDE DELLA LESIONE DISABILI AL /TIPO DI DISABILITÁ BARI CARDIO MOTORIA PSICO SENSORIALE RESPIRATORIA TOTALE TOTALE MASCHI FEMMINE DISABILITÁ MOTORIA/SEDE DELLA LESIONE

14 CLASSE DI ETÁ TESTA e COLLO ARTI SUPERIORI TRONCO e VARIE ARTI INFERIOR I ANNI ANNI ANNI e più TOTALE DISABILITÁ PSICO SENSORIALE/SEDE DELLA LESIONE CLASSE DI DISTURBI PSICHICI e NEUROLOGICI DISTURBI SENSORIALI ETÁ ANNI ANNI ANNI e più TOTALE DISABILITÁ CARDIO RESPIRATORIA/SEDE DELLA LESIONE CLASSE DI ETÁ APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO APPARATO RESPIRATORIO ALTRE ORGANO PATIE ANNI ANNI ANNI e più TOTALE DISABILI AL /TIPO DI DISABILITÁ BRINDISI CARDIO MOTORIA PSICO SENSORIALE RESPIRATORIA TOTALE TOTALE MASCHI FEMMINE DISABILITÁ MOTORIA/SEDE DELLA LESIONE CLASSE DI TRONCO e ARTI TESTA e COLLO ARTI SUPERIORI ETÁ VARIE INFERIORI ANNI ANNI ANNI e più TOTALE DISABILITÁ PSICO SENSORIALE/SEDE DELLA LESIONE CLASSE DI DISTURBI PSICHICI e NEUROLOGICI DISTURBI SENSORIALI ETÁ ANNI ANNI ANNI e più TOTALE

15 CLASSE DI ETÁ DISABILITÁ CARDIO RESPIRATORIA/SEDE DELLA LESIONE APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO APPARATO RESPIRATORIO ALTRE ORGANO PATIE ANNI ANNI ANNI e più TOTALE (Fonte: Inail 2008) Proprio questa realtà, delineata grazie all aiuto dei dati e delle tabelle fin qui riportate, fa da sfondo al nostro progetto Per non sentirsi soli sud, naturale prosecuzione del progetto di Servizio Civile approvato dal precedente bando. Dall esperienza passata, grazie ad un indagine interna, sono emersi dati rilevanti che hanno fornito il punto di partenza per la stesura del nuovo progetto. Vediamoli in dettaglio per poter conoscere più da vicino, non solo le nostre Sezioni e Sottosezioni (sedi di progetto), ma anche i fruitori delle nostre iniziative e quindi DESTINATARI del nostro Progetto. Nella Sezione Calabrese su soci Unitalsi, ci sono ANZIANI e DISABILI tra tutte le nostre sottosezioni. In particolare, nelle sottosezioni interessate in quanto sedi di progetto di Servizio Civile, i dati risultano così ripartiti: ANZIANI DISABILI Corigliano Calabro Catanzaro Reggio Calabria TOTALE (Fonte: Unitalsi) Nella Sezione Pugliese, invece, su soci Unitalsi, ci sono ANZIANI e DISABILI tra tutte le nostre sottosezioni. In particolare, nelle sottosezioni interessate in quanto sedi di progetto di Servizio Civile, i dati risultano così ripartiti: ANZIANI DISABILI Cerignola Margherita di Savoia Putignano Barletta Monopoli Andria San Giovanni Rotondo San Vito dei 88 65

16 Normanni Cisternino TOTALE (Fonte: Unitalsi) Il totale degli ANZIANI rilevati dalle Sezioni e Sottosezioni coinvolte nel progetto di Servizio Civile risulta, dunque, pari a 1.439, mentre sono le persone DISABILI. In questi numeri confluiscono anche gli anziani e/o disabili, soci Unitalsi, che partecipano ai nostri pellegrinaggi come unica attività dell Associazione, mentre non sono calcolate tutte le persone anziane e/o disabili non socie dell Associazione che di volta, in volta chiedono il nostro aiuto e, che sono invece da considerarsi destinatari e del nostro Servizio, a tutti gli effetti. Quindi, per semplificare, possiamo affermare che il TARGET del nostro progetto Per non sentirsi soli sud è da individuarsi in tutti i nostri soci e non, anziani e/o disabili che si rivolgono alla nostra Associazione o vengono segnalati per chiedere aiuto, compagnia, sostegno. Mentre i BENEFICIARI sono sicuramente, le famigli e i parenti più prossimi a cui è offerta la possibilità di un recupero psico fisico necessario in tali contesti, nonché la possibilità di un aiuto costante e affidabile su cui poter contare. Ma, ad ampio raggio non possiamo tralasciare ad esempio le Istituzioni e i Servizi Sociali e Sanitari per cui i nostri progetti costituiscono un valido aiuto e contributo. Dall analisi delle domande più frequenti convogliate al nostro numero verde nell anno 2009, sono emersi i seguenti BISOGNI, quantificabili rispetto alle singole sedi di progetto, come di seguito esposto. Nella Sezione Calabrese, presso la nostra sede progetto di CORIGLIANO CALABRO: sostegno e compagnia: 28 Anziani e 30 Disabili; aiuto domestico: 25 Anziani e 30 Disabili; accompagnamento per acquisti, spesa e piccole commissioni / supporto per pagamenti di bollette e disbrigo pratiche / accompagnamento e trasporto nei centri medici e/o di aggregazione (con una media di 3 trasporti giornalieri): 25 Anziani e 35 Disabili; iniziative di animazione, aggregazione e culturali: 23 Anziani e 32 Disabili. Nella sede di CATANZARO: sostegno e compagnia: 220 Anziani e 307 Disabili; aiuto domestico: 221 Anziani e 314 Disabili; accompagnamento per acquisti, spesa e piccole commissioni / supporto per pagamenti di bollette e disbrigo pratiche / accompagnamento e trasporto nei centri medici e/o di aggregazione (con una media di 3 trasporti giornalieri): 220 Anziani e 323 Disabili; iniziative di animazione, aggregazione e culturali: 220 Anziani e 232 Disabili. Nella sede di REGGIO CALABRIA: sostegno e compagnia: 328 Anziani e 399 Disabili;

17 aiuto domestico: 319 Anziani e 401 Disabili; accompagnamento per acquisti, spesa e piccole commissioni / supporto per pagamenti di bollette e disbrigo pratiche / accompagnamento e trasporto nei centri medici e/o di aggregazione (con una media di 3 trasporti giornalieri): 319 Anziani e 392 Disabili; iniziative di animazione, aggregazione e culturali: 328 Anziani e 400 Disabili. Nella Regione Puglia, nella sede di CERIGNOLA: sostegno e compagnia: 30 Anziani e 82 Disabili; aiuto domestico: 29 Anziani e 80 Disabili; accompagnamento per acquisti, spesa e piccole commissioni / supporto per pagamenti di bollette e disbrigo pratiche / accompagnamento e trasporto nei centri medici e/o di aggregazione (con una media di 3 trasporti giornalieri): 29 Anziani e 80 Disabili; iniziative di animazione, aggregazione e culturali: 29 Anziani e 77 Disabili. Nella sede di MARGHERITA DI SAVOIA: sostegno e compagnia: 152 Anziani e 383 Disabili; aiuto domestico: 150 Anziani e 298 Disabili; accompagnamento per acquisti, spesa e piccole commissioni / supporto per pagamenti di bollette e disbrigo pratiche / accompagnamento e trasporto nei centri medici e/o di aggregazione (con una media di 3 trasporti giornalieri): 152 Anziani e 376 Disabili; iniziative di animazione, aggregazione e culturali: 153 Anziani e 385 Disabili. Nella sede di PUTIGNANO: sostegno e compagnia: 135 Anziani e 215 Disabili; aiuto domestico: 131 Anziani e 215 Disabili; accompagnamento per acquisti, spesa e piccole commissioni / supporto per pagamenti di bollette e disbrigo pratiche / accompagnamento e trasporto nei centri medici e/o di aggregazione (con una media di 3 trasporti giornalieri): 129 Anziani e 211 Disabili; iniziative di animazione, aggregazione e culturali: 132 Anziani e 208 Disabili. Nella sede di BARLETTA: sostegno e compagnia: 71 Anziani e 90 Disabili; aiuto domestico: 72 Anziani e 91 Disabili; accompagnamento per acquisti, spesa e piccole commissioni / supporto per pagamenti di bollette e disbrigo pratiche / accompagnamento e trasporto nei centri medici e/o di aggregazione (con una media di 3 trasporti giornalieri): 73 Anziani e 88 Disabili; iniziative di animazione, aggregazione e culturali: 75 Anziani e 91 Disabili. Nella sede di MONOPOLI: sostegno e compagnia: 202 Anziani e 309 Disabili; aiuto domestico: 204 Anziani e 310 Disabili; accompagnamento per acquisti, spesa e piccole commissioni / supporto per pagamenti di bollette e disbrigo pratiche / accompagnamento e trasporto nei centri medici e/o di aggregazione (con una media di 3 trasporti giornalieri): 200 Anziani e 305 Disabili;

18 iniziative di animazione, aggregazione e culturali: 198 Anziani e 307 Disabili. Nella sede di ANDRIA: sostegno e compagnia: 55 Anziani e 106 Disabili; aiuto domestico: 57 Anziani e 103 Disabili; accompagnamento per acquisti, spesa e piccole commissioni / supporto per pagamenti di bollette e disbrigo pratiche / accompagnamento e trasporto nei centri medici e/o di aggregazione (con una media di 3 trasporti giornalieri): 56 Anziani e 103 Disabili; iniziative di animazione, aggregazione e culturali: 57 Anziani e 106 Disabili. Nella sede di SAN GIOVANNI ROTONDO: sostegno e compagnia: 22 Anziani e 41 Disabili; aiuto domestico: 22 Anziani e 44 Disabili; accompagnamento per acquisti, spesa e piccole commissioni / supporto per pagamenti di bollette e disbrigo pratiche / accompagnamento e trasporto nei centri medici e/o di aggregazione (con una media di 3 trasporti giornalieri): 23 Anziani e 47 Disabili; iniziative di animazione, aggregazione e culturali: 22 Anziani e 47 Disabili. Nella sede di SAN VITO DEI NORMANNI: sostegno e compagnia: 88 Anziani e 65 Disabili; aiuto domestico: 82 Anziani e 64 Disabili; accompagnamento per acquisti, spesa e piccole commissioni / supporto per pagamenti di bollette e disbrigo pratiche / accompagnamento e trasporto nei centri medici e/o di aggregazione (con una media di 3 trasporti giornalieri): 82 Anziani e 57 Disabili; iniziative di animazione, aggregazione e culturali: 82 Anziani e 65 Disabili. Nella sede di CISTERNINO: sostegno e compagnia: 62 Anziani e 34 Disabili; aiuto domestico: 69 Anziani e 34 Disabili; accompagnamento per acquisti, spesa e piccole commissioni / supporto per pagamenti di bollette e disbrigo pratiche / accompagnamento e trasporto nei centri medici e/o di aggregazione (con una media di 3 trasporti giornalieri): 63 Anziani e 37 Disabili; iniziative di animazione, aggregazione e culturali: 69 Anziani e 37 Disabili. A fronte della situazione fin qui descritta possiamo quantificare in modo complessivo i BISOGNI individuati ed emersi nei singoli contesti specifici, secondo il seguente quadro riassuntivo (tenendo presente la possibilità di poter esprimere più di un bisogno): SOSTEGNO E COMPAGNIA: TOT Anziani e Disabili; AIUTO DOMESTICO: TOT Anziani e Disabili; ACCOMPAGNAMENTO PER ACQUISTI, SPESA E PICCOLE COMMISSIONI/SUPPORTO PER PAGAMENTI DI BOLLETTE E DISBRIGO PRATICHE/ACCOMPAGNAMENTO E TRASPORTO NEI CENTRI MEDICI E/O DI AGGREGAZIONE (con una media di 3 trasporti giornalieri): TOT Anziani

19 e Disabili; INIZIATIVE DI ANIMAZIONE, AGGREGAZIONE E CULTURALI A CUI PARTECIPARE: TOT Anziani e Disabili. Sulla base dei bisogni emersi, l offerta del territorio è costituita, in Italia, da circa organizzazioni che offrono, a vario titolo, servizi di assistenza alle persone anziane e disabili. In particolare, sul territorio interessato dalle nostre sedi di progetto, sono così ripartite: Nella Regione CALABRIA sono presenti circa 753 organizzazioni: 147 nella Provincia di Catanzaro, 299 nella Provincia di Cosenza, 217 nella Provincia di Reggio Calabria. Catanzaro: Disabili: Associazione Integrazione Disabili Onlus Associazione Genitori Difesa Disabili Usabile Anziani: Associazione Nazionale Terza Età Attiva sede provinciale Accoglienza Terza Età Decollatura Cosenza: Disabili: Associazione Famiglie Disabili Associazione di Volontariato Insieme per l'autismo Onlus Anziani: Casa di Riposo per Anziani S. Maria Villa d'accoglienza per Anziani Cavaliere del Lavoro Carmine Domenico Rizzo A.p.i. Associazione Parkinsoniani Italiani Cosenza Onlus... Reggio Calabria: Disabili: A.i.d.a. Associazione Italiana Diversamente Abili A.t.d.l. Associazione Territoriale Down Locride Anziani: A.r.p.a.h. Associazione Anziani e Handiccappati Centro di aggregazione sociale Onlus Casa di Accoglienza Il Cenacolo... Nella Regione PUGLIA sono presenti circa organizzazioni: 497 nella Provincia di Bari, 105 nella Provincia di Brindisi,

20 233 nella Provincia di Foggia. Bari: Disabili: A.f.h.a.s.s. Onlus di Bari L'associazione con Disabili e Amici per la Solidarietà Sociale Associazione Volare più in alto Genitori per l'handicap Anziani: Associazione Alzheimer Bari A.d.a. Associazione per i Diritti degli Anziani Cooperativa Sociale Villa Gaia a.r.l.... Brindisi: Disabili: A.i.p.d. Associazione Italiana Persone Down Sez. di Brindisi O.n.l.u.s Anffas Onlus Famiglie di Disabili Intellettivi e Andriulo Associazione Centro Occupazionale Portatori di Handicap Associazione di Volontariato per Disabili Piccola Bernadette O.n.l.u.s Anziani: A.n.t.e.a. Assoc.Naz.Terza Età Attiva Solidarietà francavillese Casa di Riposo Saverio Vita... Foggia: Disabili: Associazione Disabili Ascoli O.n.l.u.s. Associazione Superamento Handicap Onlus Sede di Biccari Iscr. Reg. N.726 Associazione Italiana Persone Down Onlus Sezione di Foggia Associazione di Volontariato I Diversabili Onlus A.n.f.f.a.s. Ass.famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali Anziani: Casa di Riposo Maria De Peppo Serena Opera Nazionale Mutilati Invalidi Civili Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza... (Fonte: OSR Osservatorio Regionale Sociale Associazioni di Volontariato e Cooperative Sociali anno 2007). Questo elenco di organizzazioni che si occupano dell assistenza a persone anziane e/o disabili è a titolo puramente informativo e non ha la pretesa di essere esaustivo. Delinea, comunque, un quadro molto vicino alla realtà dei diversi territori interessati, mettendo subito in evidenza l esiguità dell offerta a fronte di una domanda, al contrario, piuttosto elevata. L Unitalsi, diventata Associazione di Promozione Sociale nel 2003, si colloca tra queste realtà come un Associazione che, da sempre attenta ai bisogni delle

21 persone in difficoltà, mira a costruire relazioni fondate su un rapporto di gratuità e quindi, sostanzialmente differente da tutti i rapporti operatore professionale/utente presenti negli altri servizi individuati. 7) Obiettivi del progetto: Disabili, Malati, Anziani. L obiettivo non è cambiare la loro condizione oggettiva, ma la loro posizione nella società riducendo la solitudine, laddove esiste; invogliando ad uscire di casa chi ritiene o si è lasciato convincere che non può. Non soltanto un auto per andare a fare la spesa, un ambulanza per andare in ospedale, non qualcosa per alleviare momentaneamente la sofferenza, la solitudine, il disagio. Molti anziani, infatti, tendono ad isolarsi diventando diffidenti nei confronti di chiunque, senza riuscire, talvolta, nemmeno ad esprimere le proprie necessità. Sostenere, dunque, quella parte di popolazione sola e disagiata che necessita di un aiuto per esprimere i propri bisogni, per evitare l istituzionalizzazione o, semplicemente per riappropriarsi di un sentimento di fiducia verso gli altri e verso sé stessi, attraverso la creazione insieme ai Volontari di Servizio Civile e ai volontari dell Associazione che da sempre lo fanno una rete di vicinanza, di condivisione, di sostegno. Una rete fatta da persone intercambiabili tra loro, ma sempre presenti, sempre raggiungibili, nel bisogno, nello svago, ogni giorno. Una rete di cittadini attivi. Di cittadini che vogliono imparare ad esserlo. Scoprire come esserlo. Dal nostro libro soci nazionale, dove sono riportate oltre ai dati anagrafici le attività cui ciascun socio, abile o diversamente abile, partecipa, risulta che le nostre iniziative nelle sedi interessate dal presente progetto raggiungono in media tra il 35 e il 40% delle persone disabili e/o anziane socie dell Associazione, questo significa che il restante 60 65% dei nostri soci anziani e/o disabili partecipa solo ai pellegrinaggi (che è, e rimane, la nostra attività istituzionale), come si può meglio evincere dalla seguente tabella riassuntiva per sede di progetto: CALABRIA SOCI CHE PARTECIPANO ANCHE AD ALTRE INIZIATIVE UNITALSI SOCI CHE PARTECIPANO SOLO AI PELLEGRINAGGI UNITALSI ANZIANI % DISABILI % ANZIANI % DISABILI % Corigliano C , , ,8 Catanzaro 99 40, , , ,6 Reggio C , , , ,2 TOTALE , , , ,2 PUGLIA SOCI CHE PARTECIPANO ANCHE AD ALTRE INIZIATIVE UNITALSI SOCI CHE PARTECIPANO SOLO AI PELLEGRINAGGI UNITALSI ANZIANI % DISABILI % ANZIANI % DISABILI % Cerignola 11 36, , , ,7 Margherita 64 41, , , ,5

22 di Savoia Putignano 53 39, , , ,5 Barletta 28 38, , , ,4 Monopoli 79 38, , , ,4 Andria , , ,2 San Giovanni 9 39, , , ,7 Rotondo San Vito dei Normanni , , ,4 Cisternino 24 34, , , ,5 TOTALE , , , ,5 (Fonte: Unitalsi) Da qui lo stimolo a indirizzare i Volontari del Servizio Civile verso questi utenti particolari (oltre, naturalmente ai soci più partecipativi e ai NON soci), per incoraggiare le capacità residue e individuali anche di chi per ragioni culturali o sociali crede di non averne e si isola, o viene isolato dalla vita sociale anche della nostra Associazione. Ciò, dunque, si concretizza nell obiettivo di coinvolgere nelle nostre attività e iniziative sul territorio, almeno il 5% dei nostri associati anziani e/o disabili che fino a questo momento hanno fruito solo del pellegrinaggio come unica attività dell Associazione, il che, per le diverse sedi di progetto coinvolte, in termini quantitativi, significa: in CALABRIA circa 1 anziani e 1 disabili nella sede di Corigliano Calabro, circa 7 anziani e 10 disabile nella sede di Catanzaro, circa 11 anziani e 12 disabili nella sede di Reggio Calabria. in PUGLIA circa 1 anziani e 3 disabili nella sede di Cerignola, circa 5 anziani e 12 disabili nella sede di Margherita di Savoia, circa 4 anziani e 6 disabili nella sede di Putignano, circa 2 anziani e 3 disabili nella sede di Barletta, circa 6 anziani e 10 disabili nella sede di Monopoli, circa 2 anziani e 3 disabili nella sede di Andria, circa 1 anziani e 2 disabili nella sede di San Giovanni Rotondo, circa 3 anziani e 2 disabili nella sede di San Vito dei Normanni, circa 2 anziani e 1 disabili nella sede di Cisternino. Inoltre, valutate le criticità e i bisogni emersi fin qui, ci proponiamo per la regione Calabria, nella sede di Corigliano Calabro, i seguenti obiettivi specifici: raggiungere, nell attività di TRASPORTO, almeno 17 anziani e 23 disabili

23 (rispetto ai 14 anziani e 19 disabili trasportati fino allo scorso anno), con un incremento del 17% circa; potenziare i TRASPORTI GIORNALIERI da una media di 4, ad almeno 5 trasporti al giorno, con particolare attenzione alla costanza degli stessi; ASSISTERE A DOMICILIO 10 anziani e 16 disabili (rispetto ai 7 anziani seguiti lo scorso anno e ai 11 disabili) con un incremento del 30,5% circa; accrescere le ATTIVITÀ DI ANIMAZIONE (laboratori teatrali, artisticopittorici e musicali; visione di film, attività di lettura singola o di gruppo, giochi di società e da tavola, attività culinarie, ecc...) da un totale di 7 attività quantificate lo scorso anno attraverso un questionario indirizzato a tutte le sezioni e sottosezioni regionali di almeno 5 unità, pari ad un incremento del 41% circa; intensificare le INIZIATIVE DI SOCIALIZZAZIONE rispetto alle attività svolte lo scorso anno (circa 6 in totale), di almeno il 16% (che tradotto in valore assoluto è pari a 5 attività in più). Nella sede di Catanzaro: raggiungere, nell attività di TRASPORTO, almeno 205 anziani e 289 disabili (rispetto ai 185 anziani e 262 disabili trasportati fino allo scorso anno), con un incremento del 9% circa; potenziare i TRASPORTI GIORNALIERI da una media di 4, ad almeno 5 trasporti al giorno, con particolare attenzione alla costanza degli stessi; ASSISTERE A DOMICILIO 196 anziani e 300 disabili (rispetto ai 160 anziani seguiti lo scorso anno e ai 245 disabili) con un incremento di circa il 18%; accrescere le ATTIVITÀ DI ANIMAZIONE (laboratori teatrali, artisticopittorici e musicali; visione di film, attività di lettura singola o di gruppo, giochi di società e da tavola, attività culinarie, ecc...) da un totale di 71 attività quantificate lo scorso anno attraverso un questionario indirizzato a tutte le sezioni e sottosezioni regionali ad almeno 76, pari ad un incremento del 6,5% circa; intensificare le INIZIATIVE DI SOCIALIZZAZIONE rispetto alle attività svolte lo scorso anno (circa 77 in totale), di almeno il 6% (che tradotto in valore assoluto è pari a 5 attività in più). Nella sede di Reggio Calabria: raggiungere, nell attività di TRASPORTO, almeno 238 anziani e 329 disabili (rispetto ai 184 anziani e 278 disabili trasportati fino allo scorso anno), con un incremento rispettivamente del 22% e del 15% circa; potenziare i TRASPORTI GIORNALIERI da una media di 4, ad almeno 5

24 trasporti al giorno, con particolare attenzione alla costanza degli stessi; ASSISTERE A DOMICILIO 226 anziani e 334 disabili (rispetto ai 201 anziani seguiti lo scorso anno e ai 294 disabili) con un incremento di circa il 11%; accrescere le ATTIVITÀ DI ANIMAZIONE (laboratori teatrali, artisticopittorici e musicali; visione di film, attività di lettura singola o di gruppo, giochi di società e da tavola, attività culinarie, ecc...) da un totale di 102 attività quantificate lo scorso anno attraverso un questionario indirizzato a tutte le sezioni e sottosezioni regionali ad almeno 108, pari ad un incremento del 5,5% circa; intensificare le INIZIATIVE DI SOCIALIZZAZIONE rispetto alle attività svolte lo scorso anno (circa 80 in totale), di almeno il 15% (che tradotto in valore assoluto è pari a 15 attività in più). Infine, per la regione Puglia, nella sede di Cerignola, i seguenti obiettivi specifici: raggiungere, nell attività di TRASPORTO, almeno 33 anziani e 77 disabili (rispetto ai 29 anziani e 68 disabili trasportati fino allo scorso anno), con un incremento di circa il 11,5%; potenziare i TRASPORTI GIORNALIERI da una media di 4, ad almeno 5 trasporti al giorno, con particolare attenzione alla costanza degli stessi; ASSISTERE A DOMICILIO 29 anziani e 76 disabili (rispetto ai 22 anziani seguiti lo scorso anno e ai 71 disabili) con un incremento del 24% circa per le persone anziane e circa del 6% per le persone disabili; accrescere le ATTIVITÀ DI ANIMAZIONE (laboratori teatrali, artisticopittorici e musicali; visione di film, attività di lettura singola o di gruppo, giochi di società e da tavola, attività culinarie, ecc...) da un totale di 17 attività quantificate lo scorso anno attraverso un questionario indirizzato a tutte le sezioni e sottosezioni regionali ad almeno 24, pari ad un incremento del 29% circa; intensificare le INIZIATIVE DI SOCIALIZZAZIONE rispetto alle attività svolte lo scorso anno (circa 28 in totale), di almeno il 9% (che tradotto in valore assoluto è pari a 3 attività in più). Nella sede di Margherita di Savoia: raggiungere, nell attività di TRASPORTO, almeno 144 anziani e 276 disabili (rispetto ai 96 anziani e 183 disabili trasportati fino allo scorso anno), con un incremento di circa il 33%; potenziare i TRASPORTI GIORNALIERI da una media di 4, ad almeno 5 trasporti al giorno, con particolare attenzione alla costanza degli stessi; ASSISTERE A DOMICILIO 128 anziani e 290 disabili (rispetto ai 124 anziani

25 seguiti lo scorso anno e ai 280 disabili) con un incremento del 3% circa; accrescere le ATTIVITÀ DI ANIMAZIONE (laboratori teatrali, artisticopittorici e musicali; visione di film, attività di lettura singola o di gruppo, giochi di società e da tavola, attività culinarie, ecc...) da un totale di 67 attività quantificate lo scorso anno attraverso un questionario indirizzato a tutte le sezioni e sottosezioni regionali ad almeno 72, pari ad un incremento del 6% circa; intensificare le INIZIATIVE DI SOCIALIZZAZIONE rispetto alle attività svolte lo scorso anno (circa 56 in totale), di almeno il 12% (che tradotto in valore assoluto è pari a 8 attività in più). Nella sede di Putignano ci proponiamo i seguenti obiettivi specifici: raggiungere, nell attività di TRASPORTO, almeno 117 anziani e 196 disabili (rispetto ai 95 anziani e 160 disabili trasportati fino allo scorso anno), con un incremento di circa il 24%; potenziare i TRASPORTI GIORNALIERI da una media di 4, ad almeno 5 trasporti al giorno, con particolare attenzione alla costanza degli stessi; ASSISTERE A DOMICILIO 132 anziani e 208 disabili (rispetto ai 110 anziani seguiti lo scorso anno e ai 174 disabili) con un incremento del 16% circa; accrescere le ATTIVITÀ DI ANIMAZIONE (laboratori teatrali, artisticopittorici e musicali; visione di film, attività di lettura singola o di gruppo, giochi di società e da tavola, attività culinarie, ecc...) da un totale di 29 attività quantificate lo scorso anno attraverso un questionario indirizzato a tutte le sezioni e sottosezioni regionali ad almeno 33, pari ad un incremento del 12% circa; intensificare le INIZIATIVE DI SOCIALIZZAZIONE rispetto alle attività svolte lo scorso anno (circa 34 in totale), di almeno il 24% (che tradotto in valore assoluto è pari a 11 attività in più). Nella sede di Barletta: raggiungere, nell attività di TRASPORTO, almeno 60 anziani e 95 disabili (rispetto ai 49 anziani e 85 disabili trasportati fino allo scorso anno), con un incremento del 18% circa; potenziare i TRASPORTI GIORNALIERI da una media di 4, ad almeno 5 trasporti al giorno, con particolare attenzione alla costanza degli stessi; ASSISTERE A DOMICILIO 64 anziani e 94 disabili (rispetto ai 55 anziani seguiti lo scorso anno e ai 167 disabili) con un incremento del 14% circa; accrescere le ATTIVITÀ DI ANIMAZIONE (laboratori teatrali, artisticopittorici e musicali; visione di film, attività di lettura singola o di gruppo,

26 giochi di società e da tavola, attività culinarie, ecc...) da un totale di 21 attività quantificate lo scorso anno attraverso un questionario indirizzato a tutte le sezioni e sottosezioni regionali ad almeno 28, pari ad un incremento del 25% circa; intensificare le INIZIATIVE DI SOCIALIZZAZIONE rispetto alle attività svolte lo scorso anno (circa 20 in totale), di almeno il 23% (che tradotto in valore assoluto è pari a 6 attività in più). Nella sede di Monopoli: raggiungere, nell attività di TRASPORTO, almeno 195 anziani e 289 disabili (rispetto ai 177 anziani e 262 disabili trasportati fino allo scorso anno), con un incremento del 9% circa; potenziare i TRASPORTI GIORNALIERI da una media di 4, ad almeno 5 trasporti al giorno, con particolare attenzione alla costanza degli stessi; ASSISTERE A DOMICILIO 195 anziani e 277 disabili (rispetto ai 167 anziani seguiti lo scorso anno e ai 245 disabili) con un incremento, rispettivamente di circa il 14% e il 11%; accrescere le ATTIVITÀ DI ANIMAZIONE (laboratori teatrali, artisticopittorici e musicali; visione di film, attività di lettura singola o di gruppo, giochi di società e da tavola, attività culinarie, ecc...) da un totale di 50 attività quantificate lo scorso anno attraverso un questionario indirizzato a tutte le sezioni e sottosezioni regionali ad almeno 59, pari ad un incremento del 15%; intensificare le INIZIATIVE DI SOCIALIZZAZIONE rispetto alle attività svolte lo scorso anno (circa 41 in totale), di almeno il 12% (che tradotto in valore assoluto è pari a 6 attività in più). Nella sede di Andria: raggiungere, nell attività di TRASPORTO, almeno 47 anziani e 94 disabili (rispetto ai 35 anziani e 80 disabili trasportati fino allo scorso anno), con un incremento, rispettivamente di circa il 25 e 14%; potenziare i TRASPORTI GIORNALIERI da una media di 4, ad almeno 5 trasporti al giorno, con particolare attenzione alla costanza degli stessi; ASSISTERE A DOMICILIO 57 anziani e 103 disabili (rispetto ai 46 anziani seguiti lo scorso anno e ai 82 disabili) con un incremento del 20% circa; accrescere le ATTIVITÀ DI ANIMAZIONE (laboratori teatrali, artisticopittorici e musicali; visione di film, attività di lettura singola o di gruppo, giochi di società e da tavola, attività culinarie, ecc...) da un totale di 20 attività quantificate lo scorso anno attraverso un questionario indirizzato

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