Progetto Prisma per le Relazioni d aiuto
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- Valentina Corsini
- 5 anni fa
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1 Progetto Prisma per le Relazioni d aiuto Il è un Servizio del Comune di Torino che da anni opera nel territorio cittadino per promuovere interventi e servizi adeguati alle esigenze dei cittadini disabili fisico-motori e sviluppa i suoi interventi attraverso i suoi tre settori interni: - Redazione Città Aperta per le attività di comunicazione sociale, multimediali e dello sportello informativo InformadisAbile che accoglie ed orienta il cittadino attraverso una consulenza qualificata e un informazione puntuale e costantemente aggiornata; - Ufficio Mobilità per l erogazione dei buoni taxi e l accompagnamento solidale dei cittadini imprigionati da barriere architettoniche; - Ufficio Socio-Educativo per la progettazione educativa, la consulenza e l orientamento formativo e lavorativo. E nell ambito di queste attività che abbiamo cominciato ad elaborare l idea del Progetto Prisma per le Relazioni d Aiuto. Ci siamo resi conto che la risposta meramente istituzionale data in termini assistenziali non era ciò di cui le persone con disabilità fisico motoria avevano bisogno. Sono molte le iniziative realizzate da attori sociali, del mondo scientifico, culturale, sociale e dei servizi pubblici ma ognuna si limita ad una sola parte. Quello che mancava era la visione d insieme strategica finalizzata alla creazione di una rete capace di colpire uno spettro di bisogni ma anche uno specifico territorio e gruppi sociali predefiniti. Abbiamo capito di dover offrire loro non uno spazio nel quale trovare risposte e soluzioni pre-confezionate ma uno spazio nel quale potessero loro stessi costruire, insieme ad un operatore qualificato, la soluzione al proprio problema. 1
2 Serviva un luogo capace di promuovere la cultura della condivisione, della solidarietà e dell empowerment tra le persone disabili, le loro famiglie e tutte le reti di vicinanza, gli operatori volontari e dei servizi formali. Prendere coscienza del problema, attivare le proprie risorse interne e le proprie potenzialità per raggiungere la soluzione. Per questo motivo, la Città di Torino attraverso il ha stipulato un Protocollo d Intesa con l Associazione Verba, capofila di una rete di 17 realtà associative 1 vocate alla disabilità fisico-motoria. Da questa intesa è maturata l esigenza di promuovere l avvio dello Sportello Prisma, uno sportello al quale si accede senza prenotazione e nel quale i colloqui non hanno una durata prestabilita. Operatori del pubblico e del privato sociale, italiani e stranieri, normodotati e disabili si avvicendano allo sportello mettendo a disposizione di chi vi si rivolge tutte le risorse della rete formale istituzionale e di quella solidale associazionistica. Tutta l attività del Progetto Prisma per le Relazioni d Aiuto è un esempio di Pubblico Privato Sociale applicato concretamente agli effettivi bisogni delle persone. Ma perché lavorare in rete? Perché le ragioni della sofferenza e del disagio, le modalità con le quali essi si esprimono e gli effetti che producono impongono un atteggiamento sempre completamente diverso. E necessario modificare atteggiamenti e pre-giudizi ridisegnando completamente le consuete mappe concettuali e operative per aumentare la consapevolezza e il potenziamento dei processi di sviluppo dell autonomia e autodeterminazione. Spesso le persone disabili sono portate a rinunciare ad investire su questi aspetti privilegiando invece le relazioni di cura, di assistenza pubblica, di dipendenza dalle 1 Le associazioni aderenti: Associazione Verba, Gruppo Ibis, Associazione Dialogos, Associazione Girogirotondo, CAMAP, Associazione UILDM, Associazione AISA, Associazione Amece, Associazione Volonwrite, Associazione Datarc, Associazione Unisinf, Associazione Arcadia Consumatori, Associazione ArtediVivere, Associazione ADN, Associazione La Virgola Onlus, GrIS Piemonte, Fondazione Diversabilia. 2
3 offerte dei servizi formali manifestando salvo poi manifestare, più o meno esplicitamente, un inquietudine, un malessere di fondo ai quali spesso non riescono a dare un nome ma che, ad un analisi del bisogno più approfondita, risultano derivare direttamente dalla percezione di non essere padroni di sé stessi e della propria vita, di essere in balìa dei Servizi, di non parte attiva nella propria realizzazione. L obbiettivo che Prisma si pone è quello di migliorare la conoscenza delle implicazioni positive del concetto di cittadinanza attiva mettendo in mano al cittadino disabile tutti gli strumenti offerti dalle risorse territoriali pubbliche e private no profit e affiancandolo nella scelta dei percorsi che con essi vorrà intraprendere. Quale tra queste opportunità è più in sintonia con le tue corde emotive? Che cosa è più adatto al tuo percorso di vita e alla fase che stai vivendo? Qual è la modalità che senti più tua? Insieme ci si avvicina ai percorsi possibili. L operatore, anch esso in carrozzina, mette a disposizione del cittadino disabile le competenze di vita apprese nel suo percorso con e nella disabilità suscitando nell altro, la possibilità di riflessioni a specchio : L operatore è in carrozzina come me eppure ha saputo emergere. Ma come ha fatto? Quali scelte sono risultate vincenti? Come riesce a reggere nel tempo le mille fatiche che la quotidianità impone non delegando ad altri la propria vita? In questo senso pensiamo che le soluzioni ci siano, ma disseminate qua e là nelle storie individuali, nei cuori delle singole persone. Non si tratta di inventare niente, quanto piuttosto di mettere insieme quel che già c è, di un affiancamento che punta a mobilitare le risorse interne già esistenti, facilitando soluzioni possibili, praticabili e spesso inedite e non replicabili perché pensate ad hoc con e per la singola persona. 3
4 La disabiltà è il fascio di luce che colpisce il Prisma e i colori che ne escono sono scomposti, divisi, differenziati. Questo è Prisma: avvicinarsi ai colori, coglierne la portata e tentare di non dare risposte rigide e pre-confezionate ma di avvicinare il cittadino a tutte le possibili sfumature di colore lasciando che sia lui a scegliere con quali colorare la propria vita. A noi, però, spetta il compito di fornire l intera gamma di colori. Per questo motivo, il lavora in co-progettazione con ognuna delle 17 associazioni aderenti a Prisma, dando vita a progetti che hanno come finalità la promozione della cittadinanza attiva delle persone con disabilità fisico-motoria, stimolando la loro partecipazione mediante l autodeterminazione. In particolare, nell ambito di Prisma sono nati 2 : SDI Servizio Disabilità e Immigrazione co-progettazione, Associazione Verba e Associazione Amece Enjoy the difference! Progetto di coabitazione tra studenti universitari e persone disabili co-progettazione, Università degli Studi di Torino e Associazione La Virgola Centro d Ascolto Comunità Straniere e Disabilità co-progettazione Servizio Passepartout e Associazione Verba in partnernariato con Associazione Amece, e GrIS Piemonte Spazio Ascolto co-progettazione e Associazione UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) 2 Le caratteristiche specifiche dei progetti si possono trovare sul sito nella sezione Progetti 4
5 Progetto Ben-Essere co-progettazione e Associazione Verba SDS Servizio Disabilità e Sessualità co-progettazione e ADN (Associazione Diritti Negati) Consulenza alla pari e Peer Education co-progettazione e Associazione Verba Casa AMA (Auto Mutuo Aiuto) co-progettazione e CAMAP (Coordinamento Auto Mutuo Aiuto Piemonte) Counselling co-progettazione, Associazione Dialogos e Gruppo Ibis Web Radio per la Comunicazione Sociale co-progettazione e Associazione Volonwrite Progetto Volàno co-progettazione e Associazione UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) in partnernariato con Associazione Datarc, Unisinf Unità di Soccorso Informatico e Girogirotondo Donne e disabilità co-progettazione e Associazione Verba Per le specifiche sulle associazioni aderenti, i progetti, i premi vinti e gli articoli pubblicati sul Progetto Prisma si rimanda alle specifiche sezioni del sito: 5
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