OROLOGICO VENERDI 5 FEBBRAIO SABATO 6 FEBBRAIO DOMENICA 7 FEBBRAIO

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1 BOLLETTINO AGROMETEOR OROLOGICO OLOGICO N 4 del 04/0 /02/201 / uff.agricoltura@cmvallecamonica.bs.it SEGRETERIA TELEFONICA 0364/ : 1 MELO 2 VITE 4 PICCOLI FRUTTI DIVISIONE DELLE MACROZONE: ZONA 0: SEBINO ZONA 1: DA ARTOGNE A BRENO IN DESTRA OROGRAFICA FIUME OGLIO; ZONA 2: DA DARFO BOARIO TERME A BRENO IN SINISTRA OROGRAFICA FIUME OGLIO; ZONA 3: DA BRENO A SELLERO; ZONA 4: DA SELLERO A EDOLO ZONA 5: DA EDOLO A PONTE DI LEGNO info@galvallecamonicavaldiscalve.it PREVISIONI METEOROLOGICHE (previsioni della rete meteorologica regionale: x ) VENERDI 5 FEBBRAIO SABATO 6 FEBBRAIO DOMENICA 7 FEBBRAIO Le condizioni meteo appaiono caratterizzate da tempo stabile, con precipitazioni previste per Domenica 7 Febbraio.

2 PRECIPITAZIONI IN VALLE CAMONICA COMUNE MM/SETTIMANA MM/MESE MM/ANNO EDOLO 7,1 7,1 86,4 LOSINE ,2 DARFO BOARIO TERME 12,4 12,4 75 VITE FASE FENOLOGICA POTATURE Fare riferimento ai bollettini precedenti. LEGATURE Se utilizzate materiali plastici, all atto della loro rimozione abbiate cura di raccoglierli, non lasciateli in terra! Meglio utilizzare materiali biodegradabili in modo di ridurre la presenza di plastica nei vigneti. MANUTENZIONE DEI VIGNETI VECCHI Conviene sempre cercare di mantenere efficienti i vigneti vecchi, purché impostati razionalmente. Se si esegue una corretta manutenzione annuale dei vigneti, rimpiazzando sempre le viti morte o malate, nessun vigneto diventa mai troppo vecchio, con il vantaggio evidente che, grazie alla maggiore età media delle piante, le uve ottenute saranno di qualità superiore. Preparare il terreno per le rimesse, smuovendo bene la terra in profondità (non con trivella ma con scavatore, non ribaltare la terra, miscelare possibilmente concime organico prima dell impianto). Prevedere l impianto dei rimpiazzi entro la metà di Marzo. Al fine di rendere più facile la gestione del sottofila, si possono usare BARBATELLONI per i rimpiazzi. Sono barbatelle molto più lunghe del normale, che quindi possono essere più facilmente tenute pulite sottofila e soffrono meno la competizione delle erbe, poiché la vegetazione della vite si sviluppa più alta dal suolo. SITUAZIONE FITOSANITARIA E DIFESA ESCORIOSI E una malattia fungina che si manifesta tipicamente in modo stanziale e progredisce costantemente se ignorata. Si evidenzia con tacche longitudinali lungo la base dei tralci, vagamente simili a traumi da grandine. Determina minor fertilità, ridotto germogliamento, fragilità dei germogli e dei tralci. In caso di forti danni, asportare TUTTO il legno di potatura dal vigneto (e bruciarlo se consentito dai regolamenti comunali, oppure compostarlo) per ridurre l inoculo. Va asportato tutto il legno e non solo il legno vecchio (quest ultimo è buona norma che venga asportato anche dove non vi sono problemi di Escoriosi, dato che rappresenta una fonte di diffusione delle malattie del legno come il mal dell Esca) BOSTRICHIDI Su vigneti deboli o giovani può capitare di trovare fori circolari di circa 1-2 mm di diametro posti subito sotto la gemma, causati da questi piccoli coleotteri. Le larve compiono delle gallerie all'interno dei tralci e del tronco della vite, localizzandosi in prevalenza negli internodi. NON è necessario intervenire con insetticidi. Per ridurre i rischi di infestazione nei vigneti, è possibile eseguire le seguenti operazioni: Trinciare i residui della potatura o eliminarli con il fuoco;

3 Eliminare i vecchi tralci che sono rimasti sul filo; Appendere al filo (o legare alla base del ceppo) dei fasci esca costituiti da vecchi tralci, nei quali si svilupperanno le covate in seguito alla deposizione delle uova da parte delle femmine. I fasci vanno posizionati lungo i filari a distanza di 20/25 metri l uno dall altro, per essere poi asportati e bruciati prima della formazione degli adulti (inizio/metà giugno). Sono sufficienti 5/6 fascine ogni 1000 mq. FASE FENOLOGICA Il melo è nella fase di riposo vegetativo. MELO PRATICHE COLTURALI Prima delle operazioni di potatura, in caso siano presenti delle strutture di sostegno, si consiglia di mettere in tensione i tiranti e i fili di sostegno. Procedere in seguito con la potatura e la legatura delle piante. I legacci devono essere controllati ogni 2-3 anni per verificare eventuali strozzature dovute alla crescita vegetativa o eventuali rotture causate dalle sollecitazioni della produzione. Tutti i residui di potatura devono essere allontanati dall impianto oppure trinciati. Si ricorda che la distribuzione e l efficacia dei prodotti fitosanitari sono favoriti da una gestione accurata della chioma. Una pianta in equilibrio è meno sensibile alle avversità. IMPIANTI IN FASE DI ALLEVAMENTO O IN PRODUZIONE Si consiglia di effettuare la concimazione organica con letame maturo (4-6 mesi) alla dose di 20 quintali ogni 1000 m 2 su tutta la superficie o localizzata lungo la fila, entro la fine di febbraio. Questa operazione è molto importante per mantenere vitale il terreno e per nutrire i microrganismi presenti. La quantità di azoto presente è pari allo 0,5%, contenuto esiguo per la completa nutrizione delle piante che verrà poi completata mediante fertirrigazione o con la distribuzione a spaglio di un concime ternario. Evitare di somministrare letame non maturo vicino alle piante. In caso siano alcuni anni che non si effettua la concimazione organica raddoppiare la dose (40 q/1000 m 2 ). Fig. 1: Corretta legatura ai fili di sostegno. Si noti come il filo in plastica è disposto per evitare il contatto tra pianta e filo in acciaio. PRODURRE PIANTE PROPRIE parte 1 Durante le operazioni di potatura è facile ritrovare dei polloni radicali. Questi se vengono estirpati con le loro radici possono diventare dei portainnesti su cui innestare le varietà che prediligiamo. Ovviamente bisogna prestare attenzione a non danneggiare l apparato radicale principale. Una volta presi possono essere messi a dimora in vaso oppure direttamente nel terreno. Se il portainnesto è abbastanza vigoroso possiamo innestarlo subito oppure utilizzarlo come pianta madre da utilizzare per produrre numerosi portainnesti da margotta di ceppaia. Questa tecnica molto semplice viene spiegata nelle immagini sottostanti. MARZO MAGGIO GIUGNO NOVEMBRE

4 A Marzo il portainnesto viene messo a dimora e tagliato circa 10 cm sopra il livello del terreno. Una volta cresciuti 2 o 3 rami di 20 cm, all incirca verso maggio, vengono ricoperti con del terreno. A giugno si consiglia di aumentare la quantità di terra in modo da favorire ulteriormente l emissione di radici dalla base dei nuovi rami. A Novembre possiamo togliere il terreno e tagliare i 2-3 rami ottenuti, che avendo emesso radici sono diventati nuovi portainnesti. PICCOLI FRUTTI FASE FENOLOGICA Fig. 2: a sinistra gemme mirtillo, al centro gemma in riposo vegetativo del lampone e a destra mazzetti di maggio in inverno su ciliegio. Siamo con tutte le coltivazioni nella fase di riposo vegetativo. PRATICHE COLTURALI Visto le condizioni meteo e l innalzamento delle temperature è possibile iniziare le operazioni di potatura, ad esclusione del mirtillo per il quale si consiglia di attendere. Si ricorda che la distribuzione e l efficacia dei prodotti fitosanitari sono favoriti da una gestione accurata della chioma. Una pianta in equilibrio è meno sensibile alle avversità. Tutto il legno di potatura deve essere allontanato dall impianto oppure trinciato. Durante la potatura del lampone se si vedono rigonfiamenti simili a quelli della foto a fianco, si consiglia di eliminare il tralcio attaccato e di allontanarlo dal frutteto. La galla è causata dalle larve di Lasioptera rubi.

5 INCONTRI TECNICI Nell ambito del progetto di Assistenza Tecnica in Frutticoltura promosso dalla Comunità Montana di Valle Camonica Servizio Agricoltura e dal GAL Sebino Valle Camonica Val Di Scalve in collaborazione con l Associazione per i Produttori Agricoli di Valle Camonica, sono previsti una serie di incontri rivolti a tutti gli interessati. Gli incontri si svolgeranno secondo il seguente calendario: 1. SABATO 6 FEBBRAIO ORE 9:00 - A CETO RITROVO PRESSO LA CHIESA DI SAN FAUSTINO LEZIONE PRATICA DI POTATURA DEI PICCOLI FRUTTI RELATORE: Agr. Iunior Dott. Marco Cicci Per informazioni: uff.agricoltura@cmvallecamonica.bs.it info@galvallecamonicavaldiscalve.it info@assoapav.it

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