ANNUAL REPORT 2014 PROMUOVERE L IMMAGINAZIONE E LA CREATIVITA. Cooperlat Soc. Coop. Agricola Sede Jesi (An) Via Piandelmedico n.

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1 ANNUAL REPORT 2014 PROMUOVERE L IMMAGINAZIONE E LA CREATIVITA Cooperlat Soc. Coop. Agricola Sede Jesi (An) Via Piandelmedico n. 74 Tel. 0731/2381 fax 0731/ trevalli@trevalli.cooperlat.it Capitale Sociale ,00 Rea n Ancona Albo Società cooperative n. A Registro delle imprese, codice fiscale e partita IVA

2 BILANCIO 2014 E RELAZIONI 1

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4 CARICHE SOCIALI Consiglio di Amministrazione Presidente BAIETTA ANTONIO Vice Presidente DRAGHI GIANLUIGI Vice Presidente FABIANI PAOLO Consigliere ABRATE TOMMASO MARIO Consigliere BAIETTA EMILIO Consigliere CHIAPPA BRUNO Consigliere MANZOTTI GIOVANNI Consigliere PETROCCHI PIERO Consigliere STRONATI MASSIMO Direzione Direttore Generale FALZETTA MICHELE Collegio Sindacale Presidente BONIFAZI MIRCO Sindaco effettivo BONI ANGELO Sindaco effettivo ZAMPEDRI GIANLUCA Sindaco supplente GROSSI SANDRINO Sindaco supplente VINCENZONI SERGIO Organi sociali in carica fino ad approvazione bilancio

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6 Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione 5

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8 Relazione sulla gestione Signori Soci, a nome del Consiglio di Amministrazione porgo il benvenuto ai Delegati delle Cooperative agricole socie all Assemblea Annuale Ordinaria di Cooperlat, per deliberare sull approvazione del Bilancio al e sugli altri punti posti all ordine del giorno. Come di consueto la relazione che accompagna il bilancio apre fornendo uno spaccato sullo scenario generale e fornisce poi tutte le informazioni utili per una valutazione più ampia possibile dei risultati della gestione aziendale. Analisi della situazione della società e del suo posizionamento Il dato del quarto trimestre 2014, per l'economia italiana ha rappresentato una svolta in quanto sembra aver posto fine alla recessione. Le stime dell'istat dicono che tra ottobre e dicembre 2014 il Pil è rimasto invariato rispetto ai tre mesi precedenti, segnando uno stop della recessione; l'ultimo segno positivo risale al secondo trimestre del Rispetto al quarto trimestre 2013, nel periodo ottobre-dicembre del 2014 il Pil è sceso dello 0,3%. Nel complesso, nel 2014, il dato provvisorio è di una recessione dello 0,4%: segno meno per il terzo anno consecutivo. La variazione congiunturale dell'ultimo trimestre 2014 è il risultato di una diminuzione del valore aggiunto nei comparti dell'agricoltura e dell'industria e di un aumento nei servizi. Il PIL sconta l andamento negativo della domanda interna e risente invece positivamente della parte destinata alle esportazioni. Per quanto riguarda l Italia, i timidi segnali di miglioramento visti nella seconda metà del 2014 sono per lo più riconducibili al forte deprezzamento dell'euro verso le principali valute mondiali, che ha permesso una ripresa della domanda estera fuori dall euro. I contributi positivi dell'export da soli non sono in grado di portare a quella crescita sostenibile di medio lungo periodo che manca nel nostro Paese da anni. In un contesto di rallentamento della crescita globale è necessario far leva sulla domanda interna per evitare di registrare una ripresa anonima". La Germania ha sorpreso le attese, spingendo i mercati; in tutta Europa i segnali sono di lieve crescita. Nel quarto trimestre l'eurozona è passata a +0,3% da +0,2% del precedente trimestre e nell'intera Unione europea (28) a +0,4% da +0,3. Nell'intero 2014 il Pil è cresciuto dello 0,9% nell'eurozona e dell'1,4% nell'ue. Male la Grecia: il Pil si è contratto dello 0,2% nell'ultimo periodo dell'anno, contro stime per una crescita dello 0,4%. Su base annua il Pil è cresciuto dell'1,7%, contro il +1,6% del trimestre precedente. A livello di economia globale il Pil è cresciuto nel 2014 del 3,2%. Negli Stati Uniti il PIL è in espansione ormai da dieci trimestri. Andamento PIL principali Paesi Occidentali ( ) 7

9 Danimarca Finlandia Francia Germany India Irlanda Italia Lussemburgo Olanda Norvegia Polonia Russia Spagna Svezia Svizzera Regno Unito Area Euro Stati Uniti G Lo scenario mondiale per i prossimi anni vede una frenata dell economia mondiale e l'italia che procede al rallentatore: il nostro Paese ritroverà nel 2015 la crescita, ma è più debole delle attese. Il pil italiano crescerà nel 2015 dello 0,4%, ovvero 0,5 punti percentuali in meno rispetto a ottobre, per poi accelerare nel 2016 a +0,8% (-0,5 punti). Una frenata nel 2015, in un contesto di debolezza dell'area euro, in cui frenano anche Germania e Francia, mentre si salva la Spagna. Gli Stati Uniti sono l'unica grande economia che avanza decisa. Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al ribasso il pil mondiale, nonostante il calo dei prezzi del petrolio, i cui effetti positivi sono annullati da fattori negativi, inclusa la debolezza degli investimenti. La revisione al ribasso delle prospettive mondiali riflette l andamento di Cina, Russia, dell'area euro e del Giappone, ma anche l'attività più debole dei maggiori esportatori di petrolio in seguito al calo dei prezzi del greggio. Gli Stati Uniti sono l'unica grande economia per la quale le stime sono state riviste al rialzo. La riduzione delle stime per il 2015 e 2016 si è resa neccessaria a causa delle mancate riforme strutturali in diverse economie mondiali. L'Italia rivede la crescita dopo la contrazione del pil dell'1,4% nel 2013 e dello 0,4% nel Ma la crescita è lenta e l'italia è all ultimo posto nel G7 per il pil sia quest'anno sia per le previsione del prossimo anno. Le economie europee saranno sostenute nel 2015 dai bassi prezzi del petrolio, da un ulteriore allentamento monetario e da una politica di bilancio più neutra. Il Settore Agroalimentare Il settore Agroalimentare italiano pesa per 132 miliardi di euro di fatturato, conta oltre imprese ed è il secondo comparto dell industria manifatturiera. Dopo alcuni anni di continua flessione dei consumi alimentari, nel 2014 il comparto agroalimentare è rimasto sostanzialmente stabile, grazie soprattutto alla dinamica dell export che è cresciuto di oltre il 3%. Le prospettive disegnate per il 2015 prevedono una timida ripresa dei consumi (+0,3%), una decisa ripresa della produzione industriale e un consolidamento della crescita delle esportazioni. A far intravedere la svolta incidono sostanzialmente quattro fattori: il calo del petrolio, la maggiore competitività dei Paesi europei grazie al deprezzamento dell euro, l aumento del credito al consumo e l allentamento della stretta creditizia alle imprese. Segnali di preoccupazione invece sul fronte dell ulteriore aumento delle aliquote IVA; tale fenomeno atteso, unitamente al tasso di disoccupazione ancora troppo elevato nel Paese fanno prevedere che la ripresa del settore dipenda fortemente dalle esportazioni. Le esportazioni cresceranno ma il fattore preoccupante è che cresceranno ad un tasso notevolmente inferiore rispetto al triennio 2010/2013. Ci si attendono circa 27 miliardi di esportazioni nel 2015, con un peso complessivo sul business alimentare del 20%. Questa percentuale appare ancora bassa soprattutto se parametrata alle eccellenze alimentari presenti nel Paese e al peso dell export di altri Paesi europei: Spagna (22%), Francia (28%) e Germania (32%). 8

10 Obiettivo dell industria di settore sarà di raggiungere almeno il 35% di esportazioni entro i prossimi 5 anni; questo obiettivo potrà essere raggiunto grazie alla competitività delle imprese e alla capacità di creare valore aggiunto, ma dovrà innegabilmente essere supportato dall aiuto delle istituzioni al fine di limitare il fenomeno della contraffazione, di abbattere le barriere tariffarie e gli ostacoli al libero scambio e soprattutto di contrastare gli attacchi strumentali allo stile di consumo tipico del made in Italy. La politica aziendale Nel corso del 2014 l azienda ha potuto godere di una sostanziale stabilità della materia prima, sia del latte che dei grassi vegetali. Ciò ha permesso di impostare una politica dei prezzi di vendita e promozionale uniforme nel corso dell anno. L andamento dei prezzi di vendita ha anche beneficiato della politica di generale rialzo dei prezzi praticato da tutti i competitors Anche nel 2014 si è resa necessaria l emanazione di un listino tecnico per coprire le derive contrattuali dei Clienti della GDO; alcuni Clienti hanno proseguito nella politica di decontribuzione ossia di spostare gli sconti da fuori fattura a in fattura. L Azienda ha notevolmente ridotto le attività promozionali sui prodotti a bassa marginalità (esempio: latte uht da primo prezzo) allo scopo di salvaguardare la marginalità delle categorie più a rischio redditività. Dal punto di vista del mercato, l Azienda ha fortemente presidiato in mercati locali soprattutto con latte e panna fresca, ha continuato lo sviluppo nella GDO nazionale con i prodotti vegetali e la panna spray. In particolare, nella panna spray, ha migliorato notevolmente la propria posizione competitiva e allargato il parco Clienti. Forte attenzione è stata posta al miglioramento delle marginalità unitarie dei prodotti e alla tenuta dei volumi nelle aree di forza. Particolare focus è stato posto nel migliorare l assortimento dei prodotti a base latte al fine di costituire un portafoglio prodotti attraente per il canale horeca delle aree servite in tentata vendita. Il mercato della materia prima L andamento fortemente al rialzo del mercato spot del latte nel secondo semestre 2013 aveva portato all aumento anche delle quotazioni delle forniture a contratto, e di conseguenza dei conferimenti soci, per cui nel primo semestre 2014, in assenza di un accordo interprofessionale che ne regolasse le quotazioni, il prezzo base del latte crudo alla stalla ha toccato quotazioni di euro 445 per litri. Successivamente, se da sempre nei periodi estivi si verificano dei fenomeni di forte aumento sia sul mercato nazionale che su quello estero, dovuti agli incrementi di domanda di caseari e di altri prodotti finiti, alla curva di lattazione delle bovine, etc., quest anno potremo descrivere un andamento anomalo in quanto si è registrato, seppur con modalità diversificate da zona a zona e senza precisi riferimenti quotazioni in ribasso che hanno generato miglioramenti della marginalità aziendale. Il prezzo base riconosciuto ai propri soci per i conferimenti effettuati è stato di circa Euro 419,00 per litri, con un incremento del 5,4% circa su quello dell anno precedente; si ritiene che il prezzo riconosciuto sia stato in linea con le migliori remunerazioni effettuate dai principali soggetti del settore. 9

11 Nel mercato del latte e della panna spot si è gradualmente invertita la tendenza dell anno precedente e nella seconda parte dell esercizio 2014 le quotazioni sono state in costante e netta diminuzione. Si riporta di seguito una tabella predisposta sulla base dei prezzi medi mensili rilevati sul mercato italiano dalla C.C.I.A.A. di Lodi e da fonte CLAL. Prezzi Euro/1000 Litri medie elaborate sui dati Gennaio Prezzo latte alla stalla CLAL Prezzo spot latte crudo nazionale CLAL Prezzo spot latte pastorizzato tedesco CLAL Prezzo spot latte scremato tedesco CLAL Prezzo spot crema di latte (panna 40%) CLAL 420,00 476,80 471,70 296, ,00 Febbraio 445,00 458,80 448,50 273, ,00 Marzo 445,00 427,90 402,10 230, ,00 Aprile 445,00 394,40 353,10 157, ,00 Maggio 445,00 376,30 345,40 162, ,00 Giugno 445,00 424,00 411,10 227, ,00 Luglio 420,00 412,40 400,80 220, ,00 Agosto 420,00 406,00 394,40 222, ,00 Settembre 390,00 381,50 378,90 222, ,00 Ottobre 390,00 375,50 366,00 225, ,00 Novembre 385,00 377,60 373,70 235, ,00 Dicembre 380,00 357,00 329,90 177, ,00 Media ,16 405,68 389,63 220, ,33 Media ,30 463,70 466,00 301, ,00 Delta % 2014/2013 2,65% -12,51% -16,39% -26,68% -14,58% Latte lavorato Nell esercizio 2014 sono stati lavorati presso gli stabilimenti di Jesi (AN), Badia Polesine (RO) e Ascoli Piceno, litri di latte e litri di panna con una riduzione della quantità di latte (-13,2%) dell esercizio 2013 pari a litri, mentre è rimasta pressoché costante la quantità di panna lavorata litri lavorati nell anno precedente. Latte e Panna conferiti dai Soci I conferimenti di latte dei soci sono stati pari a litri per un valore complessivo di Euro ; nell esercizio precedente i conferimenti erano stati pari a litri per un valore di Euro Gli acquisti di latte e panna sul mercato sono stati pari a litri per un valore di Euro ; nell esercizio precedente gli acquisti erano stati pari a litri per un valore di Euro , la riduzione è dipesa dal maggior conferimento del latte da parte dei soci rispetto all esercizio precedente e dalla riduzione dei volumi di vendita su alcuni prodotti a bassa marginalità (latte UHT). Il conferimento di latte e panna dei soci rispetto al totale del latte approvvigionato dalla società rappresenta a quantità il 73,49% in aumento rispetto al 59,78% dell anno precedente per effetto dei maggiori conferimenti da parte dei soci mentre a valore rappresenta il 68,29% rispetto al 52,85% dello scorso esercizio. La volontà di incrementare il conferimento da parte dei soci è conseguente, oltre cha a garantire ai propri consumatori prodotti ottenuti da filiere garantite nazionali, alla natura giuridica della società la quale ha voluto maggiormente aumentare la propria mutualità prevalente. L approvvigionamento totale di latte e panna è stato di litri per un valore complessivo di Euro

12 Prodotti finiti conferiti dai Soci I prodotti finiti conferiti dai soci riguardano principalmente prodotti caseari quali mozzarelle e formaggi per un valore complessivo di Euro in aumento rispetto a quello dell esercizio precedente ammontante ad Euro Inoltre la società ha acquistato prodotti finiti sul mercato per complessivi Euro , per sopperire alle necessità di completamento della gamma merceologica. Il mercato delle altre materie prime Le quotazioni delle altre materie prime in genere non hanno subito variazioni di prezzo rilevanti, ad eccezione dei derivati del latte come le proteine e i caseinati che invece hanno subito l andamento ribassista del mercato del latte. Anche la quotazione dello zucchero, dopo le consistenti riduzioni dello scorso anno, ha continuato la sua corsa verso il basso, assestandosi ai livelli più bassi di sempre. Il grasso vegetale, pur avendo segnato quotazioni in rialzo nei primi mesi, ha corretto verso il basso nella parte centrale dell anno; ritenute quotazioni interessanti la società ha provveduto ad effettuare acquisti a copertura delle produzioni I costi degli imballi, dei contenitori e dei servizi, non hanno subito variazioni importanti, mantenendo nell'arco dell'anno una certa stabilità, comunque a un livello medio per quanto riguarda gli imballi a base carta e acciaio; medio/alto per i contenitori a basi materie plastiche. Per quanto riguarda i costi energetici (energia elettrica e metano) l'anno 2014 ha fatto segnare dei recuperi che però si sono parzialmente azzerati a causa degli aumenti dei costi fissi (accise, trasmissioni, distribuzione e dispacciamento). Le produzioni La produzione diretta di Cooperlat viene effettuata presso gli stabilimenti di Jesi, Badia Polesine e Ascoli Piceno. Nel corso del corrente esercizio, in linea a quanto previsto dal piano industriale, si è provveduto nel mese di giugno alla chiusura dello stabilimento produttivo di Ascoli Piceno e nel mese di novembre alla chiusura dello stabilimento di Badia Polesine con contestuale spostamento delle produzioni nello stabilimento di Jesi. Complessivamente presso i tre stabilimenti sono state prodotte n confezioni, rispetto a dell anno precedente, con un decremento del 8%. Dalla lavorazione del latte, panna ed altre materie sussidiarie, nei reparti produttivi degli stabilimenti si sono ottenuti i seguenti prodotti: latte uht, latte fresco pastorizzato e panna pastorizzata, panna da cucina, panna da montare, besciamella, budini, panna cotta, panna spray, yogurt oltre ad altri prodotti a base di grassi vegetali. Il mercato ed i risultati Come già avvenuto nel corso del precedente esercizio, anche il 2014 si è caratterizzato per il progressivo trasferimento sui listini di vendita degli eccezionali aumenti dei costi di approvvigionamento delle materie prime latte e panna animale subiti per tutto il Il fatturato complessivo statistico della società sul mercato nazionale comprensivo del canale Conto Terzi e delle vendite Intercompany, neutralizzato dall effetto della decontribuzione di alcune scontistiche precedentemente riconosciute ai clienti della Grande Distribuzione Organizzata come premi di fine anno ha fatto registrare nel 2014 un fatturato in linea rispetto a quello dell anno precedente rispetto ad un calo dei volumi del 9% circa soprattutto su quelle famiglie prodotto a bassa marginalità. Significativo il risultato ottenuto in termine di prezzo medio aumentato di circa il 10%. 11

13 Mese Quantità LT/KG 2014 Quantità LT/KG 2013 Scosta Mento Scost. % Prezzi Medi 2014 Prezzi Medi 2013 Scosta mento Scost. % Fatturato 2014 Fatturato 2013 Scosta mento ,44 1,614 1,448 0,167 11, , ,09 1,661 1,501 0,160 10, , ,67 1,832 1,591 0,241 15, , ,00 1,908 1,577 0,331 20, , ,28 1,835 1,604 0,231 14, , ,58 1,733 1,535 0,199 12, , ,82 1,736 1,540 0,196 12, , ,29 1,757 1,611 0,146 9, , ,69 1,669 1,563 0,106 6, , ,65 1,671 1,584 0,087 5, , ,47 1,654 1,669-0,015-0, , ,56 1,723 1,722 0,000 0, , ,79 1,735 1,579 0,156 9, ,24 Scost. % L applicazione degli sconti precedentemente riconosciuti ai clienti della Grande Distribuzione Organizzata come premi di fine anno, conseguentemente alla richiesta da parte dei clienti stessi in fase di rinnovo del contratto di riconoscere tali sconti direttamente in fattura, ha comportato una de-contribuzione in fattura di circa 17,5 milioni di Euro rispetto ai 11,3 milioni di Euro già riconosciuti nel corso degli esercizi 2012 e A supporto di quanto sopra indicato si riportano di seguito alcune tabelle di sintesi esplicative dell andamento statistico delle vendite ai clienti dei soli prodotti finiti, determinato al netto di sconti, di resi commerciali, omaggi e sconti merce limitatamente al mercato della società Cooperlat nell esercizio 2014 e confrontate con quelle dell esercizio precedente per famiglie di prodotti e per aree geografiche. Famiglie Prodotti Volumi 2014 LT-KG/1000 Fatturato 2014 Euro/1000 Incidenza sul Fatturato totale % Variazione % Volumi 2014/2013 Variazione % Fatturato 2014/2013 Latte UHT ,9% -21,5% -18,3% Prodotti Freschi ,2% -4,4% -4,6% Caseari ,2% 2,7% 1,0% Prodotti Speciali ,8% 1,5% -0,1% Commercializzati ,9% 5,8% 8,3% Totale ,0% -8,8% -4,0% Aree Geografiche Area Nielsen Fatturato 2014 Euro/1000 Incidenza sul Fatturato totale % Variazione % Volumi 2014/2013 Variazione % Fatturato 2014/2013 Italia Area 1 N/O ,5% -14,4% 5,2% Area 2 N/E ,1% -13,4% -5,0% Area 3 Centro ,9% -5,0% -3,3% Area 4 Sud ,8% -13,6% -8,7% Estero ,7% -0,4% -0,6% Totale ,0% -8,8% -4,0% Mercato Italia Anche nel corso del 2014 le vendite sul mercato nazionale hanno risentito della situazione negativa già rilevata nel 2013 dove la situazione economica generale in Italia ha fatto registrare solamente dati negativi: i consumi pro-capite, il reddito disponibile delle famiglie, la composizione della spesa, tutti indicatori che sono ulteriormente peggiorati rispetto ai dati degli anni precedenti. 12

14 La strategia di vendita portata avanti nel 2014 è stata mirata ad aumentare la distribuzione ponderata dei nostri prodotti sul canale della GDO, cercando nel contempo di massimizzare l efficacia promozionale, per sostenere i volumi delle famiglie prodotto principali che potevano registrare margini di contribuzione positivi (latte e panna pastorizzati, panna cucina, ma in particolare prodotti speciali sia a base animale che a base vegetale); anche sui canali del Normal Trade e Horeca è stata fatta attività per aumentare il presidio dei prodotti Cooperlat. Gli obiettivi di distribuzione prefissati nel corso dell anno sono stati quasi del tutto raggiunti: sono ormai pochissimi i clienti della GDO che non trattano almeno un nostro prodotto. Durante il 2014, conseguentemente ai continui aumenti dei costi di approvvigionamento della materia prima latte, la società ha ritenuto strategico diminuire in modo significativo le vendite del latte UHT, prodotto prevalentemente a bassa marginalità rinunciando a quasi 10 milioni di litri. Questa forte decisone, seppur penalizzante dal punto di vista industriale, ha portato benefici in termini economici in quanto essendo vendite a bassa marginalità e con il prezzo della materia prima a livelli alti, avrebbero eroso risorse all azienda. Vogliamo con soddisfazione evidenziare che i prodotti a base vegetale, prodotti ad altissima marginalità per la società, hanno fatto registrare nel corso del 2014 una crescita del 7% a valore e del 4% a volume. Il buon risultato ottenuto è stato realizzato grazie alla riconosciuta qualità da parte dei consumatori dei prodotti a marchio Hoplà nonché alle difficoltà fatte registrare da aziende concorrenti che hanno lasciato spazi liberi sia sul mercato della Panna Vegetale da montare, sia su quello dei prodotti spray. Altro obiettivo primario perseguito è stato quello di ricercare nuove aree di potenziale sviluppo sul canale della tentata vendita aumentando la numerica dei clienti e dei prodotti offerti sia verso il canale Normal Trade tradizionale, sia verso il canale Horeca. Le azioni congiunte nel ricercare nuove aree di sviluppo e l attività svolta a supporto di Trade Marketing nei punti vendita hanno comportato il contenimento della riduzione dei volumi in un settore che ha sofferto e soffre moltissimo la crisi economica. Per la nostra specificità azienda/prodotti legata al territorio siamo consapevoli che questo canale distributivo rimane un canale per noi molto importante in quanto ci permette di differenziare il nostro rischio, in un mercato ormai molto competitivo in cui la Grande Distribuzione è sempre più forte e concentrata. Nell ambito dei canali catering e ingrosso si è cercato di sfruttare il rinnovato portafoglio dei prodotti vegetali per cogliere nuove opportunità. La competizione in questi canali è molto aumentata, a causa dell ingresso sul mercato italiano di aziende europee prima poco presenti. Continua la preoccupazione per la difficoltà a far rispettare i termini di pagamento: la stretta sul credito bancario e le nuove leggi, più restrittive, sui pagamenti dei prodotti alimentari hanno creato diverse situazioni di tensione e occorre essere sempre più cauti nella gestione degli affidamenti. Nel corso del 2014 è proseguito il piano di formazione dei manager delle vendite, in collaborazione con società di consulenza esterne, con l obiettivo di aumentare efficacia ed efficienza delle attività dei manager di vendita e dei loro team di collaboratori sul territorio. In sintesi il fatturato distinto per canale ha registrato il seguente andamento: Mercato Italia Canali distributivi Fatturato 2014 Euro/1000 Incidenza sul Fatturato totale % Variazione % Volumi 2014/2013 Variazione % Fatturato 2014/2013 Italia GD/DO ,9% -10,5% -8,5% Catering/Ingrosso ,6% -18,4% -10,2% Normal Trade ,7% 0,5% 4,9% Conto Terzi/Industria 897 0,5% -62,5% -58,9% Controllate/Altri ,2% -10,2% 35,1% Totale ,0% -10,7% -4,7% 13

15 Mercato estero Nell anno 2014 l export di Cooperlat ha mantenuto invariate le proprie quote di mercato conseguendo un fatturato in linea rispetto a quello all anno precedente. Relativamente ai mercati, l Europa si conferma quello di maggior fatturato anche se ha fatto registrare un calo rispetto all anno precedente in conseguenza della diminuzione dei volumi di vendita del prodotto panna spray a causa di una forte tensione sui prezzi di cessione esercitata da altri competitors. I mercati Extra UE, non esenti comunque dalla crisi economica che attanaglia il vecchio continente, hanno invece fatto registrare evidenti incrementi positivi portando l area Extra UE ad avere un importanza per Cooperlat quasi uguale rispetto all Europa. La continue speculazioni del mercato delle materie prime e conseguente fluttuazione sistematica dei prezzi purtroppo non hanno certamente facilitato nuove opportunità commerciali, soprattutto in Europa. Pur tuttavia la fidelizzazione ormai consolidata con i clienti storici, ha permesso di contenere ed in alcuni casi anche di incrementare quantità e fatturati, limitatamente ad alcune tipologie di prodotti, soprattutto nell area balcanica dove i nostri prodotti sono veicolati tramite la società collegata Torre-Cooperlat che ha fatto segnare un incremento del business superiore al 5%. I rapporti di collaborazione già esistenti con le multinazionali del settore alimentare quali Unilever, Emmi Svizzera, proseguono consolidandosi nel tempo; i risultati positivi nei mercati Extra Ue ci fanno ben sperare sulla possibilità di inserire nuovi prodotti in completamento della nostra gamma soprattutto per il canale professionale delle pasticcerie in cui abbiamo ancora enormi margini di crescita. L andamento del fatturato estero è, in sintesi, riepilogato nella tabella che segue: Mercato Estero Volumi 2014 LT-KG/1000 Fatturato 2014 Euro/1000 Incidenza sul Fatturato totale % Variazione % Volumi 2014/2013 Variazione % Fatturato 2014/2013 Paesi U.E ,3% 0,1% -1,4% Paesi Extra U.E ,7% -1,0% 0,4% Il Personale dipendente Totale ,0% -0,4% -0,6% Il personale dipendente, al , conta nr. 326 unità, così composte: nr. 248 uomini (76%) e nr. 78 donne (24%). Il numero dei lavoratori è aumentato di nr. 9 unità, rispetto allo scorso anno; la diversa distribuzione è essenzialmente dettata dal differente impiego ed utilizzo dei lavoratori stagionali (OTD). Ciò sia pur in un contesto annuale caratterizzato dalla razionalizzazione dell assetto industriale e dall efficientamento produttivo culminati nella cessazione dell attività presso i siti di Ascoli Piceno e di Badia Polesine -, i cui benefici si registreranno nel corso del 2015, sia in termini economici che in termini dimensionali ed occupazionali, e comunque al termine delle procedere avviate per la gestione di dette operazioni. Le qualifiche contrattuali sono così ripartite: - nr. 6 Dirigenti; - nr. 21 Quadri, di cui nr. 0 donne (0%); - nr. 137 Impiegati, di cui nr. 60 donne (43,79%); - nr. 162 Operai, di cui nr. 18 donne (11,32%). Presso la sede di Jesi risultano occupati nr. 259 addetti; nr. 23 sono i lavoratori dello stabilimento di Badia Polesine e nr. 11 quelli del sito di Ascoli Piceno. I restanti dipendenti prestano la loro attività all interno dei depositi ubicati nelle regioni del centro-nord, come di seguito specificato: nr. 15 in Abruzzo, nr. 9 nelle Marche e nr. 9 in altra sede del Veneto. Il 94% dell organico aziendale è assunto a tempo indeterminato. Nella restante quota parte dei casi, si è fatto ricorso al contratto di lavoro a termine, quale strumento diretto a realizzare - mediante un progetto 14

16 individuale di adattamento delle competenze professionali del dipendente al contesto lavorativo - l'inserimento nel mercato del lavoro, valorizzando l'acquisizione di concrete competenze professionali calibrate alle necessità dell Azienda e nella prospettiva di una eventuale stabilizzazione. Resta fermo l utilizzo di tale forma contrattuale per esigenze sostitutive di personale temporaneamente assente, ovvero a garanzia della migliore flessibilià organizzativa, e per far fronte a picchi di attività produttiva stagionale. Il contratto di lavoro part-time in sensibile crescita rispetto all anno precedente - è utilizzato dal 17,94% del personale femminile (2,39% sul totale dipendenti), per la migliore conciliazione dei tempi di vita familiare e dei tempi di lavoro. Il 16,26% dell organico ha un età compresa tra i 30 ed i 40 anni (resta invariato, il dato, rispetto al 2013), mentre è in diminuzione - pari al 38,35% - la quota degli addetti nella fascia di età compresa tra i 41 ed i 50 anni. Significativa appare, ancora, la percentuale degli ultra cinquantenni (43,25%, in aumento di 6 punti percentuali rispetto all anno precedente). Risulta, altresì, diminuita la presenza di giovani under 30 (2.14% vs 2,84%). L incidenza degli occupati, che hanno conseguito un titolo di studio superiore (diploma, laurea, master), risulta invariata rispetto all anno precedente (68,8%), e la scolarità media appare più alta tra le donne (oltre l 81% ha un titolo di studio superiore), rispetto agli uomini (65%). Investimenti e progetti Gli investimenti materiali Nell anno 2014 gli incrementi delle immobilizzazioni materiali riguardano i nuovi investimenti ed ammontano a circa 2,5 milioni di Euro così suddivisi: Immobilizzazioni Acquisizioni dell esercizio Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Immobilizzazioni in corso ed acconti Le realizzazioni principali riguardano i reparti produttivi dello stabilimento di Jesi e tra i più significativi si vuole evidenziare: - Realizzazione nuova banchina carico latte fresco - Impianto soffiaggio bottiglie latte fresco - Isola pallettizzazione e nastri trasporto latte fresco - Confezionatrice latte fresco - Climatizzazione reparto prodotti speciali - Attrezzature per nuovo deposito di Jesi - Attrezzature produttive e di laboratorio Gli investimenti immateriali Gli investimenti immateriali effettuati nel corso dell esercizio 2014 ammontano a circa 212 mila euro ed hanno riguardato principalmente lo sviluppo ed il miglioramento del software gestionale nonchè l acquisto di licenze d uso software. I sistemi informativi Nel 2014 le attività ed i progetti svolti dai sistemi informativi hanno perseguito obiettivi di razionalizzazione dei servizi informatici continuando a supportare l azienda nel piano di ristrutturazione, ma nello stesso tempo anche obiettivi di innovazione tecnologica con l introduzione di sistemi mobile e tecnologie cloud di ultima generazione (servizi informatici a consumo accessibili via web). 15

17 Nella prima direzione è stato portato a termine il consolidamento dei sistemi della società controllata Abit Piemonte centralizzandoli nel datacenter di Cooperlat. In particolare sono stati unificati i software di gestione del personale, di postalizzazione ed archiviazione documentale ed stato riprogettato, sul modello e con gli strumenti del sistema di business intelligence Cooperlat, il sistema statistico della società Abit a supporto della reportistica delle funzioni commerciale e controllo di gestione. Non meno importante, nel settore software, è stato anche l obiettivo di aumentare la copertura funzionale, migliorare la qualità del dato ed il livello di digitalizzazione attraverso l introduzione o l adeguamento di applicazioni specializzate nonchè la dismissione di software obsoleto. Come realizzazioni importanti si possono citare l implementazione sul sistema SAP di verticali per la gestione delle campagne promozionali e di marketing; per la gestione dei materiali di manutenzione; per la fatturazione elettronica verso la pubblica amministrazione. Inoltre sono stati portati a termine anche l ampliamento del gestionale delle provvigioni con la gestione dei premi a target e del software specializzato per i contratti della GDO. Come progetti di innovazione tecnologica citiamo l informatizzazione del nuovo deposito logistico di Jesi con la connessione in fibra ottica e l adozione, per la vendita nel canale normal trade, di nuovi palmari mobile dotati di connessione tramite SIM per lo scarico on-line dei dati, della possibilità di pagamento POS e di firma elettronica grafometrica; l implementazione sempre in cloud (SaaS) di un nuovo servizio EDI per lo scambio dati elettronico con la GDO; infine la realizzazione di una app per la fruizione su tablet e smartphone di reports statistici direzionali interattivi prodotti con il sistema di business intelligence IBM Cognos. La logistica distributiva Nel corso dell esercizio 2014, è stato trasferito il deposito della tentata vendita da Ascoli Piceno a Centobuchi, in questo contesto si è ottenuto un risparmio dovuto alla minore percorrenza chilometrica delle macchine della tentata vendita. In seguito alla chiusura dello stabilimento di Ascoli sono altresì state inserite nuove primarie in partenza da Jesi ottenendo importanti efficienze nella saturazione dei mezzi del fresco completando le tratte del fresco con i prodotti UHT. E stata chiusa la piattaforma distributiva di Badia Polesine trasferendo la preparazione delle merci presso lo stabilimento di Jesi e utilizzando il deposito di Stanghella come transit point. Ciò ha permesso di ottimizzare i costi di trasporto nella distribuzione primaria nel nord-est. Le primarie in partenza dallo stabilimento di Amandola (AP) per la distribuzione delle mozzarelle in ABIT sono state saturate con tutte le merci UHT facendo transitare le primarie da Jesi per il completamento del carico. Ciò ha permesso di ridurre i costi di trasporto da Cooperlat ad Abit E stata chiusa la piattaforma distributiva di Torino ed il transit point di Carpiano (MI) trasferendo la preparazione delle merci presso la piattaforma di Montemaggiore mantenendo inalterato il servizo al cliente finale. Analisi dell andamento della gestione e dei risultati Risultato di gestione aziendale Il risultato di gestione di Cooperlat al 31 dicembre 2014 presenta una perdita netta di Euro per effetto esclusivamente dell operazione straordinaria di svalutazione della partecipazione detenuta dalla società nel consorzio Abit Piemonte e dopo aver accantonato le imposte dell esercizio. Il risultato tiene conto di un prezzo base medio liquidato ai soci sui conferimenti, con il sistema di acconto e saldo pari ad euro 418,75 oltre IVA ogni 1000 litri a cui vanno aggiunti i premi qualità, maggiorazione per Alta Qualità, la raccolta, la concentrazione ed i trasporti oltre ad aver riconosciuto ai soci che operano negli hinterland degli stabilimenti, un premio integrativo di euro 10,00 oltre IVA ogni 1000 litri. L incremento rispetto al prezzo liquidato nell esercizio precedente è pari al 5,4%. Principali dati economici Il conto economico riclassificato a valore aggiunto della società confrontato con quello degli esercizi precedenti è il seguente (in Euro): 16

18 31/12/ /12/ /12/2012 Valore % Valore % Valore % Ricavi netti , , ,00 Proventi diversi , , ,86 Costi esterni , , ,77 Valore aggiunto , , ,09 Costo lavoro , , ,33 Margine operativo lordo , , ,76 (EBITDA) Ammortamenti, svalutazioni e altri , , ,86 accantonamenti Reddito operativo (EBIT) , , ,90 Proventi finanziari , , ,41 Oneri finanziari , , ,23 Reddito di competenza , , ,08 Proventi straordinari e rivalutazioni , , ,20 Oneri straordinari e svalutazioni , , ,96 Reddito ante imposte , , ,67 Imposte , , ,14 Reddito (perdita) netta , , ,81 I ricavi netti delle vendite sono diminuiti passando da 198,3 milioni di euro a 195,3 milioni di euro per effetto della de-contribuzione dei premi di fine anno passati direttamente in fattura nonché per la riduzione dei volumi di vendita su quelle famiglie prodotto a bassa marginalità (latte UHT). I costi della produzione ammontano complessivamente a 192,4 milioni rispetto a 198,5 milioni di euro dell esercizio precedente e si sono ridotti del 3,1%. I costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci, ammontano complessivamente a milioni 127,8 di euro ridotti rispetto a quelli dell esercizio precedente che ammontavano a 134,2 milioni, con una flessione del 4,8% dovuto quasi esclusivamente per le motivazioni sopra riportate. I costi dei servizi ammontano complessivamente a 39,3 milioni di euro rispetto a 41,6 milioni di euro con un decremento del 5,5% sull esercizio precedente. I canoni per locazioni industriali, EDP, autovetture, automezzi ed affitti passivi ammontano a 4,3 milioni di euro e pressoché in linea con quelli dell anno precedente ammontanti 4,1 milioni di euro. Il costo del lavoro ammonta complessivamente a 14,1 milioni di euro a fronte di un costo di 13,9 milioni di euro dell anno precedente con un aumento del 1,4%. Gli ammortamenti materiali ed immateriali e la svalutazione dei crediti ammontano a 5,2 milioni di euro di cui 0,8 milioni per ammortamento immobilizzazioni immateriali, 3,2 milioni per ammortamento immobilizzazioni materiali, 1,1 milioni per svalutazione crediti, risultando essere in linea con quelli dell esercizio precedente. Gli oneri finanziari che per somma algebrica tra proventi ed oneri ammontano a 1,9 milioni di euro sono in aumento rispetto all anno precedente. Tale aumento è da ricondurre principalmente ai minori proventi 0,4 milioni nel 2014 rispetto a 0,5 milioni nel 2013 e all aumento degli oneri 0,1 milioni di euro dovuto principalmente agli spread applicati dal sistema bancario alla società. La voce proventi ed oneri straordinari che per somma algebrica non origina un importo significativo, comprende sopravvenienze attive quali incassi per ripartizione finale fallimenti ed altre sopravvenienze oltre ai risarcimenti assicurativi. Nella voce Oneri straordinari e svalutazioni, come già indicato in precedenza, l importo più significativo è rappresentato dalla svalutazione della partecipazione che la società detiene nel consorzio Abit Piemonte per adeguare la partecipazione al valore del patrimonio netto di competenza della società. 17

19 Per l esposizione dei criteri adottati nella redazione del bilancio e per un analisi più dettagliata delle singole voci si rimanda a quanto esposto nella nota integrativa. Indicatori economici A miglior descrizione della situazione si riportano gli indici di bilancio 2014 maggiormente significativi confrontati con quelli dei bilanci 2013 e ROE (Return On Equity), è il rapporto tra il reddito netto ed il patrimonio netto comprensivo dell utile o della perdita dell esercizio dell azienda, esprime in misura sintetica la redditività e la remunerazione del capitale proprio. ROI (Return On Investment), è il rapporto tra il reddito operativo e il totale dell attivo, esprime la redditività caratteristica del capitale investito, ove per redditività caratteristica si intende quella al lordo della gestione finanziaria, delle poste straordinarie e della pressione fiscale. ROS (Return On Sale), è il rapporto tra la differenza tra valore e costi della produzione e i ricavi delle vendite, esprime la capacità dell azienda di produrre profitto dalle vendite. 31/12/ /12/ /12/2012 ROE 0,00 0,00 0,00 ROI 0,03 0,01 0,01 ROS 0,02 0,01 0,01 Gli indici economici di redditività nell esercizio 2014, sono migliorati rispetto a quelli dell esercizio 2013 e, nella loro lettura, occorre tenere presente la particolarità dell impresa cooperativa che ha come missione prioritaria la remunerazione ottimale del prodotto conferito dai soci e non la remunerazione del capitale. EBITDA (Earnings Before Interest, Tax, Depreciation and Amortization), indica il risultato operativo al lordo degli ammortamenti e delle svalutazioni, esprime il risultato prima degli ammortamenti e delle svalutazioni, degli interessi, dei componenti straordinari e delle imposte. EBIT (Earnings Before Interest and Tax), indica il risultato operativo al netto degli ammortamenti e delle svalutazioni, prima degli interessi, dei componenti straordinari e delle imposte, esprime il risultato prima degli interessi, dei componenti straordinari e delle imposte. Il margine operativo lordo (EBITDA) ed il reddito operativo (EBIT), espressi in rapporto ai ricavi netti dell esercizio, rappresentano il segno positivo e sono in miglioramento rispetto all esercizio precedente. 31/12/ /12/ /12/2012 EBIT DA / RICAVI NETTI 0,05 0,04 0,04 EBIT / RICAVI NETTI 0,03 0,01 0,01 Principali dati patrimoniali Lo stato patrimoniale riclassificato della società, confrontato con quello degli esercizi precedenti, è il seguente (in Euro): ATTIVO 31/12/ /12/ /12/2012 Attività disponibili Liquidità immediate Liquidità differite Rimanenze finali Attività fisse

20 - Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie Capitale investito PASSIVO 31/12/ /12/ /12/2012 Debiti a breve Debiti a medio/lungo Mezzi propri Fonti del capitale investito Dallo stato patrimoniale riclassificato emerge la solidità patrimoniale della società. Indicatori patrimoniali A migliore descrizione della situazione finanziaria si riportano nella tabella sottostante alcuni indici di bilancio, confrontati con gli stessi indici relativi ai bilanci degli esercizi precedenti. Principali dati finanziari La posizione finanziaria netta al 31/12/2014 é la seguente (in Euro): 31/12/ /12/2013 Variazione Depositi bancari ( ) Denaro e altri valori in cassa (74.635) Azioni proprie Disponibilità liquide ed azioni proprie ( ) Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni Obbligazioni e obbligazioni convertibili (entro 12 mesi) Debiti verso soci per finanziamento (entro 12 mesi) Debiti verso banche (entro 12 mesi) Debiti verso altri finanziatori (entro 12 mesi) ( ) Anticipazioni per pagamenti esteri Quota a breve di finanziamenti ( ) Crediti finanziari ( ) (35.983) ( ) Debiti finanziari a breve termine ( ) Posizione finanziaria netta a breve termine ( ) ( ) Obbligazioni e obbligazioni convertibili (oltre 12 mesi) Debiti verso soci per finanziamento (oltre 12 mesi) Debiti verso banche (oltre 12 mesi) Debiti verso altri finanziatori (oltre 12 mesi) Anticipazioni per pagamenti esteri 19

21 Quota a lungo di finanziamenti ( ) Crediti finanziari ( ) ( ) Posizione finanziaria netta a medio e lungo termine ( ) ( ) Posizione finanziaria netta ( ) ( ) L indebitamento finanziario netto alla fine del periodo è di circa 53 milioni di euro in diminuzione rispetto l esercizio precedente. E importante sottolineare che la società è in attesa di incassare crediti tributari per rimborsi IVA pari a circa 5 milioni che permetterebbe di migliorare notevolmente la posizione finanziaria netta. Indicatori finanziari A migliore descrizione della situazione finanziaria si riportano nella tabella sottostante alcuni indici di bilancio, confrontati con gli stessi indici relativi ai bilanci degli esercizi precedenti. 31/12/ /12/ /12/2012 Liquidità primaria 0,89 0,85 0,92 Liquidità secondaria 1,03 1,00 1,05 Indebitamento 2,21 2,28 2,24 Tasso copertura degli immobilizzi 1,02 0,98 1,02 L indice di liquidità primaria 0,89 evidenzia una situazione finanziaria della società da considerarsi abbastanza buona. L indice di liquidità secondaria 1,03 evidenzia che il valore assunto dal capitale circolante netto è da ritenersi soddisfacente in relazione all'ammontare dei debiti correnti. L indice di indebitamento 2,21 evidenzia che l'ammontare dei debiti ha dimensioni significative in funzione dei mezzi propri esistenti. Rispetto all anno precedente l indice è diminuito. Il tasso di copertura degli immobilizzi 1,02 evidenzia che nonostante la riduzione dei mezzi propri con l accensione di finanziamenti a medio/lungo termine, la situazione è migliorata. Principali indicatori non finanziari Nelle tabelle che seguono si riportano alcuni indicatori di carattere non finanziario. Indicatori di rotazione (in giorni) 31/12/ /12/ /12/2012 Rotazione delle rimanenze 30,38 33, Rotazione dei crediti 102,08 105,78 105,81 Rotazione dei debiti verso fornitori 70,02 70,84 75,77 L indice di rotazione dei crediti al non è comparabile con il dato al vista la diversa riclassifica delle note di credito da emettere. Apportando la stessa modifica anche per il dato al l indice corretto è pari a 98,88 giorni di incasso registrando così un piccolo allungamento nell incasso dei crediti commerciali. Indicatori di produttività 31/12/ /12/ /12/2012 Ricavi per dipendente Euro Numero dipendenti

22 Informazioni relative all ambiente Protezione dell ambiente - Autorizzazione Integrata Ambientale Nell anno 2014 lo stabilimento di Jesi ha proseguito l impegno per mantenere attiva la certificazione Ambientale ISO 14001:2004. L audit di mantenimento effettuato nel dicembre 2014 è stato superato brillantemente. Inoltre lo stabilimento continua a mantenere attiva l Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dalla Regione Marche che è partner dell azienda nell attività di gestione e tutela dell ambiente. L Autorizzazione Integrata Ambientale costituisce un unica autorizzazione che tiene conto di tutti i possibili impatti ambientali di un impresa nei diversi comparti (aria, acqua e suolo). L autorizzazione integrata consente di evitare che per ridurre l impatto di un azienda in un comparto, si prescrivano soluzioni che conducano al peggioramento di un altro; essa individua le migliori tecnologie per ridurre globalmente l inquinamento. Per quanto sopra ad inizio anno è stata installata una nuova centrale termica che ha consentito oltre che risparmio energetico un sensibile abbattimento delle emissioni e della temperatura dei fumi che è quasi stata dimezzata con conseguente recupero di calore. Sulla nuova centrale termica è stato installato lo SME ( Sistema Monitoraggio Emissioni ) già in essere dal 2011 sulla vecchia Centrale Termica E2. Continua il monitoraggio delle acque di emungimento, delle acque di alimento e reflue ( pozzetti fiscali ) come previsto in AIA senza segnalazioni di non conformità. Non ci sono più in essere prescrizioni di carattere ambientale e l Autorizzazione Integrata Ambientale è stata prorogata per altri cinque anni. Al fine di evitare possibili contaminazioni al terreno sono state predisposte delle vasche di raccolta di sicurezza in polietilene per lo stoccaggio di contenitori, fusti, contenenti prodotti chimici. Sono state individuate e segnalate delle aree per la raccolta delle diverse tipologie di rifiuti e per quanto concerne lo smaltimento del cartone, della plastica e degli scarti di produzione la società si è dotata di container compattatori automatici. Sono regolarmente proseguiti i monitoraggi all impianto fognario per la raccolta delle acque industriali e quello delle acque reflue; e sempre per le acque reflue è stato potenziato l impianto di depurazione con interventi di carattere tecnico atti a garantire maggiore capacità ed efficacia di trattamento. Altre informazioni relative al personale Nel corso dell esercizio non si sono verificati significativi infortuni sul lavoro, che hanno comportato lesioni gravi o gravissime al personale dipendente. L indice di assenteismo per infortunio è rimasto sostanzialmente invariato rispetto allo scorso anno, e contenuto all interno di parametri assolutamente ambizioni rispetto al comparto di riferimento. Parimenti, nel corso del 2014, non si sono registrati addebiti in ordine a malattie professionali, per dipendenti o ex dipendenti, né sono stati riscontrati episodi e/o denunce per mobbing; ottimo il risultato della valutazione rischio stress da lavoro correlato. Attività di formazione Le attività di addestramento e formazione pari a complessive ore -, espletate nel corso del 2014, sono state diversificate, come di consueto, in relazione ai fabbisogni evidenziati dalle diverse Aree Funzionali, tra lezioni in aula e formazione on the job. L impegno, considerevole, ha investito, tra gli altri, strumenti di sviluppo delle risorse umane, di accrescimento delle hard e soft skills, di miglioramento delle capacità ed attitudini professionali e di promozione/sostegno del cambiamento. In particolare, nel corso del 2014 è stato realizzato in continuità con quanto avviato e fatto nel 2012 e un progetto teso all adozione del nuovo processo di sviluppo dei nuovi prodotti attraverso tre direttrici principali: 1. supporto operativo pianificazione progetti, monitoraggio delle attività, project management; 2. intervento sul personale - team operativo e dirigenti - con attività di coaching individuale e di gruppo per facilitazione delle attività di team e supporto al superamento di eventuali resistenze di ostacolo alla gestione del cambiamento; 21

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