ANTIRICICLAGGIO Roma 16/11/2016

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1 ANTIRICICLAGGIO Roma 16/11/2016

2 ANTIRICICLAGGIO: GLI ADEMPIMENTI Le regole - 16/11/2016 La pratica - 29/11/2016

3 ANTIRICICLAGGIO: LE REGOLE Decorrenze degli obblighi Registri da utilizzare e l archivio informatico La data dell incarico e la tipologia di prestazione

4 LE FONTI NORMATIVE

5 LE FONTI NORMATIVE In Italia, nello specifico, le principali norme antiriciclaggio derivano dal recepimento di specifiche direttive comunitarie Fonti internazionali Direttive comunitarie Norme nazionali Prassi

6 Direttive comunitarie. LE FONTI NORMATIVE Dir. 91/308CE (1 Dir. Antiriciclaggio) Dir. 2001/97/CE (2 Dir. Antiriciclaggio) Dir. 2005/60/CE (3 Dir. Antiriciclaggio) Dir. 2015/849 (4 Dir. Antiriciclaggio)

7 LE FONTI NORMATIVE L. 197/1991 Prima normativa sull'antiriciclaggio indirizzata verso gli intermediari finanziari D. Lgs 56/2004 Inserimento di nuove figure destinatarie della norma e inclusione dei professionisti Diposizioni attuative Decreto 143/ Provv. UIC 24/02/2006 D. Lds. 231/2007 attualmente in vigore

8 LE FONTI NORMATIVE Dir. 2005/60/CE (3 direttiva antiriciclaggio) D.Lgs. 21/11/2007 n. 231 Unico riferimento legislativo in tema di riciclaggio

9 LE FONTI NORMATIVE Istruzioni applicative Provv. UIC 24/02/2006 In materia di obblighi di identificazione, conservazione delle informazioni ai fini dell antiriciclaggio e segnalazione delle operazioni sospette per finalità di prevenzione e contrasto del riciclaggio

10 LE FONTI NORMATIVE Attuazione della Direttiva 2005/60/CE D.Lgs. 21/11/07 n. 231 Prevenzione dell utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi da attività criminose e d finanziamento del terrorismo; Definizione di persone politicamente esposte e criteri tecnici per le procedure di adeguata verifica della clientela

11 LE FONTI NORMATIVE D.lgs. 151/2009 Chiarimenti sugli esoneri dall obbligo di adeguata verifica (a tutte le dichiarazioni derivanti da obblighi fiscali e non solo alle dichiarazioni dei redditi) (ai componenti degli organi di controllo); Riformulazione dei termini per l obbligo di registrazione (entro 30 giorni dall accettazione dell incarico o termine della prestazione professionale o eventuale conoscenza successiva di ulteriori informazioni) Previsione della validità dell attestazione di terzi inviata via mail Introduzione dell obbligo di registrazione dei dati identificativi del titolare effettivo.

12 LE FONTI NORMATIVE Dir. 2015/849 (4 direttiva antiriciclaggio) Dovrà essere recepita all interno del D. Lgs. entro il 26 giugno 2017

13 LE FONTI NORMATIVE L. 186/2014 Voluntary Disclosure Introduce in Italia il reato di auto-riciclaggio art. 648 ter c.p.

14 LE FONTI NORMATIVE 19/12/2007 prot Chiarimenti a seguito del D.Lgs. 231 del 21/11/2007 Circolari MEF 20/03/2008 prot Art. 49 del D.Lgs. 231 del 21/11/2007 (Limitazioni all uso del contante e dei titoli al portatore)

15 LE FONTI NORMATIVE Circolare Guardia di Finanza n /2012 Attività della Guardia di Finanza a tutela del mercato dei capitali Direttive operative ai reparti territoriali sulle modalità di svolgimento dei controlli nel settore finanziario. Detta le linee guida per i controlli ai professionisti.

16 DEFINIZIONE DI RICICLAGGIO RICICLAGGIO E un processo attraverso il quale i proventi di un reato vengono trasferiti, in tutto o in parte, nell economia reale allo scopo di occultarne la provenienza illecita e reintrodurli nel circuito economico regolare. Il termine Riciclaggio assume significati normativi in parte coincidenti nell ordinativo comunitario e nazionale.

17 DEFINIZIONE DI RICICLAGGIO L ordinamento nazionale considera riciclaggio il reato commesso attraverso tre fattispecie delittuose: Art. 648 (ricettazione), Art. 648_bis (riciclaggio) e 648-ter (impiego didenaro, beni diutilità diprovenienza illecita). La conseguenza è quella di far rientrare nella nozione di riciclaggio l impiego di denaro proveniente da qualsiasi delitto non colposo (ad es. il cosiddetto riciclaggio da evasione fiscale se vengono superati i limiti di cui al d.lgs 74/2000).

18 DEFINIZIONE DI RICICLAGGIO Ricettazione (Art. 648 c.p.) RICICLAGGIO SECONDO LA NORMATIVA PENALE Riciclaggio (Art. 648 bis c.p.) Autoriciclaggio (Art. 648 ter c.p.) Impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 648 ter c.p.)

19 DEFINIZIONE DI RICICLAGGIO Art. 648_bis (riciclaggio) Fuori dei casi di concorso nel reato, chiunque sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo, ovvero compie in relazione ad essi altre operazioni, in modo da ostacolare l'identificazione della loro provenienza delittuosa, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni e con la multa da euro a euro Tra le altre attività può comprendersi anche il risparmio di spesa per il mancato pagamento di imposte

20 DEFINIZIONE DI RICICLAGGIO Art. 648_bis (riciclaggio) Fuori dei casi di concorso nel reato, chiunque sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo, ovvero compie in relazione ad essi altre operazioni, in modo da ostacolare l'identificazione della loro provenienza delittuosa, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni e con la multa da euro a euro La pena è aumentata quando il fatto è commesso nell'esercizio di un'attività professionale. La pena è diminuita se il denaro, i beni o le altre utilità provengono da delitto per il quale è stabilita la pena della reclusione inferiore nel massimo a cinque anni. Si applica l'ultimo comma dell'articolo 648

21 DEFINIZIONE DI RICICLAGGIO Art. 648_ter (autoriciclaggio) Impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita Chiunque, fuori dei casi di concorso nel reato e dei casi previsti dagli articoli 648 e 648-bis, impiega in attività economiche o finanziarie denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni e con la multa da euro a euro La pena è aumentata quando il fatto è commesso nell'esercizio di un'attività professionale.

22 AUTORICICLAGGIO (ART. 648 TER) PRESCRIZIONE: 8 ANNI A PARTIRE DALL OCCULTAMENTO O DAL REIMPIEGO DEL DENARO

23 DEFINIZIONE DI RICICLAGGIO Il reato di riciclaggio di denaro è punibile solo se commesso con DOLO. Quindi molto importante è l elemento soggettivo. Non incorre nel riciclaggio chi abbia agito con colpa. ELEMENTO SOGGETTIVO DOLO VOLONTA GENERICO Si rappresenta nella volontà dell intero fatto tipico SPECIFICO Viene richiesto un ulteriore scopo

24 DEFINIZIONE DI RICICLAGGIO RICICLAGGIO DOLO GENERICO Consapevolezza della provenienza delittuosa del denaro, beni o altre utilità Volontà di ostacolare l identificazione delle provenienza

25 DEFINIZIONE DI RICICLAGGIO D.Lgs. n. 231/2007 (modificato dal D.Lgs. n. 151/2009) Attuazione della Dir. 2005/60/CE concernente la prevenzione dell utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo Unico riferimento legislativo in tema di antiriciclaggio Specifica definizione di riciclaggio

26 DEFINIZIONE DI RICICLAGGIO Azioni che costituiscono RICICLAGGIO (art. 2) 1) la conversione o il trasferimento di beni, effettuati essendo a conoscenza che essi provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività, allo scopo di occultare o dissimulare l'origine illecita dei beni medesimi o di aiutare chiunque sia coinvolto in tale attività a sottrarsi alle conseguenze giuridiche delle proprie azioni

27 AZIONI CHE COSTITUISCONO RICICLAGGIO (art. 2) 2) l'occultamento o la dissimulazione della reale natura, provenienza, ubicazione, disposizione, movimento, proprietà dei beni o dei diritti sugli stessi, effettuati essendo a conoscenza che tali beni provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività

28 AZIONI CHE COSTITUISCONO RICICLAGGIO (art. 2) 3) l'acquisto, la detenzione o l'utilizzazione di beni essendo a conoscenza, al momento della loro ricezione, che tali beni provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività

29 AZIONI CHE COSTITUISCONO RICICLAGGIO (art. 2) 4) la partecipazione ad uno degli atti di cui ai punti precedenti, l'associazione per commettere tale atto, il tentativo di perpetrarlo, il fatto di aiutare, istigare o consigliare qualcuno a commetterlo o il fatto di agevolarne l'esecuzione

30 AZIONI CHE COSTITUISCONO RICICLAGGIO (art. 2) Fuori dei casi di concorso nel reato, chiunque sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo, ovvero compie in relazione ad essi altre operazioni, in modo da ostacolare l'identificazione della loro provenienza delittuosa, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni e con la multa da euro a euro

31 ATTIVITA CRIMINOSA Con il termine attività criminosa che è alla base della definizione di riciclaggio, deve intendersi qualsiasi condotta contraria alla legge per la quale è prevista una pena che priva della propria libertà per un periodo che va dai 6 mesi ad 1 anno.

32 REATO DI IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA (art. 648-ter c.p.) Chiunque, fuori dei casi di concorso nel reato e dei casi previsti dagli articoli 648 e 648-bis, impiega in attività economiche o finanziarie denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni e con la multa da euro a euro

33 Definizione di riciclaggio ai sensi dell art. 2 D.Lgs. 231/2007 RICICLAGGIO IMPIEGO DI PROVENTI ILLECITI RICETTAZIONE FAVOREGGIAMENTO PERSONALE CONCORSO NEL REATO ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE AUTO- RICICLAGGIO REATI TRIBUTARI

34 REATO DI RICICLAGGIO Il concorso del professionista nello svolgimento di condotte illecite di falso nelle comunicazioni sociali, qualora consapevole della non veridicità dei dati, seppure sia solamente un redattore del bilancio, è tale che dovrà rispondere direttamente del reato. Di maggiore gravità è la situazione del professionista che redige la contabilità e successivamente la dichiarazione dei redditi quando è a conoscenza del contenuto fraudolento di alcune operazioni effettuate dal cliente.

35 REATO DI RICICLAGGIO Anche se il professionista non è l ideatore del documento falso o del meccanismo di falso che consente al cliente di raggiungere lo scopo prefissato, è il suo contributo essenziale che qualifica la condotta illecita dei professionista, perché senza le strutture e le conoscenze contabili che il professionista ha a disposizione, il cliente non potrebbe commettere il reato. Per questo motivo il Legislatore e la Magistratura sono cosi severi con i professionisti.

36 Rischia gli arresti domiciliari il commercialista indagato per riciclaggio, anche se è incensurato. È quanto emerge dalla sentenza n /14, pubblicata presso la Seconda Sezione Penale della Cassazione. lo svolgimento di prestazioni non riconducibili all ordinaria attività professionale di commercialista, una radicata ed elevata inclinazione delinquenziale alla commissione di fattispecie criminose analoghe, facilità, sfrontatezza e propensioni non comuni ad ideare e attuare meccanismi ingannevoli e complessi volti a creare situazioni simulate e artificiose per ripulire denaro di illecita provenienza.

37 I DESTINATARI DELLA NORMA

38 I DESTINATARI DELLA NORMA Gli art. 10, 11, 12, 13 e 14 indicano i soggetti destinatari della normativa antiriciclaggio. Mediatori (Art. 10 lett. e 5bis) Uffici pubblica amministrazione (art. 10 lett. g) Intermediari finanziari e altri soggetti esercenti attività finanziaria (Art. 11) Professionisti (Art. 12) Revisori contabili (Art. 13) Altri soggetti (Art. 14)

39 PROFESSIONISTI DESTINARI DELLA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO (artt. 12 e 13) Dottori commercialisti ed Esperti contabili, Consulenti del lavoro, Notai e Avvocati, Revisori contabili Ogni altro soggetto che rende i servizi forniti da periti, consulenti e altri soggetti che svolgono in maniera professionale, anche nei confronti dei propri associati e iscritti, attività in materia di contabilità e tributi, ivi compresi associazioni di categoria di imprenditori e commercianti, CAF e patronati Prestatori di servizi relativi a società e a trust

40 I DESTINATARI DELLA NORMA PROFESSIONISTI DESTINARI DELLA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO (artt. 12 e 13) Ogni altro soggetto che rende i servizi forniti da periti, consulenti e altri soggetti che svolgono in maniera professionale, anche nei confronti dei propri associati e iscritti, attività in materia di contabilità e tributi Rientrano in tale categoria, oltre che altri soggetti assimilabili soggetti che prestano consulenza contabile e tributaria; società di servizi contabili e tributari; centri elaborazione di dati; tributaristi; CAF centri di assistenza fiscale.

41 I DESTINATARI DELLA NORMA Destinatari ai sensi art. 10 l. g) 231/2007 g) agli uffici della pubblica amministrazione FUNZIONARI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Destinatari ai sensi art. 10 l. g) 231/2007 Nell esercizio delle proprie funzioni, riferisce al MEF fatti o circostanze riguardanti operazioni illecite D.M. 25 settembre 2015 Indicatori di anomalia

42 AGENZIA DELLE ENTRATE L Agenzia ha l onere di segnalare anomalie individuate nel corso propria attività all Uif Possibili conseguenze per il professionista penali/professionali I dati fiscali possono essere usati ai fini dell antiriciclaggio (art. 36 c.6 231/07)

43 COLLABORAZIONE ATTIVA PROPORZIONALITA ANTIRICICLAGGIO

44 COLLABORAZIONE ATTIVA Il professionista deve adottare idonee procedure di adeguata verifica della clientela, di segnalazione delle operazioni sospette, di conservazione dei documenti, di controllo interno, di valutazione e di gestione del rischio, di garanzia dell osservanza delle disposizioni pertinenti e di comunicazione al fine di prevenire e impedire il compimento di operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. Al professionista non è richiesto di svolgere autonome attività investigative bensì, in presenza di indici di anomalia, di ottenere ulteriori informazioni in merito allo scopo e alla natura dell operazione da svolgere e, ove necessario, di effettuare la segnalazione della stessa alle autorità competenti.

45 I DESTINATARI DELLA NORMA Collaborazione attiva, che non significa attività investigativa non direttamente collegata con la prestazione professionale da svolgere, poiché deve adempiere agli obblighi imposti avendo riguardo esclusivamente alle informazioni possedute o acquisite nell ambito della propria attività professionale.

46 PROPORZIONALITA Il professionista deve adottare misure proporzionali al rischio di riciclaggio in merito a: - prestazione - tipo di cliente L'applicazione delle norme deve essere inoltre applicata in proporzione alla peculiarità delle varie professioni e alle dimensioni dei soggetti destinatari della disciplina. Questa previsione è di particolare rilievo nella fase di applicazione della normativa, in quanto legittima l adozione di misure differenziate a seconda della struttura, più o meno complessa, adottata dal professionista

47 ORGANI DI CONTROLLO

48 ORGANI DI CONTROLLO

49 ORGANI DI CONTROLLO GUARDIA DI FINANZA FORZE PREPOSTE A PREVENIRE E CONTRASTARE CONCRETAMENTE IL RICICLAGGIO DIA

50 ORGANI DI CONTROLLO Guardia di Finanza/Dia Accedere liberamente a documenti necessari per la verifica; - Avvalersi delle segnalazioni e delle ispezioni antiriciclaggio; - Delegare l approfondiment o a tutti i reparti della G.D.F. ; - Procedere ad attività di controllo anche nei confronti di soggetti sottoposti alla vigilanza di altre autorità.

51 ORGANI DI CONTROLLO I controlli e le verifiche da parte della G. D. F. avvengono: A seguito di indagini del N.S P.V.; A seguito di segnalazione effettuata dal prof.sta all UIF; A seguito di omessa segnalazione del prof.sta; A seguito di violazioni delle limitazioni all uso del contante; Tramite ispezioni a campione.

52 GLI OBBLIGHI ADEGUATA VERIFICA ASTENSIONE REGISTRAZIONE SEGNALAZIONE FORMAZIONE

53 LA DECORRENZA

54 14 Marzo 2004 DECORRENZA É entrato in vigore, con il d.lgs. 56/2004, l obbligo di comunicazione al MEF delle infrazioni di cui all art. 1 della legge antiriciclaggio (oggi artt. 49 e 50 d.lgs. 231/2007) In particolare, i professionisti devono: - comunicare al MEF le violazioni al divieto di trasferimento di denaro contante o di altri valori, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quando il valore da trasferire é superiore a euro (DL n. 201) - collaborare attivamente con la UIF, trasmettendo tutti I dati, le notizie e i documenti da questa richiesti per effettuare gli approfondimenti finanziari

55 DECORRENZA 22 Aprile 2006 Sono entrati in vigore i seguenti obblighi (DM 141/2006 e le istruzioni UIC): - identificazione - registrazione e conservazione dei dati - segnalazione delle operazioni sospette

56 DECORRENZA 29 Dicembre 2007 É entrato in vigore il d.lgs. 231/2007 Il legislatore, ha subordinato l operatività di alcune norme all emanazione di disposizioni secondarie Fino alla data di entrata in vigore dei provvedimenti attuativi continueranno a trovare applicazione, in quanto compatibili, le disposizioni emanate in attuazione di norme abrogate o sostituite: d.m. n. 141/2006 e provvedimento UIC 24 febbraio 2006 La circolare MEF 19 dicembre 2007 ha elencato le parti del regolamento e delle istruzioni operative che devono ritenersi incompatibili con le nuove norme

57 DECORRENZA Sono in vigore dal 29 dicembre 2007: - gli obblighi di adeguata verifica della clientela (art. 16) - l approccio basato sul rischio (art. 20) Sono in vigore dal 30 aprile 2008: - le nuove disposizioni in materia di limitazioni all uso del contante e dei titoli al portatore (art. 49), come successivamente modificate dal d.l. n. 112/2008, dal d.l. n. 78/2010, dal d.l. n. 138/2011 e, da ultimo, dal d.l. n. 201/2011

58 DECORRENZA Periodo Limite (euro) Riferimenti Dal 1991 al 29/04/ ,00 L. 197/1991 Dal 30/04/2008 al 24/06/ ,00 D.L.223/06 Dal 25/06/2008 al 30/05/ ,00 D.L. 112/2008 Dal 31/05/ ,00 D.L. 78/2010 Dal 13/08/ ,00 D.L. 138/2011 Dal 06/12/ ,00 D.L. 201/2011 Dal 01/01/ ,00 L /12/2015

59 DECORRENZA Sono in vigore dal 18 maggio 2010: - i nuovi indicatori di anomalia ex art. 41, co. 2, lett. b (d.m. 16 aprile 2010, pubblicato nella G.U. n. 101 del ) Sono subordinati all emanazione di provvedimenti attuativi: - i nuovi obblighi di registrazione e conservazione dei dati (art. 38, co. 7)

60 DECORRENZA 22/04/ /04/ /12/2007 Identificazione Registrazione Segnalazione Clienti nuovi dal 22/04/2006 Identificazione Registrazione Clienti esistenti al 22/04/2006 Identificazione Registrazione Titolare effettivo Segnalazione Adeguata verifica

61 DECORRENZA 22/04/ /04/ /12/2007 Dal 22/04/2006 i professionisti sono destinatari degli obblighi antiriciclaggio, quindi i nuovi clienti da questa data in avanti devono essere registrati Per i clienti già esistenti al 22/04/2006, c era tempo fino alla data del 22/04/2007 per registrarli Viene introdotto l obbligo dell adeguata verifica del cliente. Per i clienti già esistenti al 29/12/2007, la norma dice che l adeguata verifica deve essere effettuata al primo contatto utile con il cliente. Fino al 3/11/2009 il termine di registrazione è entro 30 giorni dalla data dell incarico del cliente. Dal 4/11/2009 il termine di registrazione è di 30 giorni dalla data dell incarico del cliente ovvero dalla data di ultimazione della prestazione ovvero dalla conoscenza di ulteriori informazioni.

62 REGISTRI DA UTILIZZARE E ARCHIVIO INFORMATICO

63 GLI OBBLIGHI ADEGUATA VERIFICA ASTENSIONE REGISTRAZIONE SEGNALAZIONE FORMAZIONE

64 L ARCHIVIO INFORMATICO Istituire l Archivio unico in forma cartacea o elettronica registrare e conservare le informazioni acquisite;

65 L ARCHIVIO INFORMATICO la data di instaurazione del rapporto i dati identificativi del cliente, le generalità dei delegati a operare per conto del titolare del rapporto il codice del rapporto, ove previsto, secondo quanto disposto dalla lettera a) del comma 2 dell'art. 36 del d.lgs.

66 L ARCHIVIO INFORMATICO La conservazione delle informazioni acquisite, dovrà essere effettuata per un periodo di dieci anni, in un archivio dedicato (art.38 D. Lgs. n.231/2007).

67 L ARCHIVIO INFORMATICO CARTACEO SI REGISTRO ELETTRONICO SI FOGLI MOBILI NO

68 IL REGISTRO L archivio unico informatico è obbligatorio solo per gli intermediari finanziari, le società di revisione e gli internet casinò. I professionisti, potranno istituire un archivio formato e gestito a mezzo di strumenti informatici o, in alternativa, potranno tenere un registro cartaceo della clientela

69 IL REGISTRO

70 IL REGISTRO Commercialista che esercita solo redazione e/o trasmissione di dichiarazioni derivanti da obblighi fiscali o adempimenti in materia di amministrazione del personale REGISTRO

71 LA DATA DELL INCARICO E LA TIPOLOGIA DI PRESTAZIONE PROFESSIONALE

72 GLI OBBLIGHI ADEGUATA VERIFICA ASTENSIONE REGISTRAZIONE SEGNALAZIONE FORMAZIONE

73 ADEGUATA VERIFICA IDENTIFICAZIONE CLIENTE IDENTIFICAZIONE TITOLARE EFFETTIVO CONTROLLO COSTANTE DURANTE LA PRESTAZIONE INFORMAZIONI SU SCOPO E NATURA PRESTAZIONE

74 IDENTIFICAZIONE CLIENTE IDENTIFICAZIONE TITOLARE EFFETTIVO CONFERIMENTO DELL INCARICO

75 DATA CONFERIMENTO INCARICO ORALE SCRITTO

76 MANDATO IN FORMA SCRITTA OGGETTO E COMPLESSITÀ DELL INCARICO; DECORRENZA E DURATA DELL INCARICO; COMPENSI E RIMBORSI SPESE L ADOZIONE DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO DA PARTE DEL PROFESSIONISTA L INFORMATIVA AL CLIENTE SUL TRATTAMENTO DEI DATI IN MATERIA DI NORMATIVA SULLA PRIVACY

77 MANDATO SCRITTO OGGETTO DELLA PRESTAZIONE DECORRENZA PROFESSIONISTA DI RIFERIMENTO

78 OGGETTO PRESTAZIONI ESCLUSE ADEGUATA VERIFICA PRESTAZIONI SOGGETTE ADEGUATA VERIFICA

79 PRESTAZIONI ESCLUSE ADEMPIMENTI AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE TRASMISSIONE DELLE DICHIARAZIONI DERIVANTI DA OBBLIGHI FISCALI DOCENZE A CORSI, CONVEGNI E SIMILI FUNZIONE DI REVISORE/CONSULENTE IN ENTI PUBBLICI CURATORE, COMMISSARIO GIUDIZIALE E COMMISSARIO LIQUIDATORE NELLE PROCEDURE CONCORSUALI, GIUDIZIARIE E AMMINISTRATIVE E NELLE PROCEDURE DI AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA NONCHÉ INCARICO DI AUSILIARIO DEL GIUDICE

80 PRESTAZIONI ESCLUSE INCARICO DI CUSTODE GIUDIZIALE DI BENI ED AZIENDE PARERI GIURIDICI PRO-VERITATE PERIZIE E CONSULENZE TECNICHE SU INCARICO DELL AUTORITÀ GIUDIZIALE REDAZIONE DI STIME GIURATE SU INCARICO DELL AUTORITÀ GIUDIZIALE INCARICO DI RECUPERO CREDITI

81 PRESTAZIONI ESCLUSE FUNZIONE DI COMPONENTE DI ORGANI DI CONTROLLO DI SOCIETÀ DESTINATARIE DEGLI OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO (QUALORA NON INCARICATO DEL CONTROLLO CONTABILE) FUNZIONE DI SINDACO IN SOCIETÀ O ENTI (QUALORA IL COLLEGIO SINDACALE NON SIA INCARICATO DEL CONTROLLO CONTABILE)

82 PRESTAZIONI ESCLUSE OPERAZIONI DI VENDITA DI BENI MOBILI REGISTRATI E IMMOBILI NONCHÉ FORMAZIONE DEL PROGETTO DI DISTRIBUZIONE, EX ART. 2, COMMA 3, LETT. E), L N. 80

83 PRESTAZIONI SOGGETTE OPERAZIONI AVENTI AD OGGETTO MEZZI DI PAGAMENTO, BENI O UTILITÀ DI VALORE PARI O SUPERIORE A EURO AMMINISTRAZIONE E LIQUIDAZIONE (A TITOLO PROFESSIONALE) DI AZIENDE (INDIVIDUALI), PATRIMONI E SINGOLI BENI

84 PRESTAZIONI SOGGETTE ARBITRATI E OGNI ALTRO INCARICO DI COMPOSIZIONE DI CONTROVERSIE ASSISTENZA E CONSULENZA PER ISTRUTTORIE DI FINANZIAMENTI ASSISTENZA E RAPPRESENTANZA NELLA DIFESA TRIBUTARIA, GIUDIZIALE E STRAGIUDIZIALE

85 PRESTAZIONI SOGGETTE ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE TECNICA DELLA INIZIATIVA DI IMPRESA E DI ASSEVERAZIONE DEL BUSINESS PLAN PER L ACCESSO A FINANZIAMENTI PUBBLICI CONSULENZA CONTRATTUALE CONSULENZA E TRASFERIMENTO DI QUOTE DI S.R.L.

86 PRESTAZIONI SOGGETTE CONSULENZE A QUALSIASI TITOLO SU TRASFERIMENTI DI IMMOBILI CONSULENZE A QUALSIASI TITOLO SUL TRASFERIMENTO DI ATTIVITÀ ECONOMICHE CUSTODIA E CONSERVAZIONE DI BENI E AZIENDE

87 PRESTAZIONI SOGGETTE GESTIONE DI CONTI DI TITOLI, CONTI BANCARI, DENARO, LIBRETTI DI DEPOSITO GESTIONE DI INCASSI E VERSAMENTI IN NOME E PER CONTO DEL CLIENTE UNITARIAMENTE OLTRESOGLIA GESTIONE DI POSIZIONI PREVIDENZIALI E ASSICURATIVE MONITORAGGIO E TUTORAGGIO DELL UTILIZZO DEI MEZZI PUBBLICI EROGATI ALLE IMPRESE

88 PRESTAZIONI SOGGETTE OPERAZIONI DI FINANZA STRAORDINARIA REDAZIONE DI STIME E PERIZIE DI PARTE SISTEMAZIONI TRA EREDI, SISTEMAZIONI PATRIMONIALI E SISTEMAZIONI FAMILIARI VALUTAZIONI DI AZIENDE, RAMI D AZIENDE NONCHÉ VALUTAZIONE, IN SEDE DI RICONOSCIMENTO DELLA PERSONALITÀ GIURIDICA DELLE FONDAZIONI E DELLE ASSOCIAZIONI, DELL ADEGUATEZZA DEL PATRIMONIO ALLA REALIZZAZIONE DELLO SCOPO

89 PRESTAZIONI SOGGETTE Operazioni di valore indeterminato o indeterminabile ANALISI DEI COSTI E RICAVI DI IMPRESE, REDAZIONE DI PIANI ECONOMICI E FINANZIARI ASSISTENZA IN PROCEDURE CONCORSUALI ATTESTAZIONE DEI PIANI DI RISANAMENTO EX ART. 67, TERZO COMMA, LETT. D), R.D. 16 MARZO 1942, N

90 PRESTAZIONI SOGGETTE Operazioni di valore indeterminato o indeterminabile CONSULENZA AZIENDALE, AMMINISTRATIVA, CONTRATTUALE, TRIBUTARIA O FINANZIARIA DI CARATTERE CONTINUATIVO CONSULENZE CONTINUATIVE ATTINENTI LA GESTIONE O L AMMINISTRAZIONE DI SOCIETÀ, ENTI, TRUST E SOGGETTI GIURIDICI ANALOGHI CONSULENZE CONTINUATIVE ATTINENTI LA GESTIONE O L'AMMINISTRAZIONE DI SOCIETÀ COOPERATIVE, ONLUS ED ALTRI ENTI

91 PRESTAZIONI SOGGETTE Operazioni di valore indeterminato o indeterminabile CONSULENZE IN MATERIA DI CONCORDATI STRAGIUDIZIALI CONSULENZE IN MATERIA DI CONFERIMENTI, SCISSIONI, FUSIONI E LIQUIDAZIONI SOCIETARIE CONSULENZE IN MATERIA DI CONTABILITÀ E BILANCI CONSULENZE IN MATERIA DI IMPIANTO ED ORGANIZZAZIONE DELLE CONTABILITÀ

92 PRESTAZIONI SOGGETTE Operazioni di valore indeterminato o indeterminabile CONSULENZE O SERVIZI PRESTATI PER LA COSTITUZIONE DI SOCIETÀ, ENTI, TRUST E SOGGETTI GIURIDICI ANALOGHI FUSIONI E SCISSIONI ISPEZIONI AMMINISTRATIVE, VERIFICHE CONTABILI E CERTIFICAZIONI ORGANIZZAZIONE DEGLI APPORTI NECESSARI ALLA COSTITUZIONE DI SOCIETÀ, ENTI, TRUST O SOGGETTI GIURIDICI ANALOGHI

93 PRESTAZIONI SOGGETTE Operazioni di valore indeterminato o indeterminabile RELAZIONE DEL PROFESSIONISTA IN TEMA DI ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO, EX ART. 182-BIS, PRIMO COMMA, R.D. 16 MARZO 1942, N. 267 RELAZIONE GIURATA DEL PROFESSIONISTA IN TEMA DI CONCORDATO PREVENTIVO EX ART. 161, SECONDO COMMA, R.D. 16 MARZO 1942, N. 267 REGOLAMENTI E LIQUIDAZIONI DI AVARIE

94 PRESTAZIONI SOGGETTE Operazioni di valore indeterminato o indeterminabile REVISIONE LEGALE DEI CONTI TENUTA DELLA CONTABILITÀ TRASFORMAZIONI

95 MANDATO E DOCUMENTI CRITERI: CHIAREZZA DOCUMENTI CAPACITA STRATEGIE ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA RICHIESTA PRESTAZIO NE DAL CLIENTE ESAME RICHIESTA E DOCUMENTI ASTENSIONE NO ISTITUZIONE FASCICOLO CLIENTE SI ATTIVITA DI CONTROLLO VALUTAZIONE SOS FINE REGISTRAZIONE DOCUMENTI

96 CRITERI CRITERI DOC. IDENTITA ORDINARIA MANDATO SEMPLIFICATA RAFFORZATA VALUTAZ. RISCHIO CRITERI ORDINARIA DOC. IDENTITA SEMPLIFICATA MANDATO RAFFORZATA VALUTAZ. RISCHIO CRITERI ENTRO 30 GG REG. CARTACEO ELETTRONICO ISTITUZIONE FASCICOLO CLIENTE ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA REGISTRAZIONE DOCUMENTI ATTIVITA DI CONTROLLO

97 Antiriciclaggio: Decorrenza degli obblighi e come si sono modificati gli adempimenti nel tempo; Registri da utilizzare e l archivio informatico; La data dell incarico e la tipologia di prestazione professionale Dott. Piero Pozzana

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