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Benedetta Di Pietro
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BOLLETTINO AGROMETEOR OROLOGICO OLOGICO N 13 del 31/0 /03/2015 /2015 www.saporidivallecamonica.it uff.agricoltura@cmvallecamonica.bs.

SINISTRA OROGRAFICA FIUME OGLIO; ZONA 3: DA BRENO A SELLERO; ZONA 4: DA SELLERO A EDOLO ZONA 5: DA EDOLO A PONTE DI LEGNO www.galvallecamonicavaldiscalve.it info@galvallecamonicavaldiscalve.

1 BOLLETTINO AGROMETEOR OROLOGICO OLOGICO N 13 del 31/0 /03/2015 / uff.agricoltura@cmvallecamonica.bs.it SEGRETERIA TELEFONICA 0364/ : 1 MELO 2 VITE 4 PICCOLI FRUTTI DIVISIONE DELLE MACROZONE: ZONA 1: DA ARTOGNE A BRENO IN DESTRA OROGRAFICA FIUME OGLIO; ZONA 2: DA DARFO BOARIO TERME A BRENO IN SINISTRA OROGRAFICA FIUME OGLIO; ZONA 3: DA BRENO A SELLERO; ZONA 4: DA SELLERO A EDOLO ZONA 5: DA EDOLO A PONTE DI LEGNO info@galvallecamonicavaldiscalve.it PREVISIONI METEOROLOGICHE (previsioni della rete meteorologica regionale: x ) MERCOLEDI 1 APRILE GIOVEDI 2 APRILE VENERDI 3 APRILE Le condizioni meteo appaiono caratterizzate da tempo stabile fino al pomeriggio di venerdì 3 aprile, ove si prevede una precipitazione di lieve entità che insisterà fino a sabato mattina.

2 VITE Zona 1 Merlot: inizio apertura gemme (BBCH 06); Marzemino: rottura delle gemme, germogli chiaramenti visibili (BBCH 09) foto a destra Zona 2.tutti i vigneti: da gemme cotonosa a inizio apertura delle gemme, le punte verdi dei germogli sono appena visibili (BBCH 05-07) Zona 3 tutti i vigneti: da fine ingrossamento gemme a gemma cotonosa (BBCH 03-05). PRATICHE COLTURALI POTATURE Concludere al più presto le potature. Potature tardive ritardano il germogliamento e riducono la vigoria, quindi sono più adatte a vigneti molto vigorosi, oltre che ai vigneti di varietà più soggette a mal dell Esca. LEGATURE Non in tutti i vigneti sono stati legati i tralci. È bene concludere questa operazione al più presto. Se utilizzate materiali plastici, all atto della loro rimozione abbiate cura di raccoglierli, non lasciateli in terra! Meglio utilizzare materiali biodegradabili. BASTA PLASTICA NEI VIGNETI!!! CONCIMAZIONI Concludere al più presto. Prevedere passaggi frazionati con Azoto (il primo ora, il secondo a Maggio), solo se la fertilizzazione prevista è di oltre 40 Unità di Azoto e se con concimi non a lento rilascio. GESTIONE DELL INERBIMENTO AD INIZIO STAGIONE L erba alta (purché non sia alta da coprire la vegetazione) SFAVORISCE la diffusione della Peronospora. Ritardare il più possibile lo sfalcio. Al fine di prevenire la diffusione di Legno Nero è importante eliminare Convolvolo e Ortica dal vigneto a dalle bordure esterne AL PIU TARDI entro fine APRILE, ma meglio anche prima. In questo modo si toglie nutrimento a Hyalesthes obsoletus, la cicalina vettrice del fitoplasma e le neanidi muoiono. Se si eliminano le ortiche più tardi, l insetto riesce ad anticipare il suo ciclo e a fuoriuscire ugualmente vanificando l intervento. SITUAZIONE FITOSANITARIA E DIFESA MANUTENZIONE MACCHINE PER TRATTAMENTI Verificate l efficienza e la pulizia delle macchine irroratrici e solforatrici 1- Efficienza e pulizia di tutti i componenti della macchina; 2- Dopo aver messo acqua nel serbatoio, attivare la pompa per verificarne la funzionalità e la perfetta pulizia dell impianto idraulico. 3- Verificare la direzione e la regolarità dei getti, l omogeneità della copertura dell irrorazione, la distribuzione ad ettaro alla velocità di avanzamento normale. Per verificare la qualità della distribuzione, si devono effettuare alcuni controlli periodici, senza i quali non si può essere sicuri della qualità del trattamento (meglio perdere due ore all anno oppure perdere uva? Decidete voi ). Osservazione diretta: mettere acqua nella botte, azionare a trattore fermo e osservare il livello di sovrapposizione dei getti dei singoli ugelli: alla distanza corrispondente al filare, le estremità dei ventagli di acqua prodotti dai getti devono sormontarsi leggermente tra loro Il muro aiuta: dopo la verifica suddetta e con la stessa acqua pulita, si può fare una prova empirica ma veloce. Trattare un muro come se fosse un filare ed osservare immediatamente come l acqua si distribuisce su di esso, si possono individuare fasce non trattate o sovrapposizioni eccessive alle diverse altezze.

NOTTUE Noctua fimbriata, possibile anche Noctua pronuba, Agrotis segetum, Agrotis exclamationis, Xestia c.

Nei vigneti, soprattutto in alcune zone (vicino a muretti a secco, terrazze, querce, ecc.,) si possono trovare danni (rosure di germogli) di un certo rilievo che comportano perdite produttive.

Svernano nel terreno alla base del ceppo o nelle immediate vicinanze delle viti.

3 NOTTUE Noctua fimbriata, possibile anche Noctua pronuba, Agrotis segetum, Agrotis exclamationis, Xestia c. nigrum) Nonostante questo parassita, in Valle Camonica, rappresenti una minaccia di solito trascurabile, nella primavera del 2014 si sono riscontrati diversi attacchi, anche di forte entità. Nei vigneti, soprattutto in alcune zone (vicino a muretti a secco, terrazze, querce, ecc.,) si possono trovare danni (rosure di germogli) di un certo rilievo che comportano perdite produttive. DANNO DA NOTTUA - SVUOTAMENTO DELLE GEMME LARVA DI NOTTUA Questi lepidotteri hanno abitudini tipicamente notturne, sono larve di una certa dimensione, ben visibili ad occhio nudo. Svernano nel terreno alla base del ceppo o nelle immediate vicinanze delle viti. L attività di nutrizione inizia alla ripresa vegetativa a partire dallo stadio di gemma ingrossata fino alla fase di 1-2 foglie aperte. La nutrizione avviene durante le ore notturne quando le larve risalgono quotidianamente il fusto e prima dell alba ritornano Fonte fotografia: IASMA notizie nel terreno. Le strategie per il contenimento sono soprattutto di tipo meccanico e avendo il lepidottero comportamento stanziale, interessano solo le zone del vigneto dove l anno prima si sono rilevati forti attacchi: raccolta manuale delle larve: va fatta la notte aiutandosi con una torcia elettrica. Le larve raccolte vanno eliminate; applicazione di barriere sul ceppo (vedi foto sopra a destra): questo metodo prevede l installazione di imbuti rovesciati in nylon o pvc che impediscono la risalita delle larve lungo il ceppo. È necessario applicarli per tempo, quindi in questo periodo, sulle viti della zona del vigneto infestata; Solo in casi di forti attacchi con conseguenti notevoli danni, conviene effettuare ai primi riscontri di rosure, un insetticida a base di Spinosad o Indoxacarb avendo cura di trattare con pompa a spalla SOLO le porzioni di filari a rischio, NON tutto il vigneto, dato che le larve hanno comportamento stanziale.

MELO ORECCHIETTE DI TOPO (C3) PUNTE VERDI (C) ZONE PRECOCI ZONE TARDIVE La varietà gala e Fuji nelle zone precoci sono alla fase vegetativa

Il rame e il metiram hanno una resistenza al dilavamento di 20-30 mm di pioggia, tutti gli altri prodotti di 40-50 mm.

Nonostante questo la bagnatura fogliare può aver permesso l inoculo del fungo.

sera con coprente (Principio attivo: Dithianon, Metiram) miscelato a un sistemico (principio attivo: Pirimetanil, Ciprodinili; es.

2 CASO :Tutti coloro che hanno trattato venerdi 27 o prima con coprente + sistemico, intervenire prima delle prossime piogge previste per

4 MELO ORECCHIETTE DI TOPO (C3) PUNTE VERDI (C) ZONE PRECOCI ZONE TARDIVE La varietà gala e Fuji nelle zone precoci sono alla fase vegetativa di mazzetti affioranti. TICCHIOLATURA Il tempo di copertura è pari a 4 giorni. Il rame e il metiram hanno una resistenza al dilavamento di mm di pioggia, tutti gli altri prodotti di mm. La pioggia di lunedì 30 marzo nelle zone situate sopra il comune di Breno è stata di lievissima intensità. Nonostante questo la bagnatura fogliare può aver permesso l inoculo del fungo. 1 CASO : Nelle zone dove ha piovuto, tutti coloro che hanno trattato con rame prima di giovedì 26 marzo devono intervenire entro mercoledì sera con coprente (Principio attivo: Dithianon, Metiram) miscelato a un sistemico (principio attivo: Pirimetanil, Ciprodinili; es. prodotti commerciali: Chorus, Scala, Soleas, ecc). 2 CASO :Tutti coloro che hanno trattato venerdi 27 o prima con coprente + sistemico, intervenire prima delle prossime piogge previste per il pomeriggio di venerdi 3 aprile, tendenzialmente tra giovedì 2 e venerdì 3 aprile con coprente (Principio attivo: Dithianon, Metiram, dodina). NEL BIOLOGICO: 1 CASO: Nelle zone dove ha piovuto, intervenire con un trattamento tempestivo utilizzando Zolfo (entro 20 ore dall inizio della pioggia anche con pianta asciutta) oppure Polisolfuro di calcio (entro 25 ore dall inizio della pioggia su pianta bagnata). Attenzione perché sia lo zolfo che il polisolfuro di calcio devono essere distanziati dal trattamento con olio bianco 20 giorni. 2 CASO: Nelle zone dove non ha piovuto, intervenire giovedì 2 o venerdi 3 aprile, anticipando le prossime piogge con un coprente ( Principio attivo: Rame).

PICCOLI FRUTTI MORA E LAMPONE SONO ALLA FASE TRA ROTTURA GEMME E

IL CILIEGIO E IL RIBES ROSSO SONO NELLA FASE TRA GEMME GONFIE E

IL MIRTILLO E NELLA FASE TRA PUNTE VERDI E BOTTONI VISIBILI.

IL RIBES NERO E BIANCO SONO ALLA FASE BOTTONI VISIBILI.

le piante e a fertirrigare se possibile.

spaglio, facendo il primo passaggio con un concime ternario NPK

si consiglia di distribuire 10 trappole ogni 1000 m 2.

La cattura massale si può attuare tramite la disposizione di

composto da 150 ml di aceto di mele, 50 ml di vino rosso e un

Le trappole devono essere disposte lungo il perimetro dell

Il cambio del liquido va effettuato settimanalmente.

5 PICCOLI FRUTTI MORA E LAMPONE SONO ALLA FASE TRA ROTTURA GEMME E TRE FOGLIE. IL CILIEGIO E IL RIBES ROSSO SONO NELLA FASE TRA GEMME GONFIE E ROTTURA GEMME. IL MIRTILLO E NELLA FASE TRA PUNTE VERDI E BOTTONI VISIBILI. LA FRAGOLA E A INIZIO RIPRESA VEGETATIVA. IL RIBES NERO E BIANCO SONO ALLA FASE BOTTONI VISIBILI. MORA MIRTILLO RIBES NERO PRATICHE COLTURALI Iniziare a irrigare le piante e a fertirrigare se possibile. Su mirtillo, lampone, mora e ribes è possibile concimare a spaglio, facendo il primo passaggio con un concime ternario NPK alla dose annua di kg ogni 1000 m 2 (50-75 kg sono da frazionare in 3-4 interventi). Drosophila Suzukii: Si segnala l inizio delle catture, pertanto si consiglia di distribuire 10 trappole ogni 1000 m 2. Soprattutto negli impianti vicini al bosco. La cattura massale si può attuare tramite la disposizione di bottiglie preferibilmente di colore rosso, contenenti un liquido composto da 150 ml di aceto di mele, 50 ml di vino rosso e un cucchiaio di zucchero di canna. Le trappole devono essere disposte lungo il perimetro dell impianto a un altezza di 1,5 metri. Il cambio del liquido va effettuato settimanalmente. Si ricorda di non buttare a terra il liquido ma di raccoglierlo in contenitori e poi smaltirlo lontano dall appezzamento, per non creare zone di attrazione vicino all impianto. DRUPACEE PESCO, SUSINO E ALBICOCCO: Alla fase vegetativa di bottoni rosa o bottoni bianchi trattare con rame o Ziram miscelato a olio bianco e aficida pre-fiorale ( principi attivi: azadiractina, pirimicarb o acetamiprid).

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