Ogni Zona è stata suddivisa in Aree di estensione non inferiore ai 100 ha, ciascuna delle quali affidata a due selecontrollori.

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1 RELAZIONE SUI RISULTATI DEL CENSIMENTO E SUI CRITERI UTILIZZATI PER LA STESURA DEL PIANO DI PRELIEVO DEL CAPRIOLO ALL INTERNO DEI DUE DISTRETTI DI GESTIONE DELL ATC RA 3 FAENTINO PER LA STAGIONE VENATORIA Per un corretto approccio gestionale alla popolazione capriolo dell A.T.C. RA 3 ne è stato effettuato il censimento da parte dei selecontrollori abilitati residenti in provincia di Ravenna, in veste di selecontrollori referenti, al fine di ottenere una oggettiva consistenza ripartita per classi di sesso e di età. Come gli scorsi anni, il censimento è stato effettuato nel periodo del risveglio vegetativo, nei mesi di marzo e aprile 2014, lasciando libera facoltà ai selecontrollori di organizzare il calendario delle uscite, rimanendo fermo l obbligo di effettuare almeno 4 ripetizioni per area e 2 uscite di controllo per ogni zona nei casi dubbi. L A.T.C. RA 3 copre una superficie agro-silvo pastorale di ha ed al suo interno ricade interamente la fascia collinare e sub montana per una estensione di ha, al cui interno sono stati individuati due distretti di gestione del capriolo. L individuazione dei due distretti, si è resa obbligatoria poiché, in attuazione degli indirizzi del Piano Faunistico Venatorio Provinciale ed in risposta alla necessità di inserire nelle zone gestite anche ulteriori aree coltivate sensibili ai danni da capriolo, è stato superato il tetto di ha/distretto consigliato dall I.S.P.R.A. per la gestione della specie. Pertanto sono stati individuati due distretti di gestione del capriolo posti rispettivamente ad EST e ad OVEST del torrente Sintria. Per la specifica dei due nuovi distretti: individuazione, numerazione, calcolo delle ASP e SUS si rimanda a quanto indicato nell allegato tecnico, frutto del lavoro congiunto tra il Servizio Gestione Faunistica e rapporti con l Agricoltura della Provincia di Ravenna e la Commissione Tecnica dell A.T.C. RA 3.

2 All interno dei due Distretti sono state individuate 17 Zone (numerate dal nr. 1 al nr. 17) nelle quali operano 178 selecontrollori assegnatari di zona, per un totale di ,62 ha di superficie complessiva, di cui ,54 ha rappresentano la quota di superficie utile alla specie. Ogni Zona è stata suddivisa in Aree di estensione non inferiore ai 100 ha, ciascuna delle quali affidata a due selecontrollori. Per una esatta valutazione della superficie, ogni Area è stata misurata utilizzando un reticolo di ulteriore suddivisione di 6,25 ha di superficie al fine anche di agevolare il più possibile la realizzazione dei confini in prossimità di ambiti di competenza di altri istituti e di altre Amministrazioni Provinciali. Il censimento è stato attuato in contemporanea dai selecontrollori residenti per Zona e la tecnica utilizzata è stata quella dell osservazione diretta condotta da punti fissi di osservazione, in ottemperanza a quanto stabilito dall art. 5 del Regolamento Ungulati dell A.T.C. RA 3. Dai dati ottenuti dal censimento si è suddivisa la popolazione dei caprioli in classi di sesso e di età, includendo in CLASSE I i soggetti, sia maschi che femmine, con una età di circa 10 mesi (soggetti questi che in base alle modifiche apportate al R.R. rientrerebbero ancora in CLASSE 0 poichè il cambio di classe è stato spostato al 30 aprile e non più al 31 dicembre), ed in CLASSE II- III quelli di età superiore ai 20 mesi. Si è così accorpato in un unica classe soggetti adulti ed anziani di entrambi i sessi, stante l oggettiva difficoltà nel distinguerli in natura. Analisi dei dati del censimento Dal censimento 2014 risulta un numero totale di soggetti presenti nei due distretti pari a 2454: un valore sostanzialmente in linea con i dati degli ultimi anni (un +123

3 capi rispetto al censimento dello scorso anno), a cui corrisponde un valore medio di densità nei due distretti di 15,1 capi/100 ha. Sostanzialmente invariato il rapporto tra i sessi che si assesta a 0,97; migliorato, rispetto allo scorso anno, il rapporto giovani/femmine adulte passato da 1,14 (2013) all attuale 1,18. Come per la passata stagione, si ripropone l indice chiamato tendenza della popolazione ( T.P. ) così calcolato (D 2014 D 2013 ) : D 2013 x 100. La tendenza della popolazione permette di visualizzare le variazioni numeriche in aumento o in decremento dei capi di una determinata Zona di anno in anno, fermo restando variazioni non significative della superficie utile alla specie (od anche della superficie complessiva). Qualora si riscontrassero valori di T.P. inferiori ad un 10%, in quelle determinate zone potranno essere applicati correttivi significativi alla percentuale complessiva di prelievo. Come nella passata stagione venatoria si è ricorso alla stessa ripartizione del prelievo per classi di età. Per quanto riguarda le classi di sesso, si insisterà ancora in misura maggiore sulle femmine come valore assoluto in quelle zone che presentano ancora uno sbilanciamento del rapporto tra i sessi a favore di detta classe, comunque inferiore od uguale a 0,89. Nelle Zone poste al confine nord dei due distretti (quindi più a ridosso della via Emilia) nelle quali è maggiormente significativa la presenza di colture di pregio, soprattutto frutteti e vigneti, sono state mantenute percentuali di prelievo in numero assoluto, pari a quelle dello scorso anno anche in presenza di valori debolmente negativi della T.P.,al fine di scongiurare l aumento dei danni alle suddette colture specializzate. Analizzando il numero di capi prelevati durante la stagione si osserva il raggiungimento di 345 abbattimenti su 385 assegnazioni che si traduce in una percentuale di successo pari al 89,61 %.

4 L analisi delle classi di abbattimento ha portato ad avere i seguenti valori: M/F prelievi su 123 assegnazioni pari al 86,99% M I 43 prelievi su 53 assegnazioni pari al 81,13% M II-III 69 prelievi su 77 assegnazioni pari al 89,61% F I-II-III 126 prelievi su 132 assegnazioni pari al 95,45% Piano di prelievo A partire dalla stagiona venatoria 2014/2015, si ha la necessità di instaurare un nuovo approccio gestionale che determini la stretta corrispondenza tra gli assegnatari e le zone di censimento e prelievo. Questa operazione risulterebbe facilitata se si potesse disporre di un piano di abbattimento che assegni ad ogni selecontrollore un numero di 2,5 capi; ciò comporta un aumento di circa 70 capi rispetto al piano di prelievo della scorsa stagione, che peraltro appare compatibile con lo status e l evoluzione della popolazione di capriolo dei due distretti di gestione dell A.T.C. RA 3, così come emerge da una analisi critica dei dati pregressi. Per la formulazione del piano di abbattimento ci si è basati sia sul risultato del censimento primaverile (in maniera critica per le ragioni espresse precedentemente), sia sulle statistiche dei piani di abbattimento degli anni precedenti. Per la stagione venatoria , si propone un piano di abbattimento sostanzialmente paritario come classi di sesso. Considerato che la colonizzazione del capriolo nel Distretto unico di gestione dell A.T.C. RA 3 non è ancora completa per tutte le zone vocate alla specie (si veda a tal proposito quanto indicato dalla Carta delle Vocazioni Faunistiche della Provincia di Ravenna), non si propongono abbattimenti in zone con densità inferiore ai 10 capi ogni 100 ettari.

5 Si ricorda che una selezione dei maschi basata solo sul trofeo non è valida per una corretta gestione della specie, in quanto soltanto la forma e lo schema di costituzione generale sono fissati ereditariamente; risulta pertanto corretto il prelievo dei capi di qualità inferiore alla media. All atto dell assegnazione dei capi sarà compito della Commissione Tecnica distribuire il prelievo sulla base di opportunità oggettive riferibili alle aree di censimento. Come lo scorso anno, si propone di accorpare in un unica classe le femmine di I-II-III. Per i tempi del prelievo si fa riferimento al calendario Regionale. Per l organizzazione quantitativa del piano di prelievo, sono state adottate le seguenti percentuali: 10/11 capi ogni 100 ettari pari al 15 % 12 capi ogni 100 ettari pari al 16 % 13 capi ogni 100 ettari pari al 17 % 14 capi ogni 100 ettari pari al 18 % 15 capi ogni 100 ettari pari al 19 % > 15 capi ogni 100 ettari pari al 20 % In tal modo, basandosi sulla densità, si giunge a definire il numero di capi da prelevare per ogni Zona, comunque da valutare criticamente alla luce della T.P. e delle variazioni di densità verificatesi di anno in anno. La ripartizione per classi di sesso prevede una percentuale del 42% per i maschi e del 58% per le femmine da applicarsi in tutte le zone ad eccezione di quelle dove si è rilevato un rapporto paritario tra i sessi (vi ricadono pure le zone con P/S compresa tra 0,89 e 0,99). Come per lo scorso anno, anche per la stagione si prevede il prelievo di una quota maggiore di soggetti di classe 0 (non si fanno distinzioni di sesso al suo interno) a vantaggio della classe dei riproduttori. L intenzione è quella di non incidere pesantemente sulla classe dei riproduttori, come applicato nelle passate stagioni venatorie.

6 Pertanto la ripartizione del piano di prelievo per classi di sesso e di età è la seguente: Come già sopra indicato, accorpando in un unica classe le femmine di I-II-III, ne deriva che la percentuale da considerare per queste classi è unica e pari al 70%.

7 Analisi delle mandibole dei capi prelevati nella stagione Dall analisi delle emimandibole sx dei capi prelevati nella stagione 2013/2014 è risultato un quadro in linea con quanto emerso negli scorsi anni e cioè che la popolazione di capriolo cacciata nell A.T.C. RA 3 gode di buona salute. All interno di ogni classe di sesso si mantiene stabile una buona ripartizione dei soggetti nelle varie classi di età. Quindi anche le classi corrispondenti agli individui maturi ed anziani, sia maschi che femmine, continuano ad essere ben rappresentate; sono queste le classi che notoriamente risentono di più di una pressione venatoria non equilibrata. Rispetto alla scorsa stagione, è migliorato il rapporto M/F all interno della classe dei CL O, risultando più equilibrato e non più pesantemente sbilanciato verso la classe delle femmine. I soggetti maschi di classe II - III sono stati suddivisi in due gruppi in base all età e più precisamente: 2-6 anni e > 6 anni. I soggetti femmine di classe II - III sono stati suddivisi anche loro negli stessi due gruppi in base all età, come per i maschi.

8 Femmine I-II-III e CL. 0 CL.0 maschi nr. 41 (38,32%) femmine nr. 66 ( 61,68%) F I 17% F II-III da 2-6 anni 70% >6 anni 13% Maschi II-III CL. II-III da 2-6 anni 82% >6 anni 18% La ripartizione sovraesposta per classi di età all interno delle classi di sesso, si riferisce ad una analisi di 124 mandibole su 126 abbattimenti per la classe delle femmine, e di 63 mandibole su 69 abbattimenti per la classe dei maschi. Nella Zona nr. 2 è stato erroneamente prelevata una femmina adulta al posto di un classe O; ciò si traduce in una femmina adulta in più prelevata, rispetto al numero totale assegnato. Per proposta della Commissione Tecnica A.T.C. RA 3 dott. Pier Paolo Poggiali dott. Marta Farolfi sig. Francesco Dalpane

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