/04/2015 /2015 SEGRETERIA TELEFONICA 0364/ : 1 MELO 2 VITE 4 PICCOLI FRUTTI

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1 BOLLETTINO AGROMETEOR OROLOGICO OLOGICO N 16 del 21/0 /04/2015 / uff.agricoltura@cmvallecamonica.bs.it SEGRETERIA TELEFONICA 0364/ : 1 MELO 2 VITE 4 PICCOLI FRUTTI DIVISIONE DELLE MACROZONE: ZONA 1: DA ARTOGNE A BRENO IN DESTRA OROGRAFICA FIUME OGLIO; ZONA 2: DA DARFO BOARIO TERME A BRENO IN SINISTRA OROGRAFICA FIUME OGLIO; ZONA 3: DA BRENO A SELLERO; ZONA 4: DA SELLERO A EDOLO ZONA 5: DA EDOLO A PONTE DI LEGNO info@galvallecamonicavaldiscalve.it PREVISIONI METEOROLOGICHE (previsioni della rete meteorologica regionale: x ) MERCOLEDI 22 APRILE GIOVEDI 23 APRILE VENERDI 24 APRILE Le condizioni meteo appaiono caratterizzate da tempo stabile fino a Giovedì 23 aprile dove una perturbazione insisterà sulle nostre aree fino alla sera di domenica 26 aprile.

2 VITE FASE FENOLOGICA Zona Zona 1 e Zona 2: da prima foglia distesa a germogli lunghi 7-10 cm e quinta foglia distesa (BBCH 07-15) Zona 3 da germogli appena visibili (Incrocio Manzoni a germogli lunghi 6-8 cm e terza foglia distesa ( Marzemino) (BBCH 05-13). Si conferma il ritardo, rispetto al 2014, di circa 10 giorni. PRATICHE COLTURALI GESTIONE DELL INERBIMENTO AD INIZIO STAGIONE Marzemino a Capo di Ponte CONTROLLO DELLE INFESTANTI TRA LE FILE L erba alta (purché che non tanto da coprire la vegetazione) SFAVORISCE la diffusione della Peronospora. Anche l erba alta sotto il filare riduce il rischio di infezioni primarie di Peronospora, in quanto le oospore che causano le infezioni primarie devono schizzare dal suolo alla pianta, attraverso l azione delle piogge. Si ricorda che tagliare l erba a file alterne, lasciando quindi l erba relativamente alta, in modo avvicendato tra le file, fa risparmiare denaro, garantisce un migliore equilibrio ecologico, in quanto insetti utili possono rifugiarsi tra l erba e garantire così più biodiversità e migliore controllo di alcuni parassiti. Chi riesce ad arrivare a DOPO il primo trattamento senza tagliare l erba risparmia ed inquina meno. Al fine di prevenire la diffusione di Legno Nero è importante eliminare Convolvolo e Ortica dal vigneto a dalle bordure esterne AL PIU TARDI entro fine APRILE, ma meglio anche prima. In questo modo si toglie nutrimento a Hyalesthes obsoletus, la cicalina vettrice del fitoplasma e le neanidi muoiono. Se si eliminano le ortiche più tardi, l insetto riesce ad anticipare il suo ciclo e a fuoriuscire ugualmente vanificando l intervento. CONTROLLO DELLE INFESTANTI SOTTOFILA Controllo in conduzione biologica Per controllare le malerbe sottofila in gestione biologica è necessario integrare modalità operative e macchine a disposizione, al fine di ottimizzare interventi e risultati. Si ricorda l importanza di intervenire per tempo nel sottofila, quando l erba non è troppo alta, in modo da velocizzare gli interventi e ridurre il rischio di danni meccanici alle viti. Controllo in conduzione convenzionale: diserbi Meno diserbi si effettuano, meglio è.!!! Controllare attentamente le istruzioni in etichetta, che riportano le norme d uso, che sono VINCOLANTI! Limitare le dosi il più possibile, in funzione delle infestanti da contenere, del tipo di terreno e del periodo di applicazione, e possibilmente alternare i principi attivi in modo da ridurre il rischio di resistenze. Limitare la larghezza delle superfici trattate: MAI diserbare nell area di passaggio della ruota del trattore, perché si determina minore portanza del terreno, maggiori danni di calpestamento, sprofondamento delle ruote. Per evitare deriva (che determina inquinamento, danni alle colture e spreco di prodotto con diminuzione di efficacia e spreco di soldi): proteggere bene gli organi per la distribuzione, limitare la velocità, evitare giornate ventose, utilizzare ugelli specifici da diserbo, possibilmente a ventaglio antideriva, limitare le pressioni operative. L obbiettivo di un diserbo ragionato deve essere quello di controllare le malerbe, non di sterminarle! Oltre ai maggiori costi di una strategia troppo aggressiva, il suolo troppo pulito è soggetto ad erosione, con conseguente rischio di inquinamento ambientale sia per percolazione che per dilavamento (nei fossi ed oltre)! Ritardare l applicazione il più possibile, senza tuttavia che le erbe siano troppo alte, altrimenti non si riesce a colpirle adeguatamente.

3 SITUAZIONE FITOSANITARIA E DIFESA La lettura dell etichetta di un fitofarmaco è importantissima per acquisire tutti gli elementi che è necessario conoscere prima dell esecuzione del trattamento fitosanitario, dato che numerose indicazioni sono OBBLIGATORIE: dosaggio, metodi di distribuzione, zone di rispetto, indicazioni di sicurezza, tempi di rientro, ecc. PERONOSPORA Visto il ritardo della vegetazione, la mancanza di precipitazioni importanti nei giorni scorsi ed il periodo secco, stanno ritardando le infezioni primarie, pertanto si consiglia di non intervenire. OIDIO Nei vigneti in cui si sono verificate infezioni di notevole intensità lo scorso anno, e su varietà sensibili quali Chardonnay e Marzemino, si consiglia di intervenire con zolfo in polvere alla dose di kg/ha allo stadio di 4-5 cm di germoglio, o con zolfo bagnabile a 3 Kg/ha. ESCORIOSI Si ricorda che questa malattia fungina, che si evidenzia con tacche longitudinali lungo la base dei tralci, vagamente simili a traumi da grandine determinando minor fertilità, ridotto germogliamento, fragilità dei germogli e dei tralci progredisce costantemente se ignorata. In caso di presenza di forti danni, ASPORTARE TUTTO IL LEGNO DI POTATURA DAL VIGNETO (e bruciarlo se consentito dai regolamenti comunali, oppure compostarlo) per ridurre l inoculo. Sottolineiamo che va asportato TUTTO il legno e non solo il legno vecchio (il legno vecchio è buona norma che venga asportato anche dove non vi sono problemi di Escoriosi, dato che rappresenta una fonte di diffusione delle malattie del legno come il mal dell Esca). Il legno asportato dal vigneto DEVE ESSERE TENUTO AL COPERTO! In caso di vigneti fortemente colpiti lo scorso anno, sarà necessario programmare due trattamenti utilizzando ZOLFO BAGNABILE 0,8-1 KG /HL, sempre bagnando bene, poiché il bersaglio deve essere il germoglio. Il primo intervento va eseguito quando i germogli più lunghi raggiungono i 2-3 cm. Ripetere il trattamento a 8-14 giorni di distanza, quando i germogli più corti saranno a 2 cm. Nella foto a fianco (foto 1) viene evidenziato il livello di danno su un tralcio colpito da escoriosi. Foto 1 DANNO MIN MAX MAX MED MED MIN ACARI E TRIPIDI Il monitoraggio effettuato nei vigneti campione, non evidenziano situazioni di attacchi. È importante non intervenire se non dopo specifico rilievo della presenza. Richiedere l intervento dei Tecnici se si notano germogliamenti stentati, foglie accartocciate o puntinate, sviluppo irregolare.

4 MELO FASE FENOLOGICA INIZIO CADUTA PETALI (G) PIENA FIORITURA (F2) ZONE PRECOCI ZONE TARDIVE PRATICHE COLTURALI Si consiglia di irrigare. Chi non l avesse ancora fatto deve iniziare la distribuzione a spaglio di un concime ternario alla dose di 15 kg ogni 1000 m 2. DIRADO Il trattamento diradante con amide (es. prodotto commerciale Geramid neu 4% a 170 cc/hl) va eseguito a caduta petali sul legno vecchio. Si consiglia di intervenire solo su Golden delicius trattando solo la parte medio alta della pianta. E possibile aggiungere bagnante. In caso si effettui l agricoltura biologica non è possibile utilizzare diradanti chimici. Si consiglia pertanto di attendere il raggiungimento di mm di diametro dei frutticini prima di iniziare il dirado manuale. Tendenzialmente, in situazioni normali, si consiglia di lasciare solo il fiore centrale di ogni mazzetto fiorale. L alternativa può essere l utilizzo di Polisolfuro di calcio (1.200 ml/hl), in questi giorni, che favorisce la cascola dei fiori e rende meno gravoso il lavoro manuale. ANTIGRANDINE A caduta petali si consiglia di distendere le reti antigrandine. SITUAZIONE FITOSANITARIA E DIFESA (IN VERDE PRINCIPI ATTIVI BIOLOGICI) TICCHIOLATURA Il tempo di copertura è pari a 3 giorni. Il rame e il metiram hanno una resistenza al dilavamento di mm di pioggia, tutti gli altri prodotti di mm. ATTUALMENTE NON E NECESSARIO INTERVENIRE CONTRO QUESTA PATOLOGIA.

5 RUGGINE Nelle zone dove sono presenti problematiche legate alla ruggine (vedi foto a lato) si consiglia di intervenire con prodotti a base di giberelline (es. prodotto commerciale: Gerlagib lg, regulex, Promalin, ecc). Le giberelline sono miscibili ai più comuni fungicidi e vanno utilizzate a cadenza di 7-10 giorni per 3 volte consecutive. Nel biologico, per limitare questa problematica, si consiglia l impiego di Zolfo in miscela con Caolino. Non utilizzare prodotti a base di zolfo con temperature superiori ai 25 C. PICCOLI FRUTTI FASE FENOLOGICA MORA E LAMPONE SONO ALLA FASE DI BOCCIOLI FIORALI VISIBILI. IL CILIEGIO E NELLA FASE DI FIORITURA. IL MIRTILLO E NELLA FASE DI FIORITURA. LA FRAGOLA E A INIZIO FIORITURA. IL RIBES NERO E BIANCO SONO ALLA FASE DI PIENA FIORITURA. IL RIBES ROSSO E NELLA FASE DI FINE FIORITURA. CILIEGIO MIRTILLO LAMPONE RIBES NERO RIBES ROSSO FRAGOLA

6 PRATICHE COLTURALI ANTIPIOGGIA CILIEGIO: si consiglia di distendere il telo antipioggia a caduta petali. SITUAZIONE FITOSANITARIA E DIFESA (IN VERDE PRINCIPI ATTIVI BIOLOGICI) Drosophila Suzukii: Si segnala l inizio delle catture, pertanto si consiglia di distribuire 10 trappole ogni 1000 m 2. Soprattutto negli impianti vicini al bosco. La cattura massale si può attuare tramite la disposizione di bottiglie preferibilmente di colore rosso, contenenti un liquido composto da 150 ml di aceto di mele, 50 ml di vino rosso e un cucchiaio di zucchero di canna. Le trappole devono essere disposte lungo il perimetro dell impianto a un altezza di 1,5 metri. Il cambio del liquido va effettuato settimanalmente. Si ricorda di non buttare a terra il liquido ma di raccoglierlo in contenitori e poi smaltirlo lontano dall appezzamento, per non creare zone di attrazione vicino all impianto. RIBES: Effettuare un trattamento con Zolfo. INCONTRI TECNICI Nell ambito del progetto di Assistenza Tecnica in Frutticoltura promosso dalla Comunità Montana di Valle Camonica Servizio Agricoltura e dal GAL Valle Camonica Val Di Scalve in collaborazione con l Associazione per i Produttori Agricoli di Valle Camonica, sono previsti una serie di incontri rivolti a tutti gli interessati. Gli incontri si svolgeranno secondo il seguente calendario: 1. GIOVEDI 30 APRILE 2015, ORE 20:30 PRESSO LA SALA BIM A BRENO MOSCA DELL OLIVO DIFESA FITOSANITARIA CON ESCA PROTEICA AMMESSA IN AGRICOLTURA BIOLOGICA RELATORE: Dott. Agronomo Guido Calvi 2. CORSO PRATICO COSTRUZIONE MURETTI A SECCO In collaborazione con il Parco dell Adamello e il Comune di Cerveno si organizza un corso pratico dedicato alla costruzione dei muretti a secco nelle giornate del 28, 29 e 30 maggio. Il termine delle iscrizioni è fissato per giovedì 7 maggio Per maggiori informazioni: Stefano Per informazioni: uff.agricoltura@cmvallecamonica.bs.it info@galvallecamonicavaldiscalve.it info@assoapav.it