Le condizioni meteo appaiono caratterizzate da tempo instabile, con precipitazioni previste per Domenica 14 Febbraio.
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- Alfonsina Cipriani
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1 BOLLETTINO AGROMETEOR AGROMETEOROLOGICO OROLOGICO N 5 del 11/0 11/02 /02/2016 /2016 SEGRETERIA TELEFONICA 0364/ : 1 MELO 2 VITE 4 PICCOLI FRUTTI uff.agricoltura@cmvallecamonica.bs.it info@galvallecamonicavaldiscalve.it DIVISIONE DELLE MACROZONE: ZONA 0: SEBINO ZONA 1: DA ARTOGNE A BRENO IN DESTRA OROGRAFICA FIUME OGLIO; ZONA 2: DA DARFO BOARIO TERME A BRENO IN SINISTRA OROGRAFICA FIUME OGLIO; ZONA 3: DA BRENO A SELLERO; ZONA 4: DA SELLERO A EDOLO ZONA 5: DA EDOLO A PONTE DI LEGNO PREVISIONI METEOROLOGICHE (previsioni della rete meteorologica regionale: x) VENERDI 12 FEBBRAIO SABATO 13 FEBBRAIO DOMENICA 14 FEBBRAIO Le condizioni meteo appaiono caratterizzate da tempo instabile, con precipitazioni previste per Domenica 14 Febbraio.
2 PRECIPITAZIONI IN VALLE CAMONICA COMUNE MM/SETTIMANA MM/MESE MM/ANNO EDOLO 98,1 105,2 184,4 LOSINE 58,2 70,2 173,4 DARFO BOARIO TERME 69,4 81,8 144,4 FASE FENOLOGICA VITE POTATURE Fare riferimento ai bollettini precedenti. Si ricorda che è preferibile evitare di potare in giornate molto umide. LEGNO DI POTATURA Lasciare in campo il legno di potatura di 1 anno è pericoloso solo per la diffusione di Escoriosi (laddove presente), mentre residui di potatura di porzioni di pianta di più anni di età sono sempre pericolosi in quanto possono ospitare uova di Scafoideo o funghi patogeni che possono liberare le loro spore durante l inverno. Si consiglia quindi di asportare dal vigneto (e non trinciare in campo) i residui di potatura di oltre 1 anno di età, poi stoccarli al coperto in modo che non si bagnino se piove. La trinciatura del legno di un anno apporta sostanza organica,. LEGATURE Se utilizzate materiali plastici, all atto della loro rimozione abbiate cura di raccoglierli, non lasciateli in terra! Meglio utilizzare materiali biodegradabili in modo di ridurre la presenza di plastica nei vigneti. MALATTIE DEL LEGNO Mal dell Esca e Eutipiosi sono malattie causate da funghi che colonizzano l interno del legno della vite. La loro capacità di diffusione dipende dalla suscettibilità della varietà e dalle misure di lotta preventiva attuate. Durante l inverno, e solo in concomitanza di piogge e bagnature, le spore dei funghi agenti causali si liberano dagli anfratti della corteccia, dove sopravvivono per lo svernamento, e penetrano nella pianta da ferite aperte (tagli di potatura). Le infezioni possono avvenire anche in tardo inverno-primavera (periodo pre-pianto), ma sono meno probabili. I grossi tagli (su legno vecchio) rimangono ricettivi per 30 giorni. Phaeomoniella c., Botryosphaeria spp., Phaeoacremonium a. sono funghi patogeni agenti di Mal dell Esca che, talvolta, possono anche essere presenti nella pianta senza causare manifestazione sintomatica (tracheomicosi). Possono anche trasmettersi attraverso materiali vegetali di propagazione. Invece, Eutypa l., agente di Eutipiosi, e Fomitiporia m., responsabile di Esca e Carie bianca (carie del legno), non si propagano per via vegetativa, ma solo attraverso i tagli di potatura. Non esistono trattamenti curativi, quindi l unico mezzo di lotta è la PREVENZIONE, che va attuata tramite numerose strategie. Si suggerisce di estirpare le piante malate (in prefioritura si vedono bene le piante colpite da Eutipiosi e in prevendemmia quelle colpite da Esca: estirpare immediatamente o almeno segnarle). Con la capitozzatura (taglio del fusto a 20 cm dal suolo) la percentuale di risanamento è molto bassa. Raccogliere i residui di potatura e bruciare (attenzione alle norme in vigore), oppure compostare, o stoccare al riparo dalla pioggia (la pioggia determina diffusione delle spore). Ridurre il vigore delle viti: ridurre la concimazione, inerbire, scegliere portinnesti poco vigorosi. Evitare i grossi tagli in potatura oppure almeno disinfettare almeno i tagli grossi con MASTICE apposito: la copertura del taglio con mastice va fatta IN GIORNATA, anche se il taglio rimane ricettivo alle spore del fungo per 30 gg. I mastici in commercio possono essere sostituiti da un impasto fatto in azienda con colla vinilica più polvere rameica. Si suggerisce di potare le piante affette da mal dell esca per ultime e solo al termine della potatura di quelle sane. In alternativa, potare tardi almeno le varietà-vigne più suscettibili (in fase di pre-pianto) e possibilmente in periodi secchi. Dalle ultime ricerche Entav-ITV, è stato dimostrato che non serve disinfettare gli organi di taglio. La stessa fonte segnala l inutilità della disinfezione dei tagli con Tricoderma.
3 FASE FENOLOGICA MELO Il melo è nella fase di riposo vegetativo, seppure con alcune varietà siamo a ingrossamento gemme. PRATICHE COLTURALI Completare le operazioni di potatura ed effettuare la concimazione entro fine mese. La stagione risulta in anticipo rispetto agli scorsi anni. PRODURRE PIANTE PROPRIE parte 2 Nella prima parte di questa breve spiegazione abbiamo visto come riprodurre i portainnesti, ora spiegheremo come innestarli per ottenere una nuova pianta da coltivare. Prima di procedere con l unione delle due parti vegetali dobbiamo scegliere i rami migliori delle varietà che vogliamo riprodurre. I rami devono essere raccolti sulla parte medio-alta della pianta, avendo cura di evitare quelli eccessivamente vigorosi con internodi molto distanti, inoltre a seconda del metodo di innesto utilizzato devono avere un diametro simile a quello del portainnesto. Se si riproducono varietà a buccia colorata bisogna prestare attenzione alla colorazione dei frutti da cui preleviamo le marze. Infatti capita spesso di vedere piante con porzioni che presentano frutta ben colorata e altri rami che la portano meno colorata. Ovviamente selezioneremo le marze dai rami che portano frutta di migliore qualità. Se sono presenti piante con scopazzi dobbiamo assolutamente evitare di prelevare materiale vegetale, soprattutto nei pressi della ripresa vegetativa. In caso si debba salvare una varietà con chiari sintomi di scopazzi, il materiale vegetale deve essere prelevato in pieno inverno e Fig. 1: Tipologie di innesto (Immagine tratta da Wikipedia) adeguatamente conservato, in quanto il fitoplasma sverna nelle radici. Le marze devono presentare almeno 3 gemme per poter essere innestate. Nei moderni vivai il sistema maggiormente utilizzato è l innesto a gemma, ma noi possiamo ricorrere all innesto a marza (spacco comune, a corona e a triangolo). Una volta effettuato l innesto bisogna legare in maniera stabile il punto di contatto dei due simbionti. Per chi volesse approfondire è disponibile una guida al seguente link.
4 PICCOLI FRUTTI FASE FENOLOGICA Fig. 2: a sinistra gemma di mora in ripresa vegetativa, al centro gemma di ribes nero e a destra gemme di mirtillo ormai a rottura.. MORA, RIBES NERO E MIRTILLO sono alla fase di rottura gemme. La situazione non è uniforme lungo tutto il territorio ma in tutta la parte bassa e fino al Comune di Ceto e Cerveno, su molte varietà, sussistono le condizioni in foto. (zona: 0, 1, 2 e parzialmente la 3) LAMPONE, CILIEGIO, FRAGOLA, RIBES ROSSO E RIBES BIANCO sono ancora in riposo vegetativo PRATICHE COLTURALI Visto l anticipo che si registra nella ripresa vegetativa, si consiglia di ultimare le operazioni di potatura e terminare entro fine mese le concimazioni organiche. Si ricorda che la distribuzione e l efficacia dei prodotti fitosanitari sono favoriti da una gestione accurata della chioma. Una pianta in equilibrio è meno sensibile alle avversità. Tutto il legno di potatura deve essere allontanato dall impianto oppure trinciato. L abbassamento delle temperature di questi giorni possono avere arrecato dei danni da freddo alle piante che si trovano già in ripresa vegetativa. Soprattutto su mirtillo si segnalano già dei lievi danni, pertanto, solo per questa coltivazione si consiglia di effettuare la potatura una volta terminato questo periodo di freddo. Fig. 3: Danni da freddo su mirtillo PRODURRE PIANTE PROPRIE Parte 1 Il periodo migliore per effettuare le talee è appena prima della ripresa vegetativa Ribes: tra tutti i piccoli frutti è quello più semplice da riprodurre. Si utilizza una talea a 3 gemme selezionando rami dell anno, seppure l attecchimento avviene anche su legno più vecchio, ma con minore percentuale di riuscita. Delle 3 gemme presenti sulla pozione di ramo, 2 devono andare sotto terra, con la seconda al limite del terreno, e una deve essere lasciata fuori, libera di sviluppare la parte aerea. Il ribes ha una percentuale di attecchimento prossima al 99% Mirtillo: Si riproduce con le medesime operazioni del ribes ma la sua percentuale di attecchimento scende al 50-60%.
5 INCONTRI TECNICI Nell ambito del progetto di Assistenza Tecnica in Frutticoltura promosso dalla Comunità Montana di Valle Camonica Servizio Agricoltura e dal GAL Sebino Valle Camonica Val Di Scalve in collaborazione con l Associazione per i Produttori Agricoli di Valle Camonica, sono previsti una serie di incontri rivolti a tutti gli interessati. Gli incontri si svolgeranno secondo il seguente calendario: 1. GIOVEDI 11 FEBBRAIO ORE 20:30 - PRESSO LA SALA BIM A BRENO LA COLTIVAZIONE DEL MELO 2. MERCOLEDI 17 FEBBRAIO ORE 20:30 - PRESSO LA COMUNITA MONTANA DEL SEBINO BRESCIANO, Via ROMA 41 Sale Marasino (Bs) INTRODUZIONE ALLA COLTIVAZIONE DEL FRUTTETO FAMILIARE 3. GIOVEDI 18 FEBBRAIO ORE 20:30 - PRESSO LA SALA BIM A BRENO INTRODUZIONE ALLA COLTIVAZIONE DEI PICCOLI FRUTTI 4. SABATO 20 FEBBRAIO ORE 9:00 - PRESSO AZIENDA AGRICOLA MELAURA DI LANZINI ROBERTO, Via Provinciale 12 Pisogne (Bs) CORSO PRATICO DI POTATURA DEL FRUTTETO FAMILIARE 5. GIOVEDI 25 FEBBRAIO ORE 20:30 - PRESSO LA SALA BIM A BRENO LA COLTIVAZIONE DELLA VITE RELATORE: Agr. Sergio Bonomelli Per informazioni: uff.agricoltura@cmvallecamonica.bs.it info@galvallecamonicavaldiscalve.it info@assoapav.it
OROLOGICO VENERDI 22 GENNAIO SABATO 23 GENNAIO DOMENICA 24 GENNAIO
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