Analisi del Comportamento Applicata ai disturbi dello Spettro Autistico
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- Domenico Rizzi
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1 Analisi del Comportamento Applicata ai disturbi dello Spettro Autistico Elena Clò BCBA
2 Programma degli incontri gennaio: introduzione all analisi del comportamento come scienza e alla sua applicazione in autismo. Profili di programmazione: aree e livelli curricolari 6-7 febbraio: comportamento problema, forma e funzione. intervento sugli antecedenti. Comunicazione spontanea, comprensione, funzionamento indipendente 11 marzo laboratori aprile. Profili di programmazione: dalla denominazione alla descrizione 15 aprile laboratori Elena Clò 2
3 Obiettivi della giornata Analisi del comportamento e autismo: quale evidenza? Caratteristiche fondamentali dell intervento intensivo e precoce in autismo, della supervisione e dell implementazione del trattamento Materiali: scaricabili da hiip:///home/risorse.html 3
4 Disturbi dello Spettro Autistico Sindrome comportamentale globale causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato, con esordio nei primi tre anni di vita Alterazioni qualitative nelle aree della comunicazione e degli interessi (DSM V) Disabilità cognitiva associata in oltre la metà dei casi 4
5 DSM V: criteri per la diagnosi disturbo dello spettro autistico Devono essere soddisfatti i criteri A, B, C e D: A. Deficit persistente nella comunicazione sociale e nell interazione sociale in diversi contesti, non spiegabile attraverso un ritardo generalizzato dello sviluppo, e manifestato da tutti e 3 i seguenti punti: 1. Deficit nella reciprocita socio-emotiva: approccio sociale anormale e fallimento nella normale conversazione e/o ridotto interesse nella condivisione degli interessi e/o mancanza di iniziativa nell interazione sociale. 2. Deficit nei comportamenti comunicativi non verbali usati per l interazione sociale 3. Deficit nello sviluppo e mantenimento di relazioni, appropriate al livello di sviluppo (non comprese quelle con i genitori e caregiver). 5
6 DSM V: criteri per la diagnosi disturbo dello spettro autistico B. Comportamenti e/o interessi e/o attivita ristrette e ripetitive come manifestato da almeno 2 dei seguenti punti: 1. Linguaggio e/o movimenti motori e/o uso di oggetti, stereotipato e/o ripetitivo 2. Eccessiva aderenza alla routine, comportamenti verbali o non verbali riutilizzati e/o eccessiva resistenza ai cambiamenti 3. Fissazione in interessi altamente ristretti con intensita o attenzione anormale 4. Iper-reattivita e/o Ipo-reattivita agli stimoli sensoriali o interessi inusuali rispetto a certi aspetti dell ambiente 6
7 DSM V C. I sintomi devono essere presenti nella prima infanzia (ma possono non diventare completamente manifesti finche la domanda sociale non eccede il limite delle capacita ). D. L insieme dei sintomi deve compromettere il funzionamento quotidiano 7
8 Prevalenza 1:100 Incidenza Lancet % della popolazione secondo studi epidemiologici su vasta scala Maschi in sono colpiti 2/3 volte più delle femmine Ritardo mentale associato nel 45% dei casi. Presenza di comportamenti aggressivi (68%) e autoaggressivi (50%). Profili linguistici e comunicativi estremamente variabili 8
9 Impatto sociale Un bambino ogni 3 /4 classi Costi assistenziali Costi per le famiglie e la società nel suo complesso Necessità di delineare e promuovere un intervento di dimostrata efficacia e con procedure replicabili (Evidence Based Education) 9
10 ABA e autismo Le prove a disposizione, anche se non definitive, consentono di consigliare l utilizzo del modello ABA nel trattamento dei bambini con disturbi dello spettro autistico (LG21 p. 55) 10
11 hiip:///home/risorse.html Elena Clò 11
12 EIBI: evidenza scientifica Dal 1973 (Lovaas, Koegel, Simmons) alle recenti meta-analisi (Viruez Ortega, 2010), follow up studies (Howard 2005 & 2014) e review sistematiche della letteratura, l intervento intensivo precoce comportamentale (EIBI) risulta superiore a ogni altro approccio in termini di efficacia, e costituisce la modalità standard per la presa in carico in Usa e Canada Unico studio di gruppo europeo e tradotto in in italiano Remington et al.2007 Elena Clò 12
13 Evidence Based Practice hiip:// ETTASD%20REPORT%20WEB.pdf hiips://autismpdc.fpg.unc.edu/content/evid encebased Elena Clò 13
14 No one size fits all? Nessun altro modello di trattamento può dimostrare un efficacia paragonabile: a paritá d intensitá d intervento, il trattamento EIBI produce maggior progresso in tutte le aree evolutive, come quoziente intellettivo, abilità adattive, linguaggio MA interventi comportamentali a bassa intensità non portano a risultati paragonabili all intervento comportamentale intensivo e precoce Elena Clò 14
15 Dal Journal of Pediatrics, 2013 I risultati di questa ricerca mostrano che, in media, I bambini che hanno ricevuto EIBI avevano 11 punti di QI in più e mostravano 20 abilità quotidiane in più rispetto a bambini che ricevevano il trattamento standard (as usual). Abilità adattive e quoziente intellettivo sono predittori del funzionamento a lungo termine in individui con autismo
16 The efficacy of ABA for individuals with Autism across the lifespan (2016) Elena Clò 16
17 Il trattamento è l educazione precoce, intensiva, globale Obiettivi individualizzati e articolati in tutte le aree di sviluppo, con lo sviluppo neurotipico come guida Risultati ottimali per interventi di 30 ore settimanali per almeno 2 anni, con inizio entro i 4 anni di età Contesto di insegnamento individualizzato, con la diretta partecipazione dei genitori e trasferimento delle competenze a tutti gli ambienti attivamente programmato Elena Clò 17
18 Il trattamento è l educazione fondata sul paradigma comportamentale Le procedure di insegnamento sono derivate dai principi dell analisi del comportamento La supervisione e la responsabilità del trattamento è in mano a persone esperte sia di autismo sia di analisi del comportamento Green, Brennan, Fein 2002 Elena Clò 18
19
20 ASD practice guidelines Documento informativo Fornisce linee guida cliniche per il trattamento ABA in autismo Basato sulla migliore evidenza e opinione clinica di esperti Revisione costante e referenze bibliografiche aggiornate
21 Definizione di ABA Disciplina scientifica ben sviluppata che, tra le professioni d aiuto, si focalizza sull analisi, disegno, implementazione e valutazione di modifiche sociali ed ambientali per produrre cambiamenti significativi nel comportamento umano. ABA utilizza i cambiamenti in eventi ambientali inclusi stimoli antecedenti e conseguenze ( ) identificati tramite diversi strumenti di valutazione specializzati.
22 ABA si fonda sul fatto che il comportamento individuale è determinato da eventi ambientali passati e correnti, in congiunzione con variabili organiche come il patrimonio genetico e variabili fisiologiche. Quindi, nella sua applicazione all ASD l ABA si focalizza nel trattare le problematiche proprie del disturbo modificando l ambiente sociale ed educativo.
23 Credenziali in ABA Il training formale dei professionisti con certificazione del BACB non è diverso da quello di altre professionisti della salute comportamentale (behavioral health professionals) e prevede formazione teorica e pratica supervisionata in contesti gradualmente più complessi prima di diventare professionisti indipendenti
24 Gli analisti del comportamento si affidano a strategie e procedure documentate in riviste peer-reviewed e protocolli clinici documentati. Valutano continuativamente le condizioni attuali del cliente e individualizzano le opzioni di trattamento sulla base dell osservazione diretta e dei dati ( ) integrando e sollecitando anche informazioni da parte del cliente e dei suoi familiari e coordinandosi con altri professionisti
25 La mission del BACB Protezione dei consumatori tramite la promozione e disseminazione sistematica di standard professionali Uniformare e sostenere criteri per ottenere le credenziali in ABA che rispettino: Le leggi I criteri di certificazione Le buone prassi e gli standard etici (vedi anche BACB online complaint system)
26 Caratteristiche fondamentali di ABA nel trattamento in autismo - pag Valutazione oggettiva e osservazione di come l ambiente influenzi il comportamento del cliente, con adeguata presa dati 2. Riconoscimento dell importanza del contesto e del valore del comportamento per l individuo, la famiglia e la comunita 3. Utilizzo dei principi dell analisi del comportamento per incrementare la salute, l indipendenza, la qualita della vita del cliente 4. Valutazione e presa dati continuativa e coerente per guidare le decisioni cliniche
27 Risvolti pratici delle caratteristiche essenziali di ABA 1. Valutazione completa che stabilisca livelli specifici di BL e guidi l impostazione degli obiettivi 2. Attenzione al valore attuale e futuro dei comportamenti oggetto di trattamento (validità sociale) 3. Individuazione di unità minime di comportamento che contribuiscano a costruire cambiamenti più ampi e sostanziali 4. Raccolta e analisi di dati derivati dall osservazione diretta del comportamento durante il trattamento e il follow up
28 5- Disegno, creazione e guida di ambienti sociali e di apprendimento che minimizzino i comportamenti problema e massimizzino le occasioni di progresso. 6- Approccio al comportamento problema che tenga conto sua funzione. 7- Utilizzo di piani di trattamento attentamente costruiti, individualizzati e dettagliati che facciano uso del rinforzo e di altri principi del comportamento ed escludano metodi o tecniche di non provata efficacia. 8- Utilizzo di protocolli di trattamento da implementare rapidamente, ripetutamente e coerentemente in maniera trasversale agli ambienti
29 9- Valutazione continua e diretta per dare modo all analista del comportamento di aggiustare e individualizzare il piano di trattamento. 10- Supporto e sostegno diretto alle famiglie e ai professionisti coinvolti per promuovere generalizzazione e mantenimento 11- Organizzazione che assicuri supervisione e valutazione del trattamento da parte di un analista del comportamento
30 Modelli di trattamento Anche se sono su un continuum, queste diffferenze rendono possibile categorizzare l intervento come uno di due modelli di trattamento ABA: focalizzato o globale/comprensivo (pag 12) Nota pag 45: Focused and Comprehensive ABA si trovano su un continuum che riflette il numero di comportamenti target e le ore di trattamento diretto e di supervisione.
31 Focused ABA treatment Possono riguardare l incremento di comportamenti socialmente appropriati o la riduzione di comportamenti problematici. In ogni caso è di fondamentale importanza che gli obiettivi comprendano anche un incremento dei comportamenti adattivi perche l assenza di comportamenti adattivi è spesso il prodromo di disordini comportamentali severi e DEVE cercare la funzione (es. identificando le situazioni in cui il comportamento precipita più spesso KEY FUNCTIONAL SKILLS (and their relevance for general education) PRIORITIZING TARGETS
32 Comprehensive ABA treatment Ci sono diversi esempi, uno dei quali è EIBI, il cui scopo generale è di avvicinare la traiettoria di sviluppo del bambino a quella dei suoi coetanei a sviluppo regolare ore a settimana OLTRE a supervisione diretta/ indiretta e training alle figura di cura) target in tutte le aree dello sviluppo Transizione progressiva e programmata da insegnamento 1:1 a contesti meno protettivi sulla base del progresso.
33 Treatment dosage pag 25 Focused ABA treatment ore settimanali Supervisione diretta e indiretta e training alle figure di cura In casi di comportamenti severi possono essere necessarie più di 25 ore settimanali di trattamento diretto (vedi ricoveri per autolesionismo severo) Comprehensive ABA treatment ore settimanali Supervisione diretta e indiretta e training alle figure di cura Individualizzare orario settimanale sulla base dell eta e della risposta al trattamento. Le ore raccomandate possono sembrare molte ma lo sono sulla base delle raccomandazioni della letteratura sull intensità ottimale per ottenere buoni risultati
34 Intervento eclettico e multidisciplinare? Diversi studi dimostrano che un modello eclettico, nel quale ABA è combinata con trattamenti non basati sull evidenza, è meno efficace di ABA da sola. Quindi piani di trattamento che combinino ABA con altre procedure che manchino di evidenza scientifica stabilita da pubblicazioni in riviste scientifiche deve essere considerato eclettico e non costituisce trattamento ABA. (pag. 18)
35 EIBI: organizzazione del trattamento BACB guidelines
36 hiip:///home/risorse.html Elena Clò 36
37 6-12 casi per BCBA EIBI: supervisione BACB guidelines Supervisione diretta e indiretta in misura proporzionale alle ore di intervento (indicativamente 10%) Mansioni: Valutare progresso e implementare trattamento Aggiustare procedure sulla base dei dati Monitorare integrità trattamento Valutazione dei rischi e gestione della crisi Elena Clò 37
38 EIBI: integrità del trattamento BACB guidelines Revisione e aggiustamento delle procedure di insegnamento da settimanale a mensile Insegnanti (behavioral technicians) che abbiano conoscenze di base in: Confidenzialità e etica Procedure comportamentali di base Sviluppo regolare Presa dati Elena Clò 38
39 EIBI: compiti dell insegnante Registered Behavioral Technician BACB guidelines Implementare il protocollo di trattamento Partecipare agli incontri e alle supervisioni Applicare le raccomandazioni ricevute durante le supervisioni Raccogliere e aggregare i dati richiesti Partecipare con successo a valutaizoni periodiche 39
40 Treatment is education Apprendimento: cambiamento relativamente permanente nel repertorio di risposte di un organismo Insegnamento: organizzazione di contingenze che facilitano l apprendimento L apprendimento è cambiamento
41 Fonti di fraintendimento Dillenburger, 2011 ABA come terapia per l autismo ABA come tecnica specifica messa a confronto con procedure che da quella stessa scienza derivano (quindi ABA come DTT messa a confronto con PECS, NET, VB) ABA come modello di presa in carico globale (quindi ABA come modello UCLA/Lovaas contro TEACCH, DENVER) 41
42 ABA: un nuovo metodo per l autismo 1914 Watson usa per primo il termine behaviorism 1938 Skinner: Il Comportamento degli organismi 1957 Skinner: Verbal Behavior 1959 Ayllon e Michael:.so what? She is still psychotic Wolf, Rinsley, Mees e gli occhiali di Dicky 1968 JABA Elena Clò 42
43 ABA: un nuovo metodo per l autismo Analisi del comportamento come disciplina concettualmente sistematica in cui ogni tecnica e procedura si appoggia sui principi di base Il comportamentismo radicale Elena Clò 43
44 Applied Behavior Analysis Analisi del Comportamento Applicata: disciplina che utilizza tecniche e procedure derivate dai principi della scienza del comportamento per incrementare repertori socialmente significativi e ridurre quelli problematici (Cooper, Heron, Heward, 2007) 44
45 ABA: un nuovo metodo per l autismo Aree di interesse e evidenza scientifica per Dipendenze e abuso di sostanze Marketing e gestione aziendale Atletica e performance sportive Incremento di repertori intellettuali (lettura, scrittura, musica) Disturbi dell alimentazione e del sonno EIBI: Early Intensive Behavioral Intervention Elena Clò 45
46 La dimensione applicativa di una scienza a 7 dimensioni il laboratorio della Summer Applicativa Comportamentale Analitica Tecnologica Concettualmente sistematica Efficace Generale 46
47 Come insegniamo? Come impariamo A B C Antecedente Evento ambientale che acquisisce potere discriminativo in virtù del suo legame con la conseguenza Comportamento Interazione dell organismo con l ambiente Conseguenza Definita in base ai suoi effetti sulle future occorrenze del comportamento Elena Clò 47
48 Come impariamo? Non per caso Il comportamento cresce o resta costante Il comportamento cala lentamente Il comportamento scompare quasi improvvisamente Elena Clò 48
49 Ma per contingenza Rinforzatori e punizioni sono tali sulla base dell effetto che hanno sul comportamento che li precede Eventi diversi possono appartenere alla stessa classe se hanno lo stesso effetto Posso modificare il comportamento intervenendo sugli antecedenti e (soprattutto) sulle conseguenze Elena Clò 49
50 Non per causa ma per selezione Envinronment does not push or pull: it selects Skinner 1971 Elena Clò 50
51 A Principi fondamentali del comportamento B C Antecedente Comportamento Conseguenza Controllo dello stimolo (SD) MO Forma della risposta Rinforzo Il comportamento cresce Estinzione Punizione Il comportamento cala 51
52 Antecedenti: Sd Stimolo discriminativo Indica la disponibilita del rinforzatore contingente all emissione di un determinato comportamento Esempio SD= la scritta WC Comportamento= apro la porta SR: bagno Stimoli neutrali diventano discriminativi, solo nel momento che la risposta che ne consegue viene associata alla consegna del rinforzo.
53 Antecedenti: MO Operazioni motivative Stimoli antecendenti che temporaneamente alterano il valore di una particolare conseguenza Ed evocano comportamenti che in passato hanno portato all ottenimento di quella conseguenza Esempio Vescica piena Comportamento= apro la porta del bagno SR: accesso al bagno per svuotare la vescica
54 Comportamento L interazione dei muscoli e delle ghiandole (movimento) di un organismo e l ambiente, osservabile e quantificabile E importante descrivere esattamente il comportamento in termini di AZIONI CHE POSSONO ESSERE CONTATE e non utilizzare etichette riassuntive Esempio Etichetta sommaria= Marco non e socievole Definizione operazionale= a ricreazione Marco, tende a stare da una parte guardandosi le mani, se qualcuno tenta di conversare con lui risponde a mono-parole e non reciproca con una domanda.
55 hiip:///home/risorse.html Elena Clò 55
56 Descrizione operazionale del comportamento M è pigra P. è aggressivo M. impiega circa 40 minuti per vestirsi G. vive nel suo mondo 56
57 Descrizione operazionale del comportamento M è pigra P. è aggressivo G. vive nel suo mondo M. impiega circa 40 minuti per vestirsi P. dà calci e pizzicotti ai compagni G. si dondola sulla sedia a lungo e non risponde se chiamato 57
58 Conseguenze RINFORZO Conseguenze contingenti che risultano nell aumento della frequenza di un comportamento Esempio Metto un euro nel distributore del caffe. Esce il caffe. Cosa farò quando in quel contesto rivorrò il caffe? PUNIZIONE- ESTINZIONE Conseguenze contingenti che risultano nella diminuzione della frequenza di un comportamento Esempio Metto un euro nel distributore del caffe, ma esce il the, due the, tre the.. dopo smetto di mettere i soldi. Cosa farò quando in quel contesto rivorrò il caffe?
59 Order in behavior Conseguenze immediate hanno effetti maggiori Il loro valore è variabile, in relazione alle presenza e intensità di operazioni motivative Agiscono in modo automatico Possono essere condizionate o incondizionate Stabiliscono il valore discriminativo di stimoli antecedenti 59
60 Esercitazione Esempio di unità di apprendimento di base: il comportamento cresce o cala? A B C Antecedente Comportamento Conseguenza Vista dell oggetto desiderato MO incondizionata (deprivazione cibo) Richiesta con urlo/ pianto Attenzione adulto e rimprovero con consegna di quanto richiesto però devi smettere di piangere 60
61 Esercitazione Esempio di unità di apprendimento di base: il comportamento cresce o cala? A B C Antecedente Comportamento Conseguenza Vista dell oggetto desiderato MO incondizionata (deprivazione cibo) Richiesta vocale Attenzione adulto nella forma di gentile rifuto 61
62 Ho un bambino che Elena Clò 62
63 Ho un ambiente che Morena Mari
64 Programmazione e obiettivi educativi Individualizzati Evolutivi: con lo sviluppo regolare come guida Globali: in tutte le aree dello sviluppo Realistici: l alunno ha i prerequisiti per l apprendimento Socialmente significativi: migliorano l adattamento dell alunno immediatamente o in termini di futuri apprendimenti 64
65 Insegnare in maniera individualizzata Osservazione diretta del comportamento dell alunno Applicazione nel contesto di vita e di insegnamento Procedure di insegnamento basate sulla letteratura comportamentale Misurazione del cambiamento come funzione dell insegnamento 65
66 Procedure di insegnamento Esplicitamente ed esclusivamente fondate sul paradigma comportamentale Descritte in maniera operazionale Replicabili Documentazione dei risultati 66
67 Programmazione educativa Descrizione del livello attuale: baseline Identificazione delle priorità e descrizione di singoli obiettivi realistici: i target Descrizione del comportamento finale dell alunno come risultato dell insegnamento Descrizione delle contingenze dell insegnamento: suggerimento e rinforzo Valutazione di efficacia e mantenimento: i dati 67
68 Dall osservazione alla stesura degli obiettivi educativi Selezionare obiettivi almeno parzialmente nel repertorio dell alunno Identificare che cosa dovrebbe succedere PRIMA che il comportamento target abbia luogo (es. istruzione vai a vestirti, essere chiamato per nome) facendo attenzione agli eventi contestuali come antecedenti. Specificare il comportamento atteso, la ratio di rinforzamento e il criterio di acquisizione 68
69 Le aree curricolari: progressione Vb-Mapp Livello 1: 0-18 mesi Mand Tact Ecoico Vocale Ascoltatore Imitazione VP/MTS Gioco indipendente Sociale Livello 2: m. Intraverbale Ricettivo FCA Gruppo classe Struttura linguistica Livello 3: m. Lettura Scrittura Matematica 69
70 VB-Mapp:I livelli curricolari Livello 1: 0-18 mesi Massima intensività e insegnamento rigoroso centrato su competenze comunicative Frequente necessità di un sistema di comunicazione aumentativo Insegnamento estremamente strutturato Documentazione rigorosa di obiettivi, schemi di rinforzo, ritmi di acquisizione 70
71 I livelli curricolari Livello 2: mesi Espansione sistematica delle competenze in tutte le aree comunicative Passaggio alle 2 parole Primi intraverbali (risposta a domande, conversazione) Generalizzazione delle competenze in ambienti meno strutturati Coinvolgimento dei coetanei 71
72 I livelli curricolari Livello 3: mesi Ampliamento quotidiano del vocabolario di base Richieste per informazione Passaggio alla frase Ragionamento astratto Prime competenze accademiche e di apprendimento in un contesto di gruppo 72
73 Lo studente al curricolo iniziale Interazione sociale e richiesta Imitazione Ascoltatore Motricità, utilizzo funzionale degli oggetti e primi giochi indipendenti Ambiente meno restrittivo: prime autonomie personali 73
74 Richiesta Milestones Vb-Mapp Livello 1 (0-18 mesi) Emette 2 parole, segni o PECS (può richiedere prompt ecoico, imitativo o altro, ma non prompt fisico) Emette 4 differenti richieste senza prompt (ad eccezione di Cosa vuoi? ) Generalizza 6 richieste attraverso 2 persone, 2 setting e 2 differenti esempi di rinforzo Spontaneamente emette 5 richieste Emette 10 differenti richieste senza prompt 74
75 Richiesta Iniziare ad insegnare Scelta del sistema di comunicazione per l individuo: Nel caso in cui l individuo sia in grado di imitare vocalmente (ecoico) parole, si potrà procedere con le richieste vocali Nel caso in cui l individuo non sia in grado di imitare vocalmente le parole, si dovrà considerare un sistema di comunicazione alternativa ed aumentativa (CAA): segni o PECS 75
76 Unità di apprendimento operante verbale di base: mand A B C Antecedente Comportamento Conseguenza Necessità di chiedere Presenza interlocutore Richiesta con segno, parola, scambio immagine Ottenimento o meno di quanto richiesto (SR specifico) 76
77 Esempio di unità di apprendimento di base: tact A B C Antecedente Comportamento Conseguenza Stimolo non verbale denominazione SR+ secondo la ratio stabilita Procedura di correzione 77
78 Esempio di unità di apprendimento di base: repertorio ascoltatore A B C Antecedente Comportamento Conseguenza Istruzione Selezione/esecuzione SR+ secondo la ratio stabilita Procedura di correzione 78
79 Esempio di unità di apprendimento di base: ecoico a voi la parola A B C Antecedente Comportamento Conseguenza 79
80 Esempio di unità di apprendimento di base: MTS A B C Antecedente Comportamento Conseguenza Stimolo campione Abbinamento (considerare la possibilità che ci siano diverse forme di risposta) SR+ secondo la ratio stabilita Procedura di correzione 80
81 Esempio di unità di apprendimento di base: imitazione a voi la parola A B C Antecedente Comportamento Conseguenza 81
82 La progressione curricolare MAND ASCOLTATORE IMITAZIONE VISUO- SPAZIALE GIOCO AUTONOMIE Richieste per oggetti presenti Ricettivo oggetti e azioni, colori Con oggetto Abbinamenti oggetti identici -3d -2d Incastri Va in bagno spo Richieste per azioni Istruzioni ricettive e Istruzioni Ricettive con oggetto Motoria fine e grossolana generalizza ta Abbinamenti 3d-2d e viceversa Puzzle 15 pz con cornice Lava le mani su istruzione (1 pr nella catena) 82
83 Le prime abilità: profilo dello studente Sta volentieri intorno al suo insegnante Sa chiedere i suoi rinforzatori principali Tollera le transizioni tra contesti e obiettivi di insegnamento Sa imitare Esegue con poco sforzo diversi compiti fino motori e visuo percettivi Tollera di lavorare per diversi minuti a tavolino Elena Clò 83
84 Le prime abilità: profilo dell insegnante Sa come motivare il suo studente Alterna compiti e contesti di insegnamento in modo da offrire numerose opportunità di apprendimento e contemporaneamente tenere basso il valore della fuga Conosce la progressione generale delle richieste e dell insegnamento nelle aree non verbali Prende dati sull apprendimento Elena Clò 84
85 Science of behavior ( ) is the science of values Skinner, 1971 La responsabilità educativa propria della scuola verso tutti gli alunni diventa di vitale importanza nel caso di alunni particolarmente fragili E necessario fare il massimo uso di tutto ciò che sappiamo dalla scienza dell apprendimento per sostenere il nostro cammino di insegnanti verso un educazione basata sull evidenza
86 I sei diritti fondamentali: ambiente terapeutico L individuo ha diritto ad un ambiente terapeutico Sicuro Rispettoso delle esigenze individuali Umano Pre-requisiti per un trattamento efficace 86
87 I sei diritti fondamentali: il benessere personale I servizi offerti devono mettere al primo posto il benessere della persona: Insegnare abilità funzionali Promuovere l indipendenza Qualità della vita in termini di Promuovere inclusione: opportunità, attività e contesti Evitare esclusione 87
88 I sei diritti fondamentali:la competenza Il trattamento deve essere condotto da persone con adeguata formazione su principi e metodologie comportamentali In caso di interventi che comportino rischi o siano di particolare complessità è importante che sia possibile l accesso ad analisti del comportamento più esperti ( doctorate level ) 88
89 Elena Clò 89
90 I sei diritti fondamentali: competenze funzionali L obiettivo finale è il funzionamento dell individuo nel suo ambiente e nella società. Insegneremo per primi comportamenti che: Permettano un più ampio accesso a materiali, attività e interazioni sociali preferite Riducano stimolazioni sgradite Rimuovano barriere a ulteriori apprendimenti (es. rimozione di comportamenti disadattivi) Promuovano un ruolo sociale dell individuo 90
91 I sei diritti fondamentali: valutazione continua Valutazione completa pre-intervento per identificare le situazioni in cui il comportamento di interesse Non avviene mai Avviene sempre Può essere seguito da eventi che potrebbero fungere da rinforzo positivo/negativo Osservazione diretta Piano di trattamento Valutazione efficacia sulla base dei dati 91
92 I sei diritti fondamentali: massima efficacia Diritto/dovere a interventi efficaci e validati scientificamente Least restrictive yet effective treatment esporre un individuo a procedure restrittive è inaccettabile se non giustificato dalla necessità di produrre un cambiamento significativo altrettanto inaccettabile esporre l individuo a interventi NON restrittivi se ( ) questi dovessero aumentare i rischi o impedire o inibire la partecipazione in programmi di insegnamento necessari 92
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