SUPPORTO NELL AGGIORNAMENTO E REVISIONE DEL PIANO DEGLI INVESTIMENTI PREVISTI NEL PIANO D AMBITO CON SPECIFICO RIFERIMENTO AL PERIODO DI AFFIDAMENTO

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1 Università degli Studi di Siena SUPPORTO NELL AGGIORNAMENTO E REVISIONE DEL PIANO DEGLI INVESTIMENTI PREVISTI NEL PIANO D AMBITO CON SPECIFICO RIFERIMENTO AL PERIODO DI AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO ( ) Marzo 2009

2 I INDICE 1. PREMESSA 1 2. INTRODUZIONE QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO ATTIVITÀ SVOLTA DALL A.A.T.O. DAL 2003 AD OGGI 3 3. ASPETTI DEMOGRAFICI E SOCIO-ECONOMICI INQUADRAMENTO GENERALE DELL AMBITO IL TERRITORIO LA POPOLAZIONE RESIDENTE La popolazione residente in centri, nuclei e case sparse LA POPOLAZIONE FLUTTUANTE: IL MOVIMENTO TURISTICO LA STRUTTURA PRODUTTIVA GLI SCENARI FUTURI STATO ATTUALE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO COPERTURA DEL SERVIZIO DI ACQUEDOTTO COPERTURA DEL SERVIZIO DI FOGNATURA E DEPURAZIONE CONSISTENZA DELLE INFRASTRUTTURE Opere di acquedotto Opere di fognatura e depurazione STRATEGIA DEL PIANO E LIVELLI DI SERVIZIO OBIETTIVO ANALISI DELLA EVOLUZIONE DELLA DOMANDA Volumi idrici attuali prodotti e fatturati Dotazioni idriche attuali Perdite idriche attuali Stima dei fabbisogni idrici futuri Evoluzione dei volumi fatturati nel periodo di piano STATO DI ATTUAZIONE DEL PIANO DEGLI INTERVENTI VIGENTE PIANO DEGLI INTERVENTI VIGENTE STATO DI ATTUAZIONE DEL PIANO NEL PERIODO

3 1 1. PREMESSA Il presente documento è stato redatto nell ambito dell attività di supporto all aggiornamento e revisione del piano degli investimenti previsti nel Piano d ambito dell ATO Laguna di Venezia con specifico riferimento al periodo di affidamento del Servizio Idrico Integrato ( ). Gli studi e gli a approfondimenti tecnici sviluppati, propedeutici alla revisione del piano, sono relativi ai seguenti argomenti: > aspetti demografici e socio-economici (popolazione residente, fluttuante, attività produttive); > stato attuale del servizio idrico integrato in termini di copertura del servizio idrico integrato e di dotazione infrastrutturale; > strategie di intervento e livelli di servizio obiettivo; > evoluzione della domanda nel periodo di pianificazione; > stato di attuazione del piano vigente.

4 2 2. INTRODUZIONE 2.1. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Il nuovo quadro normativo di riferimento per l AATO della Laguna di Venezia ai fini della redazione del piano d Ambito comprende la seguente legislazione. Normativa comunitaria e nazionale - D. Lgs. n.152 del 3/4/2006 e successive modifiche e integrazioni. Norme in materia ambientale; - Delibera del COVIRI n. 7/2006. Indicatori di prestazione dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione; - D.M. Ambiente n.185 del 12/06/2003. Regolamento recante norme tecniche per il riutilizzo delle acque reflue; - D. Lgs. n.31 del 2/2/2001. Attuazione della Direttiva 98/83/CEE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano; - Direttiva Europea n.60 del 23/10/00. Quadro di azione comunitaria in materia di acque; - D.M. Lavori Pubblici n.99 del 8/1/1997 (Gazz. Uff. 18 aprile 1997, n.90). Regolamento sui criteri e sul metodo in base al quale valutare le perdite degli acquedotti e delle fognature; - D.M. 1 agosto 1996 (Gazz. Uff. 16 ottobre 1996, n. 243). Metodo normalizzato per definire le componenti di costo e determinare la tariffa di riferimento; - D.P.C.M. 4 marzo 1996 (Gazz. Uff. 14 marzo 1996, n.14). Disposizioni in materia di risorse idriche. Normativa regionale e legislazione speciale per la tutela della laguna di Venezia - L.R. n.5 del 27/3/1998. Disposizioni in materia di risorse idriche, istituzione del servizio idrico integrato ed individuazione degli ambiti territoriali ottimali, in attuazione della legge n. 36/94; - L. n. 206 del 31/5/1995. Interventi urgenti per il risanamento e l adeguamento dei sistemi di smaltimento delle acque usate e degli impianti igienico-sanitari dei centri storici e nelle isole di Venezia e di Chioggia; - D.L. n.62 del 13/1/1994. Norme dirette ad assicurare la razionalizzazione degli interventi per la salvaguardia della laguna di Venezia; - L. n.139 del 5/2/1992. Interventi per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna; - L. n.360 del 8/11/1991. Interventi urgenti per Venezia e Chioggia; - Testo del D. L. 5 febbraio 1990, n. 16, coordinato con la Legge di conversione 5 aprile 1990, n. 71, recante: Misure urgenti per il miglioramento qualitativo e per la prevenzione dell inquinamento delle acque ;

5 3 - D.M. 18 luglio Procedure di attuazione dell art. 18 della Legge 29 novembre 1984, n. 798, recante nuovi interventi per la salvaguardia di Venezia; - D.M. 1 agosto Dichiarazione di notevole interesse pubblico riguardante l ecosistema della laguna di Veneziana sito nel territorio dei comuni di: Venezia, Jesolo, Musile di Piave, Quarto d Altino, Mira, Campania Lupia, Chioggia e Codevigo. Integrazione della dichiarazione di notevole interesse pubblico di una parte del territorio del comune di Codevigo di cui al decreto ministeriale 13 luglio 1969; - L. n.798 del 29/11/1984. Nuovi interventi per la salvaguardia di Venezia; - D.L. n.4 del 11/1/1980. Studio delle soluzioni tecniche da adottare per la riduzione delle acque alte nella laguna veneta; - L. n.690 del 8/10/1976. Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 10 agosto 1976, n. 554, concernente proroga dei termini di cui agli articoli 15, 17 e 18 della legge 10 maggio 1976, n. 319, recante norme per la tutela delle acque dall inquinamento; - L. n.171 del 16/4/1973. Interventi per la salvaguardia di Venezia; - D.P.R. n.791 del 20/09/1973. Interventi di restauro e di risanamento conservativo in Venezia insulare, nelle isole della laguna e nel centro storico di Chioggia; - L. n.1013 del 24/12/1969. Norme integrative della L. 6 agosto 1966, n. 652, concernente lo studio dei provvedimenti a difesa della città di Venezia ed a salvaguardia dei suoi caratteri ambientali e monumentali; - - L. n.526 del 5/7/1966. Modifiche alla legge 31 marzo 1956, n. 294 e nuove norme concernenti provvedimenti per la salvaguardia del carattere lagunare e monumentale della città di Venezia; - L. n.397 del 2/3/1963. Nuovo ampliamento del porto e zona industriale di Venezia Marghera; - L. n.366 del 5/3/1963. Nuove norme relative alle lagune di Venezia e Murano; - L. n.1233 del 20/10/1960. Ampliamento del porto e zona industriale di Venezia Marghera; - L. n.294 del 31/3/1956. Provvedimenti per la salvaguardia del carattere lagunare e monumentale di Venezia attraverso opere di risanamento civico e di interesse turistico; - R.D. n.337 del 7/3/1938. Norme per la concessione e per la liquidazione dei contributi per i lavori di consolidamento degli edifici privati in Venezia in dipendenza di opere di escavazione dei rii e canali; - R.D.L. n.1901 del 21/8/1937. Provvedimenti per la salvaguardia del carattere lagunare e monumentale di Venezia ATTIVITÀ SVOLTA DALL A.A.T.O. DAL 2003 AD OGGI Nell anno 2003 è stato redatto ed approvato il primo Piano d Ambito, di durata trentennale, strutturato in due fasi temporali successive: > un periodo transitorio di gestione salvaguardata dei gestori preesistenti operanti nel territorio dell Ambito (Vesta, Asp, Acm e Spim) con una durata di quattro anni,

6 4 dall anno 2004 al 2007; > un periodo successivo alla salvaguardia con durata di ventisei anni, dall anno 2008 al In tale piano, relativamente al periodo di salvaguardia, sono stati definiti i piani di intervento da attuare nelle quattro aree di gestione presenti nel territorio. Per la fase successiva alla salvaguardia è stato definito un unico piano di interventi a scala d Ambito. L importo complessivo degli investimenti previsti nel piano trentennale approvato nell anno 2003 era di 520,5 milioni di euro, corrispondenti ad un investimento medio ad abitante residente pari a circa 813 euro/abitante. Tale importo complessivo era stato definito considerando: > gli interventi, da realizzare nel periodo , proposti dai gestori ed in linea con le strategie di piano indicate dall AATO per un importo complessivo di 88,3 milioni di euro(17% dell importo totale); > gli ulteriori interventi, da realizzare nel periodo , individuati dall AATO per un importo complessivo di 432,2 milioni di euro (83% dell importo totale). Nell anno 2004, successivamente all approvazione del piano, l AATO ha affidato la gestione del Servizio Idrico Integrato ai quattro enti gestori salvaguardati: Vesta S.p.A., Asp Chioggia S.p.A., Acm S.p.A. e Spim S.p.A., stipulando con essi un contratto di servizio ovvero una Convenzione per il periodo transitorio In occasione della stipula della suddetta Convenzione, il piano degli investimenti è stato aggiornato dall AATO al fine di tener conto dei finanziamenti pubblici ottenuti dalle Società Asp Chioggia S.p.A. e Spim S.p.A. e relativi alla realizzazione di alcune opere previste nel piano trentennale già approvato. La rivisitazione del piano da un lato ha comportato l esclusione degli investimenti finanziati con fondi pubblici dal calcolo della tariffa e dall altro ha consentito l inserimento di ulteriori investimenti d Ambito nel periodo transitorio di salvaguardia. L importo complessivo degli investimenti approvati dall AATO per i prossimi 30 anni è così passato dai precedenti 520,5 milioni di euro approvati nel 2003 agli attuali 505,2 milioni di euro finanziati interamente da tariffa. Il nuovo importo complessivo menzionato è stato ridistribuito dall AATO nei 30 anni del periodo di piano, prevedendo: > un importo complessivo di 57,4 milioni di euro (11% dell importo totale) da investire nel periodo di salvaguardia ; > un importo complessivo di 447,8 milioni di euro (89% dell importo totale) da investire nel rimanente periodo Nell anno 2007 si è inoltre costituito un unico Ente Gestore del SII, la Società Veritas S.p.A. che ha incorporato i quattro gestori salvaguardati pur mantenendo la gestione del territorio dell Ambito per aree che rispecchiano la gestione in essere con i quattro gestori prima dell unificazione.

7 5 L AATO, che nel 2007 ha anche ottenuto la certificazione UNI EN ISO del proprio Sistema di Gestione Ambientale e la registrazione EMAS, per la verifica del raggiungimento degli obiettivi strategici pianificati nel Piano d Ambito e direttamente collegati alle attività dell Ente Gestore, ha introdotto l applicazione della metodologia di Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Tale attività, tuttora in corso, è diventata operativa nel La VAS ha lo scopo di verificare la rispondenza del piano con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, verificandone l impatto ambientale complessivo ai fini della convergenza sui risultati attesi a livello strategico. Nella redazione del piano d ambito tutti i passaggi logici, dall analisi della situazione attuale alla definizione degli scenari futuri, avvengono quindi in un quadro che vede la costante presenza della metodologia della VAS, al fine di verificarne la rispondenza e la coerenza rispetto agli obiettivi definiti dall AATO ed alle indicazioni fornite dalle normative vigenti. La volontà dell AATO di tradurre concretamente le istanze di sostenibilità prefigurate negli obiettivi strategici del piano, evitando che restino mere dichiarazioni di principio, ha visto nella VAS lo strumento, inserito nei processi decisionali e di confronto tra scenari alternativi ed applicato a tutte le fasi dello sviluppo del piano, capace di verificarne la coerenza con gli obiettivi strategici, in particolare di compatibilità ambientale. La VAS è anche uno strumento di controllo degli obiettivi di miglioramento conforme e complementare al Regolamento EMAS, infatti, gli obiettivi scelti dalla VAS coincidono sempre con i macro-obiettivi indicati nel piano d Ambito ed adottati dall AATO nella Dichiarazione Ambientale, variano solo le metodologie di calcolo del grado di raggiungimento degli stessi. Infine, la metodologia di Valutazione Ambientale Strategica rappresenta un valido strumento di supporto all AATO nell attività di revisione del piano d Ambito in quanto è in grado di fornire indicazioni utili a mettere in evidenza i punti di forza e di debolezza della struttura attuale del Piano, fornendo contestualmente suggerimenti utili al perfezionamento dell attività di pianificazione ed all esercizio dell autorità di regolazione e controllo del servizio idrico integrato. L applicazione della metodologia di Valutazione Ambientale Strategica, che si è concretizzata attraverso la implementazione ed interpretazione di una matrice di valutazione la cui architettura è basata sul modello PSR (Pressione Stato Risposta) formulato dall OCSE nel 1195 per la organizzazione delle informazioni ambientali, è attualmente in corso con l obiettivo di monitorare il Piano d Ambito in vigore con riferimento al triennio L attuale stato di avanzamento dell attività della VAS in itinere è la seguente: > è stata conclusa l implementazione della matrice di valutazione VAS riferita al triennio ; > sono in corso l analisi e l interpretazione dei risultati della matrice, utili alla revisione del Piano d Ambito.

8 6 3. ASPETTI DEMOGRAFICI E SOCIO-ECONOMICI 3.1. INQUADRAMENTO GENERALE DELL AMBITO L area che ricade nei limiti dell Ambito Territoriale Ottimale Laguna di Venezia comprende dal punto di vista amministrativo 25 Comuni, dei quali 20 appartenenti alla Provincia di Venezia e 5 alla provincia di Treviso. La popolazione residente al 2007 (Istat) risulta pari a abitanti distribuiti su una superficie complessiva di kmq, con una densità abitativa media di 518 ab/kmq. Di seguito si riporta la delimitazione territoriale dell ATO e l elenco dei Comuni appartenenti all Ambito unitamente ai dati di estensione superficiale e di popolazione residente ed alla loro distribuzione % nel territorio dell ATO e densità abitativa. Tabella 1 Comuni appartenenti all ATO della Laguna di Venezia Codice Istat Provincia Comune Popolazione residente (Istat 2007) % rispetto alla popolazione totale Superficie territoriale (Kmq) % rispetto alla superficie totale Densità abitativa (Ab/kmq) Venezia Campagna Lupia ,0% 87,7 7% 77, Venezia Campolongo Maggiore ,5% 23,5 2% 415, Venezia Camponogara ,9% 21,4 2% 570, Venezia Cavallino-Treporti ,9% 44,9 4% 282, Venezia Chioggia ,8% 185,2 15% 274, Venezia Dolo ,2% 24,1 2% 608, Venezia Fiesso d'artico ,0% 6,3 0% 1068, Venezia Fossò ,0% 10,1 1% 627, Venezia Martellago ,1% 20,1 2% 1010, Venezia Mira ,8% 98,9 8% 383, Venezia Mirano ,0% 45,6 4% 575, Venezia Noale ,3% 25,1 2% 610, Venezia Pianiga ,6% 20,1 2% 536, Venezia Salzano ,8% 17,2 1% 697, Venezia Santa Maria di Sala ,5% 28,0 2% 578, Venezia Scorzè ,9% 33,3 3% 565, Venezia Spinea ,8% 15,0 1% 1672, Venezia Strà ,1% 8,8 1% 842, Venezia Venezia ,0% 412,5 33% 651, Venezia Vigonovo ,4% 12,8 1% 716, Treviso Mogliano Veneto ,2% 46,2 4% 600, Treviso Morgano ,6% 11,8 1% 340, Treviso Preganziol ,5% 22,9 2% 716, Treviso Quinto di Treviso ,4% 19,0 1% 499, Treviso Zero Branco ,5% 26,1 2% 377,7 Totale ATO ,0% 1.266,3 100% 517,7

9 7 Nella figura seguente sono riportati i limiti territoriali dell Ambito Laguna di Venezia. Figura 1 Delimitazione territoriale dell ATO Laguna di Venezia 3.2. IL TERRITORIO Il territorio dell Ambito geograficamente è posizionato sul lato orientale della regione veneta. Il suo territorio è pianeggiante e solcato da grandi fiumi un tempo confluenti entro ampie lagune. Vi sono pianure di vecchio impianto nelle aree più lontane dall arco costiero, ritmate dall impronta regolare di vaste centuriazioni, e più giovani, dove un tempo vi erano lagune estese mentre ora rimane il regolare reticolo delle bonifiche.

10 8 La laguna di Venezia e le risorgive rappresentano i due elementi più incidenti nella definizione fisico - geografica del territorio. L ambiente lagunare è presente nei comuni di Venezia, Campagna Lupia e Chioggia, caratterizzando in modo emblematico la struttura territoriale dell intero Ambito. Le risorgive si trovano lungo una ristretta fascia, denominata appunto fascia delle risorgive, al passaggio tra l alta e la media pianura, la quale interessa i comuni settentrionali dell Ambito, ovvero quelli del trevigiano e quelli a nord della provincia di Venezia (soprattutto Scorzè). Le risorgive derivano dall affioramento della falda in aree dove la sua superficie è molto vicina al piano campagna e dove i terreni che costituiscono il sottosuolo passano da permeabili a impermeabili. Le risorgive rappresentano uno dei caratteri ambientali tipici della Pianura Padana. La laguna, le risorgive e i numerosi fiumi e canali esistenti sono elementi che descrivono e rappresentano la grande ricchezza ambientale del territorio considerato soprattutto per quanto concerne la risorsa idrica. L acqua ha infatti modellato, nei secoli, l ambiente e ne ha inoltre determinato lo sviluppo antropico. L area dell Ambito è anche un territorio di città e paesi, ville e monumenti dove, alla eccezionalità degli episodi urbanistici situati nel baricentro della maggior compagine lagunare (Venezia, Chioggia, Murano, Burano) e alla peculiarità urbana di alcune presenze periferiche della terraferma (Noale, Mestre, Mogliano), si affianca la ricorrenza di numerosi centri rurali minori localizzati fra le maglie delle antiche centuriazioni o sui margini dei corsi d acqua che da qui confluiscono verso il mare LA POPOLAZIONE RESIDENTE Per individuare le tendenze evolutive della popolazione residente dell ATO nel periodo di pianificazione sono stati elaborati i seguenti dati Istat disponibili: - serie storica popolazione residente riferita al periodo ; - proiezioni Istat riferite al periodo a livello provinciale. Dall analisi dei dati Istat relativi al periodo , così come riportati nelle tabelle e nelle figure che seguono, si evince che la popolazione residente dell ATO è passata da abitanti nel 2001 a abitanti nel 2007, registrando un incremento complessivo del 2,91%. L incremento ha interessato tutti i Comuni appartenenti all Ambito tranne quelli di Chioggia e Venezia che hanno subito un decremento. Tabella 2 Andamento popolazione residente dell ATO nel periodo Comune variazione variazione Campagna Lupia ,97% Campolongo Maggiore ,18% Camponogara ,71% Cavallino-Treporti ,19%

11 9 Comune variazione variazione Chioggia ,72% Dolo ,40% Fiesso d'artico ,63% Fossò ,11% Martellago ,18% Mira ,34% Mirano ,15% Noale ,32% Pianiga ,38% Salzano ,41% Santa Maria di Sala ,11% Scorzè ,90% Spinea ,43% Strà ,23% Venezia ,79% Vigonovo ,65% Mogliano Veneto ,27% Morgano ,71% Preganziol ,46% Quinto di Treviso ,98% Zero Branco ,92% Totale ATO ,91% Tabella 3 Variazioni annue della popolazione residente dell ATO nel periodo variazioni annue pop res variazioni annue pop res in % totale media annua ,01% 0,23% 1,13% 0,73% 0,36% 0,42% 2,91% 0,48%

12 10 Figura 2 - Andamento della popolazione residente dell Ato nel periodo Andamento Popolazione residente Figura 3 Variazioni annue della popolazione residente dell Ato nel periodo Variazioni nel periodo ,50% 2,00% variazioni annue pop res variazioni annue pop res in % ,50% ,00% ,50% ,00%

13 11 L Istat, con riferimento al periodo , fornisce per la popolazione a livello provinciale tre curve di proiezione demografica: uno scenario basso, uno centrale ed uno alto. Lo scenario centrale rappresenta lo scenario medio. Di seguito si riportano i valori delle proiezioni Istat per le Province di Venezia e Treviso, in cui ricadono i Comuni appartenenti all ATO. Tabella 4 Proiezioni demografiche dell Istat per le Province di Treviso e Venezia Periodo di riferimento Provincia di Treviso scenario basso scenario centrale scenario alto 2007 Popolazione residente Popolazione residente Variazione %totale periodo 24% 40% 56% Variazione %media annua 0,55% 0,93% 1,30% Periodo di riferimento Provincia di Venezia scenario basso scenario centrale scenario alto 2007 Popolazione residente Popolazione residente Variazione %totale periodo -7% 4% 15% Variazione %media annua -0,16% 0,10% 0,35% La popolazione residente dell ATO per il 90% ricade in Provincia di Venezia e per il 10% in quella di Treviso. Da ciò calcolando la media pesata delle variazioni % annue delle due Province si ottiene il valore di incremento medio dello 0,18%, come si evince dai dati esposti nella seguente tabella. Tabella 5 Calcolo variazione % di popolazione media annua per i Comuni dell ATO Parametro Provincia Peso Periodo di riferimento scenario basso scenario centrale scenario alto Variazione %media annua Treviso 0, ,55% 0,93% 1,30% Variazione %media annua Venezia 0, ,16% 0,10% 0,35% Variazione %media annua ATO Laguna di Venezia 100% ,09% 0,18% 0,45% Sulla base dei risultati dell analisi dei dati Istat riferiti al periodo e delle proiezioni Istat riferite al periodo per la Provincia di Venezia e Treviso, con riferimento al periodo di piano è stato assunto per ipotesi un incremento medio annuo della popolazione residente pari allo 0,18% per tutti i Comuni dell Ambito, ad eccezione dei Comuni di Chioggia e Venezia, per i quali la popolazione è stata mantenuta costante. Con l ipotesi assunta, si prevede che la popolazione residente dell ATO passi dal valore di (Istat) riferito al 2007 al valore di (proiezione) riferito al 2018 ed al valore di (proiezione) riferito al 2033.

14 12 Tabella 6 Proiezione della popolazione residente dell ATO negli anni 2018 e 2033 Istat Istat Proiezione Proiezione Comune Campagna Lupia Campolongo Maggiore Camponogara Cavallino-Treporti Chioggia Dolo Fiesso d'artico Fossò Martellago Mira Mirano Noale Pianiga Salzano Santa Maria di Sala Scorzè Spinea Strà Venezia Vigonovo Mogliano Veneto Morgano Preganziol Quinto di Treviso Zero Branco Totale ATO Nella figura seguente si riporta l andamento previsto per la popolazione residente dell Ambito nel periodo

15 13 Figura 4 Proiezione della popolazione residente dell ATO nel periodo Popolazione residente - proiezione Serie storica Previsioni La popolazione residente in centri, nuclei e case sparse Al fine di individuare la distribuzione della popolazione residente nel territorio dell ATO sono stati acquisiti i dati Istat più recenti disponibili. Come si evince dai dati esposti nella tabella seguente, derivanti dalla elaborazione dei dati Istat del Censimento 2001, circa il 93,6% della popolazione residente nel territorio dell ATO è concentrato in centri e nuclei, il rimanente 6,4% è distribuito in case sparse. Tabella 7 Distribuzione della popolazione residente in centri, nuclei e case sparse (Istat 2001) Nome Comune Centri abitati Nuclei abitati Case sparse Totale % residenti in centri e nuclei % residenti in case sparse Campagna Lupia ,5% 8,5% Campolongo Maggiore ,0% 20,0% Camponogara ,5% 7,5% Cavallino-Treporti ,1% 27,9% Chioggia ,0% 4,0% Dolo ,5% 7,5% Fiesso d'artico ,6% 1,4% Fossò ,4% 8,6% Martellago ,8% 2,2% Mira ,8% 6,2%

16 14 Nome Comune Centri abitati Nuclei abitati Case sparse Totale % residenti in centri e nuclei % residenti in case sparse Mirano ,5% 16,5% Noale ,3% 14,7% Pianiga ,5% 11,5% Salzano ,9% 3,1% Santa Maria di Sala ,1% 19,9% Scorzè ,3% 6,7% Spinea ,5% 1,5% Strà ,4% 3,6% Venezia ,8% 3,2% Vigonovo ,7% 15,3% Mogliano Veneto ,7% 8,3% Morgano ,8% 18,2% Preganziol ,0% 5,0% Quinto di Treviso ,4% 10,6% Zero Branco ,7% 12,3% Totale ATO ,6% 6,4% % sul Totale 89,5% 4,1% 6,4% 100,0% Per gli anni futuri si è assunta l ipotesi di considerare invariata la distribuzione % della popolazione residente in centri e nuclei ed in case sparse LA POPOLAZIONE FLUTTUANTE: IL MOVIMENTO TURISTICO Per l incidenza della popolazione fluttuante nell analisi della domanda del servizio idrico sono stati acquisiti i dati Istat più aggiornati disponibili a livello comunale relativi alla capacità ricettiva turistica. Nella tabella seguente si riportano quindi il numero di esercizi e di posti letto disponibili nei Comuni dell ATO distinti per tipo di alloggio (esercizi alberghieri ed extralberghieri) e riferiti all anno Dai dati in tabella (anno 2002) risulta che il numero totale di esercizi ricettivi turistici (strutture alberghiere ed extra-alberghiera) nel territorio dell ATO è pari con un numero di posti letto pari a Tabella 8 Capacità degli esercizi ricettivi turistici per tipo di alloggio e per comune- Anno 2002 Strutture alberghiere Strutture extra-alberghiere Nome Comune Alberghi Esercizi complementari Alloggi privati in affitto Totale Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti Campagna Lupia Campolongo Maggiore Camponogara Cavallino-Treporti

17 15 Strutture alberghiere Strutture extra-alberghiere Nome Comune Alberghi Esercizi complementari Alloggi privati in affitto Totale Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti Chioggia Dolo Fiesso d'artico Fossò Martellago Mira Mirano Noale Pianiga Salzano Santa Maria di Sala Scorzè Spinea Strà Venezia Vigonovo Mogliano Veneto Morgano Preganziol Quinto di Treviso Zero Branco Totale ATO Inoltre, dai dati disponibili dell Annuario statistico provinciale di Venezia riferiti all anno 2001, risulta che, essendo la capacità ricettiva potenziale annua pari a circa ed essendo le presenze annue registrate sempre per il 2001 pari a circa , il tasso lordo di utilizzazione delle strutture ricettive turistiche esistenti ( alberghiere e complementari) è stato pari al 31%. L andamento delle presenze annue turistiche registrate negli ultimi 3 anni ( ) per la Provincia di Venezia evidenzia inoltre una tendenza all incremento. Pertanto, ai fini del calcolo della domanda del servizio idrico, per gli orizzonti di piano futuri del 2018 e del 2033 si è ipotizzato un incremento complessivo delle presenze annue, assumendo che il tasso annuo di utilizzazione delle strutture ricettive turistiche esistenti passi dal valore medio attuale del 31% al valore del 45% LA STRUTTURA PRODUTTIVA La struttura produttiva del territorio dell ATO è stata esaminata attraverso

18 16 l acquisizione dei dati Istat disponibili del Censimento generale dell industria e dei servizi 2001 relativi al numero di UL e addetti per macro-settori di attività economica. Nelle tabelle seguenti si riportano i dati a livello comunale. Tabella 9 Unità locali per settore di attività economica e Comune (Istat 2001) Nome Comune Industria Commercio Altre attività Istituzioni Totale % sul totale Campagna Lupia ,9% Campolongo Maggiore ,3% Camponogara ,3% Cavallino-Treporti ,8% Chioggia ,0% Dolo ,7% Fiesso d'artico ,3% Fossò ,3% Martellago ,6% Mira ,0% Mirano ,4% Noale ,2% Pianiga ,6% Salzano ,7% Santa Maria di Sala ,1% Scorzè ,7% Spinea ,9% Strà ,3% Venezia ,1% Vigonovo ,3% Mogliano Veneto ,8% Morgano ,6% Preganziol ,0% Quinto di Treviso ,8% Zero Branco ,6% Totale ATO % % rispetto al totale 27% 31% 35% 7% 100% Tabella 10 Addetti per settore di attività economica e Comune (Istat 2001) Nome Comune Industria Commercio Altre attività Istituzioni Totale % sul totale Campagna Lupia ,7% Campolongo Maggiore ,0% Camponogara ,9% Cavallino-Treporti ,0% Chioggia ,8% Dolo ,6%

19 17 Nome Comune Industria Commercio Altre attività Istituzioni Totale % sul totale Fiesso d'artico ,4% Fossò ,3% Martellago ,8% Mira ,1% Mirano ,7% Noale ,3% Pianiga ,6% Salzano ,2% Santa Maria di Sala ,1% Scorzè ,0% Spinea ,1% Strà ,0% Venezia ,0% Vigonovo ,1% Mogliano Veneto ,4% Morgano ,5% Preganziol ,4% Quinto di Treviso ,7% Zero Branco ,3% Totale ATO % % rispetto al totale 32% 19% 31% 18% 100% Dai dati esposti nelle figure seguenti emerge che, nel territorio dell ATO, in termini di UL prevalgono il settore delle altre attività e del commercio, seguiti da industria e istituzioni; in termini di numero di addetti, prevalgono il settore dell industria e delle altre attività, seguiti da commercio e istituzioni.

20 18 Figura 5 Ripartizione % UL per settore di attività economica nell ATO % UL 7% 35% 31% 27% Industria Commercio Altre attività Istituzioni Figura 6 Ripartizione % ADDETTI per settore di attività economica nell ATO % Addetti 18% 32% Industria 31% 19% Commercio Altre attività Istituzioni Ai fini della valutazione della domanda del servizio idrico integrato si è ipotizzato che la struttura produttiva non subisca negli anni futuri variazioni significative in termini di

21 19 numero di addetti rispetto alla situazione attuale GLI SCENARI FUTURI Si riportano di seguito i dati di popolazione residente, fluttuante (in termini di capacità ricettiva e presenze annue stimate) e quelli relativi alla struttura produttiva (in termini di numero totale di addetti), utilizzati ai fini della stima della evoluzione della domanda del servizio idrico integrato. Come scenari futuri sono stati considerati uno scenario intermedio, relativo al 10 anno di piano corrispondente al 2018, ed uno finale relativo al 25 anno di piano corrispondente al 2033, che rappresenta l orizzonte finale del piano. Tabella 11 Scenari futuri: Popolazione residente, fluttuante e addetti attività economiche Comune Popolazione residente (proiezione al 2018) Scenario futuro Popolazione fluttuante Capacità ricettiva (numero totale posti letto) Presenze annue (indice lordo utilizzazione = 45%) Struttura produttiva Numero totale di addetti (Industria, Commercio, Istituzioni, altre attività) Campagna Lupia Campolongo Maggiore Camponogara Cavallino-Treporti Chioggia Dolo Fiesso d'artico Fossò Martellago Mira Mirano Noale Pianiga Salzano Santa Maria di Sala Scorzè Spinea Strà Venezia Vigonovo Mogliano Veneto Morgano Preganziol Quinto di Treviso

22 20 Comune Popolazione residente (proiezione al 2018) Scenario futuro Popolazione fluttuante Capacità ricettiva (numero totale posti letto) Presenze annue (indice lordo utilizzazione = 45%) Struttura produttiva Numero totale di addetti (Industria, Commercio, Istituzioni, altre attività) Zero Branco Totale ATO Comune Popolazione residente (proiezione al 2033) Scenario futuro Popolazione fluttuante Capacità ricettiva (numero totale posti letto) Presenze annue (indice lordo utilizzazione = 45%) Struttura produttiva Numero totale di addetti (Industria, Commercio, Istituzioni, altre attività) Campagna Lupia Campolongo Maggiore Camponogara Cavallino-Treporti Chioggia Dolo Fiesso d'artico Fossò Martellago Mira Mirano Noale Pianiga Salzano Santa Maria di Sala Scorzè Spinea Strà Venezia Vigonovo Mogliano Veneto Morgano Preganziol Quinto di Treviso Zero Branco Totale ATO

23 21 Dai dati esposti nelle tabelle risulta che: nello scenario futuro del la popolazione residente è pari a abitanti - le presenze annue turistiche sono pari a il numero di addetti totali delle attività economiche è pari a nello scenario futuro del la popolazione residente è pari a abitanti - le presenze annue turistiche sono pari a il numero di addetti totali delle attività economiche è pari a

24 22 4. STATO ATTUALE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO 4.1. COPERTURA DEL SERVIZIO DI ACQUEDOTTO La copertura del servizio di acquedotto nel territorio dell ATO è attualmente pari al 96%. I comuni che non sono serviti da acquedotto appartengono all area gestionale SPIM e sono Morgano, Quinto di Treviso e Zero Branco. Nelle tabelle e figure seguenti si riporta il dato di copertura del servizio di acquedotto a livello comunale ed aggregato per area gestionale. Tabella 12 Copertura attuale del servizio di acquedotto a livello comunale Area gestionale Comune Popolazione residente (Istat 2007) Popolazione residente servita da acquedotto %Popolazione residente servita da acquedotto ACM Campagna Lupia % ACM Campolongo Maggiore % ACM Camponogara % VESTA Cavallino-Treporti % ASP Chioggia % ACM Dolo % ACM Fiesso d'artico % ACM Fossò % ACM Martellago % ACM Mira % ACM Mirano % SPIM Mogliano Veneto % SPIM Morgano % ACM Noale % ACM Pianiga % SPIM Preganziol % SPIM Quinto di Treviso % ACM Salzano % ACM Santa Maria di Sala % ACM Scorzè % ACM Spinea % ACM Strà % VESTA Venezia % ACM Vigonovo % SPIM Zero Branco % Totale ATO %

25 23 Tabella 13 Copertura attuale del servizio di acquedotto a livello di area gestionale Area gestionale Popolazione residente al Popolazione residente % popolazione residente 2007 servita da acquedotto servita VESTA % ACM % ASP % SPIM % Totale ATO % Figura 7 - Copertura attuale del servizio di acquedotto a livello di area gestionale Copertura attuale servizio di acquedotto 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 100% 100% 100% 65% ACM ASP SPIM VESTA ACM ASP SPIM VESTA 4.2. COPERTURA DEL SERVIZIO DI FOGNATURA E DEPURAZIONE Con riferimento al servizio di fognatura e depurazione, la Regione Veneto ha suddiviso il territorio dell ATO in agglomerati ai sensi del D. Lgs. 152/06 e s.m.i. Nell art. 74 del D.Lgs n.152/06 per agglomerato si intende quell area in cui la popolazione ovvero le attività produttive sono concentrate in misura tale da rendere ammissibile, sia tecnicamente che economicamente in rapporto anche ai benefici ambientali conseguibili, la raccolta ed il convogliamento in una fognatura dinamica delle acque reflue urbane verso un sistema di trattamento o verso un punto di recapito finale. Sulla base della definizione di agglomerato introdotta precedentemente, la Regione Veneto ha individuato e caratterizzato gli agglomerati nell intero territorio regionale, escludendo le case sparse e le località isolate fino a 50 AE.

26 24 La perimetrazione degli agglomerati si basa essenzialmente sui seguenti criteri: 1. una sufficiente concentrazione di popolazione e/o di attività economiche; 2. la possibilità di raccolta e di convogliamento delle acque reflue urbane. Il primo criterio tiene conto della classificazione ISTAT del territorio in centri e nuclei, dove: - per centro abitato si intende un aggregato di case contigue o vicine con interposte strade, piazze e simili, caratterizzato dall esistenza di servizi od esercizi pubblici costituenti la condizione di forma autonoma di vita sociale; - per nucleo abitato si intende una località abitata, priva del luogo di raccolta che caratterizza il centro abitato, costituita da un gruppo di case contigue o vicine, con almeno cinque famiglie con interposte strade, sentieri, spiazzi, aie, piccoli orti, piccoli incolti e simili, purchè la distanza tra le case non superi la trentina di metri. Il secondo criterio tiene conto delle varie località servite da uno stesso sistema di raccolta o per le quali esiste la possibilità (tecnica ed economica) di collegamento, esse possono essere accorpate tra loro per formare i cosiddetti agglomerati. Laddove non sussiste la possibilità, dal punto di vista tecnico ed economico, di collegamento fra reti fognarie contermini (ad esempio in caso di distanze eccessive o qualora la morfologia del territorio sia sfavorevole per la presenza di elementi geomorfologici ed infrastrutturali che siano d ostacolo), la singola località o l insieme di piccole località isolate possono essere considerati agglomerati a sé stanti. Al fine di una migliore perimetrazione sono state osservate le seguenti regole operative: 1. L agglomerato ha carattere sovra-comunale, indipendente dai limiti amministrativi, anche se può portare lo stesso nome di un ente amministrativo; 2. La divisione di una singola entità amministrativa in più di un agglomerato deve essere considerata inaccettabile se porta ad un abbassamento o al differimento dei requisiti di collettamento e trattamento che altrimenti si applicherebbero se la stessa entità amministrativa fosse considerata come un unico agglomerato; 3. Risulta inaccettabile la suddivisione tra più agglomerati di una località servita da un sistema di raccolta recapitante verso due o più distinti impianti di trattamento; 4. L agglomerato assume carattere dinamico, in quanto legato allo sviluppo del sistema fognario di raccolta e convogliamento delle acque reflue. Gli agglomerati individuati dalla Regione sono stati caratterizzati anche in base al carico organico generato, servito e trattato. Il carico generato è il carico totale organico biodegradabile dell agglomerato espresso in AE. È costituito dalle acque reflue domestiche e dalle acque reflue industriali; non include il carico delle acque reflue industriali trattate separatamente e che scaricano direttamente in acque superficiali. Esso include i seguenti contributi: - Popolazione residente; - Popolazione fluttuante (di punta); - Acque reflue industriali che recapitano in pubblica fognatura. Il carico servito è il carico totale organico biodegradabile, espresso in AE, generato

27 25 nell agglomerato e connesso a sistemi di collettamento; esso non include il carico delle aree dell agglomerato prive di sistemi di collettamento. Il carico trattato è il carico totale organico biodegradabile, espresso in AE, connesso a sistemi di collettamento e che raggiunge l impianto di depurazione. La differenza tra il carico totale servito e il carico totale trattato rappresenta il carico delle aree dell agglomerato con sistemi di collettamento che non raggiungono l impianto di depurazione. Nella tabella e nelle figure che seguono è rappresentata la distribuzione di popolazione residente negli agglomerati individuati dalla Regione Veneto nel territorio dell AATO della Laguna di Venezia in base alle seguenti categorie: - Agglomerati con meno di abitanti; - Agglomerati tra e abitanti; - Agglomerati tra e abitanti; - Agglomerati con più di abitanti. Tabella 14 - Agglomerati individuati nel territorio dell Ambito Laguna di Venezia Denominazione agglomerato Popolazione residente (*) Dimensione agglomerato Sant Erasmo 253 Cavanella d Adige 341 < AE Morgano Burano Pellestrina Murano AE Zero Branco Quinto di Treviso Cavallino Treporti Preganziol Lido di Venezia Chioggia AE Venezia Mestre-Mirese > AE TOTALE Fonte: Elaborazione dati Regione Veneto (*) I dati di popolazione residente utilizzati dalla Regione Veneto e nelle elaborazioni sono quelli per sezioni di censimento Istat 2001

28 26 Figura 8 Classificazione del territorio dell ATO in agglomerati

29 27 Nella tabella che segue per ciascun agglomerato si riportano le seguenti informazioni: - se attualmente l agglomerato risulta servito totalmente o parzialmente da depurazione; - dati attuali relativi all impianto di depurazione a servizio dell agglomerato; - la popolazione residente nell agglomerato non servita da depurazione. Tabella 15 Agglomerati serviti e non serviti da fognatura e depurazione Comune Denominazione agglomerato Popolazione residente agglomerato (*) Servito da Denominazione depurazione impianto totalmente o parzialmente (SI/NO) Potenzialità impianto (AE) Recapito impianto Corpo Popolazione ricettore residente agglomerato da servire (*) Venezia Sant'Erasmo 253 NO Chioggia Cavanella d'adige 341 NO Morgano Morgano SI Depuratore di Fiume Bacino Morgano Zero Dese (Laguna) Venezia Burano NO Venezia Pellestrina NO Venezia Murano NO Zero Branco Quinto di Treviso Cavallino Treporti Zero Branco SI Depuratore di Zero Branco Quinto di Treviso SI Depuratore di Quinto di Treviso Cavallino Treporti SI Depuratore Cavallino Preganziol Preganziol SI Depuratore di Preganziol Venezia Lido di Venezia SI Depuratore Lido di Venezia Chioggia Chioggia SI Depuratore Val da Rio Venezia Venezia (centro storico) Vari Mestre-Mirese SI Depuratore Fusina Fiume Zero Fiume Sile Bacino Dese (Laguna) Bacino Sile Mare Mare Adriatico Adriatico Rio Serva Bacino Sile Mare Mare Adriatico Adriatico Fiume Brenta NO Depuratore Campalto Depuratore Albarea Laguna di Venezia Canale Osellino 85 - Laguna Laguna Totale ATO Totale Agglomerati serviti da depurazione

30 28 Comune Denominazione agglomerato Totale Agglomerati non serviti da depurazione Popolazione residente agglomerato (*) Servito da Denominazione depurazione impianto totalmente o parzialmente (SI/NO) Potenzialità impianto (AE) Recapito impianto Corpo Popolazione ricettore residente agglomerato da servire (*) Fonte: Elaborazione dati Regione Veneto e SIT dell ATO (*) I dati di popolazione residente utilizzati dalla Regione Veneto e nelle elaborazioni sono quelli per sezioni di censimento Istat 2001 Dalla elaborazione dei dati relativi alla classificazione in agglomerati definita dalla Regione Veneto e dall analisi della situazione attuale del servizio di fognatura e depurazione risulta che: - la popolazione residente già servita da fognatura e depurazione nel territorio dell ATO risulta pari a abitanti, corrispondenti a circa il 79% della popolazione residente totale nell ATO; - la popolazione residente complessiva da servire in futuro con sistemi di depurazione centralizzati (in quanto appartenente agli agglomerati individuati) risulta pari complessivamente a abitanti (con un incremento di abitanti rispetto a quella già servita), corrispondenti al 93% della popolazione totale; - la popolazione totale da servire da servire con sistemi di depurazione diffusa risulta pari complessivamente a abitanti, corrispondenti al 7% della popolazione totale. Tabella 16 Popolazione residente dell ATO servita da fognatura e depurazione Descrizione Abitanti residenti (Istat 2001) % rispetto alla pop res totale pop residente totale nell'ato % Tipo di sistema depurativo pop residente in agglomerati di cui: pop residente in agglomerati servita da fgn e dep % % centralizzato pop residente in agglomerati non servita da fgn e dep % pop residente non inclusa in agglomerati di cui: % pop res in case sparse (non inclusa in agglomerati) % diffuso pop res in località con meno di 50 ab (non inclusa in agglomerati) % Fonte dati: Elaborazione dati Regione Veneto

31 29 Si evidenzia che i dati elaborati desunti dagli studi sviluppati dalla Regione per la classificazione del territorio in agglomerati sono riferiti alla sola componente del carico organico dovuta alla popolazione residente e sono riferiti all anno Di seguito si riportano i dati per area gestionale resi disponibili dall ATO, riferiti all anno 2005 e relativi a: - Fabbisogno depurativo totale in AE; - AE serviti attualmente da impianti di depurazione; - AE da depurare. Il fabbisogno depurativo, in questo caso, deriva dalla somma del carico organico dovuto alla popolazione residente, fluttuante ed alle utenze industriali che scaricano in pubblica fognatura. Tabella 17 Copertura attuale del servizio di fognatura e depurazione a livello di area gestionale Area gestionale AE serviti da impianti di depurazione AE da servire con depurazione Fabbisogno depurativo totale in AE % copertura attuale A B C=A+B A/C VESTA % ACM (*) - - ASP % SPIM % Totale ATO % (*) I reflui provenienti dal territorio di competenza ACM sono attualmente depurati da VESTA. Inoltre la quota parte di AE da servire con depurazione è pari a: AE per ACM e AE per VESTA. Dai dati in tabella risulta che attualmente la copertura del servizio di fognatura e depurazione nel territorio dell ATO è pari all 83% e che gli AE totali da servire con depurazione sono pari complessivamente a AE.

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