VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO

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1 Deliberazione n. 10 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO Il giorno 29 giugno 2010 alle ore nella sala di Malga Coro in Comune di Fregona previo invito diramato dal Presidente in data si è riunito il Consiglio della Comunità in sessione ordinaria seduta pubblica di seconda convocazione. Fatto l appello nominale dei Componenti: ADAMI MASSIMO AZZALINI LINO BARAZZA MARIAROSA BATTISTIN PAOLA BORTOLINI MASSIMO BORTOLOMIOL FLAVIO BUBOLA GIUSEPPE CALISSONI GIUSEPPE CAMPODALL'ORTO GABRIELLA CAPPELLIN GIOVANNI CARLET DORIS CASAGRANDE PAOLO CASAGRANDE ROBERTO CASAGRANDE RUDI CESCA ETTORE CHIES GIANNI COLMELLERE ANGELA COPPE AGOSTINO COSTA EGIDIO COSTA GIUSEPPE DA RECCO GIOVANNI D'AGOSTIN PIER PAOLO DAL GOBBO AURELIO DAL MOLIN STEFANO DALLE CESTE ALBERTO DE CONTI FERNANDO DE OSTI MAURO DUS CLAUDIO FAVA LORIS FAVRETTO STEFANO FIORIN DANIEL FIOROT LUIGI GALLON LUIGI LORENZON PIETRO LUCCHETTA GINO MARCON MICHELE MASO STEFANO MOGNOL BRUNO PERENCIN MATTIA PIANCA ADAR PICCOLO MARIO POLETTO DARIO POSSAMAI GIANPIERO RESERA ALBERTO SALVADOR ROBERTO STRAMARE ANTONIO VALENTI ALESSANDRO ZAGO RITA ZANDO NICOLA Risultano assenti i Consiglieri: Bortolini, Bubola, Carlet, Casagrande Roberto, Casagrande Rudi, Cesca, Costa Egidio, Da Recco, D Agostin, Dal Gobbo, Dal Molin, De Conti, De Osti, Favretto, Mognol, Resera, Salvador, Valenti. Presiede il Signor CALISSONI Giuseppe, Presidente del Consiglio della Comunità. Partecipa il Segretario della Comunità TRAINA Lorenzo. Fungono da scrutatori: Barazza, Campodall Orto, Zago. OGGETTO: Sistema Informativo Territoriale S.I.T. 4 Modulo. Delega alla Comunità Montana del servizio in forma associata da parte dei Comuni di Pieve di Soligo e Tarzo. Approvazione piano finanziario e convenzione.. K:\PROTOCOLLO\Anno 2010\Consiglio\ \10 sit.doc

2 IL CONSIGLIO Premesso: Che la Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane ai sensi dell art. 8 comma 2 del vigente Statuto, nonché del Piano di Sviluppo Socio-Economico 2005/2009 adottato con deliberazione del Consiglio della Comunità Montana n. 6 in data , è chiamata istituzionalmente ad attivare ogni azione ed iniziativa atta a favorire l esercizio in forma associata tra tutti i Comuni aderenti (Cappella Maggiore, Cison di Valmarino, Cordignano, Farra di Soligo, Follina, Fregona, Miane, Pieve di Soligo, Refrontolo, Revine Lago, Sarmede, Segusino, Tarzo, Valdobbiadene, Vidor, Vittorio Veneto) di servizi e funzioni affidate dai Comuni medesimi; Che l avvio dei servizi associati costituisce un preciso obiettivo programmatico al fine di migliorare i servizi pubblici come previsto dall art. 10 della L.R. n. 11/2001 nonché dall esigenza di ricercare economie di scala derivanti dalla creazione di strutture operative specializzate per assicurare l'espletamento ottimale dei servizi in precedenza svolti in ambito esclusivamente comunale; Che questo obiettivo programmatico permette di completare il processo associativo a mezzo di formale delega ai sensi dell art. 28 del Testo Unico Enti Locali approvato con Decreto Legislativo n. 267/2000; Richiamata la propria deliberazione n. 10 in data con la quale veniva approvato il progetto S.I.T. 3 modulo e accettata la delega dei Comuni aderenti al servizio per cinque anni nonché il piano finanziario dello stesso; Che l art. 6 comma 1 lettera d) della Legge Regionale n. 3 del , prevede che la Giunta Regionale determini i criteri dell erogazione dei contributi a favore delle Comunità Montane al fine di sostenere le spese di primo impianto, di riorganizzazione e di ampliamento delle strutture e dei servizi necessari per l esercizio di funzioni e servizi ad esse affidate dai Comuni per un periodo non inferiore a 5 (cinque) anni; Che con deliberazione della Giunta Regionale n. 539 del sono stati stabiliti i criteri e le modalità per l assegnazione dei predetti contributi fissando nel contempo le seguenti regole: 1) soggetti destinatari del contributo: le Comunità Montane che a decorrere dall deliberino l effettuazione di spese d investimento per il miglioramento e lo sviluppo di funzioni e servizi nell ambito delle gestioni associate già in essere, funzioni e servizi comunali individuati ai sensi dell art. 2 del DPR n. 194; 2) si considerano nuove deleghe quelle istituite ex novo, nonché quelle derivanti dalla ricostituzione di preesistenti convenzioni quando siano incrementati il numero dei Comuni aderenti alla forma associativa oppure il numero delle funzioni o servizi gestite in forma associata; 3) il contributo è destinato a finanziare le spese d investimento occorrenti per il primo impianto, la riorganizzazione e l ampliamento delle strutture e dei servizi necessari e sarà assegnato nella misura massima dell 80% delle spese di investimento preventivate e ammesse. Il contributo non K:\PROTOCOLLO\Anno 2010\Consiglio\ \10 sit.doc

3 potrà superare la misura massima ,00 per funzione delegata con ulteriore limite di ,00 per Comune; 4) la richiesta di contributo deve essere trasmessa dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane alla Regione Veneto entro il termine improrogabile del a pena di inammissibilità. I Comuni associati, previa deliberazione consiliare devono delegare la funzione e/o il servizio associato alla Comunità Montana per un periodo non inferiore ai 5 (cinque) anni; 5) il Consiglio della Comunità Montana deve formalizzare l accettazione delle delega affidata approvando, nel contempo, il piano economico-finanziario relativo alle spese di investimento preventivate, analiticamente descritte occorrenti per il primo impianto, la riorganizzazione e l ampliamento delle funzioni o servizi conferiti con l indicazione della quota di spesa a carico di ciascun Comune e la prevista copertura finanziaria; Considerato che il progetto S.I.T. - 4 Modulo prevede l implementazione dei servizi esistenti e realizzati dai tre moduli già attuati, come indicato dal progetto in approvazione; Che esso prevede l aggregazione delle nuove amministrazioni del Comune di Pieve di Soligo e Tarzo al centro tecnico comunitario collocato presso la sede della Comunità Montana, dotato della necessaria strumentazione hardware e software e da spazi opportunamente arredati attivando i servizi di Back Office e Front Office disponibili presso i Comuni già avviati negli scorsi anni. Il tutto sarà fruibile dopo la creazione e/o rilievo delle basi informative (sempre comprese nel progetto) necessarie al sistema, principalmente riconducibile a: Informatizzazione strumenti urbanistici con la storicità, aggiornamento e costante gestione dell edificato, rilievo ed informatizzazione della numerazione civica e della toponomastica oltre all integrazione con i gestionali presenti presso le amministrazioni. Accertato che trattasi di servizi e funzioni afferenti le funzioni generali di amministrazione, gestione e controllo del territorio (funzioni 1 e 9) secondo la tipologia indicata dall art. 2, comma 3 del D.P.R. n. 104 del ; Dato atto che con le deliberazioni Consiliari n. 18 del e n. 26 del il Comune di Pieve di Soligo e Tarzo hanno delegato la Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane per un periodo di cinque anni all esercizio in forma associata del Sistema Informativo Territoriale approvandone nel contempo la relativa convenzione: Dato atto che ai sensi della Deliberazione di Giunta Regionale n. 539 del di approvazione dei criteri per la concessione dei contributi in conto investimento a favore delle Comunità Montane per l esercizio in forma associata di funzioni e servizi ad esse affidati è necessaria la deliberazione di accettazione della delega; Ritenuto pertanto di assumere la presente deliberazione quale formale accettazione della delega da parte dei Comuni di Pieve di Soligo e Tarzo deleganti; Vista la relazione esplicativa sull aggregazione dei Comuni di Pieve di Soligo e Tarzo al Sistema Informativo Territoriale come servizio associato dei Comuni membri che prevedi il seguente piano d investimento: K:\PROTOCOLLO\Anno 2010\Consiglio\ \10 sit.doc

4 SPESE DI INVESTIMENTO E RIPARTIZIONE DEI COSTI COSTO COMPLESSIVO PER COMUNE percentuale per comune quota a carico del contributo regionale costi per singolo comune Comune di Cordignano 5.000,00 3, , ,52 Comune di Cappella Maggiore 5.000,00 3, , ,52 Comune di Fregona 5.000,00 3, , ,52 Comune di Sarmede 5.000,00 3, , ,52 Comune di Cison di Valmarino 6.000,00 4, , ,42 Comune di Refrontolo 6.000,00 4, , ,42 Comune di Revine Lago 6.000,00 4, , ,42 Comune di Follina 6.000,00 4, , ,42 Comune di Miane 6.000,00 4, , ,42 Comune di Vittorio Veneto 8.000,00 6, , ,23 Comune di Pieve di Soligo ,60 31, , ,75 Comune di Tarzo ,75 24, , ,16 TOTALE , , ,35 N.B.: Tutte le cifre sopra indicate sono da ritenersi IVA inclusa K:\PROTOCOLLO\Anno 2010\Consiglio\ \10 sit.doc

5 Dato atto del parere favorevole del Segretario sulla conformità a norme di legge, regolamentari ed allo Statuto ai sensi art comma 2 del D.Lgs , n. 267; Con voti favorevoli n. 30, astenuti 1 (Zandò) legalmente resa, DELIBERA 1) di accettare per un periodo di cinque anni la delega per l esercizio in forma associata del Sistema Informativo Territoriale da parte dei Comuni di Pieve di Soligo e Tarzo secondo le modalità operative elencate nella relazione esplicativa allegata alla presente; 2) di dare atto che trattasi per i Comuni di Pieve di Soligo e Tarzo di delega di nuova funzione o servizio alla Comunità Montana; 3) di approvare la convenzione con i Comuni stessi per la gestione del servizio allegata alla presente per farne parte integrante e sostanziale; 4) di approvare il relativo piano finanziario indicato in premessa che indica una spesa complessiva di ,35 con quota a carico del Comune di Pieve di Soligo di ,75 del Comune di Tarzo di 8.053,16; 5) di presentare istanza di contributo alla Regione Veneto ai sensi della D.G.R. n. 539 del ; Con successiva votazione, con voti favorevoli n. 30, astenuti 1 (Zandò) dichiara immediatamente esecutivo il presente intervento.

6 SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE (SIT) DEL TERRITORIO DELLA COMUNITÀ MONTANA DELLE PREALPI TREVIGIANE. CONVENZIONE PER L ESERCIZIO ASSOCIATO DI FUNZIONI E SERVIZI DEI COMUNI. PREMESSO : Che la Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane su delega dei Comuni di Cappella Maggiore, Cison di Valmarino, Cordignano, Follina, Fregona, Miane, Refrontolo, Revine Lago, Sarmede e Vittorio Veneto gestisce da tempo un servizio associato Sistema Informativo Territoriale relativo alla gestione coordinata di un sistema tributario locale caratterizzato dall erogazione di servizi ad alto livello qualitativo ed all espletamento dell attività attraverso l individuazione di strumenti e modalità di gestione più efficienti e più efficaci in termini di costi, tempi e risultati attesi, razionalizzando le risorse impiegate; che la Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane intende partecipare al bando regionale per concessione di contributi a favore delle Comunità Montane per l esercizio in forma associata di funzioni e servizi ad esse affidati dai Comuni per l anno 2010 ai sensi della DGR n. 539 del (L.R. n.2/2006 art. 6 - comma 1 - lett. D) per l attuazione del 4 modulo del SIT; che, ai sensi del bando regionale, l esercizio associato della funzione e/o servizio deve essere disciplinato da specifica convenzione sottoscritta dalla Comunità Montana e dal rispettivo Comune delegante; Richiamata la deliberazione n. in data del Consiglio Comunale di con la quale è stato approvato il piano finanziario delle spese di investimento e la convenzione per la gestione del servizio SIT 4 modulo; Richiamata la deliberazione n. in data del Consiglio della Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane con la quale, tra l altro, viene accolta la delega del Comune di per l esercizio del servizio associato SIT - 4 modulo; Tutto ciò premesso tra i Signori: - Gianpiero Possamai, nato a Cappella Maggiore l , nella sua qualità di Presidente della Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane, il quale agisce e si obbliga esclusivamente in nome, per conto e nell interesse della Comunità Montana medesima; -, nato a il Sindaco del Comune di Si conviene e si stipula quanto segue: Art. 1 Determinazione delle funzioni dei servizi da gestire in forma associata Sono svolte in forma associata le attività amministrative del Comune inerenti il Sistema Informativo Territoriale secondo gli obiettivi e le finalità dei servizi di cui programma del piano finanziario e relative spese d investimento presentato dalla Comunità Montana in data e approvato dal Consiglio Comunale di con delibera n. in data ; Art. 2 Istituzione della struttura associata. La Comunità Montana è delegata ad organizzare la struttura operativa con la realizzazione di un ufficio S.I.T. comunitario e del relativo Responsabile. L organizzazione interna della struttura associata è retta dal Regolamento di organizzazione della Comunità Montana Prealpi Trevigiane.

7 Art. 3 Competenze della Comunità Montana. La Comunità Montana è incaricata e delegata: a) a organizzare i servizi; b) a proporre eventuali integrazioni e modifiche alla presente convenzione e a dirimere eventuali controversie tra gli enti e con la struttura; c) a concorrere finanziariamente nella fase di avvio del servizio. Art. 4 Competenze e impegni del Comune. Il Comune si impegna a vigilare sulle attività del servizio associato e formulare osservazioni e proposte per il miglioramento delle prestazioni sulla base delle specifiche esigenze. Art. 5 - Avvio delle attività. La Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane si riserva di procedere alla realizzazione degli investimenti subordinatamente all accoglimento da parte della Regione Veneto della domanda di contributo presentata. Art. 6 Durata. La presente convenzione ha la durata quinquennale con decorrenza In caso di scioglimento anticipato del rapporto associativo esso dovrà essere comunicato con preavviso di almeno sei mesi e avrà decorrenza per l anno successivo. Art. 7 Rapporti finanziari. Le parti convengono che il piano finanziario relativo agli investimenti per l esercizio in forma associata del servizio prevede una spesa complessiva di euro ,355 ammissibile a contributo regionale pari ad euro ,00. Pertanto l apporto del cofinanziamento richiesto per l attivazione degli investimenti da parte del Comune di è pari ad euro. Art. 8 Conferenza dei Sindaci dei Comuni associati. Il programma annuale delle attività ed il relativo bilancio, nonché il conto consuntivo, sono inseriti nel bilancio della Comunità Montana Prealpi Trevigiane e sono sottoposti al parere della Conferenza dei Sindaci dei Comuni aderenti. La conferenza può proporre modifiche alla presente convenzione da sottoporre ai Consigli della Comunità Montana e dei Comuni aderenti. Vittorio Veneto, lì Il Presidente della Comunità Montana (Gianpiero Possamai) Il Sindaco del Comune di ( )

8 S.I.T. PREALPI TREVIGIANE QUARTO MODULO Aggregazione dei nuovi Comuni (Pieve di Soligo, e Tarzo) al servizio associato di Sistema Informativo Territoriale presso la Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane ed ampliamento dei servizi per i comuni già aderenti PROGRAMMA DEL PIANO FINANZIARIO E RELATIVE SPESE DI INVESTIMENTO aprile 2010

9 PREMESSE Il progetto di Innovazione tecnologica dei servizi nell ambito della Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane ha iniziato il suo percorso nell anno 2007; il servizio è stato mantenuto anche durante le vicissitudini intercorse alla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane durante il Attualmente il progetto prevede l aggregazione alla Comunità Montana dei Comuni di Pieve di Soligo e Tarzo oltre all interessamento alla progettualità da parte di amministrazioni esterne alla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane. Il progetto di innovazione tecnologica attraverso il SIT si è configurato come una visione progettuale d insieme finalizzata all innovazione delle opportunità offerte ai cittadini ed alle imprese dell ambito comunitario. La Comunità Montana si è proposta e si propone come soggetto coordinatore delle azioni concordate con i singoli comuni aderenti in particolare nel merito dell informatizzazione. A tal proposito, la definizione dei singoli interventi di miglioramento viene inserita all interno di una più ampia ed organica struttura caratterizzata dall innovazione tecnologica, organizzativa e culturale delle amministrazioni stesse. Il programma di innovazione proposto passa quindi anche attraverso azioni associative e coordinate dei servizi, che consentiranno di ottimizzare, semplificare e velocizzare le attività dei singoli enti locali con conseguenti ritorni in termini di efficacia, efficienza, economicità e qualità del servizio al cittadino. Il piano proposto si esplicita nelle seguenti misure di attuazione: Infrastrutture: necessarie alla comunicazione tra gli enti e all interno degli stessi; Contenuti: informazioni digitali a disposizione del sistema; Strumenti e canali: l insieme dei mezzi tecnologici e delle modalità attraverso i quali gestire/diffondere contenuti e servizi; Organizzazione: evoluzione dell organizzazione per adeguarsi ai nuovi strumenti ed alle nuove possibilità e visioni dell ente;

10 Formazione e comunicazione: l insieme di azioni relative alla formazione degli operatori e della comunicazione al cittadino delle innovazioni introdotte attraverso il presente piano. A ciascuna di tali misure corrispondono una serie di azioni, realizzabili anche in maniera autonoma le une dalle altre, ma comunque integrate a disegnare uno scenario modulare ed organico, finalizzato alla definizione di una struttura organizzativa efficace e capace di realizzare una rete di servizi di alto valore aggiunto per i singoli comuni che rientrano nell ambito della Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane. In particolare: Organico perché copre in maniera integrata tutto l ambito organizzativo e tecnologico/informativo dei comuni: dall hardware al software, dall organizzazione degli uffici e dei servizi alla formazione del personale, dall interno all esterno delle amministrazioni. Modulare perché consente quella gradualità e quella finitezza necessarie alla trasformazione di un idea in una realizzazione concreta, lasciando tuttavia aperte vie di evoluzione e di innovazione continua. Nella modularità si prevede anche la possibilità di aggregazione di nuovi soggetti. In base a quanto detto si propone ai nuovi comuni che hanno espresso interessamento, la condivisione dei costi delle attrezzature e gli oneri di gestione del centro tecnico presso la Comunità Montana oltre alla strutturazione dell insieme dei contenuti comprendenti le informazioni territoriali ed i temi necessari al raggiungimento dello stesso livello dei comuni che hanno iniziato nello scorso anno. I CONTENUTI DEL PROGETTO I nuovi comuni che hanno dimostrato interessamento al progetto di innovazione tecnologica e che non hanno aderito negli scorsi anni sono 2 (Pieve di Soligo e Tarzo). Questi due comuni possiedono una popolazione che supera di poco i abitanti alla popolazione

11 dei comuni che gia aderiscono porta il sit comunitario ad una popolazione di oltre abitanti. Nella prima parte del presente documento si descriverà l ingresso delle due nuove amministrazioni al centro tecnico comunitario collocato presso l attuale sede della Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane che da inizio aprile del corrente anno è dotata di una persona assunta appositamente per le attività di aggiornamento necessarie al mantenimento del servizio associato. Il Centro tecnico è stato dotato della necessaria strumentazione hardware e software e da sufficienti spazi opportunamente arredati. Il sistema informativo territoriale così creato necessita di dati per il suo normale esercizio oltre ad un attività costante e qualitativamente elevata di aggiornamento ad oggi efficace. La fase di aggiornamento non viene computata nel presente studio perché sostenuta da spese correnti in particolare con i costi del personale addetto, mentre la creazione dei contenuti dell apparato è un impegno concomitante con il primo impianto del sistema che comprenderà i dati relativi ai 2 nuovi comuni ed ai 10 comuni che proseguono l implementazione del servizio associato. Si precisa comunque che il sistema sarà comunque strutturato per accogliere anche le amministrazioni che in questa fase non sono ancora entrate nella progettualità. Per la creazione delle banche dati dei due nuovi comuni e nell ottica di portarli progressivamente alla pari con i comuni storicamente aderenti si propongono di seguito le seguenti azioni: le basi cartografiche (acquisizione ed implementazione); il Catasto (completamento della vettorializzazione); gli strumenti urbanistici (informatizzazione su GIS); gli oggetti territoriali (analisi e organizzazione delle informazioni); i tributi (organizzazione sistematica delle informazioni). Oltre alle azioni mirate alla creazione dei contenuti si prevede l impostazione degli altri obbiettivi, quali: Rinnovamento tecnologico delle infrastrutture presso la varie amministrazioni locali;

12 Una fase comprendente la creazione e lo sviluppo di strumenti e canali (rete di portali web comuni esplicitati nell apposito capitolo a seguire, condivisione dei software, sistemi di integrazione dei dati, ecc.); Comunicazione e formazione permanente. Di seguito si riporta una breve descrizione di ogni azione. Le basi cartografiche La presente azione riguarda l acquisizione e l implementazione delle basi cartografiche necessarie alla realizzazione di un Sistema Informativo Territoriale sul quale rappresentare tutti i contenuti geografici di interesse (descritti dalle azioni successive) e tramite il quale gestire in maniera digitalizzata i dati territoriali in possesso. L attuazione di tale azione prevede la realizzazione di un sistema di gestione informatizzata e condivisa, da gestire su software Geomedia Regione Veneto ed URBE RVE che la Regione ha adottato come software GIS di riferimento e che la stessa fornisce in utilizzo gratuito agli enti locali. Altro importante aspetto riguardante la cartografia è l aggiornamento della Carta Tecnica Regionale (CTR) che è stata demandata dalla Regione ai comuni durante la fase di redazione del quadro conoscitivo del PAT/PATI che può essere realizzata su ambiti territoriali sovracomunali con economie di scala. La CTR, se aggiornata, permette una visione attuale e complessiva della realtà territoriale e le dinamiche evolutive della stessa, consentendo di ubicare sulla stessa gran parte dei dati propri di un sistema geografico informativo territoriale. Infatti è il fondamentale strumento sul quale sovrapporre i dati territoriali come: strumenti urbanistici, toponomastica e civici, ecc. Il Catasto

13 Premettendo che tutti i comuni della Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane sono gestiti da mappe catastali vettoriali del nuovo catasto terreni, le importanti azioni di aggiornamento delle basi dati catastali riguardano le attività di inserimento dell arretrato (generato nell arco temporale tra il 1996 ed il 2001) oltre all aggiornamento, correzione e bonifica delle varie banche dati in uso presso l Agenzia del Territorio attuabili grazie ad una convenzione stipulata in data 11 maggio 2007 tra la Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane e l Agenzia del Territorio. Si sottolinea che tali attività nell ambito provinciale non erano mai state condotte in precedenza, nemmeno in via sperimentale e che vi è, da parte dell Agenzia di Treviso e dalla Direzione Regionale Veneta del Catasto, un forte interesse nel portare avanti le attività previste dalla convenzione (per altro firmata, per la rilevanza dell accordo, dal direttore Regionale). I motivi di tale importanza risiedono nel fatto che il lavoro previsto apporterà importanti migliorie rispetto all attuale situazione delle banche dati, che ad oggi risultano per molti versi precarie e non di rado obsolete rispetto all evoluzione territoriale attuale. L utilizzo delle mappe catastali in formato vettoriale consente dalla possibilità di trasporre i fogli catastali attualmente proiettati con la proiezione geografica Cassini-Soldner in Gauss- Boaga permettendo un buon grado di sovrapposizione tra mappe catastali e Carta Tecnica Regionale. L importazione e l implementazione in forma numerica delle banche dati censuarie e catastali risulta essere la base indispensabile per un controllo amministrativo del territorio. Gli strumenti urbanistici La presente azione è mirata alla creazione, normalizzazione, bonifica ed informatizzazione delle banche dati relative agli strumenti urbanistici dei comuni della Comunità Montana da gestire tramite un Sistema Informativo Geografico (GIS). Tali informazioni consentiranno agli uffici tecnici un più rapido ed agevole accesso ai piani per il rilascio di certificazioni e per le operazioni di servizio, ed agli altri uffici una semplice e rapida consultazione, senza

14 necessariamente coinvolgere i tecnici, per l espletamento delle pratiche di ordinaria amministrazione. L informatizzazione su strumento GIS per i piani vigenti è prevista nella nuova legge Urbanistica del Veneto, la quale prevede che in fase di redazione del PAT/PATI venga informatizzato secondo apposite specifiche il piano vigente, il quale diventerà il primo PI (Piano degli interventi) all approvazione del PAT/PATI. Alcuni comuni hanno già intrapreso questa strada, per gli altri, la presente azione agevolerà il completamento degli elaborati necessari all approvazione degli strumenti urbanistici comunali secondo la nuova legge urbanistica della Regione Veneto. Lo strumento urbanistico informatizzato secondo opportune specifiche su GIS permette di ricostruire l evoluzione storica dello strumento urbanistico risalendo alla zonizzazione vigente ad un preciso momento storico o arco temporale. Questa particolarità consente l agevole verifica della destinazione d uso storica e la verifica della posizione fiscale dei cittadini in modo estensibile al passato. Gli oggetti territoriali La presente azione riguarda il reperimento, l analisi e l organizzazione delle informazioni relative agli oggetti territoriali di base: edifici, strade, civici ed interni ed Unità Immobiliari. Obiettivo di tale azione è la creazione di una banca dati nella quale siano definite organicamente le chiavi territoriali di base. Infatti, poter collegare ad ogni fabbricato il civico o i civici afferenti, gli eventuali interni del civico e correlare gli interni anagrafici ai subalterni catastali, permette di collegare univocamente il titolo di proprietà, i residenti, ecc.. Questa banca dati, definibile come concatenamento di relazioni (civico-interno-subalterno catastale), riveste un importanza strategica; potranno poi essere collegate le informazioni di tutti i vari archivi comunali e per mezzo di essa sarà possibile avere una lettura organica e particolarmente efficace dei fenomeni di interesse della pubblica amministrazione locale (es. anagrafe immobiliare, ICI, TARSU/TIA ecc.)

15 I tributi Oggetto di tale azione è iniziare l organizzazione sistematica delle informazioni relative ai tributi di competenza delle PPAALL (ICI, TARSU, ecc.) Lo scopo di questa azione è quello di raccogliere in archivi strutturati le informazioni relative ai tributi in modo da avere, da un lato strumenti efficaci di verifica e controllo di quanto viene versato dai contribuenti e dall altro strumenti capaci di fornire servizi alla collettività (es. calcolo dei tributi da versare e situazione dei pagamenti). Poiché la principale base impositiva delle PPAALL è costituita dagli immobili, risulta chiara la necessità di organizzare gli archivi relativi ai tributi in modo tale che siano collegati anche ai beni georiferiti sul GIS. In particolare verranno sviluppate apposite funzionalità allo scopo di semplificare il controllo e la gestione dell ICI sulle aree fabbricabili. Obbiettivi Complementari Per quanto riguarda il rinnovamento tecnologico presso la varie amministrazioni, il progetto prevede azioni mirate all innovazione infrastrutturale e tecnologica. Il principale obbiettivo di tale azione parte dalla creazione della base tecnologica, logistica e funzionale necessaria al mantenimento delle banche dati ed alla condivisione di strumenti e contenuti; condizione necessaria affinché operatori ed Enti possano lavorare insieme allo sviluppo dei servizi offerti a cittadini ed alle imprese, realizzando così la vocazione naturale delle PPAALL. Da quanto detto si evince come lo sviluppo dell intero piano dei servizi sia basato sulla realizzazione, anche graduale, delle azioni. In merito al centro tecnico va sottolineato come le problematiche delle strutture preposte all elaborazione e gestione dei dati derivino principalmente dalla difficoltà di garantire una adeguata gestione degli strumenti informatici e un alto standard qualitativo nell aggiornamento delle banche dati, nonché dal costo delle relative attrezzature. Si può così capire come possa essere particolarmente vantaggioso, specialmente in ambiti

16 relativamente piccoli, concentrare la tecnologia in un unico polo, il centro tecnico, ove possano essere efficacemente gestite tutte le problematiche di un centro elaborazione dati, in maniera unitaria per tutto il comprensorio. In questa maniera si possono realizzare significative economie di scala, sia in termini di attrezzature che di risorse professionali specialistiche, capaci di assicurare alta qualità del servizio per tutti gli Enti a fronte di costi sostenibili. SERVIZI EROGABILI DAI PORTALI Tutti i contenuti sopra esplicitati diventano fonte di servizio se opportunamente resi disponibili ai dipendenti comunali ed ai cittadini. Si propone di sviluppare una rete di portali utilizzabili a diversi livelli di interazione sia tra Pubbliche Amministrazioni e cittadini che tra diverse Pubbliche Amministrazioni. Le stesse tipologie di dato saranno disponibili all utente, sia istituzionale che privato, in maniera rapida e semplice ma diversificata, in funzione del grado di accesso all uso del dato in oggetto (privacy, diritti di rilascio del documento ecc..). I servizi implementati potranno avere diversi livelli di interazione Pubblica Amministrazione cittadino. Di seguito si descrivono i servizi studiati appositamente per migliorare le attività interne all Amministrazione Locale (servizi di Back Office), diversi rispetto ai servizi proposti al cittadino (Servizio di Front Office). Servizi di Back Office In questo sottocapitolo si presentano i servizi, principalmente on-line, rivolti ai tecnici comunali, implementati a partire dalle banche dati geografiche gestite presso il centro tecnico della Comunità Montana. Essi saranno fruibili direttamente da una sezione riservata del portale comunitario. I servizi proposti sono: 1. servizi di visura degli Strumenti Urbanistici e di elaborazione Certificato di Destinazione Urbanistica legale;

17 1. servizio di gestione della localizzazione degli immobili ed informazioni associate; 2. servizio di gestione dell anagrafe immobiliare; SERVIZI DI VISURA INTERNA DEGLI STRUMENTI URBANISTICI Grazie a tale servizio i tecnici comunali potranno accedere alle informazioni di zonizzazione del PRG e della vincolistica direttamente dal portale Comunitario. Attraverso tale servizio l utente potrà, altresì, indicate le particelle catastali di proprio interesse, disporre di un Certificato di Destinazione d Uso, completo di tutte le parti concordate in fase di organizzazione del servizio, ad esempio comprensivo delle norme che interessano la particella o le particelle indagate. SERVIZIO DI GESTIONE DELLA LOCALIZZAZIONE DEGLI IMMOBILI ED INFORMAZIONI ASSOCIATE Questo servizio permette l accesso, da parte dei tecnici comunali abilitati, alla banca dati con la possibilità di gestire, modificare ed aggiornare il contenuto toponomastica, civici, interni e subalterni catastali. In particolare prima dell accesso alla funzionalità del sistema, andrà prevista una form di autenticazione per l utente, il sistema provvede a verificarne il profilo in termini di permessi e di accesso alle varie sezioni. L operatore potrà in maniera interattiva gestire le seguenti funzionalità: Visualizzare l attuale numerazione civica, sia dal punto di vista cartografico che alfanumerico; Visualizzare lo stato della numerazione civica ad una certa data (storicità); Ricercare una strada o un civico; Inserire un nuovo civico; Eliminare un civico; Gestire il cambio di toponomastica, ovvero il processo che a partire dalla ridenominazione totale o parziale di una strada porta alla soppressione dei relativi civici esistenti e alla generazione di nuovi civici. Ovviamente tutte le operazioni ed i dati dell operatore che esegue le modifiche vengono registrate dal sistema permettendo di risalire in ogni momento all autore delle modifiche ed alla situazione precedente alle modifiche stesse.

18 SERVIZIO DI GESTIONE DELL ANAGRAFE IMMOMBILIARE Anche questo servizio si svolge con le medesime modalità della gestione dei civici permettendo l aggiornamento dei contenuti, solamente a personale autorizzato, attraverso rigorosi protocolli di sicurezza. L utente potrà in maniera interattiva gestire le seguenti funzionalità: Visualizzare l attuale situazione dell anagrafe immobiliare, sia dal punto di vista cartografico che alfanumerico; Visualizzare lo stato dell anagrafe immobiliare ad una certa data (storicità); Ricercare un immobile; Inserire/modificare un immobile; Eliminare un immobile; Anche in questo caso, tutte le operazioni ed i dati dell operatore che esegue le modifiche vengono registrate dal sistema permettendo di risalire in ogni momento all autore delle modifiche ed alla situazione precedente alle modifiche stesse. Servizi di Front Office In questo sottocapitolo si presentano i servizi rivolti alla cittadinanza, principalmente on-line, implementati a partire dalle banche dati geografiche gestite presso il centro tecnico della Comunità Montana. Essi saranno fruibili direttamente dal portale comunitario. I servizi proposti sono: 1 servizi di visura degli Strumenti Urbanistici e di elaborazione Certificato di Destinazione Urbanistica pro-forma; 2 servizi legati alla ricerca di una strada o di un indirizzo; SERVIZI VISURA AL PUBBLICO DEGLI STRUMENTI URBANISTICI Grazie a tale servizio i cittadini o i tecnici privati potranno accedere alle informazioni di zonizzazione del PRG e della vincolistica direttamente dal portale Comunitario.

19 Attraverso tale servizio l utente potrà altresì, indicate le particelle catastali di proprio interesse, disporre di un Certificato di Destinazione d Uso pro-forma, non valido dal punto di vista legale, ma sicuramente di grande utilità per chi vuole in prima istanza conoscere quali interventi urbanistici possono essere fatti in una determinata area. SERVIZI LEGATI ALLA RICERCA DI UNA STRADA O DI UN INDIRIZZO Tramite tale servizio gli utenti del portale comunitario potranno in modo semplice ed intuitivo ricercare una strada o uno specifico indirizzo all interno del territorio comunitario, tali funzionalità andranno ad arricchire quelle già presenti con il primo modulo come ricerca per foglio e mappale ecc.. I COSTI RELATIVI ALL AGREGAZIONE DI PIEVE DI SOLIGO E TARZO La definizione dei costi del progetto si basa sul fondamentale contributo dato dall analisi della situazione di ogni singolo comune, che dovrà comunque essere approfondita nelle eventuali future fasi progettuali. Va precisato che nei primi mesi del 2010 l amministrazione comunale di Tarzo ha avviato un proprio percorso di convergenza verso il SIT della Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane, adottando i medesimi strumenti regionali e creando le prime e basilari cartografie quali la trasposizione della base catastale trasponendo con URBE RVE i 22 fogli catastali ed i relativi allegati oltre ad implementare sullo stesso strumento il PRG vigente che risultava comunque già strutturato con il gis APIC. Si precisa che i costi di trasposizione della cartografia ed l importazione del PRG vigente di Tarzo non sono stati considerati nella presente analisi dei costi. In riferimento alla situazione di Pieve dei Soligo il PRG vigente risulta informatizzato nell ambito della creazione del quadro conoscitivo del PAT, la CTR è aggiornata in modo speditivo sino all anno 2006 ed e stato reperito un rilievo dei civici realizzato nel 2003, restituito in formato CAD e successivamente non aggiornato. Per Pieve di Soligo la rilevazione dei civici è stata considerata partendo dall importante ed accurato lavoro realizzato nel 2003 che sarà utilizzato come base per condurre l aggiornamento mentre, in merito al rilievo dei civici, per il comune di Tarzo dovrà essere condotto ex novo

20 per assenza di precedenti rilevazioni. Caso opposto si pone per la base catastale che per il comune di Tarzo risulta già completamente trasposta mentre per il comune di Pieve di Soligo risulta completamente da trasporre. Si sottolinea che entrambi i comuni gestiscono le pratiche edilizie con l applicativo regionale GPE. Il livello tecnologico di ogni Ente Locale è stato analizzato ed incrociato con i dati caratteristici di ogni singolo Comune (superficie territoriale, popolazione residente, ecc.). Le fonti dei dati sono di varia origine: siti web dei comuni, dati in possesso della Comunità Montana e dei Comuni, dati IFEL (Istituto per la Finanza e l'economia Locale) ecc. Attività rilievo ed implementazione dei contenuti Questo gruppo di attività è schematizzabile come segue: Informatizzazione strumenti urbanistici con la storicità (almeno ultimi 5 anni) Per avere la copertura storica necessaria alle attività fiscali per gli anni pregressi l informatizzazione degli strumenti urbanistici dovrà partire dalla fotografia della zonizzazione alla fine del 2004 (zonizzazione comprensiva dell ultima variante del 2004), strutturando le modifiche intervenute sia sull aspetto geografico-geometrico che normativo sino alla data di informatizzazione. Andrà sempre associato all elemento geografico la corrispondente normativa di piano. Andrà definita per ciascun Comune, in fase esecutiva, la metodologia di informatizzazione da adottare. In linea generale: per i Comuni che possiedono lo strumento urbanistico già parzialmente informatizzato secondo le specifiche GIS definite dalla L.R. 21/1998, dovranno essere effettuati i controlli topologici, gli eventuali aggiornamenti (di carattere geografico e/o normativo) e tutte le attività necessarie a renderli coerenti con le novità introdotte dalla nuova legge urbanistica del Veneto.

21 Dovrà, comunque, essere previsto il miglioramento o la riorganizzazione del database allo scopo di registrare cronologicamente i dati amministrativi delle Varianti Urbanistiche succedutesi nel tempo, come di seguito meglio descritto; per i Comuni che possiedono lo strumento urbanistico in formato cartaceo, si dovrà procedere alla loro vettorializzazione, secondo le seguenti indicazioni base. Dovrà essere utilizzata come base topografica la CTR vettoriale in ultima versione, in scala 1:5.000, in modo tale da garantire da subito la continuità degli elementi cartografici e da vedere e valutare eventuali errori macroscopici. L acquisizione degli elementi cartografici tematici sarà effettuata utilizzando la CTR come base cartografica di riferimento, garantendo: il riporto delle informazioni acquisite su tale base di riferimento, operando una azione di omogeneizzazione dei dati cartografici indispensabile per rendere i dati (diversi per tematica, Ente produttore, scala) confrontabili e di valenza generale; la creazione di una relazione nella logica E/R tra gli elementi della CTR di base e gli elementi tematici, fondamentale per le successive fasi di mantenimento e gestione dell insieme dei dati; il controllo della continuità tra gli elementi di cartografie adiacenti (es. continuità di una stessa zona a cavallo di due fogli). In entrambi i casi (Strumenti Urbanistici parzialmente vettorializzati e Strumenti Urbanistici cartacei), le codifiche degli oggetti dovranno attenersi alle specifiche dettate dalla L.R. 11/2004 del Veneto, che sostanzialmente ricalca le codifiche già sperimentate con la L.R. 21/1998, apportandone le integrazioni espresse nell art. 50 lettera a e dalle successive modifiche ed integrazioni. La Banca Dati, oltre alle codifiche definite nel sopraccitato art. 50 lettera a, dovrà essere strutturata in modo tale da poter gestire la storicità delle singole primitive. In particolare, ciascun tema dovrà essere caratterizzato anche dalle seguenti terne di dati, relative all inizio ed alla fine validità. IDMutazione : identificativo univoco dell evento; Data efficacia : data alla quale si è verificato l evento; CodMutazione : codice della mutazione

22 Nel caso di un nuovo oggetto, o di un oggetto ancora non sostituito (ovvero vigente), vengono compilati solo i campi di inizio validità. Nel caso che un oggetto venga soppresso o sostituito, vanno compilati i campi relativi alla fine validità. Per informatizzazione dello strumento urbanistico si intende la strutturazione e compilazione delle banche dati come sopra espresse, sia per la zonizzazione di piano che per la vincolistica dello stesso. Sia per la zonizzazione che per la vincolistica andranno sempre associate le relative norme tecniche. Aggiornamento dell edificato desunto da Ortofoto. Il tutto codificato La Legge Regionale 11/2004 del Veneto prevede che gli strati informativi che devono essere obbligatoriamente aggiornati (par. 6.3 dell art. 50 lettera a e dalle successive modifiche ed integrazioni) sono la viabilità, l idrografia e gli edifici. Nell ambito del progetto di SIT comunitario si prevede l aggiornamento speditivo (par. 7.0, 7.1, 7.2, 7.3, 7.4, 7.5 e 7.6 dell art. 50 lettera a e dalle successive modifiche ed integrazioni) dello strato informativo costituito dagli edifici. L aggiornamento speditivo dovrà essere condotto partendo dalle ortofoto 2006 visto che la Regione Veneto sta completando l aggiornamento aerofotogrammentrico con strisciate aeree datate al 2003 oppure in casi particolari (interventi particolarmente rilevanti) utilizzando le planimetrie delle pratiche edilizie fornite dagli Uffici Tecnici Comunali. La tipologia di aggiornamento della CTRN, ai sensi della L.R. 11/2004 dovrà attenersi alla tipologia di soluzione A completa. La gestione della datazione degli oggetti territoriali (par. 7.4 dell art. 50 lettera a ) andrà strutturata secondo quanto espresso al paragrafo 7.5 dell art. 50 lettera a, avendo cura di eseguire l aggiornamento rispettando il flusso di lavoro sotto elencato: Aggiornamento edifici da ortofoto 2006 utilizzando gli attributi alfanumerici espressi nel paragrafo 7.5 impianto e modifica dell entità riportando la data dell ortofoto 2006 nel campo DATA_MOD; Aggiornamento edifici da pratica edilizia utilizzando gli attributi alfanumerici espressi nel paragrafo 7.5 impianto e modifica dell entità riportando la data definita dall Ufficio Tecnico Comunale competente nel campo DATA_MOD;

23 L aggiornamento dovrà comprendere tutto il territorio di ogni singolo comune oltre ad una fascia esterna contermine al territorio comunale, rispettivamente di 100 m per le aree extraurbane e di 50 m per le aree urbane. Tale necessità deriva dalla non ancora esatta definizione del reale confine comunale. Verrà anche realizzato l univoca definizione ecografica relativa ad ogni immobile comunale comprensiva della procedura di mantenimento (con gestione tracciamento cubatura PAT/PI e connessione con le pratiche edilizie). Rilievo ed informatizzazione della numerazione civica e della toponomastica Si procederà con opportuni sopralluoghi e rilievi sul territorio per determinare lo stato di fatto e quindi definire l ubicazione (georeferenziazione) dei civici mettendoli in rapporto con precisione ai fabbricati o porzione di essi. Verranno raccolte le caratteristiche degli immobili e in generale di tutte quelle informazioni che si ritengono utili all accertamento tributario ed all urbanistica. Queste azioni sono fondamentali per la creazione delle chiavi territoriali da utilizzarsi per la successiva attività di bonifica, analisi ed incrocio delle banche dati disponibili. In tale fase si procederà, altresì, all attribuzione della numerazione interna, laddove mancante come prevista dalla normativa vigente. Fondamentale sarà l utilizzo della banca dati dall Ufficio Demografico ed eventualmente dell Urbanistica relativa ai fabbricati presenti sul territorio di ogni singolo comune. Incrocio banche dati comunali Allo scopo di individuare la presenza e la posizione di ogni singola UIU (Unità Immobiliari Urbana) presente all interno di ogni singolo fabbricato nel territorio comunale e di conseguenza l informatizzazione di quelle riconosciute con certezza. Oltre a ciò gli operatori che eseguiranno i rilievi sul territorio saranno aiutati da una scheda precompilata con il dato atteso, e quindi un immediato riscontro dei casi discordanti. Creazione della banca dati delle Unità immobiliari Di seguito viene descritta nelle sue linee fondamentali la struttura prevista nel progetto.

24 Si sottolinea che ciascuna entità e ciascuna relazione tra entità saranno caratterizzate da attributi (data inizio e fine validità) che ne consentiranno la gestione storica. Le principali entità logiche che verranno gestite all interno dell Anagrafe Immobiliare sono schematizzate nella Figura 1. Figura 1 Diagramma delle principali entità logiche gestite nell Anagrafe Immobiliare In tale diagramma è stata utilizzata la seguente simbologia:

25 Entità territoriale Edificio Per Edificio, in conformità anche alle Specifiche Intesa GIS WG01 1n1007_1, si intende un corpo costruito che: non presenta soluzioni di continuità, può avere più categorie d uso, ha un dato stato di conservazione, può eventualmente essere sotterraneo. Esso è individuato da un codice identificativo ed è costituito da una o più unità immobiliari. Le informazioni base che verranno gestite nell ambito del presente progetto sono: l ubicazione (via, civico), il riferimento catastale (foglio e numero), la tipologia edilizia e lo stato. Entità Unità Immobiliare L Unità immobiliare rappresenta la suddivisone dell edificio in unità minime caratterizzate da una determinata destinazione d uso (abitazione, negozio, ufficio, ) e da un determinato utilizzo da parte degli occupanti e/o proprietari. Essa è relazionata all entità Contribuenti tramite i vari tipi di titolarità (possesso, utilizzo, ). Le informazioni di base che verranno gestite nel presente progetto sono: l ubicazione (via, civico, interno), gli estremi catastali (foglio, mappale, sub, categoria, rendita), la destinazione d uso, la consistenza territoriale. Entità territoriale Terreni I Terreni sono l entità minima di suddivisone del territorio non edificato ed è identificato a scopi tributari con la particella catastale. Essa è relazionata all entità Contribuenti tramite i vari tipi di titolarità (possesso, utilizzo, ). Per ciò che concerne i terreni le informazioni di base che verranno gestite nel presente progetto sono: gli estremi catastali (foglio e mappale, reddito dominicale ed agricolo) e la superficie.

26 Entità territoriale Numerazione civica Il Numero civico, in conformità alle Specifiche Intesa GIS WG01 1n1007_1, è un oggetto rappresentato da un punto posizionato in corrispondenza della presenza fisica del numero civico stesso. Sono valide le seguenti caratteristiche: un numero civico è definito da una stringa alfanumerica (numero ed eventuale subalterno) univoca nell'ambito o di un toponimo stradale comunale o di un area indirizzi, ogni "edificio" può essere dotato di uno o più "numeri civici"; si assume che ogni edificio sia dotato di almeno un numero civico, ma che ad un numero civico possano essere correlati più edifici (si tratta cioè di una relazione N - N), può esistere una "gerarchia" fra numeri civici; un accesso alla strada può corrispondere all'accesso ad uno o più numeri civici tra loro dipendenti (concetto di interni, "scala n" o /n). Perciò un numero civico può essere qualificato da subalterno. La numerazione degli interni, cioè delle Unità Immobiliari presenti in un edificio non viene considerata "numero civico"; uno stesso "edificio" può essere dotato di più numeri civici appartenenti a una o più strade. Esso è relazionato alle entità Edifici ed Unità Immobiliari, definendone l Indirizzo. Esso costituisce una delle principali chiavi di collegamento (insieme agli identificativi catastali) tra le varie banche dati che verranno utilizzate nell espletamento di tale progetto.

27 Entità Contribuenti Per ciò che riguarda i contribuenti andranno gestite tutte le informazioni che consentono di identificare univocamente la persona fisica o la persona giuridica assoggettata a qualsiasi titolo al pagamento di ICI e TARSU. Le informazioni di base da gestire saranno quindi, per le persone fisiche, il codice fiscale (che è la chiave univoca naturale), cognome, nome, luogo di nascita, data di nascita e sesso, codice famiglia di appartenenza. Per ciò che concerne le persone giuridiche invece le principali informazioni da gestire saranno: codice fiscale (anche in questo caso chiave naturale univoca), partita IVA, ragione sociale, sede legale, estremi del legale rappresentante, codice ATECO dell attività. Essi sono collegati alle entità Unità Immobiliari e Terreni tramite la relazione di titolarità (possesso, utilizzo, ). Completamento attività di aggiornamento delle banche dati catastali Come già espresso nei capitoli introduttivi i rilievi che verranno condotti permetteranno l individuazione di anomalie/errori trascritti nelle banche dati catastali. In questi casi verranno attivate le opportune procedure per la correzione/bonifica dei casi anomali riconosciuti. Acquisizione in catasto delle planimetrie delle UIU, collegamento in anagrafe immobiliare. Le planimetrie relative alle unità immobiliari verranno collegate attraverso la catena di codici Via-Civico-interno-subalterno al singolo fabbricato. In questo modo, quando verrà interrogato un particolare fabbricato, potrà essere riassunto in opportune maschere, lo stato e tutte le caratteristiche proprie dello oggetto in analisi.

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